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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/07/19 in tutte le aree

  1. Ricordo che da bambino, per un paio di estati, ho frequentato un circolo di scacchi nel mio paese. Erano tutti grandi e con i capelli bianchi ed io ero l'unico bambino. In pratica i miei pomeriggi estivi a metà degli anni '80 erano, compiti per le vacanze, partitella in strada con gli amici e poi la sera questo circolo di scacchi. Non tutti erano entusiasti della presenza di un ragazzino in quell'ambiente e quindi facevo un pò fatica a trovare un tavolo per giocare, spesso guardavo solo. Poi un giorno un "villeggiante", un uomo sulla settantina con una lunga barba bianca, dai modi garbati che sembrava uscito da qualche romanzo ottocentesco mi si avvicinò. Così inizio a raccontarmi storie, anche più interessanti degli scacchi. Forse non era nemmeno un giocatore di scacchi ma era un uomo di una cultura spropositata e capii subito che aveva un'assoluta necessità di trasferirla a qualcuno. Così inizio a raccontarmi aneddoti dei suoi lavori in Africa (era un ingegnere civile) e quasi sempre accompagnava questi racconti con dei regali, spesso erano proprio monete dei posti che aveva visitato. L'anno dopo portò con sé la sua collezione e così vidi per la prima volta le monete antiche. Per me fu una sorta di folgorazione. Ogni moneta mi veniva presentata con vere e proprie lezioni di storia, contestualizzando il tondello in racconti di signori, papi e città. Sergio, così si chiamava, non credo di aver mai saputo il suo cognome, aveva due nipoti che si disinteressavano totalmente dei sui racconti e lui ci soffriva molto, forse anche per questo motivo si affezionò a me. Il terzo anno tornò ancora con la sua collezione ma non per farmela visionare di nuovo ma per donarmela. Era talmente assurda come storia che i miei genitori, increduli, decisero di recarsi a casa di Sergio per chiedere una sorta di conferma sul regalo. Non ci furono altre estati con Sergio, morì in quello stesso anno. Dalle monete ai miei studi di archeologia il passo fu breve. Ricordo perfettamente il giorno che entrai per la prima volta nella facoltà di lettere e filosofia della Sapienza (Roma) per un colloquio con i professori che avevano il compito di "orientare" gli studenti. Quella professoressa tento in tutti i modi di dissuadermi, ma io avevo già scelto. Passò poco tempo ed iniziai a seguire le lezioni del Prof. Panvini Rosati. Ogni santo giorno passavo prima davanti alla facoltà di Giurisprudenza con le aule strapiene di studenti e poi arrivavo nella mia classe con meno di 20 persone in un'angusta aula del museo dei gessi (gipsoteca), con il professore che ci chiamava per nome e con i suoi foglietti svolazzanti. Credetemi ogni santa volta ripensavo a quella professoressa che in pratica scacciava gli studenti invece di assecondarli. Le mie "paghette" settimanali (70mila lire) finivano quasi tutte in un negozietto vicino Piazza di Spagna e da @Umberto Moruzzi. Ecco questa è la mia storia "numismatica", quella di Sergio e quella di uno strano paese che si è permesso di avere un Professore come Panvini Rosati con classi di 20 studenti.
    7 punti
  2. talvolta viene da chiedersi come mai le intuizioni più semplici arrivino in ritardo, o non arrivino mai. E' il caso delle monete, da più di 2000 anni l'uomo le fa sempre tonde: perchè? Vi sono notevoli benefici nel farle quadrate, e ve ne illustro alcuni: A) si elimina lo sfrido che viene prodotto ritagliando dalla lastra dei tondelli invece che dei quadrelli: è una doverosa attenzione nei confronti dell'ambiente e delle risorse, sempre più scarse B) si aumenta la stabilità dei rotolini, non più in grado, una volta divenuti quadratini, di rotolare sul piano di appoggio C) si aumenta parimenti la capacità di stoccaggio degli stessi, essendo stati eliminati i vuoti tra l'uno e l'altro, e se ne facilita l'impilaggio D) si incrementa notevolmente l'attività dell'industria delle fodere per tasche, con sensibili vantaggi in termini di occupazione e di PIL E) Dal punto di vista numismatico, finirebbe l'eterna diatriba sullo stato di conservazione delle monete: rilievi alti o sfumati, fondi speculari o rigati ... Basterebbe, per classificare una moneta, considerare l'usura degli spigoli, punti particolarmente suscettibili di consunzione, e questo si otterrebbe semplicemente misurando la diagonale. F) Finalmente, se alloggiate in opportuni scomparti ricavati nei portamonete, le monete potranno essere disposte in modo che le teste dei regnanti siano in posizione onorevole, e non più irrispettosamente capovolte, cosa questa che purtoppo oggi accade ed è un chiaro segno di mancanza di rispetto per l'Autorità. G) avete mai visto una banconota rotonda? I creatori della cartamoneta sono stati più lungimiranti di quelli delle monete metalliche; riflettete gente: quanto più scomodo sarebbe riporre banconote rotonde nel portafogli? ..................................... Possibile che nessuno ci abbia mai pensato? @nikita_, è o non è una genialata? PS: l'algoritmo è da perfezionare, ci penserò stanotte
    5 punti
  3. Il bello a volte è che si innescano discussioni (inutili) tra i frequentatori del forum, ed il soggetto che ha posto la domanda scompare nelle nebbie del web...... Saluti TIBERIVS
    3 punti
  4. Vero Fabry...tra un po' pubblichero' un po' dei miei..non sono ai livelli vostri .ma col tempo forse.
    3 punti
  5. Buonasera tutti i miei tentativi(pochi a dire il vero)di risparmiare in vista del veronafil son andati letteralmente al vento oggi questa è la seconda monetina d'oro che metto in collezione,un Ongaro datato 1598 del duca estense Cesare. mi ha colpito e quindi anche convinto a metterla in collezione,il bel dritto col duca ancora delineato coi particolari dell'armatura ancora ben nitidi...si vede anche discretamente bene il volto ,cosa non da poco. al rovescio lo scudo estense in tutta la sua ampiezza. spero si riesca a vedere la freschezza che ancora ha questa monetina. cosa ne pensate? grazie a tutti in anticipo marco
    2 punti
  6. Ciao a tutti, in questo uggioso lunedì di primavera volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto effettuato giusto questo sabato buttando un'offerta senza speranza alcuna in un lotticino di varie romane tra cui spiccava - non riconosciuta - una monetina estremamente rara di Vittorino... non potevo seguire l'asta fino al suo termine così ho incrociato le dita e... la fortuna è stata dalla mia parte! Il lotticino è venuto via quasi alla base per il prezzo di una pizza! Ma veniamo all'antoniniano: Vittorino Zecca di Trier, Officina A; 2a emissione (metà/fine 269 d.C.) D\ IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG R\ COMES AVG RIC (non presente); Elmer (non presente); Cunetio n. 2519 (2 esemplari); Normanby 1402 (3 esemplari); Mairat 564 Si tratta di un pezzo che, fino alla scoperta del ripostiglio di Cunetio del 1982, non era noto e pertanto non è presente nei due testi principali per la catalogazione delle monete imperiali del periodo (RIC e Elmer). I pezzi noti sono appunto i due esemplari provenienti dal Cuentio Hoard (entrambi musealizzati al British) e i tre dal Normanby (di cui solamente uno che appare saltuariamente nel mercato: la prima volta nel 1989 e la seconda nel 2016 sempre presso la casa d'aste P.F. Jacquier). Nel catalogo compilato da Mairat sulla monetazione dell'impero gallico ci sono le immagini dei due pezzi del Cunetio (564/1-2, vedi immagine) e del pezzo del Normanby passato sul mercato (di cui riporto la foto dell'ultimo passaggio in asta del 2016? I pezzi sembrano condividere tutti il medesimo conio di rovescio, mentre per quel che riguarda il conio del dritto i legami ci sono tra i due esemplari del Cunetio e il mio. Da ultimo è interessante osservare come per Vittorino, presso la zecca di Trier, l'antoniniano col rovescio COMES AVG sia noto in due varianti: la prima con la Vittoria andante verso destra che riprende il tipo VICTORIA AVG della zecca di Colonia di Leliano, 530/1, (poi continuato con Mario, 551/4) e la seconda con la Vittoria stante a sinistra (il tipo in questione) che invece ricorda le emissioni più tardive della VICTORIA AVG di Mario di Colonia, 553/4: Infine, da aggiungere che il tipo oggetto di questa discussione, è noto anche con il segno di zecca nel campo a sinistra della stella * che troviamo anche negli antoniniani a legenda PAX AVG e INVICTVS. Concludo qui per ora l'analisi del pezzo, richiamando sul finale una mia precedente discussione di un paio d'anni fa in cui proponevo l'analisi di una tipologia di rovescio analoga per Vittorino però imitativa e che allora avevo catalogato (erroneamente) come una imitazione del tipo in questione (Mairat 564 - Cunetio 2519 - Normanby 1402), ma che invece riprende la tipologia più tarda catalogata da Mairat al n. 578 con legenda breve IMP C VICTORINVS P F AVG (3 esemplari nel Nromanby al n. 1408), ma con * al rovescio che non è invece presente nel mio pezzo imitativo. Qui il link alla discussione dell'epoca: Che dire, più che soddisfatto di aver acquisito questo pezzo assai raro di Vittorino, ufficialmente il sesto esemplare noto di cui solamente 4 (compreso questo) immessi nel mercato numismatico dato che i due pezzi del Cunetio sono al British... resta il dispiacere di non disporre delle immagini degli altri due esemplari provenienti dal Normanby hoard perché non c'è modo di verificare se questo esemplare sia uno di questi ultimi la cui provenienza magari è andata persa nei vari passaggi di mano in mano fino ad essere confuso con un banale antoniniano di poca importanza... chi lo sa!
    2 punti
  7. Grazie Mario di questi doni numismatici che mi hai fatto con grande gentilezza, ho apprezzato moltissimo. Lunga vita al gazzettino e a Quelli del Cordusio!
    2 punti
  8. I "Grossi" Veneziani...ho ancora molta strada da fare e moltissimo da studiare...ma quanto sono belli e le varianti tantissime. Quasi come la storia che raccontano..Tra un po' di giorni dovrebbe arrivarmi il mio primo Andrea Dandolo..
    2 punti
  9. Visto che non ci sono volontari, vedere note 13 e 14 del catalogo. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/8
    2 punti
  10. .... o Kamarina - Sicilia Sicily. Kamarina circa 420-405 BC. AE Tetras 13mm, 3,01g. Head of gorgoneion facing. / KAMA, owl standing right, grasping lizard, three dots below
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, cari @dabbene @eracle62 @Sirlad e cari tutti voi che non menziono (riempirei la pagina) esplorando le varie sezioni del forum e leggendone i contenuti mi sono fatto un idea, anzi mia ferma convinzione che ho ancora molto da imparare.. Tecnicamente non sono in grado di apportare dei concreti contributi a livello Numismatico, devo studiare tanto e tanto c'è da studiare.. Ma ho capito una cosa fondamentale, l'importanza della divulgazione a più livelli, ho citato soprattutto voi tre perché ho trovato molto attuale quello che dite e per coincidenza stavo rileggendo(sono a casa ammalato con un po' di tempo libero) il primo numero di Cronaca Numismatica del settembre 1989, a distanza di di 30 anni le nostre domande le riflessioni si ripetono, è un continuo inizio, La passione sembra confermarsi sempre la stessa che ci accomuna e accompagna. Posterò due articoli per me molto interessanti e spunto di ulteriori riflessioni, spero non me ne vogliate.. ?
    2 punti
  12. con calma risponderò un po' meglio, ora sono un po' di corsa, ma.... 1 - l'ultimo AE4 ufficiale è del tempo di Maurizio Tiberio dopo uno iato notevole dal tempo di Giustino II 2 - la circolazione dell'AE4 va scemando verso l'ultimo quarto del VI secolo...e anche le infinite imitazioni non vengono più fatte 3 - sulla fiduciarietà ha parlato molto Asolati , sostenitore della minore fiduciarietà del nummo che portò a grandi accumuli…. forse era l'unico direttamente cambiabile in oro… dice 4 - il valore dell'AE4 è un altro grande problema, se sia o no il nummus...e quando… Carlà ritiene che fino alla riforma di Anastasio del 512 l'AE4 valesse forse 5 nummi e poi 1, e la sua tesi è molto ben esposta che l'uso dell'AE4 arrivi al VII mi stupisce non poco, perché potrbbe essere un problema di semplice residualità, fatico a pensare a nummi circolanti all'epoca di Costante II....
    2 punti
  13. Dubbi per cosa? A me pare solo una stronzata... come moneta, intendo. ?
    2 punti
  14. Leggendo un saggio sui ritrovamenti monetali a Napoli nel periodo bizantino si riferisce del recupero in vari scavi di un numero considerevole di minimi di V e VI secolo anche in stratigrafie che arrivano alla metà del VII secolo, si evince quindi una persistenza in circolazione davvero notevole di queste modeste monetine, ho letto in altri contributi che questa resistenza in circolazione rivelata anche in tanti altri siti in varie zone del Mediterraneo è dovuta fondamentalmente al minore grado di fiduciarietà dei minimi con pesi superiori all'equivalente teorico del nummus ricavabili dai multipli di 5, 10, 20 e 40 nummi messi in circolo dopo le riforme di Anastasio prima e Giustiniano I poi, ma è così pacifico che la moneta definita minimo valesse sempre un nummo? E come avrebbe funzionato una moneta di rame non fiduciaria in un sistema di monete di rame fiduciario? Sarebbe interessante condividere un po' di idee in merito, la monetazione in rame bizantina è assai interessante ma non se ne parla molto...
    1 punto
  15. Sono 50.000 lire Bernini I° e II° tipo (non Caravaggio), con foto migliori (fuori dalle custodie in plastica) di fronte e retro delle banconote intere, e non a porzioni, si potrebbero valutare meglio. ps. quelle bustine in plastica proteggono le banconote, ma sono piuttosto increspate, significa che in tempi brevi deformeranno i biglietti.
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  16. questo è il mio, l'unico incuso che ho, L. Caesius
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  17. c'è un Constantius dot BSIS dot per Siscia RIC 344. con A/II comunque quella che tu indichi come H , è una A ti metto un esempio. RIC 347 (VIII, Siscia) AE3 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right; "A" behind bust. Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: I/SIS•S• - Soldier spearing falling horseman. 351-355 (Siscia).
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  18. Sono un po' bruttine ma tanto romantiche..
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  19. Buonasera, più tardi, ci provo.. ?
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  20. segno che hai cerchiato di rosa sul rovescio, a sinistra, potrebbe essere un Chi/Rho? - si, potrebbe essere un chi-ro. - è presente sul RIC IX 18a/27a. un Valentiniano I - con chi-ro sulla destra emesso dalla zecca di Thessalonica. ( TES ). e potrebbe essere quello---
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  21. Che bel ritratto con anche il pendente al collo e siamo al 460 a.c. ...più vedo e più rimango stupito di tale maestria per quei tempi !
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  22. Chissà che emozione....
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  23. verso pasqua io ho mandato a san marino questa mail "buongiorno ho letto che le funzioni di ufn passeranno, ma non so quando, a poste di san marino. Volevo sapere se, quando sarà ultimato questo passaggio, bisognerà sottoscrivere altri abbonamenti si terranno in memoria quelli sottoscritti con voi, anche se penso che queste cose si verificheranno nei prossimi anni." e loro oggi mi rispondono così "Gentile signore ,sono cose che non sappiamo nememno noi" alla faccia dell'organizzazione
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  24. Grazie della disponibilità, mi sto già attrezzando per liberami per quella data. Io sono medico, mi occupo della mente umana; sono un appassionato di acquariofilia, soprattutto marina, mi piace da sempre collezionare di tutto. Per quanto riguarda le monete, per ora ho dato spazio alla curiosità di questi ultimi tempi, cioè gli euro, però più leggo, più mi si aprono scenari altri... Per ora, però sto cercando di orientarmi nell'area euro.
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  25. se schiacci il cuoricino, qualche volta, non ti succede niente.......
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  26. 1881 Bella medaglia di presenza della Città di CREMONA DELL'ESPOSIZIONE INDUSTRIALE ITALIANA DI MILANO Bonzo, mm. 47
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  27. perchè ho chiesto foto migliori? (devi avere pazienza) quei puntini possono essere mille (e più) cose: foto che trae in inganno, conio rovinato, scivolamento di conio, doppia battitura e ... ? dopo aver scartato tutte le opzioni... (credo, comunque che il tuo grosso rientri nella casistica già espressa)
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  28. Ho provato a fare una ricerca anche io, ma ho solo trovato riferimenti alla S in piedi ?
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  29. LHS Numismatik AG, Auction 96, lot 1407, 8/05/2006 Kleitor The early 5th century coinage of Kleitor in the na Estimate: CHF 1'600.00 Hemidrachm (Silver, 2.95 g 1), c. 460-450. Zeus Lykaios seated facing, his head turned to left, on low throne, holding long scepter in his left hand and with eagle flying off his right. Rev. Head of Kallisto with profile eye to right, wearing taenia and necklace; all within incuse square. Williams III, 1, 150. Very rare. Lightly toned and with a spectacular facing figure of Zeus. Slightly rough surfaces, otherwise, about extremely fine. Illustrazione: Callisto, frammento di vaso apulo a figure rosse del IV secolo a.C.. Callisto era un ninfa del seguito di Artemide. Amata da Zeus, diede alla luce Arcade. Poi, cambiata da Artemide in orsa, stava per essere uccisa dal figlio, ma Zeus mutò lei nell’Orsa Maggiore e Arcade nel custode dell’Orsa.
    1 punto
  30. Secondo me la riflessione sta andando nella direzione che necessita di un incontro diretto, con la calma e il tempo necessari per lo scambio, la riflessione, tipo un buon pranzo tra amici, che non potrà mai essere sostituito con un topic su un forum. La famosa pizza del 25 maggio?!? ?
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  31. Sono collezionati, ma non aspettarti grosse cifre, qualche euro in più del facciale, che confermo essere 12 euro e spicci. Su ebay in questo momento ce ne sono alcuni offerti tra i 16 e i 20 euro. Più che pensare di venderli (anche in futuro non credo che si rivaluteranno di chissà quanto), credo faresti bene a tenerli per ricordo. petronius
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  32. Ciao, riesci a mettere a fuoco l'esergo?
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  33. Questo termine mi mancava. Stimolato sono andato ad utilizzare la funzione di ricerca. Grazie.
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  34. 1 punto
  35. Uno statere con un ritratto di Laodike cosi espressivo e con quel panneggio talmente morbido che sembra uscire dal tondello, merita tutte le attenzioni possibili, al di la del fatto che possa essere cosi tanto raro...
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  36. Marco una moneta così a Verona fai fatica a trovarla quindi non hai fatto bene ma di più a prenderla...complimenti [emoji4].
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  37. Focea è una città greca della Ionia anatolica fondata da coloni di Eretria e Teos nell'8^ sec. A.C. Provetti mercanti (ed all'occorrenza pirati) sulle vie marittime, i Focei arrivano ai mari Adriatico e Tirreno, percorrono le coste della Spagna (lasciandovi degli empori) e si spingono oltre le Colonne d'Ercole nell'area atlantica di Cadice e forse per primi fino al regno di Tartesso col quale instaurano importanti rapporti : fondano le città di Alalia e Marsiglia in Corsica e Francia . L'Impero Persiano che con Ciro II il Grande verso il 550 A.C. espande il proprio territorio fino alla Lidia ed alle città greche di Ionia ed Eolia, causa l'abbandono di Focea da una parte significativa degli abitanti, intolleranti della nuova sudditanza, che si trasferiscono alla loro lontana colonia di Alalia in Corsica . Qui entrano in conflitto con gli Etruschi ed i Cartaginesi che li considerano intrusi in quel mare : dopo una battaglia navale nella quale prevalgono con una 'vittoria cadmea' i Focei debbono abbandonare Alalia e dopo aver raggiunto Reggio, costeggiando verso Nord, su un promontorio collinoso proteso nel mare Tirreno e con due porti naturali ai lati, fondano verso il 535 A.C. la città di Elea (Erodoto I 163-167) . Forse per l'antica intolleranza alla sudditanza, i Focei, ora Eleati, respingono i tentativi di conquista dei Lucani mentre con Roma stringono una solida alleanza già dal tempo delle Guerre Puniche, divenendo municipio romano molto più tardi nel 88 A.C. , conservando una qualche sorta di 'autonomia' poichè si ha notizia che nella città si parla e scrive in greco almeno fino al II sec. in epoca imperiale . Unisco 4 monete, le prime 2 in elettro, di Focea, con le figurazioni della foca (forse all'origine del nome della città) e del leone, leone che è poi l'emblema delle sue 2 colonie, Elea e Marsiglia (3^ e 4^ monete in argento) . Per l'antica vocazione al mare dei Focei, vale ricordare Pitea di Marsiglia del IV^ sec. A.C. , autore di una opera (dispersa e pervenutaci attraverso altri) nella quale descriveva una sua navigazione fino al mare del Nord e forse al mare Artico, raggiungendo anche quell'isola all'estremo Nord, da allora mitica, che chiamò Thule . Questo viaggio, la cui veridicità era controversa già in epoca antica, ci avrebbe tuttavia consegnato alcune descrizioni di fenomeni, il sole di mezzanotte, l'aurora boreale, il mare ghiacciato, allora non noti e dunque in qualche modo frutto di una visione più o meno diretta .
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  38. La buona volontà va premiata: Marcus Opellius Macrinus, 217-218. AR Denarius. Antioch mint. IMP M OPEL SEV MACRINVS AVG, laureate cuirassed bust right / PONTIF MAX TR P COS PP, Fides standing front, foot on helmet, standard in each hand. RSC 60. - RIC 22, A OK?
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  39. A. Tkalec AG, Auction February 2001, lot 97, 19/02/2001 GRIECHEN KöNIGE von PONTOS LAODIKE Epiphanes Philadelphos, No.: 97 Rufpreis-Opening bid: CHF 180000,- Gattin Mithradates IV. von Pontos (169–150 v.Chr.) AV – Stater 8,49g Av: Diademierte Büste der Laodike nach links. Unter einem dünnen Schleier kommen die Diadembänder hervor. Eines liegt über der bekleideten Schulter der jungen Königin. Rv: BASILISSIS / LAODIKIS / EPIFANOUS- KAI -/ -FILADELFOU, Bebändertes Doppelfüllhorn mit Früchten gefüllt, darüber ein sechstrahliger Stern; im Feld rechts: Monogramm. Unicum. Unpubliziert. Für Darstellungen der Königin auf Tetradrachmen vergleiche: Waddington (Recueil) S.13, 7. Tf. I, 13. Franke / Hirmer Tf. 210, 772. Slg. Gulbenkian 935. (jeweils Doppelportrait mit ihrem Gatten Mithradates IV.). Waddington (Recueil) S. 13, 8. Tf. I, 14. (Portrait mit Schleier). Vorzüglich Diese außergewöhnliche bedeutende Münze zeigt die Tochter Mithradates III. von Pontus als junge Frau. Im Gegensatz dazu wird sie auf den Tetradrachmen schon als reifere Frau dargestellt. Es ist naheliegend, daß dieser Stater, der eine gewisse Parallele zu einem, ebenfalls nur als Unicum vorhandenen, Stater des Mithradates IV. zeigt (vgl. SNG von Aulock 4), unmittelbar mit dem Regierungsantritt des verheirateten Geschwisterpaares zusammenhängt. Der Sohn von Laodikes älterem Bruder Pharnakes (Thronfolger des Mithradates III.), Mithradates V., war zu jung um nach seinem Vater die Thronfolge anzutreten, deshalb übernahmen Mithradates IV. und Laodike, seine Schwester und Frau, um ca. 169 v. Chr., die Regierung über Pontus. Nur der Vollständigkeit halber seien noch zwei weitere Damen erwähnt, die aber als Dargestellte nicht in Frage kommen: Die Gattin Mithradates V., die Tochter Antiochos IV. von Syrien, und die Tochter des Mithradates V. von Pontos, die ebenfalls Laodike hießen
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  40. Buonasera, è da tempo che non partecipo ad uno dei vostri sempre interessanti eventi. Domani vedrò di non mancare a questa serata. La conferenza è alle 20:45.
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  41. Il Tarì 1855 più "artistico". Qui il falsario si è impegnato un po' di più......meno che nel profilo. ?
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  42. Cari Artur e Luciano, grazie per il vostro lavoro di questi anni e per aver voluto e sostenuto la creazione di questa sezione del forum. Non dimentichiamolo, ma è figlia vostra!
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  43. Ciao, spero davvero di poterti incontrare durante la tua visita a Venezia, per ora i ramini 2018 li ho tutti, ma non ho ancora trvato quelli del 2019 (austriaci) che sono già in circolazione. @spidy indubbiamente il ritrovamento del 10 centesimi andorra supera di gran lungo quello di San Marino (se pur non facile). Un grande saluto a tutti!
    1 punto
  44. Ah caro Andrea, la "grossite" è malattia contagiosa. Una volta presa non te la togli più.
    1 punto
  45. Bisogna prendere atto che diverse sono le ragioni di partecipazione al forum. Si va dalla semplice curiosità, alla passione e poi all'approfondimento. E' una sorta di palestra dove qualcuno può entrare per sgranchirsi un po' le gambe ma, già qualche mese dopo, potrebbe cominciare a fare i pesi tutti i giorni. Immaginate una lampada che illumina molto bene chi le sta più vicino ma che favorisce pure chi resta in penombra ma non è al buio e che un giorno potrebbe avvicinarsi alla fonte luminosa. Ma questo qualcuno potrebbe essere contento anche di vivere perennemente in penombra perchè maggiormente interessato ad altre cose o per le ragioni più varie. E poi diciamoci la verità: nonostante i più non si conoscano, a forza di leggere gli interventi ciascuno di noi si fa un'idea (quanto meno approssimativa) del valore dell'altro e del peso specifico delle sue argomentazioni e spiegazioni. Si tratta di una autorevolezza (che io non ho) che si conquista sul campo e che nessuno dovrebbe sentire il bisogno di rimarcare perché sono gli altri che l'attribuiscono. Io che scrivo in questo forum sono ben consapevole dei miei limiti e sono anche sicuro delle maggiori e migliori capacità di molti e molti altri rispetto a me. Io vorrei solo continuare a scrivere (e soprattutto a domandare) ogni tanto qualcosa e sarei contento se qualcuno mi dicesse: "Guarda che non è così perché ...". Senza contare che c'è anche il "divertimento". E allora non ci massacriamo perché già ci pensa la vita che sa essere più cattiva dei più cattivi tra noi. E' solo una opinione. Polemarco
    1 punto
  46. E’ il giorno del mio compleanno il 25 però indipendentemente da questo, il pranzo di Lamoneta e’ sempre stato il momento con la M maiuscola della condivisione, della chiacchiera, della stretta di mano, oggi io non vedo nel reale e nel virtuale questi presupposti, si viene per il clima cordiale, di stima, di amicizia, se poi devi donare qualcosa ad altri ancor di più, devi sentirti a tuo agio, in armonia, come e’ stato a Capua per esempio, oggi sono indeciso, se il clima sarà questo verrò ad abbracciarvi come sempre se no come dice la mia famiglia sana grigliata...c’e’ tempo, ogni giorno nascono problemi e tutto cambia ogni ora, ...ci penserò ...ci penseremo ...la serenità al primo posto sempre anche perché io da rimproverarmi non ho proprio nulla ...ma nulla ...
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  47. Aggiornamento: oggi ho trovato 10 cent di Andorra anno 2014 (secondo Eurik 930.000 pezzi circolanti, secondo Eurocollezione 860.000)
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  48. Segue dal post precedente e vorrei per quanto mi riguarda concludere con l'immagine simbolo, di questo saccone , involucro, molto pesante di oltre 52 kg. contenente le monete , così come fu trovato durante lo scavo ; ricordo e mi sembra giusto farlo il lavoro enorme dei volontari del Gruppo Gral, migliaia di ore di lavoro, primi a proporre questo contributo con tutte le monete scansionate e digitalizzate nel DVD ,un Museo che ha fatto della tecnologia l'arma vincente per comunicare e divulgare. Complimenti, mi auguro che altri in futuro possano ispirarsi a loro e possano continuare su questo cammino virtuoso !
    1 punto
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