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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/18/19 in tutte le aree
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Comunico che il giorno 17/6/2019 si e’ effettuata l’inaugurazione nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana a Milano della terza e nuova teca di monete di zecche italiane. Si aggiunge alle due teche inaugurate un anno fa basate su un percorso monetario strutturato di monete milanesi da Carlo Magno alla chiusura della zecca. La presentazione a inviti si e’ svolta davanti alle autorità comunali, all’ Ambrosiana tutta col Capo Gabinetto del Medagliere Ambrosiana Prof. Giancarlo Alteri, ad Associazioni, a rappresentanti degli Ordini Professionali, agli sponsor che sono il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e il Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre ora per la collettività, per la città, per gli appassionati, per le scolaresche che potranno ora in ogni momento vedere le monete esposte in modo permanente. Questa nuova iniziativa divulgativa può essere riassunta con questi due spot, il primo “ da Milano a tutta la Penisola “ perché ora tutto il nostro Paese e’ rappresentato in un abbraccio Numismatico e il secondo “ dall’esposizione al piccolo Museo Numismatico “ perché ora sia per la quantità di monete esposte, che per la loro qualità e rarità e per le varie provenienze geografiche, si può parlare ora di piccola realtà museale numismatica in Milano città. Ci si augura che la Sala 19 della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che nella mappa che viene consegnata ai visitatori ora riporta la dizione collezioni numismatiche/medagliere possa diventare, grazie anche a questo ulteriore sforzo gestionale, operativo e finanziario da parte del nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, sempre più un polo culturale, Numismatico e aggregativo ora a disposizione della città e di tutta la collettività al di sopra di ogni sigla e appartenenza, grazie per l’attenzione25 punti
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Bravo SuperMario @dabbene5 punti
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Da sinistra Limido, Prof. Alteri, Mons. Navoni viceprefetto Ambrosiana, Mons. Ballarini Prefetto Ambrosiana, dott.ssa Sara Abram responsabile del Centro di Restauro di Venaria Reale intervenuta per la presentazione del libro sul restauro della Palma di Federico Borromeo, altra importante iniziativa comunicata ieri.4 punti
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Nessun prestito: la Biblioteca Ambrosiana dispone di un tesoretto di oltre 22.000 tra monete e medaglie. Il Prof. Alteri ha scelto, in base ad un suo criterio altamente professionale (è il curatore del Medagliere Vaticano) quali monete, fra le tante, quelle che potevano rappresentare l'Italia con la terza teca... Qui sotto, ad esempio, l'angolo dedicato a Venezia:4 punti
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Sibaritico, in qualsiasi vocabolario, vale per esageratamente raffinato, lascivo, lussurioso, perchè nella diffusa narrazione è descritta così l'antica città di Sibari . Fondata da coloni Achei verso il 720-710 AC. , nel VI^sec. AC. è all'apice della sua potenza ed è probabilmente la più importante città della Magna Grecia ( forse più di 100.000 abitanti entro un cinta muraria di oltre 9 km. ) , dominando un 'impero' su 4 popoli e 25 città . L'indubbia floridezza di Sibari deriva dal trovarsi su una grande, fertile pianura affacciata sul mare Ionio, ma forse ancor più dall'essere il terminale della rotta commerciale marittima che arriva dalla ricca Ionia (Mileto) e che attraverso la stretta Calabria silana, controllata da Sibari, raggiunge, sul Tirreno, le sue colonie di Lao e Scidro e poco più a Nord Poseidonia : da queste proseguono le rotte marittime verso l'Etruria e fino alla lontana Iberia senza l'onere di aggirare la Calabria magari sottostando ai pedaggi di Reggio per il transito dello stretto . Sul finire del VI^ sec. nel comunemente accettato 510, Sibari entra in conflitto con la vicina città di Crotone che ha ospitato fuorusciti Sibariti ed in 70 giorni di lotta viene sconfitta, conquistata e sommersa con la deviazione di un fiume : per una guerra con motivazioni non eclatanti, scompare dalla Storia una delle più grandi città dei Greci di occidente . Sola vincitrice di questa quasi casuale guerra, nella narrazione comune, Crotone, città sostenuta dal pitagorismo e validamente guidata dal pluri-vincitore olimpionico Milone . Tuttavia una manciata di anni prima, Crotone, in un tentativo di espansione verso Sud, è stata pesantemente e sanguinosamente sconfitta sul fiume Sagra dai Locresi di Locri Epizefiria, al punto da chiedersi se nel 510, potesse avere riacquistata la potenzialità per soverchiare la potente Sibari . Ed allora abbiamo, nell'area, la spedizione colonizzatrice degli Spartani di Dorieo che si sarebbero alleati (Erodoto) con i Crotoniati nell'impresa contro Sibari : possibili partecipanti, a quella che a questo punto da impresa singola parrebbe una coalizione, da non scordare i numerosi fuorusciti Sibariti probabilmente desiderosi di rivalsa . Il dubbio di insufficienza della sola Crotone potrebbe anche vedersi nel dopo Sibari : Crotone non riesce ad ereditarne l'impero e resta quasi un vuoto di potere aperto ad esempio all'influenza che Atene sta coltivando nell'occidente greco . Resta comunque da chiedersi come anche una coalizione abbia potuto avere ragione rapidamente di una grande città : potrebbe rispondere l'ipotesi dell'archeologo-sovrintendente M. Napoli che anni or sono ragionava che Sibari non sia stata una grande città murata, bensì un gruppo di piccoli centri/villaggi, ipotesi che potrebbe anche spiegare perchè ad oggi nulla di una eventuale grande città ci sia stato restituito dall'indagine archeologica . Testimonianze dell'impero di Sibari ci sono offerte dalla numismatica : oltre ai bellissimi stateri incusi con toro retrospiciente e lettere MV (iniziali di Sibari) , ritroviamo la stessa figurazione su rarissimi esemplari con leggende AMI , SIRIS.PYX , SO , LAUS, centri di incerta identificazione ma monete di alta fattura estetica e tecnica, tali da rimandare all'influsso se non addirittura alla diretta mano degli incisori Sibariti : buon ultimo il rarissimo esemplare con lettere SER attribuito a quei Serdaioi di incerta identificazione che figurano tra i contraenti del trattato (rinvenuto in Olimpia) tra i Sibariti ed appunto i Serdaioi .3 punti
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Ci sarà un catalogo ? La risposta e’ si, ci sarà, e’ una promessa che le due realtà che hanno coordinato e finanziato il progetto ieri si sono assunte per autunno/ inverno, ieri abbiamo visto il fare ...ma il far sapere e’ altrettanto importante, il catalogo sarà il far sapere e sarà indispensabile, come lo e’ stato per la zecca di Milano l’anno scorso, portiamo la cultura col vedere e anche col leggere, col cercare di far capire e finanziamo progetti culturali numismatici anche editoriali ...3 punti
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@Stilicho post 5 Dopo la caduta di Sibari, nei 70 anni successivi le fonti ci dicono di almeno 3 tentativi dei superstiti Sibariti (e loro discendenti) di ricostruzione dell'antica città . Sempre vanificati, per lo più dai Crotoniati, questi effimeri tentativi poco o nulla ci hanno lasciato se non una scarna e discontinua monetazione che, ad esempio, il Rutter nella sua 'Historia numorum Italy' (2001) classifica con Sibari II , III , IV , fino all'ancor più incerta Sibari V . Le speranze di rinascita (sibarita) vengono definitivamente spente nel 443 AC. quando sull'area, sponsorizzata e finanziata dall'Atene di Pericle, viene fondata con coloni pan-ellenici, la città di Turio . La nuova città greca di Turio, sempre buona alleata di Atene, diventa in breve una delle ormai poche importanti città della Magna Grecia : ospiterà l'ultimo tratto di vita di Erodoto qui sepolto forse nell'Agorà cittadina . Successivamente, Turio ormai avviata a declino anche per gli attacchi delle popolazioni Lucane, riceve nel 194 AC. una colonia romana e viene rinominata Copia . Il sito dell'antica Sibari, identificato con buona certezza solo da 80 anni, ha finora restituito i pochi resti del cosiddetto Parco del Cavallo, spesso di epoca già romana . Unisco di Sibari dopo la prima Sibari, un bello statere di argento attribuibile al periodo precedente alla fondazione di Turio .3 punti
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Ieri sera avevo una grossa chance e lo sapevo, non c’era il mondo della numismatica, c’erano altri mondi, volevo emozionarli, mi dicono che sono riuscito nei vari messaggi ricevuti oggi, divulgare cosa rappresenti il documento moneta, l’emozione di vedere la nostra storia, i nostri simboli da ricordare, la numismatica e’ molto un fatto emozionale, se passa il messaggio, avremo fatto un passaggio importante per la crescita personale e collettiva culturale ....apriamoci ...e appoggiamo la divulgazione, termine che e’ stato detto da tutti i presenti ieri ...3 punti
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Beh direi che questa affermazione racchiude decisamente tutto il sentimento di una grande, grandissima azione di servizio culturale per la collettività!. Un grande plauso all'amico Mario @dabbene, al Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio ed all'illuminato Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre!! Filantropia, amore per la numismatica, spirito di servizio, spassionata cultura al di sopra di ogni interesse personale. Quando vedo realizzati progetti del genere rimango sempre senza parole. Spero di poter ricambiare presto l'abbraccio numismatico dall'altro lato dell'Italia!!. Proud to be a Rotarian!3 punti
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Spesso, quando leggo le varie segnalazioni di questa Sezione, mi rammarico di non poter (quasi) mai essere presente e partecipare, per una serie di motivi. Questa volta è diverso perché si tratta di un qualcosa di non temporaneo, di permanente, che resterà. E che quindi darà a me, come a tutti, la possibilità di approfittare un giorno del lavoro di chi si è speso per ottenere questo risultato. Domani, fra un anno o chissà quando... in ogni caso, fin da ora, grazie!3 punti
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Fantastico, grande iniziativa e grande risultato concreto a favore della comunità tutta e, ovviamente, di quella numismatica. Numismatica per tutti, di fatto. Cosa si può volere di più? Questi sono i fatti che fanno e faranno crescere la numismatica, una numismatica che sta soffrendo l'imbarbarimento culturale e la tendenza della società moderna alla dispersività. La numismatica è anche pazienza, attenzione, studio, fermento intellettivo e culturale, cose che in giro si vedono sempre meno.3 punti
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Proviamo a tornare seri Purtroppo non è così, sono due contabilità separate, che non si possono compensare. Il debito pubblico viene definito come il valore nominale delle passività lorde di tutte le amministrazioni pubbliche. Concretamente, si tratta di monete, banconote, depositi (compresa la raccolta postale), prestiti e titoli di Stato. Non fanno invece parte del debito pubblico i debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche, ossia le somme dovute ai fornitori in cambio di beni o servizi e ancora non pagate. https://www.irpef.info/debito-pubblico-che-cos-e https://www.theitaliantimes.it/economia/debito-pubblico-italiano-significato-come-si-forma-ridurre-deficit-pil_221118/ Quindi, emettere nuovi titoli di stato per pagare i fornitori, farà ovviamente calare il debito nei loro confronti, ma al tempo stesso farà aumentare il debito pubblico. Ed è su quest'ultimo, e sul suo rapporto col PIL, che l'Italia viene giudicata e valutata dalla Commissione Europea, dalle agenzie di rating, dai mercati. In un momento in cui stiamo rischiando una procedura d'infrazione proprio per l'entità del nostro debito, aumentarlo volutamente non mi sembra il modo migliore per evitare tale procedura, per non dire che i minibot sarebbero visti come un tentativo di creare una moneta parallela all'Euro, cosa assolutamente vietata dalle regole di Eurolandia. petronius3 punti
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Ed ecco il Gazzettino #5 citato su Panorama Numismatico di giugno:3 punti
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Ciao @Achille Starace, complimenti per il magnifico tris di Piastre. La mia 1792 ha una A La 1794 una V capovolta. La Piastra del 1794 SICILIAR3 punti
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Leggo ora e rimango a bocca aperta. Per carità, quando c'è il fuoco della passione tutto è possibile: i tempi perdono i normali connotati cui siamo abituati, così come gli ostacoli spariscono e tutto appare semplice e naturale... Così, caro Mario, ci fai apparire le cose che realizzi: meno di un mese fa l'uscita del 5° numero del gazzettino ed oggi quest'altra impresa...è ammirevole la tua passione e la tua dedizione a questo mondo: solo una parola: grazie!!! P.s.: due domande: zecca di Siena presente? (a proposito di campanilismo!!?). Per noi "provinciali": a quando un video che ci faccia venire ancora più voglia di una gita a Milano?2 punti
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Bravo Mario @dabbene, ancora una volta hai organizzato un evento divulgativo ai massimi livelli. Complimenti2 punti
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Magari succedesse a Firenze!!2 punti
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Per i venetici, tanta Venezia ...zecchino, mezzo, quarto, monete e oselle più di una ...2 punti
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Buonasera, premesso che sulla moneta di @fapetri la legenda al diritto mi sembra che finisca con POTEST e non con POT, l'asse di Cn. Calpurnius Piso del 15 a. C. che ora dovremmo cercare, ha presumibilmente al diritto: CAESAR AVGVST PONT MAX TRIBVNIC POTEST e al rovescio forse CN PISO CN F (=Cnei Filius) III VIR A A A F F. Infatti: Ce n'è un'altra: Ci troviamo di fronte a questa situazione: RIC e SEAR catalogano al 382 e al 1664 la stessa moneta con l' A A A F F a sinistra; Acsearch in almeno due casi presenta altrettanti assi con l' A A A F F in basso come in quello di @fapetri, che vengono classificati col medesimo n. 382 RIC. Devo ritenere a questo punto che trattandosi di ben due cataloghi e di due case d'aste egualmente degne di fede, la moneta sia una e cioè la 382 RIC. Complimenti a @Stilicho per la giusta intuizione. Salutoni HIRPINI PS: circa il 427 RIC di @Fogg, l'errore marchiano è di Dea Moneta, che ha messo in vendita un asse di Cn. Piso proprio come quello di @fapetri (si vede dalla fotografia) appioppandogli il numero 427 RIC che invece è proprio di un magistrato monetale della gens Luria, e sbagliando le legende, sia al diritto, con … POT invece di … POTEST, sia al rovescio, dove manca la F di Filius (quel Cn. Calpurnius Piso dell'asse portava lo stesso nome del padre Cn. Calpurnius Piso, console romano).2 punti
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Poi parleremo anche di monete, e credo che saranno contenti, dopo i milanesi, anche altri appassionati ...2 punti
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Mi unisco ai complimenti per l'iniziativa, che arricchisce l'esposizione in Ambrosiana delle monete della "fase 1, milanesi". Mi chiedo dove e come Mario Limido trovi le forze per tutta la sua attività numismatica, instancabile e encomiabile. Sarò in Ambrosiana quanto prima per godere di questo nuovo nucleo esposto.2 punti
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Idem, aggiungo che quest'anno ho visitato l'Ambrosiana (tral'altro era esposto anche il Codice Atlantico) ma ora che è stata aggiunta un'altra teca nella sala 19 spero di poterci tornare presto.2 punti
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Bellissima iniziativa. Complimenti vivissimi a Quelli del Cordusio e al Rotary.2 punti
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E' stato, indubbiamente, un successo per Mario e Quelli del Cordusio: finalmente a Milano si può parlare di un punto di riferimento permanente della numismatica fruibile da chiunque.2 punti
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ancora un grazie a tutti quelli che hanno dato un contributo per realizzare questo sogno, diventato realta'. grande Mario. Roberto2 punti
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Complimenti !!! bella iniziativa!2 punti
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Complimenti per lo splendido lavoro!2 punti
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I miei complimenti al Cordusio e al Rotary per il supporto all'iniziativa!2 punti
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Sicuramente lo è per chi ama la divulgazione aperta a tutti gli appassionati.2 punti
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Una cosa è certa: se le cose stanno come dice petronius, oggi l’espressione latina “mala tempora currunt” va citata con la parte successiva “sed peiora parantur”, per la traduzione "corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori". Con la prospettiva di arrivare ai “pessima”, superlativo irregolare di “malus”. Se proprio vorranno emettere questi minibot, ci mettano le loro facce sui vari tagli. Così gli Italiani sapranno chi “ringraziare” in futuro, nel bene e nel male.2 punti
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Salve, secondo voi la 1792 e 1794 hanno "A." oppure una V capovolta? Grazie2 punti
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Ciao @Hirpini, grazie. E ciao anche a @gabriel_. Pur solo da curioso, sono rimasto davvero affascinato da quanto avete fatto emergere nello studio di questa moneta (e magari non e' ancora tutto?). I miei complimenti! Felice giornata. Stilicho2 punti
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Grazie @Stilicho, con Gabriel ora siamo almeno in tre i più pedanti sherlock holmes SALUTONI2 punti
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Gioco davvero carino, complimenti a “San nikita” per creatività ed apporto alla sezione. Ma siete bravissimi nei ritocchi! Peccato non avere molto tempo in questo periodo, ed essere troppo stanco la sera... Un salutone a tutti1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti a te Mario @dabbene a tutto il gruppo del Cordusio, all'Ambrosiana al Rotary Club, a tutti quelli che hanno sostenuto e permesso la realizzazione ed inaugurazione di questa Bellissima Terza Teca di Monete, soprattutto in maniera permanente per noi e per il futuro, mi Auguro di poter al più presto godere dal vivo del frutto di tanta lodevole opera di studio, aggregazione e divulgazione.1 punto
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Il tutto dopo essere stati smentiti e strasmentiti dai fatti sulla balla colossale con cui ci hanno frantumato i co***oni per anni interi che con l'euro "il paese non esporta", e prima ancora che le esportazioni sarebbero tracollate rovinosamente alla prima impennata seria dell'euro sul dollaro. Ma è inutile ipotizzare presunte (inesistenti) valide motivazioni economiche a questa cosa, perchè il motivo è solo uno: forzare illegalmente per motivi del tutto ideologici un'uscita unilaterale dell'Italia dall'unione monetaria, senza nemmeno l'espressione del consenso popolare, che anni d'indottrinamento e martellamento propagandistico hanno reso per molti la soluzione a tutti i mali italiani. Siamo ormai a rischio sospensione de facto dellka democrazia, oltre che fuori da ogni considerazione razionale. Questo è poco ma sicuro, infatti secondo me è il caso di cominciare a pensare a come mettere al sicuro i propri risparmi fuori dall'Italia, per chi ha la fortuna di averne. _______________________________________________ Se qualcuno avesse ancora dubbi in buona fede sull'inutilità dei minibot ascolti questa intervista del programma Focus Economia di Radio 24 a Giampiero Oddone, amministratore delegato di un'agenzia che si occupa proprio di gestione di crediti delle imprese dalla pubblica amministrazione, a partire da 20:20 minuti, dove il concetto viene spiegato bene. http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/focus-economia/guerra-dazi-muove-india-175709-ACTkJ1R1 punto
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Grazie per i riscontri, ritenete tutti gli interventi da mi piace che non riesco però a dare. Il pubblico ieri sera era folto e rappresentativo della società, un essere trasversale che deve essere secondo me il possibile futuro della numismatica, non ci sarà futuro per questa se non si riuscirà a incuriosire tutto un mondo culturale, associazionistico che c’e’ bisogna però coinvolgerlo e ieri c’era compresa la stampa che ora vuol sapere di più di questo Cordusio e nel dirlo di numismatica si dovrà pur parlare ....1 punto
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Ho letto stamattina che Facebook sta lanciando una sua moneta globale. Mi chiedo se non lo stanno facendo per pagare così le tasse... Arka P.S. Perchè non lanciamo una moneta de Lamoneta..? Diligite iustitiam1 punto
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Ciao @Stilicho , bella domanda ! ma oltre alla famosa nave Argo che hai nominato e appunto la Siracusia o Alessandria , non conosco nomi attribuiti alle navi dell' antichita' ; dare un nome alle navi credo sia una consuetudine risalente ad alcuni secoli fa , come inizi forse al Rinascimento , vedi ad esempio le navi di Colombo . Recenti ipotesi sulle due Navi del lago di Nemi , di Caligola , potrebbero far attribuire alle due navi i nomi di Iside e Diana , il primo nome a causa di oggetti trovati sul fondo del lago all' interno di nave e attribuiti a questo culto e il secondo nome dovuto al famoso Tempio di Diana che era situato sulle sponde del lago , ma sono solo ipotesi . Buona giornata1 punto
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Va beh, agevolato dalla notte che riduce la concorrenza, e da Priamo, ci provo io: Ho vinto qualche cosa???1 punto
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Ho trovato questo link con il volume del Sear, che ti mando a seguire. La descrizione riferisce ad una corrispondenza con BMC 254 e 251. Mi sono messo a cercare in Google per riferimento BMC finchè non è saltato fuori questo link in vcoins. Alcune considerazioni: - Vcoins non è certamente il sito più adatto come accuratezza delle informazioni, ma abbiamo due fonti diverse che riferiscono a Tye quindi direi che l'informazione è solida - L'interpretazione del monogramma è accurata ed è proprio lo stesso della mia, quindi a questo punto non ci sono dubbi! - Rimane da definire il significato di TO - E ed una possibile collocazione temporale, fermo restando che quella indicata su Vcoins sia buona Riguardo ad TO - E ho cercato e ricercato ma non riesco a trovare nulla nell'open source di internet! :( https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.108341/page/n2751 punto
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Altro esemplare, forse già visto in passato, con lettera C non orientata con la legenda e trattino piuttosto distante. Non è chiaro se siano presenti altri trattini tra la C e la H. Peso non disponibile.1 punto
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Dato un occhio sia a quanto suggerito da @eliodoro che da @Hirpini https://www.coinarchives.com/a/results.php?search=bar+kochba In coinarchives sembrerebbe che la forma della palma nella monetazione Bar Kohba presenti una chioma molto più grande ed elaborata rispetto la moneta che ho io. A prescindere dalle diverse varianti, la chioma della mia moneta si presenta sempre più ridotta e stilizzata. La forma e proporzioni della chioma e del tronco trovano più corrispondenza con la moneta fenicia, soprattutto la base del tronco stesso. Che database mi suggerite per provare a cercare più esempi a parte wildwinds?1 punto
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Durante l'assedio con il rame ed altri metalli recuperati dalle macerie il comandante generale Valterre fa coniare monete ossidionali ovvero prodotte per sopperire alla mancanza di denaro ad uso degli assediati. Non essendoci una zecca all'interno della fortezza viene costruito un forno in mattoni in un cascinale e quindi s’inizia la battitura delle monete. La coniazione delle monete viene iniziata probabilmente il 6 marzo, cioè solo quaranta giorni prima della resa della fortezza: circolano quindi per pochi giorni. Vengono approntate monete del valore di centesimi 50, di cui si conoscono otto diverse varianti di conio. Viene anche progettata una moneta da 25 cent., della quale, a quanto risulta, si conosce un solo esemplare che si trova ai Civici Musei di Udine. La serie si sarebbe completata con i valori di 10 e 5 centesimi, ma la capitolazione ne blocca sia il progetto che la produzione.1 punto
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Il diritto del medaglione raffigura Ade, il dio dell’Erebo, seduto sul trono del suo mondo sotterraneo dove dimorano i morti con in mano lo scettro e alla sua destra, in piedi, Persefone, la sposa da lui rapita. Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, era una giovane fanciulla semplice e obbediente alla madre che non la lasciava mai. Un giorno di primavera però, mentre era con le sue amiche, sotto la vigilanza di Demetra, correndo in una vallata nei pressi di Enna, in Sicilia, Persefone si perse e nonostante chiedesse aiuto nessuno riuscì a sentirla; improvvisamente la terra si aprì sotto i suoi piedi, e dal baratro che si formò uscì un carro tirato da quattro cavalli neri come la pece. Era il carro dell'oscuro dio dell'Erebo, Ade, che afferrò la fanciulla, la portò sul carro e la trascinò nell'abisso; nessuno poté sentire le urla e i pianti della fanciulla spaventata. Demetra cercò inutilmente sua figlia e quando si accorse che era sparita fu presa dall'ansia. Si mise subito a cercarla nei dintorni, nella vallata, nei boschi, con la disperazione nell'anima; quando si accorse che stava calando la notte le venne in mente di invocare Ecate, che della notte era la signora. Ecate, che aveva sentito le urla di Persefone, fu molto ambigua nella sua risposta ma le consigliò di recarsi dal Sole al cui sguardo nulla può sfuggire. Dopo un lungo vagare durato nove giorni e nove notti, si trovò dinanzi al palazzo del Sole che l'accolse col rispetto dovuto. Il Sole le spiegò che per volere di Zeus, Persefone era stata rapita da Ade che l'aveva portata giù nel regno tenebroso. Afflitta per la terribile notizia e arrabbiata con Zeus che aveva disposto di sua figlia senza dirle niente, Demetra si rifiutò di tornare sull'Olimpo e abbandonò il suo aspetto di dea; assunse le sembianze di una vecchia decrepita, vestita di cenci e riprese il suo lungo cammino, sperando di consumare il suo dolore, quando dalla Sicilia si ritrovò finalmente in Grecia, nell'Attica in Eleusi. Esausta si accasciò a terra, accanto a un pozzo e scoppiò a piangere. Passava di lì una donna che ebbe pietà della vecchia e la condusse a casa sua. Era una casa molto povera, un capanna da pastore dove abitavano infatti il pastore Celeo e sua moglie. Metanira. Da essi erano nati due figli, Trittolemo e Demofoonte. I due pastori furono molto buoni e vicini a Demetra, che aveva raccontato della perdita della sua giovane figlia e la dea, per ricambiare il bene che quelle umili persone le avevano dato, una notte cercò di guarire il piccolo Demofoonte, gravemente malato: mentre i genitori erano in camera a dormire, prese il bambino e gli fece bere un decotto e poi, secondo il rito a lei noto, mise il piccolo tra le fiamme mentre pronunciava delle formule magiche; Metanira appena vide quella scena, spaventata, strappò dalle fiamme il suo bambino e credendo che la donna fosse una pazza che voleva far del male ai suoi figli si infuriò. Demetra allora riprese le sue sembianze di dea e spiegò a Metanira che voleva rendere il piccolo immortale, ma avendo lei interrotto il rito, non poteva più continuare anche se il bambino presto sarebbe guarito. Demofoonte infatti guarì. Negli Eleusi, Demetra fece innalzare un tempio e come sacerdote scelse Celeo a cui avrebbe dovuto succedere il figlio Trittolemo. Da http://mitologiagreca.blogspot.com/2007/07/persefone.html Ma qui dobbiamo passare alla raffigurazione sul rovescio del medaglione.1 punto
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Ipotesi (unica?) proposta dagli Gnecchi nel "Supplemento" è che la borchia fosse un segno strumentale alla distinzione tra il testone ed il mezzo testone. D'altronde il pagare di più una merce per una mera distrazione avrebbe urtato chiunque!1 punto
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