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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/19 in tutte le aree

  1. Il 30 ottobre del 1873, nella contea di Selborne, a metà strada tra Alton e Petersfield, nel Blackmoor Park , vennero alla luce due vasi in terracotta (ollae) contenenti ben 29788 monete - prevalentemente antoniniani - da Gordiano a Costanzo Cloro. Il ripostiglio sarà noto con il nome di Blackmoor Hoard ed è il quinto in ordine di grandezza tra quelli rinvenuti in Gran Bretagna. Il ripostiglio venne inizialmente studiato dall'allora conte di Selborne che ne pubblicò un report preliminare catalogando il tutto sulla base del Cohen nel numero 17 di Numismatic Chronicle del 1877. Lla famiglia dei conti di Selborne ne detenne la proprietà dalla data della sua scoperta fino agli anni '70 quando il quarto conte di Selborne non lo vendette tramite la casa d'aste Christie's: L'asta fece realizzare prezzi molto elevati per l'epoca e fece un discreto clamore. Successivamente fu definita da alcuni numismatici come un "enormous hoard of horribly cleaned junk, which made crazy prices". Successivamente nel 1982 Roger Bland pubblicò un nuovo studio sul deposito, dandogli la giusta inquadratura e importanza storica: Ciclicamente alcune monete provenienti da questo ripostiglio, riappaiono in commercio. Si tratta per lo più di antoniniani in cattivo stato di conservazione e piuttosto comuni, dato che la stragrande maggioranza di monete apparteneva all'Impero Gallico e soprattutto agli ultimi imperatori Tetrico I e II. Il report preliminare che ne fece il conte Selborne è il seguente: Nella mia collezione, durante gli ultimi anni (e con alcune recenti acquisizioni fresche di questi giorni), sono riuscito a radunare un piccolo gruzzolo proveniente dal Blackmoor hoard: poca cosa, solo 6 monetine su 29.788, ma comunque un discreto frammento di uno dei principali (se non altro per dimensioni) ripostigli britannici. In aggiunta, un fascino particolare a queste monete di per sé davvero umili, deriva dalla documentazione di corredo che fortuitamente e in maniera davvero eccezionale, sono riuscito a reperire e che vorrei condividere con voi. La moneta più pregiata del mucchio è un antoniniano di Postumo che ho trovato accompagnato dal suo tag (cartellino) originale e risalente molto probabilmente alla fine degli anni '80, primi '90 con un uso misto di stampa, macchina da scrivere e penna biro: D\ IMP C POSTVMVS PF AVG R\ IMP X COS V RIC 289 Arrivano poi un gruppetto di quattro esemplari che sono invece accompagnate da bustine d'epoca appositamente create alla fine degli anni '70 dal negozio numismatico londinese posto di fronte al British Museum di Londra, il "Museum Galleries": D\ IMP C TETRICVS PF AVG R\ LAETITIA AVGG RIC 87 D\ IMP C TETRICVS PF AVG R\ PAX AVG RIC 100 D\ GALLIENVS AVG R\ AETERNITAS AVGG, Γ Goebl 577/a D\ GALLIENVS AVG R\ ORIENS AVG, Z retrograda Goebl 616/a Infine, l'ultimo pezzo del gruppo e quello fresco di questi giorni, accompagnato dal cartellino del precedente collezionista oltre che dalla ricevuta originale d'acquisto del 1977 in cui viene indicata la provenienza dal ripostiglio in questione: D\ IMP C TETRICVS PF AVG R\ LAETITIA AVGG RIC 87 E questo, per il momento, è tutto dal Blackmoor Hoard: un bel connubio tra "storia numismatica" e "storia del collezionismo", quel mix che fa tanto impazzire il sottoscritto e che arricchisce di valore - simbolico ed emozionale - dei tondelli che altrimenti, presi singolarmente, risulterebbero anonimi e snobbati dai più. Spero di non avervi annoiato troppo... e soprattutto mi auguro di essere riuscito a condividere le emozioni che provo nel maneggiare questo materiale!
    7 punti
  2. Tra le recenti acquisizioni da ripostiglio inglese finite in collezione, ho aggiunto quattro esemplari da un ripostiglio rinvenuto verso la metà del 1979. Si tratta di un piccolo deposito di 1807 antoniniani da Gallieno a Alletto che è stato pubblicato in "Coin Hoards of Roman Britain" volume 6 a firma di D. R. Rudling e P. C. Shilling. E oltre alle monete sono venuto in possesso di una lettera (al momento solamente in foto) proprio di P. C. Shilling risalente a qualche tempo prima della pubblicazione su CHRB del report in cui appunto parlava del ripostiglio proponendone alcuni pezzi in vendita (il sig. Shilling oltre che studioso di numismatica era anche un noto commerciante inglese molto attivo e stimato negli anni '70-'80). Ecco il dattiloscritto: la lettera/listino di vendita è datata novembre/dicembre 1981 e descrive brevemente il ripostiglio (una zona sita a nord-ovest della città di Bath) indicandone sinteticamente la lista degli imperatori presenti e la relativa quantità di monete. Le pagine successive invece offrono una serie di "lotti " con brevi descrizioni appartenenti al deposito: Come per l'altra discussione che ho lasciato stamane nel forum e che potete leggere qui: si tratta di un documento d'epoca che fa da corredo alle monete e che "parla" con loro (e di loro!) arricchendone il carico emozionale. Ed ecco i pezzi in questione: D\ IMP C VICTORINVS PF AVG R\ INVICTVS, *| RIC 114 D\ IMP TETRICVS PF AVG R\ HILARITAS AVGG RIC 80 D\ GALLIENVS AVG R\ DIANAE CONS AVG, /X Goebl 744/b D\ IMP C CLAVDIVS AVG R\ PROVIDENT AVG RIC 91
    6 punti
  3. DE GREGE EPICURI Martedì 24 settembre alle 20.45, nella sede del CCNM (Milano, via Terraggio 1) il prof. Adriano Savio parlerà su: "La monetazione di Nemausus: coloniale o imperiale?" La monetazione bronzea di Nemausus (l'odierna Nimes) si differenzia da tutte le altre coniazioni coloniali, in quanto prodotta in quantità enormi e diffusa su tutto il territorio della Gallia, nonchè nei campi militari della Germania. Prodotta appena prima, durante e dopo la riforma del rame di Augusto, si interseca con la moneta di Roma, e in qualche modo la integra, almeno in area transalpina. Ma non tutto è chiaro, a cominciare dalla definizione del nominale che rappresenta (asse o dupondio?), dall'interpretazione del tipo di rovescio (i celeberrimi "coccodrilli"), dal fatto che molti dei nominali sono tagliati in due e, infine, dall'esistenza di alcuni esemplari che presentano un prolungamento a forma di zampe di animale.
    3 punti
  4. Buongiorno, Condivido l'acquisto di un nummo di Crispo di lecita provenienza (proveniente da vecchia collezione solo di Crispo). L'avrei classificata come RIC VII, 152,Q con un peso di 3.20g. Considerato che la moneta non è facilmente individuabile ritengo che sia molto rara. Un parere? Per me è piacevole anche la conservazione che conserva i segni di circolazione. Antonio.
    2 punti
  5. Monetina difficile da vedere... Asti - Carlo d'Orleans - I periodo (1407-1422) Quarto di grosso ? - MIR 42 - CNI p. 20, n. 9 & tav. II, n. 21 - R4
    2 punti
  6. Tale variante venne descritta per la prima volta nel 1864 da Maggiora-Vergano nella Rivista di Numismatica di Asti, nella lettera Di due monete inedite di Carlo d'Orleans battute in Asti, pag. 191-196. Riporto di seguito un estratto della descrizione e della tavola di Maggiora-Vergano. Inoltre in un estratto del tomo X della Revue numismatique del 1865 (pp. 178-181) relativa alle Monete di Carlo VI battute a Genova viene effettuata una comparazione con la moneta descritta da Maggiora-Vergano e questo è il contenuto d'interesse: Quindi nonostante non venga citata espressamente la città di Asti, vari autori hanno ritenuto concordemente di attribuirla a tale zecca, e così anche il Corpus prima, Bobba & Vergano (Quarto di grosso di I tipo, p.28), il MIR ed infine anche il MEC, che però ritiene tale moneta un forte bianco... Saluti a tutti! Luca
    2 punti
  7. Altro tondello impossibile per conservazione... Anzi quasi impossibile anche ad avercela, latita, latita parecchio, alcune secondo me sono molto più rare dei classici testoni... Trovarle in bb, e praticamente un'impresa... Secondo me il ritratto giovanile di Galeazzo Maria Sforza e fra i più belli in assoluto... Vediamocelo nel suo pieno splendore...
    2 punti
  8. Facciamo un test e vediamo che effetto fa ... Siamo a Galeazzo Maria Sforza con questo grosso da 8 soldi, al dritto un busto tra il giovanile e il maturo, al rovescio la grande scena, un Sant’Ambrogio guerriero a cavallo al galoppo, usa lo staffile per colpire i guerrieri ariani che fuggono, uno a terra alza la gamba e la spada ma il cavallo arriverà ...sembra di essere dentro la scena quanto e’ coinvolgente. Scena epica, movimento, tratti precisi, bellicosità, Galeazzo in questa moneta non sceglie lo stemma o una impresa al rovescio ma sceglie un Ambrogio guerriero rappresentate religioso e politico, un simbolo dell’identita’... Pedigree prestigiosi per questa moneta ex asta Este Milani ed ex ANPB, la stessa e’ raffigurata sul Mir Milano.
    1 punto
  9. Ciao, contano solo 5 delle 6 cifre per ogni combinazione alfanumerica. Da 000001 a 100000. In questo modo infatti per esempio tornano i conti per le 1200000 di Milano da n30 a z30. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BI/15
    1 punto
  10. 2018 - 70° Unione delle Isole del Dodecaneso alla Grecia Al rovescio rappresentazione stilizzata della Rosa di Rodi ( simbolo dell'isola più grande del Dodecaneso, insieme al cervo ) dal greco antico " rhodon " che significava appunto " rosa ". Non essendo certo l'origine del nome, coesistono teorie che rimandano alla mitologia: Rodo era la ninfa figlia di Poseidone e Anfitrite. Questo simbolo è rappresentato sin dall'antichità sulle monete ( colgo l'occasione per fare un ping a @King John, con l'augurio che possa raccontarci di più su quanto sopra esposto ) ... Isole della Caria, Didramma, Rodi, Mnasimachos, magistrato, c. 250-229 a.C., AR, (g 6,72, mm 19, h 12). Testa radiata di Helios frontale, leggermente a d., Rv. Rosa con bocciolo a d.; sopra MNAΣIMAXOΣ, a s. Atena Nikephoros e P. La storia di quest'isola ci tocca anche da vicino ( fonte wikipedia ) ... Annessa de facto già dal 1912 durante la guerra italo-turca, l'isola venne assegnata all'Italia con i trattati che posero fine alla guerra insieme alle altre isole dell'arcipelago del Dodecaneso. La città di Rodi costituì il capoluogo di una provincia la cui sigla automobilistica era RD. Nel 1923 la provincia di Rodi fu affidata a Mario Lago che riuscì a far convivere pacificamente le diverse etnie dell'isola, restaurando numerose opere monumentali, e costruendo infrastrutture e edifici pubblici ( strade, scuole, ospedali, etc. ). A questa attività prese parte in particolare l'architetto Natale Sardelli. Durante tale periodo la cerva della porta marittima dell'isola venne sostituita dalla lupa capitolina; dopo la fine del dominio italiano fu ripristinata la statua originaria. Nel 1936 fu nominato nuovo governatore De Vecchi. In seguito allo scoppio della seconda guerra mondiale e all'entrata dell'Italia nel conflitto, anche l'isola fu teatro di scontri bellici, i più violenti dei quali si verificarono nell'autunno del 1943, quando in seguito alla caduta del governo fascista e alla proclamazione dell'armistizio l'8 settembre fra il nuovo governo italiano fedele al re Vittorio Emanuele III e le forze alleate anglo-americane, vi fu l'inizio dei combattimenti fra le truppe tedesche del generale Kleemann e quelle italiane ( guidate dal governatore Campioni e dall'ammiraglio Mascherpa ). Gli aspri scontri nell'isola di Rodi e nel resto dell'arcipelago videro dopo qualche settimana la resa delle forze italiane sopraffatte dai tedeschi, col controllo da parte di questi ultimi dell'intero Dodecaneso fino alla fine della guerra. Nel 1947, a seguito dei trattati di Parigi, l'Italia fu costretta a cedere il Dodecaneso alla Grecia, come riparazione per la guerra del 1940-1941. Tra i monumenti che ricordano gli anni delle due guerre rimane il sacrario militare italiano, che accoglie 404 salme di soldati italiani caduti. Realizzato nel 1924 su progetto dell’architetto Florestano Di Fausto e abbandonato dopo la seconda guerra mondiale, il sacrario è stato restaurato dallo Stato Italiano nel 2010. Per secoli l'isola di Rodi ebbe un'importante comunità ebraica. Si trattava soprattutto di ebrei che erano stati espulsi dalla Spagna e che parlavano il ladino giudeo-spagnolo. Durante la seconda guerra mondiale, fino all'estate del 1943 Rodi rimase sotto il controllo del governo italiano, il quale, pur avendo emanato già nel 1938 le leggi razziali, non mise in pratica nessun atto violento verso la comunità ebraica, che non venne pertanto deportata nonostante le incessanti pressioni tedesche. In seguito alla caduta del governo fascista e all'armistizio stipulato dall'Italia con gli Alleati, le forze naziste occuparono anche l'isola, ingaggiando con le forze italiane la battaglia di Rodi ( 1943 ) bombardando l'aeroporto e poi facendo strage di centinaia di soldati italiani dell'isola; nel 1944, i tedeschi procedettero all'arresto ed alla deportazione degli Ebrei che ormai non potevano più godere della protezione italiana. Alla fine del conflitto, dei pochi superstiti allo sterminio nei lager nazisti, solo alcuni decisero di far ritorno nell'isola. Costoro aprirono, in memoria, un importante museo chiamato "Museo degli Ebrei di Rodi". Il più noto tra i superstiti è Samuel Modiano ( detto "Sami" ).
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  11. Buongiorno, solo per i 2 € commemorativi, su quasi 400 monete , vi sono molteplici esempi collegati a Storia ed Architettura I primi che mi vengono in mete sono Anno Europe del Patrimonio Culturale 2018 del Vaticano , i 2€ Italiani 2200º Aniversario della morte di Plauto del 2016 ......ma ve ne sono centinaia di altri
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  12. mi pare di leggere un 2 sopra la testa....dal vivo dovresti poterlo vedere meglio! RIC 27 Sear 7896 Severus Alexander Denarius. 223 AD. IMP C M AVR SEV ALEXAND AVG, laureate, draped bust right / P M TR P II COS P P, Pax standing left, holding olive branch and sceptre. RSC 236.
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  13. RIC 55 Sear 7899 Severus Alexander Denarius. 226 AD. IMP C M AVR SEV ALEXAND AVG, laureate, draped bust right / P M TR P V COS II P P, Severus Alexander standing left, sacrificing over altar. RIC 55; Sear 7899; RSC 289.
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  14. È vero è particolare! Io nella staffa ci vedo una testa di rapace con il becco aperto e la prima fila di piume del collo.
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  15. Qui sempre Galeazzo Maria Sforza, ma in una moneta ancora più prestigiosa, il doppio ducato. (Da NAC/Varesi 115)
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  16. These are really fabulous.. the preservation is great, the inscriptions are sharp and the coins are quite rare...
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  17. Rocco, anche i tre gigli nello stemma dei Medici sono anomali.
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  18. Buongiorno a tutti, Rocco @Rocco68a ben guardare, ieri sono stato troppo frettoloso, noto delle striature nell'orecchio.
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  19. Ciao Rocco, io le prime cose che ho notato sono le aquile ribattute (corrette) ed il giglio centrale sinistro ribattuto.
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  20. Mi associo a Litra68: la pervicacia nell'affrontare le difficoltà è uno dei farmaci più efficaci! Moneta che avevo incrociato in un'asta qualche giorno fa e che mi aveva incuriosito per la citazione propagandistica.
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  21. Allora qualche studioso/collezionista che apprezza ancora Milano c’e’ ...? Hai citato Ambrosiana e la sua importanza divulgativa, oggi se vuoi vedere queste monete prestigiose chiunque le può vedere in qualunque momento ...vediamone una intanto che ha pertinenza col tutto ...
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  22. Ciao, già le ROMA AETERNAE di Costantino I non sono facili da trovare (ma nemmeno rarissime), figuriamoci quelle di suo figlio Crispo! Hai fatto veramente un bel colpo e condivido tutti i giudizi positivi dei precedenti utenti che hanno scritto su questa discussione.
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  23. A vedere i ritratti di Galeazzo Maria mi pare che il ritratto monetale "più adulto" non ricalchi per niente bene il vero volto del duca. Il busto giovanile altresì pare più somigliante ai dipinti fatti alla sua persona, quello adulto che appare nei mezzi testoni e testoni non sembra la naturale evoluzione del corrispondente busto giovanile. Preferisco anche io quest'ultimo. Molto probabilmente sono opere di diversi incisori. Un sogno numismatico forse destinato a restare tale, ho ammirato dei volti dorati solamente grazie all'esposizione all'Ambrosiana, devo dire che l'oro è il degno materiale data l'importanza di certi personaggi.
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  24. Iconografia ripresa del tutto dal grossone di Francesco Sforza o grosso classificato Crippa 6. Il peso di questo grosso di Galeazzo Maria è all'incirca lo stesso del similare di Francesco Sforza ma il diametro è inferiore mediamente di 1,5mm. Il rovescio è il classico Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale caro già ai Visconti.
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  25. Muta leggermente il vestiario del santo ma l'espressione del viso è la stessa del grosso da 8 così come il vestiario dei guerrieri, le lance e la dinamica delle bandiere. Qui il santo sembra quasi stare su nuvole. Da notare anche la statura imponente di Ambrogio rispetto ai soldati.
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  26. Al rovescio VESTA. Arka Diligite iustitiam
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  27. Se non si vede la Misericordia nelle neve allora non si può mostrare la strada
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  28. Fa onore al figlio portare l'estremo saluto del padre qui, dove lui ha condiviso la sua passione e passato certamente dei momenti lieti e gratificanti. Condoglianze alla famiglia.
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  29. Complimentoni Mario.. Hai semplicemente utilizzato lo strumento principe per la divulgazione, l'apertura mentale della numismatica oggi... Abbiamo a disposizione il mondo, ma a volte pensiamo che la strada sia solo a senso unico, e percorribile in un'unico territorio. Oggi l'amico Mario, ha dimostrato come l'espressione possa essere concepita come linguaggio in ogni ambito della cultura. La rivista a me molto cara, per noi studenti dell'Accademia di Brera nei primi anno 80 era uno strumento indispensabile, tale da avermi se non erro anche citato in un'articolo per una dimora Milanese da me affrescata in quegli anni. La numismatica oggi, dovrebbe aprirsi maggiormente alla vita culturale del paese, facendosi conoscere, e raccontando a tutti lo straordinario mondo che la rappresenta, una scienza che può essere di interesse per ogni tipo di realtà, visto le innumerevoli branche che la contraddistinguono e la rappresentano. Ben vengano certe aperture, solo cosi la numismatica potrà avere più futuro...
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  30. Cipro, 2017 - Odeon di Pafo, piccolo anfiteatro risalente al II secolo d.C. usato ancora oggi.
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  31. Si hai ragione di musica ce ne tantissima... Meno male che c'è lei...
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  32. Visto che me lo hai citato...il maestro.. Omaggio il mio idolo adolescenziale, i suoi pezzi erano per noi che suonavamo negli anni 70 un'icona... La mia preferita...
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  33. Sempre Alessandro Severo
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  34. Alessandro Severo 222-235 D.C.
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  35. Buonasera a tutti Piastra 1858 Vediamo chi indovina tutte le differenze rispetto al "modello base" come li definisce il mio Amico @motoreavapore ?
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  36. Vaticano 2016 - Giubileo della Misericordia San Martino di Tours che offre una parte del suo mantello al mendicante Particolare del Duomo di Lucca
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  37. Vediamolo questo grosso da 4 soldi , da Ranieri 5, con i due Ambrogi guerrieri a raffronto...
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  38. Minerva è divinità di origine etrusca (Mnerva). E’ la dea della guerra giusta, dell’ingegno, delle arti utili (architettura, ingegneria, scienza, matematica, artigianato e tessitura) nonché inventrice di vari utensili tra i quali il telaio e il carro. Suoi simboli la civetta, l’ulivo, l’egida e l’armatura con scudo e lancia. Nota anche nell’Antica Grecia come Atena, nella cultura romana assunse funzioni di protettrice della sapienza, delle arti e della protezione dello Stato. Va ricordato che era componente della Triade Capitolina assieme a Giove e Giunone. L’iconografia proposta è alquanto complessa o quanto meno poco chiara nel suo significato mitologico. Minerva in abiti militari ed elmata seduta su un trono regge la lancia e porge la mano (alimenta?) ad un serpente che è avviluppato su un ulivo. Vicino al trono, la sfinge. Dietro di lei, sul margine superiore dello scudo, una civetta. Abbiamo quindi vari simboli propri della divinità (ulivo e civetta) mentre elemento estraneo è il serpente: essendo questo simbolo della prudenza forse si può proporre una connessione con la sapienza di Minerva. Un’alternativa, forse confermata dalla presenza della sfinge, è l’attribuzione dell’iconografia a Minerva come Athena. Nei Musei Vaticani infatti vi è l’Atena Giustiniani, rinvenuta presso il Tempio di Minerva Medica sull’Esquilino, copia romana di un originale greco attribuita in forma dubitativa a Fidia raffigurante Pallade Atena. Il serpente a terra rimanda al mito di Erittonio; sull’elmo corinzio, ricostruito, è presente una sfinge. Un altro dato interessante cui fare attenzione è il peso della moneta. I quattro esemplari del RIC 148 e quello presentato hanno i seguenti dati: - CNG COINS: 26mm, 9.97 g, 6h - NUMISBID: - , 11.2 g, - - CGB: 24 mm, 6,14 g, 6 h - WILDINDS: 22-23 mm, 4.6 g, - - ESEMPLARE: 23 mm, 5 g, 6 h Si tratta quindi di un esemplare sottopeso che trova confronto con quello da Wildwinds. Interessante la descrizione qui riportata: The authors of RIC note that specimen of this type can be cast in Gaul : probably this exemplar was one of them. Tuttavia come detto in apertura mi pare che il pezzo non sia fuso bensì coniato (e consunto sui rilievi). Pure la crepa mi conforta in tal senso. O mi sbaglio e siamo di fronte a uno di questi casi “gallici”? Ciao Illyricum
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  39. L’iconografia a rovescio in un primo momento mi ha rimandato a Roma ma in realtà si tratta di Minerva. Questa divinità compare spesso nelle monetazioni di Geta, come riportato nella discussione https://www.lamoneta.it/topic/85811-una-minerva-anche-per-geta/ ma compare anche in Caracalla ed in altri regnanti (es. Claudio, Domiziano, Commodo). In pratica vi sono due possibilità per Geta, il RIC 148 o il RIC 149. RIC 148 https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=226185 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2579&lot=349 https://www.cgbfr.it/geta-as-tb-,brm_421020,a.html http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s7226.html#RIC_0148 RIC 149: La presenza dell’albero a rovescio nel campo di sinistra vicino ai piedi della divinità fa attribuire l’esemplare al RIC 148: un buon “R”!
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  40. Del 1967 scelgo il primo trapianto di cuore perchè aprì nuovi orizzonti alla medicina e salvò molte vite. All'inizio, pur essendo la tecnica chirurgica di Barnard ineccepibile, i risultati non furono incoraggianti: il primo trapiantato Louis Washkansky, di 55 anni, morì 18 giorni dopo. Il primo trapiantato italiano (Ilario Lazzari - 13 Novembre 1985) visse 8 anni dopo l'intervento. Il secondo trapiantato italiano si chiama Gian Mario Taricco è il più longevo trapiantato di cuore d'Europa ( 34 anni ). Lo conosco fin da giovane perchè abitava vicino ai miei nonni e giocavamo assieme a calcio e tennis. Ha avuto i suoi problemi, ma ha moglie e due figli ed è un esempio per chi ( come il sottoscritto ) ha una grave malattia da sconfiggere. Mai mollare ! Scusate se inserisco delle note personali, ma ogni tanto è utile condividere... Posto il 20 Lire 1928 ( detto Elmetto o Cappellone, dalle mie parti ) per restare in campo medico e rendere omaggio a Alexander Fleming che in quell'anno scoprì la Penicillina, grande intuizione e grande storia. Ciao
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  41. Ciao @Stilicho, negli antoniniani del III secolo generalmente la Pax ha come attributi l'elemento floreale, alzato nella mano destra, e lo scettro/bastone nella mano sinistra. Quest'è di solito verticale od obliquo. La cornucopia invece la sì ritrova nella Hilaritas, nella Providentia , nella Moneta ecc. Questo non solo per Carausio, ma un po'in tutti i vari imperatori sia secessionisti (gallici e britannici) che dell'impero centrale. Certo non è la regola assoluta, ma in linea di massima era l'andamento generale. La cornucopia invece compariva frequentemente abbinata alla Pax nei denari degli imperatori precedenti (Traiano, Marco Aurelio, ecc).
    1 punto
  42. buongiorno, sogno ho reltà,la vita scorre è fugge via, solo chi ha la forza di voltarsi indietro, riconosce il suo percorso- se pur nn limpida, è vita.
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  43. Il Gazzettino del Cordusio, nacque con l'intento di dar possibilità a tutti gli appassionati di potersi esprimere attraverso emozioni, articoli tecnici, racconti, rubriche, e qualunque emozione che racchiudesse il concetto correlato della passione. Un veicolo innovativo, aperto anche a chi non aveva mai scritto nulla di ufficiale, insomma finalmente la voce di tutta la numismatica, un prodotto che potesse farse sentire anche le emozioni del popolo collezionista, un trampolino di lancio, uno di quelli che non si usano più... Caro Litra68, questo è anche il tuo momento, ti spetta di diritto, da quello che ho letto sino ad oggi, tu come molti altri su questo forum, esprimete attraverso quello che raccontate la passione, avete solo bisogno di incoraggiamento, un po' come tutti coloro che la prima volta hanno approcciato al Gazzettino, e che poi increduli hanno ringraziato se stessi per il coraggio avuto, dando possibilità all'io di essere finalmente partecipe delle vicende numismatiche, quelle vicende che tutti noi vorremmo leggere per sentirci più vicini e uniti..
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  44. Mandate video, divulgativi, scientifici, anche reportage storici perché no, fate volare concretamente e realmente il vostro modo di comunicare storia e monete, ognuno col suo approccio e stile, vi aspettiamo, siate voi stessi parte integrante e fattiva di questo progetto divulgativo e del canale ! [email protected]
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  45. Ti sei fissato con 'sti alieni. Non é importante, Dio, Dei, Alieni, Leggi Universali o altro! Non DEVE essere importante ai fini della Verità, no ? Deve essere solo una eventuale conseguenza provata. Non é così semplicistico come l'hai esposta la questione. Scientificamente é una questione di modelli. Il modello o funziona sempre o non funziona. Un modello che funziona "fino ad un certo punto", non é un modello definibile scientificamente attendibile (magari, come dici tu, lo sarà in futuro se basteranno opportune correzioni all'interno di esso, ma se lo dai già per certo che il modello deve essere per forza quello, anche se "funziona sino ad un certo punto, ma POI NO", stai tu facendo un atto di fede). O rimani agnostico, in questi casi, oppure rischi di fare la fine di chi correggeva ad infinitum il modello geocentrico... Che funzionava, fino ad un certo punto! E' tutto qui il messaggio che vorrei passare. Credimi, che più leggi e pià ascolti il mondo scientifico sul tema, e più ti rendi conto che si rendono conto di navigare in acque mooooolto oscure sull'argomento, al momento. La mia speranza e che con l'approfondimento della genetica, si possa arrivare ad un modello che funziona sempre e per tutto, come dovrebbero essere i modelli corretti. Io la chiave di volta la vedo li. Vedremo, forse. Ciauz!
    1 punto
  46. Buongiorno, continuo la serie con il 9 Cavalli. Millesimo molto difficile da reperire con buoni rilievi al dritto (come gia' scritto in altra discussione)....infatti dopo tante ricerche ho preferito prendere questo pezzo. D- FERDINAN. IV. SICIL. REX Busto grande di Ferdinando IV, sotto P. R- Torre a lati dritte e porta squadrata. Ai lati il valore C. 9. Sotto la torre il millesimo 1792 Cifre grandi e allineate orizzontalmente. Bordo con treccia a rilievo. Peso
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  47. Il secondo Grano 1792 D- FERDINAN. IV SICILIAR. REX Sotto P. R- VN / GRANO / CAVALLI A. 12 P. sotto 1792 leggermente incurvato verso il basso. Questo conio presenta (a differenza dei due sopra postati) il fiocco a legare la corona. Contorno a treccia.
    1 punto
  48. Le differenze di conio fra le due monete sono nella disposizione del millesimo: nel tuo le cifre sono allineate orizzontalmente, nel mio seguono la curvatura della corona.
    1 punto
  49. Aggiungo il mio Grano, Per far capire le differenze dal tipo "normale"....aggiungo che questi conii al rovescio non presentano il fiocco che lega la corona. Contorno a treccia a rilievo.
    1 punto
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