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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/01/19 in tutte le aree
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Taglio: 2 euro CC nazione: Malta 200° Ann. Polizia Maltese anno: 2014 A tiratura: 300.000 città: Roma condizioni : BB+5 punti
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Buonasera a tutti! Vi condivido il mio ultimo acquisto, per me il primo collo lungo in collezione, non forse il più bello, ne il più raro, ma che può fare bella figura tra le mie monete senza per quello grossi buchi nel portafoglio (48 euro su ebay)! Che ne dite, ci sta un "buon bb"? Sono sfortunatamente le foto del venditore, presto aggiungerò anche le mie! Grazie, Lorenzo3 punti
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La moneta è decisamente usurata al punto che non può essere definita che "B". E' difficile dare una valutazione, che può essere solo personale. Io la valuterei sui 50 Euro. Però pensate se potesse parlare... quante storie potrebbe raccontare ! E' proprio per questo che sono contrario alla Collezione in FDC. Queste ultime sono monete che non raccontano niente. Sono state tesaurizzate al tempo, messe in un posto sicuro (magari in una banca svizzera) ed ogni tanto poste in vendita per i ricconi che non capiscono niente di Numismatica, ma hanno deciso di investire in monte ( i diamanti considerate le patacche messe in vendita ultimamente, sono in disgrazia!). Avete visto le aggiudicazioni folli delle monete FDC esitate da Bolaffi ieri ? Vi consiglio di dare un occhiata. Questa è la morte della Numismatica intesa come passione e studio e l'espressione che pochi eletti possono permettersi tutto e dettare la legge. Ormai se hai una moneta da vendere, magari bella ma non FDC, ti guardano come un pezzente e di offrono delle cifre ridicole. Meglio collezionare qualcos'altro. Ps: restando in tema con le Monete di Vittorio Emanuele I, ad un Convegno importante ho cercato di vendere un L.5 1818 che avevo doppio ( metto la foto ), moneta in buone condizioni con piccoli difetti. Il Commerciante più onesto mia ha offerto 150 E. Lascio a voi giudicare e possibilmente dare un valore di acquisto di tale moneta.3 punti
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Cercando di fare spazio e di organizzare (per modo di dire) nella mia biblioteca numismatica mi sono imbattuto in quelli che furono i miei primi "strumenti" del mestiere, risalenti, ahimé, a 35 anni fa! Uno dei quali dovrebbe essere particolarmente caro ad @Alberto Varesi2 punti
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Come sempre siete veloci , precisi e il bello che vi divertite e questo è lo spirito giusto del collezionista a studioso, io c'ero arrivato dopo l'impiut iniziale di gallenius, ma per me è come scrivere un messaggino con il telefono , nel tempo che impiego per farlo un razazzo ne fa 50 e forse più e così voi,complimenti e un grazie a tutti F.P.2 punti
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Comunque sia, e' un esercizio che mi piace molto. Soprattutto mi piace il confronto tra di noi, sempre costruttivo e istruttivo (almeno per me?) Buona serata. Stilicho2 punti
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Ma no, lo dicevo per farlo divertire un po'. Catalogare gli antoniniani è un ottimo esercizio: facile ed entusiasmante! Tutt'altra storia con la robaccia di IV secolo, che fa perdere diottrie e... pazienza2 punti
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Buongiorno, Visto che scrive e nel dubbio che il "trovato" significhi eventualmente "nel suolo", come l'aspetto dell'esemplare sembrebbe suggerire, per opportunità le ricordo e segnalo che:2 punti
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E' che a me quest'osella ha sempre fatto uno strano ... effetto ...2 punti
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Ciao qualità prezzo poi dipende da quello che vuoi, la numismatica non è solo monete SPL. in più se uno pensa solo a rivenderla siamo messi male. Silvio2 punti
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Alla Piastra da controllare. Secondo me la testa di questo 1845 è leggermente diversa somiglia molto alla testa del 30 Ducati 1844. Notare la capigliatura sopratutto il ciuffetto davanti va verso l'alto e a punte mentre nelle altre è arrotondato tipo boccolo il collo è più corto e piccolo ed il naso è più a punta e piccolo.provate ad avvicinare la testa con quella del 30 Ducati 1844 e con quella di un'altra piastra 1845 o anni simili vedrete che sarà più vicina al 30 ducati 1844 riportato in foto sul Gigante o sul Magliocca.............1 punto
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Buonasera a tutti per L ennesima volta chiedo il vostro prezioso aiuto ,questa moneta l’ho sempre voluta ,in buone condizioni le cifre sono sempre alte,quindi sto valutando questa anche se non perfetta ,volevo chiedere le vostre considerazioni è stata pulita con acido è Collezionabile?grazie peso 26gr1 punto
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Forse vado controcorrente ma per me 70€ sono troppi per come e' in conservazione. Personalmente ne ho anche di peggio ma arrivo al massimo a 40/50€. Consiglio di aspettare ancora un po' e piuttosto di triplicare la spesa per qualcosa di meglio. Un caro saluto. Roberto1 punto
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Complimenti per l’acquisto, è un sesterzio che mi ha sempre affascinato, impossibile non prenderlo a 70 euro.1 punto
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dovrebbe essere di "Mistura" per quanto riguarda il "tosone". è solo una mia interpretazione, poiché le immagini sono poco leggibili .... comunque ti rimando al link che allego - (Si trova spesso nella monetazione Napoletana) https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_del_Toson_d'oro1 punto
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Grazie a entrambi, ma @fapetri2001, a quando la prossima? Ho paura che senza di te entrerei in disoccupazione1 punto
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No, l'acqua distillata non fornirà risultati eclatanti ma non danneggerà il metallo. Un conto è la patina del tempo, l'ossidazione del metallo che avviene con il passare degli anni anche se la medaglia è riposta in un cassetto e che non nuoce all'estetica, altra cosa sono tracce di "sporco", di contatto con materiale che deturpa in qualche modo l'oggetto che, almeno a quanto è dato vedere dalla foto, ha uno sgradevole aspetto "ammuffito". Se questo lo si può eliminare o quanto meno alleggerire, la medaglia assumerà un aspetto più vicino a quello all'originale, e quindi più gradevole. E' solo un parere personale, ovviamente.1 punto
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Ciao nessun problema ci mancherebbe, per quanto riguarda il tema per me mai iniziato, non ho solo capito a cosa alludesse ma la cosa non ha importanza, il mio era solo il mio pensiero, di solito esprimo quel che penso, senza girarci troppo intorno, poche parole sono meglio di tante. Silvio1 punto
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Buonasera @Gallienus, forse sono stato troppo precipitoso, ma non è questa?: --> RIC 86 Gordian III AR Antoninianus. IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / LAETITIA AVG N, Laetitia standing right with wreath and anchor. RSC 121. Almeno così mi sembra, Sear 8617, Roma, 241-3. Se ho sbagliato, potrei avere un indizio? Hirpini1 punto
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E' un antoniniano di Gordiano III con il tipo della LAETITIA. Non dovrebbe essere difficile trovare il riferimento al RIC, anzi... possiamo dire che il bello sta proprio lì!1 punto
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Le decimali comunque oggi offrono la possibilità a chi vuole collezionare per piacere e non per lucro la possibilità di acquistare a poco dei veri pezzi di storia, non bisogna però pensare come era invece sino a qualche decennio fa di riuscire a recuperare i soldi spesi, il difficile, in caso di vendita, è trovare qualcun altro che vuole collezionare vecchio denaro e non investire denaro nuovo. Sulle Savoia vecchie invece la storia è diversa.. a che se pure in quel settore vecchie rare monete pagate a alti prezzi sono diventate molto più comuni e i prezzi sono scesi, più offerta e meno mercato.. Apprezzare le monete anche consunte o che hanno patito il passare degli anni per l'amore della loro storia non è da tutti.. una cosa è la numismatica e la passione per questa ed un'altra cosa è l'accumulo di tondelli...1 punto
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Auktionshaus Christoph Gärtner GmbH & Co. KG > Auction 44 Auction date: 6 June 2019 Lot number: 4038 Agrippa (12 v.Chr.): Æ-As, 10,85 g, fast sehr schön. Starting Price: 100 EUR ILLUSTRAZIONE: L'OCULO DELLA CUPOLA DEL PANTHEON, COSTRUITO SU PROGETTO DI AGRIPPA Il Pantheon fu costruito per la prima volta nel 27 a.C. per volere di Augusto Agrippa e diventato quello che vediamo oggi, non molto diverso da come fu concepito nella sua seconda versione, tra il 118 e il 128 d. C. da Adriano. Con un monumentale ingresso preceduto da un pronao da sedici colonne - tredici delle quali in granito – la struttura è a pianta circolare sulla quale si aprono le cappelle laterali. Su tutta l’armonia dell’edificio si innalza la cupola, vero prodigio architettonico, a forma emisferica e con decorazioni a cassettoni (28, ovvero il numero perfetto nell’antichità, ricavato dalla somma di 1+2+3+4+5+6+7) scolpite nella pietra. A quasi due millenni dalla sua costruzione la cupola del Pantheon rimane la cupola più grande del mondo realizzata in calcestruzzo non armato. Ma non solo. Anche le dimensioni della struttura rispecchiano la perfezione classica: l’altezza dell’edificio calcolata all’oculo è uguale al diametro della rotonda. Costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, nel VII secolo - dopo i saccheggi barbarici - il tempio fu convertito in chiesa cristiana. Spogliato dai suoi decori più ricchi, lo ammiriamo ancora oggi proprio grazie alla trasformazione in edificio di culto, Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, questo il nome scelto per la chiesa. In linea con il progetto della creazione, il Pantheon raccoglie ancora oggi i sepolcri dei grandi d’Italia: nelle cappelle laterali sono sepolti i re d’Italia, Raffaello, Arcangelo Corelli, Annibale Carracci, Margherita di Savoia. Un edificio mitico, tanto importante nella sua architettura da essere servito da modello per il Pantheon di Parigi, la villa La Rotonda del Palladio, la basilica di Superga di Juvarra e la Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli. Il vero tesoro del Pantheon è tutto racchiuso nella sua cupola e nel suo oculo che secondo le leggende non lascerebbe passare la pioggia – grazie a una serie di correnti che la allontanano dall’ingresso – ma che in verità guarda da secoli cadere le gocce verso un pavimento appositamente convesso verso i lati e concavo al centro per lasciare defluire l’acqua verso ventidue fori di scolo. Grazie all’effetto camino, generato dalle centinaia di candele che si accendevano all’interno, sempre la leggenda racconta che il calore generato dalle fiamme, incontrandosi con la pioggia la nebulizzava annullando la percezione dell’acqua. Affascinante metafora di alto e basso, di cielo e terra, di supremo e terreno, lo scopo di quel foro nel Pantheon secondo alcuni studiosi sarebbe molto più scenico di quello che si crede. A svelarlo nel 2014 fu lo storico Eugenio La Rocca. Se ne servì per la prima volta Augusto per varcare la soglia della rotonda illuminato come da un occhio di bue di luce naturale. Entrando nel Pantheon alle ore 12 del 21 aprile, allora come oggi, la luce che entra dall’oculo punta diretta sulla porta d’ingresso del tempio. E sempre dal magico oculo ogni anno nel giorno della Pentecoste vengono fatti scendere migliaia di petali di rosa: sono il simbolo dello spirito santo che scende dal cielo sui fedeli.1 punto
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ALL "ancient coins, beaten by hand," with traces of convex elements on the coin field, are fakes (even without a microscope, even with a microscope).1 punto
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Taglio: 1 Euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2003 Tiratura: 1.500.000 Condizioni: MB Città: Torino Taglio: 1 Euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: BB Città: Torino1 punto
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Buonasera, Questo topic mi ha subito riportato alla mente il mio primo catalogo di un Asta, e sono ben felice di poterlo condividere. Mi era stato regalato da un collega di mia madre che aveva scoperto che mi ero legato alla numismatica mente ed anima. La casa è sempre la stessa, ma il catalogo un po' più recente. Ricordo che in precedenza di aste avevo solo letto su CN, fu un emozione che ancora non si è spenta averlo tra le mani. (Il Montenegro 1995 invece è finito in cantina..).1 punto
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Certamente una bella location, però permettimi un po' di campanilismo: in provincia di Cuneo, e in particolare sulle Alpi Marittime/Cozie/Graie, il 15 agosto, da ben trentotto anni, si svolge un concerto tenuto dall'Orchestra B.Bruni della città di Cuneo, in varie località di montagna, ad altezze considerevoli, anche oltre 2.000 metri, con la partecipazione sempre di oltre 10.000 persone. http://www.orchestrabruni.it/news/news.asp?id=172 saluti TIBERIVS1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Belgio Anno: 2005 Tiratura: 6'023'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV) Note: nonostante dalla tiratura parrebbe comune mi mancava..1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Germania G Anno: 2015 A Tiratura: 4'200'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV) Taglio: 1 Euro Nazione: Paesi Bassi Anno: 2014 Tiratura: 5'000'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV)1 punto
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Riprendo questa vecchia discussione per segnalare il contributo di G. Sarcinelli, Heraclea: le emissioni in bronzo, in “La monetazione di Taranto. Le monete degli Ostrogoti e dei Longobardi in Italia”, Atti del IV Congresso Nazionale di Numismatica - Bari, 16-17 novembre 2012, Bari 2013, pp. 135-183. L'autore analizza le emissioni enee della zecca lucana aggiornando la monografia di Van Kuren. https://www.academia.edu/6758446/HERACLEA_LE_EMISSIONI_IN_BRONZO_pp._135-1831 punto
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Al dritto c'è la professione di fede, con l'aggiunta di "Ali è il ministro di Allah", che avrebbe dovuto farmi pensare a un ambiente sciita, appunto. Vorrei far notare la differenza tra lo stile usato in questa moneta, detto nasta'liq, molto usato in Persia e Afghanistan e lo stile arabo più comune, detto naskh. Allego un'immagine in cui si nota la differenza tra i due stili nella resa della legenda. La riga in basso permetterà di riconoscere i caratteri presenti sulla moneta in questione. Per un approfondimento sui molti stili calligrafici dell'alfabeto arabo v. : https://design.tutsplus.com/it/tutorials/creative-arabic-calligraphy-for-beginners-introduction--cms-221161 punto
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Io... i Sesterzi di Agrippina li prenderei tutti... specialmente quelli con il carpentum (naturalmente... sempre dipende dal prezzo). Questo, se vista sul banco, forse l'avrei presa. Bella o brutta, la trovo una moneta affascinante. ogni esemplare mi da motivo di studio e di ricerca (pettinatura, carro, ruota, mulo, peso, tondello etc. etc). Ho detto, sopra, "forse", per alcune macchie che fanno pensare ad un po' di cancro del bronzo (ecco, quelle non le sopporto). Quindi tienila per un po' sotto osservazione.1 punto
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Napoli, Filippo IV. Tornese con tosone al R/. Dietro il busto mi pare di vedere una O, probabile sigla, unitamente alla C di Orazio Celentano, mastro di zecca.1 punto
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Grazie, ho considerato sia il mio badget sia comunque la rarità della moneta considerata r3 .quindi oltre che non facile da reperire il prezzo salirebbe di tanto..,penso che il prezzo sia onesto e tutto sommato come mi scrivi sia leggenda che ritratti sono abbastanza visibili,ho deciso di prenderla.1 punto
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Il 29 maggio si celebravano Honos et Virtus. Si tratta di due delle divinità romane che simboleggiano l’idea astratta dell’Onore e della Virtù. Sono, insieme, appartenenti alla sfera religiosa di Marte e per questo evocate dai generali e dai soldati dell’esercito romano. In particolar modo il loro culto si sviluppa con la costruzione di templi che avviene in seguito alle vittorie militari di Roma. Insieme Honos (o la variante Honor) e Virtus compaiono soprattutto sulle monete imperiali a sottolineare le qualità militari degli imperatori, soldati e uomini d’onore, e sono le virtù celebrate soprattutto dopo campagne militari vittoriose. Queste due divinità vengono spesso raffigurate insieme sulle monete perché insieme avevano anche luoghi di culto a Roma. Il più famoso tempio delle due divinità si trovava probabilmente subito fuori Porta Capena, forse in relazione con il tempio di Marte che doveva sorgere nelle vicinanze. Secondo la testimonianza di Cicerone (De Natura Deorum II, 61) il tempio originario, dedicato ad Honos, venne realizzato nel 234 a.C. e dedicato il 17 luglio di quell’anno da Q. Fabio Massimo Verrucoso, dopo la vittoria riportata sui Liguri. Nel 222 a.C. M. Claudio Marcello, dopo aver sconfitto i Galli Insubri a Clastidium (odierna Casteggio vicino Pavia) fece il voto di erigere un tempio a Honos et Virtus, voto che venne da lui rinnovato dopo aver conquistato Siracusa, e così ridedicò, nel 208 a.C., il preesistente edificio di Honos et Virtus. Ma visto il divieto sancito dai pontefici di venerare due divinità nello stesso tempio (un divieto che rientrava nelle lotte di potere tra le gentes più influenti di Roma che si colpivano a vicenda anche attraverso il diritto sacrale) Marcello lo raddoppiò costruendo un altro edificio di culto affiancato a quello originario di Honos e creando un unico santuario per le due divinità. Per decorare questo complesso sacro da lui creato usò molte opere d’arte greca provenienti dal bottino preso a Siracusa e la dedica venne fatta, dal figlio di Marcello, nel 205 a.C.. All’interno del tempio c’era anche un antico sacello o un’edicola in bronzo dedicata alle Muse, che gli stessi Romani datavano al tempo di Numa Pompilio, che venne danneggiata dopo essere stata colpita da un fulmine e trasferita nel santuario di Hercules Musarum nel Campo Marzio. All’interno del recinto, o nei pressi del tempio, inoltre dovevano essere le statue di M. Marcello, di suo padre e di suo nonno, tutti consoli della Repubblica, e che probabilmente facevano parte della tomba di famiglia. Durante il grande incendio di Nerone il santuario venne distrutto e venne ricostruito sotto Vespasiano con il lavoro di due artisti romani di cui conosciamo il nome grazie alla menzione che ne fa Plinio (Nat. Hist. XXXV, 120): Cornelius Pinus e Attius Priscus. Dagli autori antichi sappiamo che proprio da questo tempio partiva ogni 15 di luglio la Transvectio Equitum (si tratta di un dato che contrasta con quanto riferito all’inizio dal passo di Cicerone, e che ha spinto qualcuno a identificare come originario fondatore del tempio Q. Fabio Massimo Rulliano che istituì questa sfilata di cavalieri nel 304 a.C. con punto di partenza proprio dal tempio di Honos et Virtus). Probabilmente nell’area davanti al tempio nel 19 a.C. il Senato fece costruire l’Ara Fortunae Reducis come indicato nelle Res Gestae di Augusto. L’ultima notizia relativa a questo tempio è del IV secolo d.C. quando compare inserito tra i monumenti della I Regio nei Cataloghi Regionari. Non si hanno tracce archeologiche sicure di questo santuario, ma l’unica indicazione topografica si riferisce ai “grandiosi avanzi di un tempio” riportati dal Lanciani nella sua Forma Urbis Romae (tav. 35) subito fuori Porta Capena e nel settore a nord della via Appia alle pendici del Celio. Originariamente il giorno delle due divinità era il 17 luglio, giorno della dedica del tempio avvenuta nel 234 a.C., ma in età augustea, probabilmente nel 17 a.C., la celebrazione venne spostata al 29 maggio, come ricorda Cassio Dione (54, 18): "Augusto spostò le celebrazioni dedicate ad Onore e Virtù nei giorni dell'attuale calendario [29 maggio]." Infatti nel Cronografo del 354 d.C. al 29 maggio è registrato: "Ludi Honor et Virtus."1 punto
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Grazie @providentiaoptimiprincipis In effetti @margheludo ha ragione, è difficile concludere qualcosa visto lo stato di questa moneta. Tuttavia quando ho la possibilità, come in questo caso, mi piace avere delle immagini che poi posso confrontare con calma con altre del mio archivio. In questi anni abbiamo imparato da queste monete che un singolo dettaglio "fuori posto" potrebbe rivelarsi un interessante scoperta.1 punto
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Misura 2,5 cm per 2,0 cm ed un peso di 2,6 grammi Se ti servono le immagini delle altre mie medaglie con una semplice ricerca sulle mie discussioni e la parola chiave "devozionale" dovrebbero uscirti quasi tutte1 punto
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Ciao! Le tue domande sono state fatte tante volte sul forum e nel forum ci sono tante discussioni in cui si scrive delle oselle e dei problemi che le riguardano. Fra le tante ti segnalo questa, molto interessante: https://www.lamoneta.it/topic/169028-tiratura-delle-oselle-e-metodi-di-coniazione/?tab=comments#comment-1901566 In questa discussione leggerai che le oselle erano un regalo; chi le riceveva poteva conservarle oppure usarle come moneta corrente; oppure poteva farne coniare degli altri esemplari per i propri famigliari ed amici a sue spese. Ti allego anche il link della collezione completa di oselle della Banca Popolare di Vicenza. Ci sono le schede di tutte le oselle coniate. http://www.palazzothiene.it/palazzothiene/jsp/dett_opera.jsp?operaid=685&collid=1002&offset=0 saluti luciano1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 66, lot 38, 17/10/2012 Apollonia Pontica Tetradrachm circa 360-340, AR 17.00 g. Laureate head of Apollo l. Rev. [K]ΛEINI[O] Anchor; in l. field, A and in r., crayfish. All within incuse square. SNG Copenhagen 455 var. (head r.). An apparently unrecorded variety of a rare type. A very attractive portrait of high style, possibly the finest of the whole series. Extremely fine1 punto
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Ci sono delle monete , credo del secondo tipo che hanno delle fiammelle al posto delle croci . Il 3 cavalli ha delle varianti sia dritto che nel rovescio.1 punto
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