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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/17/19 in tutte le aree
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Buon giorno a tutti, Innanzitutto vi ringrazio per i complimenti, secondariamente volevo far presente che questo post ha avuto solo l'intento di segnalare, a quanti più appassionati possibili, le nuove pubblicazioni disponibili in digitale sul sito della SNI, naturalmente, senza entrare in conflitto con alcuno e soprattutto non volendo ingenerare nessun tipo di competizione sulla visibilità. Semplicemente, la mia speranza è che quanto viene fatto sia reso disponibile il più capillarmente possibile a chi voglia approfondire tutti i temi della numismatica. Cordialmente Matteo R.11 punti
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Vero, Luciano, hai ragione. al di là delle esimie rarità in MB o meno (io per riempire un buco, come si vede, mi abbasso anche al M o al tanto vituperato D della Liretta per Dalmazia e Albania), ritengo che democraticamente tutti i tondelli hanno uguale dignità. E, come storia "materiale", sicuramente molto più lunga ed avvincente (benché sconosciuta) dei loro fratelli fortunati usciti di zecca e rimasti per secoli fermi. Con tutta la loro meravigliosa bellezza ma come immobilizzati. Non è un discorso pauperistico, sebbene pezzi come la bellissima Giustina di @DOGE82 sia davvero eccezionale benché deturpata, o come tutti i nostri Grossoni del Foscari (chi può giurare di averne uno non tosato?), o come le miriadi di Soldi e Bezzi totalmente appiattiti, o ancora gli innumerevoli buchi nei grossi buoni (o falsi) o come i torneselli che giravano nelle colonie egee o come tante oselle disappicagnolate... La numismatica di "serie B", che brutta espressione, oggettivamente rappresenta la maggior parte in percentuale dei pezzi veneziani esistenti, e non solo. Non ha diritto di essere mostrata, meno ancora venduta se non in lotti multipli (quanti ducati, mezzi ducati, quarti eccetera abbiamo preso per un prezzo cadauno di due o tre euro, mocenighi e marcelli, gazzette anonime, soldini, quattrini o anche addirittura zecchini), o nei mercatini, o -nella migliore delle ipotesi- estreme rarità che solo l'occhio dell'appassionato riesce a discernere tra mille tondelli arrivati ormai ai confini dell'esistenza materiale? Lo ammetto: a volte mi è venuta la tentazione di aggiudicarmi un lotto multiplo di quelli che non ti danno soddisfazione economica né artistica, di quelli che sono descritti genericamente come "lotto di monete veneziane di varie epoche, Ag e Cu, 25 pezzi, B-MB, 50 euro", dove la maggior parte sono repliche di repliche di repliche di soldi da 12 che ho già. Poi magari ci scappa qualche moneta interessante ma ovviamente niente di eccezionale (tranne rarissimi casi). Per non sembrare ipocrita, ho anche io nella mia piccola collezione veneziana pezzi di serie A e di serie B (e di C). Ma mi piace poterle considerare tutte uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, sesso e religione. Infatti stanno tutte vicine. Mi piace prendermi cura di questi figli di un dio minore.5 punti
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Il forum che vorrei ? Il forum che c’ era aggiungerei anche e che ho vissuto con grande intensità e che oggi molti non ricordano ... C’era sicuramente un aspetto che oggi non vedo più o si sta smarrendo, la stima reciproca, le empatie, il FairPlay, il sapere che si stava lavorando tutti per uno scopo comune divulgativo, magari ognuno poi faceva anche il suo ma io rimpiango tanti protagonisti passati di qui ...oggi vedo gruppi, grupponi, si spingono interessi vari, si fa interdizione anche forte e per gli idealisti, per i divulgatori , per chi opera per diletto, per passione, per divertirsi anche, per una visione di allargamento della base ..ecco per questi il forum non c’e’ più e mi rattrista vedere livore, accanimenti e contrasto verso chi ha dato tanto ma tanto negli anni in modo totalmente disinteressato senza pretendere nulla, mi spiace per me, per Lamoneta, per la nostra numismatica....mi spiace molto tra l’altro senza motivazioni, se non forse avere dato troppo ...3 punti
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Dico la mia, giusto perchè, anche se non sono proprio attivo, ogni tanto mi affaccio, leggo e partecipo nel settore "Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità", se posso do il mio micro-contributo Rispondo, se è nelle mie possibilità naturalmente, anche a chi non saluta e non ringrazia, perchè sono convinto che con pazienza bisogna accogliere tutti. Come è stato detto e ricordato più volte ai nuovi utenti, non siamo un motore di ricerca, ma persone disponibili, ma non lo sanno....! Potrebbero essere digiuni su tutto, anche su come utilizzare un pc, non vedo nessuna malafede e maleducazione in questo. Noto che le mancanze di questi utenti che pongono per la prima volta una domanda, sono spesso evidenziate da chi risponde in modo piuttosto acido, come se a tutti i costi si vuol redarguire qualcuno. Sono impreparati sulla numismatica, su come funziona il sito, su come scegliere la sezione giusta, su come postare una foto, e tanto altro ancora... Peso e diametro mancano? ma credete veramente che i digiuni in materia pensano che possano servire? Il post non è una email, possibilmente viene visto come un semplice form, forse non sanno nemmeno che si comincia con un saluto, che si chiede per piacere, che si ringrazia e quant'altro. Quello che voglio dire è che se sono così basta ricordaglielo nei giusti modi o non si risponde.3 punti
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Una ulteriore precisazione tecnica sulla base di quanto scritto da Pietro. Le monete, fino a quasi la fine del periodo Sagnolo, erano coniate a martello. Ciò significa una coniazione molto imprecisa, che può dare impressione a chi ci si avvicina per la prima volta di monete assai brutte. Come ti dicevo poco sopra, la monetazione Napoletana richiede un certo periodo di assimilazione. Tanto più la parte delle monete coniate con questa tecnica. Ti consiglierei quindi di iniziare dal periodo più vicino alle monete decimali, e poi via via andare a ritroso nel tempo. In questo modo darai al tuo occhio (ed al tuo sapere), il giusto tempo di poter pian piano assimilare il concetto di "difetto tecnico", ed imparerai anche quel gusto estetico che ti permetterà di padroneggiare una tua personale valutazione estetica per le monete più "problematiche" ( di cui ti allego un semplice esempio, che potrebbe apparire... "sconcertante"). Tradotto in parole semplici, parti dall'esplorare la monetazione Borbonica, dal Regno delle Due Sicilie: 1817 in avanti, e fino alla Sua caduta, 1859. Impara le varie tipologie monetali, la tecnica di coniazione e le relative problematiche; Ti aiuterà tantissimo nella valutazione tecnica. Puoi allargare i tuoi orizzonti acquistando libri che parlano delle sigle impresse, o della storia dietro i vari stili dei ritratti. Assimilato questo periodo, potresti retrocedere al periodo 1794-1816. Sembrerà riduttivo per molti, ma meglio procedere per gradi, assimilare BENE le problematiche di conio, la qualità del metallo, il concetto di brillantezza, e come si riconosce l'usura dalla debolezza di conio. E così via via... Un ulteriore piccolo approfondimento storico. Il Vicereale è un periodo vastissimo, storicamente parlando. Il ducato di Milano, come il Viceregno di Napoli, era sotto l'egemonia del potente impero spagnolo. Se vorrai, avrai la facoltà di espandere i tuoi interessi monetali anche alla zecca Milanese (che, sembra assurdo, ma ha una tipologia monetale ancora più vasta di quella Napoletana). Se ciò avverrà, avrai scoperto la punta di un Iceberg chiamato Numismatica, e allora non ti fermerai più. In allegato: Mezzo Ducato 1610, Filippo III3 punti
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Non l'abbiamo capito solo noi, l'hanno capito anche quelli che fanno finta di non aver capito... Solo che noi siamo più altruisti, e pensiamo prevalentemente di più alla divulgazione, al futuro della numismatica e conseguentemente a quello del forum. Se tutti fossero come noi non ci sarebbe più mordente... Invece cosi siamo a confrontarci ogni giorno anche se magari ogni tanto battibecchiamo, ma sai fa parte del gioco della vita.. Altrimenti di cosa parleremmo solo del bb o dello spl.. Mi spiace che qualcuno fraintenda, ma d'altronde non è facile far capire l'amore che un appassionato come me e Mario mette ogni giorno per costruire qualcosa che possa servire alla numismatica, anche attraverso un semplice post. Quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è noto a tutti, peccato che ad alcuni possa dar fastidio, ma è cosi in ogni ambito scientifico. Ci sono le correnti, gli schieramenti, le fazioni, insomma la vita stessa. Ma va bene egualmente, noi andiamo avanti umilmente per la nostra strada, sperando un domani di aver donato qualcosa nel nostro piccolo agli altri.. Eros3 punti
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CIao, Come ti ha spiegato il numismatico, il periodo della prestigiosa zecca di Napoli...è moltoooo lungo.... Ti ha anche dato un ottimo consiglio, inizia a leggere e studiare tutta la base storica (vicende) del periodo in questione e capisci da quale sei più attratto. Le monete sono tantissime.....e non solo, ma ricche di varietà. Parlare di tipologia per questo lungo perido.....ti ci vuole mezza vita...se non tutta intera. Di conseguenza ti divido già quelli che potrebbero essere dei macro-periodi nei quali potresti inserirti e rimani più affascinato: Periodo Angioino Perido Aragonese Periodo Spagnolo (con i suoi vicerè) Periodo Austriaco (breve) Periodo Borbonico (quello più lungo e ricco di monete e varietà). In questi interni...puoi iniziare a collezionare. Benvenuto tra Noi.3 punti
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Fra tante discussioni dove si mostrano delle bellezze assolute (ben vengano) o discussioni dove si specula sul BB+ o qSpl, diamo dignità anche a queste monete sofferte, oltraggiate ed abusate, dove il grado di conservazione non ha ragione d'essere; eppure anche queste hanno svolto il loro precipuo dovere e meritano il nostro rispetto, almeno quello storico .... anche se io penso che meritino anche un pochino di quello numismatico.3 punti
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agli amici veneti, chiedo notizie su questa moneta o medaglia, pesa gr.5,51 il metallo sembra bronzo, ringrazio anticipatamente2 punti
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È questo il punto della discussione? A distanza di anni si continua a dire che questo denaro è sporco. Non credo lo si possa condannare tutto, gettando via il bambino con l'acqua sporca. No, il punto è che lo sTATO per raggiungere i propri scopi utilizza metodi discutibili e, almeno in questo caso, illegali. Tutte le chiacchiere che abbiamo fatto mi pare si siano schiantate su questa sentenza: forse mi sono perso qualcosa? ho frainteso la sentenza? In ogni caso la mossa di Monti, anche se con il sostegno parlamentare, fu un abuso. Una bassezza paragonabile a molte altre perpetrate nel corso degli anni da amministrazioni a vari livelli (T-red, avvocatura che non paga risarcimenti ecc.) che nel tempo ha eroso la fiducia dei cittadini. Lo stato non punta all'equo, punta il tuo portafogli. Ora ciascuno ha le sue idee, ma la sentenza parla chiaro. Che senso ha continuare a difendere l'operato di Monti riguardo la prescrizione anticipata? Si, era confortato da una maggioranza parlamentare. No, non poteva fare quel che gli pareva giustificando con "servivano soldi ed il fine giustifica i mezzi"; poteva muoversi "solo" nei limiti della costituzione. Li oltrepasso', lo dice la consulta. Buona serata.2 punti
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Perfettamente d'accordo con Voi per quanto riguarda la dignità dei rottami. Anzi, alcune grandi rarità veneziane le ho viste solo in pessime condizioni. Ma quanta storia contengono! Arka Diligite iustitiam P.S. Per un grossone di Foscari sicuramente non tosato rivolgersi a uno dei principali protagonisti della nostra sezione...2 punti
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@Leila posso chiederti quanti anni hai? Lo so che non è cortese con una signora ma stai inondando il forum con continue richieste di identificazione e valore di comunissime monete in euro che tutti noi abbiamo in tasca ormai da ben 17 anni, e che non valgono più di quanto c'è scritto sopra. Quello che stai facendo, è spiegabile solo nel caso che tu abbia molto meno di 17 anni petronius2 punti
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Ritengo che parecchie discussioni su questo forum potrebbero diventare anche senza ulteriori aggiunte o elaborazioni degli articoli importanti su riviste alquanto importanti. La vera passione poi ne accresce l'accuratezza, i dettagli e le competenze. Personalmente lascerei che quest'argomento fermenti ancora un po'. Come ha già accennato @marmo87, gli spunti sono davvero parecchi ed e molto difficile capire e scegliere la giusta direzione nell'ambito di un contesto vastissimo. Tuttavia le idee potrebbero arrivare non solo dai collezionisti ma anche da tutti gli attenti lettori ed appassionati studiosi. A presto!2 punti
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Buongiorno, dopo Carino, ad uso “Biografie Imperiali”, mi ha attirato la vita di un “imperatore minore”, se così possiamo definire chi ha indossato la porpora imperiale pur per un periodo breve e senza lasciare grossi segni del suo regno. Ovvero sì… ha lasciato testimonianza della sua esistenza mediante tante monete!!! F L O R I A N O Marcus Annius Florianus Augustus Era forse il fratellastro di Tacito (le fonti storiche non sono concordi al riguardo), da questo nominato Prefetto del Pretorio e nel 276 con tale carica si recò con l'imperatore in Asia Minore per combattere i Goti. Dopo aver conseguito la vittoria, Tacito intendeva tornare in Occidente lasciando il controllo delle operazioni a Floriano ma nel giugno 276 morì a Tyana, cittadina dell’attuale Anatolia (secondo uno storico antico, fu assassinato per avvelenamento da personaggi coinvolti con la recente uccisione di un suo parente, il severo governatore della Siria, Massimino). Floriano si proclamò allora imperatore, ottenendo il riconoscimento in Asia Minore e in Occidente (Italia, Gallia, Ispania, Britannia, Africa, e Mauretania si schierarono dalla parte di Floriano - vedi Zosimo 64, 1-2); molto presto, però, gli si schierò contro Marco Aurelio Probo / Marcus Aurelius Probus, il quale comandava l'esercito siriano o quello egiziano (o entrambi); allora Floriano smise di inseguire verso nord gli Eruli e portò l'esercito verso la Cilicia per affrontare Probo. Floriano aveva l'esercito più numeroso, ma Probo era un comandante più capace, e riuscì ad evitare l'ingaggio. Nell'agosto del 276, a Tarso in Turchia, i due eserciti si preparavano allo scontro decisivo, ma Floriano fu assassinato prima della battaglia dai suoi stessi soldati. Aveva regnato per 88 giorni. NUMISMATICA: CNG 96, Lot: 865. Estimate $3000. Sold for $5500. This amount does not include the buyer’s fee. Florian. AD 276. Æ Medallion (35mm, 17.35 g, 12h). Rome mint. 1st emission, AD 276. IMP C M ANN FLORIANVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right / M ONETA A VG, the Tres Monetae, each standing left on ground line, holding scales and cornucopia; at feet of each to left, a heap of coins. Gnecchi 2 and pl. 118, 9 (this medallion referenced); BN 1885; Cohen 44; Tocci 76; Froehner, p. 236. Good VF, olive green patina, fields smoothed, details of portrait tooled, area of restoration on reverse. Extremely rare. Ex Numismatica Ars Classica 72 (16 May 2013), lot 737; Arthur Bally-Herzog Collection (Münzen und Medaillen AG 93, 18 December 2003), lot 256; Consul Eduard Friedrich Weber Collection (Part II, J. Hirsch XXIV, 10 May 1909), lot 2392. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=256735 The Roman Empire, Florian, June – August 276, Aureus, Ticinum June-August 276, AV 4.64 g. VIRTVS F – LORIANI A – VG Laureate and cuirassed bust l., holding spear in r. hand and round shield over l. shoulder. Rev. VIRTV – S AV – GVSTI Mars advancing r. carrying spear in r. hand and trophy over l. shoulder; before him, bound captive. C 106. RIC 24. CBN pl. 98, 509 (these dies). Kent-Hirmer cf. 542 (this obverse die). Estiot 6a (this coin). Calicó 4135 (this coin). Extremely rare. An exceptional portrait of great intensity perfectly struck and centred on a full flan, extremely fine Ex NFA XXII, 1989, 110; Sotheby’s 8.7.1996, 159 and NAC 24, 2002, European Nobleman, 215 sales. This is among the earliest regular-issue coins to depict an emperor with shield and spear, a composition that been used occasionally by Gallienus and Aurelian before him, but which only came to be a standard image under Florian’s successor Probus. The shield on our coins is decorated with horseman and enemy motif, instead on all the other known specimens the shield displays no decoration. The inscriptions on both obverse and reverse testify to the valor (virtus) of the emperor, and as such they are an ideal accompaniment to his armoured bust and the charging Mars. The reverse is copied from the most common aureii of his predecessor Aurelian, which were struck in large quantities and must have been well distributed among the soldiers. To gain perspective on this exceptional aureus, we should pause to examine earlier aurei, such as those of Hadrian or Antoninus Pius, to understand how militarised the empire had become by this point in the 3rd Century. In this difficult age emperors tended to be judged on a narrow range of virtues, namely their successes in war and how richly they rewarded their soldiers. https://www.icollector.com/Roman-Emp-Florian-Aureus-Jun-Aug-276_i8604797 FLORIAN. 276 AD. Æ As (9.62 gm, 11h). Rome mint. IMP C M ANN FLORIANVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / SECVRITAS AVG, S C across field, Securitas standing left, left leg crossed, holding long sceptre in right hand and leaning left elbow on draped column. RIC V 53 corr. (as); Hunter -; Cohen 85. Good VF, mottled green patina with traces of red. Extremely rare. ($2000) From the Michael Weller Collection. Ex Classical Numismatic Group 63 (21 May 2003), lot 1520. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=57997 Florian. AD 276. Antoninianus (22mm, 3.77 g, 5h). Serdica mint, 2nd officina. 2nd emission, August AD 276. IMP C M AN FLORIANVS AVG, radiate and cuirassed bust right / PRO VIDEN D EOR, Fides standing right, holding signum in each hand, and Sol standing left, raising hand and holding globe; (star)//B. RIC V 110 var. (obv. legend); BN 1973; Venèra 2925. Near EF, attractive brown patina. Well centered and struck. Very rare, with only two examples cited in BN. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=163006 Qualora voleste approfondire le fonti vi segnalo questa apprezzabile analisi di Nicomaco Ciao Illyricum2 punti
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Altrimenti potresti appsssionarti del periodo della Repubblica Napoletana, un momento di transizione molto importante per il popolo Partenopeo, dove le idee di intellettuali e di persone comuni, diedero vita ad una rivoluzione che portò a far nascere delle coniazioni fra le più belle del periodo, perché ricche di simbologia e di un forte carico espressivo, un breve periodo ma intenso e costruttivo per tanti aspetti, dove il popolo finalmente potette credere in una propria identità, anche se breve. Complimenti per la scelta, come appassionato di questa zecca non posso che esserne felice. Eros2 punti
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Esatto, si tratta di un'imitazione dei denari di Arezzo realizzata a Ravenna. Nella città romagnola furono imitati anche i grossi agontani con le stelle a sei punte. Siamo fuori dalla Toscana, quindi l'indovinello era un po' insidioso!2 punti
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Taglio: 2 Euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2017 Tiratura: 50.000 Conservazione: SPL Città: Torino2 punti
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Ebbene si ... mi avete scoperto, sono Luciano. Sonia è mia moglie, ma sarebbe troppo lungo da spiegare2 punti
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Ci sto lavorando.... uff... P.S. L'emoticon è stato gentilmente "trafugato" dall'archivio @nikita_2 punti
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Il titolo rappresenta un esempio di ossimoro. La cassa robusta stride con la gentilezza della ceramica, ma le altre definizioni risultano improprie. Mancano i cassettini del monetiere , le ante o sportelli dello stipo e non è costituito di sola terracotta infatti la struttura in ceramica è sostenuta da un telaio metallico interno. Gli artigiani che vi hanno lavorato e della cui amicizia sono grato, oltre alla bravura hanno dovuto condividere con me la passione per i "manufatti", per la manipolazione di qualcosa che diventa altro, consapevoli che stavamo realizzando un "manufatto" unico, sicuramente originale nel suo genere e scopo. Per noi un prototipo, una prova d'autore. Infatti nulla di simile abbiamo mai osservato nelle mostre, nelle aste , nei musei o su internet. Ho scritto "consapevoli che stavamo" perchè da me è partita l'idea, purtroppo sola quella e con poca modestia mi sono appropriato dell'appellativo di artigiano. La parte anteriore è alta circa 50 cm e vorrebbe rappresentare l'organo del Duomo di Orvieto, con le relative colonne ed i simboli dei quattro quartieri. Il Cristo crocefisso viene realizzato mancante di un arto e di una mano. Una opera lignea simile è presente nella chiesa di San Domenico di Orvieto e la tradizione vuole che avesse parlato a San Tommaso D'Aquino quando ad Orvieto su richiesta di Papa Urbano IV scrisse l'Officium de Festa Corpus Christi, tra cui anche il Pange Lingua. Bene scripsísti de me, Thoma, gli disse Gesù. Seguiterò nei prossimi giorni ad inviare foto e descrizione del forziere in ceramica. Chiedo a coloro che saranno interessati o leggeranno la discussione se abbiano mai visto un monetiere in ceramica e dove. E' una curiosità che nutro da tempo. Buona discussione.1 punto
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Con l' avvento al potere di Augusto inizio' per Roma un lungo periodo di rinnovamento edilizio , tanto che Augusto stesso dichiaro' di aver trovato una Citta' fatta di mattoni (in Tufo) , e di averla lasciata di Marmo ; rinnovamento edilizio che in pratica prosegui almeno fino a tutto il IV secolo . Quindi l' approvvigionamento di Marmi sempre piu' belli , rari e preziosi divento' in epoca imperiale una urgente impellenza per Imperatori , Senatori e facoltosi cittadini privati romani , la prima sorgente di Marmi , dove per il termine generico Marmi si intendono diverse pietre di diversa natura : dai Marmi propriamente detti , cioe' una pietra sedimentaria che ha subito un lieve metamorfismo , alle pietre di natura prettamente vulcanica e di natura metamorfica , fu l' Egitto con le ricche cave che servirono per le particolari costruzioni dei Faraoni , tipo gli Obelischi e di tantissime sculture , la prima regione ad essere intensamente sfruttata dai Romani , sia portando a Roma Obelischi e sculture gia' pronti/e , sia incrementando gli scavi delle cave gia' aperte . Ma anche la Grecia e l' Asia mediterranea , in particolare l' attuale Turchia , erano ricche di pietre ornamentali , altri giacimenti erano in Nord Africa , in Gallia e in Hispania ; anche l' Italia aveva i suoi giacimenti di cui il piu' importante era nelle Alpi Apuane , cave ancora oggi intensamente sfruttate . Insomma le varieta' di queste pietre o Marmi , erano talmente tante che secondo le caratteristiche tecniche di ognuna di queste , venivano utilizzate per costruzione di edifici , per sculture o semplicemente per ornamenti all' interno di Templi e case signorili . In foto la cartina del Mediterraneo con le cave da cui provenivano i principali approvvigionamenti di Marmi e un elenco descrittivo , con foto e utilizzi specifici , delle varieta' di Marmi utilizzati dai Romani .1 punto
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Buona sera a tutti...mi sento chiamato in causa su alcuni punti precedentemente elencati..foto sfuocate e poca "dimestichezza" con i Grossi Veneziani...e la tecnologia moderna. Vorrei poter rispondere che nel mio piccolo..sto cercando di migliorarmi. Detto questo da neofita ho trovato gentilezza ed educazione...persone squisite e pazienti..Da ignorante in materia..sto imparando a piccoli passi da voi tutti..grazie.1 punto
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Non credo che tu abbia capito il senso di quanto detto da Nikita_......scrivere un post non è come scrivere una email, è un linguaggio più diretto e informale e magari anche meno educato nel senso canonico del termine. Io non mi scandalizzerei se qualcuno ad esempio scrive " Qualcuno saprebbe dirmi di che moneta si tratta ?", quindi senza ringraziare in anticipo. Il grazie, si dice magari dopo, quando qualcuno ha risposto alla tua domanda e quindi lo ringrazi della risposta. Non mi scandalizzerei nemmeno di chi chiede semplicemente quanto vale in una sezione che si intitola "Identificazione/valutazione/autenticità"1 punto
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Ciao! Un vero peccato il buco; senza quello, la moneta, sarebbe stata bellissima!1 punto
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Scusate ma io non ho notato l'apparizione in commercio di numerosi esemplari del tipo Bernardi 11b, dove sarebbero?1 punto
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Abbonatevi a riviste come questa che e’ Monete Antiche, sono riviste che vivono e sopravvivono grazie agli abbonamenti e alla caparbietà e ai sacrifici di Antonio Morello, uno dei pochi mohicani rimasti, abbiamo perso il Giornale della Numismatica cartaceo sosteniamo le due rimaste ; dietro a questa rivista ci sono sacrifici, lavoro, passione, contributi tecnici ma anche divulgativi come l’ultimo citato che ti possono aprire un mondo nuovo ...1 punto
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Ulteriore allegato per mostrare le affinità delle coniazioni Spagnole tra i Vicereame ed il Ducato di Milano. Carlo II d'Asburgo: Mezzo ducato di Napoli (con la vittoria seduta sul globo). Moneta battuta a macchina (la prima!!!... un altro mondo a parte da approfondire) Filippo 1666, con la reggenza della madre, moneta battuta a martello. Ho messo molta carne al fuoco... ma dovevo pur ingolosirti dandoti un'anteprima di quello che ti si aprirà ai tuoi occhi man mano che approfondirai lo studio1 punto
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Invito a leggere questa discussione e la sezione del regolamento che vieta la compravendita nel forum.1 punto
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Intriganti questi tondelli dei regnanti Armeni, anche se risentono della qualità stilistica e incisoria, portano con se egualmente molta espressività. Ogni volta mi viene in mente di quel detto che dice che per fare un Greco ci vogliono un Armeno e un Turco, due popoli astutissimi... Ma i Greci non li batte nessuno...1 punto
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Dal Milione di Marco Polo (http://www.istitutopalatucci.it/libri/Il_milione_di_Marco_Polo.pdf) pag. 303: "79. DELLA MONETA DEL GRAN CANE. Egli è vero che in questa città di Camblau ee la tavola [= la Banca] del Gran Sire, e è ordinata in tal maniera, che l'uomo puote ben dire, che il Gran Sire hae l'archimia perfettamente, e mostrelovi incontanente. Or sappiate ch'egli fa fare una cotale moneta, com'io vi dirò; e' fa prendere iscorza d'uno albore c'ha nome Gelso [Morus Papynifera]; e è l'albore, le cui foglie mangiano gli vermini che fanno la seta. E colgono la buccia sottile, ch'è tra la buccia grossa e l'albore [tra la corteccia e il midollo], (o vogli tu) legno dentro, e di quella buccia fa fare carte, come di bambagia, e sono tutte nere. Quando queste carte sono fatte così, egli ne fa delle piccole, che vagliono una medaglia di tornesello piccolo, e l'altra vale un tornesello, e l'altra vale un grosso d'argento di Vinegia [Venezia], e l'altra un mezzo, e l'altra due grossi, e l'altra cinque, e l'altra dieci, e l'altra un bisante d'oro, e l'altra due, e l'altra tre, e così va infino in dieci bisanti [d'oro]. E tutte queste carte sono sugiellate col sugiello del Gran Sire, e hanne fatte fare tante, che tutto il suo tesoro ne pagherebbe. E quando queste carte son fatte, egli ne fa fare tutti gli pagamenti, e fagli ispandere per tutte le provincie, e regni, e terre, dov'egli hae signoria, e nessuno gli osa rifiutare a pena della vita. E sì vi dico, che tutte le genti e regni, che sono sotto sua signoria sì pagano di questa moneta, d'ogni mercatanzia di perle, d'oro e d'ariento e di pietre preziose, e generalmente d'ogni altra cosa, e sì vi dico che la carta che si mette per dieci bisanti, non ne pesa uno; e sì vì dico, che gli mercatanti le più volte cambiano questa moneta a perle, o a oro, e altre cose rare. E molte volte è recato al Gran Sire per gli mercatanti tanta mercatanzia in oro, e ariento, che vale quattrocentomila di bisanti [d'oro], e'l Gran Sire fa tutto pagare di quelle carte, e i mercatanti le pigliano volentieri, perché le spendono per tutto il paese. E molte volte fa bandire il Gran Cane, che ogni uomo che hae oro e ariento, o perle, o pietre preziose, o alcuna altra cara cosa, che incontanente le debbìano avere apresentata alla tavola [= banca] del Gran Sire, ed egli lo fa pagare di queste carte; e tanto gliene viene di questa mercatanzia ch'ee un miracolo. E quando ad alcuno si rompe, o guastasi nuina di queste carte, egli va alla tavola [= banca] del Gran Sire, e incontanente gliele cambia, e egli data bella e nuova, ma sì gliene lascia tre per cento [paga il 3% per il cambio]. Ancora sappiate, che se alcuno vuol fare vasellamenta d'ariento, o cinture, egli va alla tavola del Gran Sire, ed egli dato per queste carte ariento quant'e'ne vuole, contandosi le carte secondo che s'ispendono. E questa è la ragione, perché il Gran Sire dee avere più oro, e più ariento, che signore del mondo. E sì vi dico, che tra tutti gli signori del mondo non hanno tanta ricchezza, quanto hae il Gran Cane solo." Cosa darei x avere qualche pezzo di quella carta... ?1 punto
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Anche io sono rimasto affascinato da questa tipologia monetale, e l'ho collezionata per tipologia limitandomi alle piastre, scudi e ducati in argento. Il Regno di Napoli inizia con la dinastia Angioina, fine 1200, fino al 1816, con Ferdinando IV, poi I, quando instaurerà il Regno delle Due Sicilie. Le tipologie monetali sono molte, dai tagli in rame (grani cavalli e tornesi, a seconda delle epoche) fino si vari tarì, carlini, ducati o piastre in argento (anche qui, a seconda delle epoche). Ovviamente non manca l'oro, con delle tipologie assolutamente stupefacenti per pregio artistico (il saluto o la doppia di Carlo V ad esempio). Per prima cosa ti consiglio di esplorare il catalogo online del forum, in modo che a costo zero puoi iniziare a prendere confidenza sulle varie epoche e sulle varie tipologie monetali che si sono susseguite. Per il momento ti consiglierei di non comprare nulla. È una tipologia molto particolare, anche non facile da assimilare specie se si viene dalle decimali (o peggio ancora non si è mai collezionato monete moderne prima) per acquistare dimestichezza è necessario un certo periodo di studio, ma anche di poter vedere in mano le monete (che potrai fare ai vari convegni che ti suggerisco di frequentare) Leggi e segui le discussioni passate di questa sezione, segui le aste cercando di registrarti le foto e le descrizioni delle monete (e relativi passaggi d'asta) e leggi leggi leggi leggi leggi... e vedi tante tante tante tante tante monete in mano (preferibilmente) resistendo alla tentazione di comprarle nei primi tempi. qualsiasi domanda, noi siamo qua1 punto
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Il digitale per tutti arriverà tra non molto, da tradizione di solito arriva dopo Verona, anche questo e’ un service per tutti ....1 punto
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Buonasera, Premetto subito di essere poco competente in questo campo e la mia potrebbe essere solo una grande mancanza di conoscenza di questa monetazione. Pochi giorni fa ho acquistato ad un prezzo moderato questa monetina di Cornelia Salonina dal peso di 3.09gr. Purtroppo come potrete notare voi stessi dalle foto la moneta risulta usurata nel bordo e la legenda risulta quasi tagliata o scompare quasi del tutto in alcuni punti. Sto scrivendo questo post perchè nel rovescio della moneta si intravedono ad ore 11-12 ore le parole STA e credo siano una parte della parola AUGUSTA, titolo che in effetti aveva la moglie di Gallieno. Successivamente sono presenti altre 6 lettere poco chiare, forse vedendola in mano io leggerei IMP AUG ma ,se cosi fosse, non avrebbe alcun senso la legenda (AUGUSTA IMP AUG?). Inoltre sfogliando su wildwinds le varie tipologie monetali dell'imperatrice non sono riuscito a trovarne una identica alla moneta in questione. Vi chiedo gentilmente di poter identificare la moneta e darmi qualche delucidazione su queste tipologie monetali. Saluti e complimenti per il forum delle romane imperiali! Matteo1 punto
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Qui trovate qualche riferimento a questo denaro che fu coniato sotto il regno di Giovanna II. https://www.academia.edu/38802292/_Avemo_libre_d_ariento_il_quale_metemo_in_zecha_i_charlini_postumi_battuti_a_Napoli_al_tempo_di_Giovanna_II_d_Angiò_1414-1435_in_Rivista_Italiana_di_Numismatica_e_Scienza_Affini_CXX_2019_pp._227-2701 punto
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Gli amici Mario ed Eros hanno capito tutto! :) Questo è il modo migliore di vivere questo spazio virtuale, ma reale nelle intenzioni e nella passione! :)1 punto
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15 APRILE - FORDICIDIA I Fordicidia erano delle festività romane in onore alla dea Tellus, protettrice della fecondità e contro i terremoti, che si celebravano il 15 di aprile, tre giorni dopo la fine delle Idi di aprile. Si offrivano in sacrificio a Tellus delle mucche gravide in ciascuna delle trenta curie In seguito gli embrioni dei vitelli venivano bruciati dalla vestale più anziana (Vestalis Maxima) che ne usava le ceneri per purificare il popolo spargendole sui fuochi dei Palilia (il 21 aprile) mischiate a sangue di cavalli sacrificati e fusti di fave. Questa festa facevano parte del ciclo agrario per ingraziarsi la fecondità della terra, del bestiame e forse anche di quella umana. Il nome Fordicidia derivava “bos forda = vacca gravida". Fordicidia a fordis bubus: bos forda quae fert in ventre. Quod eo die publice immolantur boves praegnantes in curiis complures, a fordis caedendis Fordicidia dicta. Palilia dicta a Pale, quod ei feriae, ut Cerealia a Cerere. Fordicidia deriva da fordae boves - forda bos è la vacca pregna, perché in questo giorno venivano pubblicamente immolate nelle curie. Fordicidia è da fordae e caedere (uccidere). Palilia (festa in onore di Pale) è detta da Pales, così come i Cerealia prendono il nome da Cerere Varrone, De Lingua Latina lib. IV Si trattava certamente di una festa arcaica che affondava le origini nel periodo monarchico. - 68 a.C. Nasce ad Arezzo Gaio Cilnio Mecenate/Gaius Cilnius Maecenas Discendente di una famiglia patrizia di origine etrusca, La sua vita pubblica si fonda sullo stretto rapporto che lo lega ad Ottaviano, futuro Augusto, per il quale ricoprirà sempre il ruolo di fido consigliere, delegato e ambasciatore per le questioni più delicate. In particolare, nella primavera del 37 a.C. ottiene un’importante missione: farsi capo di una delegazione diplomatica e incontrarsi a Brindisi con i rappresentanti di Antonio, tentando di smussare gli attriti che erano maturati proprio tra Ottaviano e Antonio in seguito alla rottura del patto che avevano stipulato nel 40. La missione, voluta soprattutto da Ottavia, sorella di Ottaviano e moglie di Antonio, non sortisce gli effetti sperati, ma rappresenta, comunque, un tentativo notevole di riconciliazione; di essa Orazio fornisce una singolare testimonianza nella Satira quinta del libro primo. L’anno successivo, Ottaviano, impegnato nella guerra contro Sesto Pompeo, gli affida il supremo controllo amministrativo dell’Italia; durante la battaglia di Azio, poi, nominato vicereggente dello stesso Ottaviano, si distingue per la fermezza con cui sventa, in segreto, la congiura ordita da Marco Emilio Lepido il Giovane. Benché sia stato anche un abile statista, Mecenate è ricordato, soprattutto, come fondatore del circolo culturale ufficiale della corte augustea, nonché come protettore di talenti letterari, che sosteneva sempre con munificenza: il suo circolo annoverava, infatti, poeti quali Virgilio, Properzio, Ovidio e Orazio. Da qui, il termine “mecenatismo”. Mecenate istituisce questo circolo perché intimamente convinto del fatto che la poesia non sia una mera vanità, ma uno strumento efficace per esaltare il principato augusteo e promuovere al suo interno un nuovo ordine ispirato ai principi del bene e della giustizia. Egli ha saputo stabilire con il Principe e con tutti i suoi protetti un rapporto di sincera benevolenza, ma è con Orazio, in particolare, che intesse un’amicizia assolutamente unica, basata sull’affetto, il rispetto e la dedizione reciproca. I due si conoscono per intercessione di Virgilio; da subito Mecenate capisce il valore artistico e umano del poeta e, sostenendolo con appoggi finanziari e l’elargizione di una villa con podere in Sabina, gli permette di comporre le sue Odi. ( https://www.archart.it/gaio-cilnio-mecenate.html ) Ciao Illyricum1 punto
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Mi sembra una buona e intrigante idea, potrebbe anche uscire qualcosa di interessante, certo qui ci vogliono i collezionisti di questa monetazione.1 punto
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Grazie per gli spunti e le considerazioni. La numismatica sarda è spesso considerata meno ma facendo un'analisi puramente economica ho notato che i prezzi stanno crescendo e trovare le monete diventa sempre più difficile. Penso che ci siano ancora diversi aspetti da analizzare su questo periodo al di là del fatto che l'articolo di PN non ha sicuramente detto tutto perché ha lanciato una teoria, basata su un singolo esemplare e non so se sufficientemente dimostrata, ovvero che in seguito al decreto di coniazione del 1620 di patacche da 5 e da 10 reali, i primi siano stati coniati con un nuovo conio (seppur approssimativo), mentre per i secondi siano stati usati i conii del predecessore. Chi ci vieta di pensare che i conii di Filippo II non siano stati usati anche durante il primo periodo del regno di Filippo IV ? Inoltre, come fattomi notare dall'amico Philippvs, esistono degli ibridi nella monetazione di Filippo II di dritti e rovesci tra i 5 e i 10 reali. Non sono neanche state mai analizzate in letteratura le 2 tipologie di 10 reali del IV tipo. Se pensate ( mi rivolgo soprattutto a chi è intervenuto in questa discussione ma qualsiasi altra collaborazione è gradita) che ci sia il margine per approfondire alcuni aspetti irrisolti sui 3 Filippi possiamo studiare i conii delle monete passate in asta e sicuramente anche di quelle di cui siamo costodi, tempo permettendo.1 punto
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Secondo me si nota bene come questa moneta coniata a Segovia, abbia belle impronte, impresse sucuramente con il torchio, si vede molto bene dalla nitidezza di tutta la moneta, invece il conio dei 10 reali Sardi ribattuto dopo essere stato riscaldato si è allargato, si nota anche che il conio di Filippo II impresso a martello oltre ad essere decentrato è anche più piccolo della moneta sottostante, fortunatamente il coniatore che ha dato un colpo decentrato e ci ha fatto scoprire questo nominale mancante nella serie di Filippo III. Bisogna ringraziare chi ha scoperto questa moneta e chi ha scritto l'articolo apparso su Panorama numismatico per aver acceso questa discussione ed alimentato il fuoco della numismatica Sarda, avvolte trascurata o comunque poco considerata.1 punto
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Complimenti, quasi ti consiglierei un articolo per il Gazzettino meriterebbe il tutto ?1 punto
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certo: io sono già "accasato" con Padova, monetazione e letteratura, ma come dici tu, ogni tanto vado dove mi porta il cuore... esco dai binari e "tradisco"?. Di solito però resto in Veneto, quindi ben venga questo denaro veneziano!1 punto
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A mio parere il dato dei circoli non è significativo. Sarebbe come dire che siccome sono scomparse la cabine telefoniche vuol dire che la gente non telefona più. Quello del circolo è un fenomeno sociale otto/novecentesco che è inevitabilmente andato in crisi con la diffusione di internet e dei social network. Al posto dei circoli fisici c'è il forum di LaMoneta: certo, viene meno il contatto fisico con il tondello e l'interlocutore, ma in compenso abbiamo l'opportunità di confrontarci con persone che non siano solo della nostra città. Io sono un bergamasco che colleziona monete papali e napoletane: in una dimensione come quella del circolo numismatico di Bergamo avrei avuto molte meno opportunità rispetto a ciò che trovo nelle sezioni dedicate qua sul forum. Personalmente - per quanto io sia tendenzialmente un nemico del progresso tecnologico - sono convinto che le monete si vedano meglio in foto formato pizza piuttosto che su un banchetto male illuminato, e non mi interessa fissare negli occhi la persona con cui sto comunicando. Senza parlare dei soldi ed energie risparmiati nell'evitare gli spostamenti, e del vantaggio di poter parlare di numismatica quando mi pare, in tutti i miei momenti liberi, senza dover incastrare un appuntamento fisso nella mia agenda, oltre all'IMMENSA mole di informazioni cui ora si ha accesso. Ripeto, ci sono aspetti positivi e negativi, qualcuno sarà un nostalgico dei circoli e qualcun altro meno, ma il dato di fatto è che le cose sono cambiate, e se oggi il circolo numismatico milanese ha un decimo degli iscritti del 1970 non vuol dire che i numismatici siano diminuiti, anzi.1 punto
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Oltre alla moneta, è arrivato anche il cartellino del collezionista, una gradita sorpresa1 punto
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