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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/06/19 in tutte le aree
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Ecco un esemplare 1805 di cui vado fiero e mi reca sempre tanta emozione. Attendo commenti positivi e negativi. Cia uagliù4 punti
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Ciao amici ultima arrivata, 1798 120 grana, cosa ne pensate? Anche se con difetto la trovo affascinante e non proprio in cattiva conservazione. Attendo commenti.3 punti
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Buongiorno a tutti, vorrei farvi vedere una moneta che posso considerare la più bella della mia (modesta) collezione. Si tratta di una Piastra di Ferdinando II del 1838 col sottocorona rigato. Alcuni di voi potrebbero riconoscerla: è già apparsa qui sul forum, ma la ripubblico con piacere. Ne approfitto per ringraziare i due amici che mi hanno permesso di metterla nel mio monetiere. Sapete chi siete: grazie di cuore.3 punti
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Salve a tutti. Volevo segnalare all'attenzione degli eventuali interessati il programma di questa Giornata di studi organizzata per il prossimo 4 ottobre all'Archivio di Stato di Salerno. L'analisi che verrà presentata in questa occasione non sarà limitata al solo aspetto numismatico ed anche quest'ultimo verrà affrontato con una nuova consapevolezza, grazie alle importanti tematiche storiche che verranno discusse in questa sede e che permetteranno una migliore comprensione della moneta in quanto testimonianza materiale di una cultura che ha forgiato la storia, la società e la politica altomedievale dell'intera Italia meridionale. Sperando che l'iniziativa riscontri il vostro favore, vi lascio alla lettura del programma.3 punti
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No, non tutte....alcune sono passate di mano in mano nei secoli dall’epoca di emissione fino ad oggi perché facenti parte di patrimoni ereditati o conquistati ...poche , invero, rispetto al numero dei pezzi disponibili sul mercato, ma la maggior parte di quelle in vendita vengono da paesi, soprattutto dell’est, in cui i ritrovamenti di materiali antichi non hanno avuto alcuna regolamentazione legale se non in anni molto recenti, quindi sono perfettamente legali da possedere. Altre arrivano da quote parte assegnate agli scopritori di ripostigli, succede ancora in Inghilterra e succedeva anche da noi fino a un po’ di anni fa.. altre sono di proprietà privata da prima dell’entrata in vigore delle leggi sui BBCC , quindi sono assolutamente legali da detenere...da cui si deduce che ci sono un grande numero di monete e oggetti archeologici che , per la loro storia di provenienza, sono al di fuori della giurisdizione statale e lo resteranno. certo che se poi uno comincia a comprare i lotti di monete da pulire sul web, allora cerca rogna ..... sintetizzando: comprare sempre e solo da chi è disponibile a rilasciare una dichiarazione di cessione con assunzione di responsabilità relativa alla lecita provenienza, evitare come la peste la pletora di improvvisati che non garantiscono nulla e non si assumono alcuna responsabilità penale e civile sul venduto. Il che non significa che devi rivolgerti solo ai commercianti autorizzati a questo tipo di vendita ( e non tutti lo sono) e che non puoi comprare da privato, ma che, nel caso, devi comprare solo da quei privati che sono disponibili a rilasciarti una cessione con i dati identificativi del venditore e firmata in calce , che ha valore come la ricevuta fiscale di un commerciante autorizzato. PS Per le monete antiche la vendita o cessione deve essere, per legge, accompagnata da scheda fotografica della moneta...altre documentazioni , se non corredate di questa o del numero di registrazione del bene sul registro di carico del venditore professionale, sono incomplete e non valide ai fini legali( scontrini o ricevute generiche) , quindi occhio !!3 punti
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A quanto pare l'Austria aiuta l'Italia nella fornitura di pezzi da 1 e 2 centesimi per sopperire alla continua richiesta nazionale di questi piccoli tagli. Per come stanno le cose era molto meglio continuare con la loro produzione nazionale ed emissione per la circolazione, rimandando l'arrotondamento a tempi migliori e forse più redditizi.2 punti
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Facendo una ricerca in greco salta fuori https://www.corfuhistory.eu/?p=5172 in cui nell'ultimo paragrafo si dice che (traduzione automatica): Il 22 aprile 1941, mentre infuriava l'offensiva tedesca, il Comando della Marina ordinò al siluro "Kydonia", comandato dal Capitano A. Germanos, di accompagnare il reggimento "Zante" a Souda sotto il Capitano Ioannis. Zante ha equipaggi di navi da guerra affondate nei giorni precedenti e artigiani della Marina. La nave ha caricato 50 grandi cartoni di dracme non reclamate della Banca di Grecia per un valore di 50 milioni di dracme. Viaggia con metà dei 36 membri dell'equipaggio, poiché gli altri non sono saliti a bordo a causa del motoscafo o non hanno voluto seguire la barca. Alle navi viene ordinato di navigare solo di giorno e di notte per l'ancoraggio vicino alla riva per sbarcare facilmente a bordo. Dopo aver evitato un attacco aereo tedesco su Egina, arrivano nell'emisfero meridionale di Monemvasia la mattina del 23 aprile. Lì i passeggeri di Zante e alcuni membri dell'equipaggio sbarcano a terra per proteggersi dagli attacchi aerei. Sfortunatamente, le due barche diventano presto il bersaglio degli aerei tedeschi e "Zante" viene danneggiato. Il suo equipaggio si rifiuta quindi di tornare e le navi rimangono a Monemvasia per giorni in attesa di ordini dal quartier generale della flotta. Il 30 aprile vengono attaccati da uno "stucco" tedesco. "Zante" viene colpito e si verificano incendi in tutta la barca. Affonda e parte del suo carico si trova galleggiando sulla superficie del mare. Le note, tuttavia, erano non sigillate e quindi prive di valore, quindi gli abitanti che le raccoglievano le chiamavano occasionalmente "stoiche".2 punti
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Non sempre le decentrature o il bordo zigrinato evidente o assente..... Sono la causa di sbalzi di peso nei tondelli, Condivido con molto piacere i dati dei miei pezzi. Le Differenze di peso negli spiccioli in rame si sono sempre riscontrate.2 punti
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Ciao a tutti,vorrei proporvi una simpatica iniziativa... Che ne direste di pubblicare immagini di banconote (anche prese dal web) di banconote protagoniste in qualche modo di film? Magari parlando un pò della banconota in sè stessa,del film e della sua storia nel film... O comunque ad esempio film di rapine in banca dove si vedono chiaramente banconote,film comunque che girano intorno ad una o più banconota/e. Spero questa iniziativa vi piaccia...Per "stuzzicarvi" concludo questo post con una bella immagine...Vediamo chi risponde parlando di questo film e della famosissima banconota protagonista :) Dai che è facile :) Eccovi la foto1 punto
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Buonasera a tutti, leggendo alcune notizie storiche sulla vita del re lazzarone si evidenzia che Ferdinando invece della vita di corte preferiva trascorrere le sue giornate con i "lazzari" napoletani dimenticando spesso il suo rango sociale, egli preferiva parlare il dialetto napoletano e insieme ai lazzari si divertiva nella vita di strada molto al limite della legalità, oltre che passare ll tempo coi lazzari Ferdinando preferiva di gran lunga la compagnia delle giovani e "ruspanti" contadine del regno piuttosto che le sofisticate dame si corte... In base proprio a questa tendenza di Ferdinando e con il fatto ormai ripasuto che alcune delle sue monete erano portatrici di "segni" ho pensato che forse qualche moneta potesse contenere una sorta di messaggio per tutte le donzelle del regno che ne evidenziasse la virilità... Al tal proposito la mia attenzione è caduta su questa pubblica da 3 tornesi del 1791, in ottima conservazione, dove ho notato un particolare alquanto piccante, ruotando di 90 gradi a sinistra le cifre dell'1 della data è venuto fuori questo...1 punto
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Buongiorno a tutti gli amici del forum, in questi mesi sono attratto dalla monetazione giapponese del periodo Tokugawa e oggi vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto arrivato proprio oggi. Si tratta di un Hōei Tsūhō, una moneta costituita in bronzo dal diametro di 37,5 mm, dal peso di circa 9 grammi e coniata dalla zecca di Shichijō. Ma come mai fu considerata una moneta scomoda? Verso il 1700 le miniere di rame giapponesi iniziarono ad esaurirsi a causa della massiccia produzione di monete da 1 mon (Kan'ei Tsūhō) allo scopo di sostenere l'economia dello shogunato, ma la politica di isolamento del governo Tokugawa costrinse il Giappone a non importare rame. Nel 1708 (quinto anno dell'era Hōei) lo shogunato Tokugawa introdusse un'enorme moneta in bronzo dal valore facciale di 10 mon, Hōei Tsūhō, ma conteneva 3 volte più rame di una moneta da 1 mon e quindi il suo vero valore era solamente di 3 mon. Le monete erano troppo grandi per essere maneggevoli nel commercio quotidiano, ma sopratutto a causa del loro valore nominale relativamente basso non erano popolari. Dopo aver tentato brevemente di forzare la popolazione ad adottare queste monete, e addirittura minacciandola con severe punizioni, nel 1709 le monete vennero ritirate dalla circolazione. Spero che la moneta e la storia che gli gira intorno sia stata di vostro gradimento! Quando avrò più materiale farò una piccola guida sulla monetazione bronzea del periodo Tokugawa. Buona giornata a tutti! Xenon971 punto
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Come promesso vi allego il link del Gazzettino 5 ora pubblicato sul nostro sito in Accademia.edu. Dopo soli tre mesi dalla presentazione e consegna delle copie cartacee avvenuta al Convegno di Verona ora la pubblicazione per tutti on Line con la possibilità di leggerlo e poterlo anche stampare a colori Ci si augura che anche questa ulteriore fatica divulgativa per la comunità fatta a più mani, e che ricordiamo e’ a costo zero per l’utenza, possa essere piacevole e utile, indubbiamente lo sforzo di autori, editing, pubblicazione della stessa e’ stato totale e importante, buona lettura ! https://independent.academia.edu/QGazzettini1 punto
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Ecco l'ultimo ingresso tra i marenghi di Carlo Alberto. Data comune secondo i cataloghi, ma bellina non lo è affatto (e infatti ci ho messo un bel pò per trovarla) Le foto rendono abbastanza i rilievi ancora alti, non rendono molto la lucentezza dei fondi Adesso siamo a -1 !!! Mi manca una data tra le più comuni, ma anche qui trovarla bella senza spendere tanto non è affar facile1 punto
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Grazie @Rocco68, è stato un piacere doppio: oltre ad una bella Piastra ho conosciuto un persona davvero in gamba ?1 punto
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In realtà è una cosa che non ho mai escluso Rocco :-) Per il momento cerco solamente di tenere il campo della mia collezione, ma apprezzo ogni moneta napoletana che gli amici del forum postano. Credo proprio che sia solo una questione di tempo.1 punto
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Buonasera a tutti, Come promesso @Acqvavitus, condivido il peso di tutti i miei 15 pezzi da 9 Cavalli. 1788 - 4,50 grammi. 1789 - C piccola - 4,50 grammi. 1789 - 4,60 grammi. 1789 - busto piccolo - 4,10 grammi. 1790 - FERD1NAN. 1V - busto piccolo - 4,30 grammi. 1790 - 4,30 grammi. 1790 - 4,20 grammi. 1790 - conio ibrido (1) - 4,50 grammi. 1790 - conio ibrido (2) - 4,70 grammi. 1790 - torre senza merli - 4,30 grammi. 1790 - 4,60 grammi. 1791 - 4,00 grammi. 1791 - 4,40 grammi. 1792 - 4,20 grammi. 1804 - 3,90 grammi. Il più basso è il 9 Cavalli 1804, ma considera che è quasi liscio per l'usura, e il più pesante è il 9 cavalli 1790 secondo conio ibrido, 4,70 grammi. Il peso riportato nel Magliocca è : Gr. 4,22/5,041 punto
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Pensavo l'avessi trovata... quindi ero "basito" ! Mai vista neanche nelle Aste. Nella mia collezione nel "buco" ho scritto " R5 - data mai apparsa". Come postato da "simone" nella monetazione svizzera esistono altri esemplari coniati in pochi pezzi, probabilmente giacenti in cassette di sicurezza e che non vedremo mai. Mio padre era amico di un numismatico Direttore di Banca di Lugano ( è per questo che ho la collezione ) che gli diceva " Se le Banche svizzere dovessero rendere pubbliche le monete che sono nei caveau... dovrebbe essere riscritta la storia della numismatica". Magari esagerava, ma potrebbe anche essere. Ciao1 punto
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Solo uno? ? Adesso che non ci sono più i socialisti si potrebbe utilizzare dei garofani rossi?1 punto
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potrebbe.........forse un bronzetto provinciale....... certamente per identificarlo occorrerebbe almeno leggere qualcosa del R/1 punto
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col tempo il rame da rosso diventa bruno, è normale. io rimango piuttosto sconcertato nel vedere monete in rame di un bel rosso dopo 100 anni.. hai mai visto una grondaia in rame rimanere rossa dopo solo 1 anno (al netto delle intemperie, d'accordo)? ergo, fino a prova contraria sono state almeno in parte pulite, con estrema cura. Vorrei però sapere cosa ne pensano gli esperti in merito, sarei tutto sommato felice di essere contraddetto su questo punto. Io la manovra di salvataggio la afrei assolutamente fossi in te sui tuoi FDC in fase di ossidazione, sennò tra qualche anno te le trovi rovinate, specie se sono chiuse in quei maledette buste in acetato che si usavano un tempo e che favoriscono la (foto-)ossidazione del rame. Quindi consiglio: se le hai così anche se sigillate, vai da un perito di fiducia, concordi con lui la modalità di pulizia e soprattutto con il grading con cui te la chiuderebbe (a questo punto, aperta, sta a lui dare un giudizio che non è per forza quello della perizia precedente...), concordato ciò, te la toglierà dalla bustina, la pulirà delicatamente se ha solo qualche macchietta, senza accanimento, magari (non inorridire) con un pannetto delicatissimo, perchè se l'ossido rimane la reazione potenzialmente si mantiene. Infine te le fai richiudere da lui, se vorrai, come concordato, con tutti i crismi, sennò lasciale sempre in osservazione, protette da luce e da umidità (senza umidità non avviene l'ossidazione), magari mettendole in scatole con del gel di silice, chiuso in bustine separate sul fondo.1 punto
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Buongiorno al Forum, posto questo bronzo Romano dal peso di gr, 3,83 e un diametro di mm. 18/20, vi chiedo se potete aiutarmi per la sua identificazione grazie. F.P.1 punto
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Infatti la pulitura delle monete di rame è estremamente difficile. Come ho scritto mi piace "sperimentare" ho provato di tutto: dai liquidi che trovi nei mercatini che rendono la moneta orrendamente "rosa" ad altre soluzioni in vendita x sgrassare/pulire con risultati pessimi. Il meno peggio è olio di vaselina/acetone previa pulizia con sapone di marsiglia, ma il risultato non è comunque soddisfacente. L'acetone "puro" l'avevo trovato in farmacia anni fa e ne ho ancora un po' in una bottiglietta. I solventi per unghie, come hai scritto non vanno assolutamente bene. L'esano non lo conosco, so solo che è neurotossico e quindi meglio non provarlo ( ammesso che si trovi in commercio ). Anni fa ho provato l'etere (dietilico) che è probabilmente lo sgrassante migliore che si trova in commercio ( viene usato per far partire i motori ) ma non lo consiglio, sprigiona dei vapori estremamente infiammabili ed addirittura è estremamente esplosivo ( in passato veniva usato in anestesia e poi caduto in disuso perchè le bottigliette esplodevano ). L'EDTA lo conosco perchè viene usato in campo medico, ma non l'ho mai provato. Quindi ti dico: qualche moneta sporca di Argento la pulisco... quelle di rame le lascio stare. E' un peccato perchè mio padre mi ha lasciato una collezione nella quale le monete in rame con cartellino "FDC rosso" sono diventate marroni e qualcuna ha pure delle macchie verdastre da ossidazione. Ma resteranno così. Ciao1 punto
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@Rocco68, le foto delle tue monete lasciano sempre a bocca aperta. Sai bene che queste monete non rientrano nel campo della mia collezione, ma mi hanno lasciato a bocca aperta lo stesso: che meraviglia!1 punto
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Le tirature ancora non si conoscono, comunque circolato vale un euro. FDC vale circa un euro e 10 centesimi.1 punto
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Mi spiace, confermo che è falsa. Quando ci sono quei puntini sui campi, si tratta sempre di riproduzione moderna.1 punto
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Caro Giuseppe, concordo in tutto, tranne che sul metodo detersione-vaselina-acetone ho fatto qualche esperimento in merito pochi giorni fa e in base a questa mia piccola esperienza posso dire che: 1) olio di vaselina è un disastro, unge maledettamente e per toglierlo ci vuole altro che il sapone di marsiglia, inoltre non è in grado per semplice immersione di togliere lo sporco, (monete tenute in immersione 48h!) perchè si deposita ma non emulsiona. 2) la detersione va fatta a prescindere da tutto e prima. allora ok sapone di marsiglia, sciolto in acqua tiepida, ma vanno un po'maneggiate le monete oppure per chi lo ha: provare cicli con vibrazioni. questa semplice manovra è sufficiente per la maggior parte monete sporche 3) l'acetone non scioglie bene l olio di vaselina, ci vuole un solvente polare tipo esano, che però ocio è tossico per inalazione! poi ormai l acetone non è facilissimo da reperire (per intenderci: i solventi per smalto unghie contengono miscele con poco acetone e di nuovo..emollienti che ungono, siamo daccapo!) 4) macchie tipo ossido di rame: provato con succo di limone meno di un minuto e poi sciacquato cn abbondante acqua bidistillata ma dà una tonalità rosa orrenda, sarebbe meglio l'EDTA tertrasodico , si trova su ebay. non ne ho esperienza ma mi risulta che sia meno lesivo, lo usano anche nei restauri conservativi. concordo infine con te Giuseppe che questi esperimenti vanno fatti su pezzi "senza speranza", altrimenti il rischio di rovinare una moneta solo per qualche macchietta con manovre casalinghe è altissimo, e non si torna in dietro poi..1 punto
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Grazie savoiardo per la dettagliata spiegazione. Ciao1 punto
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Ciao Stilicho, delta iota è ugualmente un segno di officina e corrisponde alla quattordicesima (delta = quarta, iota = 10).1 punto
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Forse un pfennig di Vienna o Krems? https://www.acsearch.info/search.html?id=4595351 punto
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Aggiungo due monete di Carlo Giovanni Amedeo che in legenda avevano il nome BLANCA della tutrice Pessima foto ... fatta in fretta e male..1 punto
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Sono andato a rileggermi il Promis per cercare di fare chiarezza... Parliamo della fine della guerra e quindi quando la duchessa riprende possesso di Torino e della sua zecca.. Siamo ancora in periodo di reggenza, 11 marzo 1641 viene concordato di battere 15000 marchi di mezzi soldi, coniati probabilmente non tutti, più 300 marchi prima e 450 marchi poi per pagare gli zecchieri, qui non è certo quanti se ne fossero coniati effettivamente, perché alta e stata la produzione delle mezze lire. Nel 1642 si produssero altri 1000 marchi di mezzi soldi, sempre per pagare le maestranze che continuavano a battere mezze lire. Qui stiamo parlando dei mezzi soldi della reggenza con la data ai fianchi dello scudo, che a parer mio, ha raggiunto solo la battitura per i pagamenti vista la difficoltà che si trova a rintracciare degli esemplari. Vi è poi segnalata una battitura di 10000 marchi di mezzi soldi nel 1645, ma questi non capisco dove siano andati a finire, sempre se veramente coniati. Poi sembra che si sia passati a battere moneta al "molinetto" e qui siamo ai mezzi soldi del 1646 - 1647, risultano circa coniati 20000 marchi prima e 24000 marchi dopo. Qui termina la reggenza e il duca nel 1648 ritirò i mezzi soldi in circolazione per riconiarli. Promis scrive "Di scegliervi i buoni dai falsi, e quelli marcarsi con un nuovo impronto, ciò che assai male riuscì, " Questi dovrebbero essere quelli del 1648 riconiati... Promis poi scrive che non ha trovato ordini di battitura fino al 1652, ma probabilmente, visto che le monete esistono, ci devono essere state, e qui siamo ai mezzi soldi del 1649 e 1650. Da qui in poi ci sono molti ordini di battitura di mezzi soldi per ricavare denaro per varie spese, sicuramente parliamo dei mezzi soldi del terzo tipo, sono i più facili da rintracciare e devono essere stati coniati in grandissima quantità! ....bel busto il tuo esemplare...1 punto
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Taglio : 50 cent Nazione : Città del Vaticano Anno : 2019 Tiratura : 2.157.248 Conservazione : qFdc Citta': Padova Note: Il rotolino è stato aperto davanti ai mie occhi?1 punto
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Per curiosità: domenica scorsa, presso il mercatino di Molfetta, un venditore esponeva questo volantino pubblicitario basato sulla 10 lire con l'effigie di Umberto I, datato 1907. Di seguito una foto :)1 punto
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Buonasera, secondo me e SEAR è questa: SEAR V 18287 (RIC VIII 188) "Bronze reduced maiorina" (g. 2,50 circa), per il resto come sopra descritta. Saluti1 punto
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Sarebbe bastato fare come si faceva negli anni '90 con i piccoli tagli della lira, ormai obsoleti... piccole tirature , ma senza inutili proclami di eliminazione dei centesimi e soprattutto di arrotondamenti. Ci sono in giro ancora camionate di piccoli cent, che serviranno ancora per parecchi anni, il mercato si sarebbe autoregolamentato, esattamente come ai tempi della lira. Tanto che gli 1 e 2 cent non si producano più è una bufala, visto che vengono fatti per le serie di zecca; e a quel punto farne 50mila oppure un milione cambia poco. Certo che producendone solo poche decine di migliaia per le serie di zecca c'è sempre la speranza che di queste serie se ne possano vendere molte più di prima... e secondo me è solo per questo che si è tanto pubblicizzato il fatto che "i centesimi non si produrranno più".1 punto
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I furbi? Allora sono tutti furbi! Personalmente non ricevo più resto con i centesimi di rame... Secondo me è stato un errore eliminare i primi due tagli..., servivano per rallentare l'inflazione...1 punto
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Posto una moneta che ha una grande importanza per me, perchè è la prima che ho comperato con i miei soldi. Mio papà andava sovente a Torino per affari e se aveva tempo passava a salutare quei Numismatici di livello che avevano un negozio. Più che commercianti erano amici, con i quali scambiare qualche opinione o qualche battuta. Avevo circa 11 anni e mi piacevano già le monete. Quella volta si discuteva di un pezzo di un certo pregio di Vitt.Em.III, ma non si riusciva a colmare il gap tra richiesta ed offerta. Io intanto mi aggiravo tra le vetrinette dove erano esposte delle monete meravigliose. La mia attenzione fu attirata da una moneta nella quale erano effigiati tre bambini e chiesi di chi si trattava. Il Numismatico fu molto disponibile e mi spiegò la storia. Alla fine l'affare si concluse perchè il Professionista, colpito dal mio interesse, scontò notevolmente la moneta di mio papà e mi lasciò il Tallero di Sassonia a metà prezzo, a patto che la comperassi con la mia “paghetta”. Quindi questo è il mio primo acquisto. La moneta è datata 1596 e per le note biografico-storiche prendo spunto da Wikipedia. Iniziamo dal padre dei 3 bambini, il Principe: Cristiano I di Sassonia (Dresda, 29 ottobre 1560 – Dresda, 25 settembre 1591) fu Principe elettore di Sassonia e membro della Casata di Wettin. Egli era il sesto figlio, ma il secondo tra i sopravvissuti dei figli dell'Elettore Augusto I di Sassonia e di Anna di Danimarca. La morte del fratello maggiore Alessandro (8 ottobre 1565), lo rese il nuovo erede dell'Elettorato di Sassonia. Cristiano succedette al padre alla di lui morte nel 1586. I A Dresda, il 25 aprile 1582, Cristiano sposò Sofia, figlia dell'Elettore Giovanni Giorgio di Brandeburgo, dalla quale ebbe sette figli: Cristiano (1583-1611); Giovanni Giorgio (1585-1656); Anna Sabina (nata e morta nel 1586); Sofia (1587-1635), sposò Francesco di Pomerania; Elisabetta (1588-1589); Augusto (1589-1615), sposò Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel; Dorotea (1591-1617), badessa di Quedlinburg. I bambini effigiati nella moneta sono: Cristiano ( al centro ), Giovanni Giorgio ( a sinistra ) ed Augusto. Cristiano II di Sassonia Egli era il figlio maggiore di Cristiano I di Sassonia e di Sofia di Brandeburgo. Cristiano succedette al padre come Elettore di Sassonia nel 1591, a soli otto anni. Per questo motivo, uno degli uomini di fiducia del padre, il Duca Federico Guglielmo I di Sassonia-Weimar, assunse la reggenza dell'elettorato per lui sino al 1601, quando Cristiano raggiunse la maggiore età e venne dichiarato in grado di governare. Nel corso degli eventi che portarono poi alla Guerra dei Trent'anni, il suo rifiuto di partecipare all'Unione di Abhausen, peggiorò la divisione già presente tra gli stati protestanti tedeschi. Giovanni Giorgio I di Sassonia Figlio secondogenito dell'elettore Cristiano I e di sua moglie Sofia di Brandeburgo, succedette a suo fratello Cristiano II nella carica dell'elettorato nel 1611, dopo la morte di costui. La posizione geografica della Sassonia quanto il suo ruolo importante all'interno degli stati imperiali protestanti davano al suo elettore un ruolo di protagonista durante il periodo della guerra dei trent'anni. All'inizio del suo incarico, tuttavia, Giovanni Giorgio I assunse una posizione alquanto distaccata nei confronti del conflitto che lacerava il Sacro Romano Impero. La sua fedeltà alla religione protestante era indiscussa, tuttavia egli non aveva intenzione di rafforzare l'influenza e il potere politico del Brandeburgo né tantomeno del Palatinato; fu così che l'elettore di Sassonia si preparò a cambiare politica e a favorire la casata degli Asburgo e la fazione cattolica. Spinto da queste motivazione nel 1619 favorì l'elezione di Ferdinando II d'Asburgo arciduca di Stiria al trono imperiale. Il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero assicurò il suo appoggio all'elettore di Sassonia nella sua nuova campagna in Boemia e questi rispettò la sua parte dell'accordo aiutando l'imperatore a scacciare dalla Boemia l'elettore palatino del Reno, Federico V, e occupando la Slesia e la Lusazia. Quando fu ovvia l'intenzione dell'imperatore di sradicare il protestantesimo dal Sacro Romano Impero, la fedeltà di Giovanni Giorgio cominciò a traballare. Le cose peggiorarono quando l'imperatore promulgò nel 1629 l'editto di restituzione. Nonostante tutto l'elettore sassone rimase restio a spezzare la sua alleanza con l'imperatore. La sua indecisione fu manifesta quando nel 1631 dopo aver organizzato un'assemblea dei principi protestanti a Lipsia si accontentò di manifestare una formale protesta contro l'editto senza andare oltre, nonostante i fervidi appelli del predicatore protestante Matthias Hoe von Hohenegg. Nel frattempo il sovrano svedese Gustavo II Adolfo di Svezia era giunto in Germania. L'elettore di Sassonia non gli concesse il passaggio sull'Elba nel Wittenberg, impedendogli di impossessarsi di Magdeburgo. Tuttavia la riluttanza di Giovanni Giorgio a unirsi ai principi protestanti ebbe termine quando le armate imperiali, alla guida di Giovanni Tserclaes conte di Tilly, iniziarono a saccheggiare le terre di Sassonia, inducendolo a stringere nel settembre del 1631 una alleanza con il re svedese. Fu così che le truppe sassoni parteciparono a fianco degli Svedesi alla battaglia di Breitenfeld, nella quale vennero messe in rotta dagli imperiali costringendo lo stesso elettore alla fuga. Dopo questa sconfitta Giovanni Giorgio tentò la rivincita invadendo la Boemia ed occupando Praga, ma subito dopo cercò di trattare la pace e le sue truppe offirono poca resistenza al condottiero Wallenstein che ricacciò i sassoni nei loro confini. Alla morte del sovrano svedese a Lützen nel 1632 l'elettore si rifiutò nuovamente di unirsi ai principi luterani sotto la guida della corona svedese. Nel maggio 1635 egli trattò la tregua e la cessazione della guerra civile all'interno dell'impero con la pace di Praga tra l'imperatore e i principi luterani. Venne ricompensato dall'imperatore per i suoi sforzi e per la sua lealtà con l'acquisizione della Lusazia e dell'arcivescovato di Brandeburgo per suo figlio Augusto. Subito dopo la firma del trattato Giovanni Giorgio dichiarò guerra alla Svezia ma venne battuto a Wittstock nel 1636 e fu costretto a firmare una pace con gli svedesi che lo indussero a cedere Lipsia. Dopo la pace di Vestfalia la Sassonia mantenne quanto ottenuto con la pace di Praga e nel 1656 Giovanni Giorgio I morì, lasciando l'elettorato a Giovanni Giorgio II di Sassonia. Ciao a Tutti1 punto
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Grazie @Franco123 ; si è molto bella e davvero piacevole nonostante le piccole dimensioni1 punto
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Non sono d'accordo sul fatto che la monetazione papale sia apprezzata e comprata soprattutto dai paesi cattolici, anzi mi sembra che a livello mondiale generalmente i paesi più ricchi siano appartenenti ad altre religioni, principalmente protestanti. Credo che l'apprezzamento internazionale per le opere d'arte espresse dagli incisori dello stato della chiesa soprattutto nel corso dei secoli XVII e XVIII sia dovuto alla bellezza delle immagini, alla forza suggestiva di certi avvenimenti o figure. Questo va ben oltre al fatto di comprare e seguire le monete papali se si è cattolici o no e credenti o meno.1 punto
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Si tratta di un lavoro impegnativo, fatto con umiltà, sempre migliorabile, ma con la volontà di donare alla comunità numismatica un punto di riferimento per apprendere, discutere, aggregare. Anche criticare, naturalmente: con intelligenza, partecipando, correggendo qualora occorra. Tenendo presente sempre e comunque che lo scopo è divulgare a più gente possibile la nostra passione: la Numismatica.1 punto
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Buonasera Pietro, gli "aiuto incisori" del Perger erano Nicola Morghen e Vincenzo Aveta il figlio di Filippo. Due "Macchine Perfette". @Rex Neap1 punto
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La moneta non è sicuramente FDC. Le foto un poco sfuocate non permettono di giudicare appieno i rilievi che pure ci sono e sembrano di qualità superiore alla media per questo tipo di monete. Se devo giudicare dalle tue foto - e tenendo sempre presente il tipo di coniazione - potrei supporre un esemplare attorno allo SPL, ma che in mano potrebbe salire o scendere di mezzo punto.1 punto
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sicuramente di area piemontese, io non l'ho mai vista, direi che è inedita.1 punto
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Credo che per i Brettii ( stirpe Italica) è stato un po difficile digerire l'occupazione del bruttium da parte dei coloni greci :D , anche perche riguardo alle monete quelle dei coloni, come afferma Marco , sono molto piu belle :rolleyes:1 punto
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