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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/19 in tutte le aree
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Ecco qui le foto fatte da cellulare. Sono poco chiare, lo so, ma è il meglio che riesco a fare. La legenda è IA 9TNAIN La S è la stessa3 punti
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Vedo che avete già sviluppato tutte le perplessità per cuiquesta moneta non si può considerare un prodotto originario della zecca veneziana. E' vero anche per me è una contraffazione serba. Il periodo è successivo. Vi mostro un Andrea Dandolo dove si può notare la similitudine della S.3 punti
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Prima di partire per una settimana di mare ligure voglio far vedere questa moneta che non è facile da reperire. Si tratta di un 4 soldi del periodo della reggenza di Carlo Emanuele II datato 1641 e coniato nella zecca di Chambery. Periodo funesto di guerre fratricide sulle terre piemontesi, gli zii del piccolo Carlo Emanuele, filospagnoli, non vedevano di buon occhio la reggente Maria Cristina di sangue francese (era sorella del re di Francia) e vicina alla politica del cardinale Richelieu che ambiva a far diventare lo stato sabaudo una proprietà della corona francese come era già successo al Delfinato. Nel 1639 il principe Tommaso riuscì ad entrare in Torino, mentre la reggente si rifugiò all'interno della cittadella fortificata difesa dai francesi. Venne quindi stabilita una tregua di un paio di mesi, durante la quale la Reggente si trasferisce in Francia. È a questo punto che viene riaperta la zecca di Chambery in cui vengono coniate le varie monete della reggenza della madre di quegli anni. Il 4 soldi viene segnalato con ben quattro date, 1640, 1641, 1642 e 1643. Il CNI indica solo la data del 1640 catalogandolo però nella monetazione degli zii, probabilmente per la mancanza del nome di Maria Cristina sulla moneta, curioso e da approfondire il fatto che sui soldi e su questi 4 soldi coniati oltralpe compaia solo il nome di Carlo Emanuele e non quello della madre, chissà quale motivo politico o commerciale ha portato questa scelta anomala, mentre sulle altre monete della stessa zecca questa anomalia non è ripetuta... Io ho comunque potuto vedere solo le date del 1640 e 1641 per cui le altre date sono dubbie, ma sono veramente difficili da trovare o da rintracciare che la cosa potrebbe non essere sicura, i soldi invece si ripetono anche negli anni successivi, ma sono stati coniati in gran numero a differenza di questo nominale. Mi sono dilungato forse troppo, ma a parer mio la moneta lo merita, non è cosa di tutti i giorni poterne parlare, manca in tantissime collezioni, quindi penso di non aver esagerato... Ora spero sia di vostro gradimento l'immagine di questo raro tondello..3 punti
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Ecco le foto della mia 1848 @Rocco68. In conservazione inferioredella tua ma averla in collezione da tanta soddisfazione.3 punti
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Contraffazione del grosso veneziano a nome di Lorenzo Tiepolo (1268-75) 1,80 g / 19 mm circa. D/ •LATᴎЄVLP' / •SVЄNЄTI• /... ai piedi del doge ✿ (stella a cinque punte terminanti in globetto) e tangente l'aureola ◉ R/ IC XC . Anche in questo caso periodo di produzione identico alla moneta della discussione2 punti
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Certamente se qualche mio avo mi avesse lasciato un L. 5 1901 sarei molto soddisfatto... però non è il tipo di moneta che mi attira. Non essendoci un Decreto, non si sa neanche se sia da considerare una moneta, una medaglia, una moneta/medaglia di ostentazione x il nuovo Re. Meglio (!) Vitt.Amedeo III, incipriato e con il parruccone, ignaro della Dichiarazione dell'Indipendenza Americana e dei nefasti anni che aspetteranno le dispotiche Dinastie Europee: ( dalla mia collezione: 1776 anno fondamentale )2 punti
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Bene, confermo che si tratta di una contraffazione antica. In altro esemplare meglio conservato vedo lo stesso scambio di lettere e la stesso segno di zecca con stella a cinque punte. Se riesco a fare una foto decente la metto per confronto.2 punti
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Area balcanica Contraffazione del grosso veneziano: stella a cinque punte Il fenomeno dell'uso del nome di questo doge sulle contraffazioni non è coevo: ancora dopo molti decenni i grossi a nome di questo doge circolavano, in Serbia, accanto ai nominali nazionali. I ritrovamenti monetali confermano coniazioni anche nel XIV secolo. Una datazione di questa contraffazione è possibile analizzando il contrassegno in uso nella monetazione serba nel periodo di regno di Stefan Uroš IV 1331-1355. Ma anche io preferirei sentire Fabrizio2 punti
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Buon giorno a tutti, Ho appena caricato in biblioteca un nuovo libro: LINK La circolazione metallica del Regno d'Italia (1862-1930) Renato Lafèvre Regio Istituto di Politica Economica e Finanziaria Roma - 19312 punti
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C'è uno scambio di punzoni tra N e T ma mi sembrerebbe lei, sentiamo gli esperti.2 punti
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Dear friends @gpittini, @isaia_67 thank you for the time and effort. In the past few days I found more information about the coin. Here are my assumptions: Whoever engraved the coin was illiterate, however, judging by the number of symbols on the obverse and reverse, we can assume that the prototype for manufacture was a tremissis of Zeno, RIC X 914, which has 13 symbols on the obverse (D N ZENO – PERP AVG). The letters are also distributed in the same way (6+7). A less probable prototype is RIC X 611 Leo I. The number of letters on the obverse is 14 (DN LEO PE-RPT AVG). The layout is 7+7, except for the imitation found here: https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1479354&AucID=3058&Lot=546&Val=e392bea113dd3f91f5debfd816c1d57a DN LEO P-ERPT AVC, 13 letters, 6+7, same as my coin. In the lot with the tremissis was also a coin of Leo I (RIC X 694), and a couple pieces of cut coinage (all from the same location). This leads me to believe that there wasn’t enough money in circulation, which may be the reason for a local ruler to start minting his own money, or accept an obvious imitation in a trade (which seems more probable). The tremissis is almost certainly pure gold, the color is different on the photographs, but might be closer to the original in the attachments.2 punti
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Grazie @Litra68, È stata dura riunirle, ma alla fine ci sono riuscito aggiungendo quella che per me è la più rara a reperirsi: La 1848. Questa Piastra era della Collezione Pin e sono contento di avere anche i cartellini originali descrittivi con autografo. È raffigurata nello studio dello stesso Pin e raffigurata nel pregevole Manuale Magliocca.2 punti
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Buonasera a tutti. Entro in punta di piedi in questa Sezione dove ho tutto da imparare per mostrarvi, come da titolo, un grosso presentato come Jacopo Contarini, il peso dichiarato è 1,92g. Cosa ne pensate?1 punto
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Buongiorno a tutto il Forum. Mi piacerebbe discutere con tutti voi della lettera R apposta nel dritto delle Piastre di Ferdinando II. Nella 1832 si trova sulla data, Nella 1847 precede nello stesso verso il nome del Re, con la stessa altezza delle altre lettere. Nella 1848 viene riposizionata davanti la data, ma più piccola rispetto alle altre lettere. Condivido con molto piacere le mie reimpresse al completo, per farvi vedere le varie disposizioni delle R. Ringrazio chi vorrà intervenire1 punto
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Oggi vi parlo di un nuovo ripostiglio inglese: il Rockbourne hoard, un deposito trovato il 26 agosto del 1967 nei pressi di una villa romana, sito archeologico oggetto di campagne di scavi dagli anni '40 ai '70 (e ora museo). Il ripostiglio ebbe una notevole risonanza nella cronaca locale all'epoca e constava di ben 7.714 monete tra denari e antoniniani (la maggior parte). Il sito della villa romana di Rockbourne si trova in una zona rurale dell'Hampshire, vicino alla storica cittadina di Fordingbridge, nei pressi della New Forest. Le monete erano contenute all'interno di un grande vaso in terracotta a due manici con alcuni motivi geometrici decorativi e risalgono in larga parte al periodo 250-290. Tuttavia la presenza di emissioni a nome di Diocleziano e Massimiano fanno ipotizzare una data di chiusura attorno al 305. Nel sito internet dell'Hampshire Archeology Club vi è un breve resoconto della storia e delle vicissitudini di questo ripostiglio e ve ne porto alcuni stralci in inglese: Nel 2015 la casa d'aste inglese Spink, nell'asta n. 15004 del 25-26 Marzo, mise in vendita un lotto multiplo di ben 662 esemplari provenienti da questo ripostiglio: Il lotto, da una stima di 2-3000£ realizzò, senza diritti, la ragguardevole cifra di 5.000£. Le monete erano tutte catalogate e inventariate e custodite singolarmente su bustine di carta coeve all'epoca del rinvenimento/studio. Un anno fa ho acquistato il primo pezzo proveniente dal ripostiglio in questione (Vittorino, PROVIDENTIA AVG) ed era accompagnato da una cartolina dell'epoca, il che mi fa supporre che non facesse parte di questo lotto multiplo ex Spink, bensì fosse uno dei vari esemplari donati/regalati o venduti come souvenir per finanziare gli scavi durante gli anni '70. Gli ultimi due esemplari acquistati qualche giorno fa invece (Vittorino, INVICTVS e Tetrico II, SPES AVGG) provengono invece da questo grande lotto venduto dalla casa d'aste inglese. Tutti e tre i pezzi condividono la medesima tipologia di bustina di carta con la stessa grafia e un analogo numero di catalogazione/inventario. 1) Vittorino, AE antoniniano D\ IMP C PIAV VICTORINVS PF AVG R\ INVICTVS, *| R.I.C. 113 2) Vittorino, AE antoniniano D\ IMP C VICTORINVS PF AVG R\ PROVIDENTIA AVG R.I.C. 61 3) Tetrico II, AE antoniniano D\ C PIVS ESV TETRICVS CAES R\ SPES AVGG R.I.C. 270 Passatemi le foto delle monete che non sono meravigliose, ma le ho fatte al volo ieri sera con lo smartphone e con una luminosità alquanto scadente... ma mi premeva di lasciarvi questo contributo prima di partire per le vacanze ormai imminenti Buona lettura e, se avete domande o curiosità... son qui!1 punto
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Togliamo la Vecchia ? 1559: Eventi[modifica | modifica wikitesto] 15 gennaio - Incoronazione di Elisabetta I d'Inghilterra. Atto di Uniformità: Elisabetta I d'Inghilterra impone l'uso del Book of Common Prayer, col quale si stabiliscono gli stessi riti e obblighi religiosi per tutti i sudditi inglesi. La Santa Congregazione dell'Inquisizione romana istituisce l'Indice dei libri proibiti, per impedire la contaminazione della fede e la corruzione della morale (censura che si protrarrà fino alla metà del Novecento).[senza fonte] Con la pace di Cateau-Cambrésis si pone fine alla guerra franco-asburgica: la Francia rinuncia definitivamente alle pretese sull'Italia, acquisendo le fortezze di Metz, Verdun e Toul e facendo così diventare la Spagna la potenza egemone nella penisola italiana. Francesco II, figlio di Enrico II, diventa re di Francia. Pio IV diventa papa. De re anatomica Pubblicazione del De re anatomica di Realdo Colombo, dove si sostiene che il sangue può passare dal ventricolo destro a quello sinistro esclusivamente tramite i polmoni. Interessante la pubblicazione che non conoscevo... però Elisabetta I è più famosa: 1 Shilling da Internet, su un sito a circa 1000 e rotti Euro. Bello il ritratto. Lei non era una bellezza, forse per questo passata alla storia come la "Regina Vergine" ? Grazie Litra68 per l'ottimo lavoro sulle date. A presto1 punto
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@Ledzeppelin81, la tua Piastra ha la scritta nel taglio PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS incisa dritta. La mia invece la riporta al rovescio.1 punto
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Si Alberto, solo questa del 1832. Per i caratteri G. 120 "diversi" È dovuto ad uno schiacciamento durante la fase di reimpressione.1 punto
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Corri subito a venderle, con il ricavato potrai comprarti nientepopodimenoche una colazione intera!!!! p.s. Stiamo ancora aspettando la foto della fantomatica 0,01€ con la Mole che hai menzionato qualche settimana fa.....1 punto
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cavallo di Ferdinando II ,1495-1496 sottotipo cavallo di Carlo VIII di Chieti con croce ancorata , non mi sembra di vedere l'aquiletta quindi direi zecca di Napoli1 punto
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Ti confermo la ribattitura. Tra l'altro decentrata rispetto all'impronta originale. E' ben visibile la croce appartenente all'iconografia di un cavallo a nome di Carlo VIII. Anche al D/, dietro la testa de Re mi pare di vedere la parte inferiore dello stemma di Francia e parte della legenda precedente. Azzarderei una ribattitura su di un cavallo attribuibile alla zecca di Chieti. La nuova impronta però non mi pare aquilana.1 punto
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Allora se non ti riferivi al valore "economico futuro" il quesito non si pone neppure,gli altri "valori" ci sono già, rimane quello sicuramente variabile dell´interesse collezionistico. Saluti TIBERIVS1 punto
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Confermo Valentiniano I. Rovescio SECVRITAS REIPVBLICAE, zecca probabilmente Siscia. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Carutti Dominico Regesta comitum sabaudiae marchionum in Italia ab ultima stirpis origine. 1889 Torino1 punto
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Bella vacanza Silvio ! grazie per la presentazione di questa moneta e queste spiegazioni sul contesto storico1 punto
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Ciao! Vero. Anche il peso dichiarato non aiuta .... vediamo cosa ne pensa il nostro specialista "falsario" @fabry611 punto
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Teniamo anche conto che la seconda metà del Duecento è proprio il periodo di contraffazione in grande stile delle monete grosse veneziane.1 punto
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Buona giornata La legenda corretta riguardante il nome del doge Jacopo Contarini dovrebbe essere ° IA ° 9TARIN ° nel tuo ci leggo ... A 9TNRIN quindi la A è diventata una N ... ma la I davanti alla A dov'è? Non ci sarebbe spazio. Mah ... ho seri dubbi! Sembra anche che sotto il gomito sinistro del Redentore ci sia una stellina che non dovrebbe esserci, ma può essere solo uno "scherzo" ottico. La prova del nove circa l'originalità potrebbe essere l'orientamento degli assi; all'epoca i grossi matapan veneziani venivano coniati con direzione degli assi delle facce a 0 - 180 mediante conii incavigliati; dubito che una contraffazione avrebbe rispettato questa particolarità. Come sono gli assi del tuo? saluti luciano1 punto
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Con questo peso e con il rovescio che non si vede, potresti provare la ricerca tra le provinciali: https://www.acsearch.info/search.html?term=julia+mamaea+AE+provincial&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&thesaurus=1&order=0¤cy=usd&company=1 punto
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Nel libro del pellegrino a Siena di Lucia Travini e siamo dal 1300 a metà 1400 i pellegrini si fermano nell’andare a Roma a Siena nell’Ospedale e per ritirare merci al ritorno lasciano come contrassegno mezza moneta, l’altra metà la terranno loro come prova, una moneta come segno.1 punto
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Il ripostiglio e’ un’altra parola che ci può essere molto utile per la classificazione delle monete. La data di occultamento può essere definita in base ai pezzi più recenti rinvenuti. Le circostanze dell’occultamento possono essere diverse, i dati che si possono ricavare sono vari, dalle cronologie, al circolante, ad aspetti rituali Dagli studi e dalle composizioni di ripostigli importanti sono uscite tante evidenze numismatiche a disposizione per le classificazioni delle monete medievali. Tema vastissimo ma indubbiamente molti dati che oggi abbiamo arrivano dallo studio degli stessi.1 punto
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Ti accontento subito @Ledzeppelin81, E appena puoi posta anche la tua Piastra del 1848 per confrontare i conii. Con peso e verso del taglio. Sarebbe utile censire per stabilirne la rarità dei tre anni. Le mie hanno il PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS disposto così: 1832 dritto 1847 rovesciato 1848 rovesciato1 punto
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AE di Magnenzio con legenda al diritto DN MAGNEN -TIVS PF AVG al rovescio VICTORIAE DD NN AVG ET CAE1 punto
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Buonasera, continuiamo con casa Savoia, stavolta una minuscola moneta di rame Rosso, 1grammo 15mm. di diametro un gioiellino, 1 cent. Vittorio Emanuele III 1904. Collezione Litra68. Posto alcune notizie relative al 1904, una addirittura relativa ad un film francese su Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America ( se qualcuno ha una moneta del 1492 è molto gradita. Tutto fonte Web. Buona lettura. Christophe colomb Regia: Vincent Lorant-Heilbronn Soggetto: Lucien Nonguet Sceneggiatura: Lucien Nonguet Cast: Vincent Denizot (Christophe Colomb) Formato: Bianco e nero, colorato a mano Suono: muto con sottotitoli Film storico in otto tavole Durata: 12’26” Produzione: Pathé Frères n° 1053 Musica: composta da Marc Perrone nel 2009 Lingua originale: francese Prima uscita mondiale: Francia 26 aprile 1904 Trama e commenti: DA FILMAFFINITY “…Al servizio dei re cattolici spagnoli, Cristoforo Colombo scopre il continente americano convinto di aver raggiunto le Indie. In una serie di otto tavole, questo film ripercorre l’epopea del grande navigatore che cadde in disgrazia dopo che le sue scoperte vennero messe in discussione. Lo si vede in sequenza celebrato dai nativi che indulgono in un delizioso balletto, acclamato dal suo popolo, onorato dai suoi monarchi e infine umiliato, finendo in carcere…” Con l’espressione francese Entente cordiale (in italiano: “Intesa amichevole”) si usa definire l’accordo stipulato a Londra l’8 aprile 1904 tra Francia e Gran Bretagna per il reciproco riconoscimento di sfere d’influenza coloniale. Principalmente il trattato definì l’influenza francese sul Marocco e l’influenza inglese sull’Egitto. Segnò la fine di secoli di contrasti e conflitti tra la Francia e la Gran Bretagna e fu una prima risposta al riarmo navale della Germania. L’accordo costituì un passo decisivo verso la Triplice intesa che comprenderà, dopo l’Accordo anglo-russo per l’Asia del 1907, oltre alla Francia e alla Gran Bretagna, anche la Russia. Una vignetta sull’Entente cordiale che mostra l’Inghilterra (John Bull) e la Francia (Marianne) che si allontanano a braccetto abbandonando un Kaiser indispettito.1 punto
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8-13 marzo (23-28 febbraio del calendario giuliano): Rivoluzione di febbraio a Pietrogrado nell'Impero russo. Disfatta di Caporetto mercoledì 24 ottobre 1917 (101 anni fa) Disfatta di Caporetto: Nella storia dell'esercito italiano è ricordata come la madre di tutte le sconfitte, assimilata nella lingua nazionale come sinonimo di "disastro" e "pesante sconfitta". L'episodio segnò una fase drammatica della Prima guerra mondiale, che vide prevalere temporaneamente le truppe austro-ungariche sulle potenze alleate (Francia, Gran Bretagna, Impero russo e Regno d'Italia). I fatti si svolsero lungo la valle dell'Isonzo, al confine con la Slovenia, teatro delle maggiori operazioni belliche dell'esercito guidato dal comandante Luigi Cadorna. Dopo undici scontri in quella stessa area, alle due di notte del 24 ottobre 1917 gli Austro-ungarici tentarono l'assalto al bunker di Caporetto, con un'astuta strategia. Distraendo gli avversari con l'artiglieria pesante, sfondarono a nord e a sud della linea difensiva italiana, piombando su Caporetto alle 3 del pomeriggio di quello stesso giorno. Il bilancio finale fu catastrofico per gli Italiani: 11mila morti, 30mila feriti e circa 300mila prigionieri. Numeri che spinsero il presidente del Consiglio dei Ministri, Vittorio Emanuele Orlando, a rimuovere Cadorna dall'incarico e a sostituirlo con il generale napoletano Armando Diaz. Fu quest'ultimo a guidare la storica resistenza lungo la linea del Piave e le altre vittoriose battaglie della Grande Guerra. Debutta il fumetto del Signor Bonaventura domenica 28 ottobre 1917 (101 anni fa) Debutta il fumetto del Signor Bonaventura: «Qui comincia la sventura del Signor Bonaventura...» apparve per la prima volta ai giovanissimi lettori del Corriere dei Piccoli, sul n° 43 della storica rivista, pubblicato ad ottobre del 1917. Da quel momento nei cuori dei piccoli (e di molti adulti, visto che il "Corrierino" usciva come supplemento del Corriere della Sera) entrò un signore alto e smilzo, vestito in maniera buffa, con bombetta e palandrana rossa su larghi calzoni bianchi. Il simpatico personaggio, ideato dal disegnatore e commediografo Sergio Tofano, cominciava sempre con una disavventura che alla fine della storia si trasformava in un'inattesa fortuna: la vincita di un milione di lire, elevata a un miliardo negli anni Ottanta. Il suo esprimersi attraverso filastrocche, molto amate dai bambini e ancora oggi presenti nelle principali antologie scolastiche, e il suo inguaribile ottimismo nel superare ogni difficoltà lo resero popolare al pubblico di tutte le età. Protagonista per oltre mezzo secolo sulle pagine del "Corrierino", il Signor Bonaventura ispirò diversi sketch di Carosello, una serie TV a cartoni animati e, in epoca più recente, due cortometraggi in computer grafica 3D. Lo stesso autore ne trasse sei commedie teatrali, portate in scena tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Cinquanta. Ecco gli eventi che ho trovato per quest'anno di guerra….1 punto
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Infatti, la Numismatica è emozione, Storia, passione... Perfetto. condivido assolutamente. Colleziono monete dei Savoia perchè in casa mia era la "collezione". Poi, qualche tempo, fa ho cominciato ad interessarmi della Storia dell'Unità d'Italia, leggendo libri che mi hanno fatto capire che la Storia è sempre scritta dai vincitori. Pur essendo un "savoiardo", per cultura e nascita, mi sono appassionato ai Borboni, alla loro storia particolare e sfortunata, ed alle loro bellissime monete. Sono entrato in un mondo che non conoscevo ed è stato come esplorare un territorio sconosciuto. Non pensare che se non hai la serie del '46 - '47 ti manchi qualcosa. Può darsi che un giorno le acquisterai, però nel frattempo, se avrai mantenuto la passione, avrai comunque acquisito molto. Guido Gozzano scrisse in una poesia: "Amo i fiori che non colsi...". Ciao1 punto
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Valore futuro delle monete proof. poni questo quesito, ma specificatamente cosa intendi per "valore" quello': artistico? d´interesse collezionistico? storico? economico? d´investimento? Come vedi di "valori" ve ne sono più di uno. Penso che una risposta esaustiva e completa non ci sia nessuno che possa dartela. Comunque permettimi di fare alcune riflessioni in merito. "Monete prof" sono a tutti gli effetti monete? Sicuramente il settore collezionistico é molto più ristretto e limitato rispetto alla monetazione tradizionale. Se il tuo quesito si riferiva all´aspetto "investimento" ( in sintesi: in un futuro riprenderò i miei soldini spesi?) non devi neppure pensarci, in quanto la risposta, con molta probabilità è no. È sufficente volgere lo sguardo nei decenni passati, quante serie proff emesse, ( Canada,USA,varie olimiadi ecc....ecc...) oggi si acquistano come junk silver (a peso ) e all´epoca dell´ emissione furono pagate (come oggi) molto più del metallo contenuto. Con ciò non voglio dissuaderti dal collezionare questa tipologia, che in effetti racchiude molti pregi, sono molto belle ed artistiche, racchiudono messaggi, a volte molto importanti, e sono testimonianze di momenti storici. Però, non porti domande di questo genere, collezionale, spendi i tuoi soldi, e non pensarci più (ai soldi), pensa che se li avessi spesi in sigarette, o drink sarebbe stato molto peggio! Saluti TIBERIVS ??idget span1 punto
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Perfettamente d'accordo. Desiderare qualcosa soltanto perché è desiderato da altri (in quanto poco disponibile) è qualcosa per me inconcepibile.1 punto
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Sarò di parte ma a mio avviso si deve collezionare quello che ci dà emozioni..a volte andando anche completamente fuori dallo schema e non puntando sempre sulla rarità(mi riferisco alla serie 46/47) ma appunto a cosa ci dà emozione.... a me ad esempio fanno impazzire pezzi singoli(a centinaia) che non hanno a che fare nulla o quasi una con l'altra.. ciao e buon collezionismo a te!!1 punto
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