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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/02/19 in tutte le aree
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Il post di @falanto mi ha fatto venir voglia di prendere in mano i pezzi da 6 Cavalli di Ferdinando IV che ho in Collezione. Poi messi tutti in fila, li ho fotografati per farveli vedere. Noterete le diverse conservazioni, le patine del tempo o le passate spatinature fatte da mani inesperte, il colore diverso del metallo, i colpi e le usure sui rilievi..... Dovuti alla circolazione.... Dal passaggio di mano in mano e di tasca in tasca. Nati tutti da un unico posto... La zecca Napoletana... dopo un lungo girovagare, sono ora qui riuniti. Ogni pezzo con la sua storia da raccontare, uno fra tutti.... Il 6 Cavalli del 1791....coniato su un tondello di peso maggiore e usato come medaglietta, riporta nel taglio la macchia bianca del metallo usato per saldare l'appiccagnolo. Non so voi, a me da una forte emozione vederli tutti insieme. ?5 punti
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Sconfino nelle zecche italiane, ultimamente non capita così raramente. Quello di seguito è un acquisto recente, proviene da un’asta Inasta. Un piccolo modulo di rame, un soldo - troppo basso il peso per essere definito un doppio soldo. La conservazione per la tipologia è ancora buona, peccato per quel solco sulla guancia di Giovanni Sforza in cui si è insidiato del verde. Ho notato che esistono numerose varianti per la legenda al D/, con l’indicazione di Dominus - abbreviato in DOM, DOMI o altre forme - o meno, come in questo caso, PISAVREN. e quella che dovrebbe essere -probabilmente - nelle intenzioni una D. Vi lascio alla moneta e ai commenti, spero vi piaccia. Inutile dire che tutte le altre informazioni sono ben accette! Classificazione, curiosità, bibliografia... N.4 punti
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Secondo esemplare Pagani 205/A D'Incerti 184/D Proviene da un Listino del Grande Numismatico di Avellino.... Roland Becker, Ottobre 1998 Lotto 443 Peso grammi 27,40 Taglio inciso al rovescio.4 punti
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Buonasera a tutti gli utenti del forum. Stasera controllando il mio (oramai) inseparabile Magliocca, mi sono soffermato a pagina 345....Le Piastre dal 1840 al 1851. Ne osservavo le rarità assegnate dal nostro Pietro, alcune date ultimamente sono ostiche a reperirsi. Tipo le 1844. Rif. MAGLIOCCA 552 Comune. Sarebbe bello poter confrontare più Piastre del 1844 per trovare eventuali differenze nei conii. Inizio io.... La prima proviene da un Listino Rinaldi su Cronaca Numismatica del 2003, lotto 62 Conservazione assegnata da Rinaldi : qFDC Riferimenti: Pagani 205 D'Incerti 184/B Peso grammi 27,49 Taglio inciso al rovescio.4 punti
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Anche se con ritardo ho finalmente letto questo nuovo numero del Gazzettino, l'apertura tratta della divulgazione, una materia che deve sempre accompagnare la numismatica, infatti credo che non ci possa essere numismatica senza divulgazione, le due cose vanno e devono andare di pari passo, una e altra devono coesistere se si colleziona monete senza una minima base non si possono apprezzare appieno i piaceri che un tondello può regalare in tutte le sue sfaccettature, quindi divulgare è importante quanto il collezionare. Si parte con un primo articolo sulle moente di Cola di Rienzo, dove viene descitta la vita e le coniazioni di questo illustre personaggio della Roma del 1300, si prosegue con un articolo sulle monete Euro, che per ovvi motivi lascio giudicare ad altri, continuando con i confini della numismatica, dove l'autore fa conoscere la numismatica nascosta tra le rige della letteratura, ancora curiosità con le briciole numismatiche e la numismatica e proverbi, oppure numismatica e parole di tutti giorni, molte volte non si fa caso ma la numismatica è legata al nostro cuotidiano più di quello che si possa pensare. Si vede poi una guida formulario del 1903 per i Reali Carabinieri per la segnalazioni di eventuali falsari, si va poi nella Milano dell'800 con la medaglia di un importante benefattrice per la città. Viene poi pubblicato un Regio editto per i nuovi soldi del 1748 del Regno di Sardegna, Federico de Luca tenta poi di spiegare in poche parole perchè la numismatica alle volte non voglia accettare le scoperte recenti e perche si arrocchi sulle sue convinzioni del passato, poi si prosegue con una bella intervista all'artista Daniela Longo che operando nella Zecca di Roma ha realizzato degli splendidi capolavori sulle monete in euro, per la circolazione e per collezionisti. Ultimo la prima parte di un bell'articolo sulle bibliografie numismatiche che dal passato portano fino ai nostri giorni e quindi al digitale. Complimenti a tutti gli autori e collaboratori per l'impegno espresso nel realizzare questo Gazzettino n° 53 punti
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Salve , Gordiano III , forse il RIC 216 , la legenda al rovescio non e' ben leggibile .2 punti
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Non che io voglia essere un disfattista, ma a mio modesto parere non mi lascerei ingannare dalle fotografie, tanto meno da esemplari poco marcati. Già in passato le immagini sul forum hanno giocato brutti scherzi. Attenderei qualcosa dal futuro che sia di conservazione migliore! Nonostante il mio pensiero, è comunque piacevole leggere la discussione nella sua evoluzione.2 punti
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Grazie @ferdinandoII per aver condiviso la tua Piastra. Si, diverso decoro nel contorno..... La mia ha una rigatura "libera"..... Non delimitata come nelle altre due. Potresti dirci la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS nel taglio, se è incisa dritta o rovesciata?2 punti
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Il miglior metodo per intervenire è non intervenire. I restauri veri esistono, li fanno i professionisti e usano il medesimo materiale della moneta. Si tratta di integrazioni che però non si nascondono. Un restauro etico infatti deve necessariamente farsi notare per distinguersi dal materiale originario.2 punti
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Complimenti Mario, con questa intervista hai aperto una bella vetrina virtuale sul mondo numismatico anche per chi di numismatica non si interessa o comunque non ne è propio a conoscenza.2 punti
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Ho sempre amato la versatilità di un Grande come Aldo Fabrizi, qui in un omaggio di un bravo Enrico Brignano... Tra le altre cose era anche poeta, e da qui un'opportuna buonanotte ... «Magnà e dormì So' du' vizietti, me diceva nonno, che mai nessuno te li pò levà, perché so' necessari pe' campà sin dar momento che venimo ar monno. Er primo vizio provoca er seconno: er sonno mette fame e fà magnà, doppo magnato t'aripija sonno poi t'arzi, magni e torni a riposà. Insomma, la magnata e la dormita, massimamente in una certa età, so' l'uniche du' gioje de la vita. La sola differenza è questa qui: che pure si ciài sonno pòi magnà, ma si ciài fame mica pòi dormì.»2 punti
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taglio 1 euro paese Andorra anno 2016 tiratura 2.339.200 condizioni bb++ città Milano2 punti
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Eccola qua! Foto dopo bagnetto in acqua demineralizzata... In realtà non ha subito nessuna ripulitura, ha dei graffi vecchissimi (si è formata la patina sopra) ed è veramente sporca... L’impressione è che non richieda nessun intervento oltre a qualche altro lavaggio in acqua. Sono molto contento dell’acquisto?2 punti
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Sicuramente lo è per chi ama la divulgazione aperta a tutti gli appassionati.2 punti
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Già che siamo in tema di Sicilia, vi posto un acquisto di novembre. In sala da Bolaffi c’è stata un po’ di bagarre, ho dovuto superare la base non di poco per potermela aggiudicare. Vittorio Amedeo II grano 1719 ex coll. Denina, asta Bolaffi 29 nov. 2018 MIR 902 Vi lascio alle foto di Bolaffi e ai commenti, sono curioso di sapere la vostra in merito a questa controversa coniazione. N.1 punto
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Secondo me prima o poi noi dovremo confrontarci con nuove tecniche di produzione, che replicheranno (cloneranno) le monete in maniera sempre più perfetta. In un' altra discussione si parla della scoperta di un aureo in Inghilterra e si discute vivacemente sui "vari capelli che vengono divisi in quattro" [citazione, NDR] ed è da lì che ho preso lo spunto per questo mio post. Adesso venite con me e facciamo finta che... =========================== - Facciamo finta che mi portino una moneta da fotografare, magari per un'asta. - Facciamo poi finta che io possegga uno scanner macro 3D (altro che electrotype!) e che - oltre alle foto - faccio anche uno scan come questo: che porta ad un risultato così: Ma a me non serve una copia digitale! Ne voglio una vera! Per fortuna che faccio finta di avere una stampante industriale 3D come questa: che ha queste caratteristiche: Materiali Acciaio, Molybdenum, Tungsten, Titanium Accuracy ± 5 μm (Attention, please & prego: +/- CINQUE MICRON!) e che fa cose simili Faccio poi finta di stampare due conii e con un bel tondello di oro antico ci martello la mia moneta. (Se la tecnologia va avanti di questo passo, poi tra un po' stampo direttamente la moneta.) ------------------------- Fantascienza? No. Certi dentisti stampano già i denti, i militari stampano parti di ricambio per gli aerei ed io nel mio piccolo stampo quello che mi capita, per esempio il tappo del serbatoio del tagliaerba che ho perso nel prato - naturalmente ho stampato anche la guarnizione, cambiando il filamento rigido con uno elastico! Servus njk - A chi faccio un PING! adesso? di sicuro a @gionnysicily, a @Tinia Numismatica e @rorey36 @vickydog e @dux-sab e uno a @cabanes che lui di metalli si che se ne intende e magari a YV_lamoneta che nel futuro bollerà tutte le monete come stampate! Perdonatemi se non cito tutti! Qui un PS: I dati di sopra non sono forse tutti coerenti ma NON sono inventati, volendo e $$$ potendo tutti i macchinari e la tecnologia sono al momento disponibili. https://www.mechscan.co.uk/macro-3d-scanner/1 punto
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Ritrovamenti di giugno, con super chicca finale Taglio: 2 euro Nazione: Germania A Anno: 2019 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Taglio: 2 euro Nazione: Germania D Anno: 2019 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2019 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)1 punto
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@Fidelio intanto grazie per essere intervenuto, hai ragione da vendere nelle medievali in genere ci vuole cautela specialmente se studiate solo attraverso fotografie ma credo che chi scrive su questi denari abbia anche sviluppato un occhio particolare in grado di cogliere elementi non visibili ai più, con l'esperienza cambia anche la percezione del "malconcio" e del "consunto" infatti questi ultimi esemplari con "C" e "P" a inizio legenda sono stati presi in esame proprio per la loro inusuale leggibilità e ad aspettarne di migliori ho paura che avremmo veramente poco da postare e su cui fare illazioni.1 punto
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Ciao @Fidelio, il problema è che per queste particolari emissioni lo stato che vedi è la norma, per una questione produttiva. Per questo, più che aspettare un esemplare ben leggibile (che presumibilmente non arriverà mai) è necessario osservare e memorizzare molti esemplari in modo tale da allenarsi ad eliminare il "rumore di fondo" che inevitabilmente queste monete si portano dietro. Confrontarsi poi con gli altri Amici che partecipano alla discussione è poi enormemente costruttivo e... sbagliando si impara!1 punto
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Egregio Sig. Eros Marchetti, innanzitutto La Ringrazio per aver risposto. Non era mia intenzione dare inizio alla caccia di una persona che ha l'unico merito di essere il fortunato possessore di una moneta Inedita e considerata “ fantasma “. Il mio scopo è cercare di capire perchè alcune monete di Carlo Alberto, regolarmente registrate dalle Zecche di TO e GE, non sono mai apparse. Lei potrebbe dare un notevole contributo alla Storia Numismatica, se solo fosse disponibile a fornire alcuni dati. Non parlo di dati personali ( dove e come ha reperito la moneta, quanto l'ha pagata etc ). No. Si tratta semplicemente di condividere con altri appassionati e/o studiosi quello che sa ( magari senza entrare nei particolari ). Il tono del suo intervento è stato un po' troppo sopra le righe, ma posso capire che in passato abbia avuto delle problematiche con i Gestori del sito. Io sono un novellino e proprio per questo mi permetto di risponderle accuratamente a quanto Lei ha scritto: Ha ragione: ognuno può disporre come vuole dei beni in suo possesso. Ma così la Sua Moneta diventa inutile, un semplice pezzo di argento. (E' come avere un Van Gogh inedito e tenerlo in una Banca Svizzera!). E' un'ipotesi che avevamo sollevato nel post. Se legge avevo scritto “probabilmente” e quindi, avessi altri riscontri, Le potrei anche credere. Non mi interessano i particolari " personali " e non sono un “rosicone”. Non ho invidia per chi ha delle monete che io non ho, anzi è un vero piacere vedere delle monete postate da chi è nel forum ! Qui è una vera “Illuminazione...alla Dan Brown” scoprire che esiste “ un unico posto dove trovare millesimi TO etc “ accompagnato anche da una frase che mi sembra Arabo (?) ( chiederò la traduzione a qualche mio paziente marocchino..). E' una setta esoterica ? Siamo quasi arrivati al Tesoro dei Templari ? Sono piemontese, quindi conosco anche la storia esoterica di Torino. Invece, mi perdoni, invece di mandarmi una frase in presunto Arabo, era meglio mi scrivesse una frase in piemontese tipo “ Badòla ! T'les capì gnente !”.Almeno l'avrei capita ! Ma per chiudere la questione, che avrà annoiato i lettori del post, la prego di fare una semplice cosa ( considerato che oltre al 1845 To avrà comperato “nell'unico posto” anche altri millesimi “fantasma” - io mi sarei fatto un mutuo !): per favore “posti” qualche immagine di queste monete... PS: il 5 Lire 1838 non è una moneta “fantasma” è molto rara. Mi manca, accidenti se mi manca.... Transazione Privata ? Che ne dice ? ? Cordiali Saluti,1 punto
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Buongiorno, Albertoli. Premesso che non l'ho mai vista prima d'ora, non ritengo sia un falso. Si falsificano le cose che hanno già un notevole valore commerciale per trarne lucro, ma non credo che questa riscuota un interesse particolare sul mercato. E' di buona fattura, semmai lo stile nel 1935 era già in via di superamento a favore di quello razionalista che stava arrivando non solo in Italia e che caratterizzò le opere del regime, dalla architettura alle arti figurative, medaglie comprese. E' una medaglia omnibus, le scritte sono sostituibili. Un fascio al centro della medaglia, contornato dai rami e fronde di una quercia, direi di averlo visto in una medaglia mostrata di recente qui nel sito, purtroppo non riesco a ricordare il titolo della discussione per poterlo verificare. La figura femminile che stringe un serto penso sia la Vittoria, anche se non reca le ali come spesso accade nelle sue raffigurazioni. Sotto il cartiglio con la scritta Il Capo del Governo mi sembra di scorgere un marchio o una sigla : è così ? Mi spiace non poterti aiutare ad identificarla, spero che qualcuno la conosca e possa aiutarti. Saluti.1 punto
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Sono d'accordo: bisogna essere clementi, come Corrado Alvaro nel suo racconto "Non sanno parlare", riferito ai miseri che non avevano potuto studiare. Ma io non sono clemente per nulla quando sento la mia lingua maltrattata da chi la usa come strumento di lavoro (ad esempio i giornalisti) o di carriera (anche politica). In quei casi divento... feroce!1 punto
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Buonasera a tutti. Un uccellino mi ha avvisato di questa discussione. Sono marchet77, pluribannato dal forum per divergenze con curatori, moderatori, amministratori e chi piu' ne ha piu' ne metta. diciamo che per poter scrivere, prendo "in prestito" ogni tanto qualche utente qua e la, ma scrivo solo se chiamato direttamente in causa come stavolta. Allora, a me sarebbe piaciuto intavolare una discussione sul millesimo 1845 Torino ancora in MIO possesso (pronome possessivo MIO), ma non ci sono le condizioni per una discussione costruttiva. Spiego il perche: E chi lo dice? e' in mano sua la moneta? Visto che no, non e' in mano sua, decido IO se merita uno studio o qualche articolo specifico la moneta in questione. Non lo merita, perche' ci sarebbero come al solito contestazioni e rotture di palle e non ho la pazienza necessaria per confutare e stare a rispondere a gente che non distinguerebbe una rondella di una porta da una ruota di Tir. Ci sono i colpetti e c'e' una tacca che e' solo sul bordo del R/, ora mi deve spiegare il perche' non puo' essere solo su un lato ma deve lasciare il segno su entrambi i lati. "nice try" dicono nella perfida Albione.... Le piacerebbe eh, invece e' proprio un 45 Torino, autentico, NON lavorato, NON data modificata, NON àncora modificata in aquila; nulla di nulla Ovviamente non deve interessare come l'ho avuta e quanto e' stata pagata, diciamo solo che e' stata trovata nell'unico posto dove si potevano trovare i millesimi rarissimi di Torino di Carlo Alberto (tutti i torino catalogati R5) ma per sapere questo, bisogna essere "Qodesh ha-Qodashim" . Tanto dovevo per chiarezza... ah dimenticavo, e' in mano mia anche un esemplare del 38 Torino. SempreVostro Eros Marchetti1 punto
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Ciao, indubbiamente questo e’ un ulteriore tassello che si inserisce in un piano più strutturato di divulgazione del mondo Numismatico, se parliamo di internet e di comunicazione globale questo e’ un veicolo indubbiamente prestigioso e veramente ampio.1 punto
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Proposto innumerevoli volte senza trovare uno straccio di appoggio.....1 punto
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Per chi non lo sapesse l'arco e' il famoso arco di Augusto nella citta' di Susa, fatto costruire per volere del re Cozio tra il 9 e l'8 a.C. in onore dell'imperatore romano Ottaviano Augusto al fine di celebrare il foedus (ossia il patto di alleanza) stipulato dallo stesso re con l'imperatore nel 13 a.C. https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_di_Augusto_(Susa)1 punto
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Altra grande vetrina, articolo su Cronaca Numismatica, complimenti anche per questo.1 punto
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@Rocco68 sei qualcosa di indescrivibile, hai una conoscenza della materia da far paura, io i particolari che hai citato non li avevo notati, non è stata una semplice svista la mia, ho fatto un analisi superficiale, ma ti terrò d'occhio, c'è tanto da imparare da te, grazie per la condivisione dei tuoi studi.1 punto
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Da Amiso sul Ponto, al tempo di Mitridate VI, un bronzo con una particolarissima testa di guerriera al diritto : la testa di una Amazzone con il capo coperto da una testa di lupo . Passerà domani in asta Obolos 13 al lotto 285 .1 punto
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Io sarei l'ultima persona ad aver diritto di esprimersi in merito a questa discussione ( un post di @apollonia sull'ortografia, di qualche tempo fa, me lo sogno ancora di notte) però trovo certi errori offensivi nei confronti di chi legge, sono sintomo di pigrizia o superficialità e quindi scarsa considerazione per gli interlocutori. Al giorno d'oggi non è così difficile togliersi un dubbio grammaticale grazie alle nuove tecnologie, basta volerlo fare. Purtroppo non si tratta solo dello scrivere ma anche del parlare, spesso mi capita di interloquire con persone che magari hanno bisogno di me ma che non fanno lo sforzo di esprimersi chiaramente e precisamente per permettermi di aiutarle e lo fanno per pigrizia o per sufficienza oppure dando per scontato che io le debba comprendere pur non avendo a disposizione tutte le informazioni che esse possono darmi, allora faccio il finto tonto e le costringo a sforzarsi fino a che non dicono tutto ciò che sono tenute a dirmi, non vi dico... Certe scene... Sembrano contorcersi come larve, le vene michelangiolesche si gonfiano e gli incarnati diventano paonazzi, tutto perché li ho obbligati a concentrarsi, a cercare le parole giuste... Ad essere precisi e pertinenti. Poi, naturalmente, tutto dipende dal livello culturale di una persona... ma non ne sarei così sicuro.1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 84, lot 689, 20/05/2015 Greek Coins Seleucid kings of Syria, Seleucus I Nicator Stater, Susa circa 287, AV 8.61 g. Laureate head of Apollo r. Rev. [BAΣIΛEΩΣ] Artemis about to shoot arrow in elephant biga r.; above, horizontal anchor and in lower l. field, IΣ / bee. In exergue, [Σ]EΛEYK[OY]. SC 163 var. (this obverse die, but different symbol. For this symbol see 164.2). An apparently unrecorded variety of an extremely rare type. An issue of great importance and fascination, struck on a full flan and extremely fine Unlike most Seleucid kings, Seleucus I struck a very large quantity of gold coins. However, the vast majority was issued in the name of Alexander III, and employed his familiar design that paired the helmeted head of Athena with Nike holding a wreath and stylis. To those we may add a significantly smaller group of staters bearing that same design, but issued in the name of Seleucus.Beyond these, there are three extraordinary rarities: distaters of the Alexandrine type bearing the name of Seleucus, darics and double-darics bearing on their obverse a portrait of Alexander III in elephant scalp and on their reverse a standing Nike, and staters with the laureate head of Apollo and a biga of elephants driven by Artemis, who draws an arrow in her bow.The latter type, offered here, is currently known by issues from Susa and from an uncertain mint in Bactria. The Bactrian issue – though fascinating and of historical interest – is of a rustic style in comparison with the Susa issue, which is struck with an obverse die engraved in excellent Greek style.The example offered here shares the obverse die of the other recorded example from Susa, though it was struck with a different reverse die. The previously known example has in its fields the letter K and a spearhead, whereas the present coin has a horizontal anchor, a bee, and the letters IS (all of which are known, separately, from other Seleucus I issues of Susa). When this stater was struck the Apollo die appears to have been in a later state than when it produced the one recorded by Houghton and Lorber, thus assuring it is a subsequent issue. ILLUSTRAZIONE: ARTEMIDE RAFFIGURATA SU UN CRATERE ATTICO A FIGURE ROSSE DEL V SECOLO A.C.1 punto
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Ti ringrazio per la risposta documentale documentata.., conoscevo già l'articolo tecnico-scientifico allegato in pdf. ma non gli altri. Come si legge nell'articolo infatti la scelta dovrebbe sempre ricadere su composti poco tossici o nocivi. Per efficacia, le recidive con BZT hanno la stessa percentuale degli altri composti organici indicati. Alcuni, in particolare il BD e l' AMT hanno un profilo tossicologico nettamente migliore del BZT e funzionano egualmente bene. Allego i profili generali ECHA per comprendere le differenze. Sui metodi inorganici green bisogna spendere qualche parola di più, un post non è sufficiente. Sono di nuovo in partenza per lavoro, mi ripropongo entro breve di postare una serie di metodi "dolci green" pratici ed abbastanza efficaci nei casi di corrosioni incipienti o modeste. Con alcune variazioni sono altresi efficaci nei casi gravi (in quel caso con perdita di rilievi). https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.002.177 https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.008.627 https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.017.3451 punto
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Diciamo di sì ho cercato di ricordare i punti base almeno per me, il ruolo del collezionismo Numismatico, la divulgazione, il trapasso generazionale, la moneta come documento ed emozione, la ricerca interiore delle proprie radici con citazioni dovute e significative almeno per me di questi anni come per Lamoneta ( come non ricordarla sempre ! ) il Cordusio, il Gazzettino, Ambrosiana e altro ancora ....1 punto
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La storia passata e recente ci informa che presso molti popoli , impegnati in guerre offensive o difensive , furono inventate delle particolari armi atte a sorprendere negativamente i potenziali nemici ; alcuni esempi di queste armi segrete antiche e recenti furono il “fuoco greco” , gli “specchi ustori” e gli “argani” di Archimede , le “armi da assedio” , l' “esplosivo cinese” , il “carro coperto” di Leonardo anche se forse mai utilizzato in battaglia , fino ad arrivare alle “V1 – V2” tedesche e alla “bomba H” americana . In questa corsa verso l' arma che avrebbe dovuto permettere di vincere una guerra o almeno di portare ad una pace vantaggiosa , non furono esenti neanche i Romani , popolo antico pragmatico per eccellenza . Siamo nella prima guerra punica , apertasi con l' invasione romana della Sicilia dopo chiamata di aiuto dei Mamertini , che diventera' alla fine della guerra la prima provincia romana fuori dell' Italia , guerra che duro' 23 anni con alterne vicende e che stremo' militarmente ed economicamente le due potenze mediterranee in lotta : Cartagine e Roma . Roma potenza militare prevalentemente di terra composta di un esercito di cittadini , si trovo' ad affrontare una potenza marittima di primo livello , ma avente un esercito prevalentemente di mercenari ; sia Cartagine che Roma dovevano affidarsi alla marina per raggiungere le coste siciliane , facile per Cartagine seppur piu' distante , meno facile per Roma anche se molto piu' vicina alla Sicilia ; il concetto di facile o meno facile era vincolato alla marina militare , numericamente per imbarcazioni e per abilita' marinara superiore quella cartaginese , di gran lunga inferiore in tutto quella romana . La marina era l' arma che avrebbe deciso della guerra perche' , da una parte e dall' altra , avrebbe vinto chi delle due potenze fosse stata in grado di impedire via mare i rifornimenti in uomini e mezzi agli eserciti in guerra sul territorio siciliano come in effetti avvenne , Roma vinse le tre piu' importanti battaglie navali : di Milazzo , di Capo Ecnomo , delle Egadi e vinse la ventennale guerra . La tradizione storica ci informa che i Romani copiarono una nave da guerra cartaginese catturata e che da questo modello produssero centinaia di navi militari in vari cabotaggi , in pochi mesi , ma questo sarebbe bastato a vincere una guerra ? Certamente no contro gli esperti cartaginesi , occorreva una invenzione , un colpo di genio e i Romani lo trovarono ; ma quale era il motivo primo di questa ricerca di una invenzione geniale ? Quello di trasformare una battaglia navale in qualcosa che somigliasse ad una battaglia campale dove i Romani non avevano eguali , trovarono la soluzione nel Corvo da marina e vinsero la guerra . Praticamente con l' introduzione del Corvo le battaglie navali non avvenivano piu' solo per speronamento tramite il Rostro delle navi nemiche dove vinceva chi affondava piu' navi avversarie , ma con il Corvo iniziava la tattica dell' arrembaggio che portava alla cattura della nave nemica ricavandone anche un vantaggio materiale . La tradizione ci tramanda questa nuova arma marinara con questo nome , forse a causa del lungo uncino un po' ricurvo che posto sotto la passerella nella parte finale , doveva bloccare , uncinare , la nave nemica e che assomigliava al becco di questo uccello . Il Corvo era infatti un congegno in legno utilizzato per abbordare una nave utilizzato dai Romani nelle battaglie navali della Prima Guerra Punica contro Cartagine . Come era fatto questo Corvo ? E dove era posto nel ponte della nave ? Una testimonianza diretta viene da Polibio lo storico di Roma di nazionalita' Greca ; Nel libro III delle Storie , Polibio descrive il Corvo come una passerella mobile , quindi in grado di ruotare su se stesso , di alzarsi e di abbassarsi a secondo delle situazioni di utilizzo , la passerella era larga 1,2 metri e lunga 10,9 metri , con un piccolo parapetto su entrambi i lati alto fino al ginocchio . Il ponte era dotato di uno o due uncini in metallo alle estremità che agganciavano la nave nemica consentendo ai sodati romani di combattere quasi come fossero sulla terraferma , Polibio non dice pero' in quale punto della nave fosse posizionato ; si presuppone fosse posizionato vicino la prua della nave e che in posizione di riposo la passerella fosse adagiata sul ponte parallelamente all' asse lungo della nave per motivi di stabilita' della nave in fase di navigazione ; se al contrario fosse stato invece alzato in posizione verticale avrebbe sbilanciato la nave specie in condizione di mare mosso ; descrive pero' il modo in cui avveniva l' abbordaggio : “quando i Corvi impigliatosi nei tavolati della tolda nemica avevano unito le navi , se queste erano unite per i fianchi , i soldati abbordavano da ogni parte , se erano unite a prua a due a due salivano in fila attraverso il Corvo stesso ; i primi si difendevano opponendo gli scudi , gli altri si proteggevano i fianchi appoggiando l' orlo degli scudi sul parapetto” Da queste descrizioni di Polibio ne sono state ricavate varie interpretazione tutte abbastanza somiglianti tra loro , ma rimangono ipotesi . Esiste qualche testimonianza o prova antica del Corvo ? Questa prova , forse , potrebbe giungerci dalla numismatica dell' epoca in cui “visse” il Corvo . Nei bronzi repubblicani esistono raffigurazioni nei rovesci della famosa prua di nave con i vari simboli , globetti e divinita' relativi al valore e con la scritta ROMA ; in una di queste monete , si nota nel rovescio , sopra il ponte della nave , uno strano oggetto , o almeno a me pare tale , che ad una attenta osservazione sembra molto somigliante alla descrizione del Corvo fatta da Polibio , il tutto naturalmente molto stilizzato , tale da farlo entrare nell' ambito ristretto di una moneta : si nota una passerella adagiata sul ponte alla cui estremita' destra e sotto sembra esserci l' uncino o becco del Corvo , lungo la passerella circa a meta' pare di vedere un piccolo parapetto in una singola rappresentazione , dalla parte opposta all' uncino o Corvo , sotto la passerella , sembra esserci il meccanismo per alzare e ruotare il Corvo in caso di attacco alla nave nemica , addirittura pare di vedere una ruota dentata , ruota ad ingranaggi che sembra fosse gia' conosciuta , come risulterebbe dal famoso congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera o meccanismo di Antikythera forse di fabbricazione siciliana o greca , la passerella sembra collegata ad una specie di albero che si trova anch' esso parallelo sotto la passerella , forse per aiutare l' alzo del Corvo o per stabilizzarla meglio quando questa veniva percorsa dai soldati romani all' arrembaggio della nave nemica , in considerazione che comunque le due navi unite dal Corvo non erano certamente stabili . Se tutto questo fosse reale , sorgerebbero pero' alcuni problemi di datazione , il Corvo fu utilizzato dai Romani per la prima volta nel corso della battaglia navale di Milazzo , cioe' nel 260 a.C. e su questa data non ci sono dubbi , mentre il tipo di moneta in foto , che tanti dettagli possiede dell' oggetto e da cui e' ricavata l' ipotesi circa il Corvo , sembra essere stata coniata tra il 217 / 215 a.C. . Le due date non coincidono ; fermo restando la data della battaglia navale di Milazzo , potrebbe essere alzata la data di emissione della moneta di circa 45 anni ? Oppure fermo restando la datazione ufficiale della moneta , che questa tipologia fosse “commemorativa” delle battaglie navali della prima guerra punica ? Domande e risposte non facili , ma questo e' il bello della ricerca storico nuimismatica .1 punto
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Caro equation1972, ho trovato il Post ed il proprietario della "moneta fantasma". Purtroppo è inattivo da ben 5 anni e non penso sia ancora presente nel Forum. Non so se si possa, tramite i Curatori del sito, contattarlo, avrei qualche domanda a riguardo. La questione mi lascia un po' perplesso principalmente per 2 motivi: 1- Il ritrovamento di questo millesimo ( che potrebbe essere non solo R5 ma "inedito" ) avrebbe meritato uno studio e qualche articolo sulle principali Riviste Numismatiche, cosa che non mi risulta avvenuta. 2- Passando ad analizzare le foto ( purtroppo di bassa qualità ) noto che il bordo del R ha numerosi colpetti ed un incisura/colpo a ore 5 tale da ( probabilmente ) lasciare un segno a ore 2 nel D, che invece appare intonso. La tua ipotesi di una moneta 1845 Ge fotografata al D e un Rovescio di qualsiasi data fotografata al R, mi sembra la più attendibile. Chissà se "marchet77" ( qualora sia ancora attivo ) o altri esperti possano fornire la spiegazione. Saluti a Tutti e Grazie per il contributo1 punto
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Non è proprio il massimo quando un amministratore va "off topic" ma mi prendo questa responsabilità per puntualizzare un paio di cose (se volete replicare contattatemi privatamente perché non voglio danneggiare ulteriormente questa interessante discussione). 1. Il forum non ha nessuna fissazione per gli aurei falsi caro @art74. Questa è assolutamente un'affermazione infelice che considero altamente diffamatoria. Il forum come è noto non possiede un pensiero proprio, ma è uno spazio di discussione dove più persone esprimono pensieri, concetti e a volte giudizi. Questa discussione ne è un esempio concreto, ci sono quelli dubbiosi, quelli che hanno certezze assolute sull'autenticità e quelli convinti della non autenticità (pochissimi, forse nessuno). Quelli che appartengono a queste tre "classi di pensiero" potrebbero risentirsi, potrebbero infastidirsi o addirittura innervosirsi nello svolgersi della discussione. Ma la verità è che da post come questi che nascono discussioni di un certo interesse numismatico. @art74 io capisco che alcune informazioni non possono essere rivelate per ragioni di sicurezza, ma si può comunque intervenire dando un contributo tecnico-scientifico. Prendersela con il forum o con il poco tempo a disposizione o con quello che la pensa diversamente non serve assolutamente a nulla, non serve al forum, non serve alla numismatica e principalmente non serve a chi come te fa della nostra passione una professione. 2. Qualcuno ha scritto "se allora è così allora smettiamo di comprare monete", io potrei rispondere "se allora è così diamo tutto per buono" e annulliamo ogni tentativo di discussione che mette in discussione l'autenticità di una moneta o che insinua dubbi. Sapete quante segnalazioni di falsi, ritenute poi giustificate, sono arrivate a case d'asta o a serissimi e preparatissimi commercianti grazie ai "siffatti superesperti" citati da @rorey36? tante... perché come scrive @Tinia Numismatica tutti possono sbagliare, anche il superesperto. La cosa bella è che quando c'è un errore, un refuso arriva subito anche la rettifica, si corregge il tiro senza troppi problemi. Questo non significa che chi scrive su lamoneta.it è più bravo di tizio o di caio o che qualcuno crede di essere meglio degli esperti del BM, significa appunto che tutti possono sbagliare e che questo luogo andrebbe utilizzato per chiarire eventuali dubbi. Dubbi che potrebbero essere chiariti ancora meglio dagli "esperti", quelli veri, quelli certificati da voi e non dai "nostri sedicenti esperti", invece ci sono, come sempre, risposte stizzite, parole non dette e addii strappalacrime. No grazie, tutto questo non serve a nulla. Concludo ringraziando chi, nonostante tutto, ha continuato in questa discussione ad argomentare e dialogare con estrema educazione. Continuate così.1 punto
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Foto tratta da un vecchio (10 anni fa? ) post, che non riesco più a rintracciare. Il titolo era non su questo esemplare. A meno che non abbiano preso il dritto del 1845 Ge e il rovescio di una data per Torino....1 punto
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Non si finisce mai di imparare.Siete più' istruiti di un catalogo numismatico1 punto
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Io non riesco ad utilizzare i vari gradi di conservazione, ma per la tipologia la conservazione non è male.. normalmente le conservazioni sono pessime, anche se ultimamente ho visto in vendita degli esemplari in discreta conservazione.. Moneta più che collezionabile, ma il colore sembra quello del bronzo, effetto della foto?1 punto
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Perfetto, allora non mi resta che attendere. Grazie, Salvatore1 punto
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Bè FDC pieno direi proprio di no, l'usura c'è e si nota anche bene, a mio parere si ferma all'SPL. Vi posto un ingrandimento dei rilievi più alti, messi confronto con una moneta in FDC.1 punto
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