Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      20

    • Numero contenuti

      20026


  2. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      5567


  3. apollonia

    apollonia

    Guru


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      30386


  4. Litra68

    Litra68

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3837


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/25/19 in tutte le aree

  1. Foto simbolo per me, due autori @Tm_NPZ, @4mori, poi @prtgzn, un altro lamonetiano e poi lui il Gazzettino, direi che può bastare questa immagine che dice un po' quello che è poi stato Verona per me.... magari un commentino dopo o domani...
    7 punti
  2. Buongiorno a tutti e buon convegno, inizio la mia giornata di lavoro, il primo pensiero va a voi che siete lì e sopra tutto a Mario @dabbene, a proposito della tua frase età permettendo, ti faccio tantissimi auguri di buon compleanno ? e di lunga vita e di continuare sempre con contagioso entusiasmo, con la tua insieme agli altri, opera di divulgazione, ti faccio un regalo virtuale a tema numismatico e auguro a te e ai Fratelli Lamonetiani buona giornata ?
    4 punti
  3. Tanti auguri anche da parte mia di una lunghissima vita divulgativa a @dabbene.
    3 punti
  4. Ho trovato questa: Thrace, Rhoemetalces I (11 BC -12 CE) AE, 1.46 g, 13 mm Obverse: fasces Reverse: throne and spear. Ref: RPC 1706; SNG Stancomb 904 https://aste.catawiki.it/kavels/26638593-grecia-antica-ae-thrakien-rhoimetalkes-i-11-bce-12-ce-fasces-thron-rare
    2 punti
  5. Il trolley e’ quasi vuoto, la mission divulgativa e’ compiuta anche questa volta, un bel compleanno, siamo ancora in fondo un bel gruppo sia al meeting point che al pranzo, e allora speriamo insieme in una numismatica migliore e sincera !
    2 punti
  6. Ciao, è un sesino di Modena di Francesco III d'Este.
    2 punti
  7. Grazie Mario del reportage e ......... buon compleanno (l'ho scoperto solo ora leggendo gli auguri di chi mi ha preceduto, altrimenti te li avrei fatti di persona) luciano
    2 punti
  8. Pranzo coi venetici in prima fila Grande attenzione alle monete direi, le protagoniste sono loro
    2 punti
  9. Devo dire che fortunatamente il problema dei furti non ha scalfito il clima del pranzo, dove accanto a riflessioni profonde e serie, è stato possibile conoscere persone speciali, approfondire argomenti, divertirsi. Un grazie a Mario per l'accoglienza e la fiducia, a Mirko per l'entusiasmo e soprattutto a Cristian che mi ha saputo introdurre perfettamente nel clima fieristico con tanta, tanta pazienza!!!! Esperienza da raccomandare e soprattutto da replicare!! Infine gli spunti di riflessione sono stati così tanti che, temo, inonderemo il forum!!!
    2 punti
  10. Rimanendo in ambito di furti,ti auguro che qualcuno possa "alleggerirti" di una trentina d'anni ....che si possano portare via solo quelli brutti,o i meno belli. Auguroni odjob Cerco di sdrammatizzare ma furti"seri"ci sono stati dentro al capannone dove si tiene la fiera di Verona ma anche fuori.Non riesco a capire come mai ogni anno questi furti si ripetano nonostante i commercianti lo sappiano.Ci vorrebbe più attenzione da parte dei commercianti,e degli utenti(acquirenti)?? Ho letto che sono state fatte richieste agli organizzatori per avere più sicurezza ma è stato risposto che ognuno avrebbe dovuto provvedere per sè.
    2 punti
  11. Mi associo anche io agli auguri al nostro divulgatore preferito Peccato per i furti, vanno a rovinare momenti indimenticabili per chi è alle prime partecipazioni.
    2 punti
  12. Auguri Mario, e complimenti per la divulgazione, quella vera
    2 punti
  13. Salve @ARES III , infatti le ipotesi di chi la statua possa rappresentare sono molte ; il problema principale e' dovuto proprio al luogo del ritrovamento , la Via Alessandrina ripercorre una strada antica che collegava i Mercati di Traiano al Foro di Nerva e proseguiva verso la Basilica di Massenzio/Costantino , attraversando nell' ultimo tratto la moderna Via dei Fori Imperiali , quindi pensa alla quantita' e varieta' di statue antiche che potevano abbellire questa zona centrale dei Fori , altro problema per gli archeologi e' comprendere se questa fosse una statua singola o se facesse parte di un gruppo ; magari non giaceva nella posizione originaria , occorre attendere altre notizie . La Via Alessandrina moderna nel primo e ultimo tratto
    2 punti
  14. Ciao @valmun57, mi sembra sia una riproduzione..... Saluti, Rocco
    2 punti
  15. Mi associo agli auguri di compleanno per dabbene, lunga vita numismatica ad un grande della stessa...
    2 punti
  16. Su Cronaca Numismatica Ruotolo aveva scritto un interessante saggio su questi tipi di monete. Lo studio continuava sul numero di marzo. Ne consiglio la lettura. Immagine "rubata" da un post di francesco77.
    2 punti
  17. Sono in viaggio per Verona ma se non hai fretta lunedì ti posto volentieri Le schede delle monete che ti interessano
    2 punti
  18. Se potesse parlare questo trolley e dire quello che ha visto e sentito... Comunque magico...
    2 punti
  19. Il ritrovamento e' avvenuto in via Alessandrina ,un nome che dovrebbe risvegliare piu' di un'emozione nei numismatici e negli "storici".
    2 punti
  20. taglio 2 euro cc paese Lituania anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2014 A tiratura 4.000.000 condizioni bb città trieste
    2 punti
  21. @numa numa @Orodicarta Poi smetto, lo prometto. Ma prima vi posto un passaggio afferente un momento della storia economico-finanziaria di Venezia in tema di politica monetaria (ed a cui prima facevo riferimento), che va comunque letto con occhi che considerino le debite proporzioni di dimensioni e logica economica, con quanto considerato sino ad ora sul QE. Da: “Mercanti a rentiers. L’involuzione fu compiuta.” fonti: Frederic C. Lane, Luciano Penzolo. Tratto da: https://www.attivismo.info/quando-listeria-del-debito-colpi-la-serenissima/ La Repubblica Serenissima aveva finanziato la sua espansione e la sua prosperità con il debito pubblico. Uno solo però non bastava per l’ambizione dello Stato Veneziano e il desiderio di benessere dei suoi cittadini. Per cui si istituirono tre diversi conti di debito pubblico: Monte Vecchio; Monte Nuovo; Monte Novissimo. Parve poi che la pressione fiscale per il pagamento degli interessi fosse troppo gravosa, soprattutto non “equa”. Pertanto si fece avanti Zuan Francesco Priuli a dire che il debito andava dismesso e rimborsato. Partendo in primis dal Monte della Zecca di Stato, che pagava il 16% di interesse. Così fu avviata la sua dismissione. 1584. Una data da ricordare. “L’affrancazione delle serie dei titoli in Zecca procedette più speditamente di quanto avesse previsto Priuli. Il gettito delle decime e delle tanse, il recupero di crediti d’imposta, la vendita di beni appartenenti allo Stato ed un riordino contabile effettuato nel 1579 consentirono alla Signoria di restituire i capitali ai prestatori nel giro di soli sette anni. Infatti il 15 giugno 1584 il senato, che nel frattempo aveva assunto il governo della materia finanziaria, dichiarava con soddisfazione che era avvenuta la completa restituzione dei debiti aperti in Zecca”. Ma che accade nell’economia reale? La quantità di denaro resa disponibile e riversata sui creditori dello Stato ebbe l’effetto di stimolare il mercato e le attività commerciali? La risposta è NO. Perché? “Erano soldi che erano stati investiti nel debito pubblico per trovare una certa sicurezza; nei depositi in Zecca erano affluite le doti delle mogli e si erano costituite quelle delle figlie. Ora tutto questo denaro doveva trovare una nuova collocazione, che assicurasse un rendimento soddisfacente e, soprattutto, una sicurezza di stabilità della rendita”. La fonte di rendita sicura anche per le categorie più deboli, e quindi distributiva nelle fasce meno “avventurose” fu svincolata, pericolosamente. Dove andarono i soldi? Da Interesse Pubblico a speculazione privata senza controllo. Inoltre la tassazione non fu abbassata, perché le guerre esigevano fondi continui. Non so se avete idea di che periodo era quello, in Europa. “Una buona parte dei capitali liberati dalla Zecca pare abbia preso la via degli investimenti in Terraferma, e in particolare nell’acquisto di fondi rurali e nel prestito ipotecario. Si fa strada l’interesse nei confronti del mercato dei cambi, delle assicurazioni – forse in connessione con la passione per il gioco che pare colpire la città. È la stagione dei Fiorentini e soprattutto dei Genovesi, che controllano il sistema creditizio basato sulle fiere dei cambi. Sono loro che, forti dell’esperienza e della pratica acquisita in decenni al servizio dei vari sovrani europei – e in particolare degli Asburgo – riescono a rastrellare parecchio denaro dai Veneziani, e specie dai patrizi. Quel che preme sottolineare è la ricerca dei Veneziani di una relativa sicurezza della rendita; una sicurezza che il mercato creditizio – strutturato nei vari livelli – pare offrire più di altri settori. Occorre tener altresì conto delle eventuali prospettive di collocazione del denaro nel debito pubblico di altri Stati. E’ presumibile che vi sia stato un movimento di capitali oltreconfine, verso le altre tesorerie“. Che terribile dejà vu… Allora il Priuli pensò che lo stimolo monetario non aveva avuto l’effetto sperato, perché c’era ancora troppo debito… e Venezia si accinse a estinguere tutto il debito e iniziò a rimborsare perfino il Monte Vecchio, il debito più antico di Venezia. La base su cui fu costruito il suo splendore. “Nel giro di otto anni la Signoria avrebbe reso circa quattro milioni di ducati, risparmiando una spesa annua di interessi di 200 mila ducati.” Un genio. Spendere 4 milioni per risparmiare 200 mila. Dismissione debito più tassazione. Anni di surplus di bilancio. E finalmente nei primi del 1600 Venezia fu senza debito. “Le fondazioni caritative non disponevano più di titoli idonei in cui investire” e così capirono che non poteva funzionare. Allora fu ricostituito un debito a lungo termine con l’accettazione di nuovi depositi presso la Zecca con un tasso di interesse al 4%. Ma la società veneziana, il suo modello di sviluppo e i suoi valori erano stati modificati. E forse iniziò il vero declino culturale. L’interesse pubblico, identificato nell’interesse dello Stato e della sua potenza commerciale, fu minato dallo spostamento di interesse sulle proprietà immobili e la rendita speculativa.
    1 punto
  22. http://www.mariojan.com/monete/numis_03_83.html
    1 punto
  23. Tanti Auguri Mario dai collezionisti della collina novarese
    1 punto
  24. Dunque dunque... da parte mia i miei migliori auguri per il raggiungimento di questo traguardo anagrafico, nel segno della continuità e della passione che ti contraddistingue, quindi... avanti tutta !! Grazie ogni giorno per quello che fai, a ben vedere penso ci stia tutto elevarti a " Cavaliere della Numismatica " Certo, ma quale tondello è degno di rappresentare a livello iconografico tale titolo nobiliare ? Eccolo ... Indovina indovinello, chi sarà mai costui? Per aiutarti nell'identificazione posso dirti che per certi versi ha a che fare con la tua " milanesità " in ambito numismatico e noi Eurofili dobbiamo ringraziare lui se possiamo mettere in collezione, a detta di molti, gli argenti della più alta qualità manifatturiera e rappresentativa. Con sincera stima, Pasquale
    1 punto
  25. Ciao @demonetis,. Avevo segnalato questo pezzo nella sezione "Le prossime aste numismatiche" : Asta online Numero 3 di Ranieri, lotto 219 Peso segnato 25, 32 grammi. .... Ma non avendo partecipato all'asta.... Non so se il lotto è stato ritirato o corretto nella sua descrizione. Saluti, Rocco.
    1 punto
  26. ...mi sono dimenticato di ringraziare ufficialmente chi ha organizzato il pranzo...lavoro ingrato, ma di sicuro effetto!!!
    1 punto
  27. Per par condicio (specie oggi!) la metà dell’Asse con la testa di Augusto (Monnaies d’Antan 12).
    1 punto
  28. Beh, se ci sei andato apposta, devi anche considerare quanto hai speso per arrivarci (autostrada, benzina, etc.), a Verona, nel costo totale della moneta
    1 punto
  29. Siamo in chiusura del convegno di Verona e come promesso vi aggiorno sullo scudo in questione. Partiamo dal peso che è di 37.93 che mi sembra in linea con i pesi di questa moneta. Ho poi sottoposto la moneta a 7 persone diverse: 2 periti e 2 ex commerciati e consulenti di una notissima casa d'aste, 1 commerciante e 2 collezionisti. Ovviamente la moneta è stata fatta vedere in momenti diversi e accertandomi che nessuno tra di loro si fosse parlato. Per quanto possa sembrare incredibile TUTTI mi hanno dato la medesima opinione: a prima vista la moneta è stata ritenuta non originale, poi ad una visione più approfondita TUTTI hanno confermato che la moneta è autentica soprattutto per due motivi: le evidenti ribattiture in particolare sulla croce e una piccola mancanza di conio sul bordo che è ossidata e quindi il tondello è sicuramente antico. Detto questo è lecito che ognuno resti della propria opinione, ma come detto la visione diretta è l'unica che può fugare ogni dubbio. Oltretutto avrei avuto piacere che qualcuno passasse a vedere la moneta per farsi una idea più precisa, ma probabilmente non c'è stato tempo a sufficienza. Di conseguenza ho avvisato la ditta Bertolami di rimettere la moneta tra gli invenduti disponibili. Buona serata a tutti
    1 punto
  30. Anche il Galata morente faceva parte di un gruppo scultoreo .
    1 punto
  31. @Legio II Italica correggimi se sbaglio: il volto sofferente di questa donna denota uno stile ellenistico. Statue di questo tipo, cioè con volti molto patetici solitamente facevano parte di un gruppo, raffigurante scene mitologiche e non erano isolate o a se stanti (come il celeberrimo gruppo del Laocoonte) perché la platea di pubblico a cui era rivolta non avrebbe capito ed apprezzato una scultura sofferente senza contestualizzarla (escludendo naturalmente alcune eccezioni come il Galata morente https://www.archart.it/galata-morente.html ). Comunque ipotizzo che quella ritrovata sia parte di un gruppo scultoreo più o meno grande. Si devono cercare, semmai sopravvissuti, altri frammenti che possano indicarci questo. Altrimenti rimarrà un mistero, stupendo comunque.
    1 punto
  32. Potrebbe essere anche Latona / Leto ricollegandosi al mito di Apollo e Demetra, entrambi molto popolari a Roma, o addirittura Demetra stessa dopo il ratto di Persefone.
    1 punto
  33. Si tratta di un cash (o in originale uno wen) della dinastia Qing, emesso dall'Imp. Qianlog, conosciuto anche coi nomi di Hongli, Gaozong o Chundi, regnante dal 1736 al 1796, prodotta dalla zecca di Fuzhou. Da solo era uno spicciolo di scarso valore, a quell'epoca con 3 wen si poteva comprare un baozi.
    1 punto
  34. Taglio: 2€ cc nazione: Germania J anno: 2015A tiratura: 6.300.000 città: Verona condizioni : BB
    1 punto
  35. Taglio: 5 Cent Nazione: Spagna Anno: 2018 Tiratura: 212.000.000 Condizioni: BB Città: Valencia (ES)
    1 punto
  36. Esatto , si tratta del tesoro in monete antiche , anelli antichi , ed altro , dell' antiquario romano Francesco Martinetti ; se ne e' gia' parlato , ma non ricordo quando e dove , comunque : https://www.romasparita.eu/storia-cultura/2198-tesoro-via-alessandrina
    1 punto
  37. Mi comunicano che anche i ladri si sono già dati molto da fare... E hanno procurato non pochi danni.. Anche fisici
    1 punto
  38. PeMO6 - Fusione di fantasia in stagno. Ex In Asta 39 del 14/05/2011 lotto 929
    1 punto
  39. Per favore basta con questi scempi, i tondelli devono essere liberi per la vita...
    1 punto
  40. Ancora quel leone maledetto pure il marmo si mangia... Questo tondello sembra finto...il leone mi sembra gigante proporzionalmente, forse per rendere l'idea della ferocia... Meno male che l'ho sistemato poi...
    1 punto
  41. Si ho visto che ti sei iscritta in illo tempore sul forum, vedo comunque che la passione per la numismatica non ti manca, è questo è sempre un buon segno al di la di ogni ambito si possa vivere per professione o per studio. Buona numismatica e buon forum allora. Eros
    1 punto
  42. Sei stato fortunato ad incrociare nel tuo cammino un appassionato come dabbene, un'uomo d'altri tempi, con un cuore grandissimo, ma proiettato costantemente nel futuro numismatico.. Ad avercene.. Eros
    1 punto
  43. Sì certo, ma delle quali va sempre verificata la provenienza e il contesto. Due di esempio, ma su google ne trovi molte.
    1 punto
  44. Va beh allora metto anche il mio senza esergo... Non ti cercai, non ti chiamai, non ti desiderai.. Ma il dolce cercar mi portò a te, o forse fosti tu a desiderar.. - NAPOLI - FERDINANDO III ( 1504 - 1516 ) Cavallo   
    1 punto
  45. Ciao @Scipio. Ti metto due scansioni che ho fatto adesso. Questa è la migliore via che ho per farti avere una foto un po' più nitida. Le foto del messaggio precedete erano di 2-3 anni fa, adesso la moneta è un po' più ossidata...
    1 punto
  46. valore che potra' avere, e' sbagliato l'ausiliare. Per il resto sembrerebbe un timbrino di quelli che usano i bimbi per fare i disegni.
    1 punto
  47. Stamattina l'euro monegasco del 2002 ed oggi pomeriggio una mia cliente mi ha pagato il ticket di un farmaco con questa meraviglia di 2 euro cc : taglio        2 euro cc paese   Finlandia anno 2004 tiratura 931.400 condizioni bb+ città Milano
    1 punto
  48. Testa velata di Era frontale sul diritto di questo bronzo della zecca di Perrhaiboi in Tessaglia (Heritage Auctions 3035). THESSALY. Perrhaiboi. 4th Century BC. Æ trichalkon (21mm, 8.39 gm, 5h). Veiled head of Hera facing slightly left / ΠEPP[AI]–Β[ΩN], Zeus standing left, holding thunderbolt and scepter. BCD Thessaly II 556 (same dies). Glossy green and brown patina. Struck from dies of exceptional style. Choice Extremely Fine. Ex BCD Collection.
    1 punto
  49. Credo di essere stato eccessivamente criptico (mi capita spesso, scusate..) Se il solido era di peso teorico di 4.48 e il tetarteron di poco sopra 4.09gr. quest'ultimo non poteva certo valere 3/4 del primo ! "tetartera" significa, figurativamente, monete cui manca "un quarto", naturalmente tra il solido e il tetarteron manca molto meno di un quarto... E' l'imperatore Niceforo II Phokas (963-969) che, apparentemente per ragioni prettamente fiscali inntroduce la coniazione del tetarteron. All'inizio, a parte la leggera differenza di peso, non vi era quasi differenziazione tra histamenon e tetarteron, che avevano anche il medesimo contenuto di fino (proporzionalmente al peso). A partire da Basilio II però l'histamenon si fa più largo di modulo (successivamente si farà anche concavo) e il tetarteron più piccolo e spesso. Grierson ci dice che apparentemente non vi era una vera e propria differenziazione e che spesso i pagamenti venivano saldati metà con histamena e metà con tetartera (sotto Basilio II la differenza tra i due nominali era veramente esigua : 4.35gr. contro 4.18) A scanso di equivoci, credo valga la pena di riportare quanto scritto originariamente da Grierson, grandissimo studioso della monetazione bizantina.: The emperor Nicephorus II Phocas (963–969), apparently for fiscal reasons, struck a new class of nomismata slightly lighter in weight, which came to be called tetartera (literally, coins lacking a “quarter”), in contrast to those of full weight, which were named histamena. These light coins—the weight reduction was really much less than a quarter, but the term tetarton could have the same lack of precision that “quarter” can have in English, as in the “quarter” of a city—were not at first differentiated in appearance from those of full weight, but under Basil II (976–1025) the histamena were made larger and thinner and the tetartera smaller and thicker Both, however, were still technically nomismata, and their differing values were sometimes taken into account by having payments expressed in nomismata settled half-and-half in each. Philip Grierson: Byzantine Coins, Dumbarton Oaks Byzantine Collections Publications Una differenza molto più importante fu invece quella introdotta da Michele IV (1034-1041) che operò una svalutazione del fino (fino ad allora purissimo) del solido/histamenon. Dopo 700 anni , da Costantino I che aveva introdotto i primi solidi, questo fantastico nominale, vero faro dell'economia non solo bizantina ma dell'intero Mediterraneo, conosceva l'onta della svalutazione operata da un imperatore che, non a caso, era stato un canbiavalute nella prima parte della sua vita. Questa svalutazione fu accompagnata dalla modifica del tondello che a partire da Costantino IX "Monomaco" (1042-1055) divenne concava. Il motivo di ciò , affrontato diverse volte su queste pagine (in compagnia dell'ottimo Antwvala, purtroppo non più contributore del Forum) sarebbe da ricercarsi nella maggiore solidità che tale forma garantiva ad un tondello che si andava assottigliando e allargando (fino a 26mm) sempre più. Questo motivo è senz'altro plausibile anche se non possiamo essere completamente certi che fosse questa la ragione di tale peculiarità che rende la monetazione bizantina di questo periodo un quasi unicum per questa sua caratteristica. Il contenuto di fino delle emissioni successive a quelle di Costantino IX scese talmente (fino ad 8 carati) che Alessio I Comneno decise di introdurre nel 1092 un nuovo nominale aureo : l'Hyperpyron , ovvero "super-puro, ma in realtà era proprio quello che non era, essendo il contenuto di fino di 20 carati e 1/2 contro l'oro quasi puro dei vecchi histamena.. La nuova moneta aurea resisterà alla rivoluzione del 1204, anche se la sua purezza decadrà progressivamente. Molti altri nominali e molte altre trasformazioni hanno caratterizzato la monetazione bizantina fino alla caduta dell'Impero nel 1453, ma questa è un'altra storia... Per quanto riguarda eventuali affinità metrologiche con la monetazione aurea araba, sappiamo che nel VII secolo i primi dinar arabi si uniformano al peso del solido dell'epoca : 4.55gr., ma tale peso slitta ben presto a 4.25gr. sulla base del "carato" arabo (qirat) del peso di 0,212gr. che portava il peso del dinar - equivalente a 20 carati - a 4.25gr. a seguito della riforma del califfo Abd al Malik (696/697; AH 77) Eventuali affinità tra il dinar riformato e il tetarteron (moneta a corso molto limitato e non più ripresa dopo l'XI secolo, andrebbero indagate più approfonditamente.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.