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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/11/19 in tutte le aree
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Buongiorno, Volevo raccontarvi la mia esperienza allo Staatliche Münzsammlung e avere qualche impressione da voi. inizio dalla fine.... SONO TROPPO AVANTI non ci arriveremo mai. Come molti italiani durante il ponte pasquale, 25 aprile, 1 maggio, ho deciso di visitare monaco e diversi musei tra cui il sopracitato. Quando arrivo all'ingresso c'è una signora che non parla molto l'inglese ma mi dice il prezzo del biglietto etc etc. Vede che con me c'è oltre mia moglie, mio figlio di 7 anni, cerca di spiegarmi qualcosa che io non capisco bene e allora in tedesco si rivolge ad altri 2 visitatori, un papà con il figlio di circa 10 anni. Il Bambino si rivolge a me dicendomi, se il mio bambino poteva essere interessato a partecipare ad un giochino presso il museo e che alla fine ci sarebbe stato un premio per lui. Accettiamo e la signora ci da un foglio in inglese,che traduco a mio figlio, con delle domande del tipo : - quante civette ci sono nella teca N°.... - che animale è rappresentato sulle monete di messina della teca... e cosi via. Finito il questionario mio figlio si siede ed io posso iniziare il mio giro. Alla fine della visita riportiamo il questionario alla signora che da un pacchetto di gelatine a mio figlio. Ringraziamo e la signora ci ferma dicendo che non è tutto. Tira fuori un vassoio contenente circa un centinaio di monete romane in bassissima conservazione e ci fà capire che ne possiamo scegliere 1 e portarla via. Mio figlio era al settimo cielo. Io un po titubante circa le questioni legali. Sta di fatto che insieme alla moneta di da un certificato che ne attesta la provenienza "regalata dal museo per aver partecipato ad un gioco per bambini" e un foglio in tedesco con la storia sommaria dei periodo di coniazione II-IV sec. Probabilmente avranno (spero) fatto iniziare una passione e come dicevo SONO TROPPO AVANTI non ci arriveremo mai.7 punti
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Riportiamo in alto questa discussione molto interessante come tutto ciò che riguarda la famosa "Nota 56". E ricordiamo agli appassionati e ai nuovi iscritti al Forum la possibilità di approfondire l'argomento con l'articolo di Luppino "Alla scoperta delle rarità ritrovate" pubblicato da Il Giornale della Numismatica nel settembre 2013.4 punti
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Carissimi Sulla scia di discussioni precedenti incentrate sulla ritrattistica romana, voglio proporvi questo celebre e particolare ritratto. Fin dal suo rinvenimento l'opera fu attribuita a Cesare, la statua presenta, infatti, i caratteri propri delle altre raffigurazioni più antiche di Cesare, e va dunque considerata, come le altre di età tardo repubblicana, una riproduzione abbastanza realistica dei lineamenti del dittatore romano, ancora non modificati con fini di idealizzazione. Cesare in questa raffigurazione diventa anche la personificazione del mos maiorum: l'auctoritas è data dai segni dell'età e la gravitas dai tratti severi del volto. Inoltre, non è rappresentato come comandante vincitore delle campagne galliche, come celebratore di trionfi, ma come semplice cittadino romano, togato, rivolto alla partecipazione politica di Roma. L'opera fu rinvenuta con grande probabilità a Roma, ed acquistata dalla collezione Julienne nel 1767 a Parigi da Federico II di Prussia, che la trasportò in Germania, a Berlino, dov'è tuttora conservata (Altes Museum). Risulta tuttora impossibile stabilire il luogo, probabilmente una località orientale, e l'epoca in cui l'opera fu realizzata. La plasticità delle forme è data dal materiale di cui è composto il ritratto, non semplice marmo bianco ma BASANITE, con una particolare coloratura verde intenso. Il ritratto, alto 41 centimetri e quindi leggermente superiore alle reali dimensioni del busto umano, raffigura il volto di un uomo adulto ormai prossimo alla vecchiaia: compaiono infatti sottili rughe sulla fronte, lungo il contorno degli occhi e attorno alla bocca. I capelli, radi ma in realtà ben più abbondanti di quelli che Cesare, quasi calvo, doveva avere, sono rappresentati in ciocche falciformi che ricadono sulla fronte ma lasciano scoperte le tempie. Le guance ed il collo comunicano un'impressione di particolare magrezza, accentuata anche dal profilo del naso e dalle labbra sottili. Integrazioni di epoche successive sono da considerarsi i bulbi oculari in marmo, aggiunti in età moderna, e le rifiniture, frutto di più recenti restauri, all'orecchio sinistro e all'orlatura destra della toga. Riporto la celebre descrizione di Svetonio (Divvs Ivlivs, 44-45). Era molto scrupoloso sulla cura del corpo, cosi che non solo si faceva tagliare i capelli accuratamente e si faceva radere, ma si faceva anche depilare, come qualcuno ricordò tollerava molto a malincuore la deturpazione della calvizie perché si era accorto più di una volta che suscitava le prese in giro dei suoi denigratori. Così si era abituato a riportare i capelli da dietro che gli mancavano (si faceva il classico riporto) e tra tutti i decreti emessi dal senato e dal popolo nessun altro mai accettò più volentieri che il diritto di portare la corona d’alloro in modo perenne. Si tramanda che fosse famigerato anche nel vestire: usava anche un laticlavio adornato di frange fino alle mani e non portava mai la cintura se non sopra di esso e con la cintura un po’ lenta e da qui (tramandano) che sia derivata la battaglia di Silla che piuttosto spesso ripeteva agli ottimati di guardarsi da quel giovane che indossava male la cintura (Circa corporis curam morosior, ut non solum tonderetur diligenter ac raderetur, sed velleretur etiam, ut quidam exprobraverunt, calvitii vero deformitatem iniquissime ferret saepe obtrectatorum iocis obnoxiam expertus. Ideoque et deficientem capillum revocare a vertice adsueverat et ex omnibus decretis sibi a senatu populoque honoribus non aliud aut recepit aut usurpavit libentius quam ius laureae coronae perpetuo gestandae. Etiam cultu notabilem ferunt: usum enim lato clavo ad manus fimbratio nec umquam aliter quam ut super eum cingeretur, et quidem fluxiore cinctura; unde emanasse Sullae dictum optimates saepius admonentis, ut “male praecinctum puerum” caverent.)3 punti
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buongiorno a tutti oggi posto l'ultima entrata in collezione, moneta innovativa e ricca di storia... Prima moneta in argento coniata in Italia col sistema metrico decimale... Rara e non facile da trovare bella soprattutto il primo anno dei due coniato... Nelle foto non riesco bene a far vedere i bellissimi fondi... Aspetto vostri pareri e se ne avete voglia postate le vostre monete della Subalpina di seguito... Luca3 punti
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Ciao a tutti, vi posto questo carlino di Luigi XII ultimo re angioino di Napoli. Sin dal momento della sua elezione Luigi XII decise di riprendersi il regno di Napoli. Concluse quindi accordi con Il sovrano spagnolo Ferdinando detto il Cattolico che prevedeva una divisione del regno di Napoli in due, rimanevano angioine il nord, Terra di Lavoro e Napoli. Ferdinando il Cattolico fece ben presto carta straccia di tale accordo, sconfisse gli Angioini e conquistò Napoli. saluti Eliodoro3 punti
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Salve, allego immagini di un interessante e rarissimo cavallo aquilano di Carlo VIII, con la legenda del rovescio invertita , D.A. - ; MIR 1103 punti
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Dalla Britannia romana provengono queste due steli , la prima dedicata al Centurione Marco Favonio Facile della XX Legione Valeria Victrix , deceduto forse in battaglia nel corso della rivolta di Budicca nella seconda meta' del I secolo . La carica di Centurione e' acclarata dal vitis che Marco Favonio tiene nella mano destra , simbolo del suo grado ; la stele proviene da Camulodunum , attuale Colchester ; la Gens Favonia era forse originaria della Messapia , attuale Salento . La seconda stele e' dedicata invece alla Disciplina Augusta e in origine sosteneva la statua della Disciplina , allegoria forse simile alla Virtus , fu dedicata dalla Seconda Coorte Equitata dei Tungri , la stele proviene da Blatobulgium , presso l' attuale Middleby , seconda meta' del II secolo . "I Tungri furono una tribù gallica, stanziata nell'odierna Germania, che occupò il territorio a nord delle Ardenne, lungo le valli attraversate dalla Mosa. Il loro villaggio principale fu insediato nell'attuale ubicazione della città di Tongeren, nella provincia del Limburgo, in Belgio. Fornirono un gran numero di soldati all'esercito romano dell'Impero, tanto che le fonti registrano diverse unità ausiliarie che prendevano il proprio nome dai Tungri: l'ala I Tungrorum, l'ala I Tungrorum Frontoniana, l'ala I Asturum et Tugrorum, la cohors I Tungrorum milliaria, la cohors II Tungrorum milliaria equitata, la cohors III Tungrorum e la cohors IV Tungrorum milliaria. La Notitia Dignitatum, un documento risalente al V secolo, registra la presenza di militari tungri in una coorte, disposta lungo il Vallo di Adriano, nel II secolo, rilevata già nel 69 al tempo di Tacito"3 punti
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Buonasera Profausto, personalmente non sono collezionista di Monete, sono un collezionista filatelico- storico postale e sono presidente di un Associazione Filatelica - Numismatica, in Associazione abbiamo collezionisti di monete dal Regno ad oggi, non avendo più con noi due grandi della monetazione Romana e Medievale, via via i soci di questo settore sono scemati e perlomeno non abbiamo più i guri di tali periodi, pertanto aiuto personalmente alcuni soci per l'identificazione delle loro monete e poi personalmente trovo per me molto gratificante far parte di questo forum e imparare nuove realtà, oltretutto perchè ho trovato delle persone di alto spessore nella materia, chiedo scusa se pensate possa approfittare troppo del vostro tempo, grazie comunque a tutti3 punti
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Se ne è già discusso in precedenza e qui sul forum ci sono opinioni contrastanti. Io seguo quella di Carradice e Buttrey (autori del RIC 2.1) secondo la quale durante il regno di Vespasiano la corona radiata non è sempre presente nei dupondi, quanto meno per quelli di Lugdunum, e addirittura non è mai presente in quelli coniati a nome di Domiziano da Cesare, nei quali però il busto appare drappeggiato (solo laureato negli assi). L'elemento dirimente è il metallo: giallo (oricalco) per i dupondi e rosso (rame) per gli assi. Aggiungo, per esperienza personale, che lo stile del ritratto di Vespasiano nei dupondi di Lugdunum con testa laureata è piuttosto diverso da quello degli assi.3 punti
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Mi domando, a proposito di fredde sigle che dovrebbero classificare la conservazione di questo tipo di banconote, come può essere un "FDS".... credo che non lo erano nemmeno 170 anni fa non appena finite di stampare. I cataloghi non ne riportano il valore magari non perché sono di difficilissima reperibilità, forse perché non ne esistono. (dal catalogo Crapanzano-Giulianini vol, II°)2 punti
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Posso aggiungere, che le ciotole ti permettono di spaziare nella monetazione di tutto il mondo, scoprendo storie molto interessanti, è un modo per conoscere altri collezionisti e intavolare bellissime conversazioni, imparando tantissimo..., inoltre visionando tante monete si impara molto velocemente a riconoscere i vari gradi di conservazione delle monete, proprio perché spesso le ciotole contengono monete che vanno dal B al QFDC.2 punti
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Un'altra discussione similare a questa in corso, ma per monete italiane di zecche italiane (1500 - 1800) e per ciotole che superano anche l'euro di spesa, è presente in un altro settore del forum a questo link: E leggete questo post, quel che ci spinge ad essere "ciotolari"2 punti
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Complimenti, davvero bella. Si intuisce la freschezza nonostante la plastica. A proposito: capisco il valore aggiunto di una perizia autorevole ma, alla lunga, il contatto con materiali non inerti potrebbe avere conseguenze, anche gravi, sul metallo. Utenti più esperti di me riguardo l'argento potranno darti ulteriori ragguagli. Da parte mia ti consiglio di riporla sul velluto se vuoi che si patini o in una capsula se intendi bloccare l'ossidazione. Qualora decidessi di liberarla sarebbe bello vedere nuove foto. Ancora complimenti per il nuovo ingresso in raccolta. Buona serata.2 punti
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@matteo95 Ottimo il pdf ... chi vuole leggere l'articolo ora lo può fare comodamente ... ricordiamoci di tenere alta la discussione ... Siccome dal settembre 2013 a oggi sono davvero passati quasi sei anni, sarebbe forse il caso di fare un aggiornamento dell'articolo con le attività di questi anni e il loro stato di avanzamento: magari il Gazzettino del Cordusio potrebbe essere la sede appropriata.... @elledi @dabbene cosa ne pensate?2 punti
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E' stata sufficiente la prima riga del R. EFIM(IANOS) https://www.acsearch.info/search.html?id=4329562 punti
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Non mi sembra poi così strano: anche noi a colpo d'occhio riconosciamo gli spiccioli dal colore del metallo. Ovviamente dopo duemila anni la cosa può risultare difficile per l'accumularsi delle patine, ma allora era diverso.2 punti
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Buona giornata Non solo, l'immagine del leone marciano che tiene nella zampa la Croce ed il motto "SYDERA CORDIS" non è altro che l'impresa del Doge Marino Grimani e questi riesce ad inserirla anche nell'osella dell'anno II del suo dogato. Poche altre oselle rimandano in maniera così diretta al Doge e/o alla sua casata; più spesso vediamo immagini che alludono, rimandano, hanno inserite nell'allegoria qualche dettaglio più o meno sfumato che identifica il Doge o la sua casata, ma non questa; più esplicita di così .... Complimenti Mario per questa bellezza. Di seguito l'immagine dell'osella. saluti luciano2 punti
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L’unica nota stonata e’ vedere sempre questo cartello a rischio chiusura, anche le cose belle, per tutti, fatte a fin di bene per la collettività oggi creano disturbo invece di essere contenti, e’ un segno credo dei tempi ....2 punti
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Essendo quello sul cofanetto il monogramma della fu prinicipessa Grace, direi che senza dubbio è il cofanetto dell'argento di cui si è parlato qualche giorno fa2 punti
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Meravigliosa questa esperienza, chissà tuo, figlio, se fosse capitato a me da bambino un'esperienza del genere sarei rimasto folgorato.. Comunque una lancia a favore del nostro paese la voglio spendere,in particolare specialmente di quella numismatica che pochi conoscono. La nostra è una tradizione consolidata dove l'associazionismo, ha sempre fatto da supplente alle istituzioni. I circoli già nell'800 formavano giovani numismatici, e con le loro iniziative rendevano partecipi anche l'intera società. Una Italia che ancora oggi si muove per i giovani, i pochi circoli rimasti si prodigano in tal senso. Non a caso gli appassionati dell'intera penisola giornalmente portano avanti tantissime iniziative. Visto che l'episodio mi riporta a lieti ricordi, vorrei citare il famoso Cordusio a Milano, dove questi episodi sono all'ordine del giorno... E dove, tornando indietro nel tempo, un gruppo chiamato Quelli Del Cordusio iniziò una campagna divulgativa a favore dei giovani proprio nello storico mercato in quel di Milano, donando tondelli e libri per l'occasione. Proseguendo nel tempo con iniziative a favore sempre dei giovani, indicendo concorsi e formandoli per le conferenze tenute nel tempo da loro stessi. Insomma senza andar lontano a volte si possono scoprire tesori... Eros2 punti
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Buona giornata Nel forum ci sono parecchie discussioni che riguardano la monetazione veneziana per l'isola di Candia (Creta) relativa al doge Giovanni Corner I, tra queste non poche riguardano i "Tornesi", coniati con il numerale di 60, 30, 15 ed aventi la legenda in greco. Vero è che quelle emesse sotto questo doge non furono le prime monete coniate con le legende in greco; ricordiamo infatti i 30 tornesi, sempre coniati per Candia sotto il dogato di Antonio Priuli, ma tale coniazione, unitamente alla versione con la legenda in latino, va annoverata tra le prove e certamente di non facile reperibilità. Quelle coniate sotto il dogato di Giovanni Corner I sono sicuramente più reperibili (soprattutto quelle da 60 Tornesi), benché considerate, a seconda del numerale, da R a R2. Quello che resta irrisolto è il perché delle legende scritte in greco. Avete qualche idea sulla motivazione? Personalmente mi sono fatto questa idea: Candia era, all'epoca e di fatto, l'unico possedimento veneziano in area greca che avesse una sua specifica monetazione; era la prima per estensone territoriale (gli altri pochi possedimenti veneziani di Cerigo, Andro e Tino erano, al confronto, delle isolette) ed era l'unica isola con presente una cospicua popolazione di lingua greca. Stante questa premessa, ritengo che la concessione di apporre la legenda in greco su queste monete, fosse di pura "benevolenza", un modo per compiacere la popolazione greca dandogli considerazione, senza correre il rischio che altri possedimenti potessero chiedere altrettanto. Che ne pensate? Avete qualche evidenza in proposito? Di seguito i 60 Tornesi saluti Luciano1 punto
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DE GREGE EPICURI Quelle che chiamiamo comunemente "dracme cisalpine" o anche "dracme padane", coniate dai Celti della pianura padana, della Lguria e del Veneto, sono imiazioni della moneta argentea della greca Massalia (Marsigla), colonia fondata dai Focesi intorno al 600 a.C. Note da tempo, ma poco studiate fino agli anni '60 del Novecento, hanno avuto una prima imporante sistemazione da parte di Andrea Pautasso. Sono seguiti diversi studi,fra cui molto significativi quelli di E.Arslan, che dagli anni '70 si è occupato in particolare dei numerosi ritrovamenti successivi. In questa serata ci parlerà dei suoi studi sull'argomento, con particolare riguardo ai ritrovamenti liguri, emiliani e piemontesi; sottolineando anche l'importanza degli oboli, specie liguri (con la ruota, oppure con il "felino", ecc.) L'appuntamento è al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 11 giugno alle ore 20.45. Titolo: "Dracme cisalpine ed oboli: ritrovamenti, novità, ipotesi di classificazione".1 punto
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Aggiunto al famoso “branco" questo nuovo esemplare, zecca V di Vercelli, ma di questo vorrei parlare più tardi, prima vorrei fare una piccola introduzione a questo nominale. Nella discussione precedente ho avuto la possibilità di parlare di Emanuele Filiberto, ora mi sposto in avanti di una generazione parlando di una moneta del figlio, Carlo Emanuele I. Il cavallotto di Carlo Emanuele I, o pezzo da tre grossi, porta con sé un mucchio di domande a cui io non ho trovato risposta, normale per molti casi della numismatica sabauda povera di documenti, di quantità di monete e soprattutto di ricercatori e studiosi. Il primo tipo di questa tipologia è stato coniato seguendo l'ordinanza del 15 giugno 1587 per le zecche di Aosta, Asti, Nizza, Torino e Vercelli al taglio di 82 pezzi al marco ed un titolo di 3.1 denari. La prima anomalia riguarda appunto la sua catalogazione, stesso nome, cavallotto, stessa ordinanza e stesso anno di coniazione dei Cavallotti stretti e dei Cavallotti larghi (su cui ci sarebbe parecchio da discutere) della zecca di Torino e con data sempre 1587. Potrebbe essere che questi ultimi siano stati coniati a Torino prima dei Cavallotti col cavallo, seguiti poi da un cambio di impronta dovuto a chissà quale motivo, ma mi sembra invece possibile che si tratti di due tipologie differenti, qui se qualcuno ha qualche informazione in merito che non conosco avrei piacere di leggerla… Un altro motivo di discussione riguarda invece le zecche di coniazione, per quanto concerne la zecca di Vercelli fino al 1582 lavorò sotto il maestro Ambrogio Taggia, poi molti testi la considerano non attiva fino al 1618, le monete ritrovate, fra cui i Cavallotti del 1587 scartano questa ipotesi, più probabile che non siano stati rintracciati documenti su questa zecca, anche perché risulta data in appalto agli zecchieri Robbio, Roglia e Cesare Valgrandi insieme alle zecche di Asti, Aosta, Nizza e Torino. Non risulta nessun documento sulle coniazioni di Asti per cui risulterebbe non attiva. I Cavallotti del primo tipo recano in esergo sotto il cavallo la sigla di zecca, V, come in questo esemplare, per la zecca di Vercelli, A per Aosta, T per Torino ed N per Nizza. Esiste però una sigla a parer mio dubbia, VA in nesso, classificata sempre per Aosta, ma mi sono sempre posto la domanda, non potrebbe essere A per Asti e la V per Valgrandi utilizzata per differenziarsi da quelle di Aosta e Vercelli? Il simbolo di zecca di Asti è sempre stata una stella nel periodo di Emanuele Filiberto, ma molti anni erano passati e le consuetudini variate. Ultima anomalia riguardante questa tipologia sono le date segnalate 1586 e 1588, la prima con segno di zecca Nizza che in quell'anno era inattiva e la seconda con segno di zecca Torino segnalata nella collezione reale ma non più rintracciata, probabilmente due errori di lettura o di trascrizione. Ora se qualcuno ha qualche informazione, notizia o parere per questi miei dubbi, anche solo per un confronto di opinioni sono ben accette, ogni tanto una sana discussione in questa sezione farebbe piacere... Posto ora le immagini della moneta che sono certo annoia meno delle mie parole...1 punto
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Fortunatamente dopo la prima richiesta..sono rimasto con "voi"...grazie a tutti.1 punto
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https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2325&lot=1794 QING: AE charm, CCH-441, 63mm, zhou yuan tong bao, hand carved branches around // dragon and guardian design1 punto
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Buon pomeriggio a tutti gli amici e utenti del forum... ho acquistato questa piastra da 120 grana 1825 di francesco l, dalle foto pensavo fosse il bordo con decoro “ doppio perlinato”, invece appena arrivata mi hanno fatto notare che non è prettamente come pensavo io...! Giudicate voi stessi e magari se ne sapete più di me, aiutatemi a capire di cosa si tratti.. posto di seguito le foto del mio esemplare accompagnate dalle foto delle due variati che un po’ tutti conosciamo e riportate dal gigante, “doppio perlinato 6A e decoro lineare 6 B”... saluti a tutti e grazie a chi vorrà partecipare alla discussione..!1 punto
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Volendogli dare un tocco numismatico ne hai indovinata solo una, la Citroen C1 CC = comunissima Le altre le hai indovinate solo a metà, è come se tu avessi detto: "una mille lire" - Si ok, ma quale modello? Capranesi, Testa d'Italia, Verdi, Montessori... ps: (le auto sono incorniciate con i bordi del mille lire Barbetti) Di quel modello della Lamborghini ne ho visto sino ad ora solo una quindi un R5 lo merita, del modello della Jaguar un bel po', solo una R1 punto
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Complimenti anche da parte mia, per quest’altra stupenda chicca.1 punto
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Stupenda, sembra quasi assaporare il bordo tagliente. Complimenti!1 punto
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Sicuramente si, altre realtà sono sia numismatiche che filateliche, essendo il responsabile di quell’area e se voleste aprire un vostro spazio, se ha bisogno o per l’approvazione mi contatti pure tranquillamente.1 punto
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E' una delle monete più longeve al mondo, la tua appartiene a queste emissioni: https://en.numista.com/catalogue/pieces168.html con microscopiche differenze viene attualmente ancora prodotta per l'ordinaria circolazione: https://en.numista.com/catalogue/pieces171.html Se ti interessa, anche se un pò datate, qui trovi le valutazioni: http://www.zumbo.ch/coins/ch/SwissPrice.htm1 punto
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Buongiorno, in rete, trovi tutte le info in tempo reale, oltre ad una miriade di commercianti che comprano e vendono monete da investimento. Usa la parola chiave "marengo" , "sterlina oro" , ed avrai tutte le risposte. 75%? Strozzinaggio per polli, i pochi che non hanno nemmeno provato a verificare in rete. Saluti e buon WE Silver1 punto
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Questo tondello è ammirevole e ispiratore.. L'aquila e la Nike, due simboli emblematici per la numismatica...quanti tondelli con la loro presenza.. Ti seguo Federico...1 punto
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Ma scherzi... Posta pure, sarà un piacere aiutarti, e poi sentire che i circoli sono ancora attivi è sempre un piacere... E' molto consumata...potrebbe essere un denaro provisino...1 punto
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Ci riprovo. TAGLIO: 1 EURO PAESE: BELGIO ANNO: 2003 TIRATURA: 6.000.000 (IN TEORIA) (IN PRATICA, NON CONOSCO QUASI NESSUN ALTRO CHE L'ABBIA TROVATA, COMPRESO UN MIO AMICO COLLEZIONISTA CHE DA 15 ANNI VIVE E LAVORA A BRUXELLES) CONDIZIONI: GIUDICATE VOI, DI CERTO NON E' APPENA USCITO DA UN ROTOLINO LOCALITÀ: GENOVA1 punto
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DE GREGE EPICURI Tanto per dare un'idea a chi non conosce queste monete, eccovi un obolo "originale" di Massalia, che poi sarà imiato dai celti. La moneta pesa 0,7 g. e misura 11-12 mm. Al diritto, una testa di divinità fluviale; al rovescio, una ruota con 4 assi, dentro ai quali le lettere M ed A (MASSALIA). Se riesco, vi mostrerò in seguito le imitazioni celtiche.1 punto
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Benché la testa sia laureata e non radiata è classificato come dupondio; essendo la moneta spatinata l'oricalco è tra l'altro ben visibile. Coniato a Lugdunum (stile inconfondibile) nel 77-88. Referenza RIC 2.1 1210 (C3 = molto comune).1 punto
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Buongiorno a tutti, @dabbenemi ha molto colpito questa iniziativa, quella della Ciotola con le monete per i ragazzini, terrò da parte delle monetine che ti consegnerò al prossimo convegno del circolo Napoletano, magari avrai una ciotola dedicata ai Ragazzini già sul banchetto dove sistemerai i tuoi doni Letterari a partire dal Gazzettino di Quelli del Cordusio1 punto
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mi è stato chiesto un feedback: bene, non può che essere positivo, le due ore sono volate , il tema era, come ho avuto modo di dire in sede, PURTROPPO molto interessante, anche se, nonostante tutto riesco a rimanere sempre deluso nell'apprendere del marcio che si trova in ambienti dove la cultura e la passione dovrebbero farla da padrone (e nello specifico intendo la Zecca e il museo) ma bisogna parlarne e ritengo che conferenze come questa possano solo fare del bene. Non posso che fare i complimenti agli organizzatori e al relatore, in futuro, se potrò tornerò ad ascoltarvi.1 punto
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taglio 50 cent paese San Marino anno 2018 tiratura 1.100.000 condizioni bb+ città Milano Note News1 punto
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Sono 50.000 lire Bernini I° e II° tipo (non Caravaggio), con foto migliori (fuori dalle custodie in plastica) di fronte e retro delle banconote intere, e non a porzioni, si potrebbero valutare meglio. ps. quelle bustine in plastica proteggono le banconote, ma sono piuttosto increspate, significa che in tempi brevi deformeranno i biglietti.1 punto
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Buonasera a tutta la sezione, Ultima arrivata in Collezione : Ferdinando II Tornese uno e mezzo 1848. Nominale molto raro e ostico da reperire. Per questo appena l'ho vista in vendita sul noto sito non ci ho pensato due volte a prenderla, nonostante la conservazione. Le foto sono del venditore perché la moneta è immersa in acqua demineralizzata.1 punto
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Non é proprio così. Dipende dal compro oro. Ci sono "compro oro" che pagano molto poco sotto lo spot, perchè magari sono anche banco metalli e quindi hanno agevolazioni fiscali come l'esenzione dell'IVA sull'oro da investimento e possono rivendere direttamente il prodotto finito senza passare dalla fonderia. Altri invece pagano pochissimo. E poi bisogna tenere presente che il mercato del prezzo é "libero" nel senso che ognuno applica i prezzi che vuole. Anche tra privati accade che l'offerta spesso é nettamente inferiore a quella di un professionista. Non c'é una "regola" quindi per i prezzi. C'é solo un riferimento abbastanza chiaro che é il valore dell'oro contenuto nell'oggetto. Il resto é sempre trattativa.1 punto
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Ciao @santone a breve no, ma quando sarà l'ora ti terrò presente1 punto
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Questo è un'altro chiaro esempio di quanto la conservazione possa incidere sulla rarità.. I soli reduci la rincorro da anni, ed è fra le mie preferite.. Quando si vedono i caratteri del volto della regina e le rigature della fascia dello zodiaco, possiamo iniziare a parlarne per questa che è una delle tipologie più ostiche. Il tuo esemplare è davvero apprezzabile. Me me feci scappare uno anni or sono spettacolare, pensando di poter risparmiare attendendo... E' proprio vero che il treno passa solo una volta.. Poi adesso sono aumentati ancor di più i collezionisti e quindi in alcuni casi salta pure le fermate..1 punto
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Effettivamente non ho esperienza dei circoli tipo Rocca Cannuccia. Mi riferivo a circoli che ho conosciuto io. Gli ''anziani'' di cui parlavo erano persone che ''masticavano'' numismatica da parecchi anni. Tra l'altro in grandi circoli si trovavano collezionisti e esperti di molte monetazioni dalle antiche alla repubblica italiana. Qualche castroneria saltava anche fuori, ma erano poche e spesso subito smentite (c'erano persone veramente preparate). Vero è che erano esperienze a livello locale, ma molti si muovevano, come ha ricordato @rorey36 , e partecipavano a convegni, mostre e aste. E comunque si potevano tenere e osservare in mano monete importanti anche se si era giovani neofiti. Ora si guardano le immagini. Ma non è lo stesso... Arka Diligite iustitiam1 punto
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