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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/19 in tutte le aree
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Carissim*, il dottor Bignasca, anche per la segnalazione delle vostre richieste, sta ripristinando un nuovo siti dei Quaderni Ticinesi: davvero un grazie per il suo grande impegno per la vita e lo sviluppo della rivista. Per ora non sono visibili gli indici, ma spero che presto lo siano. Nell'ultima riunione del comitato di redazione - del quale ora faccio parte - abbiamo parlato di tanti possibili futuri sviluppi del sito che però dipenderanno dalle risorse umane ed economiche disponibili, ovviamente. Spero che comunque continuiate a seguire e ad apprezzare la rivista, che tra l'altro anche nell'ultimo numero presentato in gennaio si è presentata davvero "corposa" e ricca di argomenti vari, tutti molto interessanti. Un caro saluto a tutt* MB6 punti
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Continuando con le zecche piemontesi : CHIVASSO - Teodoro I Paleologo (1307-1338) - Imperiale piccolo - D/ MARChIO , nel campo ThEO croce , R/ Scritta su tre righe MONTISFERAT , CNI 10/13; MIR 380 RR (Mistura g. 0,51)4 punti
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Ciao @Francesco1984 , da alcuni anni guardo spesso il posizionamento dell'asse delle monete napoletane e siciliane che mi capitano tra le mani e posso dirti che negli 8 tornesi 1796-1797 capita spesso l'asse alla tedesca, di meno nel 1796 mentre su dieci esemplari datati 1797 ben quattro sono con asse alla tedesca. Si tratta però di una variante questa seguita pochissimo dai collezionisti ed è capitato anche a me in passato di non farci caso. Infatti da un punto di vista commerciale non sono d'accordo ad attribuire a queste incongruenze una grande differenza, restiamo nel campo della "curiosità" che è meglio dato che ci sono cose ben più importanti da studiare come ad esempio gli "errori" araldici.... che poi proprio "errori" non sono. Per quanto concerne l'asse leggermente ruotato nella piastra 1834 posso solo dirvi che i conii (esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli) avevano tutti una piccola incanalatura a ore 12 che coincideva con un fermo inserito nel bilanciere e che non aveva più possibilità di ruotare o staccarsi. Poteva capitare però che l'incisore incideva sul conio l'impronta leggermente ruotata e non come doveva essere, ecco perchè più di un esemplare si presenta con la stessa rotazione, consideriamo poi che nel 1834 la zecca di Napoli realizzò centinaia di conii di piastre. Il caso più eclatante è quello della 1834 con asse alla tedesca.4 punti
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In poche parole, il "follis", plurale folles, è una moneta di bronzo introdotta da Diocleziano con la riforma monetaria del 294. Inizialmente era di grande diametro, aveva un peso di circa 10-15 grammi e conteneva una minima quantità di argento, intorno a 4% così come il "mezzo follis", del peso di 7-8 grammi. Lo stesso Diocleziano cercò di calmierare i prezzi con un editto dei prezzi e del valore dei principali prodotti, ma la svalutazione monetaria non si fermò e col tempo il peso del follis fu via via ridotto finché dovette essere sostituito con una moneta più piccola. Nel 346 fu infatti introdotto un bronzetto di circa 3 grammi di peso e 18-20 mm. di modulo. che fu chiamato "nummus centenionalis" in quanto equivalente, si pensa, ad 1/100 di "siliqua", la moneta d'argento a sua volta equivalente a 1/24 del "solido d'oro" (insieme nacque anche il "mezzo centenionalis"). Col tempo anche il valore del centenionalis andò via via diminuendo finché nel 354 fu "ridotto". Successivamente si dovette ricorrere a suoi sottomultipli ma qui le ipotesi sul nome di queste monete più piccole e sul loro peso non sono concordi. Detto tutto e bene? Chi lo sa!3 punti
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Carissimo Nicholas, ricordo il tuo entusiasmo la tua passione, la tua voglia di esserci, quando anni or sono ci conoscemmo in una delle tante iniziative numismatiche che il Cordusio faceva allora. Ecco vorrei vedere in tutti ancora quella voglia di esserci, allora eravamo veramente in tanti e tutto sembrava fosse colorato. Quello che mi stupiva era la differenza di età fra i partecipanti ai nostri eventi si andava dagli stragiovanissimi ai decani della numismatica, questo dato mi metteva tanta gioia e speranza. E poi sembrava avessi tutti la stessa età era meraviglioso. Si ho scritto molto in questi anni, ho conosciuto tantissimi amici, ho avuto la fortuna di esserci nei tempi d'oro, quando ogni giorno si aprivano decine e decine di discussioni interessanti, quando online c'erano centinaia di utenti, quando i tondelli si postavano senza timori, quando l'arcobaleno accompagnava la nostra vita numismatica. E' stato meraviglioso esserci come lo è ancora, questo forum mi è stato compagno nei momenti più tragici della mia vita, mi è stato di grandissimo supporto morale e scientifico, mi è stato amico, mi è stato compagno di vita, e stato praticamente tutto... Questo per far capire quanto sia assillante ogni tanto sull'importanza della coesione anche in ambito numismatico e in particolar modo qui sul forum, arricchirebbe tutti sotto il profilo umano,e servirebbe a molti come supporto di vita. E poi non avrei conosciuto tanta gente meravigliosa che spero mi legga ancora anche se in anonimo. Queste righe sono anche per loro, per tutti quelli che insieme a me hanno costruito il forum, una sorta di esortazione al ritorno. Potremmo fare ancora grandi cose insieme, potremmo crescere ancor di più tutti insieme, pensateci. E poi vorrei dedicare i miei pensieri anche a chi mi accompagna ogni giorno qui sul forum, a chi che come me divide gioie e non, a chi come me vuole andare avanti, a chi come me vorrà ancora esserci, per credere ancora insieme a questa straordinaria numismatica che non finirà mai di stupirci.. Eros3 punti
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Tra vecchi libri, un vecchio opuscolo (1971) su una piccola chiesa con chiostro, nella valle ai piedi di Albugnano di Asti : è la cosiddetta 'abbazia' di Vezzolano, bell'esempio di architettura romanico-gotica probabilmente costruita nel 1189 . All'interno un nartece, sorta di piccolo atrio o vestibolo che separa l'accesso alle navate vere e proprie, delimitato con una parete a ponte su colonnine ed archetti sormontati da un fregio a bassorilievo su due ordini . Piuttosto comune in chiese più antiche, il nartece pare poi scomparire o viene spesso rimosso altrove . Questo in Vezzolano è dunque uno dei pochi esempi rimasti in Italia, ancora più raro considerando il fregio a bassorilievo che lo corona e la finitura policroma . Attorno al piccolo complesso, leggende di preesistenti chiese più antiche con riferimenti a Carlo Magno ed ancora prima . Del nartece, unisco una fotografia dal vecchio opuscolo ed una immagine meno datata .3 punti
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Parlando di nartece, vorrei ricordare quello del Duomo di Casale Monferrato (Al) "All'ingresso si resta subito stupiti dall'impressionante "nartece" coperto da una ardita volta capolavoro di statica, divisa in 9 compartimenti e formata da arconi trasversali, contornato da un matroneo, con logge a trifore, che avanza subito richiami di tipo orientale… parentela di remoti esempi dell'architettura armena e pure della architettura islamica di Cordova. Questi soffitti a costoloni risultano, infatti, essere esempio unico in Italia. Gli archi…..sono tenuti insieme senza calce e solo grazie alla loro sagomatura asd incastro ed al loro peso". Da: Indro Grignolio, Casale Monferrato, Media Editrice Buona notte. Stilicho3 punti
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Ultima entrata, in attesa di riceverla. Trajan AR Denarius. Rome, AD 101-102. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM, laureate head right / P M TR P COS IIII P P, Victory, draped, standing right, setting a shield on a trophy with both hands. RIC65 var. -; BMCRE 110; RSC 246. 3.49g, 18mm, 7h.2 punti
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E' la giornata dei forti ! Forte Amedeo IX Mir Savoia 192b simbolo del sole Giovanni Cumassel per Torino2 punti
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buonasera Sign.Mario,il 6° convegno Numismatico-Filatelico Campano organizzato dal Circolo Numismatico Partenopeo è in programma il 26-27 Aprile 2019. Saluti Michele2 punti
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Leggo adesso e intervengo per non sottrarmi, ovviamente. @Francesco1984 La mia risposta non fu per snobbare la moneta, figuriamoci...con me sfondi un muro già aperto. Non ho scritto, NON presa in considerazione..ma, diversamente, NON GLI HO ANCORA CONTROLLATI. Chi mi conosce, e non sto qui a scusarmi e richiamare gli altri amici, sa quanta cura ci metto nello studiare le monete di Napoli e soprattutto visionarne in quantità industriale. Il mio è stato un modo per scrivere che effettivamente non mi sono messo ad osservare se le monete di Napoli (a questo punto, se diamo queste rarità) avessero e/o hanno glia assi alla tedesca...tutto qui. Anche la monetazione di Napoli, come la vita quotidiana, ha le sue priorità....non è che ho un fabbrica che lavora al mio fianco per scoprire tutto quello che ancora c'è da indagare. Al momento non è tra le indagini che sto conducendo..... e non è neanche mia intenzione inserire monete a RANDOM senza controlli, nei miei lavori. I più cari sanno di cosa parlo. Sperando di vivere ancora a lungo....ogni cosa a suo tempo. Grazie.2 punti
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Pensa che io l'ho comprata soprattutto per il fatto che è stata usata come ciondolo che quindi ha una storia2 punti
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Buonasera, credo in una imprecisione di Wildwinds nel senso che la moneta, che penso sia un centenionalis per Cyzicus (395-402) e non un follis, andrebbe distinta in 66a e 66b solo per la marca di officina, che nella 66a è la A (prima), nella 66b dovrebbe essere solamente la B (seconda). SEAR, a comprova, unisce le officine A e B in un solo numero, 20831, specificando che per quella unica moneta, le marche possono essere giustamente A o B. Perciò, come chiaramente si legge all'esergo, il centenionalis di @Augusto60 è quello detto 66"a", che in RIC dovrebbe essere il 66, mentre quello con marca B dovrebbe essere il 67. Data l'ora, non sono troppo chiaro. Insomma sbaglia Wildwinds a riportare sia SMKA che SMKB sotto lo stesso numero "66b". Sotto quel 66b dovremmo leggere solo SMKB. Uffa, ce l'ho fatta! CIAO2 punti
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E come non apprezzare impegno e passione che questi "ragazzi" dimostrano con le loro attività ! Ho conosciuto il Circolo Astengo ai convegni dei Circoli di Bergamo e poi di Padova, e spero proprio di poter partecipare a quello che organizzeranno loro quest'anno a Genova. La numismatica è in crisi di inflazione di offerte commerciali, di confuse dispute su sistemi astrusi , ambigui e di dubbie finalità di classificazione delle monete, di inaridimento di interscambi personali per rapporti demandati troppo spesso ai "social" (mai denominazione mi è apparsa più inadeguata), di ...ecc.ecc. La speranza di sopravvivenza sta nella passione, nello studio, nella sincerità e cordialità dei rapporti umani. Complimenti ancora agli amici genovesi.2 punti
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SIGH! SOB! La fine è vicina! *** QUINTA E ULTIMA PUNTATA! *** Sieges-Tallero della Sassonia, peso e dimensioni sempre gli stessi, tiratura sempre più bassa: solo 45.000 esemplari. Diritto: Re Giovanni di Sassonia qui anche in una foto quasi dell'epoca. Legenda: IOHANN V.G.G. KOENIG VON SACHSEN (Giovanni per grazia di Dio re di Sassonia) La lettera B in esergo non sta per la classica zecca "B" di Hannover, ma per il maestro di zecca di Dresda Gustav Julius Buschick. Il suo biglietto da visita era in formato A3, in quanto il suo nome completo era: Johann Nepomuk Maria Joseph Anton Xaver Vincenz Aloys Franz de Paula Stanislaus Bernhard Paul Felix Damasus A me piace parlar male di reucci e tiranni vari (lasciamo poi perdere i vari fieri dittatorini passati, presenti e futuri), ma qui mi devo morigerare... Niente stallieri o macchinisti: questo sovrano regnava illuminato, e - nel suo tempo libero - si occupava anche di letteratura. Con lo pseudonimo Philalethes ("Amico della Verità", da cui il suo soprannome „Der Wahrhaftige"- "Il Veritiero") ha pure tradotto in tedesco la nostra Divina Commedia e la sua è una traduzione ancora oggi riconosciuta valida. _______________________________ Rovescio: Cavaliere Alato Il motivo della moneta è in se riccamente decorato e glorificante, al centro un genio alato a cavallo, con la bandiera dell'aquila tedesca nella mano destra, un ramo di ulivo (?) nella sinistra, mentre in esergo sono visibili undici aste di bandiera unite in basso. Al di sotto due rami di palma collegati da una corona d'alloro e l'anno 1871. Legenda: EIN THALER X X X EIN PF.F. Spendo due parole sull'aquila della bandiera, altro simbolo tipicamente tedesco: Quando fu fondata la Confederazione della Germania del Nord con poi l'Impero tedesco (1867-1918) non si volle usare l'aquila bifronte in quanto già dominio dell'Austria-Ungheria, ma l'aquila era indiscussa come simbolo nazionale tedesco. Nel 1871 ritornò così all'Impero nella sua forma originale - monotesta - come aquila imperiale, tradizionalmente piumata nera e rinforzata in rosso; lo sfondo dorato (Poi i colori della bandiera attuale..). L'aquila sulle monete ci accompagna fino ad oggi, prima sui marchi (monete da 1, 2 e 5 marchi) e poi sugli Euro (1+2). _______________________________ Purtroppo (o per fortuna) mi sa che la serie è qui conclusa. Magari ho acceso in qualcundo di voi un po' di interesse nella monetazione d' Oltralpe e vi lascio con un ultimo pensiero: Ma il volto del genio, con quegli occhioni, non vi ricorda qualcosa? ( E qui devo per forza fare un saluto a @nikita_!) Spero che il Mastro Buschick non se ne abbia a male! Servus, Njk2 punti
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Ciao Francesco ? Sei perdonato perché non conosci ancora Pietro, Grande personaggio, disponibile e paziente con tutti.... Talmente bravo e preparato che lo vorrei come Curatore della sezione. Perchè scrivi che la tua moneta non è stata presa in considerazione... Se tutti il giorno stesso abbiamo controllato le nostre monete?? Come per i tagli anche gli assi saranno oggetto di ricerche e studio. Grazie per aver condiviso il tuo pezzo. Saluti, Rocco2 punti
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Buonasera, la persona che ti ha dato quella risposta nella discussione sull'8 tornesi con assi a medaglia è uno dei massimi esperti inerenti la monetazione prodotta alla zecca di Napoli, nonché una persona di grande disponibilità e cortesia, ha dato tanto alla numismatica napoletana ma soprattutto a chi frequenta questa sezione del forum, tanti di noi abbiamo potuto imparare tanto proprio grazie a lui, personalmente mi reputo fortunato perché ho avuto la possibilità di conoscerlo e posso dire che oltre ad essere un grande studioso è soprattutto una grande persona... Forse la sua risposta è stata un po' istintiva ma soprattutto fraintesa, perché se è vero che magari non ci ha fatto caso è anche vero che ha dato risposte esaustive su temi ben più complessi, inoltre posso affermare che è uno studioso impegnato perennemente nei suoi studi e non è detto che un domani non sciolga ache il tuo quesito. Come ben dici in Zecca c'erano regole precise da seguire quando si coniava una moneta ma la distrazione o l'errore ci poteva tranquillamente scappare, succede oggi con gli euro, nonostante le attuali tecnologie, figuriamoci alla fine de '700... Cordialmente.2 punti
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Destra o Sinistra ? Brockage Mezzo Soldo Carlo Emanuele II Con cartellino d'epoca1 punto
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T/ 4 cavalli 1804....già pronti per l'aggiornamento....ne discutemmo tempo fa; esemplare di @Rocco68 e di @gennydbmoney....li ho pure già predisposti...così si possono "copiare" già pronti.1 punto
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apr. 2019 Due monete comuni per un euro, con quella portoghese ho solo migliorato di molto quella che già possedevo, era un bel po' martoriata. La turca da 10 kurus del 1341 (1923) è pure comune, però è piuttosto ostica a trovarla, se mi è capitata dopo tutto questo tempo un motivo ci sarà.... appartiene alla prima serie turca post Impero ottomano, si riconoscono dall'esclusivo uso di caratteri e date arabe.1 punto
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Assolutamente no, è sempre interessante vedere dell'oggettistica attinente ai Regni di Napoli e Sicilia e due Sicilie dopo...1 punto
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Si, era troppo bello per essere vero. Le emissioni proof, con il packaging originale o in slab almeno 69, hanno quotazioni superiori al fino d'oro contenuto. Meno male, direi, dato quello che sborsiamo per acquistare le nuove emissioni della Royal mint. Aggiungo una foto del set a cui ti riferisci: Nelle condizioni ottimali sopra descritte ci vogliono fra i 1000 ed i 1100 euro ed una buona dose di pazienza per cercare la giusta occasione. Qualora si sia del parere che "la pazienza è la virtù dei morti", con un esborso 1350-1400 euro la si ottiene immediatamente. Insomma @giulira al prezzo proposto mancano le commissioni d'asta, la spedizione e l'aggio sul cambio della valuta. Hai fatto bene ad indagare. Speriamo che questa farsa delle false aggiudicazioni di sixbid sia presto risolta. Buona serata.1 punto
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Posto un bottone di produzione napoletana per confrontare la corona...1 punto
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Ciao a tutti, è da quasi sei anni che ho questa coroncina, l'avevo presa perchè mi era piaciuta e perché è costata solo un euro, era in una cassetta in mezzo a timbri, borchie in ferro, chiavi, lucchetti e cianfrusaglie varie. Indubbiamente di vecchia fattura, forse XVII-XVIII sec. E' pesante, spessa e compatta, sembrerebbe bronzo, pesa 19 grammi ed è lunga 3,50 centimetri. Pensate possa essere borbonica? Come poteva essere utilizzata? Grazie1 punto
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E' stupendo...e si sono pure tenuti stretti sulla conservazione secondo me....certo non è regalato motel lodigiano?1 punto
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I falsi d'epoca sono in metallo argentato o in metallo bianco prevalentemente ferroso ed hanno un peso nettamente inferiore ai 4 grammi ufficiali, i falsi moderni sono invece fusi e diversi, su quest'ultima ipotesi non ho dubbi, anche perchè non è un pezzo rarissimo che attira l'attenzione dei falsari di oggi, il tuo esemplare è autentico ed il suo valore di mercato così com'è è sotto i 100 euro, peccato per i graffiti al dritto.1 punto
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quando hanno questo aspetto grezzo e similferraglia puoi andare sul sicuro, sono autentiche ... patacche1 punto
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@fabry61 dopo me la riguardo meglio e cerco di cogliere qualcosa in più dalla Legenda, riassumendo secondo voi quella con la Z all'esergo FALSA quella con NOTEN al dritto dobbiamo cercare di avere qualche altro dettaglio! Giusto?1 punto
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Da Pasera, Francia Spagna e Impero a Brescia. Libro che racconta la situazione durante il periodo della battaglia di Agnadello. e Agostino Caprioli poteva ancora concedersi un pugnale del valore di 50 scudi; e Francesco Martinengo si faceva nel 1505 costruire da Stefano Lamberti una lettiga valutata cento e più zecchini di oro. Fin dal 1429 infatti il Consiglio Generale della nostra città, ordinando di ricevere nel numero dei cittadini coloro che avessero fabbricata in Brescia una casa del valore di almeno 25 lire mezzane, stabilendovi la propria residenza, permetteva loro di allontanarsene soltanto all'epoca della mietitura del grano e della vendemmia a Filippo de Grassi, soprastante alla fabbrica della Loggia, venne appunto nel 1510 ridotto il salario da 5 a 2 ducati mensili per la interruzione dei lavori esse (le monete forestiere) si erano in tal modo mescolate senza grande difficoltà con le monete locali, quelle uscite dalla zecca comunale nei tre valori fondamentali e tradizionali della lira, del soldo e del denaro (la lira d'argento bresciana, detta anche dei planetti, si divideva appunto in 24 soldi, ridotti poi a 20; il soldo in 12 denari) che negli anni da noi ora considerati valevano una terza parte circa della corrispondente moneta veneziana, tenuto a base lo zecchino d'oro, il cui rapporto con la moneta bresciana andò più tardi mutando.1 punto
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Ma quest’anno c’e’ il Convegno Partenopeo ?1 punto
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Sempre della Zecca di Casale : Guglielmo II Paleologo (1494-1518) - Obolo - Croce gigliata /R Cervo a s. CNI 169/175; MIR 211 RR (MI g. 0,62)1 punto
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Lascio il compito agli esperti della monetazione Gonzaga il compito di raccontare e spiegare questo motto. Mi limito a suggerire questa lettura : https://www.radiobase.eu/2012/08/25/la-cerbiatta-di-lucrezia/1 punto
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Noi ci accontentiamo di leggere almeno il millesimo . Complimenti per il nuovo arrivato nel branco1 punto
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Carissimo dovresti scriverlo in piazzetta, visto che la gente non crede al momento di grande flessione, dicono tutti che la numismatica vada benissimo.. E che non ci sia nessuna crisi... Mi piacerebbe molto sapere quale sia la realtà in cui vivono questo florido momento... Giusto per... Almeno parteciperemmo anche noi, che con il nostro entusiasmo. potremmo faremmo sicuramente faville.. Noi e 10 anni che portiamo avanti una campagna di incoraggiamento divulgativo, facendo eventi su eventi, ma purtroppo sembra che tutto ciò non sia stato apprezzato, anzi sia stato d'impiccio.. Povera numismatica... Eros1 punto
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Classical Numismatic Group, Triton V, lot 295, 15/01/2002 MACEDON, Aphytis Estimate $6000 MACEDON, Aphytis . Circa 360 BC. Æ 18mm (6.02 gm). Three-quarter facing head of Zeus-Ammon, slightly left / AFU-[TAI]-WN, kantharos. SNG ANS 211; BMC Macedonia pg. 61, 1; Laffaille, "Choix de Monnaies Grecques en Bronze," 110 = Laffaille 300 (this coin); SNG Copenhagen 124. EF, attractive, glossy two-toned brown patina. The finest known example. ($6000) Ex Maurice Laffaille Collection (Münzen und Medaillen Auktion 76, 19-20 September 1991), lot 300 @15500 Sfr. According to Pausanias (III.18.3) Aphytis was celebrated for its temple of Zeus Ammon, and according to Xenophon (Hell.V.3.19) the city also had a temple dedicated to the worship of Dionysos, referred to on this coin by the kantharos. ILLUSTRAZIONE: BORCHIE CONFERITE AD UN CENTURIONE PER IL VALORE DIMOSTRATO IN BATTAGLIA, POSIZIONATE SULLA SUA CORAZZA1 punto
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Salve , ogni volta che viene messa in discussione questa moneta mi pongo sempre la domanda se l' interesse di tutti riguarda solo la grande rarita' della stessa , oppure se viene premiata la simbologia , cioe' il significato politico che da essa ancora emana a distanza di oltre 2000 anni . Nel primo caso sarei completamente d' accordo circa la rarita' e prezzo degli esemplari originali , non alla portata della maggior parte dei numismatici di monete romane , se al contrario venisse invece preferita la simbologia che la moneta esprime , vorrei proporre un sondaggio per capire , come fecero i Romani antichi dell' epoca di Cesare , chi approverebbe l' uccisione di Cesare , storicamente parlando , da parte dei congiurati , dei quali molti erano stati gratificati da Cesare stesso e chi invece li condannerebbe per averlo assassinato .1 punto
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Hai ragione rendiamo omaggio anche ai moti delle altre città in quel lontano 48... 1 punto
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... e di altre città protagoniste di qui tumultuosi mesi: https://iltirreno.gelocal.it/venezia/cronaca/2013/10/27/news/edicola-per-la-palla-di-cannone-in-piazza-1.8006788 http://www.wikiwand.com/it/Storia_di_Vicenza1 punto
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Ciao. Comunico che in considerazione del numero complessivo di contributi partecipanti al Premio (nove in tutto, pervenuti entro il 31.3.2019), si è deciso di prorogare fino a tutto il 30 aprile 2019 il termine entro il quale è possibile cambiare le lire...(oppss...mi sto confondendo....) è possibile inviare ulteriori contributi per il Concorso Letterario. La modifica al Regolamento è pubblicata qui: http://www.associazionenia.it/premio-letterario-n-i-a-2019/ Si spera di invogliare così gli scrittori "ritardatari" (sempre che ve ne siano). Non saranno concesse ulteriori proroghe (in Italia si dice sempre così...ma poi...chissà...). Saluti. Michele1 punto
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· Il 16 marzo 37 d.C. muore a Roma l’Imperatore Tiberio. · Il 17 marzo del 45 a.C. ci fu la battaglia di Munda tra Giulio Cesare e Gneo Pompeo. La battaglia si prolungò incerta per diverso tempo, finché l'intervento di Cesare in persona tra i ranghi della decima legio, la più fedele di Cesare, che lo aveva accompagnato fin dalla campagna gallica, portò i cesariani ad avanzare sul loro fianco destro. Pompeo spostò dunque una legione dal lato opposto, lasciandolo esposto al contrattacco della cavalleria maura di Cesare. Attaccati da entrambi i lati i pompeiani erano in grande difficoltà. Labieno, comandante della cavalleria di Pompeo, decise di intervenire indietreggiando, ma la manovra fu interpretata come una fuga dai pompeiani, che si disunirono e andarono in rotta. · Il 17 marzo 180 d.C. moriva lontano da Roma perché impegnato nelle guerre marcomanniche l’Imperatore Marco Aurelio. Lascia la porpora al figlio Commodo. · Il 17 marzo si celebravano i Liberalia in onore di Liber Pater e Libera; i ragazzi sedicenni deponevano la bulla e indossavano la toga virilis.Il motivo di ciò era che il ragazzo passava dallo stato di puer a quello di adulto, con tutti i diritti ed i doveri del cittadino romano. La parte privata del festeggiamento avveniva a casa: il giovane deponeva sull'altare dei Lari la propria bulla, una collana (d'oro per i più ricchi ed in cuoio per chi non potesse permetterselo) datagli quando era ancora in fasce in cui erano contenuti oggetti adibiti a proteggere il fanciullo. Sull'altare era posta anche la barba ottenuta dalla prima rasatura del ragazzo. In seguito abbandonava la toga pretesta (che era decorata con una sottile striscia di porpora), indossata da ragazzino, e gli veniva consegnata la toga virile; se il giovane era di rango senatorio la toga presentava una striscia di porpora più larga (laticlavia), se era di rango equestre una striscia più stretta (angusticlavia), altrimenti la toga era in tinta unita. La mattina la famiglia consumava la colazione sull'orlo della strada. Successivamente tutta la famiglia usciva per strada, dove le sacerdotesse di Libero (equivalente al greco Dioniso) incoronate di edera vendevano torte a base di olio e miele, di cui staccavano una parte per porla su di un altare in favore di chi le comprava. In epoca tardorepubblicana Libero presiedeva ai ragazzi e Libera alle ragazze. In seguito si formava per le strade la processione davanti a cui era posto un fallo in cima ad una pertica. Solo al termine della cerimonia una matrona considerata la più virtuosa poteva coprire l'attributo con un piccolo covone di grano. Sempre il 17 marzo si teneva il secondo episodio delle Agonalia, dedicando i festeggiamenti a Marte. La tradizione la rimanda a Numa Pompilio e vi veniva sacrificato un ariete nero. · Il 18 marzo 37 d.C. due giorni dopo la morte di Tiberio, Caligola è acclamato imperatore. Pronipote del defunto princeps, era associato ad un altro nipote di Tiberio, Tiberio Gemello (di cui era il nonno). Ma Caligola era amato dai pretoriani, dal popolo e dal senato, che invalidò il testamento, riconoscendolo unico imperatore.1 punto
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Questo mi sembra essere una ribattitura d'uno quarto genovese I tipo, ma come sempre, è molto meglio d'avere il vostro parere.1 punto
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Buongiorno @gallo83, complimenti per la sua bella moneta. Ho visto nel suo post che per questa tipologia di monete modenesi lei propone la data "1226-1293". La loro datazione è però posteriore. Verosimilmente sia i grossi che i denari piccoli di questo tipo furono emessi dopo il 1306. La loro battitura proseguì poi almeno nei primi anni della signoria dei Bonacolsi di Mantova e l’emissione del 1322 ricordata negli Annales veteres Mutinensis è con ogni probabilità da ricondurre proprio a queste monete. Tutto ciò ovviamente non toglie nulla alla bellezza del suo pezzo. Saluti, Teo1 punto
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