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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/11/19 in tutte le aree

  1. Mi hanno dato i compiti da fare a casa e per qualche tempo avrò da studiare. Ma che barba.... Ciaoooooo
    5 punti
  2. Salve a tutti secondo voi Ranieri oppure Allegretti? Così, solo per ravvivare un poco la sezione che pare "tirare le cuoia" Cari saluti
    4 punti
  3. Io ho sempre pensato che ci voglia molta pazienza in particolare con chi inizia, in fondo si può poi tutto anche spostare 10 discussioni al giorno, l’importante e’ seminare e questo facciamo da sempre qui, questo e’ un luogo dove gli appassionati si incontrano e si scambiano opinioni, siamo tutti uguali chi sa, chi sa abbastanza, chi inizia, Lamoneta non e’ l’Universita’, la mission e’ fare avvicinare a questo mondo fantastico della storia e delle monete, se si riesce con qualcuno potremo dire di avere fatto quello che e’ nel Regolamento di Lamoneta, divulgare e coinvolgere, e’ il nostro impegno da volontari quali siamo e io sento di averlo fatto sia qui che nel mondo reale perché semplicemente credo in tutto questo. Spesso non è indubbiamente facile, ma quanti poi da qui sono partiti e oggi sono in vari ambiti della numismatica ? Tanti ...magari non ricordano, ma da qui e’ partito un gruppo importante. I nuovi ? E’ fondamentale in primis esserci alle presentazioni, e’ il biglietto da visita, c’e’ una ricchezza umana su cui lavorare poi effettivamente trovi lo sgarbato, chi non ringrazia, ma personalmente quello che non mi piace più che altro e’ quando utenti esperti e conosciuti non seguono il rispetto, il lavoro fatto, anche l’anzianita’ di chi ha contribuito nei fatti, questo e’ piu’ grave, certo anni fa il gruppo storico lamonetiano era un esempio di sincerità e di reciproca stima, di empatia e condivisione, oggi non e’ così ma in fondo siamo tutti appassionati e quindi un obiettivo in comune, un denominatore comune c’e e ci dovrebbe legare per sempre o sbaglio ?
    4 punti
  4. Buongiorno se pure le foto non rendono l'esatta situazione, lo stato di conservazione è buono, direi SPL, alcune ondulazioni la penalizzano ma vedo la carta ancora croccante e gradevole. Potrei dire, senza alcun dubbio, che vale sicuramente 50 euro Ti ringrazio per avermi dato l'occasione di poter rispondere Tennison
    4 punti
  5. Ciao a tutti, discussione interessante ed, a mio modo di vedere, educativa e rappresentativa delle molteplici anime che popolano e rendono godibile questo angolo di mondo. Trovo sia giusto avere pazienza per accogliere i neofiti ed educarli alle buone maniere e al giusto approccio alla storia ed alla numismatica, così come ci vuole fermezza nel disincentivare chi ritiene che tutto sia dovuto e manifesti apertamente solo il desiderio di una quotazione fine a se stessa. Siamo in tanti, anche silenziosi, ma ciò non vuole dire poco attenti o disinteressati alle dinamiche del forum. Purtroppo a volte impegni pressanti distolgono un poco l'attenzione da questo splendido hobby che fortunatamente per alcuni di noi riesce a riempire completamente la giornata mentre per altri ne illumina solo un piccolo scorcio, magari notturno come avviene per me ora. Personalme mi sono imbattuto in questo sito per caso, proprio alla ricerca di informazioni, anche di carattere pecuniario, per poi frequentarlo assiduamente, magari anche solo per pochi minuti, anche solo leggendo, ormai da quasi due anni. La passione è cresciuta,il tempo disponibile purtroppo non altrettanto, ma aver avuto la possibilità di leggere centinaia di interventi e spiegazioni mi ha insegnato tantissimo e spronato ad approfondire sempre più. Grazie e scusate se sono stato un po' prolisso!
    4 punti
  6. Berlusconi si è dimesso, dopo aver negato per tre anni che in Italia ci fosse la crisi (ricordi "i ristoranti sono tutti pieni" e "sugli aerei non si trova un posto", detto ancora poche settimane prima di dimettersi?), quando non ha più potuto continuare a negare, e anziché assumersi le sue responsabilità e prendere le ormai necessarie, impopolari misure, ha preferito "abdicare", lasciando la patata bollente nelle mani di Monti. Un governo, quello del professore, che Berlusconi ha appoggiato in tutto, poiché, come hai fatto giustamente notare, in quel parlamento il suo partito continuava ad avere la maggioranza, e senza il suo appoggio nessuna legge, dalla Fornero alla prescrizione anticipata delle lire, avrebbe potuto essere approvata. Ma le elezioni anticipate sarebbero state comunque possibili se a volerle fosse stato Bersani, che in quel momento, con la popolarità di Berlusconi ai minimi storici, e i 5 stelle non ancora pronti per una competizione nazionale, le avrebbe vinte a mani basse. Poi, però, sarebbe toccato a lui prendere le misure prese da Monti, e nemmeno lui se l'è sentita, e così entrambi, Berlusconi e Bersani, hanno spalancato la porta al governo tecnico, votandone poi tutti i provvedimenti. Sarebbbe possibile avere la fonte di questa notizia? Lo chiedo senza polemica, in effetti non ne so nulla, e mi piacerebbe approfondire la questione. petronius
    3 punti
  7. Ciao! Veramente bella; l'unica nota stonata è la testa di S. Trifone, che assomiglia ad un robot di Guerre Stellari. saluti luciano
    3 punti
  8. Io mi sono rimandato da solo ed essendo impegnato a settembre sono andato subito a studiare ?. Argomento poco noto al sottoscritto ma di indubbio interesse. "La libbra del volterrano delle stelle tiene oncie dieci e due terzi di ariento fine. La libbra dei piccioli volterrani casolesi tiene once una e un terzo di ariento fino" . Ed ecco la parte iniziale del documento in cui Ranuccio autorizza la coniazione di monete nei castelli del vescovado. Tratto da A. Lisini "Le monete e le zecche di Volterra, Montieri, Berignone e Casole", in RIN 1909, pag. 454.
    3 punti
  9. Nessuno ha urlato allo scandalo, non ha chiesto nessuna identificazione ma come al solito si scopre (dopo, ma si immaginava) che è in cerca del valore, non c'è l'ombra di mezza foto in tutta la discussione. Prima di dirti io quale sarebbe il problema la domanda la faccio io a te, ma hai visto e letto la discussione? Da come hai risposto dico proprio di no! Qui si parla che qualche pirla nella discussione avrebbe dovuto smanettare per trovargli il valore di NOVANTADUE monete, non una e non cinque, ma NOVANTADUE, il che tradotto vuol dire che, anche il più ferrato e con la memoria di ferro, ci avrebbe impiegato almeno 20 minuti! Se permetti almeno mezza foto non è che mi piacerebbe vederla, ma la pretendo, anche perchè pare che l'utente siano almeno 28 ore che lavora?.
    3 punti
  10. Il mistero s'infittisce ? Ra..cc.o A...g...ti - Officina di ....le
    3 punti
  11. Buongiorno, segnalo che da domani fino al 9 giugno a Padova presso Palazzo Zuckermann ci sarà una mostra con una selezione di antiche monete e delle opere numismatiche più significative stampate in Italia e in Europa dal XVI al XVIII secolo Link http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/sotto-il-torchio Invito http://www.socnumit.org/doc/Padova20190412I.pdf
    2 punti
  12. Guardate che splendore passerà presto in asta (Numismatica Ars Classica, Auction 114, lot 44, del 6 maggio 2019)... Avete mai visto un toro androprosopo più possente di questo? Gela. Tetradrachm circa 415-405, AR 16.48 g. ΓΕ – ΛΩ – [ΙΩ – Ν] Fast quadriga driven r. by Nike, holding kentron and reins; above eagle flying r. and, in exergue, large pellet. Rev. ΓΕΛΑΣ retrograde Forepart of man-headed bull (the river-god Gela) advancing l. through reeds; ibis and garlanded altar before his mid section. In l. field, fish swimming upwards and above, barley grain. Jenkins O 96 / reverse unlisted. Of the highest rarity, the finest of only two specimens known. A spectacular reverse composition, undoubtedly one of the most interesting of the mint of Gela. Perfectly struck on a full flan. Old cabinet tone and about extremely fine Ex SBV Zürich 1, 1977, 52 and NAC 9, 1996, 155 sales. From the A.D.M. and Harald Salvesen collections. In 689/8 BC, Gela was jointly founded by colonists from the Rhodian city of Lindos and a group of Cretans. Despite conflicts with the native Sicanian peoples, Gela prospered and by the early sixth century BC the city was extending its influence into western Sicily by founding Acragas. By the end of the century, however, political discord in the city had permitted Cleander, the son of Pantares, to overthrow the traditional oligarchic government and establish himself as tyrant in 505 BC. Although Cleander was later assassinated by the city's democratic faction, this did not prevent his son, Hippocrates, from becoming the new tyrant of Gela in 498 BC. Under Hippocrates the power of Gela expanded immensely as his mercenary armies conquered the Greek cities of Callipolis, Leontini, Naxos, and Zankle. Victory over Syracuse also resulted in the addition of Camarina to Hippocrates' Geloan empire. Although the Geloans still desired a return to constitutional government, after the death of Hippocrates in 491 BC, the tyranny was assumed by Gelon, a former bodyguard of Hippocrates. Gelon not only preserved previous gains but even captured Syracuse, where he became the founder of the city's Deinomenid dynasty of tyrants. Syracuse became Gelon's new capital and Gela was left to be administered by his brother, Hieron. When Gelon died in 485 BC, Hieron succeeded to the tyranny at Syracuse and Gela was ruled in turn by his brother, Polyzelos. However, by the mid-fifth century BC the tyranny was abolished and the old oligarchic government was restored at Gela. In the late fifth century BC, Gela was notable as one of the first Sicilian Greek cities to contribute military aid to Syracuse when it became the primary target of the Athenian Sicilian Expedition in 415–413 BC. When the Carthaginians besieged Gela's old colony, Acragas, in 406 BC, the Geloans also dispatched reinforcements and, after the city fell, provided refuge to the homeless Acragantines. The Geloans faced the same tidal wave of Carthaginian arms in 405 BC, but received little aid from Syracuse and its tyrant, Dionysios I. The city was overwhelmed and destroyed, but the Carthaginians permitted those who had fled to return on the condition that they would not rebuild the fortification walls and pay tribute to Carthage-cold comfort for a people who had once been the preeminent power in Sicily. The present tetradrachm, which is the better of just two known, was struck in the period between the Sicilian Expedition and the Carthaginian conquest probably to finance the numerous military campaigns in which Gela was engaged. The types of quadriga and man-faced bull are traditional at Gela, going back to the early fifth century BC and the age of the great tyrants; however, here they have been updated to keep pace with the artistic developments of Syracusan coinage. Whereas the old quadriga was of the slow variety and driven by a human charioteer crowned by Nike, here Nike drives the chariot herself at what seems to be breakneck speed. Likewise, while the man-faced bull reverse, representing the local river-god, Gela, was a commonplace image on previous Geloan coins, here he is placed in context. The man-faced bull advances out of his comfortable river-bed surrounded by reeds and bulrushes in the company of an ibis to receive the sacrifice made at a nearby altar. This type is remarkable not only for its artistry but also for the way it illustrates the depth of Greek belief in nature deities like river-gods. Gela was considered a real divine presence that, if a worshipper was fortunate, might actually come forth to accept the gifts offered to him. Estimate: 45000 CHF
    2 punti
  13. Lunedì 1 aprile ho avuto il piacere di assistere ad un interessante incontro nell'aula Celio dell'università di Bologna (via Zamboni 38, quinto piano) intitolato "Confini etnici e territoriali nella Cisalpina romana" tenuto dalla professoressa Elvira Migliario (ora insegnante universitaria a Trento), con presentazione della professoressa Francesca Cenerini, che ho avuto il piacere di conoscere ed avere come insegnante di storia romana. L'incontro, durato circa due ore, ha messo in luce molte problematiche legate alla precisa delimitazione territoriale ed etnica della Cisalpina, con l'analisi numerose fonti primarie e secondarie-letterarie in merito alla questione. In particolare sono rimasto incuriosito da delle particolari iscrizioni bronzee citate dalla prof.ssa Migliario e che qui desidero approfondire: i catasti veronesi, due frammenti (A e B) che richiedono una attenta lettura per essere compresi. Entrambi i frammenti sono stati rinvenuti nello scavo del criptoportico del complesso capitolino in corte Sgarzerie (Verona). “Il primo frammento bronzeo ritrovato, che oggi chiamiamo catasto A”, ricorda Giuliana Cavalieri Manasse, già responsabile a Verona della soprintendenza ai Beni archeologici del Veneto, e maggior studioso dei catasti veronesi, “è stato rinvenuto nell’agosto 1996 da Simon Thompson, che aveva subito riconosciuto si trattasse di una lastra con la registrazione di celle di centuriazione. L’entusiasmo fu contagioso e le ricerche proseguirono subito sperando di trovare altri frammenti della stessa tavola catastale, ma solo tre anni dopo si recuperò il secondo frammento che, comunque, apparteneva a un altro catasto”. Il criptoportico di Verona, dove da un anno è attiva l’associazione Archeonaute con visite guidate, è un’imponente struttura sotterranea che sosteneva la terrazza su cui era posto il più importante tempio cittadino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva). Tale edificio, il più grande di Verona e tra i più vasti dell’Italia romana (35 metri di larghezza, 42 m di lunghezza e circa 26 di altezza) era inquadrato da un triportico a due navate, il cui impianto ricalcava quello del sottostante criptoportico. “Costruito nel corso della seconda metà del I secolo a.C.”, continua Cavalieri Manasse, “il grandioso complesso capitolino (esteso su un’area di circa 6000 mq) ripeteva uno schema architettonico (criptoportico, terrazza, triportico, tempio) assai comune nelle città romane a partire da quest’epoca”. Nel criptoportico, oltre ai due frammenti di tavole catastali, sono stati rinvenuti numerosi minuti pezzi di lastre inscritte, di vario genere e di diverse epoche, lavorate con grande accuratezza e spesso in marmi di pregio. “Leggendo i testi, si deduce che si trattava di atti ufficiali: decreti, liste di magistrati e di imperatori. Questi, insieme alle “formae” (tavole catastali), dovevano essere in origine esposti nel triportico soprastante il criptoportico, che svolgeva quindi funzione di archivio cittadino (tabularium)”. Dopo l’abbandono e il successivo spoglio del complesso, tra la seconda metà del IV e il V secolo d.C., di tali documenti pubblici, demoliti e asportati per riusi e rifusioni, rimasero solo piccoli residui, finiti nel criptoportico quando le sue volte collassarono. “Negli sconvolgimenti che accompagnarono la fine dell’impero romano”, sottolinea l’archeologa della soprintendenza, “gli atti fondiari vennero accuratamente distrutti per cancellare ogni traccia dell’antico regime proprietario. Da qui dipende l’eccezionale rarità dei reperti veronesi”. CATASTO A. Il Catasto A è un frammento di bronzo delle dimensioni di 24.1 x 16 cm e dello spessore di 0.4 cm, databile tra il 40 e il 30 a.C. “Osservando la lastra di bronzo”, spiega Cavalieri Manasse, “si capisce che costituiva l’angolo superiore sinistro di una tavola di bronzo, con terminazione superiore a doppio spiovente, che reca incisa una serie di righe orizzontali e verticali formanti un reticolo: sono le celle della centuriazione”. Nei riquadri sono segnate le coordinate relative al posizionamento dei fondi sul terreno centuriato (DD sta per “dextra decumanum”: a destra del decumano massimo; VK per “ultra kardinem”: al di là del cardine massimo), le loro misure in iugeri e sottomultipli dello iugero (l’unità di misura dei terreni agricoli in età romana pari a 2518 mq), i nomi dei proprietari. “Si tratta di un rarissimo esempio di catasto rurale inciso su bronzo (“forma”, in latino)”, continua l’archeologa. “Fu realizzato subito dopo un intervento di centuriazione dell’agro di pertinenza della città, ovvero dopo le operazioni di bonifica, generale riassetto e suddivisione dei terreni, in vista di assegnazioni anche ai veterani delle guerre augustee. In tali documenti che svolgevano al tempo stesso funzione amministrativo-fiscale, venivano registrate anche le proprietà già esistenti come è il caso per i personaggi menzionati nelle iscrizioni di tre delle sei caselle interamente conservate che non sono nuovi assegnatari, ma da tempo proprietari dei terreni”. Partendo da sinistra, nella prima cella è indicato Caio Cornelio Agatone padrone di un podere di poco più di 43 ettari; nella seconda invece compaiono due proprietari: Caio Minucio, figlio di Tito, e Marco Clodio Pulcro, rispettivamente con circa 35 e 9 ettari. Infine nella terza compaiono Marco Magio e Publio Valerio, che possiedono l’uno intorno a 28 ettari, l’altro poco più di 13. “I nomi di costoro, con l’eccezione del solo Minucius”, ricordano gli studiosi, “sono frequenti nelle iscrizioni veronesi e appartengono a famiglie attestate nella zona già dalla prima metà o dai decenni centrali del I sec. a.C.”. Nella parte superiore della tavola invece le caselle non recano iscrizioni: si potrebbe trattare di “subseciva”, cioè di terreni che per varie ragioni, tra cui la cattiva qualità dei suoli, non potevano essere assegnati o non lo erano ancora stati. Sul catasto A sono dunque registrate grosse porzioni di terreno appartenenti a personaggi del notabilariato veronese che, secondo Giuliana Cavalieri Manasse, si riferiscono alla centuriazione della Val d’Illasi. Come si è giunti a questa ipotesi? Il territorio veronese in età romana era molto più vasto dell’attuale provincia perché occupava aree oggi sotto Brescia e Mantova. Eppure sono giunti fino a noi solo poche zone che conservano indizi di antiche suddivisioni agrarie. Tracce di centuriazione sono state individuate in val d’Illasi, a nord e a sud della via Postumia, che forse ne costituisce il decumano massimo, e nelle Valli Grandi Veronesi, tra il Bastione di San Michele e il Naviglio Bussè e tra il Naviglio Bussè e il Tartaro. L’ipotesi che il frammento di catasto A sia riferibile alla centuriazione della val d’Illasi si basa sulla coincidenza cronologica tra l’epoca di realizzazione di tale intervento agrario e quella di redazione del documento e sul fatto che nel ricco patrimonio epigrafico del territorio tra Tregnago e Colognola ai Colli, in più casi, ricorrono gli stessi gentilizi (nomi di famiglia) presenti nel frammento bronzeo. In particolare a Colognola, presso Pontesello, era conservata almeno fino agli inizi del ‘900 un’epigrafe funeraria, incisa su roccia, menzionante Lucio Magio figlio di Marco. Costui doveva essere il fratello di Marco Magio, figlio di Marco, che figura nel catasto A. È probabile che i due fratelli possedessero terreni nella stessa area centuriata, che andrebbe quindi identificata con la zona della val d’Illasi. CATASTO B. Una situazione completamente diversa è quella rappresentata dal secondo frammento di bronzo, il catasto B, che misura 12 x 17.5 cm ed è spesso 0.2 cm. “È un inedito”, interviene Giovannella Cresci Marrone, docente di Storia romana all’università Ca’ Foscari di Venezia, che ha approfondito lo studio del frammento. “I due frammenti non appartengono alla stessa lastra. Quella del catasto B è meno spessa, quindi è un catasto diverso che censiva sempre delle proprietà terriere ma in questo caso i proprietari erano celti, e non cittadini romani. Rispetto al catasto A qui sono registrate proprietà terriere più piccole che non sono comprese all’interno di una centuriazione. E poi c’è un elemento anomalo: una linea discontinua che potrebbe rappresentare una strada o un confine”. Vediamo meglio il frammento. Fa parte di una lastra di bronzo, probabilmente una piccola porzione interna, suddivisa come il catasto A in caselle quadrangolari. Si conservano tracce di sette celle, quattro delle quali iscritte. Tra queste è ben leggibile la sola casella centrale, quasi integra. Vi figurano incolonnati a sinistra i nomi dei proprietari (sette in tutto, singoli o famiglie) e a destra le misure delle terre possedute. Lo stesso schema presentavano altre tre celle, a giudicare dai resti di testo superstiti. Anche questo frammento appartiene a una lastra identificabile come una “forma” del territorio veronese, ma diversa da quella di cui fa parte il catasto A. Differenti sono infatti le caratteristiche tecniche della tavola, di spessore molto più sottile, e quelle dell’incisione (reticolo tracciato con segno leggerissimo, grafia con caratteri molto più accurati). Le celle inoltre sono più ampie e non vi figura alcuna coordinata di localizzazione di centuriazione. “Lo schema a campi quadrangolari”, continua l’esperta, “qui è solo un espediente grafico per posizionare topograficamente le proprietà terriere che, a giudicare dai nomi, sembrano appartenere a vecchi proprietari indigeni. Si tratta senza dubbio di personaggi appartenenti al sostrato celtico della popolazione; tipicamente celtica è infatti l’onomastica (Bitunci, Vindilli, Segomari, ecc). Costoro, diversamente dai personaggi del catasto A, sono proprietari di appezzamenti di terreno di dimensioni piuttosto ridotte (da tre quarti di ettaro a circa 12 ettari)”. Infine, mentre nell’altro documento sono assenti indicazioni connesse alle caratteristiche fisiche del territorio, questo è caratterizzato da una notazione topografica: un solco fortemente inciso, dapprima rettilineo e poi piegato verso destra con andamento spezzato, in cui è forse da riconoscere –come si diceva- una strada”. Il pezzo, parte di una mappa censitaria, è rispetto al precedente di qualche decennio più antico o contemporaneo. “Per ora non abbiamo dati per chiarirlo”, ammette Giovannella Cresci. “Se fosse coevo al catasto A dimostrerebbe l’esistenza a Verona di una enclave di famiglie galliche prive della cittadinanza romana. Se fosse precedente, allora si potrebbe collocare dopo l’89 a.C. quando fu concesso il diritto latino ai transpadani. Comunque i due catasti fissano due momenti importanti della fase di romanizzazione del territorio veronese nel I sec. a.C.: l’estensione del diritto latino e la cittadinanza romana a Verona”.
    2 punti
  14. onestamente l unica cosa condivisibile è la prima riga (che non cito)... "tanto per provocare"... capisco che la vita sul forum langua...però...cercare sempre e soltanto spunti polemici..mah quando una moneta è postata nella sezione corretta, quando si chiede per favore e per cortesia, quando non c è malafede o malcelata furbizia...mi chiedo .. ma che male c è??? mica puoi pretendere che prima di postare una moneta (e anche se fosse soltanto la bramosia o la speranza di avere avuto una botta di..fortuna.) si debba iscriversi al forum, passare un periodo di "apprendistato", leggersi 3-4 tomi, andare ad una dozzina di convegni, comprare 10 manuali e poi forse poter lecitamente chiedere? Questo forum esiste anche per questo, aiutare chi non mastica di numismatica ad identificare le proprie monete. O anche chi mastica ma evidentemente non mastica cosi bene.. e se ad una richiesta non si vuole o non si può rispondere...basta per l appunto non rispondere..
    2 punti
  15. Ciao! Come entrare in un negozio della Lindt! saluti luciano
    2 punti
  16. Dai ...c’e’ di peggio, tienici informati, grande Adolfo e anche grande @fedafa che saluto, certo che anni fa ...che gruppo ...però mai dire mai, seminiamo e continiamo noi vecchietti ?...
    2 punti
  17. Già anni fa qualcuno scrisse un post, ahimè foriero, dal titolo "lenta agonia di una sezione" ma è passato tanto tempo e direi che siamo oramai già al "de profundis". Bella monetina @adolfos c'è poco da aggiungere se non che il CNI la attribuisce a Berignone per il resto tutto come da catalogo, aggiungo quindi. MIR 32. PS. @Fufluns passa più spesso a trovarci che ne abbiamo bisogno.
    2 punti
  18. .... Aggiungerei anche Ferdinando IV?
    2 punti
  19. Francese, dovrebbe essere un obolo visto il peso molto contenuto. https://www.ma-shops.com/ars/item.php?id=471&curr=USD&lang=it
    2 punti
  20. Heritage World Coin Auctions > CSNS Signature Sale 3073 Auction date: 25 April 2019 Lot number: 30307 Ancients Hadrian (AD 117-138). AV aureus (19mm, 7.25 gm, 6h). ANACS EF 45. Rome, AD 119-122. IMP CAESAR TRAIAN-HADRIANVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust of Hadrian right, seen from front / P M TR P-COS III, Jupiter standing three-quarters to right, head slightly to left, nude but for chlamys over left shoulder, thunderbolt at side in right hand, scepter in left. RIC II 63c. Calicó 1301. Struck from artistic dies with areas of light orange toning around the devices. Estimate: 5000-6000 USD
    2 punti
  21. Diamo una traccia ulteriore al dritto in leggenda e’ svelato il mistero ...però sveliamolo ...? E poi che officina a questo punto Volterra, Casole ....?
    2 punti
  22. Il principale ‘nemico’ presente nelle tasche per monete è il polivinilcloruro in quanto fonte di cloro che a lungo andare può interagire con il rame di una moneta di questo metallo o di bronzo o della lega di cui è composta una moneta d’argento, formando cloruro rameoso che in presenza di umidità porta a quel fenomeno distruttivo noto come “cancro del bronzo”. Per questo motivo il PVC è stato bandito da questo uso. Il polimero ‘amico’ delle monete è la cellulosa, componente delle bustine di cellofan dove è consigliabile introdurre e avvolgere una moneta che va poi inserita in una tasca di materiale più rigido. Il termine ‘acetato’ si riferisce al materiale ottenuto per acetilazione parziale o totale della cellulosa. Prendo dalla rete queste formule che mostrano la differenza tra la cellulosa, polimero del glucosio con tre gruppi ossidrilici per anello (a sinistra), e il diacetato di cellulosa ottenuto per acetilazione di due dei tre ossidrili per anello. Il rame presente in una moneta a diretto contatto con il diacetato potrebbe “attirare” dell’acido acetico proveniente dalla deacetilazione degli ossidrili e formare acetato di rame. Notare che il cosiddetto ‘verderame’ è chimicamente acetato basico di rame, esistente in più varietà azzurro e verde (tralascio le rispettive formule chimiche).
    2 punti
  23. La passione e l'humana pietas insita in ognuno di noi, ci può sicuramente aiutare nella "mission" che contraddistingue questo forum, e a quanto mi pare di vedere questa "mission" non è impossibile da realizzarsi...
    2 punti
  24. Si potrebbe essere una A sormontata da croce in effetti, anche la posizione è quella, comunque a mio parere non vi sono dubbi sul fatto che questa sia un 8 Reals di Filippo III riconiato con le impronte di un 10 Reali di Filippo II.
    2 punti
  25. Buon giorno, nel 2010 sono state identificate delle pitture rupestri paleolitiche sulle pareti della Grotta di San Romualdo presso il Canale di Leme (Rovigno). Si tratta di una cavità nota per i depositi archeologici e in questi giorni è stata data notizia a livello internazionale. Il Canal di Leme è una sorta di fiordo che si addentra verso l'interno. Per curiosità, fu la location del film con Kirk Douglas sui vichinghi (del 1958). La Grotta è situata sui fianchi della vallata. https://visitkanfanar.hr/it/attrazioni/grotta-di-romualdo/ Porgo alla vostra attenzione questo articolo che illustra la scoperta e le immagini di alcune figure ritrovate: https://www.heritagedaily.com/2019/04/archaeologists-identify-first-prehistoric-figurative-cave-art-in-balkans/123317 Infine , di "balcanico" l'Istria ha ben poco... ma tant'è. Ciao Illyricum
    2 punti
  26. nelle mie varie ricerche, grazie a @Marcus Didius su The Celator Vol. 13 No. 09 Sep 1999, trovo un tremisse di Odoacre venduto all'asta CNG XXVI (11 June 1993) CNG 26 … se qualcuno avesse il catalogo, sarei felice di vedere la descrizione…. il tremisse è strano… strano perché apparentemente al dritto di questo "Odoacre" invece di Zenone abbiamo Arcadio (????) … e poi… un Arcadio ribattuto su un Romolo (???) il cui lettering non è per nulla conforme al periodo... prima di bollarla come falsa, vorrei vedere bene una foto da catalogo e una descrizione…. comunque eccovi la moneta non conosco il peso, ma la cosa interessante è che pare ribattuto su un noto e falso semisse di Romolo…. già discusso su lamoneta...
    1 punto
  27. E non dimentichiamo un altro obbrobrio elevato alla massima potenza! marrone e verde... che accoppiata Questa non si può vedere nemmeno se la si incornicia in oro zecchino!
    1 punto
  28. Da qualche uccellino ...? mi parlano di un convegno importante, preparato nei dettagli, quindi penso ne valga sicuramente la pena !
    1 punto
  29. ...e di assegni si tratta, infatti. I due titoli provvisori, da 5000 e 10000, vennero approntati dalla Banca d'Italia in tutta fretta partendo dal "template" dei vaglia cambiari dell'epoca. Vi allego la foto di un vaglia cambiario emesso dalla Banca d'Italia di Pola nel 1947, in vendita qualche tempo fa su eBay. Salvai la foto proprio per la somiglianza con il titolo provvisorio. Se ne parlò anche in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/102503-vaglia-cambiari-bi-vs-titoli-provvisori-1945-50/ Concordo. Personalmente, colleziono solo per tipologia ma cerco di inserire nella collezione banconote uguali ma con sigilli differenti. Non sempre è semplice, infatti mi mancano rarità come i titoli provvisori testina, la 5000 Rep.Marinare testina, la 500 lire Barbetti medusa etc. Non ho nessuna fretta di acquistarle, per ora ho reperito alcune tipologie meno comuni ma comunque abbordabili (esempio la 1000 lire Barbetti medusa e la 1000 lire "ornata di perle" testina) ma, indubbiamente, quelli che mi mancano sono i pezzi più pregiati.
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  30. Prima di accendere però sentiamo @adolfos ?
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  31. Faccio ammenda, è vero.
    1 punto
  32. Ciao, Immaginavo che intendevi come D/ il ramo di quercia. Mi potresti spiegare i motivi? Lo chiedo perché, quello che sapevo e quello che i cataloghi dicono è il contrario
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  33. Buongiorno, la tua moneta è coniata al bilanciere e di conseguenza non riporta il simbolo del coniatore davanti al busto del re, pratica in uso solo con la coniazione a martello...
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  34. Non si può che concordare con @Borghese decaduto e @PriamoB Il forum nel tempo è diventato un punto di riferimento fondamentale per i numismatici e non solo anche per chi vorrebbe solo sapere se è diventato ricco. E' giusto e corretto a mio avviso dare risposta a tutti quelli che si approcciano al forum con garbo e cortesia chissà …. può darsi che troveremo altri @Chiappara Fabio I maleducati ci sono sempre stati e ci saranno ma questi individui lo sono nella vita non solo nell'approccio del forum basterebbe che tutti noi ci limitassimo a non rispondere ai quesiti
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  35. Taglio: 2 euro cc Nazione: Italia Anno: 2017 B Tiratura: 1.487.700 Conservazione: Spl Località: Bologna Taglio: 2 euro cc Nazione: Austria Anno: 2016 Tiratura: 15.940.000 Conservazione: BB Località: Bologna
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  36. Questo è un'altro chiaro esempio di quanto la conservazione possa incidere sulla rarità.. I soli reduci la rincorro da anni, ed è fra le mie preferite.. Quando si vedono i caratteri del volto della regina e le rigature della fascia dello zodiaco, possiamo iniziare a parlarne per questa che è una delle tipologie più ostiche. Il tuo esemplare è davvero apprezzabile. Me me feci scappare uno anni or sono spettacolare, pensando di poter risparmiare attendendo... E' proprio vero che il treno passa solo una volta.. Poi adesso sono aumentati ancor di più i collezionisti e quindi in alcuni casi salta pure le fermate..
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  37. Discussione molto bella e condivisibile, quando si leggono certe richieste in cui magari le foto sono assenti oppure che sembrano fatte attraverso la nebbia di una risaia a novembre di notte senza nemmeno la luce della luna il dubbio che l'utente che l'ha fatta ci voglia prendere in giro sorge, proporrei nei casi che avete citato di rispondere con qualcosa tipo questo
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  38. Sempre più difficile trovarla, e per la conservazione non ne parliamo sappiamo tutti (quelli che facciamo Palermo), che trovarla più bella a volte è un'impresa o bisogna pagarla alle aste come dice l'amico Genny. È comunque la rarità ovviamente aumenta per il suo stato conservativo come dovrebbe essere per certe tipologie.
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  39. Nel forum ci sono abbastanza iscritti che possono rispondere o no ad una richiesta,lasciamo libero chi lo vuole fare,anche se potrebbe sembrare ridicola,naturalmente educazione a parte,spesso se uno è nuovo può sbagliare,magari anche uno nuovo è collezionista numismatico da trenta anni,saluti e vogliamoci bene Aldo.
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  40. Buonasera. Continuo a non essere d'accordo. "Appropriazione indebita" la posso fare io, per esempio, se fossi un Suo dipendente e rubassi la macchina di servizio assegnatami... Cosa c'entra con la questione in discussione? Il Governo ha preso un provvedimento di emergenza che in quel dato momento era suo DOVERE prendere nell'interesse generale (che è superiore all'interesse particolare di uno o più singoli). Ma, a tutto voler concedere, appropriazione "di cosa"? Di soldi che chissà come stavano nelle tasche di gente che se ne è ricordata dopo dieci (!) anni? Suvvia... Monti ha avuto la fiducia di quasi tutto il Parlamento, i componenti del quale, forti delle loro competenze, non sapevano più neanche dove "andare a sbattere la testa". Come fa a dire che non c'erano i numeri per un Governo? Come poteva il Presidente indire nuove elezioni se il Parlamento esprimeva una maggioranza in grado di sostenere un Governo? "imposto dalla UE": no. Imposto da noi stessi che abbiamo mandato al Governo per vent'anni di fila gente che ha pensato solo a raccattar voti e ha costretto Monti a fare in pochi mesi quello che gli "scienziati" non hanno fatto in quasi quattro lustri. Quanto alla Grecia, credo che senza Monti avremmo fatto con molta probabilità la sua fine. Fine peraltro prevedibile in considerazione dell'apparato statale elefantiaco, dei privilegi fiscali diffusi (legga la storia del porto del Pireo...), del lavoro nero, della corruzione e di una giustizia lenta e poco efficiente. Oltre che dei numeri truccati per entrare subito nell'euro!!! Draghi prossimo Presidente del Consiglio a breve. Sarebbe una sconfitta per la Politica (ancora una volta incapace di governo) ma, premesso ciò, ne sarei felice per essere governato da qualcuno che in vita sua ha studiato, ha lavorato e non straparla.
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  41. Ciao mi pare di non vedere residui di cordone, o fori d'ingresso; in effetti l'hai pagata molto poco, e le cose pagate poco fanno squillare i campanelli d'allarme; la perizia è fotografica? Se sei di Roma, la farei vedere ad un Numismatico specializzato nelle bolle. saluti TIBERIVS
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  42. In questo caso è preferibile collezionare cartamoneta. I pezzi di circolante da 200 e 500 euro sono consigliabili. Se non si ha uno spazio sicuro nel materasso in cui riporre il "raccoglitore" è persino possibile portarli in banca. Le probabilità che il loro valore aumenti sono le stesse che avranno eventualmente monete collezionate senza investire tempo in ricerche e studio.
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  43. Ciao, Se dovessi seriamente collezionare banconote, anche per me sarebbe una delle ultime ad entrare in collezione. Più che una banconota sembra un assegno.... Però fa parte della storia anche questa banconota e come tale ha un suo posto, che fra l'altro sembra di tutto rispetto....
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  44. Non sono d'accordo. A parte il fatto che le questioni di principio han sempre riempito solo i cimiteri, il vero problema è che in condizioni di emergenza non si poteva fare altrimenti e anche quei soldini facevano comodo. In caso contrario, sarebbero stati salvi i "principi" ma forse avremmo avuto qualche problema in più… Quanto ai paesi dove non c'è scadenza, non credo che questi abbiamo la malavita e il "nero" che abbiamo in Italia: dopodiché, vedi sopra, possiamo continuare a parlare di principi e rinviare "a domani" i conti con i nostri annosi problemi. Non capisco. Quale Governo è stato imposto? Se si riferisce a Monti, ricordo che è stato votato da quasi tutto il Parlamento. Lo stesso Parlamento composto dagli "scienziati" che in 20 anni di scarsa competenza hanno reso necessario alcuni interventi drastici (che peraltro hanno delegato a Monti in quanto incapaci da sé).
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  45. Buondì a tutti, era da un po' che la cercavo.... Ferdinando IV 60 Grana 1796 Anche qui, mancano le aquilette
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  46. Buonasera a tutti gli amici del forum... non sono d accordo con alcuni utenti che definiscono questa piastra solo reduci del “1conio” con P. Sotto il collo, semplicemente N.C. È stato fatto uno studio come precedentemente postato da @jonnymatrix dove spiega molto bene le differenze evidenti tra i due conii e le rarissime apparizioni in aste pubbliche (6 su 100)... non condivido il fattore economico elevatissimo e con enormi speculazioni su questo tipo di moneta, ma l indice di rarità riportato dallo studio di Pietro Paolo Testa, credo sia più che giusto... detto questo posto il mio esemplare in conservazione BB+ periziata dal Sign. Emilio Tevere.. saluti a tutti..!
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  47. Io sono di quelli che, avendo avuto 2 cani, credeva i gatti animali opportunisti sporchi e stupidi ma poi su pressione di mia figlia è arrivato Garfield e mi sono ricreduto, ci riempie le giornate con i suoi dispetti ed il suo affetto. Quando parlo di Garfield con gli amici lo definisco ancora un essere a metà strada tra un coniglio ed un cane ma resto spesso stupito dal suo comportamento e dalla sua intelligenza che reputo non inferiore a quella del cane ma solo profondamente diversa.
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  48. Complimenti per la stupenda discussione! È un piacere trovare sul forum tanta conoscenza! Voglio contribuire con qualche moneta della zecca di Messina dello stesso periodo. Un saluto a tutti e grazie!
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