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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/02/19 in tutte le aree
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Moneta presente solo in set ufficiale,coincard e cofanetto FS taglio 2 euro cc paese belgio anno 2017 B tiratura 225.000 condizioni spl città trieste nota NEWS!!!7 punti
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A proposito di lavaggi, da un po’ di tempo mi sto dedicando a esaminare con il microscopio metallografico, varie tipologie di monete, con lo scopo di rilevare se e cosa succede alla struttura del metallo, sottoposto a tale trattamento. Partiamo prendendo in considerazione lo strumento necessario per poter eseguire queste osservazioni: il microscopio metallografico (foto 1-1a). Per chi non lo conosce, questo strumento, permette di illuminare il campione direttamente attraverso lo stesso obiettivo utilizzato per l’osservazione, dando una illuminazione uniforme del campo in esame, allego schema esemplificativo e foto dello strumento utilizzato (foto 2) che permette di raggiungere ingrandimenti molto elevati (400-600X). Il metallo osservato a tali ingrandimenti presenta una trama definita “granitura” che assume varie forme a seconda del trattamento subito dal metallo stesso. Per procedere nella ricerca, ho iniziato prendendo in considerazione il noto liquido per il “bagnetto” dell’argento e per fare ciò ho sacrificato una oncia d’argento canadese immacolata. Le osservazioni sono state fatte prima del bagno, dopo un bagno della durata di 4 secondi e dopo un bagno di 8 secondi. Qui di seguito le foto dei risultati degli esami che spiegano molto più delle parole. Ovviamente tutto questo ad occhio nudo si rileva solo con un leggerissimo cambiamento del LUSTRO per lavaggi max 4 secondi, ed un evidente cambiamento della freschezza del metallo per lavaggi superiori ed una opacità per tempi pari o superiori a 8 secondi. Meditate gente, meditate!!4 punti
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Disponibile anche la versione italiana: https://www.academia.edu/39997443/F._De_Luca_I_monogrammi_sugli_stateri_coniati_ad_Aspendo_nel_IV-III_secolo_a._C._appunti_numerici_relativi_alle_dimensioni_dell_emissione_Versione_italiana_dell_articolo_pubblicato_sulla_rivista_numismatica_OMNI_n.13_7-2019_pagg.40-71_3 punti
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taglio 2 euro paese Grecia anno 2003 tiratura 450.700 condizioni bb città Milano taglio 2 euro paese Grecia anno 2006 tiratura 950.000 condizioni bb città Milano taglio 2 euro paese Grecia anno 2009 tiratura 982.500 condizioni bb città Milano3 punti
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Per risponderti la marmitta non era una Polini ma di una piccola azienda di produttori i fratelli Fresco, per fortuna non avevo elaborato il motore e lo avevo lasciato originale. Per i €5 della Repubblica Italiana d'argento che commemoravano i 70 anni della Vespa bisogna dire che erano in ritardo di 3 anni, carino confrontare la prima Vespa con l'ultima ma non sono monete che mi appassionano molto. In compenso io per quella commemorazione ho acquistato a mio figlio un PX del 79 che tiene compagnia alla mia ET3.3 punti
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Albingaunum è il nome latinizzato dell'odierna Albenga . Antica capitale dei Liguri Ingauni, esperti navigatori e provetti pirati, la città nella II guerra punica è alleata di Annibale al cui fratello Magone si offre come base navale : conquistata dai Romani nel 181 AC. , ne riceve la cittadinanza nel 45 AC. divenendo durante l'Impero importante città marinara fino al V^ sec. quando viene gravemente danneggiata dall'invasione dei Goti . Successivamente, contesa dai Bizantini, sarà anche conquistata dal re dei Longobardi Rotari . Nel centro cittadino, circondato da importanti edifici medioevali, ci è conservato pressochè integro, il battistero, raro edificio paleocristiano del V^ sec. , a pianta ottagonale con alle pareti interne nicchie quadrate e semicicolari . In una nicchia è conservato un pregevole soffitto a volta rivestito in mosaico di arte bizantina, forse unico esempio in Italia settentrionale al di fuori di Ravenna : al centro del pavimento l'antica vasca ottagonale per il rito del battesimo con immersione . Sulle pareti esterne dell'edificio, alcune finestre sono chiuse con lastre in arenaria traforate, esempi non comuni di arte longobarda .2 punti
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Buongiorno, In allegato un sesterzio di lecita provenienza di Treboniano Gallo che al rovescio riporta VOTIS DECENNA LIBUS 15.36 g Cohen 137 Nuova moneta in collezione che non si vede tutti i giorni Antonio2 punti
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Caro enriMO i genitali comparvero 2 anni dopo sul 20 L. 1927 ben visibili, ma ahimè anatomicamente poco proporzionati, come nei canoni dell'arte classica. E visto che questo è un post "simpatico" e non per bacchettoni, vi racconto un'esperienza personale: Gita Liceale dell' ultimo anno a Firenze. Nella mia stessa classe avevo un "filarino" con quella del primo banco " la più carina, la più cretina... come cantato da Venditti ". La Tipa girando per musei non faceva che dire: "che noia...che palle! - alla Sandra Mondaini -". Finchè la trovai estasiata di fronte al David di Michelangelo, sembrava rapita... Per far bella figura diedi fondo a tutta la mia erudizione ( avevo studiato un manuale del Touring ! ) ma lei non sembrava sentire. Alla fine si destò, indicò la statua e mi disse: " Ma ce l'ha piccolo...!! ). In un momento capii che non sarebbe stata la donna della mia vita. Ciao2 punti
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Il problema della monetazione in euro, secondo me, è che il mercato è ormai saturo. Anch’io 5 anni fa collezionavo 2 euro commemorativi e mi divertivo a cercarli nel resto della spesa o nei salvadanai dei parenti. Ovviamente la qualità delle monete spesso non era eccelsa ma, come detto, era più un passatempo che altro. Dopo un po’ iniziai anche a comprare qualche 2 euro in numismatica ma ben presto mi resi conto che era una fatica sprecata dato che, ogni anno, i vari stati membri aggiungevano nuovi pezzi da inserire nella collezione. Praticamente ne compravo 1 o 2 e, nel frattempo, ne spuntavano altre 10. Una volta compreso il circolo malsano (non che ci volesse molto) decisi di abbandonare quel settore ma non la passione per la numismatica, spostandomi in un altro ambito collezionistico (quello delle monete napoleoniche). Con questo discorso non voglio di certo criticare i collezionisti della monetazione in euro, anzi! La mia critica è rivolta nei confronti del sistema “corrotto” che si è venuto a creare, con sempre più tipologie di monete e tirature sempre più limitate, il tutto volto ad alimentare un mercato ormai stanco...2 punti
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I monogrammi riportati sugli stateri di Aspendo sono sempre stati giudicati di difficile comprensione perché ritenuti segni dalle forme greche derivanti dal dialetto panfiliano. Ma queste sigle, interpretate non come monogrammi composti di lettere ma come cifre composte di numeri (espressi in greco con le stesse lettere dell’alfabeto), si rivelano inaspettatamente dei numeri progressivi che scandivano il progredire della coniazione dei pezzi dell’emissione. L’apposizione di questi numeri facilitava la programmazione delle serie monetali da parte dell’autorità emittente ed il materiale conteggio delle monete battute da parte degli addetti della zecca perché consentiva di distinguere e contare meglio degli specifici gruppi di monete. Ecco allora che degli oscuri ed incomprensibili segni diventano una fonte formidabile di informazioni preziose. Ritorno sule tema dei monogrammi riportati sulle monete greche ed interpretabili come numeri in questo mio articolo di recentissima pubblicazione sulla rivista numismatica internazionale OMNI: https://www.academia.edu/39997497/F._De_Luca_Monograms_on_staters_minted_in_Aspendos_during_the_IV-III_Century_BC_numerical_notes_linked_to_the_size_of_the_issue_Revue_Numismatique_OMNI_no.13_07-2019_pp.40-711 punto
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Niente, non conosco queste monete Mi sa che mi hai citato per errore, magari intendevi chiamare qualcun altro Ciao1 punto
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Ciao, bel post, dai tempi del C. A. R. Visito Albenga tutte le volte che posso è un po' come fare "visita parenti".? Il battistero è il fiore all'occhiello di un castrum ben conservato. Da notare la travature del roffitto che sostituisce la volta originale incautamente demolita durante i restauri in quanto non riconosciuta come tale.1 punto
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Moneta proof acquistata oggi MONETE DA 5 EURO COMMEMORATIVA: Moneta in argento proof – TRENTO - ITALIA DELLE ARTI Anno: 2017 Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm / 18 gr Artista / i: Silvia Petrassi Bordo: godronatura spessa continua Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: Castello del Buonconsiglio di Trento. Fino a prima del XIV secolo era chiamato Malconsey. Successivamente , nel XV secolo, lo si nominò Buonconsilii, ovvero “del Buonconsiglio”. Costruito da un castrum, l'edificio ha in se più strutture fatte edificare fra il XIII ed il XVIII secolo. In questo castello vennero giustiziati “recentemente”, Damiano Chiesa e Cesare Battisti (1916). Rovescio: Particolari del "Ciclo dei Mesi" di Torre dell'Aquila, Trento. Nella scena centrale si vedono delle persone dedite a tirarsi le palle di neve. Il mese raffigurato in questa scena è gennaio. A sinistra la scena ritrae il mese di ottobre per la raccolta dell'uva. Si nota infatti un contadino in azione con un torchio a vite. L'ultima scena, quella a destra, non sono riuscito a trovarne il mese: suppongo sia agosto, anche se dalle foto degli affreschi non trovo i personaggi (forse ho visto male), poiché vi sono tre contadini intenti alla raccolta del grano. Questo affresco è attribuito a Maestro Venceslao (metà XIV - primi XV secolo), che lo fece fra il 1390 ed il 1400 circa.1 punto
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Nel 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, che cadrà nel 2021, Firenze vorrebbe le reliquie di Dante ora custodite dentro la tomba nella chiesa di San Francesco a Ravenna. Ma non credo che il Poeta sarebbe d’accordo: la storia parla da sé. "Dopo essere stato scacciato, condannato alla confisca dei beni e al "boia", qualora si fosse fatto trovare nel territorio del Comune di Firenze, in una lettera (scritta sicuramente dopo il 19 maggio 1315) rivolta ad un amico di Firenze, Dante respinge con sdegno la possibilità offerta a lui e ad altri esuli di parte bianca di approfittare dell'amnistia concessa dai Guelfi Neri, che imponeva il pagamento di un'ammenda e di sottoporsi a una cerimonia di pubblica penitenza. Il poeta rifiuta di tornare nella sua città al prezzo di riconoscere colpe che non ha commesso, quindi afferma con fierezza che preferisce restare in esilio, dove (nonostante le molte ristrettezze) il pane non gli mancherà". A Ravenna Dante, ospite di Guido Novello Da Polenta che gli fornì una casa e incoraggiò la scrittura delle sue opere, trova il luogo di pace e serenità dove immergersi nell'atmosfera ideale per concludere la stesura del Paradiso. Inoltre diventa subito oggetto di una devozione che alla sua morte si trasforma in un vero e proprio culto. Nell'ottica di rispetto delle volontà del Sommo Poeta stesso appare paradossale la proposta di trasferimento delle sue ossa per un progetto meramente commerciale.1 punto
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MONETE DA 5 EURO COMMEMORATIVA: Moneta in argento proof – TRENTO - ITALIA DELLE ARTI Anno: 2017 Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm / 18 gr Artista / i: Silvia Petrassi Bordo: godronatura spessa continua Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: Castello del Buonconsiglio di Trento. Fino a prima del XIV secolo era chiamato Malconsey. Successivamente , nel XV secolo, lo si nominò Buonconsilii, ovvero “del Buonconsiglio”. Costruito da un castrum, l'edificio ha in se più strutture fatte edificare fra il XIII ed il XVIII secolo. In questo castello vennero giustiziati “recentemente”, Damiano Chiesa e Cesare Battisti (1916). Rovescio: Particolari del "Ciclo dei Mesi" di Torre dell'Aquila, Trento. Nella scena centrale si vedono delle persone dedite a tirarsi le palle di neve. Il mese raffigurato in questa scena è gennaio. A sinistra la scena ritrae il mese di ottobre per la raccolta dell'uva. Si nota infatti un contadino in azione con un torchio a vite. L'ultima scena, quella a destra, non sono riuscito a trovarne il mese: suppongo sia agosto, anche se dalle foto degli affreschi non trovo i personaggi (forse ho visto male), poiché vi sono tre contadini intenti alla raccolta del grano. Questo affresco è attribuito a Maestro Venceslao (metà XIV - primi XV secolo), che lo fece fra il 1390 ed il 1400 circa.1 punto
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Quella piccola frattura di conio sulla parte finale della S in effetti fa sembrare di vedere una freccia. Ma in realtà togliendo quella imperfezione, la S finisce a campana, proprio come la parte iniziale.1 punto
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Molto interessante la tua ricerca. E' un campo che mi "prende" molto perchè in tanti anni ho cercato il modo meno invasivo per pulire delle monete sporche ed incrostate ( le uniche che cerco di pulire ). Quelle che hanno una patina anche "pesante" non le pulisco, però qualche volta comperi delle monete unte e sporche che non possono neanche essere messe in collezione. Non voglio ribadire dei concetti che ho già espresso in passato e ti invito a leggere la discussione "Patina azzurra" sul forum. Un ultima considerazione: i cosiddetti "liquidi magici" che trovi al mercatino oppure l' Argentil, il Duraglit sono estremamente aggressivi e devono essere usate al massimo per pulire la collanina in argento della nonna. Mi sto riferendo ovviamente all'Argento. Quindi in questi anni ho recepito che: Oro, Acciaio, Nickel: per pulire basta acqua calda e sapone liquido Rame: mai pulirlo, perchè se è sporco o ossidato non diventerà migliore Argento: mai usare prodotti aggressivi. il migliore è quello che ho descritto nella suddetta discussione ( mi piacerebbe sapere le tue conclusioni con questa metodica ). Ciao e buona guarigione1 punto
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Vorrei Provare a dare anche io il mio modesto contributo a questa bella discussione. A riguardo della libertà librata io la ritengo una vera opera d’arte. Però questo me lo conferma anche chi dice che guardandola prova un senso di disagio. In fondo un’opera d’arte non deve essere necessariamente bella, ma deve suscitare emozioni. Se non fosse stato così “l’urlo” di Munch sarebbe una tela imbrattata ☺️ anzi ? Anche a me questa moneta da un senso di disagio, ma credo che sia dovuto soprattutto allo sguardo voltato indietro. Come a dire che occorre guardarsi sempre alle spalle e che la libertà è un bene che va difeso. Per i miei gusti le monete più belle di VEIII sono tutta la serie Unità d’Italia e il 5L quadriga, però il 100L Italia su prora non la ritengo banale, a me piace molto soprattutto al rovescio. Infine non entro nella disputa sulle capacità del re. Anni fa per averlo nominato con il suo famoso nomignolo venni aspramente contestato. Posso dire che le monete del suo regno mi piacciono e sono quelle che mi hanno fatto appassionare di numismatica. Spero di non aver annoiato.1 punto
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Ipotesi plausibile ed interessante. A me sembra tuttavia che la seconda "I" sia troppo parallela alla prima per essere collegata all'asta legionaria.1 punto
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Con la riforma monetaria di Carlo Magno abbiamo il monometallismo con il denaro d’argento, in realtà vengono usati anche follies bizantini e utilizzati altre forme di pagamento anche col metallo a peso. Al sud abbiamo invece l’oro anche se una percentuale di argento la troviamo anche in queste monete, due scenari diversi in due Italie che sembrano agire come monetazione in modo opposto. Qui per chi vuole partecipare si apre direi un mondo ...1 punto
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E che c'entriamo noi? Se ti sei iscritta qui apposta, mi sa che hai sbagliato un'altra volta se invece vuoi parlare di monete, medaglie e banconote, sei la benvenuta1 punto
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Ciao @claudioc47 Qualche volta ripenso a questa tua interessante discussione e mi chiedo cos'hai scoperto di nuovo... Saluti1 punto
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Ex cucine economiche Comune di Milano Informazioni generali Costruite nel 1883 su progetto dell’architetto Luigi Broggi per conto dell’“Opera Pia Cucine Economiche”, allo scopo di offrire pasti a prezzi calmierati a operai e famiglie non abbienti, le Cucine Economiche di viale Monte Grappa rappresentano uno dei primi e più felici esempi di architettura sociale a Milano. Con la fine dell’Ottocento, la progressiva industrializzazione e il conseguente aumento della popolazione cittadina obbligarono la città di Milano a dotarsi di nuove strutture e servizi, in particolare a scopo assistenziale e sanitario. Le Cucine Economiche sorsero in un luogo strategico della città, a due passi dal Naviglio Martesana, caratterizzato da una forte presenza operaia dovuta al concentramento di grandi fabbriche (l’Elvetica e il vicino stabilimento Pirelli di Ponte Seveso su tutte), nonché agevolato dalla presenza di infrastrutture ferroviarie, tra cui la vicina stazione Milano-Monza. L’impianto razionale dell’edificio, distribuito su due piani, era stato studiato da Broggi per garantire secondo criteri di funzionalità distributiva la massima efficienza nell’offrire pasti a prezzi accessibili: il deposito dei cibi era situato nei sotterranei, mentre il piano terra era dedicato alle attività di preparazione e distribuzione dei pasti. Era inoltre presente un forno sociale per la vendita di pane a prezzi modici, mentre il piano superiore era destinato all’alloggio del custode e agli uffici amministrativi. L’edificio neoromanico, caratterizzato dall’utilizzo di materiali poveri tipici della tradizione lombarda, presenta nelle facciate decorate in terracotta mattoni a vista negli archi e inserti decorativi grafico-geometrici. L'intero fronte principale è ripartito da pilastri decorati da bande orizzontali in cotto alternate a mattoni a vista, dove si alternano quattro portoni ad arco a sesto ribassato, in corrispondenza dei quali si aprono al piano superiore le finestre. Dagli anni ’70 le Cucine Economiche non hanno più l’originaria funzione di mensa e oggi, in seguito ai recenti lavori di restauro per l’adeguamento a centro polifunzionale, ospitano diverse attività socio-culturali. In particolare, ospitano il Centro Socio-ricreativo per Anziani dei Servizi Sociali del Comune di Milano, mentre il grande refettorio è usato come salone delle feste. Da http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/arteecultura/spaziculturali/spaziespositivi1 punto
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di fronte a un fdc meglio andarci cauti e farlo fare a persone competenti... la mia idea invece è quella di preservare la patina originale.. se proprio si vuole fare.. meglio parlare di "lavaggio" e non di "pulizia".. il termine pulizia fa riferimento a una procedura più invasiva sia in termini di prodotti da usare sia in termini di sfregamento sul metallo... il termine lavaggio fa riferimento a semplice immersione in liquidi specifici per pochi secondi.. poi risciacquare e asciugare con cura senza graffiare... ovviamente se un fdc ha una patina molto pesante il lavaggio non è sufficiente... per cui conviene non provarci proprio altrimenti attuare una pulizia porta a rovinare la moneta.. sia per i graffi che verrebbero fuori.. sia perché usare prodotti più aggressivi rovina il metallo1 punto
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Gent.mo TIBERIVS, pur abitando in Prov. di Cuneo, non conoscevo quest'opera. Di solito si cita "La Sfinge" monumento funerario della Fam, Pansa nel cimitero di Cuneo, opera struggente ma anche inquietante.. Ciao e grazie per il contributo.1 punto
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e davanti a questa domanda io ne approfitto per fare un po' di propaganda ai miei amati marchi. L'aquila n°2 è il retro di tutti i marchi della Germania imperiale, dal 1889 in poi. Il bello (per il collezionista) della Germania di Bismark fu che, fissato il retro comune, ogni regno, granducato, principato, libera città eccetera, era libero di decorare con la faccia del proprio governante (o con altre immagini) il dritto e pertanto, con 40 e più stati che formavano l'impero, capisci che pacchia per il collezionista! Tale rovescio era comune a tutte le monete d'argento e d'oro, quindi dal mezzo marco ai 20 marchi. Se l'aquila del 1889 ha le ali ribassate, quella che la precedette le aveva più alte (mi sa che, in 18 anni, si era un po' stancata); per vedere le differenze pubblico qui le immagini dei retri, rubate al dettagliato sito di Lopezcoins che mai finirò di ringraziare per lo splendido lavoro che ha fatto. Le altre due aquile sono invece anteriori alla creazione dell'impero (1871): appaiono sui retri di 2 vereinstaler, e furono coniate rispettivamente da libera città di Francoforte e Prussia.1 punto
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VEIII era inadeguato ad essere Re perché era un incapace ( è storicamente dimostrato ), ed anche un codardo, a prescindere dall'aspetto fisico.1 punto
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Siete molto simpatici... l'aquila spianata con il batticarne ( o nel tuo caso con la Balilla !!! ) e fatta alla griglia... mi ha fatto veramente ridere e, per fortuna essendo un animalista, manca e mancherà sempre nella mia dieta ! Oltretutto ammetto che sono del tutto ignorante di monetazione estera ( eccetto la Svizzera che colleziono perchè mio padre mi ha lasciato una discreta collezione). In Araldica, l'aquila è un simbolo molto comune perchè rappresenta la potenza, la vittoria, la forza. La tipologia più comune è quella con le ali spiegate ( in senso orario nelle foto la 1-3-4 ). La seconda ha le ali ribassate ed è meno comune. Esteticamente è anche quella che preferisco perchè l'autore e l'incisore hanno prodotto un vero capolavoro ! ( di quale moneta tedesca si tratta ? 5 franchi Guglielmo II ? ). Il giudizio storico non può che essere negativo per i noti fatti ,che sono costati sofferenza e tantissimi morti. Era uno studioso ( forse l'unico Savoia dotato di cultura ), in gioventù fu angariato da precettori severissimi e costretto ad esercizi ginnici terribili per sviluppare quelle gambette ( ..da pollo! ) che non gli permisero di superare il metro e cinquanta di statura. Gli aneddoti sono molti, tra i quali il fatto che non voleva mai incontrare suo cugino Amedeo III Duca d'Aosta ( bello, altissimo, eroe di guerra etc). In definitiva era una persona inadeguata ad essere Re. Ma una cosa bisogna riconoscere: ha dato un grande contributo alla Numismatica, sia con il CNI, ma soprattutto con la sua passione per le monete ( disse: " Due cose ho amato nella mia vita: mia moglie Elena e le monete" - probabilmente più le monete che la moglie ! ). N.B: la prossima volta il Menù comprende: Aquilotto spianato dal TIR allo spiedo ( Ricetta di Canavacciulo: " Ascolta ammè ! E più tenero, delicato..." Ciao ?1 punto
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Scusate mi sono tolta da una chat di WhatsApp per sbaglio, invece di cliccare su cancella chat, ho cliccato segnala. La tizia non riesce più ad aggiungermi, cosa devo fare?1 punto
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La propongono si, l'hanno magari presa a 1500/1700, per me rimarrà dove si trova anche se scende a 500!1 punto
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E' un argomento che sto approfondendo da un po' di tempo, e sto scoprendo cose davvero inquietanti. Più ci studio sopra e più mi pare che il problema vero non siano gli accordi commerciali con questo o quel paese / comunità (che se i controlli fossero davvero rigorosi non costituirebbero in ogni caso un problema) ma che tutta la filiera del cibo, in generale, non sia messa molto bene, tra frodi di ogni genere fatte a ogni livello (dai produttori/importatori ai distributori), controlli di sicurezza scarsi e spesso blandi, schifezze chimiche dannose in molti cibi, certificazioni "inventate" ( ci avevo aperto sopra questo thread: https://www.lamoneta.it/topic/177408-non-sarà-che-ci-hanno-pigliati-ben-bene-per-i-fondelli/ ) e campagne di marketing a dir poco criminali. Ho la netta impressione che la consapevolezza generale sia molto scarsa, e di conseguenza molto scarse sono le misure che si possono realmente prendere a propria tutela (a parte la conoscenza). In Italia poi c'è tutta una costruzione propagandistica in cui si vuol far credere che il prodotto italiano è per divina grazia automaticamente superiore e più sicuro di qualunque altro, con la proliferazione negli ultmi anni di un nazionalismo demenziale in cui tutto è buono e sicuro solo se è "100% italiano". Per cui bisogna mangiare solo italiano, indicato con bandierine e scritte ovunque, boicottando tutto il resto come fosse soltanto sterco. L'altro pretesto per questo poco saggio comportamento è che tanto "ci sono un sacco di controlli, e poi i controlli italiani sono i migliori" ecc. ecc. Si tratta di espedienti inventati per cercare di distorcere il libero mercato, che vanno a discapito innanzitutto proprio della nostra sicurezza: prodotti italianissimi quanto assai discutibili per quello che contengono e/o come vengono lavorati diventano automaticamente ottimi per il solo fatto di essere italiani. In tale ambito rientra anche questo allarmismo della Coldiretti: vade retro accordi per facilitare il commercio di prodotti dubbia sicurezza (rischiando di consumare meno "Made in Italiy", che è la loro vera preoccupazione alla faccia della libertà di commercio e scelta), benchè la carne prodotta in Italia non sia affatto di alta qualità, proveniente all'80% da allevamento intensivo. Di solito a questo punto qualcuno mi urla di essere un "traditore antipatriottico". A parte che io coi miei soldi ci compro quello che voglio dove voglio, dobbiamo stare attenti a non fare troppo i furbi, perchè se cominciassero anche tutti gli altri a ragionare così voglio proprio vedere come faremmo ad esportare il nostro amato made in Italy.1 punto
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La mia è con me dal 1981... anche se ora l'ho riportata alle sue fattezze originali.. via il cupolino, l'espansione ed il cavalletto traverso... ma lei non è invecchiata, io si...1 punto
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Ciao In base al Bellesia ci sono 6 varianti del bagattino di Leone X: 3 con la legenda PAPPA e 3 con PAPA. Questa in particolare dovrebbe rientrare nelle ultime tre e mi sembra (l'usura è accentuata come spesso accade in queste monetine medievali di uso comune) di notare ":" tra (O)LIM e AEM(ILIA). La legenda potrebbe quindi essere: D/ LEO · X · PAPA (rosetta) chiavi decussate con tiara R/ REGIUM : OLIM : AEMILIA (rosetta) stemma di Reggio Bellesia la cataloga come 1/F e nota come manchi nel CNI.1 punto
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Grazie Sku tutti cloni dei falsacci discendenti della storia che ho raccontato penso che mi decidero’ a scrivere un articolo per condannarli le uniche Lopadousa originali restano tre, emissione di cui ho ricostruito la storia, molto affascinante per la prima volta menzionata in un testo del 1570 e poi scomparse per due secoli e ritrovata dal principe di Torremuzza e pubblicata nel suo ‘Auctarium’ del 1789, monete di cui si sono perse le tracce mentre gli unici esemplari oggi conosciuti sono quelli provenienti da un ritrovamento degli anni Settanta riportate nel Mini’ e nel Calciati ( mi pare che il Gabrici non le menzioni ma dovrei controllare)..1 punto
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io la considererei cmq autentica, pulita probabilmente male in modo invasivo.1 punto
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Buona sera, per quanto ho appreso leggendo, vedendo o sentendo in questi anni di passione numismatica deduco che la datazione di una moneta o di un'intera emissione, in mancanza di fonti documentarie scritte, non sia e non possa essere una scienza esatta, si può comunque sicuramente arrivare ad un buon risultato mettendo insieme un pacchetto indiziario composto da più elementi, la stessa stratigrafia ha il suo punto di forza nel confronto con il materiale fittile abbinato, per farla breve si cerca di datare una moneta conoscendo approssimativamente l'epoca e la provenienza delle ceramiche / terre cotte presenti nella stessa giacitura la cui datazione non è di per se una certezza, così come non si possono conoscere gli eventi climatici estremi che hanno o potrebbero avere associato ceramica e moneta a quella determinata profondità. le monete "guida" di cui tutto si conosce sono utili nello studio dei tesoretti ma non delle stipi votive o delle singole monete disseminate per secoli in un area ristretta (ad esempio a scopo votivo nei pressi di una chiesa) , può aiutare l'osservazione stilistica dei soggetti e delle legende e può aiutare anche l'analisi metallografica anche in virtù del fatto che in linea di massima le oscillazioni dell'intrinseco nelle varie monetazioni di una certa area più o meno vasta seguivano tutte lo stesso andamento. per quanto riguarda le questioni falso d'epoca e falso moderno credo sia sufficiente una buona esperienza di osservazioni sul campo (la famosa gavetta) .1 punto
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Ma sapete che alcuni storici danno il 480 d.C come l'inizio del Medioevo? Il tema principale è sempre la caduta dell'ultimo Imperatore d'Occidente, ma questa volta il protagonista in questione non è Romolo Augusto ma bensì Giulio Nepote. Per quale strano motivo? Nel 476 d.C Odoacre chiese all'Imperatore d'Oriente Zenone il titolo di patrizio e di governatore dell'Italia, ma anche Giulio Nepote, in esilio presso il suo dominio in Dalmazia, aspirava al controllo dell'Italia in quanto non avrebbe abdicato ufficialmente al trono imperiale. Zenone scelse un compromesso: Odoacre venne scelto come rappresentante imperiale in Italia col titolo richiesto, ma dovette riconoscere Giulio Nepote come legittimo Imperatore d'Occidente (vennero anche coniate monete a nome di Giulio Nepote Augusto); Per Nepote venne deciso il mantenimento del suo titolo imperiale ma senza esercitare alcun potere effettivo; Nel 480 Nepote ideò una spedizione militare con lo scopo di annettere l'Italia, ma venne ucciso verso aprile - maggio dello stesso anno dai comites Ovida e Viatore, forse dietro il comando dell'ex Imperatore Glicerio (anche lui in esilio in Dalmazia) poiché probabilmente ambiva a tornare sul trono imperiale. Avendo saputo dell'uccisione di Nepote, Odoacre salpò subito per la Dalmazia con l'obiettivo di vendicare la morte dell'Imperatore, ma in realtà il suo scopo fu quello di annettere la regione. Nel 481 - 482 Odoacre sconfisse Ovida in una battaglia, annettendo così la Dalmazia al suo regno. La scelta di Nepote come ultimo Imperatore d'Occidente non è condivisa dalla maggior parte degli storici in quanto la facoltà di eleggere un Imperatore d'Occidente non apparteneva all'Imperatore d'Oriente ma dal Senato Romano, e proprio il Senato aveva supportato e riconosciuto Romolo Augusto come successore di Giulio Nepote.1 punto
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Ero stato invitato l'altro giorno a postare in questa discussione le monete argentee di mia collezione. Purtroppo, dimenticandomi, oggi ho aperta una nuova discussione per la moneta che andrò a presentare. Chiedo quindi scusa per la nuova discussione che appare nel forum. Moneta in argento – “GIORNATA MONDIALE DELLA PACE. LA FAMIGLIA UMANA COMUNITA' DI PACE” Anno: IV – 2008 Sovrano: Papa Benedetto XVI Valore nominale: 10 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 34 mm / 22 gr Artista / i: Daniela Longo / Valerio De Seta / Annalisa Masini Bordo: circolare Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: il Papa con la mistra e la stola, seduto sul trono di Pietro Rovescio: icona, in stile greco bizantino, della Sacra Famiglia. Sopra, alla testa della figura del figlio (Gesù) si notano l'Alfa e l'Omega: “principium et finem”. Dall'altra parte, il monogramma di Cristo ICXC (ΙΗΣΟΥC ΧΡΙΣΤΟC), separati nella tipica versione delle icone della chiesa greco ortodossa. NOTE: Sopra il monogramma ICXC c'è un'altra scritta in greco, che non sono riuscito a decifrarla bene. Se qualcuno ne è a conoscenza scriva pure1 punto
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Una volta preparata la barretta, veniva ritagliata in quadratini tramite forbici o cesoie. A questo punto si poteva procedere in due modi diversi: 1. Rifinire il tondello con le forbici per dargli una forma il più possibile circolare.1 punto
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Veniamo ora alla preparazione dei tondelli. Questi venivano in genere prodotti a partire da barrette metalliche di spessore opportuno. Queste barrette venivano preparate appiattendo a martello delle barrette più spesse e più strette (nella foto una barretta semilavorata a sezione quadrangolare, a volte potevano essere a sezione circolare).1 punto
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Cominciamo dai conii: nelle foto seguenti possiamo vedere conii di incudine (tozzi e con un perno che verrà inserito in un foro dell'incudine) e di martello (quelli lunghi). Sono realizzati in ferro acciaioso e la durezza deve essere calibrata in modo tale da poter assorbire i colpi a cui saranno sottoposti (un conio troppo duro è infatti destinato a rompersi presto). Il conio di martello, ad esempio, è sottoposto ad una tempra progressiva che lo rende più duro dove c'è l'incisione e più tenero dove verrà colpito. Si noti come i conii di martello presentino, in maniera più o meno marcata, una forma svasata in alto, effetto dei ripetuti colpi di martello.1 punto
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Oggi, 20 luglio, poteva mancare questa moneta? Moneta in argento proof – 50° ANNIVERSARIO DELLO SBARCO DELL'UOMO SULLA LUNA Anno: 2019 Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm / 18 gr Artista / i: Claudia Momoni Bordo: godronatura spessa continua Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: il Globo terrestre e la Luna, colorate con a sfondo la rete dello spazio-tempo. Rovescio: L'impronta di Armstrong sulla Luna, e a sfondo la Terra, a colori. Nel giro del rovescio la frase: “ One small step for a man, one giant leap for markind” , ovvero “un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità”.1 punto
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Bella medaglia seicentesca con madonna di Loreto e S. Carlo Borromeo in preghiera, con mani giunte davanti al Crocifisso.1 punto
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Anche queste sono riuscito a riportarle in Italia dall'estero ma ce ne è voluta ...1 punto
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