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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/19 in tutte le aree

  1. Buonasera, In una lettura sul tardo Impero mi sono imbattuto nella citazione dell'anfora Baratti, che voglio condividere con qualche informazione in più. L’Anfora di Baratti è una anfora di argento quasi puro, 94/96% , un capolavoro di arte tardo antica orientale, pare proveniente da Antiochia e databile al IV secolo. L’anfora ha una altezza di circa 61 cm, una larghezza massima di 35cm ed un peso di circa 7,6kg e poteva contenere fino a 22 litri di vino. Andata persa in antichità nel corso di un naufragio al largo del golfo di Baratti, fu rinvenuta accidentalmente in mare tra le reti di un peschereccio nel 1968, peraltro notevolmente danneggiata da un’estremità di un’ancora. Il lungo restauro è durato circa un anno a cura della sovraintendenza archeologica Toscana. Oggetto di pregevolissima fattura, l’anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto di Cibele, diffuso soprattutto in Siria e Anatolia (Frigia); vi si riconoscono altresì Zeus, Era, Afrodite, Atena, Apollo, Ares, Attys, Dioniso, musici e menadi danzanti. Tra le varie ipotesi c'è quella che il tema ruoti attorno al mito di Paride, con intrecci e rimandi ad altri miti. Le figure si allineano su dieci file, fino al collo del vaso, interrotte da una ghirlanda. Non solo si tratta quindi di un raro pezzo di argenteria tardoantica, ma anche di un documento sul persistere della cultura pagana in alcune frange di popolazione dell’Impero Romano anche dopo la conversione statale al Cristianesimo. Non è chiaro se si tratti di un oggetto destinato ad abbellire una mensa privata o se avesse una qualche funzione cultuale. L'attribuzione a una manifattura di Antiochia si basa sul fatto che tale centro fosse il più importante per la lavorazione dell'argento, ma non si può escludere che provenga da un centro danubiano come Sirmium o Naisuss. L’anfora, dopo essere stata a lungo al Museo archeologico nazionale di Firenze, è oggi conservata nel Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
    4 punti
  2. Ciao, "picciolo" è un aggettivo per dire di una cosa piccola, ma tanto piccola che poi con l'uso ha cominciato a voler significare una cosa che non vale molto. Lo stesso "picciolo" moneta, su cui c'era il n. 1, aveva un peso minimo e un valore insignificante (or ora leggo che nel 1860 valeva 0,00354 lire). I siciliani usano ancor oggi la parola "picciotto" per chiamare i giovani e "picciulo" per chiamare i loro soldi, come d'altra parte tutti noi ci riferiamo al danaro col nome di antiche monete, appunto come il "soldo" o il "quattrino" e ora anche la "lira" (non ho una lira! è il mio caso?) Semplificando un po' le cose, che si ingarbugliano con la monetazione napoletana, possiamo dire che il Grano valeva 6 piccioli, 20 grana (più raramente grani) erano un tarì, 30 tarì un'onza. Onza… oncia… penso a una moneta che mi ha sempre affascinato e per la sua grandezza (55-56 mm. e 68,32 grammi di peso) e per la sua bellezza e per bellezza del suo regno: il "REGNO DI SICILIA", che con quello di Napoli erano le corone più ambite da tutti i paesi del Mediterraneo. Quella moneta è la incredibile "Oncia da 30 tarì" d'argento, anno 1785, che malgrado il naso di Ferdinando III di Sicilia (e IV di Napoli) prima o poi farò entrare nel mio monetiere. . Ecco il tipo del 1791, un po' diversa, ma sempre a grandezza naturale: Se riuscirò a ritrovarle, posterò altre due grandi monete d'argento che rientrano nei miei sogni. Buona serata a tutti
    3 punti
  3. trovare una news o una moneta con tiratura bassa è una soddisfazione, ma trovare questa monetina dopo 18 anni non ha prezzo... peccato per le condizioni... una volta era FDC Taglio: 1 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 330.700 condizioni: B Città: Milano
    3 punti
  4. Trovato, il buon Traina aiuta: Do' a ciascuno ciò che è suo. Grazie a tutti.
    3 punti
  5. Per me fu una sorta di corso forzoso, vidi un tavolo strapieno di monete scintillanti, non capii più niente, tutte le altre cose che avevo visto e che mi circondavano compreso i miei giocattoli, e un armadio pieno di lego, mi parvero inutili e senza senso. Avevo quattro anni, il tavolo era quello di mio padre grande numismatico, mi trasmise il morbo e da allora fu solo grande gioa ed emozioni, che ancor oggi mi fanno compagnia, e si ripetono ogni qual volta mi appare d'innanzi un tondello. La prima volta non si scorda mai.. Ciao papà... Eros
    3 punti
  6. Buona sera a tutti, spulciando nelle varie discussioni e sezioni del Forum mi è balenata un idea, descrivere ognuno di noi, chiaramente in totale libertà, la propria prima volta con una Moneta.. ?
    2 punti
  7. Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.
    2 punti
  8. Segnalo l'uscita nel prossimo supplemento degli Atti della Deputazione Veneta di Storia Patria de: I SEGNI SEGRETI NEI GROSSI VENEZIANI: UNA NUOVA SCOPERTA. Uno scritto figlio di questo forum, della collaborazione della sezione "Serenissima" e di @mfalier .
    2 punti
  9. Onestamente non ricordo quando fu la prima volta, la memoria mi porta ad un contenitore a forma di pesca, probabilmente c'erano cioccolatini o caramelle, dove papà gelosamente teneva tante monete. Quando avevo la possibilità e papà lo permetteva mi piaceva guardarle. Forse è da quello che mi è nata la passione. Erano è sono, perché le conservo ancora, monete comunissime del Regno.... rimane un bel ricordo di papà.
    2 punti
  10. Stessa cosa successe a me, facevo la quarta o quinta elementare, un amico mi fece vedere una 5 lire del 1848 e dopo essersi vantato della moneta e del grande valore, me la regalò. Per molto tempo credetti di avere un tesoro!! Il tempo passava e tutte le monete che mi capitavano, le raccoglievo. Quando incominciai, dopo 5 o 6 anni anche ad acquistarle, la feci vedere al negoziante e mi disse che era una riproduzione delle patatine degli anni '70. Ci rimasi molto male, la tolsi dall'album e la persi. Oggi l'avrei tenuta lo stesso per ricordo ma da allora non l'ho più ritrovata. Ricordo, andando ancora più indietro, che durante un viaggio in Francia con i miei genitori, all'età di 6 o 7 anni, prendevo le banconote in franchi che usava mio padre e siccome non le potevo avere, perché all'epoca avevano un valore, mi divertivo a ricopiarle sui fogli e per me era come se erano quelle. Ricordo che le riproducevo abbastanza bene. Alcuni anni dopo, quelle stesse banconote, che poi mio padre non spese e le portò in Italia, sono diventate mie e ancora oggi sono nella mia collezione. Sono bei ricordi questi, e fa piacere rievocarlo! Grazie forum.....?
    2 punti
  11. La compro, 4000 euro mi sembra un buon prezzo, ho deciso oggi stesso che la comprerò, appena avrò fatto un terno al lotto
    2 punti
  12. Estate... sole a picco sulla massicciata della ferrovia che percorrevamo ,sprezzanti del pericolo , per raggiungere "la spiaggia" al fiume che lambisce il paesello ; il calore scioglieva il catrame perso dai treni e noi affrontavamo le traversine e I binari roventi equipaggiati di costume e sandali di plastica trasparente ,tra I sassi improvvisamente qualcosa... una moneta ! Ricordo che sopra vi era impresso il profilo di Ludovico il Moro e, sull'altro lato ,un cinghiale ,un tesoro ! Ma subito il dubbio : sara' vera ? sara' falsa? ( gia' a quel tempo ,avro' avuto sei o sette anni , complici le pubblicita' su topolino ,eravamo coscienti dell'esistenza delle copie ,Perugina o Mister day che fossero ) ma in fondo poco importava ,l'emozione del ritrovamento ,la storia in mano ,la curiosita'... Purtroppo a quei tempi non esisteva la Moneta .it e il dubbio rimase... insieme al ricordo e alla passione.
    2 punti
  13. Ciao Xenon97, ben ritrovato! E' bello trovarci tutti qui a discutere di monete che sono, come detto, fuori dai nostri specifici interessi (come mi sembra di aver capito seguendovi). E' un segno che poi, quello che conta, e' la passione per la numismatica e la storia, lo studio, la curiosità. Ma anche il condividere, lo scambiarsi informazioni, il confrontarsi. Ciao da Stilicho
    2 punti
  14. Salve Hirpini, non pensavo che avevi una passione per le monete siciliane, davvero una bella sorpresa! A me piace tantissimo la moneta da 12 tarì di Ferdinando III e spero in futuro di prenderne una. Se non sbaglio su Ebay ci sta un venditore che vende proprio un'oncia da 30 tarì del 1785 a circa...(rullo di tamburi)...quasi 4000 euro!
    2 punti
  15. Già, tutto vero, tutto formalmente ineccepibile, ma è altrettanto vero che in alcuni casi, per fortuna pochi, vengono fornite risposte che rasentano lo snobismo e poco hanno a che vedere con la divulgazione/educazione, soprattutto se dirette nei confronti di neofiti/inesperti, che magari, prima di porre una domanda, hanno riflettuto per giorni. Sono consapevole che dopo aver scritto queste poche righe, non potrò ambire al premio del "Lamonetiano dell'anno" ma dopo un periodo di scoramento, penso proprio che riuscirò a farmene una ragione.
    2 punti
  16. Ciao sembrerebbe un bagattino di Ercole II d'este ..zecca Reggio Emilia.. dritto testa del duca e leggenda rovescio regium Lepidi su 4 righe
    2 punti
  17. mi pare sia un difetto comunemente indicato come "embossing"
    2 punti
  18. Molto interessante @Cato_maior questa anfora che, personalmente, vedo qui per la prima volta . Se si volesse dire dei 'casi del mare' , da quel mare che è ormai la rete, alla parola Baratti emerge anche la lontana notizia di altro ritrovamento, questo di epoca ellenistica .
    2 punti
  19. Salve a te. Io non nutro pregiudizi e non intendo sollevare polemiche religiose di sorta. Faccio una questione di metodo. Dinanzi a a qualsiasi documento, le domande abituali sono almeno due: 1) Il documento è originale ? 2) Il contenuto del documento è veritiero? a) Non ritengo che la mera esistenza del documento ne attesti la originalità (pensa alle diatribe sul papiro di Artemidoro) b) Non ritengo che una mera compatibilità con un contesto storico sia prova della veridicità del contenuto (pensa alla Donazione di Costantino). Concludo dicendo che non ho elementi per dire che il documento non sia originale o non sia veritiero, ma non ho neanche prove della originalità e della veridicità Tutto qui. Cordialità Polemarco
    2 punti
  20. Bel Tarì @Francesco1984, peccato per l'usura sui rilievi nel dritto. Il 1796 è il più comune di tutta la tipologia, chissà quanti ne vennero coniati. Condivido il dritto del mio Tarì
    2 punti
  21. Controllo anch'io, ma mi sa che è tempo perso... Se accade qualcosa..., diamoci una voce quì!
    2 punti
  22. Ero con un amico nel vigneto del nonno, dopo aver visitato la cantina ci sdraiammo su di un prato a chiacchierare mentre con la mano giocavo con la terra, ad un certo punto senti qualcosa di metallo, era una monetina dall'aspetto molto vecchio, subito pensai di aver trovato una moneta antica, la portai a casa e la feci vedere ai miei genitori, poi la misi in una scatola e li rimase per 5 anni fino a quando mi ricapito'tra le mani ed allora decisi di informarmi di che moneta fosse, contattai il grande Mario traina tramite cronaca numismatica ma purtroppo mi disse che era un gadget di una vecchia assicurazione che rirpoduceva un ambrosino di Milano, rimasi molto deluso ma allo stesso tempo mi nacque la curiosità di conoscere meglio questi frammenti di storia... Avevo 13 anni quando la trovai, non potrei mai dimenticare quel giorno , la prima moneta... la prima sbornia.. ?
    2 punti
  23. Si dovrebbe fare un lavoro fra le correlazioni della monetazione Borbonica di Ferdinando IV per Napoli e quella di Ferdinando III per Palermo, essendo lo stesso regnate ma con titolo diverso, potrebbero essere stati usati alcuni criteri incisori uguali, un bella ricerca che potrebbe arricchire un po' tutti. E comunque Palermo potrebbe dare risultati ancora più interessanti di Napoli per alcuni aspetti, visto che se ne parla sempre poco, e poco è stato scritto.
    2 punti
  24. Ungheria. Sigismondo (1387-1437).
    2 punti
  25. Non è così. La regola è questa: onus probandi incumbit ei qui dicit non ei qui negat. Ritengo particolarmente debole probatoriamente ritenere, in difetto di altri elementi a supporto, che il riferimento da parte di un vangelo "apocrifo" ( e le parole hanno un senso) sia sufficiente a ritenere che le lettere siano veritiere e genuine. I vangeli apocrifi hanno detto di tutto, a volte anche in maniera imbarazzante, tanto da essere espunti da quelli canonici. Non dico che sia tutto falso, non dico che sia tutto vero. Come distinguere il grano dalla pula ? Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. » (Matteo 13,24-30) Questo è un vangelo canonico. Cordialità Polemarco
    2 punti
  26. Mi permetto alcune osservazioni finali, e chiudo qui il discorso (ben disposto però a ricredermi). Posto sotto un'immagine (cliccarci sopra per ingrandirla): Il diritto della mezza piastra è preso da un esemplare esitato lo scorso anno da Numismatica Picena. Ad esso appartiene il particolare B. A rappresenta invece lo stesso particolare dell'esemplare qui in discussione. C lo stesso particolare ma di una mezza piastra anno I. 1) La freccia azzurra indica un punto che fiancheggia l'I dell'anno (· I ·) nel particolare C; in B si può vedere - in corrispondenza - una piccola protuberanza semicircolare che è assorbita nella rozza I dell'anno (II). Ciò significa che questo punto è stato ribattuto nel conio ANNO I, ovvero che è stato usato uno stesso conio, modificandolo, per i 2 anni; Nel particolare A si nota uno sghiribizzo informe (usura?). 2) La freccia gialla indica una porzione di N, arrotondata nel part. A, piatta (come deve) in B e C (effetto fotografico?). 3) la freccia rossa indica un punto nel part. B (manca in C) che è diventato informe e irregolare in A (evoluzione del conio?). 4) la freccia verde nel part. A indica un profilo slabbrato a forma di C aperta in alto (con morfologia indicata sopra la freccia) a livello del profilo del fiocco. Esso non è apprezzabile nei part. B e C (bolla in negativo? altro?) 5) la freccia bianca indica in A 2 piccoli puntini che non appaiono né in B né in C (bolle in positivo? altro?). Perché poi un metallo non argento (probabilmente una lega di zinco-stagno)? Perché non presenta le corrosioni tipiche di questa lega quando invecchia (basta guardare i falsi del Regno d'Italia per vedere come si riducono dopo soli pochi decenni)? Perché presenta segni di usura? le porosità diffuse? I particolari sopra indicati? Parlavo di microfusione perché volevo pensare "antico" (o relativamente tale) il tondello ma, come suggerito, è più probabile una pressofusione (dunque "falso" recente) in quanto maggiormente in grado di simulare una coniazione e riprodurre i particolari di minore dimensione. Sono possibili altre ipotesi (es. coniazione postuma di dischetto in lega bianca) ma tale ipotesi non passa il vaglio di alcuni dei punti sopraesposti. Tuttavia talora la realtà supera la fantasia; per il momento mi limito a citare il "rasoio di Occam" che mi fa propendere per l'ipotesi più semplice: un falso relativamente recente.
    2 punti
  27. 2 punti
  28. Messina, 2 piccioli, battuti sotto Filippo II (1556-1598), Spahr,127- M.I.R.,341.- Ciao Borgho
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  29. Ciao questa è il mio angolo , (stanza compresa ) lo stativo è lo IANUS che ho modificato con una seconda lampada ma non per le foto delle monete e la macchina è collegata al computer così le vedo direttamente a schermo in LV. Silvio
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  30. Buon pomeriggio a tutti gli utenti del forum... apro questa discussione postando un pezzo da 120 grana del 1805 “capelli lisci” davvero ostico a trovarsi in bella conservazione, gradite condivisioni e commenti...!
    1 punto
  31. Proverò a fotografare con macchina e non con telefono.. Mi ci vorrà tempo.. Grazie per ora.
    1 punto
  32. Io domani arrivo da Milano li’ verso le 13 poi tutto il sabato ...occhio al trolley ?
    1 punto
  33. Ciao no nessuna tasca scherzavo.io sono uno che le monete le butta via che tenerle in tasca).tengo solo banconote e carte di credito
    1 punto
  34. Buonasera. Pur se interessato alle medaglie in modo particolare, debbo dire che il primo contatto con la numismatica fu in adolescenza, alle scuole medie: con i miei compagni di classe facevamo scambio di monete italiane e straniere. Diverse le ho conservate britanniche anche degli anni '40, egiziane, israeliane, tedesche, francesi ecc. Poi nel tempo mi sono appassionato alla medaglistica, ma l'interesse per la moneta è rimasto, pur essendo neofita in ciò Buona serata
    1 punto
  35. Hirpini, ti leggo sempre con piacere! La monetazione di questo periodo non rientra nei miei interesse specifici, però la curiosità e' sempre tanta. Grazie per la tua chiara spiegazione, Quanto alla "Oncia da 30 tarì" che dire? e' bellissima! Spero che i tuoi desideri si avverino. Buona serata da Stilicho
    1 punto
  36. Buongiorno, Aggiungo alla discussione l'estratto riguardante la catalogazione dell'esemplare di dracma (unico rappresentante della zecca di Poseidonia) proveniente dal ritrovamento di Selinunte del 1985 (n.3) ed ora in vendita nell'asta CNG 111/32.
    1 punto
  37. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2017 A Tiratura: 1'500'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV) Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 A Tiratura: 4'000'000 Condizioni: SPL Città: Pavia (PV)
    1 punto
  38. Buongiorno, condivido anche il mio 96..! Sigle A.P.M. Più grandi...
    1 punto
  39. Inizio con la mia, avevo circa 10 anni, e a casa di uno zio mi imbattei in un barattolo di latta pieno di monete, molte straniere e tante Italiane, le più antiche quelle di Vittorio Emanuele III, quello che mi colpi di più era la varietà di colori del metallo di quello che era rappresentato su di esse e stranamente quell'odore che mi è rimasto nella testa, e poi il toccarle e rigirarle tra le dita, cosa che mi è rimasta a distanza di oltre 40 anni, e ogni volta è come se fosse la prima volta.. ?
    1 punto
  40. DE GREGE EPICURI @M94In molte monete provinciali, sia balcaniche che dell'Asia Minore, l'esergo viene usato per continuare e completare le scritte della legenda circolare; qualche volta "continuandola", per cui le lettere risultano capovolte, altre volte invece (come in questo caso) "raddrizzando" le lettere. Sull'estetica, da questo punto di vista non andavano per il sottile. Tieni conto che, mentre di solito la legenda inizia a ore 7, cioè a sinstra in basso, non raramente vien fatta cominciare a ore 1 (in alto a destra). Insomma, una certa anarchia. Per non dire di quelle monete che hanno addirittura la scritta circolare su due file.
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  41. Complimenti io non li ho ma ne ho visti qualcuno e debbo dire che le figure plastiche raffigurate sembrano 2 sculture che mi fanno prudere il portafogli [emoji3]
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  42. Sfogliatine del metallo. Semplice curiosità.
    1 punto
  43. Frisia (Paesi Bassi) Prima metà del 16 ° secolo. Sfortunatamente, l'anno non è visibile
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  44. Già da diversi mesi Sergio Cudazzo ed il suo "team" torinese di collezionisti e studiosi di monetazione sabauda stanno rivedendo il MIR. Grazie a documenti dell'epoca sono state riviste (nuovamente....) diverse attribuzioni, si sono aggiunti esemplari inediti, sostituite fotografie con altre a colori etc etc. Insomma un gran lavoro che porterà l'opera, molto probabilmente, ad un livello superiore anche dal punto di vista editoriale, con un formato più grande e ancora più pagine.
    1 punto
  45. sembra proprio un Grano siciliano l'aquila ha le ali aperte con la testa volta a destra sopra la scritta .....REX l'altro lato non riesco proprio a capire cosa sia .c.+.p.
    1 punto
  46. Taglio: 5 centesimi Paese: Slovenia Anno: 2019 Tiratura: ?? Conservazione: qFDC Città: Lubiana Note: Penso sia una news entry,
    1 punto
  47. Comincia a diventare complicato ... Non metto in dubbio lo studio dell'ingegnere, ma lo stile di questa moneta mi sembra più "antico" rispetto alle monete di Umberto III... Già Amedeo III era passato dalla stella con bisanti ai tre bisanti, e le monete fino ad ora catalogate per Umberto III una nuova evoluzione con il solo fiore, mi sembra strano che sia ritornato indietro di 50 anni allo stile del suo omonimo predecessore...
    1 punto
  48. Penso che si vede poco o nulla della moneta. Penso di vedere in abbondanza la venatura del legno del tavolo. Penso di vedere un tondello attraverso una una bustina di plastica ( che si poteva togliere). Penso si vedere la faccia e non l´altra. Penso di vedere una brutta foto di una "cosa" che forse è una moneta. NON vedo grazie e per piacere. Saluti TIBERIVS
    1 punto
  49. Ipotesi interessante. https://www.repubblica.it/scienze/2019/04/17/news/dall_anatolia_alla_britannia_i_popoli_migranti_nel_dna_di_stonehenge-224273454/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1
    1 punto
  50. Nonno ha 90 anni da qualche giorno, classe 1929 il padre, il mio bisnonno, era Commendatore della Corona d'Italia e industriale della mia zona, e aveva la passione per il collezionismo, dai quadri, ai libri alle monete (non era un tombarolo, svaligiatore o affini). Ora grazie a nonno parte delle monete le ho prese in custodia io, e sto cercando con sacrifici ad integrare la collezione di famiglia e ad approfondirne la storia. Seguirò allora il suo consiglio, mi farò scrivere una sorta di dichiarazione e poi vedrò di farla autenticare (ho letto che anche tramite posta si riesce a certificare la data provo a sentire anche lì). Grazie mille per la cortesia espressa. Comunque in generale, non è che se uno ha ricevuto in eredità dal nonno monete o roba varia deve essere tacciato sempre come essere menzognero o truffatore, è un cliché rituale che riemerge sempre. Ho 21 anni ringrazio mio nonno che mi ha trasmesso la passione per la numismatica (anche se a lui non ha mai interessato) e che soprattutto ha mantenuto la collezione del padre (piccola rispetto alle vostre, ma importante per me) negli anni. Grazie a chi mi ha aiutato cortesemente
    1 punto
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