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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/19 in tutte le aree
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Stessa ciotola , ho preso anche questo pound del 2006, che rappresenta il ponte ferroviario in stile arco egiziano a Newry nell'Irlanda del Nord.3 punti
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Buonasera a tutti, Ho da poco acquistato un Tornese del 1832 di Ferdinando II, pensando fosse un doppione. Data la difficoltà nel reperirlo, mi sembrava provenissero tutti da una sola liberata..... Mi sbagliavo! Furono approntati più conii del dritto e del rovescio. In attesa che mi arrivi la variante, condivido il mio primo Tornese 1832.2 punti
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Come detto sopra da @Saturno monete comuni, e oltretutto,, per la maggior parte, penalizzate dalla conservazione. Ma c'è il rovescio della medaglia sono monete che hanno svolto in pieno il compito per cui sono state create, e vanno apprezzate per questo, inoltre possono costituire una base per iniziare una collezione. petronius2 punti
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2) sx: 25 Cent 1929 Belgio dx: 5 Cent 1925 Belgio2 punti
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Ciao, direi in assoluto quelli dei ministati, in particolare le prime annate e come capostipite Monaco. Poi c'è qualche rarità negli stati membri tipo la 2€ cc Finlandia 2004 e Slovenia 2007. Poi ci sono anche le varianti di conio (simbolo direttore e di zecca) di Malta e Lussemburgo. Poi ad esempio una piccola chicca poco conosciuta è la 2€ ordinaria Olanda 2017 con variante del simbolo direttore di zecca. Ma più che per rarità del pezzo le classifico rare a causa del prezzo elevato, in quanto per la cifra giusta sono tutte facilmente reperibili. Per quanto mi riguarda la più RARA di tutte (per numero di esemplari prodotti) è la mini serie euro Olanda 2002. Un grande saluto da Euro Channel / Alex-Vee2 punti
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Buon pomeriggio A cavallo del 1500 ci furono, in verità, progetti per la costruzione di un acquedotto che portasse l'acqua a Venezia dalla terraferma, una costruzione fissa che avrebbe fatto risparmiare non pochi denari allo Stato ed evitato tutto il lavoro di trasbordo dell'acqua dal Brenta alla laguna, ma l'aggressione subita dalla Serenissima nella guerra di Cambrai (1508-1516), bloccò questa aspirazione. Per ben due volte i nemici arrivarono ad un tiro di schioppo dalla città; salendo sul campanile di San Marco si potevano vedere i roghi delle case messe a sacco a Mestre e Fusina; cosa sarebbe successo se ci fosse stato un acquedotto in muratura tra la terraferma e Venezia? Certamente avrebbe facilitato i nemici che avrebbero potuto usarlo come ponte ed accedere alla città; Venezia non sarebbe stata più isolata e protetta dalla sua laguna. La crisi finanziaria che seguì, ipotecò le finanze per decenni ed il progetto di un acquedotto venne accantonato; poi arrivò la peste nel 1575, che causò più di 50.000 decessi nei successivi due anni; praticamente morì per il morbo un veneziano su tre. Non c'erano soldi da spendere se non per dare seguito al voto fatto per ottenere l'aiuto divino ed edificare la famosa Basilica del Redentore progettata da Andrea Palladio, a ringraziamento della cessazione dell'epidemia. Basilica del Redentore: Bisogna attendere il 1609 per vedere nuove iniziative idrauliche che interessino l'approvvigionamento di acqua dolce a Venezia, quando il proto Cristoforo Sabbadino sentenziò che si doveva: “tuor l'aqua dolce al Dolo”. A questa data il canale del Brenta, dal quale si traeva l'acqua attraverso il “carro”, non garantiva più la salubrità di un secolo prima; veniva così deciso di smantellare l'antica struttura e di costruire la Seriola, un canale di circa un metro di larghezza e lungo circa 13,5 chilometri che, pescando l'acqua dal Brenta più a monte, in prossimità del paese di Dolo, la convogliava verso delle apposite vasche di decantazione lungo il percorso, atte a garantire la sua depurazione e che la faceva arrivare fino a Maranzani, una frazione di Fusina, distante da questa circa 11 chilometri: in questa nuova ubicazione avveniva il trasbordo dell'acqua sui burchi. Sulla Seriola era interdetta la navigazione e qualsiasi attività che ne pregiudicasse la salubrità; nel punto di congiunzione tra il Brenta e la Seriola, la Serenissima posava una lastra di marmo con inciso un bel leone di San Marco e sotto la scritta HINC VRBIS POTVS (di qui l'acqua potabile per la città); scritta che ancora si conserva nella via Garibaldi di Dolo. Questa situazione continuò ben oltre la caduta della Serenissima e solo con la costruzione dell'acquedotto nel 1884 a Venezia si potrà avere l'acqua corrente e cosa mai vista prima di allora, anche le fontane, come quella installata – seppur provvisoriamente – in piazza San Marco. Con questo intervento ho terminato il racconto che riguarda l'acqua potabile a Venezia e ringrazio coloro che l'hanno apprezzato. saluti luciano2 punti
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Giusto per completezza, vi allego le immagini del listino di vendita (che fece appunto da report preliminare) del ripostiglio in questione, il venditore me l'ha fatto recapitare l'altro giorno via posta in originale: si tratta di un bel documento dell'epoca che fa da corredo alle monete. Interessante anche vedere i prezzi che avevano certe monete una quarantina d'anni fa! Buona lettura2 punti
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la curiosità è che quel cassettino contiene spiccioli moderni di vari paesi tra cui anche 5 eurocent. E questo nonostante l'euro sia entrato in circolazione nel 2002 mentre l'opera è del 1995.....Un ripensamento dell'artista?? Un'introduzione della monetina da parte di terzi??? Non lo so... Ma mi piaceva coinvolgermi nelle mie elucubrazioni....2 punti
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Il 19 luglio si è svolto a Montopoli in Val d'Arno (PI) l'evento "Come si faceva...: la produzione delle monete e delle insegne di pellegrinaggio nel Medioevo" (qui la locandina: http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=2010514 ). Con una interessantissima rievocazione, Floriano Cavanna dell'Associazione Arké - Archeologia Sperimentale (Sito Web: http://www.arkearcheologiasperimentale.it/ Facebook: http://www.facebook.com/arkearcheologiasperimentale.it/ ) ha mostrato il processo produttivo delle monete nel Medioevo, dalla preparazione dei conii alla coniatura vera e propria. Ripercorriamo qui quello che è stato mostrato, cominciando con una panoramica degli oggetti che avremmo potuto vedere in una zecca medievale. Conii e punzoni per prepararli, martelli, una bilancia per il controllo del peso, dei tondelli pronti per essere coniati e infine, naturalmente, delle monete appena prodotte.1 punto
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Buonasera a tutti. Volevo raccontarvi di una mia recente visita alla Galleria d'Arte Moderna (GAM) di Torino dove tutto mi aspettavo di trovare tranne che degli spunti numismatici... Cominciamo con quest'opera dell'artista Giulio Turcato (1912-1995), un collage di carte su carta catramta e gommata del 1960 dal titolo "San Rocco" in cui compaiono dele riproduzioni (mi pare) di banconote da mille lire e delle AM lire autentiche!!!!1 punto
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Nell'Italia meridionale longobarda e normanna, il riutilizzo di tondelli già coniati era la prassi, almeno per la monetazione in rame (follari). Talvolta lo stesso pezzo veniva ribattuto più volte e conservava tracce di vari sottotipi. Per questa monetazione la catena delle ribattiture è l'unico elemento per stabilire una sequenza cronologica delle emissioni. Ecco un esempio1 punto
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Cavallo Napoletano privo di sigle, dovrebbe essere, a memoria, mir 84, correggetemi se sbaglio.. saluti Eliodoro1 punto
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Per me siete tutti pazzi (): 1- la terra è piatta, cosa ormai risaputa da millenni; 2- la terra sta al centro dell'universo, e sono tutti gli altri a girarci intorno, come detto nelle scritture, e come si vede ogni giorno quando Sorge il sole o quando Tramonta, è fattuale; 3- il sole, la luna e le altre stelle fanno parte della volta celeste, ma sono piatte anch'esse, come abbiamo già detto per la terra, ma rigirate in senso opposto quindi è impossibile qualunque atterraggio perché, semmai esistesse una navicella capace di arrivare a tale distanza, essa non potrebbe atterrarci sopra, è una questione di fisica; 4- inoltre se non bastassero le scritture c'è anche Aristotele che lo dice , e io mi fido di lui. Chi tra noi potrebbe mai comunque contraddire una personalità di tale spessore ? 5- qualcuno accennava poi ( @Legio II Italica) alle rocce riportate, ma scusate chi potrebbe asserire che quelle siano realmente extraterrestri o semplicemente delle rocce particolari ma del nostro pianeta ? Qual è la prova principe per dimostrare che provengono dalla Luna ? Con cosa le possiamo confrontare se sono state effettivamente riportate da fuori ? Quindi basta con la scienza e queste diavolerie moderne, che annebbiano il cervello e prendiamo tutti il cilicio e iniziamo a pentirci dei nostri peccati. PS: vorrei fare una precisazione e mi rivolgo solo a quelle menti acute che chiedono un'identificazione priva di foto e di tutto il resto, (sia ben chiaro, tutti gli altri non ne hanno bisogno) che questo è un post ironico, e se qualcuno non lo ha capito, chiedo scusa e gli faccio eventualmente un disegnino più tardi.1 punto
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Salve a tutti Ecco il piccolo bottino di un rapido giro ad un mercatino...purtroppo ho trovato una sola ciotola... 5 monete 1 euro + una in gentile omaggio 1) sx: 50 pfennig Repubblica di Weimar 1920 zecca D (Monaco) dx: 200 marchi 1923 Repubblica di Weimar 1923 zecca A (Berlino)1 punto
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Scusa, cioè ? In teoria (ma anche nella realtà) tutti i pezzi prendono il volo: o perché acquistati o perché non acquistati e poi ritirati. Forse intendevi i pezzi che ti piacciono e che ti sono sfuggiti ?1 punto
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Grazie per la bella moneta postata. Riferendomi al post di Litra68, confesso che non conosco niente di " orientale ", anche perchè è un mondo molto difficile da capire per noi. Di Psicologia qualcosa "mastico" e questa moneta mi fa venire in mente, quando giovane studente di Medicina ero orientato a diventare Psichiatra. Il primo anno di Medicina è terribile, gli esami ( Anatomia I - II -Chimica - Biochimica - Istologia ) mietevano il 95 % degli Studenti. Siccome al Liceo mi interessavo di Psicologia, inserii nel piano studi l'esame di Psicologia, professore giovane e brillante, allievi... una decina ( quell'anno a Torino eravamo iscritti in 1600 ! ). La lezione finiva alle 20 e qualche volta finivamo in Birreria con contorno di Hamburger e patatine ed il Prof era quello che ci dava dentro di più ! All'esame ero comunque preparato, ma il Prof era un'altra persona ( aveva bisticciato con la moglie ?) . Alla fine mi bocciò di brutto, consigliandomi di cambiare "settore". Lo presi in parola, per fortuna ( sarei forse stato più "psichiatrico" dei miei futuri pazienti ). Comunque continuo ad avere un odio/amore verso la Psicologia e/o Psichiatria. Cambiamo pagina e anno. Sto documentandomi sulla Storia e Numismatica dei Borboni (veramente interessante anche se sono un Savoiardo !) Nel 1859 - 22 maggio - ( sono 160 anni ) spirò il Re Ferdinando II Re delle Due Sicilie, uomo controverso che, nel bene e nel male aveva comunque cambiato la storia del Sud. Nonostante fosse chiamato "Re Bomba" per le repressioni del 1848, era molto amato dalla gente. Era sanguigno, eccessivo in molti aspetti, ma anche abile amministratore e volto al futuro ( la prima linea ferroviaria fu la Napoli - Portici ). Morì perchè era diventato così obeso che negli ultimi mesi non riusciva più a scendere dal letto ed il corpo era coperto da piaghe purulente. Tutti i migliori medici del tempo si avvicendavano al capezzale proponendo delle terapie che non avevano altro effetto che acquire i dolori terribili di cui soffriva. Probabilmente erano gli effetti di un Diabete, che ai giorni nostri sarebbe stato facilmente diagnosticato e curato. Ferdinando II fu forte fino all' ultimo. Sapeva che i "Savoiardi" erano alle porte ed il suo Regno ed il Casato dei Borboni ( storicamente il più nobile in assoluto - vedere lo stemma Araldico sulle monete ) sarebbe finito di lì a poco. Aveva un figlio che gli storici definiscono "inetto", Francesco detto "Franceschiello" dal popolino. Governò ( si fa per dire ) pochi mesi. Probabilmente era solo una persona normale, travolto dagli eventi e plasmato negativamente dalla personalità prorompente del padre. Neanche l'incisore lo rappresenta bene: sembra l'immagine di un impiegatino della Banca alle prime armi. Posto le ultime 2 monete del Regno delle Due Sicilie dalla mia collezione. Ciao a tutti1 punto
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Direi che nel medioevo e’ la moneta più famosa detta anche il dollaro del Medioevo. Dollaro perché non solo per il circolante italico ma perché moneta internazionale e molto imitata. Si inserisce subito dopo la ripresa delle coniazione in oro a partire da Genova ma subito dopo a Firenze, moneta di oro puro e peso fisso.1 punto
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Sembrerebbe un quattrino fiorentino tipo questo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIREP/61 per catalogarlo più precisamente attendi altri interventi.1 punto
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i coni metallici "esausti" di ferro vengono spesso riutilizzati: si levigano le superfici da lavorare e si reincide il disegno. Molte monete medievali conservano nel campo questo non trascurabile aspetto.1 punto
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Se lo sbarco sulla Luna non era avvenuto in quel luglio del '69, credo che i Sovietici avrebbero dato la notizia con grande clamore in tutto il mondo....con la grancassa, presumo, altro che inciucio. I Sovietici controllavano quello che facevano gli Americani; lo sapevano benissimo che c'erano stati per davvero, sulla Luna (e lo avrebbero fatto altre cinque volte , tra l'altro, fino al 1972) saluti1 punto
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molte considerazioni sono valide anche per le monete spicciole del 1500 e del 1600 che ricadono nella monetazione moderna. Quindi la discussione vale almeno per 1000 anni di storia della moneta.1 punto
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Grazie per questo, Burkhard... Peccato, forse, che il nuovo pezzo da 20 liredella Repubblicanon fosse conosciuto (anche ironicamente) un"Marengo". Ma l'ispirazione originale di thè ilsoprannome fo l'oro tradizionale italiano di 20 lire ---la victory francese sugliaustriaci nella battaglia di Marengo --beh, penso di cominciare a capire perché "Marengo" è rimasto una cosa del passato.(Solo troppi cross-curaffitti, e con l'introduzione della nuova moneta nel 1957, solo una dozzina di anni dopo la guerra, troppo grande bisogno, forse, per un nuovo start.) E noto qui un cambiamento nel mio pensiero. Ho sempre considerato il breve periodo (1957-59) delle 20 lire della Repubblica come la prova di una moneta fallita. Ma questo era perché avevo imparato a conoscere loro nel 1966-67, prima della comparsa di nuove date nella serie. Invece, o giù di lì mi è stato detto (grazie Burkhard!), la pausa produttiva è meglio intesa come parte della pausa generale nella coniazione della piccolai ins durante la fine degli anni '50 e all'inizio a metà anni '60. v. --------------------------------------------------------------- Thanks for this, Burkhard… Too bad, maybe, that the Republic’s new 20-lire piece wasn’t also known (even ironically) as a “Marengo.” But the original inspiration of this nickname for Italy’s traditional gold 20-lire—the French victory over the Austrians at the Battle of Marengo—well, I think I begin to understand why “Marengo” remained a thing of the past. (Just too many cross-currents, and with the new coin’s introduction in 1957, only a dozen years after the war, too great a need, maybe, for a fresh start.) And I note here a change in my thinking. I always considered the short run (1957-59) of the Republic’s 20-lire as evidence of a failed coin. But that was because I had learned about them in 1966-67, before the appearance of new dates in the series. Instead, or so I’ve been told (thanks Burkhard!), the production pause is better understood as part pf the general pause in the minting of Italian small coins during the late-50s and early- to mid-1960s. v.1 punto
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Buongiorno! ... Altro esemplare: sempre Sulmona. Diametro che varia da 17.7 a 17.1 mm Peso 1.59 grammi (quello precedente da 19.3 a 17.7 mm peso 2.27 grammi) Un grazie a chi vorrà aiutarmi a classificarli.1 punto
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Le monete della Grecia sono molto belle.... domenica mattina, dentro una ciotola si monete ho trovato questa: 10 lepta 1922. Di questa moneta esistono due tipi, diversi per lo spessore del tondello :1,77 mm e 2,2 mm (più rara). Questo esemplare è quello più comune di 1,77 mm.1 punto
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Vorrà dire che qualcuno tenterà, d'uscir dalla nicchia.. Vorrà dir, che prossima sarà l'apertura.. Vorrà dir, che gli eventi aiuteranno la passione... Vorrà dir, che altri si prenderan carico d'esser la numismatica...1 punto
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Chi legge i miei interventi sul forum sa che non perdo l’occasione di parlare dei personaggi della mitologia greca quando se ne presenta qualcuno, come in questo caso di Ate, la dea greca dell’inganno che una versione vuole figlia di Zeus e di Eris, dea della discordia. Si dice di Ate che il suoi piedi non tocchino il suolo, ma che ella cammini sul capo dei mortali, senza che questi se ne rendano conto. Date le sue prerogative, ella è sempre stata guardata con sospetto dagli altri dèi; disgraziatamente un giorno ebbe l'idea di ingannare lo stesso Zeus. Ed ecco quel che avvenne: la mortale Alcmena, figlia di Elettrione e dunque nipote di Perseo, stava per dare alla luce un figlio di Zeus. Quest'ultimo, per favorire il nascituro, che sarebbe poi stato Eracle, decretò che il primo suo discendente che fosse nato avrebbe avuto la supremazia sugli argivi. La gelosa Era, però, invitò il marito a ripetere il giuramento in questi termini: che il primo discendente di Perseo che fosse nato avrebbe avuto la supremazia sugli argivi. Ate provvide a obnubilare la mente di Zeus, sicché egli ripeté le parole suggerite da Era, ritenendo la seconda formulazione equivalente alla prima: Perseo era dopotutto il nonno di Alcmena! Era però si precipitò a provocare le doglie di Nicippe, moglie del re Stenelo, anch'egli discendente di Perseo, che era appena entrata nel settimo mese di gravidanza. Poi corse alla soglia della casa di Alcmena e lí annodò i lembi della propria veste e incrociò le dita: giacché, come è noto, la presenza di nodi impedisce l'arrivo di Ilizia, dea dei parti. Solo quando fu certa che il figlio di Nicippe avesse visto la luce, abbandonò la soglia della casa di Alcmena; ma quando il figlio di costei, ossia Eracle, nacque, era troppo tardi perché potesse beneficiare del giuramento del padre: Nicippe aveva già partorito Euristeo. Troppo tardi Zeus si accorse di essere stato ingannato: non potendo prendersela con Era, sfogò su Ate la propria rabbia: la afferrò per i suoi biondi capelli e la precipitò giú dall'Olimpo, decretando solennemente che l'ingannevole dea mai piú avrebbe potuto metter piede nella dimora degli dèi. Da allora, come sappiamo, Ate dimora tra i mortali, e proprio per questo l'errore è il triste retaggio dell'umanità. Fonte del testo (autore Ferruccio Sardu): http://www.laurasia.net/miti/mito_052.php1 punto
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Buonasera rocco, il peso della moneta è di 12,21 grammi, mentre il diametro è di 25 mm...!1 punto
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Ho lasciato una tua frase che ha la sua importanza nella vita ma anche nella numismatica e che nella vita ho trovato, molto meno in numismatica, lo dico con grande rammarico. Fare divulgazione per gli altri presuppone aprirsi e uscire da questa nicchia che e’ la numismatica, parlare oltre il circolo, il forum, il giornale Numismatico, presuppone una volontà effettiva,...molti dicono anche piccolo e’ bello, o preferiscono stare così aspettando il trapasso generazionale ognuno chiuso nel suo piccolo ambito, visioni legittime, però credo che si debba uscire dagli schemi per avere nuove passioni e interessi, intanto pensiamo al nuovo Catalogo Ambrosiana, al sesto Gazzettino e ad altro che mi auguro arriverà... non di interdizione ma di apertura verso tutti quelli che vorranno e riterranno ...1 punto
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Anzi ti ringrazio delle precisazioni, ho letto il tuo post ed è interessantissimo. Quello che ho postato è stato preso "pari pari" da Internet e quindi non è farina del mio sacco. Non mi interesso di monetazione estera ( se non di quella Svizzera ) quindi conoscevo la storia solo per aver letto un capitolo nel libro di D. Luppino " Stato e Collezionismo - Indagine sulla Numismatica" ( pp 539 e segg.) . In questo ottimo libro viene anche paragonata la serietà delle Autorità USA nei confronti con la superficialità di quelle italiane che si sono viste sfuggire molte monete che dovevano essere patrimonio esclusivo dello Stato ( anche se qualcuno non sarà d'accordo ). Bellissima la storia, che non conoscevo. Aquila Bicipite: è sicuramente uno dei simboli araldici più usati ( o più comuni ) che si perde nella notte dei tempi. L'aquila bicipite fu adottata come stemma imperiale per la prima volta dall'imperatore romano Costantino I, detto il Grande, e rimase poi come stemma nell'Impero romano d'oriente fino all'ultima dinastia di imperatori bizantini: quella dei Paleologi. Oggi, la Chiesa ortodossa greca usa l'aquila bicipite come eredità dei bizantini. Lo stesso stemma fu poi usato dagli Arsacidi, re d'Armenia, e più avanti dagli Asburgo, imperatori d'Austria e re d'Ungheria, e dai Romanov, zar di tutte le Russie. Anche i re di Serbia, i principi di Montenegro, e l'eroe albanese della resistenza contro i turchi ottomani, Giorgio Castriota Scanderbeg, adottò l'aquila bicipite come emblema. L'aquila bicipite fu adottata anche in Oriente, per il regno di Mysore nell'India. Secondo alcuni autori una testa rappresenta l'Occidente e l'altra l'Oriente, in particolare le due metà dell'Impero bizantino, una in Europa e una in Asia. Considerato il periodo infausto, le monete per l'Albania non sono male, il Romagnoli ha inciso un'ottima aquila bicipite. Per quanto riguarda il R/ ... Vitt.Em. III non è mai stato un Adone e quindi con e senza elmetto, oddio non è il massimo dell'estetica ! Posto il 10 Lek della mia raccolta. Ciao Buona Domenica a Tutti1 punto
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https://www.google.com/search?q=fenice+cinese&client=firefox-b&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjCufGbkMbjAhUqIMUKHSnwCqUQ_AUIESgB comunque potrebbe essere un problema di lingua quella che in occidente chiamiamo fenice cinese i cinesi la chiamano Fenghuang o Gallo Augusto, in realtà non è la fenice greca ma non è neanche un gallo. https://it.wikipedia.org/wiki/Fenghuang1 punto
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Arrivati a quesio punto, non possiamo farci mancare il mitico Carlo petronius1 punto
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La numismatica è bella anche per questo, ogni giorno può essere quello buono, e le certezze a volte... Quando vuoi passa che mi fa sempre piacere rivederti avvisami prima. I Grani li ho sempre amati facendo anche Palermo da sempre.. Come potrei non condividere certi amori.. Caio Niko1 punto
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Teoricamente potrebbe anche essere, ma nella realtà siffatta operazione ha finalità più profonde e differenti. Cercherò di essere più chiaro possibile senza scrivere un trattato kilometrico , come sarebbe necessario fare per capire bene la faccenda, quindi sarò un po' "senza pretese". Facebook e quasi tutti gli apparati simili hanno la funzione fondamentale non dichiarata di raccogliere e analizzare informazioni (su affari, abitudini, paure, speranze, aspirazioni, tic e palle varie) che i loro utenti gentilmente e volontariamente ci riversano dentro: una massa di dati mai vista nella storia che rappresenta un partimonio di valore inestimabile in termini di conoscenza della "massa" per chiunque abbia la possibilità di accedervi (in genere i governi USA e cinese, che di gran parte di questi sistemi sono indiretti "sponsor", in accordo con / in gestione indiretta delle ditte che li fanno, e in ogni caso chiunque a vario titolo vi abbia accesso). Di conseguenza la trovata della moneta di facebook è finalizzata in realtà ad incentivare il più possibile l'utilizzo generale dello stesso (e la maggior dipendenza possibile dallo stesso), sia per chi già oggi è dentro questo sistema sia per quelle fasce di popolazione mondiale con cose più serie a cui pensare che non a tergiversare in una chat con decine di "amici" raffazzonati, oppure che a causa dello sviluppo economico dei loro paesi stanno per entrare anch'essi nel circuito dei social network, per cui sono imminenti fornitori di dati che vanno sottratti alla concorrenza. Direi che tutto questo ci azzecca poco con le motivazioni che nell'antichità hanno contribuito a creare la moneta.1 punto
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Ciao Daniele, se passi un po’ di tempo a studiare pezzi autentici, difficilmente quando vedi certe produzione ne rimani indifferente. Una lampadina ti si accende per forza, e li devi approfondire...un falsario può inventare o clonare, ma non riuscirà mai a trasmettere al pezzo quell anima che l incisore di 2000 anni ha voluto infondere..1 punto
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Io credo invece che abbia avuto un pessimo mentore del quale si fidava ciecamente. Non si può affiancare a certi pezzi, vedasi ad esempio quelli ex virzi, obbrobri palesemente falsi....fusi o pressati... ed altri fatti estremamente bene..1 punto
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Penso sempre più spesso che dovremmo architettare anche noi qualche (lucroso) complotto da gettare in pista1 punto
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Eccola qui, in tutto il suo splendore: Ancora una volta un vivo ringraziamento a @monbalda e agli organizzatori di questo evento. PS: Memorizzate le immagini della moneta qua sopra, potremmo vedere le sue sorelle sul Forum tra qualche anno...1 punto
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In questo rovescio si vede bene. 5 Tornesi 1798 con P sotto i rami.1 punto
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Credo che tra le aste di monete papali recenti vada annoverata anche la Kuenker 233, del 18 giugno 2013. 900 lotti di monete e medaglie, anche se, a dire il vero, queste ultime sono maggiormente rappresentate. Dall'archivio Kuenker può essere scaricato il PDF di quest'asta così come della Kuenker 138, sempre ricca di monete Pontificie. https://www.kuenker.de/en/auktionen/katalogarchiv1 punto
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Ciao, si credo anch'io che non sia affatto semplice. Ma non è una bella cosa, secondo me. L'euro è un ottimo ombrello, in caso di pioggia. Ma se dobbiamo andare a correre, forse non è lo strumento adatto..1 punto
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Per quanto ne so io no, non erano chiamati Marenghi. La parola «Marengo» ha sempre avuto un significato ben preciso, identificando monete di borsa, così come le «sovereign» sono sempre state le sterline d'oro e non le «round pound» emesse a partire dal 1983. Circa la pausa di 10 anni in cui non furono prodotte direi che il motivo va ricercato nella grande quantità di circolante già presente. Molti tagli piccoli non furono coniati tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta. Comunque dal 1969 fino all'avvento dell'euro le 20 lire furono prodotte regolarmente ogni anno. -------------------------------------------- No, as far as I know, the word «Marengo» always identified the gold coin, well known as a bullion coin and very popular for gifts. More or less in the same way pound coins minted since 1983 weren't called «sovereigns» but «round pounds». Production stopped in 1959 due to low demand for small change in those years. However, after 1969 business strikes of this coin were minted regularly until the switch to euro. (Was this actually the question or have I misunderstanded it?)1 punto
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Grazie per averle condivise, sono comunque dei gran pezzi di storia. Le date sono illeggibili per le foto sfuocate. I 3 Cavalli sono i nominali più difficili da collezionare e da studiare, per la loro difficoltà a reperire in ottima e leggibile conservazione.. Questo è il gruppetto che sono riuscito a riunire in tanti anni, incompleto per alcune varianti mancanti. Spero vi piacciano.1 punto
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