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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/19 in tutte le aree

  1. il "Mazza" i pesi monetari di monete papali a pag.53 al n.212 identifica lo scudo d'oro da gr.3,36 circa mettendo la figura come quello di aureliotiburzio, aspettiamo il suo peso in grammi (quello sora lo SCUDO è una testa di angioletto, non un V essendo il peso molto consumato)
    4 punti
  2. Premesso che non ho mai trovato nulla sull'argomento,voglio esporre la mia convinzione sulla presenza dei "puntini" in incuso sulle monete prova. Come da foto postate ,evidenzio le impronte in incuso , se notate sono tracce di penetrazione "punta a piramide". Non è un errore di conio e nemmeno attribuibile a congetture più volte sentite. Sono semplicemente le tracce della prova di durezza sulla moneta richiesta prima di metterle in produzione_Venne usato uno strumento: il durometro ; in questo caso è stata usata la tecnica -Vickers- ( e non stò ad annoiarvi con il procedimento ) ma posso dire che ha il pregio di essere usata senza compromettere la moneta,utilizzando ,appunto ,un diamante a forma di piramide con cui si ottiene la durezza misurandone la profondità di penetrazione__ >Mamic
    2 punti
  3. Buon inizio Amico mio, Collezionerai solo per anni oppure anche con varianti?
    2 punti
  4. Buongiorno a tutti! Posto il mio video rigiardant le nuove banconote da 100 e 200€ di recentissima emissione. Buona visione ?
    2 punti
  5. Interessante monetazione, le dracme padane coniate dalle varie tribù (Cenomani, pedemontani etc.) per me hanno ancora alcuni lati oscuri. Relatore di tutto rispetto con grande conoscenza della monetazione. Vi aspettiamo numerosi.
    2 punti
  6. Mi era sfuggita questa discussione. Credo di aver già scritto diverse volte cosa e come colleziono, ma una volta in più non fa male Dunque, io ho iniziato, del tutto casualmente, collezionando banconote mondiali. Accompagnavo mio fratello, filatelista di lungo corso, a un convegno, ho incominciato a vedere sui tavoli molti album di queste banconote, tutte colorate, e alla fine ne ho comprate una ventina, di quelle da 1000 lire l'una, tutte FDS e con il dubbio che non fossero autentiche, perché, mi dicevo, se lo sono non possono costare così poco Ho continuato per un po' con queste, attualmente ne avrò un duecento circa, ma ad un certo punto la cosa ha incominciato a stancarmi, volevo qualcosa che fosse meno dispersivo (avevo già capito che non sarei mai riuscito ad avere TUTTE le banconote mondiali), focalizzarmi su una collezione, non dico da poter completare, ma che avesse un suo senso compiuto. Ancora una volta la scintilla è scattata durante una visita, quella alla mostra Soldi d'Italia tenutasi a Parma nel lontano 1996. Lì mi sono innamorato delle banconote d'occupazione della Seconda Guerra Mondiale Da sempre appassionato di storia, sia moderna che antica, non mi pareva vero di poter possedere dei veri e propri pezzi di quella storia. Così, dopo un opportuno approfondimento su diversi libri, ho iniziato a comprare banconote non solo delle occupazioni, ma anche emesse per la circolazione interna da tutti gli stati belligeranti nel periodo 1939-1945. Questa è a tutt'oggi la mia collezione più importante, anche se ben lungi dall'essere completa Ho poi altre due piccole collezioni, le emissioni degli stati pre-unitari (Regno di Sardegna, Lombardo-Veneto, Stato Pontificio) e le antiche banche private degli Stati Uniti, con un'escursione nella cartamoneta coloniale: UN biglietto della Pennsylvania del 1773, che è anche il più antico che possiedo. Le conservazioni sono le più varie, dal FDS per quasi tutte le banconote mondiali, al MB di molte banconote che "hanno fatto la guerra" e, giustamente, ne portano i segni: per un appassionato di storia, prima che numismatico, come me, pensare in chissà quali e quante mani saranno passati certi biglietti, è un'emozione senza paragoni petronius
    2 punti
  7. Va bene così. Per tantissimi che conoscono il portale ce ne sono altri che non lo conoscono.
    2 punti
  8. Ciao a tutti, mi piacerebbe avere un parere su questo didramma Ercole\Lupa Cr. 20/1. in particolare vorrei la vostra opinione su patina e stato di conservazione. Grazie mille Scipio
    1 punto
  9. DE GREGE EPICURI Marco Sassi (Principesax) è genovese, ma attualmente vive e lavora a Milano; iscritto da anni al Circolo Astengo di Genova, da qualche anno partecipa anche al CCNM in via Terraggio (Milano). Dato che è un grande appassionato di monete genovesi, gli abbiamo chiesto di illustrarci a grandi linee la numismatica di Genova: cosa che si farà martedì 26 giugno prossimo, alle ore 20.45, in sede. Per questa volta andremo fino al 1527, perchè non si può parlare di troppe cose...Quindi sentiremo e vedremo molti CONRADUS, molte IANUA e molti castelli. Ma si parlerà anche dei milanesi a Genova, dei francesi, e di tante altre cose. Magari anche qualcosina sulle colonie in oriente, argomento ghiotto ma difficile. Vi aspettiamo!
    1 punto
  10. Buona serata, posto in questa sezione anche se in realtà non attinentissima. Vi posto tre monetine attualmente in asta come zecca di Ebusus. Sono invece molto più interessanti e da farci un pensierino, cosa ne pensate?
    1 punto
  11. Gli antichi Romani avevano una particolare attrazione verso il gioco , sia come passatempo che come azzardo , vincere non solo nelle attivita' della vita , ma vincere anche Denari . Gli “attrezzi” per giocare erano essenzialmente due : dadi e pedine , in osso i primi , in pasta vitrea o in osso le seconde ; i dadi erano di forma esattamente uguale all' attuale e ogni faccia era numerata da uno a sei cerchietti . Durante l' Impero sappiamo dai testi che si giocava con due od anche tre dadi , vinceva chi realizzava il punteggio , cioe' la somma del numero dei cerchietti della faccia esposta , piu' alto ; conosciamo anche il nome in uso di chi realizzava il numero piu' alto : 12 con due dadi o 18 con tre dadi , si chiamava Venus , ovvero : colpo di Venere , chi realizzava il numero piu' basso : 2 con due dadi o 3 con tre dadi , si chiamava Canis . Le pedine , al contrario dei dadi che erano tutti di colore uguale , avevano colori diversi , pasta vitrea scura e osso bianco , il che fa presupporre che i Romani conoscessero il gioco che oggi si chiama Dama o che fosse a questa molto simile o con varianti , giochi che chiamavano : Alquerque , Latrunculi , Tris o Tres . Questi oggetti d' uso quotidiano nei momenti di riposo o di svago sono stati trovati in contesti funerari del I e II secolo d. C. , ma anche sul Palatino nella Vigna Barberini . Notizie parziali e foto da : Roma , memorie dal sottosuolo .
    1 punto
  12. Chissà se le talpe si possono allevare... https://focustech.it/2019/06/04/affiorano-dalla-terra-4000-monete-romane-grazie-ad-una-talpa-246957
    1 punto
  13. @Alex-Vee alta qualità i tuoi video! Se vuoi fare un video per il canale del cordusio da dare a @dabbene dove parli di qualche banconota secondo me è ben gradito. Hai fatto bene a rispolverare questa discussione e ricordo che dal menu di lamoneta l'ultima voce apre una pagina dove è possibile anche li caricare dei video ma ritengo che qui in bacheca sia più visibile.
    1 punto
  14. Parteciperò con piacere alla prima dell'amico Marco. @principesaxconosce bene la sua città e sarà un piacere ascoltarlo. A presto. Davide.
    1 punto
  15. di sicuro con trappole, ma non so proprio che tipo di esche usasse. Però non sono mostriciattoli ! Anche se rovinano il prato all'inglese (ma non siamo in Italia?) sono animaletti deliziosi, e non fanno altro che bene al terreno, eliminando parassiti e drenandolo. Io vivevo con 8000 mq di "prato" attorno a casa, ed ero lieto di vedere i loro cumuletti di terra, mi facevano compagnia. Per non parlare dei ricci, altrettanto simpatici, che uscivano la sera a pascolare (vabbè, mangiavano insetti, ma "pascolare" suona bene egualmente)
    1 punto
  16. Taglio: 1 cent nazione: Malta anno: 2018 tiratura: conoscete la tiratura ? città: Roma condizioni : SPL
    1 punto
  17. La moneta è passata attraverso un'asta pubblica ed è stata esaminata dai massimi esperti del settore che l'hanno giudicata autentica, a quanto si può ben comprendere dalla cifra realizzata. Questo caso sottolinea quanto le foto possano trarre in inganno....
    1 punto
  18. E cosa Le fa pensare che sia stato un arnese agricolo a provocare questi danni ?? Questa moneta seppur in ottimo stato di conservazione ha circolato. I danni che vede sui bordi, sulle lettere e sulla figura potrebbero essere stati prodotti in un milione di modi diversi sia durante il periodo di circolazione sia nel terreno prima di essere ritrovata. Ovviamente tutti hanno il diritto ad esprimere la propria opinione, ma per mettere in dubbio l'autenticità di questa moneta ci vuole molta fantasia e poca conoscenza della monetazione romana....
    1 punto
  19. Non saprei ... a me il rovescio complessivamente piace molto, e temerei di rovinarlo. Prova con un trattamento molto molto leggero ... Magari prova prima al dritto dove la spatinatura è già stata più "brutale"
    1 punto
  20. Ed è pure una Carli/Barbarito serie W .....anche in questa conservazione ci vogliono almeno un paio di nuovi bigliettoni da 200 € .... ed a quest'ultimi magari aggiungiamone anche uno nuovo da 100 € dai!
    1 punto
  21. Io concordo con Concordo con te. Non sarà un esemplare eccezionale, ma ha un bell'impatto estetico, che oserei definire "drammatico". Te la sei aggiudicata?
    1 punto
  22. Infatti, @Legio II Italica. Io ho voluto fare un po' un gioco per allenarmi. E' chiaro il discorso del colore argento. Non so se immagini diverse e di migliore qualità possano aggiungere qualcosa. Ti ringrazio. Buona serata. Stilicho
    1 punto
  23. Un interessante, raro triobolo attribuito alla tarda Sibari, nella tipologia che ricorda il collegamento con Poseidonia : secondo Rutter a Sibari III o forse Sibari V . Passerà il prossimo 16 Giugno in asta Bertolami 71 al lotto 167 .
    1 punto
  24. Mi limito a delle considerazioni generali, in quanto si tratta di una tipologia affascinante ma che seguo solo occasionalmente e culturalmente. Avrei anche considerato un'ulteriore domanda: l'autenticità. Comunque la moneta sembrerebbe autentica (anche se non mi convince fino in fondo la perlinatura al D/, grossolana ed irregolare), vistosamente fuori centro (specie al R/), in conservazione BB e con una patina pesante ed a tratti mancante (pulitura?) con evidenti sfogliature di metallo e corrosioni che deteminano un aspetto di apparente microporosità poco gradevole. Nel complesso una moneta poco appetibile proposta in un'asta tedesca minore.
    1 punto
  25. @gallo83 ormai non ti ferma più nessuno! Bene così! La monetona che ti sei "regalato" ha una conservazione sicuramente non frequente per la tipologia. Come da te anticipato venne in effetti prodotta con intrinseco decisamente calante perchè destinata ai mercati del levante e dei paesi riformati. Proprio perchè non destinate al mercato locale queste emissioni non vennero curate direttamente dai gestori della zecca di Modena ma vennero prodotte su specifica concessione del duca Francesco I a operatori privati con il vincolo di esportare queste monete nei territori del levante e nelle terre riformate (produrre moneta calante destinata ai territori riformati non era infatti considerato reato). In particolare gli scudo da 28 bolognini vennero prodotti su concessione del 25 aprile 1649 rilasciata a Carlo Maria Frescobaldi e fra il 1653 e il 1656 su concessione rilasciata a David Tentori e Israele Serpilli. Proprio la moneta in questione fu oggetto di un'inchiesta da parte del legato apostolico di Ancona e nel corso del processo il titolo venne verificato essere di 5 once per libbra, pari al titolo di 450 millesimi.... Allego un estratto da pag.105 e 106 dell'opera di A.Crespellani Di questa monete esiste anche una variante con un errore di legenda che puoi trovare nella discussione in collegamento ciao Mario
    1 punto
  26. Escludendo le "monete" (io le chiamerei in un'altro modo) in euro oltre il valore di 2, questi in ordine dovrebbero essere i valori maggiori effettivamente prodotti per essere utilizzati per la spendita:
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  27. Grazie Adolfos, posto la N.3 mm 16 peso gr,0,68 un cordiale saluto. F.P.
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  28. Salve avevo escluso il peso monetale perché, a meno che il crescente lunare sopra la V di SCVDO non abbia un significato particolare, è fin troppo evidente la incoerenza tra l'immaginabile peso della moneta di @aureliotiburzio e quello della ipotetica moneta indicata al rovescio e cioè dello scudo, moneta d'argento di largo modulo e fin dal 1642 pesante 25 grammi. Insisto poi nel dire che mi sembra di leggere qualcosa sotto il terzo rigo del rovescio. Fotografie più nitide in leggero controluce potrebbero aiutare.
    1 punto
  29. Buongiorno, in questi giorni dell’anno di grazia 350 d.C. accadeva un eventi storico di portata minore, ovvero l’avvento al potere di Iulius Nepotianus / Nepoziano. Si trattava di un nipote di Costantino in quanto figlio di Eutropia, sorellastra di Costantino, e di Virius Nepotianus / Virio Nepoziano, uomo politico romano della dinastia costantiniana console dell’Impero il 301 probabilmente ucciso nel 337 durante le purghe della famiglia imperiale (in quanto possibile concorrente dei figli diretti di Costantino). In teoria tra l’altro Nepoziano aveva ascendenze più nobili dello stesso nonno in quanto la madre Eutropia era figlia legittima di Costanzo Cloro e di Teodosia, a sua volta figlia dell’imperatore Massimiano, mentre Costantino era solo il figlio illegittimo di Costanzo Cloro, nato dalla sua concubina Elena. Non si sa nulla in definitiva della sua giovinezza, salvo che fu premiata dalla buona sorte e scampò alle purghe in cui soccombette il padre. Nel 350 si ritrova ad essere, dopo l’uccisione di Costante I da parte di Flauius Magnus Magnentius / Magnenzio, ad essere l’unico superstite dei costantiniani in occidente. Allentati i lacciuoli della sportula, investe il patrimonio familiare residuo e assolda un manipolo di uomini tra gladiatori, predoni e criminali con i quali il 3 giugno si dirige su Roma, indossando la porpora imperiale. Il praefectus urbi Tiberius Fabius Titianus / Tiziano, alleato di Magnezio, armò alcuni civili e li condusse fuori dalle mura per battersi contro le milizie di Nepoziano ma la disorganizzazione delle truppe prefettizie ne causò la sconfitta. La fine del breve regno di Nepoziano si ebbe il 30 giugno dopo una battaglia contro il magister officiorum Marcellinus / Marcellino, inviato da Magnenzio a risolvere la questione. Lo stesso Nepoziano fu ucciso, decapitato e la testa portata per le vie della città su una lancia. Nei giorni seguenti vi furono uccisioni di nobili e senatori e probabilmente la stessa Eutropia fu giustiziata. RIC 200, LRBC 643AE2 Obv: FLPOPNEPOTIANVSPFAVG - Bare, draped and cuirassed bust right. Rev: GLORIAROMANORVM Exe: R - Nepotian riding horse right, spearing enemy; star above. June 350 (Rome). RIC 202, LRBC 645 AE2 Obv: FLPOPNEPOTIANVSPFAVG - Bare, draped and cuirassed bust right. Rev: VRBSROMA Exe: R - Roma seated left, holding Victory on globe and spear. June 350 (Rome). RIC 203, LRBC 644 AE3 Obv: DNNEPCONSTANTINVSAVG - Diademed (rosettes), draped and cuirassed bust right. Rev: VRBSROMA Exe: R - Roma seated left, holding Victory and scepter, shield at feet. June 350 (Rome). Tratto da http://dirtyoldbooks.com/roman/id/Coins-of-Roman-Emperor-Nepotian.htm Storia invero cruenta e degna rappresentante di un periodo di alta instabilità politica e militare… certo che l’usurpatore scortato in città dalla milizia di gladiatori, predoni e criminali rimanda alla mente le imprese cinematografiche di Brancaleone da Norcia! Ciao Illyricum
    1 punto
  30. ok, il testo di riferimento da te usato é "monete preromane dell'italia settentrionale", e ho trovato la moneta 285, ma come dicevo in un post precedente la moneta non puo essere quella. pautasso ha svolto tutti i suoi lavori classificando le monete tenendo in primaria considerazione le iscrizioni , quindi non e' un particolare che la moneta in asta rauch abbia il testo su una linea sola mentre nella 285 sia su 2 linee ma una differenza importante che sposta la classificazione da 9c a 9a, e visto che esistono 3 sottocategorie usiamole correttamente. tenendo in considerazione poi i coni direi che ne quello di dritto ne di rovescio combaciano. credo che nemmeno tra i coni delle monete 9a raffigurate nel testo citato troveremo quelli corrispondenti alla moneta "rauch" ma questo si non é molto importante per la classificazione in quanto a questo punto direi che la dracma in asta rauch sia senza dubbio 9a. la differenza poi non dovrebbe essere temporale ma di conio , se consideriamo che é difficilissimo capire quale tipologia sia e se fu coniata prima la a oppure la c.
    1 punto
  31. @fapetri2001 Comincio a credere che nel forum vi sia un'epidemia di scarlattina o qualcosa di simile considerato l'assenteismo che si riscontra ultimamente . La tua moneta sarebbe un denaro al nome di Enrico V (1130-1160 circa). Come avrai notato nella discussione utilizziamo molto il condizionale. Perchè? Semplicemente perchè la classificazione esatta dei denari enriciani è generalmente indigesta a tutti o quasi. Diciamo che in Italia ci sono al massimo una decina di appassionati in grado di fare catalogazioni precise (personalmente non faccio parte della schiera, purtroppo). Non è un caso che quasi sempre nei listini di aste e negozi di numismatica i riferimenti si stabiliscano con un generico "Enrico III, IV e V" senza entrare mai nel nocciolo della questione. Inoltre, qui nella discussione sono circa sei, sette anni che ci avvaliamo del metodo Matzke per determinare i vari tipi di denari. I risultati sono quelli che sono e personalmente alzo bandiera bianca. Dunque, per semplificare e per conto mio, d'ora in poi utilizzerò le classificazioni del MIR 2007 "Toscana, zecche minori" di Alessio Montagano, Ed. Varesi, Pavia (te lo consiglio, sono denari spesi bene...). Saluti a tutti
    1 punto
  32. In fondo in fondo, la musica fa sognare, volare, capire; ci da la forza di reagire... fa viaggiare senza partire e fa capire ciò che vuoi capire... e questa canzone te lo grida a gran voce ...
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  33. Taglio: 1 euro Nazione: Italia Anno: 2018 Tiratura: ??? Condizioni: bb/SPL Città: Milano Nota 1: 2 monete Nota 2: NEWS!!!
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  34. @Stilicho, come ti capisco! anch'io ho fatto il tuo percorso fino a quella che è stata individuata come la casa dove alloggiava Caravaggio. i due quadri che hai mostrato sono anche i miei preferiti e quando, raramente, torno a Roma vado ad ammirarli.
    1 punto
  35. Ciao a tutti, discussione molto interessante più da piazzetta credo.bravo stilicho. Dunque, evidenziando il particolare, sembrerebbe un conio mal curato e, presumibilmente, non sembrano d'argento, per cui sotto Clemente VIII, sto sfogliando il mir stato pontificio, potrebbero essere delle dozzine o dei quattrini del giubileo che si tenne nel 1600. Non seguo la monetazione pontificia, per cui sono da prendere con le molle. se invece fossero argento, i testoni del giubileo sono comuni anche oggi.
    1 punto
  36. Questa ogni tanto l'ascolto volentieri, tanti i ricordi....... una canzone d soli 49 anni fa
    1 punto
  37. Arrivato. E’ la ristampa con copertina flessibile dell’ultima edizione, stessa qualità delle foto, non noto differenze. tranne il prezzo.
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  38. Taglio: 2 euro nazione: Andorra anno: 2018 tiratura: 20.000 +? città: Siena condizioni : SPL
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  39. Posto di seguito il link alla puntata a tema, andata in onda poche ore fa, del programma che non manco mai di seguire quando il tempo me lo permette... https://www.raiplay.it/video/2019/05/Passato-e-Presente-1944-Roma-citta-liberata-5e251b4a-cf5a-46d5-8e92-1dad54d855d8.html Sono presenti ovviamente immagini e filmati d'epoca di questo momento storico, che partono dallo Sbarco di Anzio, che verrà commemorato in filatelia il prossimo 22 Giugno. Buona Visione
    1 punto
  40. Buon pomeriggio amici del forum, vi po sto di seguito il mio ultimo arrivo, una bella piastra del 1787 di Ferdinando lV...!
    1 punto
  41. taglio 5 cent paese slovenia anno 2013 tiratura solo in divisionale condizioni spl città trieste note NEWS!!
    1 punto
  42. taglio 2 cent 4pz paese slovenia anno 2018 tiratura 6.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 cent 2pz paese slovenia anno 2019 tiratura ? condizioni spl città trieste taglio 2 cent paese malta anno 2008 tiratura 36.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 cent paese slovacchia anno 2011 tiratura 15.000.000 condizioni bb città trieste
    1 punto
  43. taglio 1 cent 7pz paese slovenia anno 2018 tiratura 16.000.000 condizioni bb+ spl città trieste taglio 1 cent paese slovenia anno 2019 tiratura ? condizioni spl città trieste
    1 punto
  44. taglio 2 euro paese italia anno 2018 tiratura ? condizioni spl città trieste taglio 1 euro paese sanmarino anno 2017 tiratura 500.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  45. Per confronto il dritto della rara Piastra del 1840
    1 punto
  46. DE GREGE EPICURI I diversi articoli di Pautasso si collocano negli anni '60-'70 (a parte le numerose ristampe successive), mentre quelli di Arslan sono posteriori di circa 30 anni; nel frattempo sono stati numerosi i nuovi ritrovamenti, ma c'è stata anche una riflessione specifica su alcuni temi che riguardano i Celti della Cisalpina, la loro cultura, la lingua e la monetazione. Tanto per citare alcuni dei temi: 1.La datazione di queste monete è sempre stata abbastanza approssimativa: la fine va collocata nel 1° secolo a.C., ma l'inizio? 2. Il titolo dell'argento è molto variabile, anche se tendenzialmente decresce nel tempo (come sempre): alcune delle ultime monete, ad es. del tipo RIKOI, ne contengono davvero poco. 3. La collocazione geografica di alcune tipologie si è modificata, anche sulla base di importanti ritrovamenti. 4.C'è infine il problema dell'alfabeto delle poche monete con epigrafi (ANAREKARTOS, TOUTUOPOUOS, PIRAKOS, RIKOI, ecc.): sembra trattarsi di nord-etrusco, o così almeno hanno sostenuto i più. Ma i Celti cisalpini lo usavano solo sulle monete? E i nomi che cosa indicano: popoli o singoli individui (re, capi-clan, ecc.)? 5. Queste monete hanno "copiato" direttamente le dracme e gli oboli d'Ag di Marsiglia, o ci sono state delle "copie intermedie" più vicine alla Valle Padana? In effetti, esistono imitazioni collocabili all'interno della Provenza, ed altre in Svizzera (alta valle del Rodano): però sono molto più rare delle cisalpine.
    1 punto
  47. La mia "malattia"... banconote italiane in genere ed estere datate + quello che mi piace. Ed a proposito di malattia: Il collezionismo di banconote nuoce alla salute e causa dipendenza patologica. Si osservano perdite di peso (portafogli più leggeri), allucinazioni (visioni del 1.000 lire Barbetti matrice in FDS dovunque), nonchè bruxismo (digrignare i denti quando si perde un'occasione irripetibile), insonnia (pensando all'Irraggiungibile 25 lire V.Ema.III° del 1902), nausea e vomito (odorando certe banconote trattate). Posologia: Due Leuchtturm 500 la mattina a digiuno Un cucchiaio di Amaro medicinale Giulianini dopo i pasti
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  48. Premetto che non sono affatto esperto e non so giudicare. L'esperto del British mi risulta essere però un esperto vero. In più giudica valutando direttamente la moneta. Qui si giudicano le foto. Per carità, tutto ci sta, ma la differenza mi sembra notevole. Inviterei ad essere un po' prudenti nei giudizi pertanto.
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  49. Buonasera, In una lettura sul tardo Impero mi sono imbattuto nella citazione dell'anfora Baratti, che voglio condividere con qualche informazione in più. L’Anfora di Baratti è una anfora di argento quasi puro, 94/96% , un capolavoro di arte tardo antica orientale, pare proveniente da Antiochia e databile al IV secolo. L’anfora ha una altezza di circa 61 cm, una larghezza massima di 35cm ed un peso di circa 7,6kg e poteva contenere fino a 22 litri di vino. Andata persa in antichità nel corso di un naufragio al largo del golfo di Baratti, fu rinvenuta accidentalmente in mare tra le reti di un peschereccio nel 1968, peraltro notevolmente danneggiata da un’estremità di un’ancora. Il lungo restauro è durato circa un anno a cura della sovraintendenza archeologica Toscana. Oggetto di pregevolissima fattura, l’anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto di Cibele, diffuso soprattutto in Siria e Anatolia (Frigia); vi si riconoscono altresì Zeus, Era, Afrodite, Atena, Apollo, Ares, Attys, Dioniso, musici e menadi danzanti. Tra le varie ipotesi c'è quella che il tema ruoti attorno al mito di Paride, con intrecci e rimandi ad altri miti. Le figure si allineano su dieci file, fino al collo del vaso, interrotte da una ghirlanda. Non solo si tratta quindi di un raro pezzo di argenteria tardoantica, ma anche di un documento sul persistere della cultura pagana in alcune frange di popolazione dell’Impero Romano anche dopo la conversione statale al Cristianesimo. Non è chiaro se si tratti di un oggetto destinato ad abbellire una mensa privata o se avesse una qualche funzione cultuale. L'attribuzione a una manifattura di Antiochia si basa sul fatto che tale centro fosse il più importante per la lavorazione dell'argento, ma non si può escludere che provenga da un centro danubiano come Sirmium o Naisuss. L’anfora, dopo essere stata a lungo al Museo archeologico nazionale di Firenze, è oggi conservata nel Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
    1 punto
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