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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/19 in tutte le aree

  1. Qui il dibattito potrebbe essere infinito. Personalmente, per le medievali, sono contrario a qualsiasi forma di imbustamento, incapsulamento e persino all'uso dei guanti. Monete così vecchie portano con sé, attraverso la patina, anche la storia di chi le ha maneggiate e dei luoghi in cui sono state conservate. Però condivido il discorso di Petrangeli, sono video divulgativi, rivolti a chi non sa nulla di monete. Mostrare i guanti nel video avrebbe un forte significato didattico. Aiuterebbe i neofiti a capire che si tratta di pezzi di storia, "da trattare coi guanti". Talvolta maneggio pergamene e carte medievali piene di polvere e di insetti morti e respiro schifezze. Ma questa non è certo l'immagine che darei ad un aspirante ricercatore. Infatti nelle giornate dimostrative gli addetti all'archivio indossano guanti candidi nuovi di zecca (che restano tali giusto il tempo della visita). Tutto questo serve anche ad insegnare il rispetto per le cose antiche. Un rispetto che nei più giovani non va mai dato per scontato. Il guanto per le monete potrebbe anche sembrare eccessivo, ma dal punto di vista didattico potrebbe inibire sul nascere ogni idea di abrasione, acidazione, raspamento ecc ecc.
    6 punti
  2. Ultimo denaro entrato in collezione. Appena sarà fisicamente fra le mie mani posterò i dati ponderali, nell' attesa godetevi le immagini. Era da tempo che cercavo un denaro di questa non comune variante con la E con taglietto verticale al centro.
    3 punti
  3. Canina! Chi era costui? È la frase di scolastica memoria che mi venne in mente quando per la prima volta mi trovai a girare per Vardacate. Nato a vissuto per molti anni ad Augusta Taurinorum, a Vardacate ci arrivai quasi per caso, molti anni fa. Io praticamente neanche sapevo (ahimè) dove fosse Vardacate, nonostante non fosse poi tanto lontana dalla mia città natale. Se per Ligabue (l’aedo) Corrigium era città “di cosce e zanzare”, per me Vardacate era città di “burbe e zanzare”, visto che praticamente tutti i maschietti di Augusta Taurinorum facevano il CAR a Vardacate e viste le enormi distese di risaie lì presenti , noto pabulum per quegli insetti famelici e spietati. Sia come sia, alla fine… Hic manebimus optime! Esclamai. Trovai il mio primo lavoro , conobbi mia moglie, la sposai, diventai cives di quel municipium e misi su famiglia. Ebbene, come dicevo, passeggiando bel bello per la città, mi imbattei in un monumento: “Canina! Chi era costui? «Canina! questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio, un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era costui?» Dopo qualche mese dal mio arrivo a Vardacate, mi presi una meritata vacanza e con il Cursus Publicus (per la precisione con la Rubra Sagitta) arrivai nell’Urbe, quella con la “U” maiuscola: Roma! Tra le tappe della mia visita vi era una passeggiata sulla Regina Viarum, la via Appia Antica. Armato della mia immancabile guida, varcata la massiccia cortina delle Mura Aureliane dalla maestosa Porta San Sebastiano, dopo una bevuta al vecchio fontanile, iniziai il mio cammino. Subito mi ricordai delle parole del buon Orazio: “ (…) minus est gravis Appia tardis (…) ovvero: “L’Appia è meno faticosa a chi la prende comoda”. Pertanto, seguendo il suo consiglio, mi avviai pedetemptim lungo la strada. Sepolcro di Geta…catacombe di San Callisto e San Sebastiano…Villa e Circo di Massenzio… Tomba di Cecilia Metella…Capo Bove…Indescrivibile il piacere di camminare sull’antico basolato, in una calma surreale…Quanto sembrava lontano il caos dell’Urbe…. …le vestigia sparse cercai per poggi solitarii et ermi….quando ad un certo punto un monumento attirò la mia attenzione… Presi la mia fidata guida e lessi: “monumento detto dei Rabirii, del quale Canina (questo nome mi ricordava qualcosa…) scrive che non solo per la pertinenza delle indicate persone ma per l’eleganza dei suoi ornamenti…ha meritato di avere la preminenza su tutti gli altri per essere ristabilito nel miglior modo che fu possibile. Canina ( a ridaje….) ricostruisce il monumento funerario secondo lo schema di una grande ara, utilizzando, come descrive egli stesso, tutti i frammenti che furono rinvenuti tra le sue rovine”. Proseguii il mio cammino finché, al VI miglio, subito dopo la splendida Villa dei Quintili, incontrai il grande Mausoleo di Casal Rotondo. Ripresi la mia fidata guida e lessi: “…è un sepolcro circolare di età augustea così chiamato a causa di un piccolo casale (guarda caso…), ora trasformato in villa, che vi fu costruito sulla sommità. A lato del monumento, Luigi Canina (Canina….ancora tu….ma non dovevamo non vederci più?) volle alzare una grande quinta in laterizio per esporre i frammenti di marmo che egli riteneva appartenessero alla decorazione della tomba, poiché rinvenuti nei pressi dell’edificio.” : Luigi Canina….Ecco chi era costui!! Luigi Canina, nacque proprio a Vardacate il 24 ottobre 1795. Dal 1818 fu a Roma per studiare e dirigere numerosi cantieri, commissionati soprattutto dalla famiglia Borghese (tra i più famosi i monumentali propilei di ingresso della Villa da Piazzale Flaminio). Contemporaneamente coltivò un profondo interesse per l’archeologia, che lo portò ad essere nominato Commissario alle Antichità dell’allora Governo Pontificio nel 1839. Diresse importanti scavi a Roma (nelle proprietà Borghese, nel Foro Romano, sull’Appia Antica), Tuscolo e Veio, e pubblicò numerosi studi sull’architettura e topografia antiche. A lui si deve la realizzazione, tra il 1851 e il 1855, del progetto per la sistemazione della Via Appia Antica come passeggiata archeologica: si occupò di espropriare l’area, ripulire e restaurare i monumenti ai lati della strada, creando il “museo all’ aperto” che è tuttora davanti ai nostri occhi, per la conservazione sul posto dei reperti archeologici dei monumenti, allestiti su quinte architettoniche in corrispondenza degli antichi sepolcri. Lo studioso, anticipando metodologie oggi affermate, ha realizzato un programma di interventi nel pieno rispetto del rigore scientifico. I reperti mobili, pertinenti ai singoli monumenti, furono recuperati nell’unico modo possibile, ossia inserendoli in una struttura dichiaratamente nuova, limitata all’essenziale, che doveva suggerire la forma del monumento romano solo nella facciata. Sempre a Roma si occupò infine della sistemazione di alcuni monumenti nell’area del Foro Romano. Luigi Canina è sepolto a Firenze, In Santa Croce, tra i grandi (un vero onore, direi). Per concludere, volevo dire che Vardacate non è solo città di burbe e zanzare. Infatti, gode di alcuni bellissimi monumenti come il Duomo di Sant’Evasio (una delle più importanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte), la sinagoga (un vero gioiello nel suo genere) e il Castello (spesso sede di mostre ed eventi). Inoltre (per i golosi) a Vardacate si producono i Krumiri, biscotti tipici della città, famosi in tutto il mondo (indescrivibile il profumo che si sente nelle vie limitrofe alla bottega). Infine, nel secondo fine-settimana di ogni mese, si tiene il Mercatino dell’Antiquariato dove tra le altre cose è possibile trovare tante belle monete. Se vi fa piacere, non preoccupatevi delle zanzare (basta un po' di Autan, dai!) e venite numerosi a Vardacate, alias (Casale Monferrato in provincia di Alessandria)! Un saluto a tutti. Stilicho
    2 punti
  4. Cicladi. Anaphe. 2 ° secolo aC. AE 12mm. Apollo in piedi di fronte, con la freccia in mano destra, arco in sinistra / Skyphos.
    2 punti
  5. Ciao nik.sala, vorrei brevemente rispondere ad alcune tue osservazioni: Ok, ma anche liquidità e status symbol. Cioè, per essere un buon investimento, sai meglio di me che un bene deve essere quanto più "liquido", cioè rivendibile, possibile. La cartamoneta, in quanto (dici tu stesso) di nicchia, non lo è. Per questo motivo non condivido quando dici: Inoltre dici: Certo, ma cosa fa più figo, una Ferrari, un Rolex, o una 500 lire Barbetti matrice? Le donne cosa preferiscono, l'uomo con Ferrari e Rolex o quello con la 500 lire Umberto I (scusa eh, senza nulla togliere..) ? Per la poca esperienza di mercatini che ho, vedo che i cinesi comprano SOLO banconote cinesi. Quando ero in Vietnam, le banconote del Vietnam erano molto più costose che in Italia. Al contrario, le lire che ho comprato a miglior prezzo le ho prese all'estero (Usa specialmente). A Veronafil, un albanese voleva vendere 13 pezzi da 100 lire Capranesi FdS ad un francese e chiedeva 30€ al pezzo ma il francese non le voleva. Le ha comprate solo quando ha visto che le volevo comprare io. Il valore numismatico è tutto nell'interesse storico-culturale: va da sé che quell'interesse ce l'ha chi appartiene a quella storia e cultura. Qui mi sei un po' nazionalista, ci sono banconote estere che non hanno nulla da invidiare alle nostre migliori lire (e poi questo aspetto è soggettivo...): eccetera... Infine: Qui sono totalmente d'accordo. Infatti, secondo me il collezionista non dovrebbe mai parlare di "investimento" ma solo di passione. Tutto il valore delle banconote che collezioniamo risiede in questa passione, che ha portato te a costruire una collezione unica al mondo. Lasciamo ai commercianti la frottola dell'investimento, noi siamo appassionati. A noi compete solo la gioia di scoprire la storia e di godere della bellezza di questi rettangoli di carta colorata. Che di per sé è già tanta roba! Un'ultima cosa: guardando i tuoi pezzi mi è venuto il desiderio impellente di liberarmi di tutti i miei mediocri MB/BB italiani e di sostituirli con dei FdS assoluti. Da domani, solo pane e acqua!
    2 punti
  6. ciao @lucalup perdona il ritardo ma come promesso sono riuscito a consultare le sacre scritture , capisco le tue difficoltà che sono poi anche le mie o di chiunque non veda passarsi tra le mani centinaia di questi piccoli capolavori ma vedrai che con il tempo sarà tutto un pò più semplice, a mio parere il denaro precedente potrebbe essere un -F.IV.3a- sia per le dimensioni che ci hai fornito della grande "F" che per la lunghezza del gambo della "P" di PISA, anche la forma della "I" sempre di PISA sembra corrispondere alla descrizione del catalogo ma controlla anche tu per sicurezza. escluderei comunque la presenza del globetto ai piedi della "F". spettacolare quest'ultimo che hai postato, qui c'hai visto giusto e condivido la tua classificazione -F.IV5- primo quarto del XIIIsec. si inizia a vedere bene la somiglianza stilistica con i primi grossi coevi, guarda la "I" di PISA e la "T" di IMPERATOR , per quanto riguarda la "A" di PISA invece vedo forti somiglianze con quelle dei denari di Lucca H6 (se non ricordo male) con anelletto e varianti sempre della prima metà del XIIIsec. complimenti veramente molto bella.
    2 punti
  7. @Acqvavitus ti regalo grazio per le belle parole. Diciamo che principalmente è la passione che mi ha mosso...senza quella, non avrei raggiunto determinati traguardi. Sul fatto che possa essere anche un investimento...ho letto tutti i commenti. Io resto convinto che lo siano, un investimento. Anche se non è il motivo per cui mi son appassionato. Chiaramente il settore cartamoneta, come altri, essendo di nicchia, non lo è tutto a prescindere da qualità e pezzi. È una “evoluzione naturale”. Lavorando nel settore Investments, ho a che fare tutti i gg. con svariati risky assets. Sono queste le principali variabili, per il settore Lusso, categoria in cui inserisco il collezionismo cartaceo : - qualità; - rarità; - reperibilità; - voi che mi sembrate particolarmente attenti, avrete notato un incremento di domanda asiatica..in tutto. Orologi, beni di consumo, auto...le Fiat non le guarda nessuno, per una Ferrari o per un Rolex c’è la lista di attesa. Secondo voi la cartamoneta italiana la comprano solo gli italiani ? Naaa... - la piramide sociale dice che all’apice c’è gente che sarà disposta a spendere sempre di più per ciò che è esclusivo. La borghesia, invece, va scomparendo...ognuno faccia i suoi ragionamenti ! - avete visto le banconote estere, nemmeno lontanamente paragonabili come bellezza alle nostre, a che prezzi vengono aggiudicate ? Per i più disfattisti, invece, dico che : - lo stesso ragionamento che fate sulla cartamoneta lo potete fare su tutto : titoli di stato, oro, immobili (io avrei preferito una mazzetta di Manzoni nel 2005, invece che comprare un appartamento) e quant’altro; - andate a vedere quanto costavano pezzi fds 20 anni fa...rispetto ad oggi; e poi, alla fine, è impagabile avere questi pezzi di storia tra le mani, la verità è questa e basta, senza calcoli, solo passione ?
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  8. Ipotesi per ipotesi Luciano non è caduto molto lontano. Infatti Ducato di Milano. Per tutti: Tucci.."I grossetti con la falsa "stampa venetiana" emessi dalla Zecca di Milano causarono perdite gravissime. Con questa monetina, infatti, si faceva incetta di ducati d'oro, depauperandone la circolazione, e si provocavano gravi sconcerti nelle vendite al minuto, in certe zone fino alla chiusura degli esercizi, per gli sconvolgimenti e gli attriti delle operazioni di cambio" "Coi provvedimenti adottati nel maggio 1472 il consiglio dei dieci si trovò ad affrontare una delle più disastrose invasioni di moneta straniera del secolo. Venezia e il territorio erano sempre più inondate da monete d'argento con la falsa stampa della Zecca nazionale, affluite in grande quantità da diversi luoghi: bisognava che entro un termine brevissimo tutti portassero le monete che possedevano in Zecca o alle casse della Terraferma, dove le avrebbero esaminate e restituite agli interessati, quelle "adulterine" tagliate a metà. Un informatore del duca di Mantova, forse con qualche esagerazione, scrive che seguirono questa sorte sette su dieci pezzi presentati. Milano aveva emesso grossetti e grossoni veneti per un valore di 80.000 ducati, con un contenuto fino così basso che il loro corso venne ridotto - per i grossetti - da 4 soldi a 2 soldi e mezzo. A sua volta il Ducato visconteo era anch'esso inondato di monete estere. Ai due Stati si ponevano gli stessi problemi e la loro soluzione veniva complicata forse meno dalla costatazione del consiglio segreto milanese che era "da alchuno tempo in qua cressuto per tutto lo pretio dell'argento", che non dalle incertezze di politiche monetarie condotte spesso senza conoscere con precisione i princìpi che si cercavano di applicare, e dalle difficoltà di imporre la sovranità monetaria in territori di limitata estensione e dai confini relativamente recenti". Convinto che queste sia una delle monete del 1472. Consideriamo che all'epoca sia il Malipiero che il Moro emettono pochissimi grossetti e non emettono grossoni, non resta che pensare al Foscari. 80.000 ducati per lire 6 e soldi 4 sono 2.480.000 grossetti da 4 soldi od 1.240.000 grossetti e 620.000 grossoni. Cari amici Milano è vicina ed è molto interessata a danneggiare la Dominante.
    2 punti
  9. Se volete inoltrare articoli per il Gazzettino o video per il canale YouTube o fare proposte, la nostra mail e’ sempre attiva anche in estate : [email protected]
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  10. Segnalo l'uscita del n. 106 di Monete Antiche Questo è l'indice: Misteriose litre con cinghiale di Morgantina? (Alberto Campana e Valeria Perin) [3-20]. · Un'ipotesi stellare per alcune monete puniche. (Alberto Di Rienzo) [21-23] · Una rara variante di Graxa. (Gianfranco Pittini) [24-26]. · Un gruzzolo di dodecanummi da Cipro: il lungo cammino di un tetradramma di Massimiano. (Alain Gennari) [27-30]. · Denari provisini romani e libri di mercatura e aritmetica del basso medioevo. (Adolfo Sissia) [31-39]. · L'evoluzione stilistica dei quattro tarì di Filippo II. (Alberto D'Andrea e Pierluigi Baisi) [40-46]. · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Choix de monnaies et médailles du Cabinet de France. Monnaies grecques d'Italie et de Sicile, chez C. Rollin et Feuardent, Paris 1913. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]
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  11. Infatti non ho parlato di soluzione, ho solamente comparato lo stesso catalogo a distanza di 17 anni, dando risalto al fatto che addirittura, dal 2002 al 2019 due gradi di conservazione non sono stati valutati, come se in quello stato la banconota sia pressoché introvabile. Quindi, anche se i valori di catalogo sono "un tantino gonfiati", figurati la notizia è giunta anche in questa sezione, è evidente a tutti, almeno così pensavo, che ci sia stata una notevole rivalutazione della banconota.
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  12. DE GREGE EPICURI Bravissimo! Quando ci sono trecce, è quasi sempre Apollo. In effetti, l'arco nella sinistra è piccolino e brutto, ma visibile.
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  13. Gent.mo rorey36, lo studio si presta a molte critiche: 1- non è stato eseguito da un Istituto scientifico serio 2- il numero di campioni presi in esame è esiguo ( per non dire ridicolo per uno studio serio ) 3- i microbi ( batteri ), virus, muffe, funghi, sono così numerosi che la loro massa è migliaia ( per difetto, ma tanto per capirci ) la massa di noi umani ed ognuno di noi ha parecchi etti di microbi nell'intestino. 4- esistono microbi patogeni e non, addirittura anche quelli "buoni" per la salute (N.B. in verità questo è rilevato nelle ultime righe dello "studio" ) come quelli che assumiamo con latticini ( yoghurt ad esempio oppure i cosiddetti "fermenti lattici" ). 5- Qualche anno fa una rivista medica serissima, pubblicò un analogo studio con migliaia di campioni presi in vari posti. Il luogo più contaminato risultò essere l'Ospedale ed in particolare mi colpì il fatto che le tazze del water fossero meno contaminate delle barelle usate per portare in sala operatoria i pazienti... Quindi non dico di leccare le Carte di Credito, le monete o le banconote ( le norme igieniche sono fondamentali, da quando Lister alla metà dell'800 scoprì le basi dell'antisepsi) però questo mi sembra un articolo buono solo per la casalinga di Abbiategrasso. Maneggiamo pure questi indispensabili mezzi di pagamento, poi laviamoci bene le mani e stiamo tranquilli. Saluti
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  15. Potrebbe essere un sycee, cioè un lingotto realizzato privatamente e circolante come moneta, venivano prodotti in tantissime forme diverse e con disegni e scritte variabili. Però non sono esperto in questo genere di monetazione, potrei sbagliarmi.
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  16. Concludo gli anni 1918 - 1968 con una constatazione amara. Nel 1968 (cinquantennale ) La Repubblica "premiò" i reduci in vita con l'Istituzione dei "Cavalieri di Vittorio Veneto" ed omaggiando gli stessi ( ormai rimasti in pochi ) con una medaglia in lega ed una medaglietta in oro; il tutto contenuto in una quadretto con cornice in plastica. Le firme dei politici naturalmente stampate ! Il bello è che ( si seppe in seguito), la medaglietta d'oro - grande come un 2 Centesimi di Umberto I - aveva un titolo di 250/1000). La Patria riconoscente.... L'avevo intuito dal tuo nickname ! Quindi anche tu non ti sei goduto il 1968 !!! La mia seconda collezione preferita ! Come al solito Litra68 sei precisissimo negli avvenimenti dell'anno e non saprei cosa aggiungere. Vi annoio con le solite riminiscenze familiari. La collezione di Monete Svizzere è diventata importante per me innanzitutto per questo motivo. Mio padre era amico di un Direttore di Banca di Lugano. Era di origini piemontesi ed appassionato di monete. Ogni tanto arrivava a casa nostra con la tipica 24 ore e chiedeva di scambiare qualche pezzo svizzero con monete del Regno. Era un amico ed una persona importante e mio padre, "obtorto collo", accettava. Le monete svizzere finivano in una vecchia scatola di latta della Talmone ! Qualche anno fa le ho riscoperte e le ho classificate. Non erano niente male, ma papà considerava vere monete solo quelle dei Savoia (!) Quindi posto una moneta della Confoederatio Helvetica e cambio anno: 1879 Helvetia Turrita con vicino( presumo ) il figlio di Guglielmo Tell. Bellissima incisione di Bovy. Al diritto Coroncina di Stemmi dei vari Cantoni che ricordano un'altra bellissima moneta italiana, vero ? Nell'anno: nasce Albert Einstein ed Edison presenta in pubblico la prima lampada ad incandescenza. Ciao
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  17. evvivaaaaa.... trovata..... @King John
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  18. Mandate video, divulgativi, scientifici, anche reportage storici perché no, fate volare concretamente e realmente il vostro modo di comunicare storia e monete, ognuno col suo approccio e stile, vi aspettiamo, siate voi stessi parte integrante e fattiva di questo progetto divulgativo e del canale ! [email protected]
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  19. Mfalier, hai colto e declinato perfettamente il senso del mio suggerimento. Poi sappiamo benissimo quale massa di emozioni e sensazioni suscita il contatto con le dita, che, se vogliamo, fa parte integrante del concetto di collezione. Grazie!
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  20. L'uomo delle stelle - (ambientato in Sicilia agli inizi degli anni '50) Sergio Castellitto vince a poker.
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  21. Caro Signor @odjob e @CdC , questa mattina , a mente fredda , ho deciso di rispondere alla sua astiosa e incomprensibile , come toni , risposta . Intendo precisare come prima cosa che il mio intervento era diretto SOLO a lei , quindi la inviterei a non coinvolgere altri utenti in quanto estranei alla mia precedente risposta , quindi di non farsi scudo dietro altri utenti . Come chiaramente esposto , tutto le ipotesi attinenti al suo post sono lecite , ma per cambiare o mettere in discussione lo stato dei fatti occorrono PROVE concrete , lei le ha ? nel caso le avesse le esponga e di conseguenza le chiederei scusa per avere usato il termine "fantasticare" ; ad oggi le "prove storiche" ci giungono dal passato e queste ci dicono la data esatta della nascita di Roma , puo' piacere o non piacere , ma tant' e' ; se non erro , le uniche prove archeologiche che dimostrerebbero almeno il secolo della fondazione di Roma , lasciando in discussione l' anno esatto del 753 secondo tradizione , sono quei fori di capanne trovati sul Palatino che attestano la frequentazione stabile del Colle dove nacque Roma , anche le poche tracce delle mura palatine risalirebbero a quel secolo di Romolo e Roma , tra il 750 e il 700 a.C. Per quanto riguarda i 7 Re di Roma che avrebbero regnato in media 35 anni , cosa ci sarebbe di strano ? a 17/18 anni si diventava adulti quindi in teoria si poteva diventare anche Re , di conseguenza essere Re fino a 53 anni di eta' , ed oltre ; come forse sapra' sono noti dai classici dei personaggi famosi di Roma antica che vissero fino ed oltre ai 90 anni , sono casi certamente rari , ma una vita normale durata tra i 60 e i 70 anni non dovrebbe essere stato un fatto straordinario , naturalmente con le dovute eccezioni dovute a svariate cause dell' epoca . La saluto
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  22. 1 punto
  23. Bello e suggestivo anche il video sul Tollero livornese, bravi!!! Unico suggerimento: essendo anche video divulgativi, quindi in qualche modo anche didattici, che ne dite di fare vedere che le monete vanno maneggiare con guanti? Cmq sempre un plauso!!!!
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  24. rispolvero questa ottima discussione per postare 2 cloni (di una moneta ultra falsificata...) apparsi recentemente sul mercato: Dall'asta di Bertolami e68 di marzo 2019: 165 - Sicily, Himera, c. 430-409 BC. Æ Hexas (20mm, 9.92g, 12h). Sempre dalla "Celebre" collezione Hruby venduta da Lanz su Ebay a marzo 2019: Himera - 19 mm, 10,40 g. non aggiungo altro ...... skuby
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  25. Magari potremmo pensare esclusivamente alla loro storia ed a quello che rappresentano anziché al loro alto valore venale, nonché pensare a quello che suscitano nel possederle in quelle eccelse condizioni. Eviteremmo di pensare che in un lontano futuro saranno dei rettangoli di carta, e che le monete auree romane varranno solo l’oro in esse contenuto. Del resto, pensandoci bene, tra qualche milione di anni qualsiasi tipo di collezione diventerà solo polvere di stelle…
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  26. Ciao a tutti. Quale piccolo contributo alla discussione, allego un articolo che uscì un po' di tempo fa su "Archeo" a firma di Romolo A. Staccioli. Buona serata. Stilicho QUANDO L'ANTICA ROMA CHIUDEVA LE PORTE DEL SACELLO DI GIANO - Copia.pdf
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  27. Ore decisive (si fa per dire) per la Brexit ……. dopo il grande sbilanciamento (è qui sottolineo tardivo) di Corbyn, adesso si deve attendere chi sarà la suprema mente illuminata che dovrà traghettare fuori lo UK dall'UE e la scelta (ipotizzo) sarà più per i demeriti che per i meriti: Brexit, ultima chiamata per evitare il “no deal” Boris Johnson è il favorito per la leadership del partito conservatore. Dopo cosa succederà? Difficile che si arrivi a elezioni generali perché tory e laburisti ne uscirebbero sconfitti. E la Brexit si farà sulla base dell’accordo siglato da Theresa May. Più brexitisti di Farage Con l’umiliante fine della residenza di Theresa May al numero 10 di Downing Street, si è aperta la gara per succederle. I deputati tory hanno scelto due candidati: l’ex-sindaco di Londra ed ex-ministro degli Esteri Boris Johnson, un irriducibile bugiardo, capace quanto Donald Trump e Matteo Salvini nel far leva sui sentimenti più beceri e vili di una parte sostanziale della popolazione, e Jeremy Hunt, detestato ministro della Sanità e poi grigio successore di Johnson al ministero degli Esteri. La scelta finale spetta ora agli iscritti al partito. Sono 160 mila, di età mediana vicina ai 60, ferocemente anti-europei, anche per le infiltrazioni coordinate da gruppi anti-europei, al punto che il 59 per cento ha votato per il Brexit party alle recenti elezioni europee. Vogliono la Brexit a ogni costo: disoccupazione, seri danni economici, la fine del Regno Unito, con l’annessione dell’Irlanda del Nord all’Eire e l’indipendenza scozzese, e perfino la distruzione del loro stesso partito non contano nulla di fronte all’uscita dall’odiata Ue. Oltre a far promesse che sanno di non poter mantenere – come riduzioni delle tasse e aumento della spesa finanziate, si suppone, dall’albero degli zecchini d’oro, cose a cui nemmeno Madam May faceva finta di credere – i due candidati sono impegnati in una furiosa corsa verso un populismo ogni giorno più fanatico. Il favorito è Johnson, in parte perché molti iscritti non perdonano a Hunt la campagna anti-Brexit nel referendum del 2016. Così, oggi l’ex ministro della Sanità, è ridotto a promettere churchilliane “lacrime, sudore e sangue”, necessarie non per salvare il paese dal giogo del nazismo, ma per liberarlo dall’oppressione di Bruxelles: “sì”, ha dichiarato, “guarderei negli occhi chi ha perso il posto di lavoro perché la Nissan ha chiuso la fabbrica o un imprenditore la cui impresa è fallita a causa delle tariffe e dei ritardi imposti dalla Brexit, e con la morte nel cuore direi loro che il sacrificio è giustificato”. Johnson può permettersi di essere più sintetico e meno diplomatico: “fuck business”, ha risposto a chi gli ha fatto notare che, oltre al Financial Times, anche le omologhe britanniche di Confindustria, Confcommercio e Confagricoltura sono unanimi nell’opposizione alla Brexit. Cosa succederà? Sembra certo che Boris Johnson vincerà la gara per diventare leader dei tory. Anche se qualche costituzionalista sostiene il contrario, verrà anche incaricato di formare il governo. La costituzione inglese non prevede un voto formale di fiducia ed entrambi i candidati non hanno escluso di prorogare (non convocare) il parlamento oltre il 31 ottobre, facendo così scattare automaticamente la Brexit. Giurata fedeltà alla regina, i ministri comincerebbero a lavorare in agosto, il parlamento si riunirebbe solo in novembre, con la Brexit (senza accordo) un fatto ormai compiuto. Teoricamente è possibile, ma ciò creerebbe un terremoto costituzionale, e deputati ed ex-ministri giurano che convocherebbero il parlamento fuori dalla Camera. Nel caso più probabile che la Camera dei comuni sia regolarmente convocata dopo la pausa estiva, il percorso diventa mostruosamente complicato. Ho cercato di semplificarlo in una figura che indica vari scenari, tutti possibili per quanto tortuosi e convoluti. Lo spessore della freccia misura la mia opinione sulla probabilità delle possibili decisioni in ogni punto del percorso: più sottile la freccia, più improbabile la scelta. Ho tralasciato altre possibilità ancor più inverosimili. Nota: lo spessore delle frecce indica la probabilità che l’evento indicato si verifichi. Elezioni lontane Difficile che si vada a elezioni prima della Brexit. Nei sondaggi, il partito laburista è molto debole: con un misero 18 per cento arranca dietro ai tory, primi con il 24 per cento, al Brexit party e ai liberal-democratici. Per questo, nonostante continui a chiedere il ritorno alle urne, non credo proprio che Jeremy Corbyn voglia davvero un voto che quasi certamente condurrebbe a una catastrofica perdita di parlamentari. E solo il leader dell’opposizione può chiedere un voto di sfiducia. Il motivo della debolezza dei laburisti, evidente sia nei sondaggi sia nelle elezioni provinciali ed europee di maggio, è il rifiuto di Corbyn di prendere una posizione chiara sulla Brexit: i suoi elettori pro-europei preferiscono i lib-dem che denunciano la Brexit in linguaggio elegante e forbito, e i laburisti anti-europei, che non voterebbero mai il partito di Margaret Thatcher, hanno meno remore a scegliere il Brexit party di Nigel Farage. Oggi, al contrario di un tempo, è molto difficile tradurre percentuali di voti in seggi, sia per la comparsa del partito della Brexit, sia per la crescita dei lib-dem che avviene in collegi diversi da quelli dove avevano avuto successo in passato. Se il patto elettorale tra i lib-dem, i verdi e i nazionalisti gallesi per un seggio in Galles (si voterà il 1° agosto) venisse ripetuto a livello nazionale, i partiti anti-Brexit potrebbero ottenere un gran numero di seggi, diventando indispensabili alla formazione di qualunque governo, al quale imporrebbero certo la condizione della revoca dell’articolo 50 o, quantomeno, un nuovo referendum. Questa eventualità e la sicura trasmigrazione dei fanatici brexitisti dai tory al Brexit party – una certezza nel caso di elezioni generali con il Regno Unito ancora nell’Ue – porta a escludere che, insediatosi a Downing Street, Johnson voglia rischiare un voto anticipato che molto probabilmente gli imporrebbe un trasloco immediato. Non certo per la prima volta, la sua smisurata ambizione farà dunque sì che Johnson accantoni le promesse fatte agli elettori, per riproporre ai Comuni l’accordo stipulato da May, magari con qualche modifica cosmetica accettabile alla Ue, sperando che i laburisti pro-Brexit siano sufficienti a compensare le defezioni del suo partito. Il fatto che la maggioranza della coalizione tory-irlandesi sia di soli tre deputati la rende però una strategia estremamente rischiosa. https://www.lavoce.info/archives/60159/brexit-ultima-chiamata-per-evitare-il-no-deal/ Se qualcuno ha provato a seguire lo schema, si sarà accorto che ad oggi ogni scenario è plausibile, proprio un tocca sana per l'economia (tanto di questi tempi non c'è nessun ossigenato che mette delle turbolenze sui mercati, agitando lo spettro dei dazi e del protezionismo…..)
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  28. Ciao !! In attesa di capire come classificare la precedente ...ne pubblico un’altra cercando di capire meglio come classificare i denarini di Pisa secondo il libro della Prof.ssa Baldassarri. Questo denaro : peso : 0.49 gr ,diametro :16x14 mm, dimensioni della F 6x5 mm. F in contorno perlinato ,mistura con tondello brunito e Pisa intorno ad anelletto. Potrebbe essere una FIV1 oppure una IV5 ? Oppure sono ancora troppo inesperto e ho sbagliato a classificarla ? Grazie !!
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  29. Per evitare di disperdere nel tempo una così splendida collezione di banconote, faccio una proposta a @nik.sala quale creatore del post, nonché al @CdC. Si potrebbe mettere in evidenza la discussione, magari modificandone il titolo in: "una delle più belle collezioni" o roba del genere? Personalmente penso che ne varrebbe la pena, anche per non privare di questo spettacolo, chi, in futuro magari lontano, entrerà a far parte di questa comunità.
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  30. I massari dell'Ag in Venezia per il Doge Francesco Foscari (1423-1457) sono: 1) Tomaso Mocenigo - 20 Aprile 1423 - Sigla: T S 2) Paolo Michiel - 24 giugno 1423 - Sigla: P O 3) Marin Caravello - 12 agosto 1423 - Sigla: (non scritta ??) 4) Zuan Boldù - 14 luglio 1429 - Sigla: Z B 5) Nicolò Venier - 14 luglio 1429 - Sigla; n V 6) Nicolò Venier - 12 Aprile 1432 - Sigla: n V 7) Zuanne Barbo - 12 Aprile 1432 - Sigla: 2ZB Raffaele Barisan - 15 Aprile 1434 - Sigla: R B ... ad esempio. Durante la stesura del lavoro mi ero imbattuto in un grosso con sigle RB per cui ho dedotto chi vi fosse dietro ...
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  31. @417sonia Non mi risulta che il Montenegro abbia delle novità rispetto al CNI. Per quanto riguarda il lavoro di Keber, efettivamente cita questo massaro. Aspettiamo sue notizie. Sul CNI il massaro RB è assente e non so perchè. Arka Diligite iustitiam
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  32. @dux-sab Nel periodo considerato la E è tonda, quindi è escluso che la sigla sia RE. Sarebbe stata R€. Arka Diligite iustitiam
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  33. Complimenti anche da parte mia, è un pezzo molto affascinante.
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  34. Complimenti, credo che il qSPL sia onesto.
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  35. Concordo con Luciano, anche per me più facile di area italiana
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  36. Ciao! Difficile da dirsi; certamente potrebbe arrivare da Chiarenza (vuol dire Peloponneso, Grecia, dove le monete veneziane abbondavano) ma il dogato del Foscari arriva pochi anni prima della conquista di quelle terre ad opera dei turchi. Piuttosto sappiamo che il suo dogato è stato funestato da innumerevoli guerre, soprattutto contro Milano e sappiamo che il Ducato di Milano mise in opera anche una vera guerra monetaria per indebolire la circolazione delle monete della Serenissima nella Lombardia. E' notorio di monete milanesi di infimo valore fatte affluire nel dominio veneziano, di monete veneziane tosate ... non mi farebbe specie sapere anche di monete falsificate.
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  37. Beh se è una S spigolosa invece del DVX, aggiunta alla borchia mancante, hai ragione .... le probabilità di una contraffazione sono reali. Sullo scritto di Andrea non ho trovato annotazioni circa la possibile mancanza della borchia centrale. Facci sapere quando ti arriva.
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  38. Indice di metallo vile come rame presente in conio. L'argento in fase di battitura con crea queste spaccature. Il rame sì. La pressione insita permette all'argento di espandersi in maniera più omogenea. La S spigolosa è reale e mi è stata confermata da chi ha avuto la moneta in mano. Guarda che non è una novità. E' già stata vista su altro esemplare. Aspetto di averla in mano, ma le impressioni di aver un falso del Foscari sono forti.
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  39. Ho capito .... so' de coccio! Ti dirò; due cose ho notato subito: 1) mancanza della borchia centrale nel libro tenuto dal Cristo; 2) il DVX che sembra più una S spigolosa. Gli altri elementi non li ho considerati, anche perché le condizioni della moneta (come gran parte dei grossetti del Foscari) non sono ottimali. Riguardo al DVX ho pensato che potesse essere una D e una V tagliata alla base dalla "pestata" che ha fatto scomparire anche la X ... temo che bisognerà attendere la moneta per vederla dal vivo; resta la mancanza della borchia centrale; bisognerebbe fare uno screening (io vado a controllare sul lavoro fatto da Andrea @ak72). Gli altri elementi che hai elencati non li ho valutati; perché guardi con sospetto i due tagli?
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  40. Farlo a pezzi e studiarli. 1a Punteggiatura? 2a le 2 rotture 3a Vedi DVX oppure una lettera che non dovrebbe esserci? 4a Manca la 5a borchia sul Vangelo 5a Non ti sembra un pò diverso dai normali grossetti?
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  41. Anche per me buona.
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  42. Tieni conto che siamo nell'ambito di una emissione locale più o meno autorizzata. La presenza della cornucopia esclude la PAX e, ok, l'elemento vegetale non ha le caratteristiche proprie della palma dell'Hilaritas ma è comunque più allungato e frondoso delle comuni PAX. Anche se è più che possibile una contaminazione tra le due personificazioni (Hilaritas + Pax) cosa tutt'altro che rara nelle emissioni locali di Carausio. La R "rovescia" infine potrebbe essere frutto di una corruzione della legenda del rovescio (hilaRitas). Non credo che abbiano particolari ragion d'essere né le lettere né le commistioni di elementi riconducibili a più personificazioni se non il solo essere frutto di "libera interpretazione" della maestranza che ha realizzato il conio.
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  43. La moneta è autentica, piccole differenze possono esserci per coni diversi.
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  44. Scusate, ma questo post molto interessante mi porta a rivalutare le mie monete del Regno delle Due Sicilie. Premetto che il mio interesse numismatico è incentrato sulla monetazione Sabauda, quindi sono poco esperto nel campo da voi analizzato. Il mio 120 Grana del 1857 penso possa essere interessante. Le due aquilette nel R sembrano girate a 45°. Non so se sia una mia impressione ( avendo poca esperienza ) oppure sia una variante. Vi sarei grato se poteste riferirmi qualcosa in proposito. Grazie. Posto le immagini. Non riesco a caricare il R. Provo a scrivere un altro post.
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  45. salve a tutti. acquistando un lotto all'asta ho avuto l'occasione di ampliare la mia collezione con alcune monete delle zecche di Palermo Napoli e Messina. gradirei un vostro aiuto per quanto riguarda la giusta classificazione la conservazione e valore. Grazie in anticipo
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  46. Perbaccolina che tondellino.... Non posso esimermi per una tipologia cosi... il tuo tondello e veramente interessante... Complimenti.. carissimo Rocco Ovviamente complimenti anche a metal78 per la scelta di collezionare Napoli, Palermo e messina, e per il suo tondello... Eros
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  47. Facendo la comparazione tra i dieci Tornesi del 1835 e quelli del 1836, non ho potuto fare a meno di notare che ci sono delle differenze tipologiche anche per la prima data. 1° Tipo: al dritto stella a 5 punte con vertice a sud e la base del collo punta la F, al rovescio lettere inclinate a sinistra e data dritta. 2° Tipo: al dritto stella a 5 punte con vertice a nord e la base del collo punta la E, al rovescio lettere inclinate a sinistra e data dritta. 3° Tipo: al dritto stella a 5 punte con vertice a nord e la base del collo punta la R, al rovescio lettere dritte e data inclinata a destra. 4° Tipo: al dritto stella a 6 punte con vertice a nord e la base del collo punta la F, al rovescio lettere dritte e data inclinata a destra. 5° Tipo: al dritto stella/rosetta a 6 punte/petali con diverso orientamento e la base del collo punta la F, al rovescio lettere dritte e data 1 non allineato e con 5 corretto a 6(?).
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  48. Buonasera Rocco, non ci posso credere ho trovato una lacuna nella tua sterminata e magnifica collezione.
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