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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/13/19 in tutte le aree

  1. Carissimi tutti, Quest'oggi volevo mostrarvi una delle ultime monete entrate in collezione e della sua storia. Premetto fin da subito che non vuole essere una sotra di autocelebrazione bensì la dimostrazione che uno studio approfondito paga anche quando meno te lo aspetti... Tutto parte dalla consuenta analisi dei vari cataloghi delle recenti e numerose aste: partendo dal lotto numero 1 fino all' ultimo. Ad un certo punto mi soffermo sul seguente lotto Descrizione: Zecche Italiane VARIE - Ferrara, L'Aquila, Firenze, Genova, Gorizia, Venezia, Roma (2) Lotto di 8 monete La descrizione risulta piuttosto basica così come l'immagine permette solamente di vedere un lato delle monete proposte ... basta per farmi notare quel tondello sulla destra di ridotte dimensioni su cui compare una raffigurazione della Madonna col Bambino di chiara origine genovese. Ad una prima occhiata la moneta sembrerebbe un classico e comunissimo 8 denari delle prime tipologia ( per un' idea https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/40 ) tuttavia dopo uno sguardo più attento noto la presenza di due stelle e di una lettera E a destra del Bambino: una caratteristica che stona con le varie tipologie da 8 denari, ma che invece potrebbe ben sposarsi con la legenda di un altro e ben più raro nominale genovese: il denaro minuto del I tipo con la Madonna. Decido così di rischiare e fare un' offerta per questo lotto e ( dato che la sorte aiuta gli audaci ) riesco ad aggiudicarmelo alla base . Quest'oggi tornato dalle vacanze vado in posta a ritirare il pacco nel frattempo arrivato ed una volta aperto noto con grande piacere che le mie supposizioni erano corrette eccola: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/43 Denaro Minuto del I tipo coniato probabilmente nei primi anni dopo la nomina delle Vergine a regina di Genova e conseguente introduzione della monetazione con la Madonna al dritto (1637) Si tratta di una tipologia molto rara , a mio avviso R3/R4 , tanto da mancare nella quasi totalità delle collezione specializzate come quella della fondazione Carige o delle varie passate in asta ( Fasciolo, NAC 117, Rinaldo, Gadoury 2013, Varesi 42 etc... ) Personalmente oltre a quello raffigurato sul catalogo online del forum sono riuscito a censirne solamente altri 2 esemplari.
    4 punti
  2. Grazie @magdi per aver riportato in evidenza questa discussione perchè ammetto me ne stavo completamente dimenticando.. innanzitutto vorrei ricordare l'articolo scritto da @monbalda e @fra crasellame sui grossi genovesi e liberamente scaricabile al seguente link https://www.academia.edu/5760516/_2013_I_grossi_dargento_e_la_monetazione_di_Genova_tra_Due_e_Trecento_nuovi_dati_ed_osservazioni_per_vecchi_problemi L'esemplare di @appah dovrebbe corrispondere a quello CI.I.1 ( post 1280/5 -1290 ca. ) avente un fino medio di 960-5 /1000. L'analisi da un punto di vista stilistico delle singole lettere e particolari vari è abbastanza impietosa. In generale, personalmente noto una diffusa incertezza nelle lettere con bordi irregolari e "tremolanti". A pagina 289 è possibile visionare nell' ultima colonna una serie di ingrandimenti delle singole lettere, dalle quali si possono notare diverse discrepanze: Innanzitutto la R per esempio, che negli esemplari "buoni" presenta la gambetta unita alla pancia superiore e ha forma molto morbida, mentre in quello del primo post risulta completamente staccata e di forma tringolare. Vorrei poi soffermarmi sulla lettera S : osservando con attenzione l'esemplare postato da @principesax al post #5 notiamo come sia quella del dritto sia quella del rovescio siano stilisticamente uguali (sensato visto che venivano utilizzati gli stessi punzoni) mentre nel primo esemplare esse risultano diverse.
    3 punti
  3. .... su questa possibilità di errore dell'incisore falsario, non sulla possibilità che la mia mente sia stressata e anormale ..... so che in tal caso le risposte sarebbero univoche e affermative .
    3 punti
  4. Ma no, non sapete niente di storia veneziana. Questo è il famoso grosso dell'altrettanto famoso doge Jacopo Dnduio. Appena eletto andò alla zecca per far coniare il suo grosso, ma sulla strada del ritorno inciampo', cadde e morì battendo la testa. Il grosso scivolatogli dalle mani rotolo' chissà dove, finché quel fortunato di Fabrizio non l'ha recuperato. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  5. Sarebbe anche il caso di chiarire, sia pure con 5 anni di ritardo che quel gufo non è un gufo ma una civetta petronius
    2 punti
  6. Il 1921 è un anno pieno di avvenimenti che avranno delle notevoli implicazioni in futuro. Per quanto riguarda il 50 Cent. "Leoni" ricordo la storia che probabilmente conoscerete già. In origine avevano il contorno liscio e potevano confondersi con il L. 5 "Aquilotto" ( diametro simile ). Nel 1929 un Decreto ingiunse che le monete depositate in Banca venissero inviate alla Zecca per provvedere alla rigatura del contorno. Questo ebbe ripercussioni su noi collezionisti in quanto le monete temporaneamente ritirate erano logicamente circolate o molto usurate. Pertanto i millesimi "rigati" in conservazione SPL hanno un notevole valore ed in condizione FDC sono praticamente impossibili da trovare. Ciao
    2 punti
  7. Ciao @Ranbel. Non ricordo che si sia parlato di riscaldamento della superficie del conio per la sua preparazione in occasione della dimostrazione alla quale abbiamo assistito, ma consultando testi come "Le monete della Repubblica senese" di Beatrice Paolozzi Strozzi, Giuseppe Toderi e Fiorenza Vannel Toderi (1992), possiamo trovare a pag. 43: La grande diversificazione nella lavorazione delle matrici fra il periodo greco e romano e quello medioevale fu soprattutto dovuta all'introduzione dell'uso dei punzoni per creare l'impronta nel conio. I punzoni erano praticamente dei ceselli, che venivano usati con il martello e che avevano in rilievo sulla punta delle lettere, parti di figure, simboli vari, punti di varia forma, rosette, stelle, etc. Battendoli sul conio arroventato, era possibile con sufficiente rapidità provvedere con essi alla creazione di nuovi coni oppure, se necessario, ritoccare coni consunti. Eventuali escrescenze o malformazioni, che potevano manifestarsi nella matrice per la battitura del punzone, venivano ritoccate al bulino. Ciò avveniva, ovviamente, prima della tempra del conio. Nel testo di Monica Baldassarri del post #33, si parla di tondello appena riscaldato. Nelle prove fatte, come dicevo sopra, sono stati usati tondelli in alluminio per i quali un solo colpo era sufficiente ad imprimere l'immagine dei conii in maniera sufficiente. Dirò di più, a fine dimostrazione è stato proposto ai presenti di provare a battere la propria moneta e coraggiosi volontari, tra i quali possiamo annoverare gli Amici @Zenzero e @vv64, si sono prodigati all'opera [*]. Il risultato poteva essere in alcuni casi non perfetto, ma questo era dovuto soprattutto al fatto che le facce dei conii non venivano tenute perfettamente parallele durante il colpo. Per i denari lucchesi e pisani possiamo quindi immaginare che un operaio esperto ed allenato non avesse difficoltà a coniare tondelli in argento o lega con un paio di colpi, come visto sopra, direi quasi indipendentemente dalla temperatura di un tondello comunque molto sottile. [*] Con la scusa di scattare foto, ho evitato magre figure e possibili compromissioni delle falangi...
    2 punti
  8. ecco un paio di esempi come promesso Colophon 1/96 statere gr.0.12 IONIA Electrum Hemiobol (Mylesian standard) gr. 0,288 Guardate la forza espressiva della piccolissima testa di grifone nel frazionale della Ionia, in appena 4mm. l'incisore riesce a trasmettere appieno il vigore della leggendaria creatura. Per il frazionale di Colophon il paragone è con le dimensioni di un denario romano (Livineius Regulus) IMG_6588.tif IMG_6583.tif
    2 punti
  9. Nessuna delle 3 mi sembra di fattura barbarica e credo che le differenze stilistiche siano dovute ai diversi coni presenti nelle zecche ( tra l'altro 3 diverse nei tuoi esemplari)
    2 punti
  10. Ciao ragazzi è molto che non posto, diciamo che eventi intorno ed eventi di vita mi hanno tentato un po' nel fermarmi. Ma quando sei lì che non guardi più eccola lì che sbuca fuori e non puoi fare a meno di prenderla spero Vi piaccia. SEBETO 1734 attendo vostri pareri.
    2 punti
  11. Buongiorno a tutto il Forum. Mi piacerebbe discutere con tutti voi della lettera R apposta nel dritto delle Piastre di Ferdinando II. Nella 1832 si trova sulla data, Nella 1847 precede nello stesso verso il nome del Re, con la stessa altezza delle altre lettere. Nella 1848 viene riposizionata davanti la data, ma più piccola rispetto alle altre lettere. Condivido con molto piacere le mie reimpresse al completo, per farvi vedere le varie disposizioni delle R. Ringrazio chi vorrà intervenire
    1 punto
  12. Dal 12 agosto sarà disponibile presso l’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica dello Stato della Città del Vaticano e nei locali della Libreria editrice Vaticana la medaglia del settimo anno di pontificato di Papa Francesco. Sul dritto la medaglia presenta lo stemma del Santo Padre, sul bordo la scritta “E Civitate Vaticana” con il numero della medaglia. Sul rovescio dell’opera di Orietta Rossi, invece, il richiamo al prossimo Sinodo per l’Amazzonia con la scritta: “Et vidit Deus quod esset bonum” (Genesi 1). “L’approccio missionario in Amazzonia richiede più che mai un magistero ecclesiale esercitato nell’ascolto dello Spirito Santo, che sia in grado di assicurare tanto l’unità quanto la diversità e quindi una cultura dell’incontro in un’armonia multiforme – si legge nella nota della Sala stampa vaticana - che ha accompagnato la notizia. Questi aspetti sono raffigurati, come in un abbraccio, rispettivamente dalla colomba e dagli indigeni in primo piano, dal fiume, dalla flora e dall’opera missionaria della Chiesa attraverso il rito del Battesimo e dell’Eucarestia”. Interessante la tiratura sopratutto per l'oro, che si avvicina agli standard di Pio XII. Sono stati coniati della medaglia 30 pezzi in oro, 2.000 in argento, 2.500 in bronzo.
    1 punto
  13. Il 19 luglio si è svolto a Montopoli in Val d'Arno (PI) l'evento "Come si faceva...: la produzione delle monete e delle insegne di pellegrinaggio nel Medioevo" (qui la locandina: http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=2010514 ). Con una interessantissima rievocazione, Floriano Cavanna dell'Associazione Arké - Archeologia Sperimentale (Sito Web: http://www.arkearcheologiasperimentale.it/ Facebook: http://www.facebook.com/arkearcheologiasperimentale.it/ ) ha mostrato il processo produttivo delle monete nel Medioevo, dalla preparazione dei conii alla coniatura vera e propria. Ripercorriamo qui quello che è stato mostrato, cominciando con una panoramica degli oggetti che avremmo potuto vedere in una zecca medievale. Conii e punzoni per prepararli, martelli, una bilancia per il controllo del peso, dei tondelli pronti per essere coniati e infine, naturalmente, delle monete appena prodotte.
    1 punto
  14. Da un listino online, prezzo di quasi regalo Da notare al R/ lo scudetto centrale quasi completamente leggibile Conservazione che anche in asta non si vede quasi mai, e quando c'è, fa il botto. @piergi00, @cembruno5500, @ilnumismatico... che ne dite?
    1 punto
  15. Buonasera a tutti, Sono entrato in possesso di tre monete Ae3 di Costantino "Beata Tranquillitas", di cui riporto le foto sotto. Pur essendo molto simili, presentano alcune differenze al di là dell'identificativo della provenienza, tra cui la forma della visiera dell'elmo e, specialmente, l'iscrizione sull'altare votivo: "VOT/IS/XX" le prime due, "VO/TIS/XX" la terza. È possibile che alcune di esse siano delle copie barbare, o altro? Grazie, Davide
    1 punto
  16. Senza dubbio una standardizzazione dell'unità di conto precede la moneta: Allora il Pelide un terzo premio propose per la dura lotta, mostrandolo ai Danai: un tripode grande da fuoco. Dodici buoi lo stimarono fra di loro gli Achei. (Iliade XXIII, 703) Per il vinto invece pose in mezzo una donna che molti lavori sapeva: quattro buoi la stimarono.(Iliade XXIII, 705) E accompagnandolo, fiaccole accese portava la saggia, fedele Euriclea, figlia d'Opo Pisenoride, che un giorno Laerte si compro' coi suoi beni, giovanissima ancora, e pagò venti buoi. (Iliade I, 429)
    1 punto
  17. infine tra i frazionali 'minimi' greci esiste una frazione di litra (quindi non di statere come quelle menzionate finora) che peserebbe addirittura 0.05gr. Se confermata sarebbe il frazionale greco probabilmente piu' piccolo in assoluto rappresentando il valore di 1 onkia. La litra era divisa in 12 onkie. La litra aveva u n peso di circa 0.85gr. (pari ad 1/5 della dracma euboico-attica) di peso simile all'obolo (che era pari ad 1/6 della dracma ma abbiamo esempi di litre che pesano tra 0.7 e 0.75 gr. SICILY. Katane. Circa 461-450 BC. Onkia (Silver, 5 mm, 0.05 g). Balding head of Silenos to right, with an animal ear and a long beard. Rev. K-A (retrograde) Pellet or shield. Boehringer, Kataneische -. HGC 2, -. Extremely rare, possibly unpublished. Very fine.
    1 punto
  18. I due esempi (Duffus Castle e Tinboeth Castle per una tipologia circolare e delle più semplici) offrono la possibilità di riflettere sul carattere morfologico e culturale dell'ingegneria militare. Finora abbiamo citato esempi apicali, ma l'impronta anglo-normanna prevede l'edificazione in luoghi pianeggianti poichè il territorio di origine non sempre possiede luoghi sopraelevati, a tal proposito l'innalzamento con basamento di terra. I casi italiani più favorevoli e somiglianti alle circostanze Inglesi si trovano in Puglia; Toscana, zone marittime e pianeggianti, più difficile la localizzazione in zone montuose dovuti a fenomeni su citati nei post precedenti, nonostante ciò sono presenti casi interessanti anche nelle zone interne dell'appennino.
    1 punto
  19. L'emiobolo in elettro proviene dalla famosa vendita Rosen (cat. MüM n. 72 6.10.87 lot 66, dove è descritto come Ionia, zecca non determinata. Riguardando la descrizione devo cooreggere la descrizione (testa di leone - non grifone) . La collezione Rosen, nonostante la vendita del 1987 prosegue ancora oggi ed è una delle piu' ricche collezioni di stateri e frazionali greci, soprattutto in elettro. Nel 1983 fu pubblicato un catalogo a cura di Nancy Waggoner, curatrice dell'Ameerican Numismatic Society. L'emiobolo in questione non era stato incluso in questo catalogo perche acquisito successivamente e risultava, al momento della vendita un inedito.
    1 punto
  20. Penso che con 200/250 euro un biglietto da 25 lire aquila (firme e tipologia comune per tutti gli esempi che riporto) molto circolato e riparato si può trovare, come non sarà difficile con 250/300 euro ottenere un biglietto sempre molto circolato e magari senza parti mancanti (semidecente - collezionabilissimo con 300/350 euro). Con i 400 euro che ti prefiggi non dovresti avere nessuna difficoltà a trovare un buon biglietto circolato, con qualche piccola pecca ma gradevole. Naturalmente con queste cifre non possiamo escludere interventi "migliorativi" sui biglietti. Purtroppo a Veronafil di novembre non sarò presente, quasi sicuramente lo sarò in quella di maggio dell'anno prossimo. Mi sa che dobbimo aspettare ancora qualche mese per le foto
    1 punto
  21. Bene, dopo questa magnifica gaffe che mi sono tirato addosso, possiamo cominciare. Vogliamo parlare delle fasi iniziali dell'incastellamento? Vogliamo parlare di quel processo a cavallo del periodo franco/longobardo/normanno, dove si fa fatica a capire cosa è castello e cosa significhi accampamento momentaneo di un piccolo gruppo di individui? Insediamenti temporanei, differenze fra poteri locali e nuovi poteri che vogliono imporsi su un territorio che poi costituiranno i primi fortilizi lignei? Motte? Ballium? Alte corti e basse corti? Portare anche casi studio di luoghi suggeriti attraverso il web? Sto provando a trascinarvi in un intro. Magari parte un guizzo!
    1 punto
  22. Alla fine penso che non e andata poi così male,dopo una lunga ed estenuante trattativa con il venditore Sono riuscito a portarmela a casa per 125 euro....Non male vero???[emoji12]
    1 punto
  23. Questo e' l'utente dell'anno, del lustro, del decennio, del ventennio, del secolo, del millennio! Are you from Gaza Stripe? Ma come si fa a comprare un elmetto palesemente falso per buono? forse a raccogliere i pomodori dovresti andare tu!
    1 punto
  24. Dovrebbe essere un douzain des huguenot di Luigi XIII tipo questo https://www.cgbfr.com/louis-xiii-le-juste-douzain-huguenot-1622-montpellier-tb-,v12_0821,a.html Con una veloce ricerca dovresti trovarlo in rete
    1 punto
  25. Buonasera: RIC 678 Sear 3692 Hadrian AE As. 125-128 AD. HADRIANVS AVGVSTVS, laureate head right / SALVS AVGVSTI S-C, COS III below, Salus standing left, holding patera, feeding serpent arising from altar. Cohen 1357. Alla prossima HIRPINI
    1 punto
  26. Tutto condivisibile quello che dici, nel senso che il denaro esiste da ben prima della moneta e risalirne alla nascita probabilmente è impossibile, dal momento che nel corso dei millenni ha assunto le più svariate forme. Le forme dello scambio, per esempio, non sono sempre state incentrate su un concetto di valore e controvalore, ma si è passati per molteplici fasi tra cui quella del "dono". Sono discorsi complessi che io non sono in grado di affrontare, né tanto meno di riassumere. Per me la moneta è nata con lo scopo di svolgere le funzioni tipiche del denaro: riserva di valore, mezzo di pagamento, mezzo di scambio e unità di conto. Le innumerevoli frazioni di dimensioni fino a 0,08g, già presenti agli albori della moneta, non potevano avere un ruolo di "ostentazione". Non è comunque da escludere che anche "l'ostentazione" abbia rivestito un ruolo nella loro creazione. A questo punto della discussione potremmo dire che: il denaro esiste da prima della moneta; la moneta è una forma di denaro; non tutte le economie avanzate hanno fatto uso di moneta (vedi Mesopotamia); esistono fenomeni premonetali (vedi i Kaniktum) che hanno caratteristiche proprie della moneta, quali per esempio il sigillo, la garanzia del valore e un valore nominale superiore all'intrinseco, ma non vengono oggi considerate monete; nel mondo occidentale le prime monete furono emesse nel in Asia Minore nel VII secolo a.C.; da allora ebbero una notevole espansione, tanto che sono utilizzate ancora oggi; eppure, nonostante questo, prima del VII secolo a.C. a nessuno era venuto in mente di crearle.... I punti 4 e 7 sono i più difficili da comprendere, per me. ps: sarebbe utile capire anche il funzionamento dell'economia e dell'ordine sociale del mondo mesopotamico e dell'Asia minore per meglio comprendere il contesto che portò alla nascita della moneta.
    1 punto
  27. Gettone interessante , E. SACCO PIAZZA CASTELLO 15 TORINO - sopratutto per la sua storia : ricavato dal sito www.caffemulassano.com nella sezione " LA STORIA " >>L'attività della ditta Mulassano comincia nella seconda metà dell'800, con apertura di una bottiglieria in via Nizza 3. L'allora proprietario, Amilcare Mulassano, era titolare anche della rinomata Distilleria Sacco, produttrice del famoso sciroppo di menta. Nel 1907, il locale fu poi trasferito nella più centrale piazza Castello luogo che non ha più lasciato. Nel corso dei primi anni il locale si trasformò in Caffè. << contorno liscio - mat. bronzo - peso 2,6 gr. - diametro circa 19,0 mm. Chiedo se esistono altri valori. Grazie
    1 punto
  28. Ciao @appah, Io non conosco le specifiche della tipologia, ma posso dire che a naso, dalle foto che hai postato, non mi piace neanche un po'... Aspettp di leggere che ci dice Matteo... MN
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  29. Sì, capita abbastanza di frequente di ricevere in resto monete più o meno esotiche. Nel tuo caso si tratta degli ormai "famigerati" 10 baht thailandesi... moneta che viene spesso spacciata per i 2 euro. C'e un vero e proprio commercio dietro questa tipologia, che ha un valore nominale che se ricordo bene non raggiunge i 50 eurocent, ma che viene appositamente importata in Europa per spenderla fraudolentemente come 2 euro, visto che pare che molte macchinette automatiche la accettino avendo essa gli stessi dati ponderali di un 2€.
    1 punto
  30. Al di là delle due teorie "economiche" io farei, come la tua definizione di moneta qualche post più in alto suggerisce, una netta distinzione fra moneta e idea della moneta o moneta di conto: la moneta è tale perché coniata da un qualche sovrano e riportante le insegne della sovranità. In secondo luogo cercherei di capire quale sia stato lo scopo di una ipotetica prima moneta e per fare questo farei qualche considerazione sulla metrologia delle prime monete, o di quelle che così sono considerate, per capire che uso potessero avere. Come in altri ambiti potrebbe anche essere accaduto, poi in altro momento (ora non li ho a disposizione) inserisco i riferimenti, che un qualcosa nato con un altro scopo possa poi essere stato adottato per altro. Parliamo ad esempio di una prima moneta coniata per ostentazione e che poi sia stata per così dire introdotto nel circuito degli scambi.
    1 punto
  31. Beautiful coin...Congratulations
    1 punto
  32. Complimenti per il marenghino di Carlo Alberto, molto bello. A volte queste collezioni un po’ bistrattate possono dare molte soddisfazioni! PS. Se non sai cosa fartene del secondo 1858 e devi far posto al 1856To, offro casa ? N.
    1 punto
  33. Bella moneta genovese, sempre piacevole da vedere e con i dettagli pienamente godibili
    1 punto
  34. Ognuno di noi nella vita segue un percorso. L'importante è che l'esperienza sia un'accrescimento. Le monete debbono essere ricordo, una fonte di cultura, non un'ossessione o una manìa. Io mi ricordo mio padre che mi ha dato tanto, anche in campo numismatico, che era abbonato ( sì era proprio così !) alle emissioni annuali delle Zecche dello Stato, di San Marino e pure del Vaticano. Ogni anno arrivava il plico con la nuova emissione delle varie zecche. Monete chiuse nella plastica, che non avevano storia e non l'avranno mai, perchè mai messe in circolazione e toccate con mano da nessuno. Però non le ho mai vendute. Sono un ricordo e, anche se le tengo in cantina, quando le guardo, mi ritornano in mente tante cose. Quindi " ascuolta ammè" tienile... ormai sono parte di te. Saluti
    1 punto
  35. Tutto vero....oggi i rotolini da 2 euro commemorativi Leonardo li ho trovati in Banca d'Italia ho aperto un rotolino ed ho esaminato le moinete contenute e su 25 monete solo 9 recano segni molto evidenti nei campi, soprattutto dove vi è la Dama. Altre 10 monete recano nei campi impercettibili segnetti,non molto visibili e trascurabili.Le restanti 6 monete non presentano segni nei campi. Rispetto alle successive emissioni questa è migliore per quanto concerne l'assenza di graffi dovuti,forse all'artrito con le altre monete,durante il trasporto. Queste le foto:pochi pixel ma tanto ❤️ Salutoni odjob
    1 punto
  36. Banconota di rara freschezza, hai fatto benissimo a prenderla, complimenti veramente anche perchè è un biglietto che inorgoglisce il possessore. Mi piace molto anche quel tuo accenno al "primo peccato", significa che nel tempo ne farai altri e se sono di questo spessore non ci resta che attendere altre raffinatezze simili.
    1 punto
  37. Complimenti a @ilnumismatico, è una banconota molto affascinante. Un esemplare sublime, di qualità indiscussa.
    1 punto
  38. Mamma mia. Incredibile. Complimenti, Che perfezione! Visto che la banconota è così pulita e perfetta vorrei togliermi una curiosità: sai cosa sono quei due numeri di tre cifre all’angolo basso sx del recto. Proprio Sotto Barbetti inv e dis. (Mi pare di vederli nello stesso angolo anche sul lato opposto).
    1 punto
  39. Grazie della fiducia, ma stavolta è malriposta Non conosco le cartoline russe, quel che posso dire è che sicuramente non esistono cataloghi in italiano, è già difficile trovare quelli sulle cartoline italiane, figuriamoci le russe. Capisco che la lingua possa essere un ostacolo quasi insormontabile, ma si potrebbe provare a cercare siti, o chissà, anche cataloghi, in inglese, si pubblica di tutto nella lingua di Albione petronius
    1 punto
  40. Non sono ne battute ne risatine, è solo sottile ironia, tipica di quelle persone che hanno la prerogativa si saper scherzare senza offendere nessuno... il Forum è anche questo basta saperlo comprendere.
    1 punto
  41. Prova a dare un'occhiata qui... https://colnect.com/it/postcards/themes/country/10719-Unione_Sovietica_URSS Buona Serata
    1 punto
  42. E perchè mai dovrebbe? Finora è sempre avvenuto il contrario, fra abbassamento quasi ovunque dei trassi d'interesse locali, diminuzione delle barriere al commercio (con l'eliminazione di fluttuazioni e rischi di cambio) e incentivo al turismo dagli altri stati dell'unione monetaria. Specialmente la Croazia tutto avrà tranne che traumi alle finanze vista la dimensione del suo comparto turistico. Per altri come la Romania poi avere una valuta decente è un fatto molto importante, visti i trascorsi anche relativamente recenti della loro. Semmai il danno potrebbero subirlo i privati cittadini, per la tendenza che ben conosciamo a giocare sporco sul cambio nei prezzi da parte di qualche farabutto, ma molto dipenderà da come gli stati affronteranno la questione. Quelli arrivati dopo almeno hanno il vantaggio di sapere esattamente cos'è successo in molti di quelli della prima tornata, quindi possono prepararsi meglio. Speriamo bene.
    1 punto
  43. E' un argomento che sto approfondendo da un po' di tempo, e sto scoprendo cose davvero inquietanti. Più ci studio sopra e più mi pare che il problema vero non siano gli accordi commerciali con questo o quel paese / comunità (che se i controlli fossero davvero rigorosi non costituirebbero in ogni caso un problema) ma che tutta la filiera del cibo, in generale, non sia messa molto bene, tra frodi di ogni genere fatte a ogni livello (dai produttori/importatori ai distributori), controlli di sicurezza scarsi e spesso blandi, schifezze chimiche dannose in molti cibi, certificazioni "inventate" ( ci avevo aperto sopra questo thread: https://www.lamoneta.it/topic/177408-non-sarà-che-ci-hanno-pigliati-ben-bene-per-i-fondelli/ ) e campagne di marketing a dir poco criminali. Ho la netta impressione che la consapevolezza generale sia molto scarsa, e di conseguenza molto scarse sono le misure che si possono realmente prendere a propria tutela (a parte la conoscenza). In Italia poi c'è tutta una costruzione propagandistica in cui si vuol far credere che il prodotto italiano è per divina grazia automaticamente superiore e più sicuro di qualunque altro, con la proliferazione negli ultmi anni di un nazionalismo demenziale in cui tutto è buono e sicuro solo se è "100% italiano". Per cui bisogna mangiare solo italiano, indicato con bandierine e scritte ovunque, boicottando tutto il resto come fosse soltanto sterco. L'altro pretesto per questo poco saggio comportamento è che tanto "ci sono un sacco di controlli, e poi i controlli italiani sono i migliori" ecc. ecc. Si tratta di espedienti inventati per cercare di distorcere il libero mercato, che vanno a discapito innanzitutto proprio della nostra sicurezza: prodotti italianissimi quanto assai discutibili per quello che contengono e/o come vengono lavorati diventano automaticamente ottimi per il solo fatto di essere italiani. In tale ambito rientra anche questo allarmismo della Coldiretti: vade retro accordi per facilitare il commercio di prodotti dubbia sicurezza (rischiando di consumare meno "Made in Italiy", che è la loro vera preoccupazione alla faccia della libertà di commercio e scelta), benchè la carne prodotta in Italia non sia affatto di alta qualità, proveniente all'80% da allevamento intensivo. Di solito a questo punto qualcuno mi urla di essere un "traditore antipatriottico". A parte che io coi miei soldi ci compro quello che voglio dove voglio, dobbiamo stare attenti a non fare troppo i furbi, perchè se cominciassero anche tutti gli altri a ragionare così voglio proprio vedere come faremmo ad esportare il nostro amato made in Italy.
    1 punto
  44. Allora: Medaglia 6° reggimento art. P.C./ peso 14,56g e diametro di 32mm Medaglia 132° reggimento ARIETE/ peso 9,42g e diametro di 26mm Medaglia 82° reggimento TORINO/ peso 8,70g e diametro di 26mm. Ancora grazie! Matteo
    1 punto
  45. Salve a tutt*, scusate se sono sempre e più di corsa, ma questo è periodo di scavi, oltre che di eventi estivi nei musei ed aree archeologiche che ci impegnano anche i fine settimana. Vi inoltro qua la locandina dell'evento del 19 luglio di cui vi avevo accennato in precedenza, nel quale proveremo a vedere come si costruiscono i conii con i punzoni mobili e come si coniano i tondelli dei denari di Lucca con tanto di arrotondamento. Sperando di vedervi in quell'occasione, Un caro saluto MB P.S. Di quei denari con la P sarebbe bene conoscere il fino ....
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  46. Vista così sembra buona. La garanzia..... sui sigilli è scritto garanzia ..... conosco persone che frequentano mercatini che ti chiudono, se vuoi, le monete con questi sigilli e non sono periti. Credo siano sigilli acquistabili. Non voglio dire che siano cialtroni, dico solo che chiunque potrebbe chiudere le monete con sigillo garanzia.
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  47. Lascia perdere l'acquisto, di quei cappelloni patacca ce n'è tutta una serie venduta dallo stesso venditore con nome tedescofilo, tutti con queste pseudo perizie. Prova a farti una riecerca su ebay, sia sugli scaduti che sulle aste in corso, li sta vendendo come patate al supermercato inchiappettando una miriade di sprovveduti....
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  48. In che senso e un nummo tra i più falsificati???il perito???C'è tanto di perizia alla fine ragazzi no??
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