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  1. 417sonia

    417sonia

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/19 in tutte le aree

  1. Buona Domenica Ho appena ricevuto quello di aprile Non vedo l'ora di leggere l'articolo sulla possibile contraffazione della zecca di Scio a nome di Francesco Foscari. saluti luciano
    4 punti
  2. Direi che può bastare. Questo è un forum di numismatica, non siamo qui per identificare qualunque cosa che, con tutta evidenza, non ha alcuna attinenza con le monete o con altre forme di collezionismo di cui pure si tratta nel forum (francobolli, cartoline, ecc.). Qui siamo in presenza di oggetti archeologici sulla cui autenticità, provenienza e liceità di possesso non mi pronuncio, ma che di sicuro non rientrano nelle finalità del forum. Pertanto, chiudo la discussione. petronius
    4 punti
  3. Con bisante centrale a goccia, con la "P" e con la "C" a inizio legenda, con la "P" al centro nella scritta LVCA , con la"S" non coricata, con FREDERICVS e varianti in legenda sia sui lucchesi con LVCA che sui "volterrani" con VVLT', se ne sono visti anche con punto in legenda a spezzare ENRIC.VS da far pensare ad un sottobosco di imitazioni più vasto di quanto si pensasse, poi una miriade di falsi d'epoca (forse anche falsi di stato?) che oggi non vengono riconosciuti neanche dai commercianti più esperti, ci sono anche rapporti stretti e ancora da ben definire con i cugini denari di Pisa e si è discusso anche se non possa essere esistita una coniazione per il contado ed una parallela differenziata nel fino per il mercato estero (o qualcosa del genere non ricordo bene), credo anch'io che tra un po' qualcuno dovrà rimettere mano alle scritture. bravo @avgvstvs credo proprio che sia un denaro con "C" a inizio legenda, io non me ne ero accorto perché quelle "C" se non sbaglio si vedono più frequentemente su esemplari un po' più degradati. Direi comunque che potrebbe essere un lucensis communis tipo Matzke H3b post 1160 ma anche io come avgvstvs non mi muovo molto agevolmente nel campo delle classificazioni. buona notte a tutti.
    4 punti
  4. Buonasera tutti i miei tentativi(pochi a dire il vero)di risparmiare in vista del veronafil son andati letteralmente al vento oggi questa è la seconda monetina d'oro che metto in collezione,un Ongaro datato 1598 del duca estense Cesare. mi ha colpito e quindi anche convinto a metterla in collezione,il bel dritto col duca ancora delineato coi particolari dell'armatura ancora ben nitidi...si vede anche discretamente bene il volto ,cosa non da poco. al rovescio lo scudo estense in tutta la sua ampiezza. spero si riesca a vedere la freschezza che ancora ha questa monetina. cosa ne pensate? grazie a tutti in anticipo marco
    3 punti
  5. Pur non essendo più prevista la carica di curatore della sezione credo di far cosa gradita nell'annunciare l'uscita del n. 350 di Panorama Numismatico. Questo l'indice: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, I Valentiniani e le loro monete in metallo nobile – Pag. 9 Ruggero Louvier, Le coniazioni per la Contea di Gorizia della zecca carinziana di Sankt Veit – Pag. 15 Bernardino Mirra, Quando i Savoia erano sovrani di Sicilia (1713-1720) – Pag. 24 Lorenzo Bellesia, La monetazione di Gregorio XIII e le imprese del drago – Pag. 27 Fabrizio Leali, Una possibile contraffazione della zecca di Scio a nome di Francesco Foscari – Pag. 39 Tommaso Cherubini, L’Ordine Reale di Isabella la Cattolica – Pag. 49 Recensioni – Pag. 54 Angelo Cutolo, La Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, la Madonna del Rosario e alcune medaglie che le rappresentano – Pag. 55 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 60 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63
    3 punti
  6. Grazie per la gentile precisazione @adolfos, ad ogni buon conto concordo assolutamente con la tua opinione. In assenza di appositi studi è impossibile attribuire questo o quel grado di rarità (che peraltro poco mi importa nella monetazione medievale, vedessi certi catorci che ho in collezione ?). A mio parere però è altrettanto vero che il valore scientifico di questa discussione, anche solo considerando l'enorme censimento compiuto in oltre 140 pagine è assolutamente di primo ordine. Pertanto contribuisco nuovamente al censimento con il secondo di 3 esemplari che mi sono aggiudicato approfittando nuovamente della vostra disponibilità e conoscenza
    3 punti
  7. Sono sicuro che Giovanni intendesse scrivere Matzke H4b e con quel cerchio interno rigonfio e quadrangolare forse........non so. @providentiaoptimiprincipis la tipologia è comune. Il particolare che renderebbe la tua moneta molto rara è una C (difficile da distinguere a occhi poco esperti e ammesso che ci sia realmente, e sembra di sì, ma qui gli esperti sono Avgvstvs e margheludo) che precede ENRICVS nella legenda del rovescio (LVCA intorno a bisante centrale). Sono esemplari ancora da studiare, mai censiti in letteratura ufficiale e da collocare cronologicamente . saluti a tutti
    3 punti
  8. A mio avviso si tratta della numero 3502 del Varbanov. Imperatore vestito con abiti militari in piedi a sx solleva un globo con la mano dx ed uno scettro nella sx. A sx in basso un nemico catturato. Una variante potrebbe essere che al posto del globo ci sia una Nike, ma questa tipologia nn coincide con la legenda presente nel Varbanov. Questa postata dovrebbe essere AVT K M AVP CEV ANTWNEINOC
    3 punti
  9. Buona domenica a tutti, Oggi condivido un falso d'epoca di uno dei Tarì più falsificati di Ferdinando II : Il 1855 Realizzato in leghe di ottone e all'epoca..... Con argentatura. Questo è fra tutti quelli ad oggi censiti , il più "rozzo" come fattura. Pesa 3,50 grammi
    3 punti
  10. Da appassionato e collezionista di medaglie papali (le colleziono dal 1800 ad oggi), la cosa che mi colpisce più di tutte; quindi oltre alla storia in sé di una singola medaglia e del perché venne emessa, è la loro allegoria. Presente non in tutte, ma in quelle dove è presente io trovo sia meravigliosa. Si evince nella storia della Chiesa un contatto con le allegorie che ricordano le antichità pagane, come Cerere. Quando non sono messe in chiara luce le divinità con un nome proprio, l'allegoria che appare ha sempre caratteri classici della romanità pagana (forse perché la Chiesa nacque in quella Roma Imperiale, in quell'epoca classica ed in tutto e per tutto fece parte della sua storia). Ci sono anche medaglie con più figure allegoriche. Come il XVII anno di Pio VII, 1816, per la “Restituzione allo Stato della Chiesa delle sue Province”, le sei figure allegoriche sono in abiti classici, e non conformi a quelli ottocenteschi. Un'altra medaglia, secondo me stupenda , è quella dell'anno XX di Pio VII, 1819. Qua il soggetto di quell'anno era “la costituzione del Consiglio dell'Arte”. Il Passamonti ha abilmente unito tre allegorie della romanità con un Tempio classico con sei colonne di ordine corinzio. Le tre figure sono l'Architettura, il dio Tevere e la Viabilità. Con Leone XII la medaglia papale sembra essere scevra dalle allegorie classiche, ma viene ripresa però dal breve pontificato di Pio VIII, specialmente con la sua seconda medaglia del 1830 che raffigurava “I principi ispiratori della politica di Pio VIII”. La più bella, secondo la mia opinione e gusto personale, è quella del II anno di Gregorio XVI, 1832, incisore Cerbara. Qua la medaglia è pregna di allegorie di chiaro sentore classico e quindi pagano: qua l'allegoria raffigura la città di Roma con sfondo la Basilica di San Pietro. Roma è armata di scudo con dentro i simboli del potere ecclesiastico. Imperante è anche il Tevere. L'attaccamento della Chiesa alle sue origini, ai sui natali capitolini sembra essere stabile e immutabile. Gli accostamenti fra immagini cristiane e pagane si sposano egregiamente e con un gusto squisito. La grandezza dei suoi incisori (Girometti, Cerbara, Bianchi, Mercandetti, Brandt ecc) rende vive le immagini di quelle divinità e usanze allegoriche oramai scomparse da secoli; come se le stesse fossero lì, imperanti fra l'Aniene o nel porto di Civitavecchia prima, o su di una vetusta locomotiva poi (Pio IX – 1857, Anno XII). Non importa all'arte della medaglia, così come ai meravigliosi affreschi che le raffigurazioni allegoriche abbiano sembianze di personalità pagane: che l'arte non ha religione alcuna, se non quella che esalti se stessa grazie ai più grandi artisti che con essa sanno parlare.
    2 punti
  11. Buonasera, condivido uno dei miei due 6 Tornesi Ferdinando IV 1800
    2 punti
  12. La cultura è di tutti e per tutti, godiamocela a più non posso... come ho ripetuto in altra occasione, la mente umana non è progettata per ingrandirsi, ma bensì per ampliarsi. Un abbraccio a tutti
    2 punti
  13. Come sapete ci sono delle novità nel forum. La funzione di Curatore della sezione non c'è più. Vorrei comunque ringraziare tutti coloro che hanno frequentato e reso grande questa sezione fino ad ora. Ora bisogna continuare e meglio. Perchè da qui in poi siamo tutti curatori. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Cari Artur e Luciano, grazie per il vostro lavoro di questi anni e per aver voluto e sostenuto la creazione di questa sezione del forum. Non dimentichiamolo, ma è figlia vostra!
    2 punti
  15. In realtà non sono sicuro che questo sia un esemplare con la C iniziale, anche se le foto mi portano a pensare che lo sia. Tra l'altro, ci siamo resi conto dagli esemplari visti in questi anni che le tipologie ( ? ) con la C iniziale non sono poi così rare.
    2 punti
  16. 2) 50 cent leoni 1919 bordo rigato a €0.20
    2 punti
  17. Mi spiace non aver potuto presenziare a questa conferenza, il tema ed il relatore hanno sicuramente molta da insegnare a noi poveri appassionti della materia. Rinnovo comunque i miei complimenti al Circolo Astengo ed anche a @elledi per il suo impegno numismatico.
    2 punti
  18. Buona Domenica Credo che a tuo papà, collezionista da sempre, faccia piacere ricevere una qualsiasi moneta che rientri nella tipologia di quelle che colleziona e che non ha ... ma anche un bel libro che tratta delle stesse monete può essere un piacevole regalo. Regalare una moneta d'oro, magari avulsa dalla monetazione che segue, certamente farà piacere, ma non apporterebbe nulla a ciò che predilige. saluti luciano
    2 punti
  19. Buonasera amici! @adolfos @avgvstvs @dabbene @margheludo amici perdonate il ritardo ma ieri sono stato al Convegno di Palermo e stamattina ho sistemato le monetine che sono riuscito a portarmi a casa! Quindi non solo non ne capisco un'H di monete di Lucca ma ho anche beccato una variante non comune? ? Direi che non sapendo fare di meglio metto questo nel cartellino grazie! Grazie davvero a tutti, più tardi vi posterò un'altro acquisto a tema
    2 punti
  20. Denario della Gens Perugina
    2 punti
  21. Buon pomeriggio Tornato ieri da un viaggio fuori dall'Italia ho "scoperto" la nuova impostazione del forum; anch'io, associandomi ad Arka, ringrazio tutti coloro che frequentano ed animano la sezione della Serenissima. La mia passione e la voglia di partecipare continuerà, come sono certo sapranno fare i " veci venetici", ma non solo; sono certo che anche coloro che si affacceranno a questa sezione, anche per sola curiosità o per avere delle informazioni su monete veneziane, troveranno tanti utenti preparati e pronti alla bisogna. Grazie e cari saluti Luciano
    2 punti
  22. Ciao a tutti, come condiviso con @Matteo91, propongo in questa discussione una mia sintesi dei contenuti dell’articolo “The value of Electron in Greece and Asia”, John R. Melville Jones, contenuto nell’antologia “Studies in Greek Numismatics in Memory of Martin J Price” edited by R. Ashton and S. Hunter, Spink 1998. Spero che queste righe che seguono siano da spunto per una discussione interessante. Il tema è complesso e affascinante, in quanto non solo numismatico in senso stretto, ma anche aperto ad aspetti di storia economica. Il tema del rapporto di valore tra i tre metalli monetati, oro (AU) - elettro (EL) - argento (AR), è discusso nell’articolo sulla base delle ipotesi prevalentemente accettate dagli studiosi, e sembra che non vi siano ancora dei punti fermi assoluti. Aggiungo che, a mio modo di vedere, non è neppure detto che delle certezze assolute possano mai esserci, per tanti motivi accennati nell’articolo: l’EL utilizzato per le monete conteneva % variabili di AU (si stima fino al 50% max) e AR, e spesso anche rame (CU). Va da se’ che ragionare su una lega ternaria pone delle difficoltà per esercizi di gravità specifica che cercano di determinare le composizioni % l’AU e l’EL si trovavano in natura, mentre l’AR andava “estratto” tramite tecnologie che si sono perfezionate nel tempo, con l’effetto che l’AR aveva probabilmente un valore intrinseco maggiore in epoca arcaica, e decrescente nel tempo (oltre che per la tecnologia estrattiva, anche per le importanti miniere del Laurion e di Siphnos sfruttate da un certo punto in avanti) le tecniche di stima della composizione dell’EL degli stateri arcaici di Ionia / Lidia attraverso analisi non distruttive incontrano il limite del c.d. “surface enrichment”, che se ricordo bene riguarda un po’ tutte le leghe di metalli più e meno nobili, e che conosciamo ad esempio nelle monete di AR (e CU in % minore) più volgarmente come cristallizzazione. La superficie della moneta quindi non è rappresentativa per analisi della % composizione sembrerebbe che le città che coniavano moneta in EL tendessero a sopravvalutare, per gli scambi interni, il contenuto di AU delle proprie monete (le autorità monetarie lucravano sulla opacità intrisceca del EL, e in qualche misura, aggiungo io, introducevano una piccola dose di moneta fiduciaria), mentre l’EL di una città era spesso scambiato a sconto rispetto al suo contenuto di fino con AU di altre città. Questo poteva essere permesso dai rischi del trasporto dei metalli in antichità, oltre che dai costi di separazione di AR ed AU dall’EL monetato un ulteriore fattore di complessità è immaginare un rapporto di cambio che possa facilitare le conversioni dei numerosi nominali in EL, basati su sistema duodecimale, dallo statere a 1/96... Insomma, la questione appare complessa, variabile nel tempo e nelle geografie di Asia Minore e Grecia... Ma veniamo ora alle ipotesi sui valori relativi attribuiti ai 3 metalli monetati. Ricordiamo che le prime monete coniate sono plausibilmente gli stateri di elettro attribuiti a Lidia / Ionia nella seconda metà del VII sec a.C., pesanti 14.1 g (il tipo “di Phanes” è famoso). Si suole attribuire a Creso, intorno al 550 a.C., l’introduzione di stateri (con toro Leone di fronte) di AR e AU del peso di 10.9 g. Perché 10.9 g? Tradizionalmente si attribuisce questa scelta ad un rapporto di conversione AU : EL = 4 : 3. Per cui uno statere d’oro da 10.9 g era equivalente ad uno statere arcaico il EL da 14.1 g. Da ciò deriva, come accennato sopra, che con un contenuto di AU nelle monete di EL inferiore al 50% e con un contenuto di CU superiore a quanto normalmente presente nell’EL in natura (sic!), le monete in EL fossero in qualche modo sopravvalutate per gli scambi nella propria area di emissione. Per quanto riguarda la conversione dell’AR, c’è l’ipotesi di un rapporto fisso con gli altri due metalli monetati, ma anche la possibilità che le monete in AR non fossero direttamente convertibili (ipotesi che a me personalmente non convince). Nella prima ipotesi, l’autore presenta due rapporti di conversione successivi cronologicamente: inizialmente AU : AR = 13 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,35 g ad 1 AU statere leggero da 8,17 g in una seconda fase, AU : AR = 13 e 1/3 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,55 g ad 1 AU statere leggero da 8,40, e che comporta che EL : AR = 10 : 1 In ogni caso, la conversione AU : AR appare non agevole. Un’ulteriore ipotesi discussa è quella presentata da M J Price, che sosteneva come plausibile un rapporto EL : AR = 7 : 1, in ragione dell’elevato valore dell’AR in periodo arcaico, per i costi di estrazione, e che riteneva la riduzione del peso dello statere creseide in AU da 10.9 g a 8.17 g dovuto proprio al decrescente valore del AR. Si giunge pertanto ad una ulteriore proposta ipotetica di rapporti di conversione fra metalli che renderebbe un po’ più facile la conversione dell’AR: inizialmente, fermo restando un rapporto AU : EL = 12 : 9 (ovvero 4 : 3) si ipotizza che AR sia sopravvalutato a EL : AR = 9 : 1 in una seconda fase, sempre fermo il rapporto AU : EL = 4 : 3 si ipotizza che AR si sia assestato a EL : AR = 10 : 1 e che quindi si giunga al rapporto classico AU : AR = 13 e 1/3 : 1 Il rapporto AU : AR = 13 : 1 è peraltro citato da Erodoto, per conversioni all’interno del sistema tributario persiano. In Sicilia, a Siracusa, vigeva indicativamente il AU : AR = 15 : 1, e ad Atene AU : AR = 14 : 1 (poi scende a 13). Un ultimo spunto porta alla considerazione esposta sopra, ovvero che le monete in EL fossero sopravvalutate nella propria area di circolazione rispetto a quanto fossero scambiate al di fuori della stessa. Le monete in EL di Lampsaco e Cizico sembra che fossero scambiate con Atene ad un rapporto AU : EL = 2 : 1, anziché con il rapporto convenzionale creseide AU : EL = 4 : 3 In conclusione, sembra realistico affermare che EL monetato fosse sopravvalutato rispetto al contenuto di fino nelle aree in cui era coniato (Asia Minore e colonie greche del Mar Nero), mentre era valutato meno negli scambi con la Grecia. Un’ulteriore (mia personale, e spero ragionevole) osservazione è relativa al fatto che la nascita della moneta sia stata probabilmente stimolata, fra gli altri fattori, anche dall’opacità del contenuto di AU e AR dell’elettro. Ciò permetteva alle autorità monetarie di lucrare sull’emissione, introducendo nella lega utilizzata, a quanto pare, anche del CU in % superiore a quanto presente nell’EL in natura. Il tasso di conversione AU : EL = 4 : 3, che tendeva a sopravvalutare l’EL, infatti era oggetto di enforcement nell’area sotto il controllo dell'autorità emittente, ma subiva sconto negli scambi con altre aree. ES
    1 punto
  23. Lo avevo capito... soluzione ? Prendere un bel respiro e gettarsi nella mischia, noi non mangiamo nessuno
    1 punto
  24. e cosi secondo me, la vita è strana è i probblemi sono tanti, il non salutare la richiesta sgarbata fa parte di un meccanismo di vita odierna, es persone che entrano in un locale nessun saluto- ho al barista -fammi un caffè- quasi il per favore il per piacere non esistono più-
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  25. chiedo scusa per l errore, volevo scrivere H4b (sempre che lo sia), quindi grazie ad @adolfos per essersene accorto, @avgvstvs la L in piedi è la prima cosa che ho notato e se l'hai notata anche tu con la tua corretta osservazione non hai più scuse. Da buon cialtrone autodidatta quale mi ritengo non mi sono annotato un post molto importante ai fini di una corretta catalogazione dove proprio Monica collocava temporalmente il passaggio da questa "L" verticale a quella a "V", mi metto a cercarlo anche se si dovrebbe riuscire lo stesso.
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  26. Puoi ben dirlo @eracle62 qui ci sono state persone che hanno dato un contributo fondamentale a questo forum e tu sei una di quelle. La tua capacità di divulgare, di far appassionare..., di trascinare i giovani alla scoperta di questa scienza, queste sono cose imprescindibili.
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  27. Molla la presa.
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  28. Buongiorno, oggi ho fatto un giro ai mercatini di Milano e ho trovato delle belle monete. Condivido con voi quelle più soddisfacenti: 1) 10 cent 50° Unità d'Italia 1911 a soli €0.50
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  29. a sx: Taglio: 2 euro CC EMU Nazione: Germania G Anno: 2009 Conservazione: BB- Tiratura: 30.000.000 in totale, 4.200.000 per la zecca G (Karlsruhe) Città: Castiglione Olona (VA) a dx: Taglio: 2 euro CC A Nazione: Olanda/Paesi Bassi Anno: 2013 Conservazione: B Tiratura: 19.715.000 Città: Castiglione Olona (VA)
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  30. Ovviamente dopo aver scritto nuovamente al venditore inoltrando copia della risposta ottenuta dal British Museum... Non ho ricevuto più alcuna replica. Ma la moneta è rimasta ancora in vendita come proveniente dal Cunetio Hoard... Su questo venditore ho messo una croce sopra.
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  31. Grazie a tutti!!
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  32. Per chi volesse approfondire gli aspetti numismatici relativi ai due sfortunati Imperatori del Messico segnalo l'articolo comparso su Panorama Numismatico n.285 del Giugno 2013 , "Due imperatori fucilati in meno di mezzo secolo. Massimiliano d'Asburgo e Augustin de Iturbide" di Corrado Marino.
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  33. Bellissima questa documentazione storica di periodi così duri per la popolazione milanese, dove venivano esaltati i valori della resistenza e della unità popolare contro l’oppressore.
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  34. DE GREGE EPICURI Alfaomega possiede il Varbanov (e altri cataloghi "balcanici"quasi introvabili), quindi potrà essere sicuramente d'aiuto. Io a casa ho solo il Sear, sul quale questa moneta non compare. Posso dire però che per Adrianopoli la titolatura di Caracalla è in effetti: AVT K M AVP CEV ANTΩNEINOC.
    1 punto
  35. DE GREGE EPICURI Oggi volevo mostarvi questa interessante dracma leggera di Marsiglia (g.2,7 e 16 mm). Il D purtroppo soffre perchè decentrato, e il viso di Artemde finisce lievemente fuori tondello. Il rovescio in cambio è molto ben leggibile, ed oltre al leone si vedono discretamente le sctitte: ΜΑΣΣΑ sopra, ΛΙΗΤΩΝ sotto (leggibile in parte). Inoltre, fra le zampe del leone mi pare si veda ΠΚ in monogramma, e più a destra un'altra K. Dovrebbe trattarsi della tipologia Depeyrot n. 31, che si può collocare nel 2° secolo a.C.
    1 punto
  36. Certo che sì. Senza Monica, come ho già evidenziato in altra discussione, saremmo qui a chiederci se il denaro di Enrico II esiste o meno . Credo, comunque, che un poco di merito lo abbiamo anche noi. Per la classificazione in generale di tutti i denari enriciani lucchesi e comprensiva di tutte le novità emerse nell'ultimo decennio occorre una monografia. Speriamo sia pubblicata a breve..... Baldassarri ultimamente ha scritto un saggio sui denari tardi e la monetazione di Lucca fra la fine del XII secolo e gli inizi del XIV secolo. Uno spettacolo.
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  37. Come era quella canzone.....qualunque cosa fai..sempre pietre in faccia prenderai...
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  38. La classificazione corretta non la saprei dare (giuro, non ho mai imparato...), tuttavia questo potrebbe essere un esemplare con la C iniziale in legenda.
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  39. Ciao, quando te la sentirai, oltre ai 50 cent italiani del 2007 posso portarti anche parecchi "ramini" austriaci del 2018 (sia da 1 cent sia da 2 cent)... Di sicuro passerò da Venezia almeno un paio di volte, nella tarda primavera o nelle prime settimane dell'estate Estendo la mia proposta anche ai numerosi altri valenti collezionisti veneti che bazzicano questo thread
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  40. Che dire delle monete superlative, senza eguali, trasudano storia, sono veramente affascinanti, peccato che solo pochi si interessino a queste monete che meriterebbero ben altra considerazione e degli studi mirati. Il pezzo in asta 25 Aprile è un'altra dimostrazione di come queste monete abbiano ancora tanto da raccontare, bisognerebbe indagare più affondo sulle varie emissioni, ogni pezzo ha celate delle sorprese che potrebbero dare corso a fiumi di inchiostro ed alla stesura di innumerevoli articoli o scritti, come questo anche altri capitoli della numismatica Sarda andrebbero approfonditi, purtroppo in Sardegna non sono molti gli autori ed anche se quelli che ci sono fanno il massimo per pubblicare nuove opere, rimane sempre una nicchia per pochi appassionati. Comunque dico a @Philippus IX che hai fatto solo del bene nel liberare le monete dalla plastica, infatti si le perizie contano per una futura vendita, ma poter vedere questi tondelli liberi, così esplosivi di fascino, non ha sicuramente eguali.
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  41. Bah, visto che l'Aquila poggia su un fascio littorio…..! La Milizia era il braccio armato del Regime e alcune sue unità hanno partecipato alle varie guerre in Spagna, Africa, Yugoslavia, Grecia, ecc. Esiste un esauriente testo di Guido Rossignoli dal titolo MVSN che contiene la storia della Milizia, la sua organizzazione, le uniformi e i distintivi, edito dalla Albertelli Editore. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, la Repubblica Sociale Italiana eliminò ogni riferimento alla Casa Reale togliendo la corona ovunque prima compariva, come nel bottone che hai mostrato e che dunque è stato utilizzato negli anni precedenti.
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  42. Un piccolo omaggio anche se di altra zecca... Regno di Sicilia zecca di Messina Filippo IV ( 1621-1665) 4 Tarì 1650.
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  43. Già, tutto vero, tutto formalmente ineccepibile, ma è altrettanto vero che in alcuni casi, per fortuna pochi, vengono fornite risposte che rasentano lo snobismo e poco hanno a che vedere con la divulgazione/educazione, soprattutto se dirette nei confronti di neofiti/inesperti, che magari, prima di porre una domanda, hanno riflettuto per giorni. Sono consapevole che dopo aver scritto queste poche righe, non potrò ambire al premio del "Lamonetiano dell'anno" ma dopo un periodo di scoramento, penso proprio che riuscirò a farmene una ragione.
    1 punto
  44. Secondo alcuni storici (Cognasso, Bertoldi, Duggan) fu Crispi a "suggerire" l'adozione del numerale "I" proprio per accentuare il carattere nazionale della Dinastia sabauda e del giovane Regno d'Italia. Il numerale "IV" sarebbe sembrato troppo legato all'epoca pre-unitaria e avrebbe dato altro fiato a coloro i quali per sminuire la grandezza del Risorgimento sostenevano che in definitiva il Regno d'Italia fosse solo l'ingrandimento del Regno di Sardegna. Credo comunque che il divenire storico della Dinastia sia stato effettivamente un pò forzato per scopi "politici".
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  45. In un nmercatino dell'usato ho trovato per una decina di euro una cassetta da olologiaio portacinturini. Una pulita, una laccata ed ora devo solo sostituire gli scomparti interni
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  46. Monetiere a combinazione con 17 cassetti + 1 cassettone foderati in velluto blu per monete da 2 euro in capsula, folder o altro. Legno di pino lamellare, fondo in MDF, colore mogano medio, paraspigoli, pomoli, porta etichette e ruote. Misure allegate in un'immagine per realizzarlo
    1 punto
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