Vai al contenuto

Classifica

  1. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      5567


  2. lucalup

    lucalup

    Utente


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      76


  3. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      20026


  4. vv64

    vv64

    Utente Senior


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      376


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/19 in tutte le aree

  1. Forse è la numismatica più vera... Quella dove anche i sogni divulgativi, incredibilmente diventano realtà... Dietro ai progetti ci sono tante storie, a volte spunti per sceneggiature, e qui ce ne sarebbe da scrivere e raccontare. Certo è che in dieci anni sono cambiate tante cose nella numismatica, e quest'ultima fatica, è stata forse la ciliegina che mancava ad un'opera realizzata con tanta passione. Oggi grazie a il lavoro di molti, l'ambiente sta ritornando a rivivere emozioni assopite, e Milano potrebbe essere solo il punto di partenza..
    5 punti
  2. Concordo sul fare il punto sulle varianti emerse nel corso della discussione, anche solo elencandole e documentandole con immagini. Per quanto mi riguarda metto volentieri a disposizione le immagini e i dati dei denari che ho presentato. Un caro saluto a tutti, Valerio
    4 punti
  3. A parte che non è comune ma NC, poi stiamo parlando di toscane preunitarie, i numeri non sono certo quelli degli euro commemorativi o di Vittorio Emanuele III. Inoltre, su ACsearch c'è solo una parte (minoritaria) del venduto, io ho acquistato la maggior parte dei miei pezzi al di fuori delle aste online, e dunque non risultano su ACsearch. Se ci fai caso ce n'è in questo momento perfino uno in vendita su ebay a un centinaio di euro, e se smanetti con google ne trovi altri che son passati di recente su altri canali. Suvvia, una preunitaria coniata in 400mila pezzi non potrà mai essere rara, salvo eventi particolari (ritiri o simili).
    3 punti
  4. @margheludo grazie del prezioso aiuto !! Pensavo a dir la verità fosse più semplice , ma le varianti da esaminare effettivamente sono un po’ e faccio fatica a destreggiarmi !! Spero piano piano di migliorare ?!!
    3 punti
  5. Non capisco: naumann lo ha esitato il 7/7/19 e risulta venduto a 1000 più diritti. Sempre nauman lo propone sul suo shop a 1500 in data 11/7/19 cosa impedisce che fosse stata una moneta conferita da terzi e che naumann l’abbia comprata per il suo shop e l’abbia messa in vendita al prezzo che reputa più giusto per la tipologia e la conservazione? dove è il problema, nei 200 euro di diritti che naumann non ha incassato( avendola comprata lui stesso, ma che avrebbe incassato se la moneta fosse stata acquistata da un terzo acquirente) e che adesso ricarica sulla moneta? non ci vedo nulla di anomalo o di poco trasparente, non ha nascosto informazioni, pregressi , ne prezzi realizzati e/o richiesti, anzi: ha fatto tutto in maniera estremamente corretta..... tutto questo porta a dedurre che la malignità sia solo nell’occhio di chi guarda.....guarda caso.... Hai gia processato naumann senza appello e senza neanche aver capito cosa può succedere in un paese in cui una casa d’aste può avere un suo stock( cosa proibita in Italia) e comprare e vendere in prima persona ( altra cosa proibita in Italia) credo che tu abbia un concetto di economia di commercio molto particolare e decisamente personalistico. Ma totalmente errato,....e non solo quello
    3 punti
  6. Personalmente , come altri utenti , ho scelto di non partecipare piu' alle discussioni di alcune sezioni proprio per i tuoi stessi motivi.
    2 punti
  7. Eccoci ?, ora ci vuole la moneta ma più che altro un volontario , entriamo nel fare ora ...?
    2 punti
  8. Beh allora questo Cordusio qualcosa di buona porta ogni tanto..
    2 punti
  9. E costata cara......ma finalmente ritorna in Sicilia.
    2 punti
  10. Questo è invece il secondo esemplare. Passato su Ebay nel settembre 2010, non ne conosco il destino. Il peso non è attendibile (se non ricordo male, Lanz aveva l'abitudine di attribuire un peso forfettario di 1,0 g ad ogni denaro lucchese che metteva in vendita...)
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, condivido con voi le monete in rame che ho in collezione del 1792 per Ferdinando IV comprese le poche varianti che sono riuscito a reperire in questi anni. Inizio con la foto di tutti i pezzi e poi con la Pubblica a seguire fino al piccolo 3 Cavalli, descrivendone le particolarita' . Chiedo a chi avesse in collezione nominali in rame del 1792 di postarli per un confronto dei conii. Ringrazio quelli che vorranno dare un contributo alla discussione e Augurando a tutti un Felice e Fortunato Anno nuovo.
    1 punto
  12. Questo breve Post non e' dedicato in particolare a Giano come divinita' in quanto molte e varie notizie su questo antichissimo dio italico romano sono reperibili in rete , ma al suo declino come divinita' venerata dai Romani , declino avvenuto agli inizi dell' Impero anche se il Tempio o i due Templi dedicato/i a Giano rimasero in funzione fino al tempo di Teodosio I , declino che inizio' probabilmente entro il I secolo della nostra era e che si concluse con il primo decreto di Teodosio I del 380 , seguito poi dal decreto del 392 quando inaspri' quello del 380 , proibendo tutti i culti pagani . Giano fu la divinita' forse piu' rappresentativa dei Romani dalla monarchia alla Repubblica , quando la sua immagine bifronte accompagno' e fu impressa sui Quadrigati in argento e sui massicci Assi in bronzo che recavano al rovescio la prua di nave , prima semplice , cioe' anonima , poi con simboli e infine con i monogrammi dei Legati ; l' Asse con Giano e la Prua , fu la moneta bronzea per eccellenza di Roma repubblicana , forse piu' degli argenti , esprimeva e lo fa tutt' ora , la potenza e la fede religiosa incrollabile , unita a quella della forza navale , che infine porto' i Romani a dichiarare orgogliosamente , prima il Mar Tirreno , poi tutto il Mediterraneo : “Mare Nostrum” . La rappresentazione di Giano sulle monete praticamente scompare con la Repubblica , un' era si conclude insieme ad un' altra , Giano nell' Impero compare molto raramente ed anche con dubbio , perche' non piu' rappresentato bifronte come nella Repubblica , ma come una figura che regge uno scettro ; piu' sicura la rappresentazione del suo Tempio nel Foro in quanto espressamente citato nella legenda su alcune monete di Nerone . L' antico Tempio di Giano di epoca repubblicana era situato nel Foro Olitorio , era situato ad est del futuro Teatro di Marcello e direttamente collegato alla leggenda dei 300 Fabii , sterminati al fiume Cremera nel 477 a.C. dai Veienti , tranne uno , da cui discese poi Fabio Massimo detto il “Temporeggiatore” o “scudo di Roma” , il Tempio venne ricostruito da Caio Duilio nel III secolo a.C. dopo la vittoria navale di Milazzo del 260 a.C. , poi di nuovo da Tiberio ; la leggenda narra che il Tempio nacque in seguito all' alleanza fatta tra Romolo e Tito Tazio il Re sabino e da cio' nacque il doppio volto del dio a significare l' unione del popolo romano e di quello sabino , la statua del dio fu posta in un tempietto che pare sia sopravvissuto con varie ricostruzioni , fino alla fine dell' Impero nel luogo chiamato : Tria Fata , dal nome delle tre Parche che erano vicino alle falde del Campidoglio . Anche lo storico bizantino Procopio , testimone della guerra gotica in Italia , ricorda questo Tempio che era fatto tutto in bronzo , lo colloca pero' nel Foro romano , mentre l' antico era situato nel Foro Olitorio e secondo Orazio vicino alla Porta Ratumena , verso il Campo Marzio . Questa la testimonianza diretta di Procopio sul Tempio di Giano nel Foro : “……..Allora avvenne pure che alcuni Romani sforzassero le porte del Tempio di Giano tentando di aprirle di soppiatto . Questo Giano era il primo di quegli Dei antichi che i Romani nella lingua loro chiamano : Penati . Egli ha il suo Tempio nel Foro , di contro al Senato , poco piu’ in la’ di : Tria Fata , che cosi’ chiamano i Romani le Parche . Quel Tempio e’ tutto in bronzo , di forma tetragona , e grande tanto da coprire la statua di Giano . Questa statua anch’essa in bronzo e’ alta non meno di cinque cubiti ( circa metri 2,50 ) , in tutto il resto ha figura umana salvo che ha la testa con due facce , delle quali una e’ volta ad oriente , l’ altra ad occidente . Dinanzi a ciascuna faccia sonvi porte di bronzo , le quali secondo l’antica costumanza romana in tempo di pace e di bene si chiudevano , quando invece si stesse in guerra si aprivano . Venuta pero’ quanto mai in onore presso i Romani la fede cristiana , queste porte non aprivano mai piu’ , neppure quando fossero in guerra ; in quell’ assedio tuttavia alcuni che avevano in mente, secondo io credo , l’ antica religione , si attentarono ad aprirle di soppiatto , senza pero’ riuscirvi totalmente , salvo che le porte non combaciavano piu’ tra loro come prima . Rimasero ignoti coloro che questo tentarono , ne’ in tanto trambusto di cose se ne fece inchiesta veruna . dacche’ ne fu avvertito dalle autorita’ e neppure il volgo , ad eccezione di ben pochi , ne venne a sapere” Da Wikipedia , alcuni luoghi d' Italia che sembrano avere una attinenza con il nome dell' antica divinita' italica romana : Giano viene assunto dal Medioevo a simbolo di Genova , in relazione al suo nome antico di Ianua . Come tale viene spesso accostato al Grifone , altro simbolo di questa città . Troviamo effigi di Giano nel tempietto-fontana di piazza Sarzano (l'erma bifronte sulla cupoletta, proveniente da una fontana cinquecentesca opera della bottega in Genova di Giacomo e Guglielmo della Porta, ancora negli ottocenteschi lampadari di Galleria Mazzini. Una rappresentazione indubbiamente più moderna ed essenziale la troviamo nel palazzo azzurro sito in fiumara. Oltre a Genova, Giano è il simbolo di Tiggiano (provincia di Lecce), Subbiano (provincia di Arezzo), Selvazzano Dentro (provincia di Padova) e Centro Giano (provincia di Roma), San Giovanni Rotondo (Provincia di Foggia). L'immagine di Giano è presente nel gonfalone di Tiggiano(provincia di Lecce) perché secondo un'etimologia popolare il nome del paese potrebbe derivare dal nome del dio Giano (in realtà il toponimo è un prediale costruito sul gentilizio romano Tidius . In Basilicata, presso Muro Lucano (PZ) è presente il toponimo Capo di Giano e Varaggiano , mentre presso Melfi c'è Foggiano . A Pescopagano , in una nicchia sotto l'arco di Porta Sibilla vi è una statuetta raffigurante Giano bifronte . L'immagine di Giano è presente nel gonfalone di Subbiano (provincia di Arezzo) perché secondo un'etimologia popolare il nome del paese deriverebbe dal latino Sub Janum condita ("fondata sotto [il segno di] Giano") , ma in realtà il toponimo è un prediale costruito sul gentilizio romano Sevius . Il nome della città di Avezzano in Abruzzo stando ad un'ipotesi giudicata inverosimile da storici ed archeologi deriverebbe da "Ave Jane", un'invocazione posta sul portale di un tempio consacrato al dio Giano. Secondo la leggenda attorno al tempio ebbe origine la borgata formata dai primi agricoltori stanziati nell'area che originariamente circondava il lago del Fucino . Il toponimo di Selvazzano Dentro di origine romana parrebbe riportare alla presenza di un boschetto sacro al dio Giano (selva di Giano) , l'attuale stemma comunale riporta infatti un altare dedicato al dio . Il nome del dio è invece all'origine dei due toponimi Giano dell'Umbria e Giano Vetusto, non direttamente ma attraverso un nome di persona latino Ianus (al quale sarà originariamente appartenuto il fondo sul quale è sorto il centro abitato) . A Reggio Emilia c'è un Giano su uno spigolo di Palazzo Magnani in Corso Garibaldi. Nel comune di Maddaloni, in Provincia di Caserta, esattamente dinanzi l'ospedale cittadino, sono ancora visibili i resti di un tempio con l'iscrizione "Iano Pacifico". A Trieste vi è una fontana con il volto bifronte del dio, posta all'inizio del Viale XX Settembre. In quanto alla scelta del sito, va notato che nei primi anni dell'Ottocento in quel punto si trovava un recinto con cancello, che segnava l'uscita dalla città . In foto , in ordine : tre probabili rappresentazioni del repubblicano tempio di Giano nel Foro Olitorio , il Giano ai Musei Vaticani , Giano serie fusa , Giano Asse repubblicano coniato , Giano su Quadrigato in argento , due Sesterzi di Nerone con il tempio di Giano nel Foro .
    1 punto
  13. Comunico che il giorno 17/6/2019 si e’ effettuata l’inaugurazione nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana a Milano della terza e nuova teca di monete di zecche italiane. Si aggiunge alle due teche inaugurate un anno fa basate su un percorso monetario strutturato di monete milanesi da Carlo Magno alla chiusura della zecca. La presentazione a inviti si e’ svolta davanti alle autorità comunali, all’ Ambrosiana tutta col Capo Gabinetto del Medagliere Ambrosiana Prof. Giancarlo Alteri, ad Associazioni, a rappresentanti degli Ordini Professionali, agli sponsor che sono il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e il Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre ora per la collettività, per la città, per gli appassionati, per le scolaresche che potranno ora in ogni momento vedere le monete esposte in modo permanente. Questa nuova iniziativa divulgativa può essere riassunta con questi due spot, il primo “ da Milano a tutta la Penisola “ perché ora tutto il nostro Paese e’ rappresentato in un abbraccio Numismatico e il secondo “ dall’esposizione al piccolo Museo Numismatico “ perché ora sia per la quantità di monete esposte, che per la loro qualità e rarità e per le varie provenienze geografiche, si può parlare ora di piccola realtà museale numismatica in Milano città. Ci si augura che la Sala 19 della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che nella mappa che viene consegnata ai visitatori ora riporta la dizione collezioni numismatiche/medagliere possa diventare, grazie anche a questo ulteriore sforzo gestionale, operativo e finanziario da parte del nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, sempre più un polo culturale, Numismatico e aggregativo ora a disposizione della città e di tutta la collettività al di sopra di ogni sigla e appartenenza, grazie per l’attenzione
    1 punto
  14. spero di non aver sbagliato ancora sezione...se fosse mi scuso 1 lira del 1863 chiedo gentilmente il valore grazie
    1 punto
  15. Nuovo pezzi da 20 lire del 1957 mai chiamati "Marenghi?" Forse nel divertimento? Forse come commento storto? Qualcuno può per favore dire perché è stato permesso appianare apparentemente nel 1959 e poi morire? v. --------------------------------------------------------------- Were the new 20-lire pieces of 1957 ever called "Marenghi?" Maybe in fun? Maybe as wry comment? Can anyone please say why it was allowed to seemingly wither in 1959 and then die? v.
    1 punto
  16. Buongiorno a tutti! Ho comprato un lotticino di Carausio in asta un mese fa per vedere questa moneta. Si presenta con uno stile del ritratto di stampo "barbarico" / del primo periodo. Purtroppo non vi sono lettere nel rovescio, ma presumo si tratti di una classica PAX AVG zecca incerta. La curiosità nasce sul campo: IMP CARAVSIVS P AVG [PAX AVG?] V|R (R 90°rotato) Pax stante a sinistra regge ramo d'ulivo e cornucopia. peso: 3,24g diametro 21mm Ho già visto diverse monete di Postumo (sear 10967), Vittorino con V nel campo sinistro, ma in queste monete mai una pax con cornucopia, il che mi porta ad escludere mentalmente un ibrido con coniazioni galliche. Mi sta sfuggendo qualcosa? Vi viene in mente qualche altra coniazione? PS: so che le foto fanno schifo, quindi se aveste bisogno, ne metterò altre! (giuro che m'iscrivo a un corso di fotografia!)
    1 punto
  17. Più che mettere in dubbio io R3 lo mette in dubbio la tabella da te postata (che non hai ancora spiegato perché dici che i 5000 sono di Ferdinando e invece sono di Leopoldo come chiaramente indicato), i passaggi su Acsearch e i prezzi a cui vengono venduti. Poi il mondo è bello perché è vario.
    1 punto
  18. Come ho già scritto nella discussione di competenza, il denario va visto in mano. È possibile che sia falso ma non giudico da una foto, a meno che non sia un falso evidentissimo. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  19. Sto impazzendo!| (l'ho scritto prima di vedere la soluzione) Bravo ciosky! (e pensare che Anafi è tra le mie isole preferite... collegata da un comodo traghetto a Santorini, dove si arriva comodamente in aereo)
    1 punto
  20. Costantino I con VICTORIAE LAETAE PRINC PERP. Zecca STR , Treviri. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  21. Allora, se ben capisco, il conferente "X" affida al gestore dell'asta una moneta da vendere. Chi decide il valore della base d'asta, a 400 Euro (e la stima, a 500)? il conferente? In questo caso il gestore dell'asta avrebbe il dovere di avvisarlo che la moneta è sottostimata, visto che ritiene che tale moneta possa essere venduta a 1500 Euro. Il gestore dell'asta? Perchè sottostima una moneta che ritiene possa essere venduta al triplo della stima? "elegante" la faccenda non appare proprio.
    1 punto
  22. ...prima trasmissione radiofonica: URI (Unione Radiofonica Italiana). 1-RO: Stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana per il servizio delle radioaudizioni circolari. Il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto "Opera 7", I e II tempo.» È la voce della violinista Ines Donarelli che annuncia l’inizio delle trasmissioni radio dalla stazione San Filippo di Roma (nell'attuale quartiere Parioli). Comincia da qui la storia della radio in Italia, che all'inizio è riservata a pochi abbonati e solo la diffusione di apparecchi più maneggevoli ne farà un fenomeno di massa.
    1 punto
  23. Essendo sulla tua stessa lunghezza d'onda, come non omaggiarti ... Claudio Coello - Museo del Prado di Madrid " San Luigi Re di Francia che adora la Sacra Famiglia " 1665 - 1668 Mostra " Il Potere e la Grazia - I Santi Patroni d'Europa " Roma - Palazzo Venezia ( 2009 - 2010 )
    1 punto
  24. Ciao, consiglio spassionato: lascia perdere! Considerando che poni la domanda se in un futuro potrebbero avere una plusvalenza ( numismatica), vuol dire che tieni in considerazione anche l'aspetto dell' investimento. Tutte queste emissioni commemorative in argento, NON avranno mai un plus numismatico, vengono vendute a carissimo prezzo, ( rispetto il fino), sono solo un affare lucroso per chi le emette e le commercia. Se noti in varie aste, vengono vendute a PESO, monete commemorative in argento emesse 30/40 anni or sono ( nonostante gli anni non sono riuscite a guadagnare nulla in campo numismatico), monete proof considerate junk silver, considerato il bassissimo valore di questi tempi dell'argento ( circa 0.4356 al Gr.) Resta a favore di queste emissioni, la bellezza, l'incisione, ecc eccc, tutte cose che si possono anche riscontrare in monete "vere" con un po' di anni sul loro groppone. saluti TIBERIVS
    1 punto
  25. Buongiorno a tutti, @talpa complimenti per questi tre testi, molto interessanti, quello della Cantilena mi è scappato in una recente asta ?. Ti invidio di sana e Amorevole Fratellanza Lamonetiana.
    1 punto
  26. Oltre a essere moneta stupenda nel suo insieme siamo di fronte a un libro storia schiuso. Straordinario! Grazie Mario
    1 punto
  27. Peccato per il foro. Ma pure questa è storia. Vedo il valoroso crociato, prima della battaglia, rigirare la moneta tra le mani, Cristo, Croce, Cristo ... fare un foro, infilare un laccio e mettersela al collo. Con spada, scudo e la protezione divina, in groppa al bianco destriero affrontare l'infedele. E dopo mille anni averla tra le mie mani. Tratto dalle fantasie di PizzaMargherita.
    1 punto
  28. Complimenti, veramente una bella moneta.
    1 punto
  29. Penso anch'io si tratti di un follis anonimo di classe J. Difficile però stabilire di quale variante si tratti (il DOC ne elenca 14), in ogni caso il periodo è circa 1080-1085, quindi a cavallo tra i regni di Niceforo III (su follis del quale si trovano spesso ribattuti) e di Alessio I. Il Sear lo classifica sotto quest'ultimo imperatore. La zecca di produzione viene individuata in Costantinopoli.
    1 punto
  30. Ciao, provo a classificarla. A me sembra un asse di Antonino Pio Augusto D/: IMP CAES AELIVS ANTONINVS AVG: testa di Antonino Pio, nuda, a destra R/: PONT MAX TR POT COS: la Pax (con S C ai lati della figura) stante a sinistra, nella mano destra un ramoscello, nella sinistra una cornucopia Potrebbe essere la RIC 519 b. Cosa ne pensate? potrebbe essere esatta? Sul valore non mi esprimo, non saprei proprio, Nell'attesa di vostri riscontri, saluto tutti. Stilicho Ore 8: ho ripensato al peso della moneta che si avvicina di più a un dupondio che non ad un asse, anche se l'aspetto fa propendere per un asse….cosa dite?
    1 punto
  31. E perché hai visto solo la più cara? E tutte le altre le hai viste? Quelle da 1 o 2 o 3 euro? Non sono altro che la stessa moneta. E questo non ti fa pensare che c'è qualcosa di strano in quest'inserzione? Purtroppo ci sono venditori che non sanno cosa vendono e si credono di avere un tesoro, oppure lo sanno e vogliono abboccare il pollo. Oppure più semplicemente ha sbagliato a scrivere e intendeva 1,00 euro....... L'unica moneta che può valere 1000 euro, ma in fdc, è la lira 1863 con al retro non lo stemma ma il valore e della zecca di Torino.
    1 punto
  32. Canina! Chi era costui? È la frase di scolastica memoria che mi venne in mente quando per la prima volta mi trovai a girare per Vardacate. Nato a vissuto per molti anni ad Augusta Taurinorum, a Vardacate ci arrivai quasi per caso, molti anni fa. Io praticamente neanche sapevo (ahimè) dove fosse Vardacate, nonostante non fosse poi tanto lontana dalla mia città natale. Se per Ligabue (l’aedo) Corrigium era città “di cosce e zanzare”, per me Vardacate era città di “burbe e zanzare”, visto che praticamente tutti i maschietti di Augusta Taurinorum facevano il CAR a Vardacate e viste le enormi distese di risaie lì presenti , noto pabulum per quegli insetti famelici e spietati. Sia come sia, alla fine… Hic manebimus optime! Esclamai. Trovai il mio primo lavoro , conobbi mia moglie, la sposai, diventai cives di quel municipium e misi su famiglia. Ebbene, come dicevo, passeggiando bel bello per la città, mi imbattei in un monumento: “Canina! Chi era costui? «Canina! questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio, un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era costui?» Dopo qualche mese dal mio arrivo a Vardacate, mi presi una meritata vacanza e con il Cursus Publicus (per la precisione con la Rubra Sagitta) arrivai nell’Urbe, quella con la “U” maiuscola: Roma! Tra le tappe della mia visita vi era una passeggiata sulla Regina Viarum, la via Appia Antica. Armato della mia immancabile guida, varcata la massiccia cortina delle Mura Aureliane dalla maestosa Porta San Sebastiano, dopo una bevuta al vecchio fontanile, iniziai il mio cammino. Subito mi ricordai delle parole del buon Orazio: “ (…) minus est gravis Appia tardis (…) ovvero: “L’Appia è meno faticosa a chi la prende comoda”. Pertanto, seguendo il suo consiglio, mi avviai pedetemptim lungo la strada. Sepolcro di Geta…catacombe di San Callisto e San Sebastiano…Villa e Circo di Massenzio… Tomba di Cecilia Metella…Capo Bove…Indescrivibile il piacere di camminare sull’antico basolato, in una calma surreale…Quanto sembrava lontano il caos dell’Urbe…. …le vestigia sparse cercai per poggi solitarii et ermi….quando ad un certo punto un monumento attirò la mia attenzione… Presi la mia fidata guida e lessi: “monumento detto dei Rabirii, del quale Canina (questo nome mi ricordava qualcosa…) scrive che non solo per la pertinenza delle indicate persone ma per l’eleganza dei suoi ornamenti…ha meritato di avere la preminenza su tutti gli altri per essere ristabilito nel miglior modo che fu possibile. Canina ( a ridaje….) ricostruisce il monumento funerario secondo lo schema di una grande ara, utilizzando, come descrive egli stesso, tutti i frammenti che furono rinvenuti tra le sue rovine”. Proseguii il mio cammino finché, al VI miglio, subito dopo la splendida Villa dei Quintili, incontrai il grande Mausoleo di Casal Rotondo. Ripresi la mia fidata guida e lessi: “…è un sepolcro circolare di età augustea così chiamato a causa di un piccolo casale (guarda caso…), ora trasformato in villa, che vi fu costruito sulla sommità. A lato del monumento, Luigi Canina (Canina….ancora tu….ma non dovevamo non vederci più?) volle alzare una grande quinta in laterizio per esporre i frammenti di marmo che egli riteneva appartenessero alla decorazione della tomba, poiché rinvenuti nei pressi dell’edificio.” : Luigi Canina….Ecco chi era costui!! Luigi Canina, nacque proprio a Vardacate il 24 ottobre 1795. Dal 1818 fu a Roma per studiare e dirigere numerosi cantieri, commissionati soprattutto dalla famiglia Borghese (tra i più famosi i monumentali propilei di ingresso della Villa da Piazzale Flaminio). Contemporaneamente coltivò un profondo interesse per l’archeologia, che lo portò ad essere nominato Commissario alle Antichità dell’allora Governo Pontificio nel 1839. Diresse importanti scavi a Roma (nelle proprietà Borghese, nel Foro Romano, sull’Appia Antica), Tuscolo e Veio, e pubblicò numerosi studi sull’architettura e topografia antiche. A lui si deve la realizzazione, tra il 1851 e il 1855, del progetto per la sistemazione della Via Appia Antica come passeggiata archeologica: si occupò di espropriare l’area, ripulire e restaurare i monumenti ai lati della strada, creando il “museo all’ aperto” che è tuttora davanti ai nostri occhi, per la conservazione sul posto dei reperti archeologici dei monumenti, allestiti su quinte architettoniche in corrispondenza degli antichi sepolcri. Lo studioso, anticipando metodologie oggi affermate, ha realizzato un programma di interventi nel pieno rispetto del rigore scientifico. I reperti mobili, pertinenti ai singoli monumenti, furono recuperati nell’unico modo possibile, ossia inserendoli in una struttura dichiaratamente nuova, limitata all’essenziale, che doveva suggerire la forma del monumento romano solo nella facciata. Sempre a Roma si occupò infine della sistemazione di alcuni monumenti nell’area del Foro Romano. Luigi Canina è sepolto a Firenze, In Santa Croce, tra i grandi (un vero onore, direi). Per concludere, volevo dire che Vardacate non è solo città di burbe e zanzare. Infatti, gode di alcuni bellissimi monumenti come il Duomo di Sant’Evasio (una delle più importanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte), la sinagoga (un vero gioiello nel suo genere) e il Castello (spesso sede di mostre ed eventi). Inoltre (per i golosi) a Vardacate si producono i Krumiri, biscotti tipici della città, famosi in tutto il mondo (indescrivibile il profumo che si sente nelle vie limitrofe alla bottega). Infine, nel secondo fine-settimana di ogni mese, si tiene il Mercatino dell’Antiquariato dove tra le altre cose è possibile trovare tante belle monete. Se vi fa piacere, non preoccupatevi delle zanzare (basta un po' di Autan, dai!) e venite numerosi a Vardacate, alias (Casale Monferrato in provincia di Alessandria)! Un saluto a tutti. Stilicho
    1 punto
  33. La differenza la fa la conservazione e comunque 1 lira 1863 Milano non può mai raggiungere i 2000 euro.
    1 punto
  34. 2000 euro è un prezzo assurdo, 5 euro invece è più o meno il prezzo di mercato in condizioni BB/MB. Saluti, Salvatore
    1 punto
  35. scusatemi tanto per capire: perché in rete si trova la stessa moneta da 5 euro fino a 2.000 in vendita? che differenza c'è?
    1 punto
  36. In queste condizioni, non suscita interesse collezionistico, è la lira più comune; vale l'argento contenuto...per dire un numero ...3 - 5 €
    1 punto
  37. Lira 1863 Milano comune in conservazione molto bassa il D/ qMB e R/ MB valore pochi euro. ( ARGENTO) saluti TIBERIVS
    1 punto
  38. 1 punto
  39. ciao @lucalup perdona il ritardo ma come promesso sono riuscito a consultare le sacre scritture , capisco le tue difficoltà che sono poi anche le mie o di chiunque non veda passarsi tra le mani centinaia di questi piccoli capolavori ma vedrai che con il tempo sarà tutto un pò più semplice, a mio parere il denaro precedente potrebbe essere un -F.IV.3a- sia per le dimensioni che ci hai fornito della grande "F" che per la lunghezza del gambo della "P" di PISA, anche la forma della "I" sempre di PISA sembra corrispondere alla descrizione del catalogo ma controlla anche tu per sicurezza. escluderei comunque la presenza del globetto ai piedi della "F". spettacolare quest'ultimo che hai postato, qui c'hai visto giusto e condivido la tua classificazione -F.IV5- primo quarto del XIIIsec. si inizia a vedere bene la somiglianza stilistica con i primi grossi coevi, guarda la "I" di PISA e la "T" di IMPERATOR , per quanto riguarda la "A" di PISA invece vedo forti somiglianze con quelle dei denari di Lucca H6 (se non ricordo male) con anelletto e varianti sempre della prima metà del XIIIsec. complimenti veramente molto bella.
    1 punto
  40. Basta leggere, riprova a leggere i post dal 38 al 43 è tutto spiegato ( se però hai almeno qualche base di fotoritocco, e sai cos'è un pixel) TIBERIVS
    1 punto
  41. Egregio Sig. Eros Marchetti, innanzitutto La Ringrazio per aver risposto. Non era mia intenzione dare inizio alla caccia di una persona che ha l'unico merito di essere il fortunato possessore di una moneta Inedita e considerata “ fantasma “. Il mio scopo è cercare di capire perchè alcune monete di Carlo Alberto, regolarmente registrate dalle Zecche di TO e GE, non sono mai apparse. Lei potrebbe dare un notevole contributo alla Storia Numismatica, se solo fosse disponibile a fornire alcuni dati. Non parlo di dati personali ( dove e come ha reperito la moneta, quanto l'ha pagata etc ). No. Si tratta semplicemente di condividere con altri appassionati e/o studiosi quello che sa ( magari senza entrare nei particolari ). Il tono del suo intervento è stato un po' troppo sopra le righe, ma posso capire che in passato abbia avuto delle problematiche con i Gestori del sito. Io sono un novellino e proprio per questo mi permetto di risponderle accuratamente a quanto Lei ha scritto: Ha ragione: ognuno può disporre come vuole dei beni in suo possesso. Ma così la Sua Moneta diventa inutile, un semplice pezzo di argento. (E' come avere un Van Gogh inedito e tenerlo in una Banca Svizzera!). E' un'ipotesi che avevamo sollevato nel post. Se legge avevo scritto “probabilmente” e quindi, avessi altri riscontri, Le potrei anche credere. Non mi interessano i particolari " personali " e non sono un “rosicone”. Non ho invidia per chi ha delle monete che io non ho, anzi è un vero piacere vedere delle monete postate da chi è nel forum ! Qui è una vera “Illuminazione...alla Dan Brown” scoprire che esiste “ un unico posto dove trovare millesimi TO etc “ accompagnato anche da una frase che mi sembra Arabo (?) ( chiederò la traduzione a qualche mio paziente marocchino..). E' una setta esoterica ? Siamo quasi arrivati al Tesoro dei Templari ? Sono piemontese, quindi conosco anche la storia esoterica di Torino. Invece, mi perdoni, invece di mandarmi una frase in presunto Arabo, era meglio mi scrivesse una frase in piemontese tipo “ Badòla ! T'les capì gnente !”.Almeno l'avrei capita ! Ma per chiudere la questione, che avrà annoiato i lettori del post, la prego di fare una semplice cosa ( considerato che oltre al 1845 To avrà comperato “nell'unico posto” anche altri millesimi “fantasma” - io mi sarei fatto un mutuo !): per favore “posti” qualche immagine di queste monete... PS: il 5 Lire 1838 non è una moneta “fantasma” è molto rara. Mi manca, accidenti se mi manca.... Transazione Privata ? Che ne dice ? ? Cordiali Saluti,
    1 punto
  42. Nessun prestito: la Biblioteca Ambrosiana dispone di un tesoretto di oltre 22.000 tra monete e medaglie. Il Prof. Alteri ha scelto, in base ad un suo criterio altamente professionale (è il curatore del Medagliere Vaticano) quali monete, fra le tante, quelle che potevano rappresentare l'Italia con la terza teca... Qui sotto, ad esempio, l'angolo dedicato a Venezia:
    1 punto
  43. Durante l'assedio con il rame ed altri metalli recuperati dalle macerie il comandante generale Valterre fa coniare monete ossidionali ovvero prodotte per sopperire alla mancanza di denaro ad uso degli assediati. Non essendoci una zecca all'interno della fortezza viene costruito un forno in mattoni in un cascinale e quindi s’inizia la battitura delle monete. La coniazione delle monete viene iniziata probabilmente il 6 marzo, cioè solo quaranta giorni prima della resa della fortezza: circolano quindi per pochi giorni. Vengono approntate monete del valore di centesimi 50, di cui si conoscono otto diverse varianti di conio. Viene anche progettata una moneta da 25 cent., della quale, a quanto risulta, si conosce un solo esemplare che si trova ai Civici Musei di Udine. La serie si sarebbe completata con i valori di 10 e 5 centesimi, ma la capitolazione ne blocca sia il progetto che la produzione.
    1 punto
  44. Haaaaaaaa Avevo ragione io , sei diventato un professionista con adeguata attrezzatura ; ci vuole pazienza e capacità per arrivare a simili livelli ....a me preclusi . Bravissimo ,complimenti ancora ..P.S. quando mi servirà vengo da te con un paio di monete sigillate e , sconto 99% ,io sono poverino , mi immortali come sai fare solo tu ,le mie due gioie. Ciao
    1 punto
  45. Ciao, Diciamo che se si vuole fare una buona foto, che esalti la bellezza della moneta, la plastica della perizia non dovrebbe esserci. E' ovvio che in questo caso rappresenti un "collo di bottiglia" non indifferente. Quindi, sintetizzando al massimo, il concetto si riassume in: una buona (e bella) foto comincia con l'avere la moneta "nuda" in mano. Se questo non è possibile, si deve scendere a compromessi. Il compromesso maggiore sono le parti riflettenti della plastica. L'unica dritta che posso darti è quella di scattare evitando il più possibile riflessioni sulla plastica. Ti allego la foto di un marengo aratrice (in oro rosso), scattata da dentro la bustina peritale tanti anni fa con una vetustissima compatta digitale. Il riflesso c'è, ma è "poco" percepibile, e ciò ha facilitato anche l'operazione di scontorno
    1 punto
  46. + In edizione Originale, skuby
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.