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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/19 in tutte le aree
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Secondo me il singolo acquisto è irrilevante. Quello che conta alla fine è la collezione nel suo insieme. Ho visto moltissime collezioni banali, anche se con pezzi ottimamente conservati, e pochissime collezioni veramente interessanti, con pezzi che pochi hanno e un filo logico che le tiene unite. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Taglio: 2€cc Nazione: Germania g Anno: 2019 a Tiratura: 4.200.000 Condizioni: spl-qfdc Città: Massa Lubrense (NA) note: news3 punti
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Sono felice di leggerti. Jagd e Corsodinazione stanno bene e senza preoccupazioni. grazie a dizzeta , matteo , adolfos e alainrib3 punti
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Ecco, finalmente sono tornato in possesso del mio PC e quindi posso fare i disegnini come una volta. Sì, io credo di vedere che la moneta bonifacina è stata coniata sopra un quartaro genovese del I° tipo, io sarei abbastanza sicuro dela legenda genovese che vi scrivo negli allegati un po' deformata dal coplo di amrtello successivo ricevuto.2 punti
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tutti a Sua disposizione!!!!!! iscritto da sei anni ma dal forun non ha tratto alcun insegnamento!!! ad majora. TIBERIVS2 punti
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Complimenti per lo spunto! Sarebbe molto interessante l'idea di un museo numismatico virtuale che successivamente si materializzi in un luogo fisico, ossia il Museo LaMoneta. Saluti!2 punti
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Io ne ho uno così forse fu il primo segnalato qui ed e’ quello che e’ pubblicato sull’articolo del GDN di anni fa. E’ un gran bel denaro questo tra l’altro stilistico, ai tempi dicemmo il coniatore non ebbe spazio per mettere la S orizzontale, però ne vedo tanti ormai... tutti errori del coniatore e lo spazio e’ cosi ristretto ?2 punti
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Tutto regolare... Magari fosse un falso coevo cosi.. Sarebbe una chicca... Hai fatto bene a postarla, l'importante è parlarne comunque. Ciao2 punti
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Buonasera a tutti. Ritorno sul forum dopo una lunga assenza con questa piccola moneta di Carlo II. Diametro 19x20 mm, peso di poco superiore ai 2 g. La particolarità che mi ha spinto a prenderla è la ribattitura al rovescio, dove al di sotto del Tosone compare il valore (G X) cui sono sovrapposte ribattute le iniziali dei Mastri di zecca e di prova (AG A). Il particolare della ribattitura mi sembra interessante soprattutto perché l'indicazione del valore al di sotto del Tosone compare, come variante, nel 1693 e, come norma, nel 1694, ma non è mai segnalata nel 1692. Sono graditi pareri e commenti, buona serata a tutti2 punti
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Vale uno sguardo il rarissimo decadramma di Alessandro Magno che raffigurerebbe al diritto lo stesso Alessandro su Bucefalo che combatte con due guerrieri montati su elefante da battaglia . La moneta è tratta dalla vendita della collezione Prospero-2012 : di questa monetazione che ricorda l'impresa in India di Alessandro, passeranno in asta NAC 114 il 6 Maggio, altri due esemplari (tetradrammi) ex Prospero, con raffigurazioni di elefanti e guerrieri .2 punti
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Ciao Stilicho, io avevo letto che gli elefanti utilizzati dai Cartaginesi erano quelli Nord - Africani (Loxodonta africana pharaohensis), una specie estinta che presentava caratteristiche simili con quelli della foresta (Loxodonta africana cyclotis) e questi ultimi sono ancora presenti nell'Africa occidentale. Per quanto riguarda l'elefante africano (Loxodonta africana) che tutti noi conosciamo le informazioni che hai fornito sono corrette. Aggiungo una piccola curiosità che potrebbe contribuire a questo bellissimo post! Si dice che Alessandro Magno abbandonò il piano per la conquista dell'India anche dal fatto che avrebbe saputo del possibile schieramento di numerosi elefanti da guerra (più di 1000 se ricordo bene) da parte dei regni indipendenti indiani. Con un numero del genere l'armata macedone aveva pochissime possibilità di sopravvivere.2 punti
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Sai... non sono così sicuro di aver fatto buona cosa a consigliarti di rivolgere la tua attenzione alle monete modenesi del periodo estense. Ora proponi tante belle monete e io mi trovo costretto a riprendere in mano libri e documenti per soddisfare le curiosità che spesso queste monete mi fanno affiorare. E alcune curiosità vanno messe in evidenza. I giorgini con il ritratto vòlto a destra sono suddivisibili in due diverse tipologie; con santo inginocchiato e con santo in piedi. La tipologia con santo inginocchiato presenta due tipi di ritratti: un tipo con testa grande (priva del busto) e piccola porzione del drappeggio che orna il collo; il tipo con testa piccola, busto e armatura...che corrisponde al Il tuo giorgino. Questo tipo di ritratto corrisponde al ritratto presente anche nei giorgini della tipologia con santo in piedi e corrisponde a tal punto da farmi pensare che ne condivida il punzone e che ne sia contemporaneo o immediatamente successivo. Da notare che questo tipo di giorgino (il tuo) presenta un ritratto con busto proprio per mettere in evidenza un particolare interessante e non trascurabile: il busto ornato del collare con il toson d'oro. Cesare d'Este ricevette notizia di essere stato insignito di questa onorificenza dopo la metà del 1604. Ferrante II Gonzaga, signore di Guastalla e già appartenente all'ordine del Toson d'oro, venne incarico di consegnarlo a Cesare e la cerimonia di consegna ebbe luogo il 18 ottobre del 1604. Il tutto per affermare che questa è sicuramente la data post quem questa tipologia può aver visto la luce. E qui mi fermo... complimentandomi per l'ottimo acquisto... ciao Mario2 punti
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Così è chiamata una località, non lontana dal mare, a circa 13 km. dalle rovine di Selinunte : era una delle cave di pietra per le costruzioni della città . Il sito riveste grande importanza perchè ci è pervenuto abbandonato in una fase di piena attività (mai più ripresa) probabilmente per l'invasione dei Cartaginesi che distruggeranno Selinunte nel 409 A.C. Nella cava abbandonata si trovano grandi rocchi di colonne, forse per il colossale tempio G allora in completamento : i rocchi ci fotografano le diverse fasi e metodologie di lavorazione in cava, dall'estrazione al distacco dal banco di roccia degli elementi grezzi, fino al trasporto verso il lontano cantiere cittadino a cui erano destinati . Unisco da "Selinunte" (1961) di M. Santangelo una stampa dei primi visitatori del sito, con i cenni dell'Autrice . Ed ancora, alcune immagini dalla rete e due illustrazioni su ipotesi di tipologie di trasporto di grandi elementi, da "Architettura greca" (1967) di R. Martin .2 punti
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Vorreì iniziare questa discussione per appunto divulgare la storia di questa fantastica moneta dell epoca moderna. Incominciamo dando le prime informazioni su questa tipologia di monetazione. Monetazione che veniva battuta nell officina di Firenze e incominciò sotto Ferdinando II nel 1665, nessuna moneta risulta firmata, nè si conoscono i nomi degli artisti che hanno lavorato, in tale periodo, nella zecca fiorentina. La Questione avvenne e si trascinò sino al 1665 quando si decise di ovviare agli inconvenienti dei commercianti e negozianti di Livorno (questione dovuta alla presenza dei reali calanti nel peso) con la creazione di una moneta nazionale in grado di competere con l argento forestiero, la quale si sperava, avrebbe risolto la questione. Ad essa venne dato il nome di pezza delle rose (in seguito modificato in pezza della rosa) dal tipo del rovescio, sove comparivano appunto due rigogliose piante di rosa. la moneta doveva essere emessa al taglio di 13 pezzi e 1/11 per libra di metallo della bontà di once 11 di argento fino,pesava 22 denari conforme era stato permesso per legge di S.A.S.del 1 Marzo 1661 e rescritto dell 8 Maggio del 1665. L iconografia: L arme medicea sul diritto e sul rivescio, una pianta di rose con la legenda: GRATIA OBVIA VLTIO QVAESITA-LIBURNI : Con questa impresa-scrive il Galeotti-per la quale il motto fu composto da Francesco Rondinelli,bibliotecario del Granduca,volle Ferdinando II far comprendere ai suoi nemici che pur essendo di animo generoso e buono aveva occorrendo mezzi adeguati e pronti a rintuzzare le offese così come la rosa che di fronte alla sua grazia e bellezza-GRATIA OBVIA-ha le spine per difendere e punire quando si osi toccarla-VLTIO QVAESITA. E le spine, nelle varie figurazioni delle piante di rose, sono poste sempre in eloquente evidenza. Allego foto della prima pezza della rosa.1 punto
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Credo che questa tipologia di moneta sia la più piccola coniata nell'impegno romano. Antiochia ad Orontes pesa 1 grammi ed è una ae 10. Questa in particolare è di Adriano risulta molto rara nel McAlee. Presumo che tutte queste, per la tipologia, troppo piccola risultino rare.1 punto
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Unica nella sua tipologia a non riportare nessun punto in legenda.... 5 Grana 1836 Neppure il simbolo!1 punto
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Taglio : 1 Euro Nazione :Lettonia Anno : 2014 Tiratura : 30.000.000 Conservazione : BB Citta : Capaccio - Paestum ( SA)1 punto
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Adelchi, non mi ritengo un collezionista spinto dalla passione puramente numismatica. Il numismatico spesso cerca "la moneta perfetta"... Se vedessi la mia modesta collezione, le mie monete sono spesso "vissute" ma sono piuttosto "cristallizzazioni di Storia", racchiudono attimi di vita e di ambienti lontani temporalmente ma spesso simili nelle dinamiche a quelli moderni. Come sai, leggendo spesso i miei spost in un'altra Sezione, adoro la Storia e la moneta è un'emanazione della stessa. Se così non fosse, collezionerei dischetti di metallo utili a chiudere le bottiglie... sarebbe anche più economico!! Ciao Illyricum1 punto
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I don't have access to other specimens from museums, but it is quite different from the Prospero one I attach. I would not swear an oath that it is authentic, something isn't appealing to my eyes.1 punto
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Passerà in asta NAC 114 tra un mese, un rarissimo tetradramma ex Prospero, testimonianza monetata del 'passaggio' in India di Alessandro Magno . al diritto elefante con kornac e vessillifero, al rovescio bella rappresentazione di carro da guerra al galoppo con arciere saettante ed auriga .1 punto
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Una piccola digressione sull'impiego bellico di quadrupedi non equini . Erodoto ( I , 80 ), ci ricorda che Ciro II il Grande prevalse nella battaglia campale ( 547 A.C. ) che poi gli consentì di assediare Creso in Sardi, attaccando i Lidi con una estemporanea 'cavalleria' montata su cammelli che spaventarono e misero in fuga i cavalli della temuta cavalleria dei Lidi .1 punto
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Aggiungo il taglio del mio mezzo Ducato 1784 simile ( per il verso delle rigature) a quello della mezza Piastra del 1788 di @giovanni07701 punto
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Riprendo questa discussione di @salvo1973 Condividendo una importante scoperta nel decoro del taglio nel mio Mezzo Ducato del 1784 : Sui cataloghi viene riportata la "treccia in rilievo"1 punto
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Buongiorno, trovato oggi on line e open access "Money and Coinage in the Middle Ages" Lo devo ancora leggere, ma per chi fosse interessato https://doi.org/10.1163/97890043830981 punto
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Forse 100..purtroppo, ma vi sono tante medaglie da vedere importantissime e da non dimenticare li vicino il palazzo comunale, accanto il museo archeologico.. Cerco due foto dell'ultima visita..1 punto
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Ammazza che denarino... Sai cosa mi piace...l'idea del movimento che l'artista è riuscito a dare sia al dritto che al rovescio... E poi il ritratto del noto Gallo che sembra sfrecci il vento... Tondello superlativo...1 punto
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Sono state votate le quattro diverse banconote da 50.000 lire, a questo punto si aspetta l'autore della discussione per sapere a quale tipologia si riferiva. __________________________________________________________________________________________________ Aspetta e spera! se le sarà gia spese! __________________________________________________________________________________________________ Ma che farnetichi? è dal 2002 che non si possono più spendere! __________________________________________________________________________________________________ Nel nostro caso direi "spacciare".... non proprio spendere! __________________________________________________________________________________________________ Ma è mai possibile che sono sempre l'ultimo a sapere ste' cose? __________________________________________________________________________________________________1 punto
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In questa conservazione, non valgono nulla, neppure pochi ero!!!! saluti TIBERIVS1 punto
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Prendendo spunto dal bel post di Legio II Italica sono andato a rileggermi alcuni passi del libro di Giovanni Brizzi "Annibale". Lui dice che sembra ormai accertato che gli elefanti usati da Cartagine siano appartenuti ad una varietà africana (non quella attuale, che non e' addestrabile) oggi scomparsa e cioè la Loxodonta africana cyclotis, il cosiddetto elefante delle foreste. Questo era più piccolo dell'elefante indiano e pare non fosse in grado di portare una torretta ed era condotto in battaglia dal solo cornac seduto a cavalcioni sul dorso. Gli elefanti potevano impazzire per il clamore o il dolore delle ferite e diventare così ingovernabili. Per ovviare a questo problema che poteva creare scompiglio tra le stesse fila degli attaccanti, Amilcare Barca pensò di dotare il cornac di un mazzuolo e di un lungo chiodo con i quali questi, sempre che fosse ancora sul dorso, poteva abbattere l'animale imbizzarrito. Pare però che l'elefante di Annibale, Surus per l'appunto, fosse invece un elefante asiatico, come presupporrebbe il suo nome, ovverossia "Il Siriano". Ciao e buona serata da Stilicho1 punto
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Ricordo per chi non avesse letto o visto che in questa sezione ci sono una marea di link di discussioni sia moderne che medievali fatte nel tempo, e’ il lavoro di tanti fatto nel tempo da non dimenticare e per chi e’ da poco sul forum o non se ne e’ accorto può consultare o meglio lui stesso se ritiene implementare ....1 punto
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A questo punto direi che non è il caso di farvi ulteriori domande ispirate dalla lettura del Piva... ?1 punto
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Grazie mille, c'è un legame affettivo in questa manifestazione che va oltre ogni aspetto, un caro saluto da Attilio.1 punto
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Riprendo questa bellissima discussione per presentarvi una bella placca da poco entrata in collezione. Fa pendant con un'altra del tutto identica ma dorata e con punzoni di poco successivi. Napoli punzonata1780, purtroppo nessun segno dell'argentiere1 punto
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Nuovo ingresso in collezione: era da molto tempo che speravo di scovarne uno e finalmente ci sono riuscito, si tratta di un rarissimo denaro minuto di Tomaso Campofregoso coniato durante il suo secondo dogato. Si vedono bene le sigle dogali T C al dritto e la parte finale della legenda del rovescio che caratterizza questo nominale ( CO NR ) AD RE le foto con fondo blu sono quelle del venditore mentre l'ultima è una prova che ho fatto con un microscopio usb recentemente preso su amazon e che sto ancora imparando ad usare..1 punto
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Si potrebbe iniziare con qualcosa di virtuale, e poi trovata la sede una mostra permanete. Sarebbe il coronamento per tutti noi, che qui sul forum viviamo ogni questo straordinario sogno chiamato numismatica..1 punto
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