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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/06/19 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, in questo uggioso lunedì di primavera volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto effettuato giusto questo sabato buttando un'offerta senza speranza alcuna in un lotticino di varie romane tra cui spiccava - non riconosciuta - una monetina estremamente rara di Vittorino... non potevo seguire l'asta fino al suo termine così ho incrociato le dita e... la fortuna è stata dalla mia parte! Il lotticino è venuto via quasi alla base per il prezzo di una pizza! Ma veniamo all'antoniniano: Vittorino Zecca di Trier, Officina A; 2a emissione (metà/fine 269 d.C.) D\ IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG R\ COMES AVG RIC (non presente); Elmer (non presente); Cunetio n. 2519 (2 esemplari); Normanby 1402 (3 esemplari); Mairat 564 Si tratta di un pezzo che, fino alla scoperta del ripostiglio di Cunetio del 1982, non era noto e pertanto non è presente nei due testi principali per la catalogazione delle monete imperiali del periodo (RIC e Elmer). I pezzi noti sono appunto i due esemplari provenienti dal Cuentio Hoard (entrambi musealizzati al British) e i tre dal Normanby (di cui solamente uno che appare saltuariamente nel mercato: la prima volta nel 1989 e la seconda nel 2016 sempre presso la casa d'aste P.F. Jacquier). Nel catalogo compilato da Mairat sulla monetazione dell'impero gallico ci sono le immagini dei due pezzi del Cunetio (564/1-2, vedi immagine) e del pezzo del Normanby passato sul mercato (di cui riporto la foto dell'ultimo passaggio in asta del 2016? I pezzi sembrano condividere tutti il medesimo conio di rovescio, mentre per quel che riguarda il conio del dritto i legami ci sono tra i due esemplari del Cunetio e il mio. Da ultimo è interessante osservare come per Vittorino, presso la zecca di Trier, l'antoniniano col rovescio COMES AVG sia noto in due varianti: la prima con la Vittoria andante verso destra che riprende il tipo VICTORIA AVG della zecca di Colonia di Leliano, 530/1, (poi continuato con Mario, 551/4) e la seconda con la Vittoria stante a sinistra (il tipo in questione) che invece ricorda le emissioni più tardive della VICTORIA AVG di Mario di Colonia, 553/4: Infine, da aggiungere che il tipo oggetto di questa discussione, è noto anche con il segno di zecca nel campo a sinistra della stella * che troviamo anche negli antoniniani a legenda PAX AVG e INVICTVS. Concludo qui per ora l'analisi del pezzo, richiamando sul finale una mia precedente discussione di un paio d'anni fa in cui proponevo l'analisi di una tipologia di rovescio analoga per Vittorino però imitativa e che allora avevo catalogato (erroneamente) come una imitazione del tipo in questione (Mairat 564 - Cunetio 2519 - Normanby 1402), ma che invece riprende la tipologia più tarda catalogata da Mairat al n. 578 con legenda breve IMP C VICTORINVS P F AVG (3 esemplari nel Nromanby al n. 1408), ma con * al rovescio che non è invece presente nel mio pezzo imitativo. Qui il link alla discussione dell'epoca: Che dire, più che soddisfatto di aver acquisito questo pezzo assai raro di Vittorino, ufficialmente il sesto esemplare noto di cui solamente 4 (compreso questo) immessi nel mercato numismatico dato che i due pezzi del Cunetio sono al British... resta il dispiacere di non disporre delle immagini degli altri due esemplari provenienti dal Normanby hoard perché non c'è modo di verificare se questo esemplare sia uno di questi ultimi la cui provenienza magari è andata persa nei vari passaggi di mano in mano fino ad essere confuso con un banale antoniniano di poca importanza... chi lo sa!
    8 punti
  2. Ricordo che da bambino, per un paio di estati, ho frequentato un circolo di scacchi nel mio paese. Erano tutti grandi e con i capelli bianchi ed io ero l'unico bambino. In pratica i miei pomeriggi estivi a metà degli anni '80 erano, compiti per le vacanze, partitella in strada con gli amici e poi la sera questo circolo di scacchi. Non tutti erano entusiasti della presenza di un ragazzino in quell'ambiente e quindi facevo un pò fatica a trovare un tavolo per giocare, spesso guardavo solo. Poi un giorno un "villeggiante", un uomo sulla settantina con una lunga barba bianca, dai modi garbati che sembrava uscito da qualche romanzo ottocentesco mi si avvicinò. Così inizio a raccontarmi storie, anche più interessanti degli scacchi. Forse non era nemmeno un giocatore di scacchi ma era un uomo di una cultura spropositata e capii subito che aveva un'assoluta necessità di trasferirla a qualcuno. Così inizio a raccontarmi aneddoti dei suoi lavori in Africa (era un ingegnere civile) e quasi sempre accompagnava questi racconti con dei regali, spesso erano proprio monete dei posti che aveva visitato. L'anno dopo portò con sé la sua collezione e così vidi per la prima volta le monete antiche. Per me fu una sorta di folgorazione. Ogni moneta mi veniva presentata con vere e proprie lezioni di storia, contestualizzando il tondello in racconti di signori, papi e città. Sergio, così si chiamava, non credo di aver mai saputo il suo cognome, aveva due nipoti che si disinteressavano totalmente dei sui racconti e lui ci soffriva molto, forse anche per questo motivo si affezionò a me. Il terzo anno tornò ancora con la sua collezione ma non per farmela visionare di nuovo ma per donarmela. Era talmente assurda come storia che i miei genitori, increduli, decisero di recarsi a casa di Sergio per chiedere una sorta di conferma sul regalo. Non ci furono altre estati con Sergio, morì in quello stesso anno. Dalle monete ai miei studi di archeologia il passo fu breve. Ricordo perfettamente il giorno che entrai per la prima volta nella facoltà di lettere e filosofia della Sapienza (Roma) per un colloquio con i professori che avevano il compito di "orientare" gli studenti. Quella professoressa tento in tutti i modi di dissuadermi, ma io avevo già scelto. Passò poco tempo ed iniziai a seguire le lezioni del Prof. Panvini Rosati. Ogni santo giorno passavo prima davanti alla facoltà di Giurisprudenza con le aule strapiene di studenti e poi arrivavo nella mia classe con meno di 20 persone in un'angusta aula del museo dei gessi (gipsoteca), con il professore che ci chiamava per nome e con i suoi foglietti svolazzanti. Credetemi ogni santa volta ripensavo a quella professoressa che in pratica scacciava gli studenti invece di assecondarli. Le mie "paghette" settimanali (70mila lire) finivano quasi tutte in un negozietto vicino Piazza di Spagna e da @Umberto Moruzzi. Ecco questa è la mia storia "numismatica", quella di Sergio e quella di uno strano paese che si è permesso di avere un Professore come Panvini Rosati con classi di 20 studenti.
    5 punti
  3. Grazie certe manifestazioni di stima non possono che farmi piacere, è vero ho sacrificato la mia intera vita alla divulgazione,come uomo, come insegnante e come appassionato di numismatica e come artista... Crebbe da subito in me il desiderio di raccontare le vicende della vita dell'uomo attraverso le più svariate espressioni, in seconda liceo i miei insegnanti mi costringevano a fare lezione al posto loro ai miei compagni per riuscire a fargli comprendere certe argomentazioni, o a chiedermi consiglio per i voti di fine quadrimestre da dare, situazioni imbarazzanti da gestire, ma l'attitudine da subito mi fu compagna. Il progetto giovani l'ebbi di conseguenza, appena capii che il donare era parte di me, lo feci da subito già da alunno per aiutare chi non riusciva, e la missione sulla conoscenza mi dava grande appagamento. La numismatica l'ereditai da mio padre e fu strumento imprescindibile, che offrii nel corso dei miei anni ad amici e appassionati che incontrai nel mio cammino. Poi venne il progetto Cordusio, e finalmente appagai il sogno di tanti anni, formando tanti giovani e donando la mia conoscenza di una vita di apprendimento e di passione, quella che ancora oggi, mi da la forza di credere alla vita stessa... Eros
    4 punti
  4. 3 punti
  5. Buonasera, Escluderei prima di tutto Costantino II e Costantino III, che pur avendo al diritto legende che terminano in ...CONSTANTINVS AVG, non hanno follis con la "porta di campo" al rovescio. Per Costantino Magno invece: escluderei Costantinopoli, che almeno per quanto ne so, avrebbe solo CONS all'esergo e una A o una B nel campo a sinistra, mentre la tua moneta ha ben evidenti un CONST all'esergo e una S nel campo. Dovrei escludere Arles/Constantina, che ha S-F nel campo e qui ci troviamo, ma all'esergo dovrebbe avere PCONST oppure SCONST, il che non è. A questo punto, mi troverei davanti a un bivio: o la tua moneta è un "inedito", o più semplicemente è successo che ancora più della T e della V di VIRTUS, all'esergo sia del tutto sparita per usura o per difetto di conio la P o la S che dovevano precedere CONST nelle coniazioni di Arles. In questo caso, considerato al diritto il capo di Costantino perlato e diademato e al rovescio la "porta di campo" a sei strati, dovremmo pensare unicamente al bronzetto che il RIC cataloga come "follis" al n. 321P e il SEAR, secondo me più giustamente, come "billon centenionalis", al n. 16310. Oltre tutto, occupato con una P il vuoto che abbiamo davanti a CONST, il segno di zecca risulta perfettamente centrato rispetto al disegno della "porta di campo": Concluderei quindi per RIC VII 321, P: Saluti Hirpini
    2 punti
  6. Maurizio sono d'accordo solo parzialemente. In quelle di provenienza medioorientale si tratta di incrostazioni minerali superficiali che poggiano su uno strato superficiale di tenorite (nera). Di solito questa è molto adesa e non si distacca solo con risciacqui o stuzzicadente; per la pulizia va utilizzato un bisturi con movimento parallelo alla superficie da trattare e non verticale rispetto alla stessa. Esistono poi, ribadisco, esemplari di origine iberica (e per esperienza personale anche balcanica) che hanno superfici nere a tenorite e depositi superficiali chiari (a memoria mi pare di ricordare di origine arenacea) che si rimuovono con maggiore facilità. Questo nella mia esperienza personale. Non so se poi l'adesione al substrato degli esemplari medio-orientali sia variabile a seconda dell'area di rinvenimento; ho comunque trovato riferimenti alla pulizia con bisturi anche in siti americani per cui ho una conferma indiretta in tal senso. A mio avviso il contrasto spesso giova alla godibilità dell'esemplare... Ciao Illyricum
    2 punti
  7. Sono un appassionato di storytelling. Per raccontarle seguo una filosofia ben definita. Lo storytelling è l'atto del narrare, disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia. Il termine storytelling si riferisce ai vari tipi di opere di narrativa, sia opere audiovisive e sia opere letterarie. Tale termine non è da confondersi con lo storytelling management. Come si può ben capire in sostanza è pura divulgazione. Non voglio e ne' desidero scrivere opere scentifiche (lungi da me'). Ma mi diverte pensare ai caffè letterari ove nel tempo passato scrittori di fama internazionale discutevano, dialogavano, immaginavano le stesure delle proprie opere letterarie e.... bevevano caffe', spritz o assenzio. La scelta da parte di una compenete del nostro forum di un caffè per presentare... "Numismatica" è stata a mio modo di vedere veramente azzeccata. Sono altri i luoghi (e ben vengano) dove discutere in maniera scentifica di "Monete". Un ringraziamento a tutti quanti, sia che divulghino sia che studino il mondo che amiamo. Fabry
    2 punti
  8. Buongiorno, credo che i folles di Arles RIC VII 321 S aprano la porta di campo su mura di 7 strati (l'ultimo è con archi e punto) sovrastati da 4 torrette, mentre il tuo "follis" ha mura di 6 strati, su cui svettano le torrette. Inoltre all'esergo non riesco a leggere nessuna delle varianti descritte dal RIC 321-SEAR 16310 ("PCONST", "SCONST") ma solo un ..CONS.. preceduto nella fotografia da un qualcosa di evanescente e seguito probabilmente da una T. (ciò non toglie che la zecca possa essere Arles, che Costantino nel 328 aveva ribattezzato "Constantina" in onore del figlio Costantino II ) Vorrei che tu stesso, tanto più esperto di me nella monetazione costantiniana, valutassi questi dubbi, esaminando l'esergo anche con luce radente, per leggere bene cosa preceda il segno di zecca e se il CONS sia realmente seguito da una T. Intanto sarebbe utile conoscere il diametro della moneta e il peso, dal quale potremmo desumere, sia pure con approssimazione, quello della moneta intera. Ti saluto Hirpini
    2 punti
  9. Valerian I, Antioch. Bi. Antoninianus. IMP C P LIC VALERIANVS PF AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / RESTITVT ORIENTIS, the Orient, turreted, standing right, presenting wreath to Valerian, in military attire, standing left, holding spear. RIC V-1, 287; RSC 189; Goebl 1685e; Sear 9967.
    2 punti
  10. Buongiorno @Stilicho concordo pienamente con la tua classificazione. Anche la datazione che fai di questo Antoniniano in biglione, in considerazione della Tribunicia Potestas, è esatta. Buongiorno anche a te @fapetri2001, e complimenti per il bell'antoniniano. In quegli anni di emissione della moneta (che alcuni fanno risalire specificamente al 257) si era nel pieno dell'epoca della "anarchia militare" che tra il 235 e il 284 vide più di una legione proclamare imperatore, per acclamazione, un proprio generale. Credo che fu per affermare e consolidare di fronte a quella nutrita schiera di usurpatori la propria forza, che i due Augusti, padre e figlio, vollero essere ritratti insieme, con lo scudo e la lancia a simbolizzare la loro potenza militare. Spero di fare cosa utile nel riportare, tradotta, una interessante annotazione di SEAR a questo antoniniano di @fapetri2001: "Questo tipo di rovescio è simile, e presumibilmente fu ispirato, al rovescio di un aureo e di un denario di Augusto che lo ritraeva con i due nipoti Gaio e Lucio Severo", figli di Julia sua figlia e di Agrippa. Eccoli: Una immagine non a caso voluta dai due Augusti Valeriano e Gallieno per il rovescio di una moneta di larghissimo uso, qual era l'antoniniano, e quindi di grande circolazione nell'impero. Saluti a tutti
    2 punti
  11. Altra medaglia seicentesca con S. Carlo e il Santo Chiodo Al R/. IL VERO . RITRA(TTO) . D(EL) . S(ANTO) . CHIOD(O) . D(I) . MILAN(O)
    2 punti
  12. Dico la mia sul fatto Gazzettino, da Autore di ormai 3 articoli sulla pubblicazione suddetta: si rispetta assolutamente la letteratura scientifica o comunque di alto livello, spesso la si cita anche; si dà così modo di scrivere a chi è agli inizi, a chi non potrebbe ovviamente scrivere su Riviste di altro tipo. In ogni caso, il Gazzettino sappiamo che è fatto da appassionati, non ricercatori accademici, anche se molti lavori al suo interno sono davvero ben fatti. è una lettura semplice ed alla portata di tutti. Le parole di entusiasmo degli amici Mario ed Eros (e, spesso, anche le mie) non vogliono indicare il fatto che il Gazzettino sia il non plus ultra della Numismatica, ma la semplice gioia di vedere un desiderio realizzato, una Rivista cartacea e diffusa anche on-line sempre più apprezzata, cosa rara per la nostra passione. Ricordiamoci di essere in un forum, quindi ognuno dice la sua, che qui ci sono importanti studiosi ma anche totali neofiti, che chiedono l'identificazione di semplicissime monete. Spesso quindi amiamo fare "chiacchiere" ed esprimere la felicità di poter avvicinare nuove persone alla lettura di articoli di Numismatica. Un ultimo particolare: sì, per Riviste autorevoli forse il Gazzettino non farà curriculum, ma - ad esempio - a me ha aiutato per collaborare l'anno scorso con un Quotidiano della mia Città; hanno apprezzato con curiosità tra le mie esperienze il fatto che avessi scritto di questa materia :)
    2 punti
  13. Ciao, penso che la tua moneta sia questa: Valerian I, AR Antoninianus, Antioch mint. IMP VALERIANVS AVG, radiate, draped bust right / P M TR P V COS IIII P P, Valerian and Gallienus standing facing each other, resting hands on shields between them, two spears behind. RIC 277; RSC 169; Goebl 1598a; Sear 9962. La Tribunicia Potestas V, fa datare la moneta agli anni 257-258 d.C. in cui Valeriano regnava insieme a suo figlio Gallieno per l'appunto. Spero che la classificazione sia esatta. Eventuali correzioni saranno bene accette. Buona notte. Stilicho
    2 punti
  14. Cari Artur e Luciano, grazie per il vostro lavoro di questi anni e per aver voluto e sostenuto la creazione di questa sezione del forum. Non dimentichiamolo, ma è figlia vostra!
    2 punti
  15. Bella discussione, aggiungo qualche moneta
    2 punti
  16. Non capisco (e credo di non esser solo) se con ció intendi "la patina è altro" (e possiamo esser d'accordo su questo come scritto in apertura - addirittura certi americani la chiamano "dirty" ovvero "sporco") oppure se intendi che non si tratta di cosiddetta "desert patina" (invece presente sugli esemplari proposti di datata -ahimè- provenienza da dealer medio-orientale) non ben rappresentata cromaticamente nelle immagini. Ciao Illyricum [emoji6]
    2 punti
  17. Ciao a tutti, anche io sono nuovo sia al forum che alla numismatica. Abbiate pazienza con i novellini: tra i falsi, le aste, la difficoltà a identificare le monete... non è per nulla facile. Questo per dire: Continuate a rispondere! Serve non solo a chi posta. se poi uno è maleducato, problemi suoi. Gli altri leggono con interesse. ps: la mia collezione di 5 monete crescerà... ah se crescerà!
    2 punti
  18. Nell'uovo di Pasqua mia suocera mi ha fatto trovare la sua personalissima collezione di monete. In Polonia, ma forse anche in altri stati, pressochè tutti hanno una loro collezioncina di francobolli e monete. Collezioni fatte raccogliendo quello che si ha in tasca o quello che arriva sulle lettere, tutte fatte per lo più di pezzi spaiati, comunissimi. Un mio amico li definisce "il cimitero degli elefanti", dove tutti gli elefanti vanno a morire e dove tutti sperano di trovare il loro tes(sss)oro... Al di la del loro scarso valore, comunque, mi sono divertito a catalogare (quasi) tutte le monete che c'erano. Avevo un albumino per la raccolta dei due euro commemorativi... Con le opportune modificazioni, è diventato la mia Polonia serie obiegowe (d'uso comune), dal 1949 al 1994 (Polonia Popolare e la III repubblica)... Qualche paginetta la dovrò prendere ancora per aggiungere le ultime monete che restano fuori, poi ci sono le monete commemorative... ma se arrivo li, servirà un altro album... Comunque, oltre a quelle che ho messo nell'album, ne ho almeno altrettante come doppioni... Se qualcuno di Milano volesse fare qualche scambio mi faccia sapere.
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  19. Buona serata a Te @Stilicho Elea è stata la città della famosa scuola eleatica, quella appunto di Parmenide e Zenone . L'elettro è una lega naturale di oro con argento piuttosto presente nell'Anatolia : le prime monete di quelle terre, Lidia, Ionia, Eolia erano per lo più in quella lega, in particolare Cizico ha quasi sempre prodotto monete in elettro per tutta la durata della sua lunga monetazione . Pirro e le sue 'vittorie' sono di molto posteriori e dunque ignote ad Erodoto : Erodoto ed i Greci però conoscevano la saga della Tebe di Cadmo, conclusasi con la reciproca uccisione dei figli di Edipo, Eteocle e Polinice nell'atto finale della tragica guerra nota come ' I sette contro Tebe' .
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  20. Tienici aggiornati sarebbe anche una soddisfazione di riconoscimento dopo tanti anni...
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  21. Diamo tempo al tempo..Un concorso nato quasi per caso che ha già avuto un discreto successo. Due cose secondo me lo distinguono dagli altri concorsi...il fatto che a TUTTI viene rilasciato almeno un attestato di partecipazione e la preparazione di un cd delle opere in concorso. Senza dimenticare l'autorevolezza dei componenti della Giuria.
    1 punto
  22. Nessun dubbio che la seconda sia una riproduzione senza valore. Non si tratta nemmeno di una moneta emessa, ma di un pattern, una moneta di prova coniata in pochissimi esemplari in diversi metalli (argento, rame, alluminio), e poi mai realizzata per la circolazione. Dal sito PCGS: "Struck from William Barber's lower relief copy of the Longacre Indian princess design, examples were struck in the following combinations: Silver with reeded edge J1214/P1355 with about a half dozen known; silver with plain edge J1215/P1356 with at least 3 known; copper with reeded edge J1216/P1357 with about a half dozen known; copper with plain edge J1217/P1358 with 3 or 4 known; and aluminum with reeded edge J1218/P1359 with only the 2 Farouk coins confirmed. Estimated Value $10,000 - 12,000" Va da se che una moneta del genere non te la ritrovi per caso Quanto al Morgan servono foto migliori e, possibilmente, i dati ponderali (peso e diametro), da questa foto è impossibile dare una valutazione. Io, per esempio, non riesco nemmeno a capire se ci sia o no un segno di zecca, nel punto dove dovrebbe essere vedo qualcosa, ma petronius
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  23. Buonasera, inserisco questa moneta per essere identificata, diam. 18/21 peso gr,3,80 grazie
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  24. Misero bottino? quanto volte capita di trovare in ciotola a qualche centesimo un franco del Congo belga?
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  25. 2) sx: 25 cent 1948 Paesi Bassi dx: 10 hellers Cecoslovacchia 1932
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  26. Domenica sono riuscito dopo mesi ad andare a Cordusio...peccato piovesse e di banchetti ce ne erano una decina... di ciotola vera e propria una sola..oltrettutto piena di monete recenti (io preferisco le monete del periodo XIX/prima metà XX secolo...fino al 1950 circa) dato che era l'unico banchetto mi sono messo con pazienza a farle passare tutte...il venditore mi ha gentilmente fornito una ciotola vuota dove travasare le monete che avevo già controllato... alla fine in tutta la ciotola ho trovato solo queste 4 misere monetine (oltretutto tutte di piccole dimensioni e scarsa soddisfazione?) Misero bottino di un giorno di pioggia (in tutto ho speso 1€) che pensavo di non postare nemmeno..ma comunque meglio di niente? e poi mi era andata troppo bene il giorno prima a Genova..? 1) sx: 1 franco Congo Belga 1944 dx: 20 Filler Ungheria 1926
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  27. Io credo che non avrei potuto spiegare meglio cosa sia poi il Gazzettino, grazie veramente.... come bellissimo anche il post di @fabry61. Il Gazzettino vuole essere un contenitore di tutto quello che dite dove però all’interno di tutti questi numeri già usciti ci sono anche articoli di autori che ci hanno donato, e li ringraziamo di questo, pagine che indubbiamente vanno oltre l’aspetto puramente divulgativo, poi come sempre ogni autore risponde per quello che ha scritto.
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  28. Poco fa mi sono ricollegato alla rete e spero che il collegamento si mantenga in maniera soddisfacente. Ritornando al bolognino del post n. 12, mi rendo conto che si tratta di una particolarità per i conoscitori delle monete di Ancona, ma speravo che qualche esperto anconitano potesse almeno cimentarsi a proporre qualcosa. Ripeto che trattasi di una cosa piccola a vedersi cui difficilmente si fa caso. E c'è una seconda cosa particolare, magari apparsa saltuariamente in questo tipo di monetazione. Lascio ancora un po' di tempo per provare, poi farò la "spia" !!! PS: ripropongo la foto.
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  29. Con il millesimo 1893, per Umberto I sono stati coniati i 10 centesimi, ed il 20 Lire. Di cosa stai parlando? Possibilmente pubblica una bella foto, così possiamo capire. saluti TIBERIVS
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  30. Bè, in questo caso la fortuna sarebbe stata quantificata in almeno un paio di C , forse anche tre...
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  31. Una bella fortuna ?? Poco importa se non è palindroma, ma essendo solo a 2 cifre risulta parecchio interessante!
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  32. Passata ieri in asta Nomos 18 al lotto 27, una didracma di Metaponto, forse unica e, come scrive il compilatore, nota almeno dal 1905 e da allora di incerta classificazione .
    1 punto
  33. Grazie @Legio II Italica hai colto quelli che sono gli aspetti che privilegio del nostro comune hobby: lo studio e la contestualizzazione storica di questi - apparentemente insignificanti e umili - tondelli. Si tratta di un pezzo decisamente più raro e sconosciuto di un ben più noto Sesterzio del porto di Ostia di Nerone... tuttavia, collezionisticamente parlando, siamo agli antipodi! ...per mia fortuna, vorrei aggiungere!
    1 punto
  34. E' poi interessante notare come il "social manager" di Vittorino fa un uso differente rispetto ai suoi predecessori del medesimo soggetto rappresentato al rovescio. Ad esempio il Sole-Oriente, l'ORIENS di Postumo diventa ora INVICTVS: E appunto la Victoria di Leliano/Mario (e anche di Postumo se vogliamo) in questa seconda emissione cessa di essere richiamata in legenda come VICTORIA per diventare appunto COMES. Quasi come ci fosse la volontà di rafforzare ulteriormente il significato simbolico delle divinità riportate al rovescio richiamandone espressamente una caratteristica propria di questo imperatore che voleva quindi emergere e distinguersi rispetto a chi lo aveva preceduto - incarnando delle qualità superiori(?) o ulteriori(?) - sebbene nel segno di una certa continuità ideale (va infatti ricordato che Vittorino poteva vantare una certa legittimità rispetto sicuramente a Leliano, ma anche a Mario in quanto fu console e prefetto durante il quarto consolato del regno di Postumo a differenza dunque degli altri due usurpatori che evidentemente erano dei semplici generali).
    1 punto
  35. La prima volta? Avevo 3 o 4 anni, notai che la 500 lire bimetallica (era 89 o il 90) uscita dal carrello era nuova nuova e c'era un disegno diverso dal solito, era una commemorativa e da li iniziai a vedere tutte le monete per capire se c'erano disegni diversi e quando vedevo un disegno diverso conservavo la monetina. Ora tutte quelle momenetine le conservo in un raccoglitore e la prima serie che ho completato è proprio quella delle lire commemorative (100, 200 e 500 lire).
    1 punto
  36. Sicuramente questo tondello, è cosi mistico che non passa inosservato, l'astrologia in qualche modo rientra sempre nella vita dell'uomo.. Ricordo quando per mantenerli gli studi e qualche ghiribizzo..., dipingevo ritratti dell'iliht....per un mago famoso degli anni 70...
    1 punto
  37. Giamaica - 1 Dollaro 1993 Al rovescio rappresentazione di Sir Alexander Bustamante, Primo Ministro dal 1953 al 1955
    1 punto
  38. Uno in vendita da Nomisma lotto 1059. Altri 3 in vendita in Münzen & Medaillen GmbH Auction 47 23 May 2019 lotti 388-389-390
    1 punto
  39. Buongiorno, oggi ho fatto un giro ai mercatini di Milano e ho trovato delle belle monete. Condivido con voi quelle più soddisfacenti: 1) 10 cent 50° Unità d'Italia 1911 a soli €0.50
    1 punto
  40. Intende dire che collezionare con un criterio simile è più accostabile a un'operazione speculativa che non al collezionare propriamente detto. Quest'ultimo lo si fa per il piacere, qualunque sia la tiratura, non per il valore che ha o potrebbe avere in futuro.
    1 punto
  41. Non posso che essere felice nell'apprendere che la passione vera sia entrata nei cuori di coloro che credono in una numismatica di tutti. Vorrei che il messaggio arrivasse alla vita stessa.. Eros
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Dico la mia, giusto perchè, anche se non sono proprio attivo, ogni tanto mi affaccio, leggo e partecipo nel settore "Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità", se posso do il mio micro-contributo Rispondo, se è nelle mie possibilità naturalmente, anche a chi non saluta e non ringrazia, perchè sono convinto che con pazienza bisogna accogliere tutti. Come è stato detto e ricordato più volte ai nuovi utenti, non siamo un motore di ricerca, ma persone disponibili, ma non lo sanno....! Potrebbero essere digiuni su tutto, anche su come utilizzare un pc, non vedo nessuna malafede e maleducazione in questo. Noto che le mancanze di questi utenti che pongono per la prima volta una domanda, sono spesso evidenziate da chi risponde in modo piuttosto acido, come se a tutti i costi si vuol redarguire qualcuno. Sono impreparati sulla numismatica, su come funziona il sito, su come scegliere la sezione giusta, su come postare una foto, e tanto altro ancora... Peso e diametro mancano? ma credete veramente che i digiuni in materia pensano che possano servire? Il post non è una email, possibilmente viene visto come un semplice form, forse non sanno nemmeno che si comincia con un saluto, che si chiede per piacere, che si ringrazia e quant'altro. Quello che voglio dire è che se sono così basta ricordaglielo nei giusti modi o non si risponde.
    1 punto
  44. Non sei obbligato a dare gli originali per la legge sulla privacy, ma ti devi assumere la responsabilità della provenienza lecita. Ovvuamente se hai la fattura e non Ti importa che il compratore veda da dove arriva, dagliela, magari coprendo i tuoi dati fiscali se ci sono. Basta una cessione tra privati in cui si identifichino in modo univoco gli attori e i beni transati( fagli una foto) da compilare in duplice copia, firmare entrambi e tenerne una copia per ciascuno.
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  45. Entrai sul Forum, come molti, per chiedere, anzi, prima leggere, informazioni su vecchie monete dei parenti, così le definivo. Forse fui più responsabile, ma avevo già superato i vent'anni di età e conoscevo i fora. Dopo più di 10 anni, sono ancora qui e non credo di cavarmela male :P Quindi, non tutti vengono e poi scappano. Ricordiamoci che non sanno quello che sappiamo noi, che la Numismatica non è ovvia per tutti. Non facciamo "nonnismo" o "bullismo" numismatico con chi magari è semplicemente "ignorante", nel senso che ignora, in materia. Facciamo quindi "lezione", spieghiamo con le buone che la risposta non è ovvia o facile come sembra; quella persona potrebbe rimanere, oppure quel post potrebbe restare da esempio :)
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  46. Ciao a tutti, Io posso dire di essere stato contagiato ? Venuto su questo forum anche io per identificare una moneta, ora non posso più fare a meno di leggere ogni nuovo annuncio o commento... Direi anche a collezionare..ma quello dipende anche dal portafoglio... Complimenti a tutti!
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  47. Buonasera, Sono d'accordo con molti di quelli che hanno scritto in precedenza. Il forum è arrivato al suo livello di maturità, molti temi sono stati ampiamente trattati e c'è parecchia gente che legge molto e scrive poco (io sono uno di quelli). La diffusione dell'informatica e di internet hanno favorito il propagarsi di idee e conoscenza, certe volte a discapito dell'approfondimento, però dobbiamo ammettere che è divenuto più facile accedere alle informazioni ed alla documentazione, in questo modo l'accesso ad un certo tipo di numismatica è divenuto meno elitario. Certo, non è la stessa cosa sfogliare le pagine di un'edizione originale del C.N.I. e far scorrere il pdf sullo schermo del computer, ma il contenuto è lo stesso e la digitalizzazione ha consentito una diffusione maggiore di testi altrimenti di difficile consultazione. Oltre ai vecchi testi digitalizzati, abbiamo academia.edu, articoli di studiosi, oltre a nuovi siti che si occupano di ricerca e di catalogazione. Lo stesso forum mette in contatto appassionati di numismatica di tutta Italia (e non solo), è strumento di trasmissione di conoscenze, diffusione di notizie, nonché stimolo allo studio ed all'approfondimento. Per quanto mi riguarda, consulto quasi giornalmente le sezioni di mio interesse e spesso trovo informazioni interessanti, leggo quasi regolarmente (ammirato per la sua chiarezza e competenza) i post di @Poemenius e quelli di molti altri forumisti. Lunga vita e salute al forum! Federico
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