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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/15/19 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, Vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili tre nuove testate, tutte opera di Memmo Cagiati, a questo LINK Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Supplemento all'opera: Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Miscellanea Numismatica
    5 punti
  2. Ciao a tutti, sperando di fare cosa gradita,posto qualche foto fatta al volo in una visita allo splendido Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo. Qui oltre al Guerriero di Capestrano,nella sezione numismatica si possono ammirare alcune monete di Atri.
    4 punti
  3. Buona domenica delle Palme a tutti, @eracle62 Sostituire il mio precedente 9 Cavalli 1789 con uno migliore non è stato per niente facile. ...Si tratta della Variante con al rovescio la C del valore più piccola.
    4 punti
  4. Vittorio Emanuele II Papa
    3 punti
  5. sempre in tema di belle cose da vedere...
    3 punti
  6. Carissimi, Con grande piacere apro questo post per presentarvi la prossima conferenza organizzata dal nostro Circolo (permettetemi di segnalare come si tratti della quarta conferenza organizzata in circa 4 mesi dopo quelle della dott.ssa Baldassarri e dei dott. E. Arslan e A. Savio) Domenica 5 maggio ore 10:00 – 12:00 «Il patrimonio numismatico del museo della zecca di Roma» A cura del Colonnello Domenico Luppino L'evento è ovviamente gratuito e aperto a tutti Spero di potervi vedere numerosi !! Per chi non conosce l'indirizzo: Palazzo Ducale piazza Giacomo Matteotti, 5 16123 GENOVA. Entrando da piazza De Ferrari seconda porta trovi una targa con scritto Storia Patria Matteo Schivo Segretario del Circolo Numismatico Ligure “Corrado Astengo”
    2 punti
  7. Nonno ha 90 anni da qualche giorno, classe 1929 il padre, il mio bisnonno, era Commendatore della Corona d'Italia e industriale della mia zona, e aveva la passione per il collezionismo, dai quadri, ai libri alle monete (non era un tombarolo, svaligiatore o affini). Ora grazie a nonno parte delle monete le ho prese in custodia io, e sto cercando con sacrifici ad integrare la collezione di famiglia e ad approfondirne la storia. Seguirò allora il suo consiglio, mi farò scrivere una sorta di dichiarazione e poi vedrò di farla autenticare (ho letto che anche tramite posta si riesce a certificare la data provo a sentire anche lì). Grazie mille per la cortesia espressa. Comunque in generale, non è che se uno ha ricevuto in eredità dal nonno monete o roba varia deve essere tacciato sempre come essere menzognero o truffatore, è un cliché rituale che riemerge sempre. Ho 21 anni ringrazio mio nonno che mi ha trasmesso la passione per la numismatica (anche se a lui non ha mai interessato) e che soprattutto ha mantenuto la collezione del padre (piccola rispetto alle vostre, ma importante per me) negli anni. Grazie a chi mi ha aiutato cortesemente
    2 punti
  8. A conferma di quanto scrivevo al post n. 36, riporto il link al sito della Soprintendenza Archivistica della Sardegna, che descrive le modalità di eliminazione dei cc.dd. "scarti d'archivio": http://www.sa-sardegna.beniculturali.it/index.php?id=367 Si presti attenzione, in particolare, al seguente passaggio: "Qualora l'autorizzazione venga rilasciata, l'ente interessato dovrà consegnare la documentazione da eliminare - ai sensi dell’art. 8 del d.p.r. 8 gennaio 2001, n. 37 ("Cessione degli atti di cui è disposto lo scarto"), ribadito anche dalla Direzione generale per gli archivi con lettera circolare 8 mar. 2007, n. 5 – a una ditta specializzata, alla Croce Rossa Italiana o ad altre organizzazioni che ne garantiscano in modo certo la distruzione. Particolare attenzione dovrà essere posta ai documenti contenenti dati sensibili, che dovranno essere salvaguardati ai sensi della vigente normativa sulla privacy e dei quali si dovrà evitare ogni possibile uso improprio. Il verbale di avvenuta distruzione dei documenti, rilasciato dal soggetto a ciò incaricato, dovrà essere trasmesso alla Soprintendenza archivistica entro 60 giorni, per la conclusione del procedimento.". Come si può notare, la previsione è che gli "scarti d'archivio" vengano rigorosamente distrutti (e di ciò se ne fanno garanti la C.R.I. e gli altri Enti o Organizzazioni preposti al loro smaltimento). E' previsto addirittura che venga redatto un "verbale di avvenuta distruzione dei documenti." Da questa previsione si può capire il motivo per il quale qualcuno si è "svegliato" e va a caccia di documenti delle PP.AA. in vendita. M.
    2 punti
  9. Buon pomeriggio Questa l'hai già "mandata" e ti si è risposto. Se le altre le "mandi" allo stesso modo: anche no! A seconda del tipo di moneta devi inserirla nella relativa Sezione, postando fronte e retro della stessa. Se poi ci aggiungi un saluto, un per favore ed un grazie, le tue richieste saranno certamente meglio accolte ed esaudite. saluti luciano
    2 punti
  10. Buon giorno a tutti, Ho appena pubblicato la nuova composizione del consiglio SNI a questo link http://www.socnumit.org/consiglieri_8.html
    2 punti
  11. Ciao. Se il bene, in origine, apparteneva allo Stato e ne era stata disposta la sua conservazione o distruzione con apposito verbale, il fatto che ora si trovi sul mercato può legittimare le autorità a sequestrarlo anche solo per la finalità recuperatorie. Poi, sarà anche prescritto il reato originario commesso da chi, in zecca, si è impossessato di questi oggetti e li ha portati all'esterno (furto), ma i successivi passaggi (che darebbero luogo al reato di ricettazione o, eventualmente, incauto acquisto) non è affatto detto che non siano più perseguibili. Recentemente, in relazione a documenti che avrebbero dovuto trovarsi negli archivio statali (Prefettura) e che sono stati invece rinvenuti in vendita in un mercatino, risalenti anche agli anni '30 e '40 del '900, i Carabinieri hanno operato il sequestro degli stessi e denunciato chi li vendeva per ricettazione: https://www.altarimini.it/News105111-sul-banco-del-mercatino-in-vendita-documenti-di-stato-risalenti-agli-anni-30-e-40-nei-guai-riminese.php Sempre con riferimento al possesso di documenti dello Stato ancor più risalenti nel tempo e per i quali chi li deteneva ha potuto dimostrare di averli acquisiti dalla Croce Rossa nel 2000 (e non mi risulta che gli scarti di Zecca potessero essere regolarmente ceduti a privati o ad enti ma, piuttosto, che dovessero andare assolutamente tutti distrutti - qui ce lo può confermare @elledi), il possessore - nonostante ciò - ne ha subito il sequestro ed è stato denunciato: https://www.lastampa.it/2018/01/06/italia/la-battaglia-del-collezionista-per-vendere-documenti-storici-IOGyMs0vLMXkZJsrVbaHgI/pagina.html Entrambe le vicende giudiziarie sono ancora in itinere e non si sa ancora come saranno definite, ma direi che sia già sufficiente questo quadro per suggerire comunque cautela nel sostenere che dei beni appartenenti allo Stato, quali sono certamente le coniazioni di monete difformi e destinata alla distruzione, che non dovrebbero trovarsi sul mercato, possano essere tranquillamente vendute o scambiate. La questione dei "falsi d'epoca" mi sembra invece ben diversa da quella delle coniazioni di Stato difformi e non destinate ufficialmente ad uscire dalla Zecca. O meglio: se il falso d'epoca era stato a suo tempo sequestrato e fatto oggetto di un processo penale, sia gli atti di detto processo che il falso (a suo tempo sequestrato ed allegato al fascicolo), dovrebbero trovarsi negli archivi dello Stato. Recentemente, ho potuto visionare sia l'intero fascicolo di un procedimento penale degli anni '30 del '900 che l'allegata moneta falsa, acquistati da un amico di Torino su un portale internet. Testimonianza numismaticamente molto affascinante, non lo discuto, ma.......può un insieme del genere essere legittimamente sul mercato antiquario? Se invece il falso d'epoca non venne a suo tempo sequestrato ma continuò a circolare indisturbato oppure venne da subito inserito in una raccolta, è evidente che nel momento in cui quella monetazione è andata fuori corso, il falso non era più penalmente rilevante e la sua successiva circolazione fra i collezionisti non mi pare che ponga alcun problema. Quel falso, infatti, a differenza delle monete difformi (e da distruggere - come da Regolamenti e verbali della Zecca) non era uno produzione statale ma privata. Poi, come sempre, ognuno la veda come meglio crede. Questo è il bello del pluralismo.? Saluti. Michele
    2 punti
  12. Ultimo possessore ? Bè per il Foscari se vuoi a 25€ al grammo te lo prendo io .... È una discussione accattivante, vediamo cosa esce fuori. Io non posso contribuire, ho pensato però più volte di aprirne una simile sulla sezione papale richiamando l'attenzione sulla rarità di certe monete che è quasi impossibile trovare migliori di un buon BB. Questo in opposizione alla conservazione estremizzata però temo che avrei poco seguito, qualche appoggio si, ma niente di più .... Perciò desistito.
    2 punti
  13. Beh dai però ne ho suscitato di interesse....
    2 punti
  14. La moneta in onore di Pieter Brugel il Vecchio è davvero carina...
    2 punti
  15. Posso darti un consiglio ? Non farti troppe domande vivi sereno ......
    2 punti
  16. Un recente studio di una famosa università americana ha dimostrato che una persona può sopravvivere un mese senza mangiare, una settimana senza bere, e due ore senza whatsapp...ormai sarà un'ecatombe petronius
    2 punti
  17. Si tratta di una semplice doppia battitura, difatti il rovescio capovolto mostra chiaramente l’altra legenda e una parte della personificazione che si sovrappone alla figura. c’è una teoria a riguardo relativa al fatto che per velocizzare il processo di coniazione si tenesse fermo solo il conio di incudine, poi si alternavano i due conii di martello uno con un rovescio e uno con un altro in modo che mentre uno caricava il colpo l’altro sferrava il suo. Ci sono diverse evidenze (tra cui questa) in cui su un rovescio è parzialmente impressa un altra immagine, questo spiega anche gli assi di conio a zero o 180.
    2 punti
  18. Salve, ho letto solo ora questo interessante intervento e mi permetto di scrivere perchè la stessa osservazione sulla grande frequenza della lettera sulla monetazione di Velia l'ho fatta anche io. Nel mio libro "I numeri svelati" interpreto la non come lettera ma come numero 500 del sistema di numerazione ionico ed indicherebbe la pezzatura di 500.000 didrammi di ciascuna emissione monetale di Velia. Per motivi di spazio si preferiva riportare solo il numero 500 e sottindere le migliaia, come se si scrivesse 500(.000). Una prova del fatto che la sia un numero e non la firma di un incisore è data da questa moneta su cui a tale lettera si accompagna, al di sotto del leone, quello che in genere è ritenuto il monogramma di Kleudoros, l'incisore che ha realizzato i conii delle monete postate da @Archestrato e conservate all'Ashmolean Museum: come si vede il leone sulla moneta da me postata è di stile molto diverso da quello attribuito a Kleudoros, segno che il monogramma al di sotto del leone sulla moneta qui postata, non può essere il monogramma di un incisore ma un numero. Nella mia interpretazione rappresenta la moltiplicazione di 20 del sistema ionico (K) x 5 dello stesso sistema di numerazione (E) con il risultato di 100(0.000) di dracme ed esprime, quindi, la pezzatura dell'emeissione in modo diverso. Infatti un milione di dracme corrispondono a 500.000 didrammi. La ricorrenza del numero anche su altre monetazioni della Magna Grecia (ad esempio Turio) indica che anche in questi ambiti le emissioni di didrammi erano in genere di 500.000 pezzi. Ovviamente si tratta di un mio parere personale...
    2 punti
  19. In ambito celtico ritorna spesso una figura mitologica generalmente rappresentata barbuta e talvolta associata alla ruota o solamente rappresentata da quest'ultima. Si è molto dibattuto sull'attribuzione di un nome a questa divinità e una serie di rappresentazioni associate ad alcune dediche hanno spinto gli studiosi a identificare la divinità con Taranis (il cui nome significava "dio del tuono o dio tonante"), che troverebbe il suo corrispondente in Giove nel pantheon dei latini. Una delle sintesi migliori di questo insieme di rappresentazioni e attributi è data dalla famosa statua rinvenuta a Châtelet-sur-Meuse che rappresenta il cosiddetto "dio con la ruota" con in mano un probabile fascio di fulmini (tipico attributo del latino Giove): Un articolo disponibile in rete a questo link (http://bifrost.it/CELTI/Museo/Archeologia-Taranis.html#Chatelet) ben spiega questa figura mitologica: Numismaticamente parlando, troviamo una possibile rappresentazione di questa divinità in un sesterzio di emissione locale di Postumo. La moneta in questione proviene dal famoso Atelier II identificato con il sito di Chateaubleau a cui ho dedicato diversi interventi poi sintetizzati in questa discussione: Tale moneta è nota in due esemplari di cui uno proveniente dal ripostiglio di Mericourt-L'Abbé che trovate analizzato invece in questa discussione: Su questi due pezzi, Daniel Gricourt e Dominique Hollard hanno scritto un interessante saggio "Taranis, le dieu celtique a la roue remarques preliminaires" che potete leggere qui: https://www.persee.fr/doc/dha_0755-7256_1990_num_16_2_1491 L'esemplare proveniente dal ripostiglio di Mericourt-L'Abbé è stato venduto dal noto negozio numismatico francese CGB e queste sono le immagini del dritto e del rovescio: Per meglio comprendere il rovescio, Gricourt e Hollard analizzano entrambi i tipi noti e ne fanno poi una sintesi grafica: Ora, dopo questa breve analisi, volevo portarvi all'attenzione quest'altro esemplare imitativo che sarà venduto alla prossima asta iNumis di giugno: Postume, double sesterce, contrefaçon, atelier II, c.266 A/légende dégénérée; Tête radiée à droite R/légende dégénérée; Galère à droite Bronze 23,0 mm 9,14 g 12 h TTB, RR SENA 97 cf.m p.420 Proche de l'exemplaire m du catalogue dressé par D. Hollard, Cahiers de la SENA, 97, 1988, pp.414-422 Il particolare che ha suscitato il mio interesse sta al dritto e in particolar modo alla O stilizzata della legenda che qui viene fusa con la P dando origine a una vera e propria ruota (anche se con soli 4 raggi) che a mio avviso non trova una soddisfacente spiegazione nella mera degenerazione della legenda. Di sicuro l'incisore era illetterato, come lo era del resto anche l'autore del pezzo discusso in precedenza (probabilmente la matrice del dritto era stata ricavata da un pezzo ufficiale, ragione della correttezza della legenda rispetto a quella del rovescio!), ma non si spiega la rappresentazione delle lettere PO in una ruota... la O e la P sono tutto sommato facilmente riproponibili, specialmente la O. Il fatto che qui appaia in forma di ruota secondo me implica che l'incisore ha inteso la ruota quale parte integrante della legenda del dritto quasi fosse attributo identificativo della raffigurazione che sicuramente doveva sapere appartener all'imperatore Postumo, ma evidentemente qui interpretato come identificato in una divinità (locale?): busto nudo (non c'è traccia né di corazza né di drappeggio di mantello), barbuto e associato a una ruota... elementi che non possono non far pensare al dio celtico con la ruota (sia esso o meno Taranis). In più, nel sito di Chateaubleau sono attestati molteplici strutture di culto principali e secondarie. Di sicuro il santuario principale era legato a una fonte sorgiva locale e quindi a divinità d'acqua con poteri benefici e guaritrici, identificate in Mercurio Solitumaros (vedi: https://www.persee.fr/doc/dha_0755-7256_1999_num_25_2_1542), ma vi erano anche altri edifici di culto legati ad altre divinità locali come Epona di cui nel sito in questione sono state trovate diverse statuette di cavallo di chiara origine ex-voto (vedi https://www.persee.fr/doc/racf_0220-6617_1998_num_37_1_2790). Unendo un po' i ritrovamenti archeologici, le scoperte numismatiche e alcune suggestioni tutti legati a questo importantissimo sito, perché non cercare un riscontro delle simbologie rappresentate in queste emissioni locali con la presenza di luoghi di culto di grande frequentazione e importanza per le popolazioni della regione? E' ipotizzabile anche la presenza del culto di Taranis a Chateaubleau? O comunque è possibile legare il cavallo e la ruota a simbologie cultuali locali? Chi lo sa... probabilmente le mie sono solo suggestioni e andrebbero approfondite con i riscontri archeologici...
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  20. Buon giorno, volevo condividere questa "piccolina" appena entrata in collezione... e sentire i vostri pareri, grazie a tutti, Buona Pasqua.
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  21. Ciao a tutti, mi piacerebbe potessimo condividere, come da titolo, immagini di monete veneziane brutte. So per certo che molti di noi ne hanno ma che forse un po' si vergognano a mostrarle. Una serie di freaks che non avranno mai buone possibilità di vendita (e infatti le mie le tengo con affetto sapendo di essere forse il loro ultimo possessore). Ovviamente sono accette solo monete messe malissimo, bucate, graffiate, rotte, e soprattutto molto circolate. Diamo un ultimo saluto a queste povere sorelle minori.
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  22. Già. Chissà con quali esilaranti vignette il periodico parigino Charlie Hebdo commenterà questo disastro. M.
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  23. Ciao! I lavori di ristrutturazione costituiscono sempre un pericolo ..... legno, plastica, polistirolo, bombole di gas, mole, seghe e quant'altro necessario .... Vi dice niente l'incendio del teatro La Fenice? Anche allora erano in corso dei lavori di ristrutturazione.
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  24. Buonasera!! Ducatone da 124 soldi di Pasquale Cicogna. Moneta abbastanza distrutta!! Ma massaro molto raro!!
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  25. Tondello del Peso d’argento messicano. Stack's Bowers Galleries Sale #151 - November 2009 Baltimore Auction - Sessions C & D, Lot 9892, 12.11.2009 WORLD CROWNS & MINORS-MEXICO MEXICO. Revolution. Blank planchet for a Silver Peso, Possibly Cocahuatepec. 26.69 gms. Ex: Monroy Collection; EX: O.B. Windau. Edge flaw, toned. EXTREMELY FINE. Estimate $300-$500
    1 punto
  26. Era il bisnonno che le comprava non il nonno
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  27. Buonasera, ciò che resta della moneta non permette, almeno per la mia personale esperienza, una identificazione certa. Comunque credo di averla individuata in questo sesterzio che lei forse non trovava in Antonino Pio in quanto emesso invece da Adriano, per il figlio adottivo Antonino Pio: Mi farebbe piacere avere conferma dai più esperti. Cordiali saluti P.S.: l'esemplare raffigurato in SEAR ha la legenda PIE - TAS nel campo, quella del RIC II 1083A (con busto nudo) all'esergo, come in queste rispettivamente:
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  28. Wage Token - Finca Vizcaya 1 https://en.numista.com/catalogue/pieces92582.html
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  29. si ho deciso qualcosa, e ho trovato qualche venditore serio, poi anch'io ho iniziato a capire qualcosina in più ma sono sempre un neofita quindi i consigli sono ben accetti
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  30. Buon pomeriggio L'Utente si è da poco iscritto; vero è che ha aperto la discussione nella sezione "identificazione/valutazione/autenticità", ma forse è l'errore che fanno tanti nuovi iscritti che non hanno ancora dimestichezza con le sezioni. D'altra parte che cosa sia è già illustrato dal certificato; probabilmente ha voluto solo farcela vedere e lo ringraziamo per la condivisione. saluti luciano
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  31. Non è in discussione la possibilità che durante il processo produttivo si possano sfornare degli esemplari fallati (fra l'altro, sempre il pluricitato Col. Luppino ha dimostrato nella Bibb...oppss nel Suo libro "Stato e Collezionismo - Indagine sulla numismatica", come sia stato anche possibile realizzare volutamente e con un pò di..."buona volontà"...degli esemplari fallati ad hoc....). La questione da dirimere è piuttosto se e come questi esemplari fallati possano "genuinamente" fuoriuscire dall'Officina monetaria. Appare alquanto inspiegabile come, ad onta dei rigorosissimi controlli di qualità, possano riuscire a passare all'esterno della zecca certe "curiosità", come la ghiera del 500 Lire 1989 (post 4) o il 200 lire del 1987 (post 5), caratterizzati da un evidente difetto (un bel ...."bitorzolo") e che, dapprima dovrebbero venire prodotti dalle macchine senza non dico inceppamenti delle stesse ma neppure senza che neanche vengano inviati degli avvisi di anomalia; poi, sempre passando inosservati, come se nulla fosse, essi verrebbero automaticamente confezionati in rotolini da altri macchinari sofisticati e, cionondimeno, sempre senza rilevare alcuna anomalia, quanto meno riferita alla sagoma non conforme. Il tutto, sia chiaro, senza neanche voler considerare un'intervento umano di supervisione sulla produzione (pur previsto e doveroso), ma limitandoci all'"intelligenza" delle macchine di altissima precisione, quali sono le moderne presse monetarie e gli altri macchinari deputati alla produzione. Su altre produzioni "border line" e meno "vistose" se ne potrebbe anche discutere che possano "mischiarsi"alle regolari coniazioni, ma sarebbe prima il caso che si conoscessero innanzitutto i processi produttivi ed i rigorosi controlli automatizzati della moderna produzione monetale, per poi formulare delle verosimili ipotesi sulla possibilità che certi pezzi fallati finiscano, genuinamente, nell'ordinaria circolazione (perchè l'unica giustificazione sarebbe questa...non ve ne sono altre). M.
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  32. Un’ipotesi molto allettante che permetterebbe interessanti studi quantitativi ed economici...
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  33. @vathek1984@rorey36@Baylon@Malikalkamil temo mi abbiate preso sul serio. Se è così, dovrò rivedere i miei maldestri tentativi di fare dell'ironia. Vabbè, vi chiedo scusa. Quella moneta invece mi piace proprio perchè è un trait d'union tra i due imperi (uno in fieri) che hanno caratterizzato la storia a cavallo degli ultimi due secoli (tenete conto che io sono veneto e che, quand'ero piccolo, i nostri vecchi ricordavano ancora, talvolta con nostalgia, gli anni di Francesco Giuseppe). E' un periodo che, dal punto di vista numismatico, mi attrae in modo particolare, perchè è l'ultimo periodo in cui il denaro valeva per quello che era, non per quello che rappresentava; e ricordo ancora il giorno in cui, da bambino, mi regalarono le mie prime 500 lire d'argento (allora moneta corrente): non c'era confronto con 5 sciocchi pezzi di acciaio! Vorrà dire che mi divertirò a spostare, ogni tanto, il tallero austriaco da un vassoio all'altro, ma sempre ammirandolo con rispetto!
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  34. Questo primo tipo per Gex rimane difficile da reperire, la tua poi è in ottima conservazione. Si può vedere bene la sigla I dentro la corona, tutte quelle che ho visto presentavano questa particolarità, ed il punto fra le lettere C ed E. Molto bella!
    1 punto
  35. Questa moneta l' avevo addocchiata anch' io, avevo notato la variante ed ho confrontato con le altre che sono in collezione. Avendole già, ho rinunciato a puntare. Da un lato sono contento che sia andato a te Silvio @savoiardo
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  36. Beh qui c'è poco da scegliere, un tondello cosi.. poi con la testa di Italia e il dipinto di David mi pare d'uopo... Continuo a seguirti...
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  37. Cuba - Quarenta Centavos 1962 Al rovescio il ritratto di Camilo Cienfuegos, artefice insieme a Che Guevara e Fidel Castro, della cacciata del dittatore Fulgencio Batista.
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  38. Complimenti a Morello per il suo costante impegno divulgativo, e mi congratulo con tutti gli autori dell'ultimo quaderno di studi.
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  39. io e molto raro che commenti qualche post, ma togliere tutta la patina direi di storia è un sacrilegio, e con questo chiudo.
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  40. Si rovescio frutto del caso, una serie di eventi, la figura sotto è la Providentia, su cui è stata battuta sopra con il secondo conio di martello l’altro rovescio. allego un’immagine di un rovescio con la Providentia a scopo illustrativo.
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  41. Numismatica Ars Classica > Auction 114 Auction date: 6 May 2019 Lot number: 412 Lot description: The Roman Republic The Bellum Sociale. Denarius, Corfinium circa 90, AR 3.92 g. Laureate head of Italia l.; behind, ITALIA. Rev. Oath-taking scene: Eight soldiers, four on each side, pointing their swords at pig held by kneeling youth; in the background, standard. In exergue A. Sydenham 621. Campana 59. RBW 1214 (this coin). Historia Numorum Italy 408. Rare and in exceptional condition for the issue, possibly the finest specimen known. Virtually as struck and almost Fdc Ex NAC -Spink Taisei 16 November 1994, Steinberg, 26; NAC 9, 1996, 640 and NAC 61, 2001, RBW part I, 1209 sales. Estimate: 10000 CHF ILLUSTRAZIONE: PARTICOLARE DEL "GIURAMENTO DEGLI ORAZI", DIPINTO DI JACQUES-LOUIS DAVID
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti, non mi sembra di aver mai detto che provengono dalla circolazione, lo so benissimo anch'io che era impossibile che queste pseudo monete uscissero dalla zecca legalmente ma coso posso farci se subisco il fascino degli errori, voluti o meno, di conio? Ogni tanto salta fuori il discorso della speculazione ma forse in tanti non si rendono conto che il settore del collezionismo in generale è fatto di speculazioni... La discussione era partita per dare un po' di sale alla sezione senza avere la pretesa di esserne scientifica ma giusto per vedere qualcosa di diverso e particolare, quindi se proprio ste monete non vi piacciono non sentitevi in dovere di guardarle o commentarle... Buona domenica delle palme a tutti...
    1 punto
  43. Ho incominciato a vedere questo nuovo numero, il bello di questa rivista e’ che ai contributi di grandi della nostra numismatica si alternino anche interessanti contributi di giovani della nostra numismatica che fanno ben sperare anche in una continuità degli studiosi, mi riferisco in particolare a Canoro e Moretti per questo numero, ma comunque ce ne sono altri e ben fa Morello a dargli voce .
    1 punto
  44. E' qui il punto: una moneta dovrebbe valere per la cifra indicata su di essa e poter essere utilizzata come merce di scambio negli acquisti di altre merci, commemorativa o no che sia; il valore "facciale" dovrebbe essere certo sensibilmente superiore a quello del metallo nobile contenuto. Le ultime monete in metallo nobile degne di questo nome sono le 500 lire "caravelle", almeno fino alla data di reale utilizzo. Tutto il resto, argento e oro, storia della lira e emissioni simili servono solo agli speculatori e a creare disillusione e disaffezione ai clienti qualora volessero disfarsi dei loro acquisti.
    1 punto
  45. Certo non è facile decidere in che sezione inserire questa "cosa": medaglia non è, moneta (nel senso morale del termine) nemmeno, servirebbe una sezione "oggetti speculativi non altrimenti identificati", nella quale postare questa roba il cui prezzo non credo sarà il tradizionale "tre per due" dei supermercati, ma piuttosto il 10 per uno, se basta.
    1 punto
  46. .... Aggiungerei anche Ferdinando IV?
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  47. Osservavo tante belle monete di Gioacchino Napoleone, complimenti a tutti... di seguito posto le mie abbastanza carucce per la tipologia...!
    1 punto
  48. Sono felice di leggerti. Jagd e Corsodinazione stanno bene e senza preoccupazioni. grazie a dizzeta , matteo , adolfos e alainrib
    1 punto
  49. Buon pomeriggio Hai chiesto niente ..... certamente l'argomento è intrigante ma, personalmente, non ti so aiutare. Come potrai ben immaginare, più si va indietro nel tempo e più è difficile trovare indicazioni sul costo della vita quotidiana, sul costo delle merci e dei servizi. Se qualche cosa si riesce a trovare grazie a qualche diarista o autore di scritti del 1500 o giù di li, che si è preso la briga di documentare questo genere di informazioni, trovarne qualcuno del 1200 è impresa ardua, anche per l'analfabetismo imperante. Forse si trovano scritti che includono movimenti pecuniari di notai relativamente a contratti e/o transazioni, oppure scritti di qualche magistratura o parrocchia, ma certamente non si trova il costo del pane, del vino, delle galline o dei pesci. Mi resta da controllare il "Capitolar dalle broche", che è il registro presente in zecca dove venivano scritte le informazioni più importanti che riguardavano il lavoro che vi veniva svolto, ma non posso farlo ora. Direi di aggiornarci più avanti. saluti luciano
    1 punto
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