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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/30/19 in tutte le aree
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La storia passata e recente ci informa che presso molti popoli , impegnati in guerre offensive o difensive , furono inventate delle particolari armi atte a sorprendere negativamente i potenziali nemici ; alcuni esempi di queste armi segrete antiche e recenti furono il “fuoco greco” , gli “specchi ustori” e gli “argani” di Archimede , le “armi da assedio” , l' “esplosivo cinese” , il “carro coperto” di Leonardo anche se forse mai utilizzato in battaglia , fino ad arrivare alle “V1 – V2” tedesche e alla “bomba H” americana . In questa corsa verso l' arma che avrebbe dovuto permettere di vincere una guerra o almeno di portare ad una pace vantaggiosa , non furono esenti neanche i Romani , popolo antico pragmatico per eccellenza . Siamo nella prima guerra punica , apertasi con l' invasione romana della Sicilia dopo chiamata di aiuto dei Mamertini , che diventera' alla fine della guerra la prima provincia romana fuori dell' Italia , guerra che duro' 23 anni con alterne vicende e che stremo' militarmente ed economicamente le due potenze mediterranee in lotta : Cartagine e Roma . Roma potenza militare prevalentemente di terra composta di un esercito di cittadini , si trovo' ad affrontare una potenza marittima di primo livello , ma avente un esercito prevalentemente di mercenari ; sia Cartagine che Roma dovevano affidarsi alla marina per raggiungere le coste siciliane , facile per Cartagine seppur piu' distante , meno facile per Roma anche se molto piu' vicina alla Sicilia ; il concetto di facile o meno facile era vincolato alla marina militare , numericamente per imbarcazioni e per abilita' marinara superiore quella cartaginese , di gran lunga inferiore in tutto quella romana . La marina era l' arma che avrebbe deciso della guerra perche' , da una parte e dall' altra , avrebbe vinto chi delle due potenze fosse stata in grado di impedire via mare i rifornimenti in uomini e mezzi agli eserciti in guerra sul territorio siciliano come in effetti avvenne , Roma vinse le tre piu' importanti battaglie navali : di Milazzo , di Capo Ecnomo , delle Egadi e vinse la ventennale guerra . La tradizione storica ci informa che i Romani copiarono una nave da guerra cartaginese catturata e che da questo modello produssero centinaia di navi militari in vari cabotaggi , in pochi mesi , ma questo sarebbe bastato a vincere una guerra ? Certamente no contro gli esperti cartaginesi , occorreva una invenzione , un colpo di genio e i Romani lo trovarono ; ma quale era il motivo primo di questa ricerca di una invenzione geniale ? Quello di trasformare una battaglia navale in qualcosa che somigliasse ad una battaglia campale dove i Romani non avevano eguali , trovarono la soluzione nel Corvo da marina e vinsero la guerra . Praticamente con l' introduzione del Corvo le battaglie navali non avvenivano piu' solo per speronamento tramite il Rostro delle navi nemiche dove vinceva chi affondava piu' navi avversarie , ma con il Corvo iniziava la tattica dell' arrembaggio che portava alla cattura della nave nemica ricavandone anche un vantaggio materiale . La tradizione ci tramanda questa nuova arma marinara con questo nome , forse a causa del lungo uncino un po' ricurvo che posto sotto la passerella nella parte finale , doveva bloccare , uncinare , la nave nemica e che assomigliava al becco di questo uccello . Il Corvo era infatti un congegno in legno utilizzato per abbordare una nave utilizzato dai Romani nelle battaglie navali della Prima Guerra Punica contro Cartagine . Come era fatto questo Corvo ? E dove era posto nel ponte della nave ? Una testimonianza diretta viene da Polibio lo storico di Roma di nazionalita' Greca ; Nel libro III delle Storie , Polibio descrive il Corvo come una passerella mobile , quindi in grado di ruotare su se stesso , di alzarsi e di abbassarsi a secondo delle situazioni di utilizzo , la passerella era larga 1,2 metri e lunga 10,9 metri , con un piccolo parapetto su entrambi i lati alto fino al ginocchio . Il ponte era dotato di uno o due uncini in metallo alle estremità che agganciavano la nave nemica consentendo ai sodati romani di combattere quasi come fossero sulla terraferma , Polibio non dice pero' in quale punto della nave fosse posizionato ; si presuppone fosse posizionato vicino la prua della nave e che in posizione di riposo la passerella fosse adagiata sul ponte parallelamente all' asse lungo della nave per motivi di stabilita' della nave in fase di navigazione ; se al contrario fosse stato invece alzato in posizione verticale avrebbe sbilanciato la nave specie in condizione di mare mosso ; descrive pero' il modo in cui avveniva l' abbordaggio : “quando i Corvi impigliatosi nei tavolati della tolda nemica avevano unito le navi , se queste erano unite per i fianchi , i soldati abbordavano da ogni parte , se erano unite a prua a due a due salivano in fila attraverso il Corvo stesso ; i primi si difendevano opponendo gli scudi , gli altri si proteggevano i fianchi appoggiando l' orlo degli scudi sul parapetto” Da queste descrizioni di Polibio ne sono state ricavate varie interpretazione tutte abbastanza somiglianti tra loro , ma rimangono ipotesi . Esiste qualche testimonianza o prova antica del Corvo ? Questa prova , forse , potrebbe giungerci dalla numismatica dell' epoca in cui “visse” il Corvo . Nei bronzi repubblicani esistono raffigurazioni nei rovesci della famosa prua di nave con i vari simboli , globetti e divinita' relativi al valore e con la scritta ROMA ; in una di queste monete , si nota nel rovescio , sopra il ponte della nave , uno strano oggetto , o almeno a me pare tale , che ad una attenta osservazione sembra molto somigliante alla descrizione del Corvo fatta da Polibio , il tutto naturalmente molto stilizzato , tale da farlo entrare nell' ambito ristretto di una moneta : si nota una passerella adagiata sul ponte alla cui estremita' destra e sotto sembra esserci l' uncino o becco del Corvo , lungo la passerella circa a meta' pare di vedere un piccolo parapetto in una singola rappresentazione , dalla parte opposta all' uncino o Corvo , sotto la passerella , sembra esserci il meccanismo per alzare e ruotare il Corvo in caso di attacco alla nave nemica , addirittura pare di vedere una ruota dentata , ruota ad ingranaggi che sembra fosse gia' conosciuta , come risulterebbe dal famoso congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera o meccanismo di Antikythera forse di fabbricazione siciliana o greca , la passerella sembra collegata ad una specie di albero che si trova anch' esso parallelo sotto la passerella , forse per aiutare l' alzo del Corvo o per stabilizzarla meglio quando questa veniva percorsa dai soldati romani all' arrembaggio della nave nemica , in considerazione che comunque le due navi unite dal Corvo non erano certamente stabili . Se tutto questo fosse reale , sorgerebbero pero' alcuni problemi di datazione , il Corvo fu utilizzato dai Romani per la prima volta nel corso della battaglia navale di Milazzo , cioe' nel 260 a.C. e su questa data non ci sono dubbi , mentre il tipo di moneta in foto , che tanti dettagli possiede dell' oggetto e da cui e' ricavata l' ipotesi circa il Corvo , sembra essere stata coniata tra il 217 / 215 a.C. . Le due date non coincidono ; fermo restando la data della battaglia navale di Milazzo , potrebbe essere alzata la data di emissione della moneta di circa 45 anni ? Oppure fermo restando la datazione ufficiale della moneta , che questa tipologia fosse “commemorativa” delle battaglie navali della prima guerra punica ? Domande e risposte non facili , ma questo e' il bello della ricerca storico nuimismatica .5 punti
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Buona domenica a tutti gli utenti del forum vorrei condividere con voi l'ultima piastra entrata in collezione non è una data rara (ansi la più comune ) e non ha varianti particolari ma l'ho voluta prendere per la sua patina meravigliosa come piacciono a me,che ne pensate secondo voi potrebbe essere la sua patina originale da più di 180 anni.Grazie a chi mi vuol rispondere5 punti
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Buonasera a tutti, 10 Tornesi 1852 arrivato a casa... Nella sua terra d'origine...dopo un lungo viaggio da oltreoceano. Ad oggi non conosco varianti per il 1852, quindi resterà da solo senza compagnia nel vassoio. ?5 punti
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Vi propongo una intervista che mi e’ stata fatta sul sito della rivista AD Architectural Digest, rivista di case, designer, arte, cultura con visualizzazioni sul sito di 1.200.000 contatti mensili. Il titolo e’ “ Collezionare numismatica “, si affrontano diversi e vari temi, anche Lamoneta e’ citata. Credo che la nicchia numismatica si debba aprire sempre più verso l’esterno, verso la società, i mezzi comunicativi prestigiosi e con grandi accessi come per esempio questo, gli esempi in prospettiva possono essere molti, per il momento buona lettura ! https://www.ad-italia.it/news/2019/06/26/collezionare-numismatica/?fbclid=IwAR1zn69kfHL7Rz5QNvCFXRROUr5f_8wuw9fF5W2TjMvw_N7FucAGPN4-luA&refresh_ce=4 punti
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Ho letto l'intervista, davvero notevole, si sente proprio la passione che trasuda dalle parole, e oltre alla passione, fuoco fondamentale per alimentare ogni seme, ho notato anche la lucida consapevolezza con cui hai espresso il senso profondo del collezionare monete, ogni collezione come un'opera assolutamente personale di cui ogni moneta corrisponde ad una pagina, quindi un racconto di sè e del modo peculiare in cui ciascun collezionista esprime la sua visione e il suo sentire attraverso la scelta delle monete... splendido anche l'emergere del bisogno di studio e collezionismo numismatico come necessità interiore, recupero di radici che connettano la persona, l'individuo, ad una comunità più vasta, i nostri antenati, è una forza primigenia quella che ci chiama alla connessione con ciò che è venuto prima di noi, le generazioni che ci hanno preceduto e che ci hanno trasmesso eredità spesso difficili ma preziosissime per capire da dove veniamo, chi siamo e cosa vogliamo essere... e in tutto questo emergere di afflati interiori possenti, ecco la moneta... l'oggetto spesso percepito come il più prosaico e meno spirituale in assoluto che diventa invece tramite di ascesi dalla singola persona a più vaste realtà sia ideali che concrete, le comunità di ieri e dell'oggi...4 punti
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Attenzione che YV_LaMoneta...la sta osservando, secondo me, per lui è anche falsa..... TIBERIVS3 punti
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Pur sapendo che l'area euro ti è distante, mi è venuta un'associazione...Mario, il Seminatore di stelle!!!3 punti
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Salute questa è una moneta che non ho avuto mai modo di vedere così ben conservata: 4 Tornesi:FERDINANDO IV(1759-1816) 1799 Zecca di Napoli ,rame. D/ FERDINAN.IV.SICIL.ET.HIE.REX;busto del Re con testa nuda e capelli lunghi volto a destra;in basso lettera P. R/ nel campo su due righe:TOR / NESI,in basso 4 ed a sinistra A ed a destra P;in esergo data Contorno con treccia in rilievo Riferimenti:Pannuti e Riccio 18;MIR 427 La foto della moneta proviene dalla vendita all'asta n°112 di NumismaticaArsClassica ed era presentata al lotto n°105 La base d'asta era di € 240 ed è stata aggiudicata ad € 850 + diritti. Salutoni odjob2 punti
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Apprezzo molto il tuo intervento. Sono molti anni che la Numismatica è la mia passione però ho scoperto da poco questo sito ed è un piacere leggere i post ed i pareri autorevoli dei vari esperti. Allo stesso tempo leggo con piacere anche gli interventi di chi non ha ancora una competenza. Non giudico chi chiede un parere per una moneta trovata nel cassetto del nonno. A parte il fatto che sicuramente chi scrive pensa di aver trovato un tesoro, che poi magari è una patacca allegata a Topolino negli anni 60, è sempre sbagliato rispondere con stizza. In questo caso chi ha scritto si guarderà bene da ritornare sul sito. Invece fornendo una risposta cortese... chissà, qualcuno andrà al mercatino, comprerà una manciata di monete consunte e senza valore, ma comincerà ad interessarsi alla Storia ed alle monete. Perchè i problemi della Numismatica attuale sono molti, ma quasi tutti fanno finta di niente. E' diventata una passione elitaria per pochi e purtroppo per speculatori ( senza nessuna competenza ) per i quali è uguale comperare diamanti o monete esclusivamente in FDC ( riescono a trovare anche Fondo Specchio dell'800 quando non esisteva tale lavorazione, oppure Monete Prova che non esistono nella Zecca e nella Collezione Ex-Reale!). In secondo luogo è diventata una passione per "vecchi". Quanti giovani sotto i 30 anni scrivono su questo forum ? Penso molto pochi. Quindi ben vengano i giovani che hanno trovato qualche moneta del nonno in un cassetto o ti richiedono una perizia per una Medaglietta di Lourdes della zia ! Chissà che, presi per mano, non diventino appassionati. Saluti a Tutti2 punti
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Ferdinando II il peso è 27,2 grammi per il taglio scusa per le foto ma non sono riuscito a fare di meglio.2 punti
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Un grosso ringraziamento agli organizzatori di Susa e agli amici dell' Associazione Numismatica Taurinense per la piacevolissima giornata passata assieme Accoglienza veramente ottima e grande impegno per organizzare questo loro primo (mi auguro di una lunga serie) convegno Nonostante la distanza non proprio vicinissima per noi......gia' confermiamo la nostra presenza al prossimo ? Roberto (Numismatica Scaligera)2 punti
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Oggi è una bella giornata, giornata di festa, doppia per me perché sono giorni di Palio a Siena. E in una pausa apro idealmente il mio "giornale domenicale" (come mi piace pensare la piazzetta del numismatico) e mi godo questa lettura. Ne apprezzo i toni, i contenuti, l'accattivante "propaganda" verso il mondo numismatico, e rifletto sull'impatto ampio che il veicolo della rivista AD può avere, condividendo la speranza che tale semina produca germogli che svilupperanno. E apprezzo ancora di più la realtà di questo forum dove puoi passare da un articolo emotivo e di propaganda come questo, ad uno di approfondimento culturale come quelli delle riviste storiche o alle riflessioni sulle case d'asta. Che vi devo dire? Oggi è una bella giornata! ?2 punti
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Mi è piaciuto molto questo passaggio, da incorniciare. Aggiungo un elemento riguardante quello che si diceva a proposito del carattere personale della collezione e della singola moneta: colleziono medievali ed ogni moneta per il procedimento stesso di coniazione non può risultare in nessun modo uguale ad un'altra, ciò fa sì che ci si possa affezionare alle singole imperfezioni, ai dettagli di coniazione che solo la propria moneta possiede e rivedendola giorno dopo giorno ritrovi ogni volta la familiarità con la stessa, quasi fosse un essere umano distinguibile entrato a far parte della tua quotidianità. Per qualcuno potrebbe sembrare un'esagerazione, ma ho riscontrato ciò nella mia personalissima esperienza.2 punti
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Grazie Mario per il tuo non arrenderti mai. Pubblicità, divulgazione... come è stato detto. Sono alla base del ‘farsi conoscere’. Internet è un grande strumento ma a volte non basta. Grande! N.2 punti
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Hai toccato un po’ il punto secondo me cruciale, siamo una nicchia che invecchia anche, la numismatica ha potenzialità culturali di attrazione, ma deve essere comunicata, fatta conoscere, bisogna aprirsi ad altri mondi che vogliano ascoltare, ce ne sono, bisogna provarci e ripeto provarci, io ci provo sempre per definizione in tutto, per un semplice fatto culturale, di mantenere viva la nostra identità, i simboli, la nostra storia, peccato perdere nel tempo tutto questo ...2 punti
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Buonasera a tutti e scusate il ritardo. Mi accodo pure io con un grande modulo in rame, naturalmente vissutello ma a me piace tanto. Poi giudicate voi, accetto tutti i pareri. Grazie, Sergio.2 punti
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Non credevo che avrei mai trovato in circolazione una moneta del Vaticano e invece..... Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: 2017 Tiratura: 2.132.411 Condizioni: BB Città: Bergamo Abbastanza circolata, ma ancora in buone condizioni e senza colpi sul bordo.2 punti
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Ciao e complimenti per l'acquisto. La moneta è sicuramente in ottime condizioni; presenta un metallo sano, senza incrostazioni o punti di corrosione ma presenta anche i tipici difetti di questa emissione, ovvero: mancanze nella leggibilità di alcune parti della legenda (vedi il verso) e tondelli preparati con cura non proprio impeccabile... Nel complesso, considerata la tipologia, io gli attribuirei un BB (anche se a me queste classificazioni, per le monete pre800 proprio non piacciono...). Il discorso sulla rarità è invece, a mio parere, decisamente più complesso. Ferma restando la correttezza della collocazione cronologica che dai al sesino in oggetto; i sesini con l'aquila non possono essere chiusi in un unico contenitore perchè proprio all'interno di questa categoria si nascondono le maggiori rarità... Per essere un poco più concreto provo ad illustrare le tipologie con una rapida carrellata di esemplari (che non ha la pretesa di essere esaustiva): 1° periodo (Josefo Teseo) busto giovanile del duca rivolto a destra con sigle IT, a mio parere classificabile come R2 1° periodo (Josefo Teseo) sesino senza sigle; busto giovanile. Punzone del busto utilizzato per il due bolognini con sigle IT a mio parere classificabile almeno R3 3° periodo (Josefo Teseo) sesino con sigle IT e testa del duca rivolto a destra. A mio parere classificabile R 4° periodo (Gian Francesco Manfredi) sesino con sigle GFM; inedito sino al 2017, di questa tipologia ad oggi conosco quattro esemplari. Penso sia classificabile almeno R4 4° periodo (Gian Francesco Manfredi) sesino senza sigle; assegnabile a questo periodo per evidenti analogie stilistiche. In questo gruppo si possono inserire numerose varianti ulteriormente suddivisibili. Penso sia classificabile come C 4° periodo (Gian Francesco Manfredi) sesino senza sigle e testa rivolta a sinistra, da me inserito nella serie databile 1650 di cui fa parte anche "quel" giorgino che tu ben conosci. Penso sia classificabile almeno R3. 6° periodo (Elia Teseo) con sigle ET in nesso e verso con scritta MVTIN / SESIN: il tuo sesino... In effetti io non ritengo questa tipologia particolarmente rara. Non capita frequentemente nelle vendite all'incanto ma questo è un destino comune a molti piccoli nominali anche se rari o rarissimi. Nel corso del mio studio sulle emissioni di moneta a basso valore liberatorio (sesini, bolognini, muraiole e giorgini) a nome di Francesco I d'Este ne ho potuto analizzare numerosi esemplari e otto sono ancora in mio possesso. Io la classificherei fra NC e R, non oltre...ma è solo il mio parere... A questo punto mi fremo un saluto Mario2 punti
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Un ritrovamento con il metal in territorio sloveno 22mm 1g circa. [emoji6] Moneta inedita e molto interessante che sposta l'inizio di attività di zecca di almeno 10 anni. Un denaro anonimo che si rifà alle emissioni della zecca di Aquileia. Butterò giu due righe sulla zecca e su questa moneta... Coming soon1 punto
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Ciao @littleEvil, Penso che hai ragione. Anche a me mi hanno inviato la stessa foto che già avevamo. Forse è meglio che la discussione si fermi qui ........per ""insufficienza di prove"". Anche perché , come definisce @rorey36 babbei (sarcasticamente) gli esperti del BM. Ho sempre sostenuto quello che diceva un GRANDE .......il più bravo , e quello che sbaglia meno. Con questo penso che sia umano sbagliare. Ma in questa faccenda ( che di faccenda si tratta), ci sono situazioni che lasciano seri dubbi. Già il fatto del detectorista solitario che rinviene un'aureo ( e che aureo) lo fotografa nel palmo della mano con il terriccio ( e che terriccio) , lo annuncia alle autorità competenti, in base alla legislatura Inglese , viene preso in carico al BM e i loro esperti, non hanno dubbi , ma non hanno nessun interesse di considerare il diritto di prelazione, anche perché hanno già un aureo (casualmente dello stesso conio). Lo lasciano libero di poterselo gestire come vuole ( sempre in base alle leggi Inglesi) . Lo prende incarico la DNW di Londra e ne fa un cavallo di battaglia con pubblicità e interviste sui social. Ora tutto questo è degno di un film e tutto e bene quel che finisce bene. E finito STRABBENE . Ora se uno analizza tutto e PENSA che ci sia qualcosa che non quadra .........non vuol dire che è più bravo di quelli del BM o di altri rispettabili addetti ai lavori. Non pensi caro @rorey36 che val si la pena di studiare e analizzare la faccenda e di conseguenza alcune motivazioni tecniche, che non quadrano. Non capisco perché se uno esprime una sua opinione, e che possa essere in contrasto con chi la pensa diversamente, deve sentirsi contrastato o aggredito ? Ecco perché è meglio che si chiuda qui.1 punto
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Si tratta di una replica di un Ducato prodotta e distribuita per conto del Readers Digest ai fini di promozione pubblicitaria. Al R/ la legenda TU DOMINE SPES MEA (Tu, o Signore, speranza mia)1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Belgio Anno: 2012 TYE Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB Località: Padova Taglio: 2€ CC Nazione: Austria Anno: 2012 TYE Tiratura: 11.000.000 Conservazione: BB Località: Padova1 punto
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Taglio: 2 Euro Nazione: Slovacchia Anno: 2016 Tiratura: 2.000.000 Conservazione: BB Citta: Padova1 punto
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Grande intervento, complimenti, qui viene espressa una visione del perché si colleziona che viene da una spinta interiore, di approfondimento e di ricerca delle radici, monete e uomini si uniscono e si intrecciano nel vedere e analizzare il passato e il presente. Gli spunti sono tanti ...1 punto
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Comunque è inutile disperarsi tanto nel dare una classificazione....... YV_LaMoneta ha messo la "sua" pietra tombale... saluti TIBERIVS1 punto
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Apprezzo molto questi ultimi interventi, non riesco a dare a tutti mi piace, ma ognuno può portare a tante ulteriori riflessioni ... Bella giornata, mi piace molto ma molto, in fondo in particolare un forum dovrebbe avere intercalari così, sappiamo che non sempre lo e’, ma per me dovrebbe esserlo sempre. AD ha 1.200.000 visualizzazioni mensili, numeri incredibili, uno spot per il collezionismo e la numismatica ha un grande impatto, i riscontri mi arrivano in tal senso ma dipende poi da noi, magari ci va bene la nicchia e ci starebbe anche o vogliamo la comunicazione globale, l’andare oltre dove potenzialmente c’e’ il mondo ? Dipende sempre da i punti di vista, pur non avendo alcun interesse materiale, penso che culturalmente sia meglio avere una società consapevole del suo passato e della sua identità, però e’ sempre un punto di vista personale, certo AD non arriva per caso, e’ una catena che si muove, il piccolo Museo, l’Ambrosiana, l’associazionismo non Numismatico, i politici, la stampa, i social, gli ordini professionali, se si vuole andare oltre si può ...dipende come sempre da noi e se vogliamo veramente andare oltre ... Di certo ampliare non e’ solo un fatto culturale, ma ci sarebbero tanti soggetti a beneficiarne direttamente o indirettamente, inutile elencarli, ma l’ovvio in Numismatico non sempre lo e’ ...1 punto
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@Rocco68il D'Incerti con la 318 si riferisce alla stella piccola a 5 punte... Anche se, personalmente, io non ne ho ancora viste... La foto è riferita ad un 10 tornesi 53 (sopra con stella piccola ) ed ad un 57... La differenza c'è...1 punto
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Veramente molto interessante1 punto
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@paparoupa You're probably right, despite on these bronzes of the Federal Coinage of Boeotia Demeter's head is facing slightly right. Moreover, Poseidon's knee is not bent so high.1 punto
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Agli amatori delle medaglie che si portano la loro passione in ferie chiedo, con un po' di faccia tosta, di ricordarsi di me nel caso incontrassero in qualche mercatino locale la medaglia che sto cercando (Papa Paolo VI – Cristo Buon Pastore – Manfrini 1963 – visibile sul sito http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F21S/73 ). Cordiali saluti e buone vacanze! Clara Forse dovrei mettere questo annuncio in un'altra sezione del forum più visibile, ma non so quale... se qualcuno vuol farlo per me grazie mille! Se trovo la medaglia smetto di importunare, prometto!1 punto
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Ciao a tutti, oggi vi vorrei mostrare una delle ultime aggiunte alla mia collezione di Modena. Si tratta di un sesino coniato da Francesco I d’Este negli ultimi anni della sua reggenza. Questo sesino è però diverso dalla più comune tipologia con busto al dritto e aquila nel rovescio. Si tratta infatti della più rara tipologia con al dritto il busto del duca rivolto a destra (con monogramma ET sotto al busto) ed al rovescio la scritta MUTIN SESIN entro cartella ornata. Questi sesini furono coniati per diversificarli dai precedenti, che furono banditi da diversi stati italiani per la lega calante con la quale venivano coniati. Si può inoltre dedurre che questa tipologia di sesino sia stata l'ultima coniata da Francesco I per via di 2 principali fattori: - il monogramma ET presente sotto il busto del duca sta a rappresentare il nome dello zecchiere Elia Teseo, ultimo a coniare sotto Francesco I e zecchiere anche durante la reggenza del successore Alfonso IV; - il rovescio con la scritta MVTIN SESIN entro cartella ornata è lo stesso utilizzato nei sesini di Alfonso IV, che con ogni probabilità ha riutilizzato gli stessi conii del predecessore. Dopo questa lunga prefazione voglio chiedere un parere ai conoscitori di questa zecca. Cosa ne pensate del fatto che su alcuni cataloghi, come per esempio il MIR, questo sesino e la sua versione più comune vengano messi con la stessa rarità R? Non sarebbe forse più opportuno parlare almeno di NC per la versione con aquila e magari R2 per quella con scritta? In 3 anni di collezionismo di questa zecca ho visto solo un esemplare (questo che ho comprato) e anche cercando su internet sono riuscito a trovarne solamente 3, contro le decine, se non centinaia di sesino con aquila. inoltre mi risulta difficile dare un grado di conservazione a questa moneta, che presenta ottimi rilievi in alcuni punti ma anche alcune debolezze di conio e punti di usura, un qBB potrebbe essere giusto? grazie e scusate per il lungo post.1 punto
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Ti ringrazio per i tuoi sempre interessantissimi interventi @mariov60 In effetti all'interno della stessa tipologia si nascondono tante diverse varianti, che a loro volta hanno le loro diverse rarità. Non pensavo fosse così semplice invece reperire la tipologia con scritta, probabilmente essendo i sesini meno attraenti rispetto ai tagli più grandi vengono proposti meno spesso anche nelle vendite online. Grazie ancora. Francesco.1 punto
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Nell'attesa di poter ammirare i vostri pezzi del 1857..... Concludo con il mio falso d'epoca del 10 Tornesi.1 punto
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Per questo motivo, chi Colleziona la monetazione Napoletana non si annoia mai. ? Qui si nota meglio.1 punto
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Difficile accertarlo con precisione. In teoria già questa potrebbe essere sua anche se come datazione (1896) non ci siamo (sempre se la data riportata nel catalogo è giusta) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE11S/199 Altre, almeno sul nostro catalogo, non ne ho trovate. Saluti Simone1 punto
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Ero giovanissimo: 7 anni. Mi regalò il primo catalogo lo zio collezionista del mio compagno di banco. Per vari anni è stato il mio unico riferimento, quando ancora le monete del Regno si trovavano nel cassetto del nonno e si scambiavano tra ragazzi come fossero figurine. Cesare Bobba: il suo catalogo confluì più tardi nel Montenegro (credo che quest'ultimo ne abbia rilevato i diritti o quantomeno il format). Ho una perizia di Bobba: la moneta l'ho tolta fuori ma il cartellino lo conservo. Non era, credo, perito particolarmente preciso e frequentemente in conflitto di interesse con se stesso (ma capita anche oggi).1 punto
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Taglio: 2 euro CC nazione: Malta 200° Ann. Polizia Maltese anno: 2014 A tiratura: 300.000 città: Roma condizioni : BB+1 punto
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Buongiorno, premetto che la mia risposta al post di @rorey36 non ha come finalità quella di accendere inutili polemiche ma esclusivamente quella di esprimere un personale punto di vista, come ha fatto @rorey36. Non sono d’accordo sull’inutilità delle richieste di identificazione che, molte volte, almeno per me, costituiscono spunto di riflessione e approfondimento. L’idea che mi sono fatto di questo forum, da neoiscritto e da neofita della materia, non è quella di un circolo chiuso, di un club esclusivo riservato solo a chi della numismatica ne ha fatto una passione già da anni ovvero l’abbia trasformata nella propria professione (principale o secondaria). Credo, invece, che lo spirito di questo forum sia diametralmente opposto. Ciò che ci vedo io è uno strumento importantissimo di divulgazione di una materia non poco ostica per chi ci si approccia per prima volta (a prescindere da quali siano le intenzioni che spingono ciascun utente a questo primo approccio). Un luogo dove gente esperta, preparata e, soprattutto, appassionata mette a disposizione degli altri (per pura passione) il proprio sapere. Così si fa divulgazione e si cerca di accendere - anche nell’utente che nella numismatica vede solo il guadagno che può trarre dal valore di una moneta - un quid pluris, un sentimento nuovo e diverso: la voglia di guadagnare in “cultura”, non in denaro. In tale contesto credo che la sezione “identificazioni” giochi un ruolo determinante. Poi si è liberi di ignorarla, è ovvio, nessuno sostiene il contrario. Per quanto mi riguarda, mi sono affacciato su questo forum per la prima volta esclusivamente per avere un aiuto nell’identificazione di una moneta, da curioso, da persona che delle monete ne ha sempre fatto solo un diletto, un hobby. Oggi posso dire che anche la semplice lettura dei post altrui ha acceso in me quella miccia utile a far esplodere una passione e ad accendere il desiderio di farne oggetto di studio (partendo dall’acquisto di alcuni testi specifici). Sarebbe successo senza la sezione identificazioni? Credo di no. Non sono per la cultura d’elité ma per la diffusione di massa della cultura: è chiaro, il seme non attecchirà ovunque ma è bello sapere che da qualche parte spunterà un nuovo germoglio. Scusate se vi ho tediato, ma ci tenevo a esprimere così il mio ringraziamento a chi ha avuto l’idea di creare questa “culla” e a tutti quelli che impiegano il loro tempo a rispondere ai quesiti più disparati che piovono nella sezione identificazioni, a volte posti anche senza un briciolo di educazione. Saluti1 punto
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Propongo un metodo scientifico per inquadrare questi soggetti. Dopo la scala Mercalli che misura la devastazione fisica del territorio causata dai terremoti ecco la scala Ciapanna per la classificazione della devastazione mentale complottista. C1 - leggera Il soggetto presenta tendenza non ancora allarmante a credere a leggende metropolitane o dare per vere teorie senza dimostrazione scientifica. C2 - pronunciata Il soggetto presenta una spiccata tendenza a credere a leggende metropolitane o dare per vere teorie senza dimostrazione scientifica, inoltre è poco o per nulla disposto ad considerare dubbi e critiche, che comunque almeno all'apparenza accetta e magari discute. C3 - grave Il soggetto è convinto o convincibile di qualsiasi teoria s'immagini o gli venga proposta, senza ammissione del benchè minimo dubbio. Può essere preso da manie di protagonismo e irritarsi alle critiche, arrivando anche ad insultare o minacciare chi le fa. C4 - catastrofica detta anche "ciapannesca" Il soggetto è vittima di atteggiamenti messianici e deliri di onniscenza. Crede falsa a piacimento qualunque cosa, dalla storia alle più elementari leggi di ogni campo dello scibile umano. Nei casi più patologici può credere a cose come gli gnomi o la piattezza della Terra, e può girare con padelle in testa al fine di sfuggire al "controllo mentale del governo".1 punto
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I never heard anything about that, but let's wait for someone else who was born earlier than me.1 punto
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Iniziamo la giornata con un.....buongiorno a tutti della sezione. Poi vi lascio con una Napoletana ?.1 punto
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