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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/19 in tutte le aree
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Inserisco immagini e riferimenti per il futuro: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, ML Si tratta di un aureo della zecca di Londra. Non ricordo di averne mai visti del tipo ORIENS AVG per Alletto e non mi risulta sia listato nel RIC (sarebbe da consultare Sam Moorhead per eventuali altri esemplari o comunque per emissioni similari). Questa un'immagine un po' più d'effetto con ancora del terriccio addosso: Il tipo ORIENS AVG è comunque noto per gli antonianiani: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-P ML RIC 26 Ma per l'antoniniano nel rovescio non ci sono i due prigionieri ai lati del Sole. Altro esemplare in collezione Mauseus: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-A ML RIC 26 Rovescio in uso anche nell'altra zecca inglese, la cosiddetta "C mint", probabilmente Colchester: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-P C Esemplare recuperato dall'archivio online del PAS. Che dire... gran botta di fortuna per un simile ritrovamento e soprattutto un nuovo interessantissimo tassello nel corpus delle emissioni di questo usurpatore!5 punti
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Caro @Legio II Italicaconfidi troppo nelle mie capacità. L'oggetto in questione è presente anche su altre epigrafia funerarie. Alcuni lo interpretano come l'urna destinata ad accogliere le ceneri del defunto, altri come un cesto di vimini, dove veniva conservata la lana, simbolo, quindi, della vocazione domestica della defunta. Io propenderei per questa seconda possibilità.3 punti
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Si tratterebbe del secondo esemplare conosciuto, il primo e unico finora è al British Museum. Abbastanza incredibile per noi che dopo averlo trovato con un metal detector in un campo inglese ora possa anche venderlo e che andrà all'asta a Giugno presso DNW a Londra. Magie della legislazione britannica... https://news.artnet.com/art-world/metal-detector-discovers-golden-roman-coin-1509847/amp-page2 punti
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Oggi vi presento questo nuovo hoard che esula dal mio usuale range temporale della seconda metà del III secolo (antoniniani gallici & c.), ma a essere sinceri esula fino a un certo punto visto che oramai la mia passione per i ripostigli sta creando una vera e propria "collezione nella collezione" con una estensione temporale che va ben oltre alle "colonne d'ercole" del mio usuale campo d'azione. THE HOLME HOARD (detto anche Bottesford II) rif. https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/1241 Report pubblicato in Numismatic Chronicle n.166/2006 Il ripostiglio è stato rinvenuto in un'area che già aveva restituito nel 1996 (https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/1238) un altro tesoretto di 169 denari d'argento denominato appunto Bottesford I. Il ritrovamento in questione è opera dei detectoristi J. Robinson e J. Sparks che l'hanno portato alla luce il 25 novembre 2003 a Holme, nel Lincolnshire. Composto da 408 denari d'argento è stato rinvenuto assieme a parte del contenitore: un piccolo vaso in argilla grigia il cui fondo aveva in diametro di 58 mm. Di tutto il ripostiglio, 115 pezzi sono stati acquisiti dall'associazione British Museum Friends che ne ha donati 15 al museo: https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx?searchText=holme+hoard La parte rimanente è stata restituita agli scopritori che hanno poi provveduto a venderla in un'unica occasione tramite la casa d'aste DNW (Dix Noonan Webb Ltd) con la vendita pubblica del 16/03/2005 (https://www.dnw.co.uk/auction-archive/special-collections/foreword.php?specialcollection_id=316). Questo infine è l'esemplare che è entrato nella mia collezione: D\ ANTONINVS AVGVSTVS, busto laureato e drappeggiato a destra di Caracalla. R\ PONTIF TR P III, Caracalla nudo con mantello sulle spalle stante a sinistra, con un globo nella mano sinistra e una asta a punta in giù nella destra. RIC 30/b Ex D. Taylor collection; Ex DNW auction 16/03/2005; from Holme Hoard 2003. Per concludere, si tratta di un ripostiglio rientrante nel cosiddetto "denarius period" britannico e a proposito degli hoard rientranti in questo arco temporale, Roger Bland dice: A voi la parola per eventuali commenti o integrazioni!2 punti
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Salve a tutti, direi che @marmo87 ha postato uno dei 10 reali di Filippo III alias Filippo II più enigmatici che abbia mai visto e che ho provato già diverse volte ad interpretare. Secondo me si tratta quasi sicuramente di un tondello di Filippo III su cui sono presenti i coni di Filippo II. L'unico problema è il III di PHILIPPVS nel dritto che sembra sovrapposto a SARDINIAE della legenda sarda di Filippo II. Qualora i coni di Filippo II fossero stati utilizzati anche successivamente, tale parte di legenda del presunto conio spagnolo di Filippo III dovrebbe risultare nella porzione sottostante e non sopra. Quindi secondo me potrebbe trattarsi del conio di Filippo II su Filippo III o II, al quale venne successivamente aggiunta la legenda di Filippo III. In ogni modo si tratta di un interessante rebus numismatico. @dabbene, in relazione alla tua domanda direi che in quel periodo di accentuata crisi finanziaria, ossia nei primi decenni del XVI secolo ed oltre, si cercò di riutilizzare tutta l'attrezzatura possibile (basta osservare il 5 reali di Filippo III), anche fortemente deteriorata, inoltre anche gli scarti e le scorte di metallo. Saluti2 punti
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Le motivazioni possono essere, anche di carattere economico, creare un nuovo conio costava soldi, e per risparmiare si optava per l’utilizzo del vecchio conio, oppure la figura del precedente Re ispirava più fiducia in un taglio usato in maggior modo per le transazioni di un certo livello, pensiamo al Tallero di Maria Teresa. I motivi possono essere vari, sta di fatto che questa moneta è solo grazie al fatto che il suo conio grossolano lascia intravedere le vere impronte del tondello originale.2 punti
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Cari amici, di rientro da Annecy vorrei condividere con voi questo bel Quarto di grosso di Carlo d'Orleans, II periodo (1447-1465)! Quelli passati in asta nell'ultimo decennio si possono contare sulle dita di una mano (senza nemmeno usarle tutte), di varianti differenti da questa (un paio del I periodo, con la rosa al centro della croce) e soprattutto con la legenda quasi mai completamente leggibile! Corpus, vol. 2, pag. 24, n. 20 - (MIR manca) @piergi00, @teofrasto, @adamaney, @dabbene, @monbalda2 punti
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Vero, ma se hai un'attività come la mia, e ti portano sacchetti stracolmi di queste "cosine", quello 0,2 diventa 50 grammi2 punti
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Si, Doppiopunto Faccio foto al mio 4 Cavalli e le condivido con molto piacere.2 punti
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Particolare di una cassapanca presente nel Castello di Annecy , visitato ieri2 punti
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Da Tarso di Cilicia, Bellerofonte (eroe dunque guerriero) per ben due volte, dal diritto e dal rovescio di un bellissimo statere, combatte cavalcando Pegaso : curiosamente la sua arma è un tridente . Passerà, il prossimo 5 Maggio, in asta Nomos 18 al lotto 203 .2 punti
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Porto la mia testimonianza, la mia passione è nata praticamente in concomitanza con l'inaugurazione di questa fantastica esposizione numismatica in Ambrosiana e se non ci fosse stata questa esposizione non avrei mai potuto appassionarmi ancor di più ma soprattuto non avrei mai potuto vedere monete che non posso permettermi di possedere. E' sembrato avvenire tutto apposta...ho appreso della nascita abbastanza recente di "Quelli del Cordusio" e ne sono felice perchè siete persone che è possibile incontrare di persona e con cui discutere liberamente anche qui sul forum. Grazie ancora.2 punti
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La moneta originaria è stata coniata sicuramente dopo il 1617 sotto Filippo III, quindi almeno 19 anni dopo la morte di Filippo II. Come mi ha fatto notare un amico collezionista, non è l'unico caso in cui nelle colonie spagnole si utilizza l'effige del sovrano precedente. https://forums.collectors.com/discussion/986045/mexican-charles-iv-bust-of-charles-iii-8-reales-1789-1790-transitional-set2 punti
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Sapevate dell'esistenza di un tetradramma coniato a Teos a nome di un'antica gilda professionale greca (l'artista di Dioniso)???? Una moneta particolarissima con uno splendido ritratto di Dioniso! Photo I. IONIA. The Artists of Dionysus. 2nd Century BC. Silver tetradrachm (16.87 gm). Teos(?), ca. 155-145 BC. Head of young Dionysus right, wearing mitre (headband) and crowned with ivy wreath / ΤΩΝ ΠΕΡΙ ΤΟΝ ΔΙΟΝΥΣΙΟΝ ΤΕΧΝΙΤΩΝ flanking filleted thyrsus, ivy wreath border. Lorber-Hoover, NC 163 (2003), pp. 59-68 (this coin). Unique and unprecedented— a coin struck in the name of an ancient Greek professional guild! Of exemplary style and a true masterpiece of Hellenistic art. Extremely fine. Ex Peter Guber Collection. Provenance: Freeman & Sear Manhattan Sale II of 04.01.2011, lot: 62. P.S.: Coinage was normally produced on the authority of cities, kings, and dynasts. This is the only known example of a coin struck by a professional guild. The Artists of Dionysus were actors, musicians, and other artists who participated in the festivals and contests that were a prominent feature of the ancient Greek world. In the third century, the Artists of Dionysus organized themselves into three corporate bodies, one at Athens, one in the Peloponnesus, and one in Asia Minor. Members of the Artists wore a purple-and-gold uniform and enjoyed special privileges throughout the Greek world. When Teos passed under Pergamene control after 188, the Artists of Dionysus merged with another troupe of performers at the Attalid royal court to create the group that issued this remarkable and unique tetradrachm. The presence of a wreath on the reverse links this coin to the so-called wreathed tetradrachms issued by various cities of western Asia Minor, including Cyme, Myrina, Heraclea and Smyrna. These wreathed tetradrachms were produced within a short period, ca. 155–145, establishing the probable date for this piece. At this period, the Artists of Dionysus were quite wealthy and very closely linked to the Pergamene court. Yet the essentially religious role of the Dionysiac Artists is a clue that its function may have been different from that of other wreathed tetradrachms. The lack of control marks points to a one-time, special issue intended to finance or commemorate some event of great importance in the life of the association. Tetradrachms such as this one may have been awarded as prizes in the first festival involving the Attalistai (guild devoted to the Attalid rulers), or presented to foreign guests. The truly exceptional artistry of the obverse portrait of Dionysus is certainly befitting of this unique coin’s origins and importance. Estimated Value: $ 150,000. Photo II. The Artists of Dionysus. Ca. 155 BC. Silver tetradrachm (16.87 gm). Struck at Teos. Head of young Dionysus right, wearing mitre and wreathed with ivy / ΤΩΝ ΠΕΡΙ ΤΩΝ ΔΙΟΝΥΣΟΝ ΤΕΧΝΙΤΩΝ, filleted thyrsus, ivy wreath border. C.C. Lorber and O.D. Hoover, "An unpublished tetradrachm issued by the Artists of Dionysus," NC 2003, pp. 59-68, pl. 15, 1-2 (this coin). Unique and of extraordinary numismatic and historical interest. Struck on a broad flan. Some striking flatness on reverse, otherwise extremely fine. Provenance: Gemini, LLC Auction IV of 08.01.2008, lot: 177. P.S.: The Artists of Dionysus were actors, musicians, and other artists who participated in the festivals and contests that were such a prominent feature of the Greek world in the classical and Hellenistic periods. In the third century, the Artists of Dionysus organized themselves into three corporate bodies, one at Athens, one in the Peloponnesus, and one in Asia Minor. The last, called the Association of Dionysiac Artists in Ionia and the Hellespont, was based in the city of Teos from at least 207/6 and enjoyed a tax-free land grant from the city. In addition to these regional koina, two Hellenistic monarchies, the Ptolemies and the Attalids, sponsored royal associations of performers. When Teos passed under Attalid control after 188, the group at the Pergamene court, called the Artists of Dionysus Kathegemon, merged with the Tean group to form the Association of Dionysiac Artists in Ionia and the Hellespont and of Dionysus Kathegemon. This is the group that issued the unique tetradrachm offered here. Coinage was normally produced on the authority of cities, kings, and dynasts. A very few coinages name deities as their issuing authority, but this is the first example of a coin struck by a professional guild. Its types, naturally, honor the god to whom the artists dedicated their service. The presence of a wreath on the reverse links our coin to the so-called wreathed tetradrachms issued by various cities of western Asia Minor, including Cyme, Myrina, Heraclea, Lebedus, Magnesia on the Meander, and Smyrna. These wreathed tetradrachms were produced within a short period, ca. 155-145, establishing the probable date of the tetradrachm of the Artists of Dionysus. Curiously, the vast majority of wreathed tetradrachms seem to have circulated in Syria. P. Kinns, O. Hoover, and D. MacDonald have hypothesized that these coins were minted to finance the Attalid policy of supporting pretenders to the Seleucid throne. Because Eumenes II had already adopted the light cistophoric standard for his own currency, he obtained the Attic-weight coinage he needed from allied cities in Aeolis and Ionia. At this period, the Association of Dionysiac Artists in Ionia and the Hellespont and of Dionysus Kathegemon was quite wealthy and very closely linked to the Pergamene court. The leader of the association, the flautist Kraton of Chalcedon, played an important role in the development of Attalid royal cult and was eventually appointed priest of King Eumenes. There is thus good reason to suspect Pergamene influence over the production of our tetradrachm. Yet the essentially religious role of the Dionysiac Artists is a clue that its function may have been different from that of other wreathed tetradrachms. The lack of controls points to a one-time, special issue intended to finance or commemorate some event of great importance in the life of the association. The most likely occasion is Kraton's foundation of the order of Attalistai, performers dedicated to the cult of Attalus II. Kraton provided the Attalistai with a sanctuary at his own expense and left them a bequest when he died. The establishment of the Attalistai must have taken place sometime between 159 and 153/2—a period that overlaps the early years of the wreathed tetradrachms of Aeolis and Ionia. Tetradrachms of the Artists of Dionysus may have been awarded as prizes in the first festival involving the Attalistai, or presented to foreign guests.1 punto
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Quindi, riassumendo in maniera lineare i diversi strati del tondello, la spiegazione potrebbe essere questa: conio 8 reales di Filippo II, zecca di Segovia + conio 10 reali di Filippo II, zecca di Cagliari + legende di Filippo III, zecca di Cagliari L'unico elemento che secondo me si dovrebbe analizzare un po' meglio, anche al microscopio, è l'effettiva sovrapposizione delle legende di Filippo III su quelle di Filippo III. Comunque sarebbe molto interessante la teoria di un Filippo III che riutilizza i tondelli del padre personalizzando solo le legende. Basta, con questo ho finito...1 punto
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Pietro qui dobbiamo lavorare su un tomo bis... Più che su un'integrazione...1 punto
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Mah la fattura di quello scudo e di quella corona troppo rozzi ed elementari ... Dubbia... P.s però interessante...Io le adoro quando sono così...1 punto
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Forte II Tipo Amedeo VIII Duca Mi mancava ancora in collezione il segno del crescente lunare per questa tipologia. Mir Savoia 1451 punto
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io non sono esperto, ma credo che ti stai esercitando bene, pero per sicurezza aspetto prima di trascrivere il tutto.1 punto
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C’è anche questo esemplare con 10 torrette e rigatura sotto la corona che va da destra a sinistra...!1 punto
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Mah Gianfranco il punto due non ha fondamenta su cui poggiare... a meno che allora anche quello BM sia un falso. Mi pare che ci sia una identità di conio tra i due esemplari, sia di martello che di incudine. Cambia solo la luminosità e l'incidenza della luce ma sono uguali... Ciao Illyricum1 punto
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DE GREGE EPICURI L'iconogafia dei due prigionieri seduti sotto un trofeo è antichissima (non ricordo a chi si deve la prima emissione, forse a Cesare): indica semplicemente "due nemici vinti". Quanto alla mirabolante vendita di questa moneta, avanzerei 3 iptesi: 1.L'articolo del giornale è del 5.4, ma potrebbe riferirsi ad un "evento" dell' 1.4, con tutto quel che ne consegue... 2.Il BM ha forti dubbi sull'autenticità della moneta. 3. La signora Teresa May, essendo ormai in braghe di tela, ha dato ordini tassativi di non comperare più niente.1 punto
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DE GREGE EPICURI Io ne ho una medievale, quasi illeggibile...solo 2 o 3 lettere, e una croce sull'altro lato. Spero che i medievisti non disertino!1 punto
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Un solo esemplare al Museo Romano, differenziato da altri due con SICIL.1 punto
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Grazie. Sei molto gentile. Ma io intendevo una sua BIOGRAFIA.? Mi serve per fare la pagina del mio libro...OMAGGIO A FRANCESCO MUNTONI1 punto
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Da uno così non acquisterei neppure la carta igenica ( scusate il paragone) TIBERIVS1 punto
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5 Soldi III Tipo Vittorio Amedeo I Mir Savoia 717 Presenta la particolarita' di avere un nodo in fascia tra le lettere del valore in esergo1 punto
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Guardati i passaggi d'asta.... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/50-0 e renditi conto che non e' facile vendere le proprie monete soprattutto se non si conoscono per niente. Per lo stesso motivo ti cosiglio di farle periziare. Per le conservazioni io direi il fascio BB e la vetta qSPL. Sempre a spanne.1 punto
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Come ti capisco, nonostante siano quasi vent'anni che sono sposato con una spagnola, ogni volta che vado, necessito di un paio di giorni di "acclimatamento" . A risentirci.1 punto
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Ciao, in realtà essendo ospite di amici indigeni, ho potuto comunque godere da quasi indigeno di questa meravigliosa città che ogni volta che visito offre davvero tanto, a patto che ci si abitui agli orari di vita un po' (!) diversi dai nostri.1 punto
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Il mitico Vujadin!! C'è qualcosa da sistemare... ma trovare un accordo sarà impossibile Questo non è stato fischiato ad esempio:1 punto
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Niente da scusarsi! Il mio era un interesse proprio sul gettone, in quanto rientra nel mio settore di studio ricerca e collezione, abitando io stesso in Valle d'Aosta, e a giorni di vedere pubblicato il mio volumetto proprio su questi gettoni (e questo mi manca!)1 punto
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Faccio un po’ da stimolatore, perché secondo voi rimane l’effigie del regnante precedente ? Perché rimane una figura riconosciuta e che rimane simbolo per la monetazione ? O altro ancora ?1 punto
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Grazie Luca_AT, per aver condiviso con noi del forum la bella e rara moneta, oltre la facilità della sua lettura.1 punto
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Non saprei dire la lega di cui è fatta la moneta; qui un confronto tra falso e originale.....1 punto
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Ciao @Cato_maior , circa il cognome Olia : https://www.cognomix.it/origine-cognome/olia.php , naturalmente rimane una ricerca del cognome del tutto teorica , in quanto non esiste alcuna certezza della sopravvivenza diretta attraverso 2000 anni di questo cognome . Come antica Gens Olia non ho trovato nulla , solo questo nome relativo ad un marchio , che dimostra pero' come il cognome Olia sia diffuso in Italia sebbene molto raro e dove sia l' origine regionale del cognome : http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia?cognome=OLIA Comunque lasciando in secondo piano la Gens Olia , provero' a chiedere ad un Professore in Epigrafia greco romana il significato di quello strano oggetto .1 punto
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Un'altra mezza che da emozione, anche se con qualche problemuccio, l'argento continua a parlarmi... Eros1 punto
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Bello il Tondello e bello il tonno.. Approfitto di questa discussione per complimentarmi con te Federico per l'ottimo articolo che ho letto ieri su Monete Antiche, sulla zecca di Cizinto e i suoi tondelli...1 punto
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Biglietto da uno scellino del 1943, fu utilizzato dalle truppe britanniche nei territori occupati in nord Africa ed in Italia, era equivalente a circa 20 lire dell'epoca. Purtroppo solo qualche euro in queste condizioni. Biglietto da un quarto di dollaro emesso dagli USA nel 1965, poteva essere utilizzato solamente all'interno delle basi militari all'estero, solo qualche euro date le condizioni. Conservale con cura anche se hanno un piccolo valore, sono entrambe delle testimonianze storiche.1 punto
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Questa è la mezza pezza del 1697 su nomisma 59 in bb e secondo me ha il bordo un pò sciupato.. Credo che il più bel pezzo, anche se lo sono tutte sia la mezza pezza in oro del 1718 veramente eccezionale e rara.. Ma come vedo anche voi siete amanti dell'argento e la mezza in argento vi piace molto...sicuramente di grande impatto in mano essendo non molto grande ma massiccia e alta di spessore e anche come è tagliata ricorda un maltagliato Spagnolo..1 punto
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Penso possa essere utile mostrare anche qui un pezzo pubblicato su PN nel 2017 che, per svariati motivi, non può essere attribuibile a Filippo II, benché riporti la sua effige. Non ho al momento notizie di altri esemplari con le medesime caratteristiche. Ringrazio gli amici che leggeranno o che vorranno commentare.1 punto
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Ciao Hirpini, grazie! E' un piacere per me discutere di monete e di storia con voi! Noto la precisione con cui analizzi i vari aspetti di una moneta. Lo trovo, per un semplice appassionato come me, molto istruttivo. Volevo solo chiederti: a me risulta che Caracalla regnasse con padre Settimio Severo dal 198 fino al 211, data della morte di questi? mi sbaglio? Ciao e buona domenica Stilicho1 punto
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Buongiorno a tutti, ieri al convegno di Bologna ho ritirato questo 4 cavalli 1791 con doppio punto dopo FERDINAN...1 punto
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Io vorrei un forum più coeso, un forum unito al di là delle aree e del tempo. Un forum che possa interagire maggiormente, uscendo dagli stereotipi del tipo gruppi e monetazione. Un forum che investa sul futuro dello stesso, un forum nel forum, qualcosa che possa unirci sempre è comunque. Un forum aperto a tutti gli aspetti della numismatica e non solo quello tecnico, un forum dove il lato umano aiuti ad aggregare maggiormente. Ci sarebbero più discussioni e si unirebbe l'utile al dilettevole. Un forum di tutti per tutti.. Eros1 punto
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Il forum ,questo o qualsiasi altro,dovrebbe avere un bilanciamento percentuale del 60% in cui si mostrano monete(che conservazione?che valore?ma quant'è bella la mia moneta!!)ed un 40% in cui si parla di letteratura numismatica(commenti su ciò che si legge,concorsi letterari,spunti per nuovi studi) Invece in questo forum abbiamo un bilanciamento del 99% di foto di monete e solo (e forse neanche quello )l'1% discussioni su letteratura numismatica. Se ci fosse molta discussione su ciò che si apprende leggendo j libri e gli articoli si posterebbero foto di monete ma con discussioni inerenti a studi effettuati,a spunti per nuovi studi, a raccontare perché si è deciso di acquistare quella moneta ecc. Ad affossare questo forum,sotto il profilo letterario, hanno contribuito molti professoroni del "piffero"con i quali non ti ci puoi confrontare perché privi di umiltà ed altrui rispetto ma tronfi di buffonaggine.C'è anche molta invidia ed ignoranza risultanti dalla scarsità di argomenti affrontati. Io ad esempio,nella discussione Regno di Napoli::::::::Le monete,nell'ultimo post ho fatto una domanda sull'uso dei bilancieri durante il regno di Carlo II a Napoli,sono passati giorni e nemmeno un pensiero è stato espresso per rispondermi. Salutoni odjob1 punto
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