Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/29/19 in tutte le aree
-
Ciao a tutti volevo condividere con voi questa moneta ,purrtoppo il dritto ha i segni del tempo ma ancora la figura del Duca è visibile, meglio il rovescio, ma solitamente molto difficile da vedere , un Mezzo Soldo del III tipo di Carlo Emanuele II sotto la Reggenza degli Zii Tommaso e Maurizio; Pensavo di identificarla con data 1642 visto che mi sembra di vedere quella , chiedo tutti quelli che vorranno intervenire di dare una loro opinione grazie.3 punti
-
Salve a tutti, in attesa di trovare i due pezzi da 1 e 2 Lire in conservazione alta (cosa che mi aspettavo più facile data l'alta reperibilità dei 2 tagli), volevo mostrarvi i biglietti che sono riuscito a mettere da poco in collezione. Allego la vecchia discussione di @petronius arbiter che mi ha acceso la curiosità per la monetazione del '48. Prossimo passo chiudere questa e la serie di Palmanova e poi iniziare con quella del Comune di Venezia ? Ci vorrà molto tempo ma per adesso sono felice di quello che ho potuto fare. Che ne pensate??2 punti
-
Saluti da Riccione, ho incontrato con piacere @aemilianus253 @simonesrt @Alberto Varesi e tanti altri amici2 punti
-
Te lo spiego subito caro Arka non vengono aumentati i falsi. si immettono sul mercato monete belle, ben conservatr, accattivanti a prezzi - giarda un po’ - molto appetibili. Cominciano a circolare Agyrion, Tauromenion, e altri bellissimi bronzi di zecche ricercate in condizioni ottime e che non comandano prezzi da Abecassis. La gente e’ un po’ incredula ma poi vede che questo materiale viene venduto da primarie case tedesche ( soprattutto) e anche negozi on line comunque co un certo nome. Qualche collezionista ingolosito si lancia e li per li e’ felice . Puo’ mettere in collezione pezzi che prima doveva aspettare che arrivassero quelli della Virzi o della Strozzi per avere quella qualità e a che prezzi poi. Si va avsnti. Il collezionista tedesco - diligentissimo - mette in rete la sua raccolta. Pero’ niente male - altri cominciano a sbavare e compulsano cataloghi per vedere se riescono a trovare monete simili e soprattutto a quei prezzi. Le fucine degli artisti siciliano producono a tutto spiano. Il matetiale viene offerto a chi fa grossi volumi e non ha problemi a venderle ( ottime le case tedesche). Il giro è innescato. al culmine uno dprovveduto collezionista sicikiano decide di cedere la sua collezione di bronzi. E’ un gran misto di originali ( di gran gusto) bronzi restaurati e - tante - patacche da lui comprate prr buone attraverso i grandi artisti siculi ( peccato non aver avuto i Maestri ‘firmanti’ anche qui). il mercato delle patacche non potrebbe andare meglio. noi poveri illusi continuiamo a segnalare ai varie Kuenker, busso, gorny etc. Qualche pezzo viene ritirato dopo lunghissimi scambi anche quando e’ palesemente falso. Il Forum svolge un’azione lodevolissima con esperti segugi che scovano e segnalano falsi a tutto spiano per la salvaguardia dei collezionisti ( una menzione particolare va a @skubydu tra inpiu’ attivi e preparati in questo ambito. intanto al culmine di questa girandola il castello comincia s mostrare le prime crepe: il collezionista tedesco che aveva messo orgogliosamente tutto in rete e sveva comprato tutto o quasi tramite aste di nome scopre che gran parte della sua collezione è un ammasso di patacche ( inclusa ina Lopadousa che fieramente mi aveva sottoposto aspettandosi un elogio). Il poveretto cade in mezza depressione. Nelle aste qualcuno comincia a chiedersi perche bronzi rarissimi realizzano 1/10 degki analoghi esemplari ex Virzi ( questi si buoni). Si arriva allo stato attuale: tanto materiale fasullo - fomentato inizialmente dall’offerta degli artisti siculi piazzata molto intelligentemente) che continua a girare. Ormai è talmente tanto che risulterebbe difficile anche ritirarlo/ con realizzi sempre piu striminziti. Il msteriale buono e se pure di grande qualita’ con pedigrre illustre vola ( nac ha veduto una litra in bronzo a 12.000 solomla scorsa primavera) e i collezionisti meno accorti - vero parco buoi - ristagnano, qualcuno leccandosi ke ferite, sltri disgustati abbandonando, altri dopo attenta riflessione si spostano su materiale buono - meno monete na sicure. Evoluzione prossima ?.. ecco adesso e’ piu’ chiaro come un’offera sapientemente piazzata e’ in grado di creare la propria domanda? Magari forse non di sostenerla a lungo ma certamente di svilupparla si con l’aiuto consapevole o meno di alcuni operatori di mercato.2 punti
-
2 punti
-
Da quel che sto vedendo mi sa che devo andare anche io in qualche mercatino.2 punti
-
Per continuare la serie di monete Sabaude ed omaggiare le ( poche donne ) effigiate sulle Monete posto la Lira 1676 della Reggenza di Maria Giovanna Battista ( strano nome per una donna !) di Savoia Nemour, reggenza nei confronti del figlio Vittorio Amedeo II ancora bambino. Sarà chiamata "Madama Reale" ( in verità la prima era stata Maria Cristina di Svezia Reggente di Carlo Emanuele II ). Carattere forte e determinato cercò di manovrare il figlio ma quest'ultimo ( uno dei grandi Savoia ) la esautorò. Su wikipedia: Maria Giovanna Battista, descritta da molti come una donna dal carattere freddo, autoritario ed animata da grandi ambizioni, decise di assumere la reggenza del Ducato di Savoia fino alla maggiore età del figlio Vittorio Amedeo II. Per questa pensò bene di farsi affiancare da vari personaggi, tra i quali don Gabriele di Savoia, il marchese Francesco Tommaso Chabò de Sanint-Maurix e Joseph Delescheraine. Ma il suo desiderio di potere non si fermò al compimento da parte del figlio dell'età stabilita affinché quest'ultimo potesse salire al trono: ella cercò di far sposare al giovane Vittorio Amedeo la cugina Isabella Luisa di Braganza, figlia del re del Portogallo Pietro II e di sua sorella Maria Francesca di Savoia-Nemours, con la speranza di farlo diventare re a Lisbona. Se il figlio si fosse trasferito in terra portoghese, Giovanna Battista avrebbe potuto governare ancora a lungo in Piemonte. Ma Vittorio Amedeo II, intuendo il piano della madre e spinto dai suoi ministri, con una specie di colpo di Stato la dichiarò decaduta e priva di ogni autorità politica e Giovanna dovette piegarsi alla volontà del figlio.[25] Lasciata in disparte dalla politica, Maria Giovanna Battista decise di dedicarsi all'arte: per suo esplicito ordine molte vie di Torino vennero ampliate, furono costruite chiese e, in particolare, fu ammodernato il Palazzo Madama, per opera dello Juvarra. Nel 1659, alla morte dello zio Enrico II di Savoia, era divenuta duchessa di Aumale ma nel 1686 vendette il ducato a Luigi Augusto di Borbone. Oggi la salma è tumulata alla Sacra di San Michele, in un sarcofago in pietra nella navata sinistra della Chiesa. Ciao2 punti
-
Ciao a tutti, rispondo all’invito a partecipare alla discussione. Il convegno è da domani al 31 ed è organizzato come sempre da Alga Rossi, la trovate attiva su Facebook. È stato presentato su alcune riviste dedicate e ci sono eventi creati sui social. io per prima non uso mai il forum nonostante sia iscritta da anni. Durante il convegno si svolgerà anche la prima esposizione personale dell’artista Loredana Pancotto, Impressum (allego un paio di foto). Fra le opere selezionate, l’artista presenterà una parte delle medaglie ufficiali da lei realizzate per Giovanni Paolo II, la serie delle fontane di Roma, alcuni calendari realizzati per la Picchiani & Barlacchi (con la quale collabora da tempo immemore) e anche lavori già realizzati con la Johnson così come alcune serie divisionali di San Marino. È una grande occasione per conoscere l’artista di persona.2 punti
-
Buongiorno a tutti, Altro nominale del 1802 è il 6 Tornesi, difficile da trovare in buona conservazione e senza difetti di conio. Condivido il mio esemplare, spatinato ( non sono stato io) e con corrosione al dritto sul volto di Ferdinando IV.2 punti
-
Ciao Giuseppe il quesito che poni e’ interessante e la tua giovane età ne amplifica la portata. Ci sono collezioni di moda ( vedi il Regno), spinte molto dai commercianti perche facili da realizzare, significative storicamente, e soprattutto con tanto materiale da scambiare. Immagina una collezione di monete Axumite che sono gia’ pochissime e difficili da reperire: non potrebbe mai diventare di moda. L’importanza di una collezione, a differenza di quello che pensano molti, non e’ la sua vastità bensi la profondità che è data da quanto la si studia ed approfondisce. Non esistono collezioni meglio di altre . Una collezione di monete dei Cavalieri di Rodi puo’ essere fatta con criteri ed esemplari eccellenti e rappresentare un valore culturale, storico, numismatico e a volte anche materiale superiore alla classica collezione del Regno. la collezione la fa il collezionista non le monete bensi le sue scelte.2 punti
-
si.. direi che ho usato il termine "mancanza di metallo" in modo inappropriato... però mi chiedo.. quando ci sono questi difetti al bordo..non sarebbe opportuno segnalarlo in perizia quando risulta un po più evidente? anche per togliere il dubbio all'acquirente che possa trattarsi di un colpo..1 punto
-
Mancanza di metallo non direi. Sembrerebbe più una usuale minima irregolarità del tondello1 punto
-
sulla prima.. quella mancanza di metallo al rovescio ore 10 mi sembra un po troppo evidente per i miei gusti, la seconda praticamente ha una debolezza su tutto l'orecchio..1 punto
-
Bella e utile iniziativa, ho scaricato ora il Pdf per la lettura anche se a prima vista mi sembra molto interessante.1 punto
-
Mah, io sulla “possibilità” non sono tanto convinto... secondo me è più una questione di “voglia” ..... premesso che un falso può scappare a tutti, ci sono venditori/aste presso i quali ne scappano molte.... immaginando che non sia problemi di capacità... resta solo La voglia di scartabellare i “sacri” testi per capire, prima di venderle... basterebbe un po’ più di attenzione per evitare sorprese a chi in fiducia acquista.. skuby1 punto
-
http://premio.biblionumis.it/2019/08/29/secondo-incontro-culturale-numismatico-nel-parco-nazionale-del-gargano-in-sanctorum-nummis-effigies-monte-santangelo-4-5-ottobre-2019/1 punto
-
Scusa se ti contraddico ancora caro Arka. Non dubito assolutamente della tua esperienza ma vedi ho seguito e studiato questo ambito ( bronzi greci in particolare) da molti anni e andando molto indietro nel tempo. di falsi abbiamo le prove che circolavano gia’ probabilmente nel XVIII secolo. Ho avuto la buona sorte di poter ammirare ( si fa per dire..) di prendere in mano i falsi dell’eccezionake raccolta della bank leu ( uno dei migliori insiemi del settore). il problema non e’ se i falsi c’erano prima o dopo. I falsi ci sono ‘sempre’ stati. La questione che sfugge ai piu’ ( eccetto qualche osservatore particolarmente attento) probabilmente dovuto sl fatto che il fenomeno e’ molto recente è che negli ultimi 20 anni il volume dei falsi e’ enormemente aumentato e al contempo le tecniche di riproduzione si sono molto raffinate. terzo elemento ( e tu dovresti conoscerlo bene) e’ che i grandi commercianti di una volta : Mildenberg, Strauss, Cahn, Roberto Russo, Sternberg, agivano come un vero e proprio baluardo ritirando e disincentivando la proliferazione eccessiva dei falsi nel mercato. quarto e ultimo elemento: la pervasività e diffusione di internet che ha velocizzato enormemente gli scambi e soprattutto eliminato molti dei controlli che vi erano prima. tutti questi elementi insieme hanno determinato ka situazione attuale che non permette ahime’ di concludere semplicemente che tanto i falsi ci sono sempre stati. E’ purtroppo un fenomeno che ha assunto proporzioni ben diverse rispetto sl passato.. il collezionista accorto riesce a difendersi, quello comune certamente si trova molto piu’ esposto1 punto
-
Grazie mille @numa numa, @Cinna74 e @talpa possedevo la guida ma non sapevo delle interessanti pubblicazioni! A presto, Alb1231 punto
-
1 punto
-
Buongiorno rocco68, come promesso ecco le foto del ducato fatte poco fa. La moneta essendo più grande anche le foto sono venute bene. Il colore attuale è quello che si vede nella foto ora, vi ho spiegato sopra il metodo utilizzato e questi sono i risultati, per me molto soddisfacenti. Il nero è scomparso totalmente e una leggera patina è anche rimasta. I rilievi delle iscrizioni sono fenomenali. Che ne dite: @ilnumismatico, @Rocco68, @gennydbmoney, @claudioc47, @providentiaoptimiprincipis, @moneta66. Penso di aprire una discussione in sezione, voi che dite?1 punto
-
Moneta vissuta (ma è una tipologia molto difficile da trovare in uno stato conservativo eccelso), ma ancora molto gradevole da godersela tutta. P.S il millesimo non riesco a distinguerlo bene se trattasi proprio del 1642.1 punto
-
Bhè , nel mio caso va anche tenuto presente che ho inviato l'email poco prima delle ore 17 ...1 punto
-
Credo sia il contrario, cioè aumentando la base dei collezionisti, quindi la domanda di monete da collezione, è diventato più conveniente produrre falsi ad ogni livello che quindi sono anch'essi aumentati esponenzialmente...1 punto
-
1 punto
-
Ho in archivio la foto di un esemplare battuto a un'asta Tkalec del 2008 COLLECTION OF ROMAN REPUBLICAN COINAGE ANONYMUS AE-Semiuncia, 4,90 g. Rome. c. 215-212. Obv.: Head of Mercury r. Rev.: ROMA Prow r. Cr. 41/11; BMC 162 and 166-167. About extremely fine, dark brown patina Estimate: 400 CHF1 punto
-
Eh no caro Arka di falsi - come di prostituzione - ce ne sono sempre stati e’ vero. Quanto successo pero’ negli ultimi 15-20 anni è stato un proliferare abnorme dell’offerta favorita anche dalle nuove tecnologie che hanno reso migliori e piu facili le riproduzioni. si e’ assistito ad una spinta decisa dell’offerta di falsi che ha stimolato la domanda . E’ un fenomeno ben conosciuto in economia che puo’ essere identificato assai bene anche per il fenomeno dei falsi la cui offerta ne ha stimolato la domanda1 punto
-
Da principiante posso ritenermi soddisfatto di questa moneta coloniale tedesca1 punto
-
1 punto
-
sembra che sono conosciuto due altre monete a destra ma di coni diversi. SNG Munich 1158 (6.74g 12h) SNG Cop 1391 (5.98g plated 12h) Nessuno dei due è menzionato nel corpus di Manuela Spagnoli. Sarebbe interessante sapere perché... imitazioni contemporanee ??1 punto
-
Bravo! allora ti raccomando anche i musei tedeschi e quelli svizzeri, in particolare Coira senza trascurare il nostro Sud naturalmente: benevento in particolare e il santuario di S. Michele arcangelo ( patrono dei longobardi) al Gargano1 punto
-
Come promesso, La treccia a rilievo della 1802 Il peso della Piastra è di 27, 40 grammi.1 punto
-
1 punto
-
Da Interista...molto piacevole ! La storia della nascita è anche molto interessante. Ve la risparmio, tra Aquile laziali e Lupacchiotti romanisti ! ( per chi volesse leggere: https://www.bauscia.it/storia-inter/inter-le-origini-e-il-primo-scudetto-1908-1919/ ). Ma domani è il Cinquantenario dello sbarco sulla Luna ! e quindi vado a mitraglia postando una serie di monete "centennali" che ricordano il '69 ( senza allusioni !) Il 1769 è un mezzo Scudo di Carlo Em III per la Sardegna 1669 è un 5 Soldi di Carlo Em. II 1559 è tratto da " Bobba - Monete di Casa Savoia " ed. 19711 punto
-
Grazie Litra68 per aver rievocato una pagina di storia sconosciuta ai più. Non al sottoscritto ed a quanti abitano in Provincia di Cuneo, dove il ricordo è ancora vivo e presente. Posto un articolo che è in pratica la seconda parte della storia, Solo una premessa: gli ebrei catturati ed inviati ad Auschwitz morirono quasi tutti. Ma centinaia furono ospitati dai nostri valligiani a rischio e pericolo della loro vita. Si salvarono. Anche sulle Alpi di Cuneo si sono scritte in quegli anni drammatiche pagine di storia a firma delle abominevoli penne naziste e fasciste. Rastrellamenti, ripercussioni, eccidi, torture, stupri e violenze perpetrati ai danni di partigiani, militari e civili. Ma anche lucide e barbare operazioni di pulizia etnica verso ebrei e oppositori politici, condotte nella caserma degli Alpini di Borgo San Dalmazzo, trasformatasi in un vero e proprio campo di concentramento. Terribile in tal senso la vicenda degli ebrei di stanza a Saint Martin Vésubie, fuggiti in Italia in cerca di libertà e precipitati invece nella follia razziale tedesca. Ai primi di settembre del 1943, infatti, più di un migliaio di ebrei provenienti da mezza Europa si trovavano a Saint Martin Vésubie, località d’oltralpe in quel tempo sottoposta agli ordini della IV Armata del Regio Esercito Italiano, restio a consegnare ai tedeschi gli ebrei delle proprie aree di competenza. L’armistizio dell’8 settembre, l’immediata dissoluzione armata e il conseguente ritiro delle truppe italiane, convinsero molti ebrei a piegare dunque verso l’Italia, per sfuggire all’avanzata tedesca, convinti di trovare sul suolo italico libertà e protezione. Tra l’8 e il 13 settembre del 1943 più di ottocento ebrei raggiunsero così la Valle Gesso, attraversando a piedi (esausti e mal equipaggiati), il Colle di Ciriegia e il Colle di Finestra. Il 18 settembre il nuovo comando tedesco instauratosi a Cuneo emanò un bando che ordinava l’arresto di tutti gli ebrei stranieri della zona. 329 di quelli giunti in Valle Gesso, vennero pertanto arrestati, condotti nel campo temporaneo di Borgo San Dalmazzo e da qui deportati prima a Dancy e poi ad Auschwitz. In 311 trovarono la morte. Dopo 74 anni, la ferita continua a sanguinare. Nell’ambito del progetto internazionale Memoria delle Alpi, sono state istituite apposite bacheche informative in alta Valle Gesso, nei pressi degli itinerari che conducono in Francia, percorsi nel 1943 da uomini, donne, bambini e anziani. In prossimità della stazione di Borgo San Dalmazzo, inoltre, è stato realizzato il Memoriale della Deportazione, per riflettere, meditare e soprattutto non dimenticare. Nel 2016, infine, è stato pubblicato il volume “Oltre il nome” a cura di Adriana Muncinelli e Elena Fallo per Le Château Edizioni, che ripercorre proprio le vicende del campo di concentramento per ebrei di Borgo San Dalmazzo. P.S: sono dell'idea che questo post debba essere il più spontaneo possibile perchè, come hai detto, è la moneta che cerca noi. Posto una moneta del Vaticano del 1945, piuttosto rara ( 1000 coniate ), Al Diritto figura materna con 3 bambini ( la Carità) che ritengo una figura bene augurante per il mondo che verrà. La guerra è finita ed i bambini sono il futuro. Al R Pio XII che sarà molto criticato ( il dibattito è sempre aperto ) per l'atteggiamento nei confronti degli ebrei. Saluti ed al prossimo anno !1 punto
-
Ciao @giuseppe ballauri, mai mollare è l'atteggiamento giusto, e chi è in un momento difficile della vita per malattia o altre difficoltà e trova la forza e il coraggio di condividere va apprezzato e preso ad esempio. Ps. Bellissima moneta, mi manca in collezione. ?1 punto
-
una piccola curiosità questi 3 esemplari, sono alcuni dei rarissimi solidi riportanti iscrizioni runiche. ...qua siamo veramente oltre ciò che riesco a leggere e interpretare spero di avervi portato qualcosa che non avevate mai visto saluti Alain solido rune British 4,35 g il solido di Schweindorf1 punto
-
aggiungo, poiché non tutti si occupano di monete "barbariche", che la particolarità di queste rune è che siano su "solidi" ben note sono invece le rune su monete d'argento (sceattas etc) e tremissi più o meno "bassi" di titolo1 punto
-
Ciao a tutti. Stavano per farla franca, ma non hanno fatto i conti con la coppia di numismatici più temuta dai falsari; Riccardo Rossi, alias RR (o, secondo alcune cronache non ufficiali, noto anche come “Mago Ecchecà”), perito numismatico e impiegato modello di UNICREDIT, Agenzia di Assemini (CA); Domenico Luppino, alias elledi, meglio noto negli ambienti numismatici come “il mastino della zecca”, ufficiale Superiore della Guardia di Finanza, in servizio presso il Comando Regionale Sardegna. Insieme hanno stroncato uno spaccio di dollari statunitensi falsi, che non era stato rilevato da un certo numero di Banche e di beneficiari della Sardegna, che ne erano venuti in contatto senza accorgersi di nulla. Ma quando i “verdoni” da 100 dollari sono stati presentati da un inconsapevole correntista che voleva cambiarli, allo sportello presidiato da Riccardo, la falsità di quei dollari è stata scoperta. Contrariamente a quanto avevano ritenuto altre Banche, che non solo avevano cambiato quei biglietti ma li avevano anche consegnati ad ignari correntisti diretti negli U.S.A. (che poi hanno avuto laggiù non poche “rogne”), Riccardo si è subito accorto che qualcosa non andava e che quei dollari, ancorchè perfettamente imitati, avevano dei particolari che non lo convincevano; un ulteriore verifica ed il consulto con Domenico ed il raggiro è stato smascherato, con grande imbarazzo per quelle Banche che li avevano battezzati autentici. Quest'oggi, il quotidiano locale “L'Unione Sarda” a pag. 14 ha dedicato ai nostri eroi un articolo che potete leggere di seguito: Complimenti ad entrambi. Michele 2014070427859105.pdf1 punto
-
Dando per chiusa la polemica circa l'immagine taroccata pubblicata da Lulliri nel suo linro (mi auguro che definitivamente chiusa), vorrei invece mantenere aperto il discorso stesso circa la possibile esistenza delle vittorie di Ilderico. Con riferimento alla monetazione rara, partirei da un assioma, se me lo concedete: l'assenza di una moneta, quando la sua esistenza non va contro la logica, non è dimostrazione di ineistenza. Cercherò di spiegarmi meglio. Quando ci troviamo di fronte a una monetazione rara, in termini di abbondanza, il fatto che nessun esemplare della stessa sia pervenuto sino ai nostri tempi, non vuol dire con certezza che esso non sia mai stato coniato, a meno che sia la stessa logica a dirci che ciò non può essere avvenuto. Ad esempio, nel caso della monetazione vandala è citato un solo esempio di moneta d'argento con il nominale di XII denari ed è in nome di Gelamir. Tuttavia non vi è nessuna ragione logica che ci porti a dire che non possono esistere monete d'argento da XII denari in nome degli altri sovrani: quindi anche se non ne conosciamo nessun esempio, non possiamo affermare che tali monete non esistono. Altrresì non conosciamo nessun esempio di denario vandalo con il valore nominale espresso con cifre arabe, cioé 25 invece di XXV: ma in questo caso la logica ci dice che siffatta moneta non può esistere in quanto allora non esisteva ancora la notazione araba per i numeri. Tornando alla vittoria in nome di Ilderico, non se ne conosce nessun esempio la cui legenda possa essere ricondotta al suo nome: ma questo non dimostra in assoluta che non possano esistere vittorie in nome di Ilderico. Ciò premesso io credo che ci sia una certa probabilità che esistano vittorie in nome di Ilderico. Quando muore Trasamundo (6 maggio 523), la legge di successione vandala prevede che sia Ilderico a subentrargli sul trono e, pertanto, la corte vandala lo proclama sovrano. Qui i cronisti del mondo antico danno delle letture la cui interpretazione è ambigua. Alcuni, infatti, dicono che Ilderico, in quel momento si trovava a Costantinopoli, dove si stabilì, esiliato dallo stesso Trasamundo, sin dal 496. Altri cronisti dicono che, morente, Trasamundo fece giurare a Ilderico che, sebbene lui fosse cattolico, avrebbe difeso la fede ariana nel regno vandalo. Ma allora, dove si trovava Ilderico al momento della morte di Trasamundo? E' possibile che Trasamundo abbia lasciato tale giuramento quale condizione sine qua non affinché Ilderico fosse incoronato, pur trovandosi Ilderico ancora a Costantinopoli? Probabilmente sì, e questo sanerebbe quella che, altrimenti, sarebbe una contraddizione storica. Inoltre esiste un cronista del VI secolo che afferma che Ilderico, trovandosi ancora a Costantinopoli, promulgò un decreto che autorizzava i vescovi cattolici che furono esiliati in Sardegna a rientrare nel Regno vandalo. Dunque prima che Ilderico rientrasse a Cartagine e occupasse fisicamente il trono, vi fu un intervallo di tempo durante il quale egli era ancora a Costantinopoli, ma già era stato proclamato sovrano dei vandali. Or bene, la coniazione delle vittorie è particolarmente abbondante durante il regno di Trasamundo, e infatti la maggior parte di essere sono attribuibili a quel sovrano, né c'è ragione che porti a pensare che la loro coniazione sia stata interrotta prima della morte stessa di Trasamundo. Quindi perché escludere che durante l'intervallo di tempo trascorso tra la morte di Trasamundo e l'insediamento fisico (e non solo de jure) di Ilderico sia continuata la coniazione delle vittorie ma ora con il nome del nuovo sovrano? Bisogna tener presente che il modulo della vittoria vandala è pari a circa la metà di quello del conio stesso: da qui che se la vittoria è centrata, la totalità della legenda rimane al di fuori della moneta. La legenda stessa è visibile solamente in quelle monete fortemente decentrate: ma in questo caso se ne legge solamente una piccola porzione che corrisponde al lato della decentratura e, quindi, si riese a leggere il nome del sovrano solamente in quei casi in cui la moenta è notevolmente decentrata al dritto verso sinistra, sì da permettere la lettura della parte destra del campo. Si tratta, quindi, di una percentuale ridotta di monete. Inoltre le lettere sono spesso incerte e gli errori abbondanti. Nulla di strano, dunque, se sino ad ora non è apparsa nessuna vittoria vandala reale nella quale sia leggibile il nome di Ilderico, ma ciò non significa che non possa esistere e che non possa apparire nel prossimo futuro. Per questa ragione quando Lulliri pubblicò nel suo libro tale vittoria, inserendola tra le emissioni di Cartagine ma attribuendola con una nota alla zecca sarda, ritenni del tutto plausibile la sua esistenza e lamentai che non avesse pubblicato immagini leggibili. Non solo: nonostante il fatto che l'immagine che alla fine pubblicò (nel "suo" forum) sia risultata essere una bufala, io tuttavia continuo a credere nella possibile esistenza di vittorie vandale in nome di Ilderico. Se è possibile la coniazione di vittorie in suo nome presso la zecca di Cartagine, lo è ancora di più presso la zecca sarda (della quale non è mai stata trovata traccia fisica, ma la cui esistenza è indiscutibile): infatti il tempo trascorso tra la morte di Trasamundo e le indicazioni circa la coniazione di una nuova tipologia di nummi caratteristica di Ilderico, il nummo con la croce potenziata in ghirlanda, certamente fu ben superiore a quanto avvenne nella capitale. Tuttavia a questo punto sorge un altro problema. Le vittorie sarde, imitative di quelle di Trasamundo, sono di dimensione ridotta rispetto alle vittorie officiali cartaginesi, come è ovvio per tutta la monetazione imitativa. Il peso delle vittorie reali, dunque ufficiali della zecca di Cartagine è pari nominalmente a 1/500 di libbra latina (0,62 g) come prescritto a seguito della riforma monetaria attuata da Guntamundo: effettivamente il peso medio riscontrato su 92 esemplari attribuibili con ragionevole certezza a Trasamundo è pari a 0,61 g, dunque in perfetto accordo con quello nominale. Invece il peso medio riscontrato su 310 esemplari di vittoie presumibilmente di zecca sarda è pari a solamente 0,38 g. Senonché in entrambi i casi la variabilità degli stessi è molto elevata e sussiste, quindi, un'ampia zona di sovrapposizione dei pesi nella quale è difficile riconoscere se l'esemplare stessa sia da considerarsi di coniazione sarda oppure regia. Né il raffronto dello stile dell'incisione può ritenersi sufficientemente evidente da costituire base per attribuire il nummo all'una o all'altra zecca. Qui sovrappongo le curve di distribuzione del peso delle due tipologie (serie uno = vittorie reali; serie 2 = vittorie sarde): Secondo voci che circolarono negli anni scorsi, una decina di anni or sono in Sardegna ci fu un ritrovamento clandestino e mai denunciato dell'ordine di 40.000 nummi vandali. Può sembrare un volume enorme, ma si tenga presente che essendo il peso medio unitario di solamente 0,4 grammi scarsi, quella quantità di nummi può essere agevolmente contenuta in una brocca. Trattandosi di voci, quindi incontrollabili, è perfettamente possibile che si tratti di legenda metropolitana e siano del tutto prive di fondamento. Resta tuttavia il fatto che la quantità di vittorie vandale presumibilmente di zecca sarda sia di gran lunga superiore a quella nota di produzione ufficiale e, dunque, di Cartagine. Lo stesso Lulliri tra il primo e il secondo libro (1996 e 2013) pubblica le fotografie di parecchie centinaia di vittorie. Lui stesso ha precisato che gran parte di quelle in suo possesso provengono dall'acquisto da aste pubbliche, acquisto quindi del tutto lecito. Ma queste vittorie vendute da aste pubbliche, così numerose, fanno supporre che effettivamente tale voce prima citata possa avere un qualche fondamento, sia pure con volumi molto distanti da quelli "sussurrati". Va altresì tenuto che: a) in alcuni casi, le fotografie pubblicate nel libro Lulliri-Urban 1996 (di migliore qualità di quelle pubblicate nel più recente Lulliri 2013), parrebbero suggerire che vi sono nummi provenienti da uno stesso conio, ciò che potrebbe indicare che provengono da zona prossima alla zecca che li ha prodotti; b) in Sardegna vi era ampia circolazione anche dei nummi ufficilai coniati a Cartagine: dunque il fatto che un nummo vandalo sia stato ritrovato in Sardegna non è ragione sufficiente per attribuirlo alla zecca sarda. Antvwala1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.