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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/19/19 in tutte le aree
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Salve a tutti, io ho i volumi del Cagiati. Per me è un libro imprescindibile per i collezionisti della monetazione napoletana. Saluti Eliodoro3 punti
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Buon giorno a tutti, Vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili tre nuove testate, tutte opera di Memmo Cagiati, a questo LINK Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Supplemento all'opera: Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Miscellanea Numismatica2 punti
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Buonanotte sera a tutti volevo condividere con voi il mio nuovo arrivo cosa ve ne pare?2 punti
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In passato dei tarì contraffatti sono passati dalle aste. Non mi chiedete però quali, perchè non me lo ricordo. Ricordo invece benissimo almeno due esemplari visti di persona in un convegno di Castellammare di qualche anno addietro.2 punti
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Ciao a tutti, un microscopico miglioramento c'e' stato, e credo proprio che mi fermerò qui..... si nota?2 punti
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Ciao Bernardino, visto che lo chiedi a noi ti proporrei anche di valutare gli articoli dei primi tre Gazzettini che sono già digitalizzati sul sito di Accademia.edu. A breve arriverà anche il numero 4. In questo caso essendoci anche la pubblicazione cartacea la traccia comunque rimarrà . Come sai io sono un grande fautore del cartaceo, il digitale lo vedo solo più in abbinamento delle due modalità, paradossalmente tra un po’ le nostre biblioteche specialistiche ormai verranno superate e condivise solo per i contributi recenti, un segno dei tempi coi suoi lati positivi e magari anche qualcuno no, bello per la divulgazione ma lo sfogliare le pagine dei tempi e’ sempre una sensazione e una grande emozione che non ha confronti ...tema comunque estremamente ampio saluti, Mario http://independent.academia.edu/QGazzettini2 punti
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Ciao Pietro, ultimamente vedo un certo interesse per i Grani Cavalli...... Anche per gli anni " comuni", che a trovarli sopra il BB+ tanto comuni non sono ?2 punti
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Meglio di così difficilmente la puoi trovare Essendo non emesse in teoria, dovrebbero essere tutte FDS. Tutte quelle ondulazioni che si vedono su tutti i biglietti, (ho esaminato una decina di queste banconote e tutte presentano le stesse caratteristiche e in quasi tutte manca un angolo...) sono causate dal tempo e dal tipo di carta molto sottile utilizzata. Sono tutte più o meno così! anche i bordi sono irregolari. Questi biglietti hanno una particolarità, alla vista non sembrano ricavati da un foglio più grande e rifilati come solitamente avviene per le banconote. Sembrano nascere di quelle dimensioni, creati, torchiati e stampati singolarmente. Ecco perché tutte quelli piccole sbavature da foglio pressato singolarmente. saluti2 punti
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Non capisco, sono monete a tutti gli effetti con regolare decreto. Non << valgono il metallo di cui sono fatte >>, attualmente le quotazioni sono altissime, e ciò significa che la richiesta è corposa rispetto all'esigua disponibilità. Perchè declassare queste monete?2 punti
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Tari' e Carlino coniati per l'occasione (a Vienna) delle nozze di Ferdinando IV e Maria Carolina. Magliocca 352 e 3532 punti
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: 4'200'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV)2 punti
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Oggi va di ripostigli monetali del III secolo... e in particolare vi presento un ritrovamento inglese meno famoso di altri, ma comunque studiato e pubblicato (in Coin hoards from Roman Britain vol IV): Si tratta quindi di un ripostiglio di medie dimensioni che rientra nel tipico panorama dell'hoarding britannico del periodo. Questo il pezzo che ho acquistato con questa provenienza: Gallienus. Antoninianus (19.5mm, 2.61 g, 12h). Zecca di Roma - 7a emissione (262 d.C.) D\ GALLIENVS AVG R\ LIBERT AVG, Liberalitas stante a sinistra con tessera e conrnucopia MIR 36, 457–8 var. (rev. legend); RIC V (sole reign) 227–8 var. (rev. legend of 231–2); Cunetio –; I. A. Carradice, “The Market Deeping, Lincs., hoard” in Coin Hoards in Roman Britiain IV (1984), p. 46 and 62 (this coin). Ex N. M. McQ. Holmes collection (CNG eAuction 442/2019) - Ex Glendining’s (30 September 1998), lot 139 (part of) - Ex Deeping St. James (Market Deeping), Lincolnshire, Hoard (1980) [IRBCH 699]. La particolarità di questo pezzo è la legenda del rovescio LIBERT AVG che è riferita alla Libertà, ma che qui viene invece abbinata alla personificazione della Liberalitas! Si tratterebbe apparentemente di un unicum di Gallieno... da capire se volontario oppure frutto involontario dell'incisore che ha approntato il conio scolpendo LIBERT al posto di LIBERALIT o perché illetterato o perché... aveva preso male le misure dello spazio a disposizione rimediando quindi questa abbreviazione!2 punti
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Si ci sarò, imprevisti permettendo, sarà un piacere ritrovare la cordialità e il cuore che aleggia in molti di voi, vedremo di far diventare questo convegno oltre che un riferimento commerciale anche un momento divulgativo di passione e di donare quello che potremo per gli appassionati che vorranno ...fatemi pensare un attimo e vi farò sapere qui ...2 punti
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Tra i miei recentissimi acquisti, ci sono altre nuove entrate con provenienza da ripostigli! In particolare volevo evidenziarvi questo pezzo di Gallieno che arriva direttamente dal Normanby Hoard: Gallieno - Antoninianus (18.5mm, 2.36 g, 6h). Zecca di Roma, 1a officina. 7a emissione (262 d.C.) D\ "GALLIENVS AVG" R\ "[LIB]ERALIT AVG" MIR 36, 457q1 corr; RIC V (sole reign) 228 var. (bust type); Cunetio 1033; Normanby 114 La moneta ha un pedigree ben ricostruibile: Ex N. M. McQ. Holmes collection (CNG eAuction 442/2019) - Ex C. J. Martin (Coins) Ltd., 1987 - Ex Normanby, Lincolnshire, Hoard (1985) [IRBCH 854], no. 114. Ed in più presenta questa altra singolarità che ne contribuisce, per me, ad arricchire il suo valore aggiunto: La moneta in questione è quella fotografata nel catalogo riferimento di Gallieno di Goebl (il MIR) e nel libro dedicato al ripostiglio di Normanby... pezzo quindi non solo proveniente da ripostiglio noto e divenuto caposaldo di riferimento per studio e catalogazione, ma anche pezzo pubblicato nelle tavole fotografiche!1 punto
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Altra meraviglia da Gela. Semplicemente grandioso... 3003. Cavalry man on horseback to r. / Man-faced bull r., barelycorn above. Jenkins 1970, IX, 490. AU dilitron of Gela. (Image Source: BNF) https://manfacedbullsau.wordpress.com/gela-2/1 punto
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Mi unisco anch'io per gli auguri ad Alex. Ci mancano i suoi video su you tube. P.S. anch'io dopo più di dieci ani di caccia ho trovato i 50 Cent del 2017 - sfornati dalla cassa automatica del mio parcheggio preferito, Stato BB.1 punto
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Asta Nomisma 58 "passata" Novembre 2018. Non inserisco le aggiudicazioni per non farvi perdere la mano....e perchè no, fate anche Voi un pò di ricerche.....che fa sempre bene. Poi le ricorderete nel tempo, e per sempre. Un R C così mai visto. https://nomisma.bidinside.com/docs/Aggiudicazioni_58.pdf1 punto
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E lo credo che la sua rarita' sia cessata, il nostro curatore Pino ne ha postato un rotolino intero ... Rimettiti presto caro Alex, ti auguro di passare comunque delle Buone Feste1 punto
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Credo anch'io che una selezione in base a rilevanza e probabilità di durevolezza dei contributi digitali sia da fare, soprattutto nella compilazione di bibliografie tradizionali non immediatamente aggiornabili in caso di mutazioni; riguardo il fascino del cartaceo a confronto con l'utilità del digitale credo ci siamo tutti espressi trovandoci sostanzialmente d'accordo, sono due ambiti complementari da integrare, il digitale non è solo più economico e di più facile accessibilità ma permette un qualcosa che è estremamente difficile da fare con mezzi tradizionali, cioè la concentrazione in un unico spazio di una moltitudine di contributi di ogni epoca sparsi e dispersi in altrettante moltitudini di periodici e pubblicazioni miscellanee, anche non inerenti la numismatica in maniera specialistica, concentrare tutto questo materiale in un un'unica sede è oltremodo costoso ed impegnativo e solo grandi istituzioni specializzate possono riuscirci, col digitale può riuscirci chiunque ci dedichi del tempo, il vantaggio enorme e assai proficuo è permettere l'accesso a tutto il pubblicato inerente un determinato tema, dai primi storici contributi fino ai più recenti e aggiornati, cosa di grande importanza ai fini di uno studio scientifico...1 punto
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Ne ho trovata un'altra copia in un mercatino dell'usato a pochi spicci. Due copie non mi servono e se posso far contento un altro appassionato... perché no.. [emoji4]1 punto
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Ciao, si tratta di una moneta di Giovanni Casimiro Vasa, re di Polonia. Guarda qua https://www.ma-shops.com/numisaisne/item.php?id=26449&lang=it1 punto
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Buon pomeriggio Questa è la Cina. Ciondolo per collane. Il simbolo della longevità. E il pipistrello è un simbolo di buona fortuna.1 punto
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Scusate, ma è l'uovo di Colombo avrei dovuto pensarci subito. Semplicemente, i biglietti non emessi sono tali perchè non utilizzati, e infatti hanno ancora la matrice e mancano di firme. Evidentemente ne avevano predisposti più del necessario, e una parte è rimasta lì petronius1 punto
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@Ser. Broccolo Non sono un cultore della cartamoneta, ma mi sembra un esemplare molto ben conservato (angoli rovinati?). Posto le 2 pagine del 1 volume di Gavello /Boasso su tale emissione, che spero possa fornire qualche informazione aggiuntiva (si tratterebbe del tipo 10 Scudi non emesso con matrice). E' riprodotto un esemplare che assomiglia molto a quello qui proposto.1 punto
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Nella dinastia Savoia troviamo altri Umberti ma Conti , questo e' il primo Umberto Re .1 punto
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Questa non è toscana, è un ceitil portoghese, ma non si legge ne la zecca ne il sovrano. https://en.todocoleccion.net/coins-medieval/ceitil-portugues~x519240741 punto
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Ma perché non fai un il meglio di ...per me ne varrebbe la pena, in fondo poi più che le parole parlano le immagini della nostra storia e che immagini !1 punto
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Adesso ho capito dove aveva preso spunto Leonardo...si vede che collezionava anche lui tondelli.... Esemplare di grande forza e vitalità, il cavallo anche se statico, si muove egualmente, i tratti somatici sono incantevoli, e odo il suo nitrito chiaramente.. Nell'elefante invece nonostante sia ritratto in movimento, la staticità delle sue forme, (ed in particolar modo le zampe interne incise in malamente per mancanza prospettica e dimensione) lo rendono troppo statuario e meno dinamico. Nel complesso però un tondello d'impatto straordinario con tutto il suo carico storico, e poi avercelo...1 punto
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questa foto è più bella. pietro pensi che ogni simbolo c'è una firma diversa?1 punto
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L’ampia gamma di materiale numismatico offerto dal mercato antiquario continua a sottoporre all'attenzione di studiosi e appassionati nuovi ed interessanti esemplari. È il caso dell’unicum rappresentato dal divisionale in argento battuto da RN. D/ Tripode con collo sormontato da tre anse di cui la centrale di prospetto e le laterali di profilo. Bordo lineare. R/ Testa d’aquila volta a d.; in basso, . Bordo lineare. AR; gr. 0,72; mm. 10; 9h Roma Numismatics Ltd, E-Sale 55, 18/4/19, 94 (from the inventory of a European dealer) L’esemplare viene attribuito dai compilatori – con riserve – alla zecca di Crotone per motivi essenzialmente tipologici, benché nella scheda a corredo dell’esemplare venga opportunamente segnalata l’unicità del pezzo (Possibly Unique, apparently unpublished in the standard references, no other examples on CoinArchives). In effetti l’accoppiamento tripode/testa d’aquila non risulta attestata all’interno delle emissioni argentee della città mentre contraddistingue una serie in bronzo che per dettagli iconografico-stilistici e dati di rinvenimento sembra collocarsi nell’ultimo quarto del V secolo a.C. (P. Attianese, Kroton. Le monete di bronzo, Soveria Mannelli 2005, 118; Rutter, HN, 2203; M. Taliercio Mensitieri Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, in A. Mele cur., Crotone e la sua storia tra IV e III secolo a.C., Napoli 1993, fase I, gruppo III; N.K. Rutter, South Italy and Messana, in Le origini della monetazione di bronzo in Sicilia e in Magna Grecia, Atti del VI Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici di Napoli-Napoli 1977, Napoli 1979, gruppo II). Ben 18 esemplari provengono dal ripostiglio di Gizzeria (IGCH 1913) in associazione con divisionali in AR e AE di Metaponto, Thurii, Velia, Rhegium, Terina e Messana (M. Taliercio Mensitieri, Ripostiglio di Gizzeria, in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, 195 ss.). Rutter Group II, Gizzeria hoard 1 of 18, pl. XXXIII 10 (www.magnagraecia.nl/coins/Bruttium_map/Kroton_map/jpgs/KroRutter_II_ha.jpg) Per quanto concerne la definizione del nominale, se l’attribuzione a Crotone risulta corretta, il peso di gr. 0,72 all'interno del sistema acheo-corinzio dovrebbe corrispondere al valore del diobolo. Alquanto singolare la presenza della lettera gamma sui divisionali, benché essa non risulti estranea alla monetazione crotoniate, come si evince dalla sua attestazione su stateri inquadrabili nella prima fase a doppio rilievo (440/30-420 a.C.). SNG ANS, 3201 punto
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Sono le iniziali del Massaro Stefano Ferro, che lavorò in zecca nel 1501. saluti luciano1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 114 Auction date: 6 May 2019 Lot number: 348 Lot description: Greek coins The Seleucid kings of Syria, Seleucus I, 312-280. Tetradrachm, Pergamum 281, AR 17.05 g. Bridled horsehead r., with horns. Rev. ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΣΕΛΕΥΚΟΥ Elephant walking r; below, monograms. SC 2 (this coin). Of the highest rarity, apparently only two specimens known. An issue of tremendous importance and fascination. Perfectly centred on a full flan and with a lovely iridescent tone. Extremely fine Ex NAC 11, 1998, 111 and Tkalec 20 February 2000, 179 sales. This tetradrachm is an iconic issue of Seleucus I, the founder of the Seleucid dynasty, whose kingdom at its highest point extended from Thrace and Asia Minor in the West to Bactria in the East and from the Black Sea in the north to the borders of Egypt in the South. Out of all of the Successors of Alexander the Great, he was the one who came closest to restoring the entirety of the Macedonian Empire, and this coin essentially encapsulates the story of how he did it. The obverse type depicts the head of a magnificent horse adorned with the horns of a bull. The late antique Syrian chronicler John Malalas tells us that in his day (the late fifth-early sixth centuries AD) it was still possible to see a statue in Antioch representing the horned head of a horse erected by Seleucus to honour his own steed who had saved him from destruction at the hands of Antigonos Monophthalmos in 315 BC. Although Seleucus had been appointed satrap of Babylonia by an assembly of Alexander's former generals in 321 BC, Antigonos, who was made strategos of Asia at the same time sought to remove the satraps that he could not control and thereby become the new master of Alexander's Empire. Realizing the danger, Seleucus took to his horse and escaped from Babylon to the Egyptian court of Ptolemy. With Ptolemy's assistance, Seleucus was able to return to Babylon-again on his horse-and reclaim his satrapy in 312 BC. In 306/5 he embarked upon an eastern campaign to gain control of the Upper Satrapies. However, the real benefit of this campaign was a peace treaty made with the Mauryan Emperor Chandragupta that involved the gift of 500 elephants. Elephants, such as the majestic creature depicted on the reverse of the tetradrachm, were the equivalent to the tank of the ancient Greek world, capable of great destruction and inspiring fear in infantry and cavalry alike ranged against them. Like the horse of the obverse, the elephants of Chandragupta had a pivotal role to play in Seleucus' reign. Thanks to their timely arrival at the Battle of Ipsos (301 BC), it was possible for Seleucus and his allies to defeat and kill Antigonos, thereby ending an ever-present threat to his security. With Antigonos gone, Seleucus could safely rule his eastern kingdom. The tetradrachm as a whole tells the end of the story. It was struck at Pergamon for Seleucus by a local dynast named Philetairos-the founder of the later Attalid dynasty. In 281 BC, the year the coin was issued, Philetairos and other cities and rulers of western Asia Minor invited Seleucus to march west and destroy his sometime ally, Lysimachos, who had made himself very unpopular in the region. Seleucus acquiesced to this request, defeating and killing Lysimacus at the Battle of Korupedion. This victory gained for Seleucus all of Lysimacus' former territory in Asia Minor and Thrace, but he was not able to savour this triumph for long. Later in the year, as he marched through Thrace, Seleucus was murdered by a refugee from the Ptolemaic court. While elephants and horses could make or break kingdoms, neither was proof against the assassin's dagger. Estimate: 100000 CHF illustrazione: testa di cavallo con briglie dal Mausoleo di Alicarnasso (350 a.C.), British Museum1 punto
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La moneta è buona ( d'altra parte è in un asta... e lo dovrebbe), altro discorso è il prezzo, i 55 € , raggiunti in questo momento, per me non li vale, considerata la conservazione..... saluti TIBERIVS1 punto
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Poco più vecchio di @Archestrato ho avuto un'esperienza diversa. Molti commercianti della mia zona mi hanno aiutato anche da giovane, a parte di un paio di eccezioni. Probabilmente è una questione di fortuna. Ho un parere contrastante anche con il web. L'offerta è quantitativamente aumentata ma la qualità scarseggia. Forse le cose cambieranno, ma per adesso vedo più superficialitè, più incompetenza e soprattutto più falsi. Il nostro forum, infine, è uno strumento di informazione, di conoscenza e di divertimento. Non è perfetto, ma sta a noi migliorarlo ogni giorno. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao Nicolò, sei già sulla buona strada. Il Forum con tutte le sue discussioni, le domande e i post di risposta sono un grande passo per chi come te vuole iniziare questa bella avventura. Troverai da solo il periodo o le tipologie che più ti appassioneranno. Tutti qui in sezione saremo disponibili ad aiutarti per ogni tuo dubbio.... In fondo siamo una famiglia unita dalla stessa passione. Benvenuto!1 punto
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Buongiorno ,sfogliando un vecchio numero di ABC (1997) ho ritrovato queste notizie...non me ne intendo ma mi sanno un po' di patacche ad uso e consumo di giornalisti e turisti , voi che ne dite ?1 punto
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Ho incominciato a vedere questo nuovo numero, il bello di questa rivista e’ che ai contributi di grandi della nostra numismatica si alternino anche interessanti contributi di giovani della nostra numismatica che fanno ben sperare anche in una continuità degli studiosi, mi riferisco in particolare a Canoro e Moretti per questo numero, ma comunque ce ne sono altri e ben fa Morello a dargli voce .1 punto
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taglio 2 euro TYE paese Estonia anno 2012 tiratura 2.000.000 condizioni bb città Milano1 punto
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Lavoro in farmacia circa 500 clienti al giorno con 7 casse al banco sempre aperte ... con il ticket del farmaco a 2 euro al pezzo ne vedo parecchi di commemorativi al giorno...oggi ad esempio ho trovato Ann. Ministero Salute 2018 Italia ...1 punto
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Buonasera Pietro, la Piastra 1841 varieta' Testa Grossa è conosciuta da un bel po di tempo! Possibile che ad oggi (2017) ci si confonde con una normalissima 1841? E per di piu' in una nota casa d'aste in cui la rarissima Testa Grossa è gia' passata? Nessuno che li avvisa dello sbaglio?1 punto
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Ciao Pietro, facendo una breve ricerca su Google Libri ho rintracciato questi tre documenti molto interessanti. Come puoi constatare le contromarce OLIM e BOMBA (ma non BOIA) furono apposte dagli antiborbonici siciliani nel 1848 a scherno del sovrano "bombardatore". Questi documenti provano in modo incontrovertibile la genuinità delle contromarche apposte subito dopo il bombardamento di Messina nel settembre del 1848. Estratto da alcuni numeri del quotidiano siciliano La Costanza del 1848. N. 31, pp. 121-22. N. 34, pp. 135-36. N. 36, p. 144. N. 62, p. 245. Estratto da Museo scientifico, letterario e artistico, Torino, 1848, p. 416.1 punto
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