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  1. giuseppe ballauri

    giuseppe ballauri

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/19 in tutte le aree

  1. Si ormai se qualcuno trova un Aquilotto martellato pensa di avere un tesoro !! Oggi posto una data: 1826 ed una moneta che ha una storia particolare. Direte: è una data comune e poi è pure brutta! Infatti è brutta ma ha una storia che potrei intitolare: LE MONETE NEL FORNO. Mio nonno era Panettiere con un forno a legna posto in una casa del '600. Negli anni '30 del secolo scorso il forno cominciava a diventare inadeguato. Era indispensabile ristrutturarlo. Durante i lavori venne abbattuta un'intercapedine piena di fuliggine nel cui fondo mio nonno notò uno strano bagliore, non disse niente ai muratori ed a fine giornata riuscì a ricuperare il contenuto. Era quello che restava di un sacchetto di tela bruciato ed era pieno di monete: la maggior parte 5 centesimi di Carlo Felice, Soldi in mistura etc che il calore aveva deformato ( e probabilmente mio nonno buttò ), questo Scudo di Carlo Felice che mi diede incrostato e quasi irriconoscibile ( lo pulii in seguito ) e 3 marenghi - 1 di Carlo Felice e 2 di Vitt.Emanuele II "collo lungo" ( potenza dell' oro questi 3 marenghi puliti con acqua e sapone diventarono una meraviglia, sono datati 1850 e 1851) . Quindi i proprietari nascosero le monete probabilmente prima del 1852 o giù di lì. Finisco la storia dicendo che mio nonno, dopo aver ammodernato il forno, passò molto tempo a cercare e scavare nelle cantine molto estese della casa in cerca di altri tesori, ma non trovò niente. Non voleva diventare ricco... gli piacevano le monete ! Ciao a tutti
    3 punti
  2. Vi segnalo anche il Battistero di San Giovanni ad Ascoli Piceno. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Battistero_di_San_Giovanni_(Ascoli_Piceno) Saluti Simone
    3 punti
  3. Buonasera a tutti. Dopo un po'di ricerche e di riflessione, ho deciso di proporre questa discussione. Girando per siti di compra/vendita mi sono imbattuto in un'inserzione che offriva una "rara" moneta da 2 euro commemorativa dei giochi invernali di Torino (tra l'altro neanche FDC) a 200€. All'inizio ho sorriso pensando a chi mai potrebbe spendere 200€ per acquistarne 2, poi ho pensato ad un articolo apparso sulla Stampa qualche tempo fa che instillava dubbi sull'onestà presente nel mondo numismatico ed ho pensato ai notevoli sforzi che alcuni fanno per divulgare la conoscenza di questo mondo. Mi sono infine chiesto quanto possa essere lecito vendere a prezzi così esosi oppure se una disparità del genere potesse configurarsi nel reato di truffa; non ho fatto studi legali, quindi non so, ma come esiste una linea di demarcazione tra interessi legali e usura, chissà se esistono limiti sui prezzi di vendita, oppure se tutto è lasciato alla conoscenza o meno dell'acquirente. La mia riflessione quindi è su quanto noi (utilizzo il plurale perché ormai mi sento parte di questo mondo) si debba sorvolare quando veniamo a conoscenza di queste situazioni o quanto si possa/debba fare per prevenire episodi che possano associare la nostra passione a speculazione spinta, truffa, ecc. Capisco che se non vi sono estremi legali le armi possano essere spuntate, ma possibile che ad oggi non si possa essere protetti da millantatori di "Elisir D'Amore"? Scusate, ma avevo bisogno di condividere questo pensiero. Buona serata Luca
    2 punti
  4. Albingaunum è il nome latinizzato dell'odierna Albenga . Antica capitale dei Liguri Ingauni, esperti navigatori e provetti pirati, la città nella II guerra punica è alleata di Annibale al cui fratello Magone si offre come base navale : conquistata dai Romani nel 181 AC. , ne riceve la cittadinanza nel 45 AC. divenendo durante l'Impero importante città marinara fino al V^ sec. quando viene gravemente danneggiata dall'invasione dei Goti . Successivamente, contesa dai Bizantini, sarà anche conquistata dal re dei Longobardi Rotari . Nel centro cittadino, circondato da importanti edifici medioevali, ci è conservato pressochè integro, il battistero, raro edificio paleocristiano del V^ sec. , a pianta ottagonale con alle pareti interne nicchie quadrate e semicicolari . In una nicchia è conservato un pregevole soffitto a volta rivestito in mosaico di arte bizantina, forse unico esempio in Italia settentrionale al di fuori di Ravenna : al centro del pavimento l'antica vasca ottagonale per il rito del battesimo con immersione . Sulle pareti esterne dell'edificio, alcune finestre sono chiuse con lastre in arenaria traforate, esempi non comuni di arte longobarda .
    2 punti
  5. Non so se avete presente la faccenda del cosiddetto "Principato di Seborga", la riassumo brevemente per chi non ne fosse al corrente: anni fa i membri della pro loco del paese di Seborga - circa 300 abitanti, nell'entroterra della provincia di Imperia - hanno avuto la pensata di attirare turisti facendo finta di essere un principato indipendente, dopo aver tirato in ballo prove storiche inventate che attesterebbero che questo paese non fu mai annesso all'Italia dopo l'unità e aver fatto una sorta di campagna pubblicitaria (con sfilate sulla costa ligure e inscenando litigi fra personalità per attirare l'attenzione dei media locali). Ancora oggi vari abitanti portano avanti la carnevalata, con tanto di famiglia reale col "principe" e il governo fittizio, e addirittura membri della polizia locale (vera) con uniformi strampalate che ricordano quelle di guardie medievali. Naturalmente esistono anche in vendita finte monete (gettoni spendibili in alcuni negozi convenzionati), finti francobolli, finte targhe automobilistiche, finti passaporti e tutto il resto della comune paccottiglia prodotta in questi casi per venderla ai turisti e su Internet. Di nazioni e "micronazioni" inesistenti varie ce ne sono un sacco in tutto il mondo, ma quello che mi ha davvero colpito del caso di Seborga è la voluta accondiscendenza con cui vari media continuano a discutere delle vicende di questo paese come fosse realmente un principato. Si è cominciato parecchi anni fa a parlarne spacciandolo per cosa seria da parte della stampa locale ligure, e dopo qualche tempo con certi tabloid nazionali sempre a caccia di finti scoop e polemiche per aumentare le vendite, per poi passare a media ben più grandi. Riporto a titolo d'esempio una notizia dell'ANSA, quindi non certo del primo che passa, dell'aprile di quest'anno: "Principe di Seborga lascia la corona - La sua reggenza è durata nove anni (ANSA) - SEBORGA (IMPERIA), 12 APR - Con una lettera inviata al Consiglio della Corona dell'autoproclamato Principato di Seborga, nell'entroterra di Bordighera, il principe Marcello I (al secolo Menegatto) ha annunciato l'intenzione di rinunciare irrevocabilmente alla carica "per motivazioni di natura personale e familiare". Il Consiglio della Corona, che è chiamato a esercitare la reggenza dello Stato in caso di vacanza del principe ha comunicato che attende di ricevere al più presto Marcello I per un ultimo confronto. Menegatto era stato eletto nell'aprile del 2017 al suo secondo mandato della durata di sette anni. Finisce così la storia principesca dell'imprenditore lecchese di 41 anni (il principato è nato nel 1963 con il floricoltore Giorgio Carbone, Giorgio I). Menegatto ha riconsegnato corona, targa automobilistica, passaporto diplomatico, carta d'identità. A spingerlo alle dimissioni sarebbero stati gli impegni di lavoro, spesso è a Dubai. "Spero di essere stato all'altezza del compito", ha scritto Menegatto." I toni non sono del tutto seri (basta leggere la riga "Finisce così la storia principesca dell'imprenditore lecchese di 41 anni (il principato è nato nel 1963 con il floricoltore Giorgio Carbone, Giorgio I )" ma a farci poca attenzione qualcuno potrebbe scambiare facilmente questa notizia folcloristica per informazione seria proveniente da una nazione indipendente che non conosceva. A questo punto mi chiedo: se è così facile far parlare di sè (e guadagnare vendendo cianfrusaglie) perche non ci organizziamo e non mettiamo in piedi anche noi il nostro "principato"? In quanto detentore dell'idea originaria ci riseviamo il diritto di proclamarci Sua Altezza Reale ART I, e stabilire con comodo leggi, cariche e titoli nobiliari del Nostro possente impero di cui parleremo più avanti, che sorgerà in parte in un territorio reale. Siamo alla ricerca di sudditi che collaborino con questo grande progetto che porterà enormi vantaggi a tutti (specialmente economici) oltre che gloria imperitura alle signorìe loro.
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  6. Non è così facile, ci sono fessi che anche con molta informazione non si informano, non studiano, aspirano alla botta di fortuna della moneta che "vale molto", come se esistesse e aspettasse a loro. (Sul questo forum se ne vedono parecchi: postare patacche indicibili, oppure sostenere rarità impossivili contro ogni evidenza). Altra cosa è l'inesperienza , tutti ci siamo passati e ognuno all'inizio della pripria esperienza di collezionista qualche acquisto poco fortunato l'ha fatto. È In questo secondo caso che bisogna insistere con informazione e studio e, chiaro, la voglia di farlo e di apprendere. In numismatica ( come in quasi tutte le cose) l'apprendere non finisce mai...
    2 punti
  7. Finalmente ho trovato una 20 centesimi ribattuta, si nota il precedente numero 20 centrale. Anche se praticamente ridotta a rottame e con una brutta (patina?) nera, sono soddisfatto del mio acquisto. Anche perché la stavo cercando da parecchio ? sono sicuro che continuando a rovistare troverò di meglio
    2 punti
  8. Qualch elemento in più su questa moneta: http://www.moneteromane.info/corrisp/b837/b837.html Sesterzio, Severo Alessandro e la Previdenza di Augusto [email protected]
    2 punti
  9. Se ti vendo una sedia a 1000 € dicendoti che è legno di noce massello ed invece è legno compensato, allora ti sto tuffando. Se invece ti descrivo esattamente com'è la sedia e tu sei disposto a comprarla a 1000 €, io venditore non ho colpa... La stessa cosa vale per una moneta , se ti spaccio una moneta bb e comune per spl e R2 sono disonesto e truffatore, ma se la stessa moneta è autentica e ti dico che è comune e bb e a te va bene il prezzo che colpa ne ho? Certo l'etica e la professionalità sono ben altra cosa
    2 punti
  10. La spiegazione può essere abbastanza semplice: per una volta in Italia qualcuno invece di prendere, ha donato. Ha visto il servo ,che essendo muto... e non ha detto niente, il cassettino era aperto ed ha fatto l'elemosina. ? Ciao King John !
    2 punti
  11. Ti allego una vecchia discussione:
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  12. Mi sono deciso a prenderla per la differenza nei gambi della corona d'alloro.
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  13. Buonasera a tutti. Volevo raccontarvi di una mia recente visita alla Galleria d'Arte Moderna (GAM) di Torino dove tutto mi aspettavo di trovare tranne che degli spunti numismatici... Cominciamo con quest'opera dell'artista Giulio Turcato (1912-1995), un collage di carte su carta catramta e gommata del 1960 dal titolo "San Rocco" in cui compaiono dele riproduzioni (mi pare) di banconote da mille lire e delle AM lire autentiche!!!!
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  14. io sono un appassionato delle opere di Andy Warhol, a proposito di cartamoneta. leggevo che Warhol fosse tirchio, per cui pagava con assegni ben sapendo che difficilmente sarebbero stati cambiati, i creditori avrebbero sicuramente preferito conservare la sua firma. Le sue opere le ritengo eccezionali, Velvet Underground e Lou Reed compresi. titolo dell'opera: 192 One Dollar Bills
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  15. DE GREGE EPICURI E' sicuramente lui.
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  16. Ciao Con solo acqua non riesci a lavarla, la patina e troppo spessa. Se ti piace così o non sai come inervenire, non fare nulla! Rimanda un qualsiasi eventuale intervento.
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  17. Sì, ma gli italiani sono stati di braccio corto, hanno messo solo 5 centesimi, tutte le altre monete sono state donate da stranieri Per opere d'arte moderna "monetaria" si veda anche questa discussione petronius
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  18. Giusto partire da qui, poi uno intanto legge, cerca di capire quale può essere la sua strada da percorrere, affina le conoscenze e prosegue ... Potremmo dire la ciotola come prima maestra del collezionista ...ma anche dopo ...
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  19. Ancora no, bisogna aspettare la fine dell'anno, novembre - dicembre per avere i primi rumors... il Vaticano è spesso uno degli ultimi a divulgare il programma delle emissioni dell'anno successivo.
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  20. Mi sembrerebbe questo quadrante di Claudio. Che ne pensate? Ciao a tutti da Stilicho Ref Claudius AE Quadrans, RIC 91, Cohen 73, BMC 181 Claudius AE quadrans. TI CLAVDIVS CAESAR AVG, hand holding scales, PNR in field / PON M TR P IMP PP COS II around S C. RIC 91, Cohen 73.
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  21. Buongiorno, In allegato un sesterzio di lecita provenienza di Treboniano Gallo che al rovescio riporta VOTIS DECENNA LIBUS 15.36 g Cohen 137 Nuova moneta in collezione che non si vede tutti i giorni Antonio
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  22. provo a inserie questa con luce più chiara se riuste a capirci meglio e comunque sempre grazie per tutto
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  23. Ciao, c'e' PVC e PVC da quanto ne so in un PVC flessibile/morbido bisogna aggiungere plastificanti ed altri componenti (non sono un chimico). in un PVC rigido/semirigido non è necessario aggiungerli, in buona sostanza, nel nostro caso, un PVC rigido è molto meno dannoso di un PVC flessibile. La rigidità e l'ottima qualità dei materiali che si utilizzano (Leuchtturm per esempio) è sinonimo di un eccellente prodotto, non ne sono un rappresentante di questa marca ne apprezzo solamente gli ottimi requisiti. Aspetta naturalmente altri pareri.
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  24. Ottima frase, così come la sintesi di @Franzo, in ogni caso è vero che in generale sia il prezzo sia la reputazione del venditore la fa il mercato e il tempo, ma come dicevo, c'è sempre chi crede nel colpaccio e anche se lo informi ti ignore (FESSO maiuscolo)., Poi ci sta di tutto, vi racconto un aneddoto curioso capitatomi molti anni fa (circa 25) . Asta di libri di numismatica appartenuti ad una biblioteca importante , vengono esitati 2 esemplari dello steso libro, conservazione pressoché identica, entrambi ad un prezzo corretto, 100 mila lire. Si presuppone che gli acquirenti posibili non fossero proprio neofiti, erano libri molto specifici, nè presi dal furore del collezionista al quale manca la moneta che cerca da molti anni. Bene, il primo rimase al palo mentre la seconda copia venne combattuta fino a 750 mila lire da 2 contendenti. Ripeto che era lo stesso volume.
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  25. E' una discussione ottima, ma delicatissima. Mi spiego: è notorio che esistono dei venditori che ci "provano" ed ugualmente indiscutibile che esistano degli acquirenti "polli" . Sono d'accordo con Te. Requisito del venditore è quello di essere onesto, dell'acquirente quello di essere preparato. La truffa si configura quando il bene venduto non è descritto secondo i parametri giusti o il prezzo è fuori mercato. Diciamo che di solito il 99% dei Professionisti sono onesti e descrivono in modo giusto la rarità e la conservazione della moneta. Sulla conservazione bisogna fare un distinguo: è un parametro soggettivo e molti venditori ( per paura di avere contestazioni non la inseriscono -> vedi le vendite su E-bay sito dove è sempre scritto " conservazione come da scansione e/o foto" ). Per quanto riguarda il prezzo, bisogna valutare alcuni parametri: quale può essere la tipologia dell'acquirente ( ricco ? molto ricco ? persona esperta ma con poca disponibilità ? persona sprovveduta ? ) e considerare anche la zona ove opera il Professionista. Ogni tanto un professionista monegasco mi manda i suoi listini... ebbene sono monete di qualità, però le paghi almeno il 30% in più ( perchè ha una clientela facoltosa che non tira sul prezzo). Certamente sarebbe utile per tutti noi collezionisti istituire una sorta di Blacklist dei venditori esosi ( Aste comprese ) tanto per evitarli. Dico "esosi", perchè per gli eventuali "truffaldini" ( e devo dire che non ne conosco ) dovrebbe pensarci la Magistratura. Però sono convinto nella legge della "Selezione naturale": quelli che vendono a prezzi esorbitanti troveranno sicuramente dei polli, ma quando questi si informeranno, perderanno i clienti ed allora, o abbasseranno le pretese o cambieranno mestiere. Saluti
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  26. @ART che scrive ...anche se la faccenda delle monete usate per le casse degli orologi (prima giapponesi, adesso svizzeri) continua a sembrarmi poco verosimile. faccio notare per l’esattezza che si tratterebbe ipoteticamente di orologi giapponesi e di orologi svizzeri. Scrive infatti Stefano di Virgilio nel suo articolo “I Mini-Assegni” su Panorama Numismatico, n° 108/maggio 1997: Ma che cosa fece sparire gli spiccioli da 100 e da 50 lire? Non certo la tesaurizzazione, anche se nel periodo critico dell’emergenza ebbe un certo rilievo, ma per pura conseguenza psicologica. Nella ridda di voci popolari si indicavano come responsabili dell’immane sparizione monetaria Svizzeri e Giapponesi, i quali avrebbero fatto incetta dei nostri tondelli in acciaio inossidabile per farne casse di orologi: spiegazione plausibile, ma per nulla provata. Secondo altre voci gli Svizzeri avrebbero usato le nostre monete per farne l’anima del bottoni: ma anche in questo caso non si spiegherebbe la scomparsa di centinaia di milioni di pezzi. Se mi capita l’occasione chiederò a qualche collega che insegna Economia e Storia se c’è qualche tesi di dottorato o altra pubblicazione possibilmente recente riguardante i vari aspetti di questo fenomeno.
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  27. Secondo me per ridurre il numero di truffatori in giro bisogna abbattere drasticamente il numero di fessi. Informazione e divulgazione.
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  28. E questa dello Stato della Città del Vaticano..
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  29. Straordinariamente importante è il battistero di S. Giovanni al Laterano a Roma, di epoca costantiniana ed impreziosito da un "labrum" veramente strepitoso.
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  30. Dubbio chimico. Le zone biancastre se sono ancora presenti spolverano, ovvero se manipoli la moneta la polverina bianca va via ? Se la moneta adesso è ancora più nera..."più nera del nero" dovresti sentire senza problemi un odore di zolfo annusandola, è cosi ? Le zone in altro al dritto (h 12 -h15) sono adesso completamente nere e piane ? Non presentano ingrossamento effetto patina ispessita ? Non vorrei che il nero sia ossido/miscela di ossidi e non solfuro di argento. Questo è importante perchè significa che durante questi anni la base del metallo ha lavorato, non si è ricoperta di ossidi o solfuri ma ha reagito formando nuovo materiale chimico in superficie che se rimosso, anche mediante blanda o leggerissima azione chimica potrebbe formare buchi o microcrateri sparsi qua e là. Bisogna vedere la moneta adesso, con una foto aggiornata prima di intervenire.
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  31. Complimenti. apollonia P.S. Mi sembra che l'accento sia circonflesso, molto usato nella lingua francese.
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  32. Battistero della Basilica di San Giovanni a Castelseprio, ho visitato da poco il complesso di Torba e il castrum di Castelseprio, assolutamente da non perdere.
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  33. Nel 2021 sarà emessa la prima nuova moneta dell'era Reiwa, la 500 ¥ bimetallica, nonchè prima moneta bimetallica giapponese destinata alla circolazione.
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  34. Il collezionismo è probabilmente una malattia che si ha dalla nascita.. Già da più giovane mi piaceva tenere molte cose che mi passavano per le mani, poi con la maturità e un ritrovamento fortuito in casa comincia l'interesse e la scoperta di una passione che mi ha portato a cercare informazioni ed ad assimilare da vecchi collezionisti tutto ciò che riuscivo a cogliere della loro esperienza.. poi il forum, decine, centinaia, forse migliaia di monete viste dal vivo e tramite immagini che hanno arricchito il mio "conoscere", poi internet con la sua rete che ti permette di spaziare incredibilmente! Una fortuna quella della tua famiglia e dei vecchi collezionisti quella di poter ancora rintracciare esemplari solo cercando fra contadini e paesini, mi sono state raccontate tante storie come la tua.. ora praticamente impossibile! Ogni tanto facci vedere qualche vecchia sabauda nella sezione dedicata a loro.. farebbe piacere!
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  35. S(anti) 3 Re / Gasp(are) Mel(chiorre) Bald(assarre) Pregate per Noi / Adesso e nell'Ora /della Nostra Morte / Amen Ciao Mario
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  36. taglio         2 euro cc paese    Slovenia anno 2015 tiratura 980.000 condizioni bb+ città Milano
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  37. https://www.acsearch.info/search.html?id=5721223 Severus Alexander, 222-235. Sestertius (Orichalcum, 28 mm, 19.28 g, 2 h), Rome, 231. IMP ALEXANDER PIVS AVG Laureate head of Severus Alexander to right, with slight drapery on his left shoulder. Rev. PROVIDENTIA AVG / S - C Providentia standing front, head to left, holding two grain ears in her right hand and anchor in her left; at feet to left, modius. BMC 815. Cohen 509. RIC 645. A lovely piece with an attractive green-brown patina. The obverse slightly rough, otherwise, about extremely fine.
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  38. Mi sembra SMH delta. Arka Diligite iustitiam
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  39. Caro Savoiardo, scusa la domanda personale... puoi anche non rispondere, ma cosa ti ha portato, dalla Vespa + Ray Ban, a collezionare ed essere soprattutto un esperto delle monete dei Savoia ( ho seguito altri post e ho capito che sei soprattutto uno studioso ) ? . La mia è una storia già scritta quando sono nato: 3 generazioni di collezionisti modesti, ma appassionati ( non avevamo molte possibilità economiche ). Nonno e papà che, nei ritagli di tempo, giravano i nostri paesini e valli in cerca di qualche moneta, bottino che finiva in un armadio, Monete da classificare e, ahimè, lavare dal sottoscritto nelle Domeniche invernali. Mio nonno ( Classe 1897 ) abitante a Dogliani, era amico fraterno dello chef di Vitt.Em. III. Quando trovava qualche moneta "speciale", tramite il Cuoco lo inviava a Sua Maestà in visione. Qualcuna ritornava indietro, altre erano trattenute dal Re per la propria collezione. Vittorio Emanuele III per, "etichetta", quando doveva rispondere ad un plebeo, faceva scrivere dal Segretario "in francese" ( lingua sabauda per eccellenza" ) come aveva trovato la moneta e ( sic! ) la valutazione e gli eventuali marenghi come pagamento. Mio nonno mi disse che alla fine il Re era "tirchio", non si degnava neanche di scrivere di suo pugno due righe di ringraziamento ( da far vedere agli amici ) e quindi alla fine lasciò stare. Lo stesso valeva per Luigi Einaudi ( primo Presidente della Repubblica ) che collezionava Documenti e Libri storici. Si conoscevano bene perchè avevano delle vigne confinanti. Mio nonno aveva un panificio e quindi lavorando di notte, durante la giornata faceva praticamente il rigattiere "ante-litteram". Ogni tanto il "Professore" ( non ancora Presidente ) andava a vedere cosa aveva trovato, prendeva qualcosa... soldi niente, ma a Natale un bel cestino con frutta sciroppata e dolcini. E poi dicono che i Liguri e gli Scozzesi sono tirchi ! Sembra una storia inverosimile, ma è proprio così. E' l'inizio di una passione famigliare che purtroppo finirà con me, perchè mio figlio non ha nessun interesse per la numismatica! Ciao
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  40. Infatti ho scritto punzonata perché a mio parere può essere stata fatta dopo.
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  41. Buongiorno a tutti, oggi mi ha scelto? un piuttosto vissuto 5 cent. Spiga Vittorio Emanuele III millesimo 1934 con il 4 fantasma direi. Anno particolare per l'Italia e nel mondo, ho selezionato poche notizie che abbracciano 'settori diversi'. La spiga è collezione Litra68 e le notizie come al solito fonte Web. Buon Weekend Il campionato mondiale di calcio 1934 o Coppa del mondo Jules Rimet del 1934 è stata la seconda edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni. Si disputò in Italia dal 27 maggio al 10 giugno 1934 e fu vinto dall'Italia, che in finale sconfisse per 2-1 la Cecoslovacchia dopo i tempi supplementari Hitler aveva già ottenuto i pieni poteri dopo l’incendio del Reichstag e le mire espansionistiche tedesche convergevano in quel 1934 all’annessione dell’Austria cui si opporrà Engelbert Dolfuss, brutalmente assassinato dai sicari nazisti. L’Europa è già in piena ebollizione: crisi parlamentare in Francia, omicidi politici di Alessandro di Jugoslavia e del ministro degli esteri francese Jean Luis Barthou a Marsiglia, regolamenti interni al partito nazista nella «notte dei lunghi coltelli», ma ciò non impedì a centinaia di migliaia di persone di assistere alle partite della competizione mondiale o di seguirle via radio per tramite della voce appassionata di Nicolò Carosio. Muore nel 1934 Marie Curie Scopitrice del polonio e del radio, Premio Nobel per la fisica nel 1903, Premio Nobel per la Chimica nel 1911, Prima donna ad ottenere una cattedra alla Sorbona Frase celebre "Sono fra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno studioso nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino messo di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come una fiaba. Non dobbiamo lasciar credere che ogni progresso scientifico si riduca a dei meccanismi, a delle macchine, degli ingranaggi, che pure hanno anch'essi una loro bellezza. Io non credo che nel nostro mondo lo spirito d'avventura rischi di scomparire. Se vedo attorno a me qualcosa di vitale, è proprio questo spirito d'avventura che mi sembra impossibile da sradicare, e che ha molto in comune con la curiosità". (Marie Curie) Paolino Paperino (Donald Fauntleroy Duck), più noto come Paperino, è un personaggio dei cartoni animati e dei fumetti della Disney. Ha esordito nel cortometraggio La gallinella saggia del 1934 e nello stesso anno nei fumetti della serie Sinfonie allegre e, da allora, è stato protagonista di molti altri cortometraggi e di innumerevoli storie a fumetti realizzate oltre che negli Stati Uniti anche in altri Paesi del mondo come l'Italia e il Brasile. Il successo del personaggio è tale da farlo diventare testimonial di molte iniziative in varie parti del mondo e oggetto anche di un diffuso merchandising. È stato definito «l'antieroe per eccellenza, l'incarnazione dell'uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi problemi, le sue nevrosi». L’8 novembre del 1934 Luigi Pirandello veniva insignito del premio Nobel per la letteratura con le seguenti motivazioni: “Per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”. Fu forse l’unico, almeno fino al 1934, a non pronunciare un discorso ufficiale dopo la consegna del premio; i motivi non sono chiari, ma Andrea Camilleri azzarda un’ipotesi: “Preferì tacere perché parlando avrebbe dovuto fare riferimento al fascismo, a Mussolini. Tacque per prenderne le distanze”. Siamo a conoscenza di un espediente singolare dello scrittore e drammaturgo di Girgenti; durante le consuete interviste dopo l’annuncio del Nobel, nella sua casa di Roma, Pirandello dovette prestarsi a questa prassi e curvo sulla macchina da scrivere era totalmente intento a dattilografare testuali parole, per più righe: «Pagliacciate! Pagliacciate!», ovviamente un modo ironico di confrontarsi con le noiose interviste di rito. Lo scrittore siciliano ottenne il suo massimo successo grazie al romanzo il Fu Mattia Pascal.
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  42. Ciao @providentiaoptimiprincipis... Il Cusumano è uno di quei testi che acquisto sempre con passione, apprezzo molto le opere di storia economico-monetaria e del denaro, li considero parte integrante e fondamentale di una biblioteca numismatica scientificamente impostata, la presente ristampa contiene entrambe le opere del Cusumano sui banchi privati e quelli pubblici di Sicilia e in aggiunta una preziosa introduzione di Romualdo Giuffrida sulla figura dell'autore e sulla sua opera, di seguito ti posto la prima pagina dell'indice e il link al primo volume dell'opera originale digitalizzata: https://archive.org/details/storiadeibanchid01cusuuoft/page/n325 Un'altra opera legata a quella del Cusumano è quella del Trasselli, imperniata sulla storia della moneta e dei banchi in Sicilia nel quattrocento, sono quei due volumi con la copertina azzurra accanto al MEC. Il volume che hai visto accanto alla prima edizione dell'opera della Travaini è la sua seconda edizione, contiene la ristampa più un succoso aggiornamento degli studi. Ciao @blaise... conosco il libro che mi hai indicato, presto ne avrò un esemplare nella mia biblioteca
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  43. E quando intendo "visita parenti" : Il battistero di Lomello.
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  44. Beh, il gruppo del Laocoonte ha già una forma piramidale stretta che ben si presta, ma l'affresco della creazione si estende molto in larghezza, quindi mi pare più complicato riuscire a farlo stare tutto in una 2€, senza comprometterne troppo i dettagli: il solo Adamo (o il solo Dio) ci stanno sicuramente, così come anche il Cristo giudice del Giudizio Universale Stiamo a vedere comunque, speriamo non deluda
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  45. cito la citazione di Apollonia: anch'io, negli anni 70, ho sentito questa teoria, quale spiegazione della carenza di monete. Allora, e ancor più oggi, ritengo fosse una simpatica leggenda metropolitana, e vedo di spiegare il mio punto di vista. In quegli anni la carenza di monete non si manifestava solo come carenza di acmonital (50 e 100 lire, sostituiti dai miniassegni), ma anche di 5 e 10 lire, sostituiti dai famigerati resti in caramelle. Ma ve l'immaginate Seiko e Casio a costruire casse di orologi in italma? Io no. Limitiamo allora per semplificare il discorso la questione alle 100 lire: nel periodo 1955-1989 la zecca ha coniato ca. 1995 milioni di tondelli, mediamente 57 milioni l'anno. Possiamo ritenere che il circolante fosse pari a 10 anni di produzione, ossia a 570 milioni di pezzi? Se si, per rendere carente la disponibiltà di tali monete sul mercato, Seiko &C avrebbero dovuto assorbirne almeno un quarto, ossia avrebbero dovuto produrre nei primi anni 70 qualcosa come un centinaio e più di milioni di orologi con casse ricavate dalle 100 lire. Pare ragionevole? Anche se non conosco i volumi produttivi della Seiko, a me no. La produzione industriale richiede, pena naufragio, la certezza delle forniture di materia prima; questo significa che i giapponesi non potevano approvigionarsi di monete in modo saltuario, ad esempio intascando i resti ai supermercati, ma avrebbero dovuto avere un fornitore affidabile e continuo, vale a dire una banca importante, se non addirittura la Banca d'Italia. Ma forniture di monete di tali dimensioni avrebbero certamente indotto più di un sospetto, visto che allora come, immagino, oggi, la distrazione di monete a corso legale è considerata reato. Cioè, in soldoni, come avrebbero fatto i giapponesi a procurarsi le centinaia di milioni di monete mancanti dal circolante per realizzare i loro orologi? Per poter utilizzare le 100 lire per ricavare casse e fondelli di orologi, per prima cosa i giapponesi avrebbero dovuto eliminare i rilievi dalle monete, e questo si sarebbe dovuto fare tramite rettifica, visto che una rullatura avrebbe comunque lasciato traccia dell'immagine riportata sulla moneta; inoltre avrebbero dovuto anche tornire ogni moneta, per adeguare il diametro della stessa alle dimensioni della cassa dell'orologio (immagino che ben pochi orologi avessero dimensioni del tutto coerenti con le 100 lire). Ma non sarebbe stato più facile (e soprattutto più economico) ricavare direttamente da lamiera, tramite fustella, ciò che serviva per realizzare casse e fondelli? La storia ha dimostrato che i giapponesi sono sempre stati, industrialmente, molto pragmatici, e allora... Bene, questa è la mia opinione sull'influenza giapponese sulla crisi "monetiniana" degli anni '70. Ora vado a fare un'analisi spettrometrica della cassa del mio cronografo Seiko (acquistato, combinazione, nel 1974) per vedere se la composizione dell'acciaio della sua cassa coincide con quella delle 100 lire! PS: pubblico la curva che rappresenta la produzione annuale di 100 lire: si nota un discreto calo di produzione negli anni precedenti la crisi del contante, come pure, negli anni 1977-78, la corsa ai ripari da parte della zecca. A voi ogni considerazione.
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  46. Roma Numismatics Limited, Auction 11, lot 528, 7/04/2016 Maximinus I Æ37 'Medallion' of Tralleis, Lydia. AD 235-238. Aur. Faidreios, magistrate. AYT K Γ IOYL OYH MAXIMEINOC, laureate, draped and cuirassed bust right / EΠI ΓP AYP ΦAIΔPEIOY A TPAΛΛIANΩN, statue group of diademed Venus standing right wearing stola and palla with arms around Mars, nude but for crested helmet, standing facing, holding shield; cuirass on low column on right field ground line. F. Imhoof, Lydische Statdmünzen, Winterthur 1897, pp. 178-9, 38, pl. 7, 16. 23.63g, 37mm, 5h. About Extremely Fine. Dark green patina. Of the highest rarity; the only other known specimen is the one recorded by Imhoof in his collection. Under the Antonines there was an increased interest in depicting both aristocratic and freed men and women in mythical guise. The models for such statuary groups in the round and in the relief undoubtedly belonged to courtly circles. Even though no extant groups or coins explicitly portray an emperor or empress as Mars and Venus, such examples certainly existed. We know from Cassius Dio (81-96) that Marcus Aurelius and Faustina minor were celebrated as Mars and Venus and that she was commonly represented as Venus. Hadrian and other emperors also commonly appeared in statues in the guise of Mars. Three Roman statue groups have survived of a man and woman depicted as Mars and Venus in which portrait heads were placed on bodies based on the 5th century BC Greek so called ‘Ares Borghese’ type with attributed to the sculptor Alkamenes, now in the Louvre (MA 866; LIMC II, Ares 23). He stands in a counter-pose (contrapposto), with his right leg advanced in front and his weight resting on the left leg. In his right hand he carries a shield or lance and on his head he wears a high crested helmet. The woman also stands in counter-pose to the male figure which ultimately derives from a 4th century BC Greek so called ‘Aphrodite of Capua’ type now in the Museo Nazionale Archeologico, Naples (LIMC II, Aphrodite 627), an earlier version of the celebrated Aphrodite of Milos type now in the Louvre (LIMC II, Aphrodite 645), and close to the Venus of Arles attributed to Praxiteles, also now in the Louvre (LIMC II, Aphrodite 526). The statue probably represented the goddess admiring her reflection in the reflective surface of Ares’ shield, a motif known on coins from Corinth. (cf. Corinth, Plautilla BMC 664-6), with most of its weight on one foot so that its shoulders and arms twist around from the hips and legs, giving the figure a dynamic and tender appearance. The earliest extant of these three groups was found on the Isola Sacra in Ostia and now in the Museo Capitolino, Rome (LIMC II, Ares/Mars 348). The woman is represented according to the Capuan Aphrodite type: she turns toward her husband and puts her left arm around his shoulders, unlike the Venus of Capua, she is clothed in a stola and palla. The man is nude, wears a helmet and short pallium and stands in the Ares Borghese counter-pose. The woman’s diademed head is coiffure with its series of overlapping locks and bun at the back of the head, is comparable to that of Faustina II on coins and portraits in the round of about AD 147. The carving of the hair style and face of the man resembles the portraits of a young Marcus Aurelius in about AD 145. This group must date from AD 145-150. The second group, formerly from the Borghese Collection and now in the Louvre (LIMC II, Ares/Mars 350) depicts the woman, probably Sabina, represented in the style of the Capuan Venus, except that she is also clothed in a stola and palla. The man is heroically nude, save for helmet and balteus with parazonium, and stands in the Ares Borghese counter-pose with a portrait that has often been identified as Hadrian during the principate of Antoninus Pius and can be dated to about AD 150-160. The third and latest group was found in the so-called Basilica at Ostia, now in the Museo Nazionale, Rome (LIMC II, Ares/Mars 347) also represents a man and woman in the style of the Venus of Capua and Ares Borghese statuary group, but now the woman is partially nude and the man is again completely heroically nude but for helmet and balteus with parazonium. The carving style of this group suggests an unknown Roman and his wife in the time of Marcus Aurelian and Faustina II to Commodus and Crispina, circa AD 175-180. Although there is no consensus amongst scholars as to the identification of these three groups as celebrating imperial personages or high status wealthy members of Roman society emulating the conceit of mythological portraiture popular among the imperial circle, there are three other lesser works with very similar representations of the general Mars/Venus group theme: the ‘Concordia group’ high relief sarcophagus panel in Palazzo Mattei, Rome (LIMC II, Ares/Mars 351); a mint of Rome medallion of Faustina II (Gnecchi II, p. 39, 10, pl. 67, and a rare mint of Rome As of Faustina II (RIC III, 1680; BMC IV, 999-1001). illustrazione: Gruppo scultoreo con Marte e Venere, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
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  47. Heritage World Coin Auctions > Monthly Auction 271933 Auction date: 18 August 2019 Lot number: 35412 Probus (AD 276-282). BI antoninianus (23mm, 3.58 gm, 12h). XF. Serdica, 1st officina, AD 277. IMP C M AVR PROBVS INVICT AVG, helmeted, radiate, cuirassed bust of Probus left, spear in right hand over shoulder, shield in left / VIRTVS PROBI AVG, Probus on horseback right, spearing kneeling barbarian, shield before; KA•A• in exergue. RIC V.II 852. Very rare. From the Morris Collection. Ex Barry P Murphy with tag. https://coins.ha.com/itm/ancients/roman-imperial/probus-ad-276-282-bi-antoninianus-23mm-358-gm-12h-xf/p/271933-11344.s?type=CoinArchives271933 Estimate: 100-200 USD
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  48. la curiosità è che quel cassettino contiene spiccioli moderni di vari paesi tra cui anche 5 eurocent. E questo nonostante l'euro sia entrato in circolazione nel 2002 mentre l'opera è del 1995.....Un ripensamento dell'artista?? Un'introduzione della monetina da parte di terzi??? Non lo so... Ma mi piaceva coinvolgermi nelle mie elucubrazioni....
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  49. L'esagono ribattuto sta subendo un'impennata notevole dei prezzi soprattutto se è in alta conservazione. La ribattitura deve essere visibile ed omogenea e se presenta solo alcune tracce del vecchio conio come: 1) Solo la vecchia data 2) Alcune scritte del vecchio conio come (Regno d'Italia) a mio parere non si può dire d'avere un esagono ribattuto. Il vero esagono ribattuto si distingue in diverse tipologie per non dilungarmi molto ne menziono solo due: 20 CENTESIMI ESAGONO CON EVIDENTE RIBATTITURA Uploaded with ImageShack.us 20 CENTESIMI ESAGONO VISIBILI TRACCE DEL VECCHIO CONIO Uploaded with ImageShack.us RARITA' NON COMUNE: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). La stra grande maggioranza delle monete sono state ribbatute sul 1894 KB RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . E' piu' raro trovare un esagono ribattuto sul 1894 Roma. RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA) CONTORNI: Si suddivodono in tanti modi cito i più importanti: 1) Liscio 2) Tracce di rigatura 3) Contorno leggermente rigato 4) Rigatura completa a tratti marcata 5) Rigato Se si è in presenza dei primi tre contorni la moneta non cambia rarita' quindi rimane: NON COMUNE: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . Rara: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA) Per gli altri due contorni la rarità cambia nel seguente modo: RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . Rara: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA). Questa leggenda è solo per l'esagono in alta conservazione e del tutto personale.
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  50. la differenza di prezzo tra queste monete la fà la conservazione ti posto una mia ribattuta
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