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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/25/19 in tutte le aree

  1. Buona sera a tutti. 1 grano 1814 doppio punto dopo FERD III riferimento gigante 128a. Volevo chiedere agli amici collezionisti di monete siciliane, che hanno sicuramente più esperienza di me su questa monetazione, se reputano corretta la rarità che ne da il gigante. Il mio è del 2013 e lo segna R e non mi sembra che ce ne siano tanti in circolazione. Ringrazio in anticipo tutti quelli che interverranno. Saluti Angelo
    5 punti
  2. Buongiorno amici, allego immagini di un cavallo aquilano di Innocenzo VIII con impugnatura delle chiavi ad anello singolo, D.A. 126 ; MIR 99 , estremamente raro , è il quarto esemplare con questa particolarità della mia " piccola scuderia "
    5 punti
  3. Il vicesindaco di Correggio porta i saluti della Città. Poi il Presidente dell'Accademia dr. Ruotolo da inizio ai lavori con un ricordo di Arturo Lusuardi. Fanno seguito le relazioni di Lorenzo Bellesia, curatore di Panorama Numismatico, e di Michele Chimienti, noto ricercatore di Bologna. Infine nel pomeriggio si è svolt una visita guidata al museo il Correggio, dove sono state illustrate le monete di Correggio donate dal Lusuardi al Museo.
    5 punti
  4. taglio       2 euro cc (2 pezzi) paese  Austria anno 2005 tiratura 6.880.000 condizioni bb+ città Milano
    4 punti
  5. Dite quello che volete ma ogni volta che guardo questo tetradramma di Lisimaco mi dimentico di tutti i problemi e mi esalto...
    3 punti
  6. Non so se in questo momento sia sentito come un obiettivo comune, ma so quale dovrebbe essere l'obiettivo comune. Un obiettivo molto semplice: salvare la Numismatica. Oggi abbiamo una situazione molto difficile e molte circostanze sono sfavorevoli. Non tutti capiscono che una volta spariti i collezionisti sparisce la numismatica. Nessuno guarderà nè studierà più i milioni di pezzi che ci ha lasciato la storia per mancanza di interesse. Le biblioteche numismatiche diventeranno deserte e infine i libri finiranno in archivi polverosi se non al macero per problemi di spazio. Credo che questo sia quindi il nostro imperativo categorico: salvare il collezionismo per salvare la Numismatica. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Buona serata Convenzionalmente si dice che una moneta è in mistura (o biglione) quando la lega della moneta è costituita da argento in misura uguale o inferiore al 50% del totale. Non è un dogma, tant'è che, come hai osservato, taluni evidenziano il fatto che nella moneta ci sia argento, pur se in percentuale inferiore rispetto agli altri metalli che la compongono. Una moneta viene considerata in mistura, anche quando l'argento non era contenuto nella lega che la componeva, ma era presente unicamente nella patina che veniva prodotta con procedure chimico-fisiche e che ricopriva la moneta generalmente di rame, giusto per donarle l'aspetto dell'argento. saluti luciano
    3 punti
  8. Aggiungiamo che in fondo un ritorno sul forum che stiamo commentando ci ha dato l’opportunita’ anche di fare qualche riflessione direi non di poco conto e che ogni tanto secondo me in piazzetta ci vorrebbe di più. Forse qualcuno potrà dire ripetitivo però passano anche gli anni, le condizioni mutano, gli utenti pure e la tematica rimane nevralgica da T maiuscola, “ salvare la numismatica “. E quindi si ritorna, sul tema divulgare, comunicare, cercare di allargare, far incuriosire ...ci vogliono in primis energie, entusiasmi, persone che abbiano emozioni da trasmettere agli altri, che siano testimonial in più ambiti, certo poi, sempre che ci siano disponibili, bisognerebbe poi sostenerli nel cammino... Ovviamente considerazioni totalmente personali.
    2 punti
  9. taglio 2 euro cc paese francia anno 2017 tiratura 10.020.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese finlandia anno 2017 A tiratura 2.500.000 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  10. taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro paese monaco anno 2012 tiratura 1.082.373 condizioni bb città trieste taglio 1 euro paese sanmarino anno 2017 tiratura 500.000 condizioni spl città trieste taglio 50 cent paese belgio anno 2016 tiratura 5.000.000 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  11. Rileggendo il mio post mi sono accorto di una clamorosa imprecisione: in realtà in questo caso non si può parlare di falsificazione. La falsificazione richiede infatti un prototipo che, per l’appunto, venga falsificato. In realtà in questo caso non esiste una moneta “vera” con le stesse, identiche caratteristiche dell’esemplare postato da @gpbasetti. Non esiste cioè, una moneta nelle quali legende siano CAMPIBASSVS/CAMPIBASSI. In questo caso, quindi, si tratta di una creazione di fantasia e come tale, a mo parere, andrebbe indicata. Ri-saluti, Teo
    2 punti
  12. Perché in questo caso la moneta perde il suo connotato proprio di mezzo di pagamento a corso legale per un dato importo predeterminato (il facciale), per assumere quello di "merce" (oro, argento ecc.). L'eventuale uso di un "fascione" per acquistare beni di prima necessità non sarebbe avvenuto al facciale ma in base al valore del momento attribuito al suo intrinseco. E se non ci fosse stato un "fascione", sarebbe stata la stessa cosa una catenina o un bracciale in oro dello stesso peso e con lo stesso intrinseco. In un sistema monetario strutturato, le monete hanno corso legale in relazione al loro valore facciale. Se poi, per l'incremento del valore dell'intrinseco, quest'ultimo valore supera il facciale e la moneta viene scambiata per l'intrinseco e non al facciale, siamo fuori dal normale circuito della circolazione monetaria (tant'è che in questi casi, le monete con un valore intrinseco maggiore rispetto al valore facciale, spariscono dalla circolazione!) La moneta, in questo caso, diviene una "merce", con una sua quotazione dovuta al tipo di intrinseco. Altrimenti, dovremmo concludere che quando negli anni'70 del secolo scorso, a causa della penuria di spiccioli, i pubblici esercizi restituivano come resto caramelle e cioccolati, allora anche le caramelle ed i cioccolati erano monete...perché "circolavano"? Anche in quel caso, si trattava di "merce" rappresentativa di monete a corso legale che momentaneamente non erano disponibili e che il pubblico era disposto (ob torto collo..) ad accettare. Ma non erano mica monete. M.
    2 punti
  13. Complimenti per l’intervento intanto che almeno personalmente condivido in toto, proseguo il filo logico in cui abbiamo individuato l’obiettivo comune, salvare la numismatica. E che questo obiettivo dovrà passare dal collezionismo, dall’amore, dalla passione, dallo studio dei tondelli, quindi nel creare nuove passioni, ma anche nel rinforzare quelle che ci sono e tutto avviene o avverrà nel tempo, direi anche breve, di un inevitabile ricambio generazionale. Ogni mezzo può essere utile o proficuo, certamente non bisognerà trascurare o non intercettare le energie che usciranno , sempre che escano, nel tempo ma convogliarle per lo scopo. Energie che arriveranno poi da uomini, perché gli appassionati, i collezionisti, gli studiosi, sono poi uomini, che dovranno capire bene il momento in cui siamo calati, certamente diverso dal passato. E quindi dall’azione di questi uomini, speriamo tanti, dipenderà il futuro della nostra numismatica e dal loro operare in merito. Credo si possa ragionare, sempre che il filo raccontato sia valido, sul tipo di azioni e di come effettuarle, in che modo e da chi.
    2 punti
  14. Leggo solo adesso di questa discussione ,mi unisco con enorme piacere a tutti coloro che mi hanno preceduto per il ritorno sul forum di Eros . Bentornato! Raffaele
    2 punti
  15. Ciao a tutti, proseguendo nella ricerca di gigliati..ne ho aggiunto uno nuovo, con l'"allegoria di prescrizione " una ghianda. Riprendendo quanto scritto nell'ormai introvabile libro di Giuliani e Fabrizi "Le monete degli Angioini in Italia Meridionale", in epoca angioina c'era molto malcontento tra il popolo in quanto i carlini pur dovendo avere un peso di circa 4 g come fissato da Carlo II, scesero immediatamente a 3.60 g soprattutto a causa della tosatura e Delle speculazioni dilaganti. Roberto, pertanto, a partire dal 1317, a garanzia della bontà della moneta, impose la presenza nel campo al diritto, di una ghianda. Successivamente, a partire dal 1319, fu posto invece un giglio. Questo gigliato e classificato Raro, osservando però, i passaggi in asta, degli ultimi anni, penso che il suo grado di rarità vada rivisto. Ne approfitto per chiedere agli appassionati angioini di aggiungere i propri.saluti Eliodoro
    2 punti
  16. Mi sono appena connesso, che bel modo di iniziare la settimana; bentornato Eros, ci sei mancato!
    2 punti
  17. All'epoca dei fatti proposi di segnalare all'ufficio il palese ( a mio avviso ) errore di conio, mediante una mail collettiva, ma buona parte degli utenti mi rispose che a loro non interessava, in quanto lo ritenevano ininfluente, non deturpante...
    2 punti
  18. Se penso che le nuove generazioni presenti sul territorio le ha dimenticate completamente, ricordo da bambino la città le aspettava trepidamente, iniziative culturali in ogni quartiere, i tram addobbati con i tricolori, cosi come le piazze e le vie, Milano era colorata e si respirava un clima festoso, insomma emozionante. Andiamo con il top dei nominali battuti per quei giorni. Cambia il nominale, cambia il metallo, ma il valore simbolico è lo stesso unico...
    2 punti
  19. Ancora una testa elmata della dea guerriera Atena . Da una tetradramma di Atene di metà V sec., tipologia pervenutaci in più che grande quantità, ma con pochi esemplari nei quali il tondello riporta l'elmo con completa la cresta che lo adorna . Passerà a breve in asta Num.Naumann 76 al lotto 103 .
    1 punto
  20. La firma è 'Barzilai', ed i biglietti con al retro questa "particolarità", in base a quanto riportato sul catalogo, non dovrebbero avere nessun plus valore, "altri" invece affermano che questo signore era il tesoriere. Ma forse è meglio che metti in conto l'acquisto di questi due volumi (quantomeno il volume secondo) per tirature, curiosità, rarità e quant'altro. Se esistono falsi non ti so dire, magari qualcuno pensando di accrescere il loro valore penserà di apporcela, deturpando così delle banconote già piuttosto comuni (eccetto 50 e 100 lire). Per il resto è come sempre, il miglior modo per riconoscere i falsi è il confronto diretto con degli originali.
    1 punto
  21. 1 punto
  22. Ciao @Ledzeppelin81...ne parlavamo con @Rocco68 in un'altra discussione che però al momento non riesco a recuperare...lì avevo postato un grano 1814 con la legenda diversa HEIR (prima foto) invece che HIER...e scrivendo della variante con il doppio punto, raccontavo che di grani del 14 con i due punti io non ne avevo mai trovati e ipotizzavo pure che si trattasse solo di una svista, mi spiego, che il doppio punto fosse in realtà frutto di un esubero di metallo considerato poi impropriamente un punto, bhe mi ricredo, qui il doppio punto è ben visibile...da allora ho visto il tuo e un altro esemplare con questa variante, di cui posto il dettaglio (seconda foto). Monetina secondo me doppiamente rara RR...nel gigante del 2015 è posta allo stesso livello di rarità (R) del grano del 15 con caratteri piccoli che invece si vede ben più frequentemente. Saluti.
    1 punto
  23. A me sembra la mezzaluna sotto il collo. Tieni presente che la cosiddetta mezzaluna non è che fosse un elemento grafico, era solo un conio danneggiato.
    1 punto
  24. Innanzittutto grazie a tutti per i preziosi interventi. Che si trattasse di una moneta "inventata" era quanto ipotizzavo, ma data la mia ignoranza in materia di zecca di Campobasso gradivo un parere da esperto. Posterò una immagine migliore appena potrò, ma il limite di grandezza imposto dal sito mi sembra non permetta immagini "pesanti".
    1 punto
  25. Il "fascione" e le altre monete d'oro - ove accettate per il loro intrinseco - sarebbero state saggiate come qualunque altra merce aurea, non rilevando - evidentemente - il fatto che fossero garantite dallo Stato (sono garantite dallo Stato quelle autentiche....ma sappiamo che erano e sono monete che potevano essere largamente falsificate nel titolo e nel peso). Ne più e né meno di quanto farebbe oggi un "compro-oro digiuno di numismatica, a cui viene presentato un fascione per l'acquisto. Tutto sta ad intendersi sul termine "circolazione". Dal titolo di questa discussione mi sembra si volesse fare riferimento alla "circolazione monetaria" dei nominali aurei di V.E. III; se poi, per "circolazione", intendiamo il fatto che potessero essere ceduti per il loro intrinseco aureo allo scopo di recuperare danaro o barattare beni o servizi, allora potremmo pure sostenere che anche le monete in oro delle Repubblica italiana denominate in lire o in euro, "circolano". Se infatti qualcuno le porta ad un compro-oro che poi le vende ad un cliente, che poi le regala ad un nipote che poi le riporta ad un compro-oro, potremmo - secondo questa Tua impostazione - sostenere che anche queste monete in oro "circolano". Saluti. M.
    1 punto
  26. taglio 2 euro cc 2pz paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  27. taglio 2 euro cc paese irlanda anno 2016 tiratura 4.500.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese francia anno 2018 A tiratura 15.020.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  28. Concordo in toto. Anche lo stile non lascia dubbi.
    1 punto
  29. Bravi bravi portateci un po' nella Germania dell '800 ,giusto per ampliare il tema del Regno d'Italia che e' gia molto battuto qui
    1 punto
  30. taglio 50 cent paese lussemburgo anno 2008 tiratura 4.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 50 cent paese lussemburgo anno 2003 tiratura 2.500.000 condizioni bb+ città trieste taglio 50 cent paese lettonia anno 2014 tiratura 25.000.000 condizioni bb+ città trieste
    1 punto
  31. 1893 IL CASTELLO DI MILANO DIVENTA SEDE MUSEALE
    1 punto
  32. Buonasera a voi, purtroppo, come ha ben documentato Giuseppe Ruotolo (Ruotolo 1997, p. 122 ss. e in particolare p. 131, n. 10), si tratta di una falsificazione moderna (paulo post 1903?) creata ad hoc per i collezionisti. Saluti, Teo
    1 punto
  33. Tali croci sono fatte in Sud America nelle ex colonie spagnole.
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  34. Bellissimo pezzo, un opera d’arte!!!!! skuby
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  35. Penso che hai fatto una gran cosa a mostrarla, in fondo divulgare e’ anche questo, far soffermare su certi particolari o su bellezze come queste che sono capolavori artistici e simbolici, spero e mi auguro che qualcuno possa avvicinarsi, incuriosirsi, certo la foto di bordo e’ impressionante con quel ritratto che aggetta ed esce dalla moneta in tutti i sensi ...
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  36. Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann) > Auction 72 Auction date: 2 December 2018 Lot number: 128 Price realized: 1,600 EUR (Approx. 1,812 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: LESBOS. Mytilene. EL Hekte (Circa 412-378 BC). Obv: Helmeted head of Ares right. Rev: Head of Amazon right, wearing ornate "helmet"; all within linear square border within incuse square. Bodenstedt 65; HGC 6, 991. Condition: Extremely fine. Weight: 2.55 g. Diameter: 10 mm. Estimate: 800 EUR ILLUSTRAZIONE: TESTA DI ARES
    1 punto
  37. Approfittando - e spero di continuare a farlo ancora per qualche tempo! - dello stock che sta mettendo online il venditore inglese, ho incrementato i pezzi provenienti dalla "SPQR mint (Cyzicus)" con due nuove entrate: Un'altra PAX AETERNA, ma questa volta con busto più comune e battuta nella terza officina (come indicano i tre globetti sotto al busto al dritto). e una VIRTVS AVG credo anch'essa proveniente dalla terza officina (ma non sono certo del numero esatto dei globetti perché la foto non è delle migliori e quindi mi riservo di controllare de visu). Credo che si tratti di una serie di esemplari appartenenti a una collezione tematica di Claudio II.
    1 punto
  38. Fare paragoni tra Italia e Inghilterra è fuori luogo. Ci chiediamo perché gli appassionati di numismatica diminuiscono sempre di più soprattutto da 20 anni a questa parte. Io ho una risposta. C'è stato in questi anni un clima di terrorismo da parte dello stato, con sequestri a raffica molte volte vergognosi anche e soprattutto verso gli operatori del settore e con una legislazione fumosa e incomprensibile a tutti, non credo che cresceranno di numero i collezionisti, soprattutto giovani, fin quanto non finirà questa caccia alle streghe. Ci sarebbe da parlare di tante altre cose, ma mi fermo qui per evitare di finire sempre allo stesso modo quando si toccano determinati argomenti.
    1 punto
  39. Ancora un pinax ed una moneta che gli assomiglia... Syracuse. Bronze 278-275, 7.59 g. Head of Kore-Persephone r., wearing barley wreath and earring; behind, cantharus. Rev. BAΣIΛEΩΣ - ΠIΡΡOΥ Demeter seated l. on throne, holding ear of barley in r. hand and long sceptre in l. Calciati p. 332, 186 DS 22. SNG Fitzwilliam 1377. SNG ANS 336. AMB 526 (this coin). Lovely enamel-like green patina and about extremely fine Ex NAC 13, 1998, 526 and NAC 18, 2000, 150 sales. ILLUSTRAZIONE: Ade e Persefone in trono, pinax in terracotta proveniente da Locri, V sec.
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  40. Fine XIX inizio XX sec.- Ciao Borgho
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  41. Il forum rivolgendosi a molti può portare alla riflessione sulle monete, al loro studio, alle loro iconografie, ai segni, alle legende, può partire come molto da qui cercando di far capire la moneta andando oltre e valori e conservazioni. Sicuramente si possono fare collezioni di grande interesse , studio, rappresentatività per esempio con i denaretti medievali, forse non bellissimi, ma pieni di storia, fascino e vera moneta del popolo passata di mano in mano...
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  42. Di certo non serviva alla funzione tipica degli anelli sigillari, ossia a rappresentare il titolare, perchè quei segni sparsi sulla superficie incisa non dispongono di un significato araldico o iconografico noto. L'oggetto sembra rientrare in quella categoria di prodotti ammantati di "antichità verbale" dall'originario venditore, circostanza che sfugge all'occhio di un estraneo (come il sottoscritto) che li vede solo in immagine e per la prima volta.
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  43. A proposito di bizzarre usanza riguardo al resto: di ritorno da alcuni giorni di ferie estive ,mi fermai in un affollato autogrill ,presi un prodotto in vendita e lo posai alla cassa con una banconota di importo superiore al dovuto ; la cassiera lo ritiro' batte' lo scontrino me lo diede e guardo' oltre come a dire " avanti il prossimo",li ebbi la conferma della teoria della relativita' : il tempo si dilato' ,io non proferii parola lei nemmeno ,sembrava di essere nelle scene culminanti di 2001 odissea nello spazio, dopo istanti durati un' eternita',in cui anche la cassiera comprese Einstein ,non riuscendo piu' a sostenere la parte disse : "oh ! Mi scusi ! Le devo dare il resto", tradotto "ti avevo scambiato per uno straniero e volevo "ciularti" ". Non sono un tipo particolarmente espressivo ( di solito ho solo due espressioni ,con il cappello o senza ),ma sono sicuro che lei mi intese perfettamente... avevo gli occhi come il Cristo di Rublev... Della serie : il resto e' resto ,che te lo diano in mano o in un piattino l'importante e' averlo... e averlo giusto .
    1 punto
  44. Ciao Luciano, il mio grazie è a tutti Voi, "vecchi" appartenenti a questo forum, che avete attivamente contribuito a costruire un vero archivio storico/numismatico al quale, noi "giovani" collezionisti possiamo attingere nozioni, storia ed importanti consigli per costruire il nostro percorso numismatico. P.S. Personalmente non posso non ringraziare sia @petronius arbiter chè @nikita_ Entrambi, hanno sempre pazientemente risposto ed eventualmente corretto i miei interventi, ed effettivamente, come da te evidenziato è sempre un piacere leggerli. Cordialmente PB
    1 punto
  45. Ho scovato questo vecchio topic di Petronius e mi sono permesso di postarlo, che come al solito ci racconta l'aspetto storiografico di queste vecchie lire, e non solo... ( con l'occasione me lo sono anche scaricato ) Per quanto riguarda il valore, come immagino tu abbia già fatto, sulle varie aste on-line si trovano a poche decine di euro PB
    1 punto
  46. Riprendendo questa discussione mi sono accorto che non era stato ancora presentato il biglietto da 1 lira....rimedio subito Poi, naturalmente, manca quello da 50 lire, il più raro, che non ho ancora in collezione. Mi accontenterei di trovarlo anche in conservazione "andante", come il 100 lire, ma sabato scorso al Bophilex tutti quelli che ho visionato erano FDS o quasi, con un prezzo dai 200 ai 250 euro, cifra che in questo momento ritengo eccessiva....aspetterò qualche buona occasione petronius B)
    1 punto
  47. Grazie a voi Per chiudere il discorso sulla cartamoneta utilizzata durante l'assedio del 1848-49 resta da citare la "moneta del Comune." Purtroppo non ho immagini da mostrare il commerciante (al convegno di Piacenza) da cui ho acquistato la moneta patriottica e il buono di prestito aveva anche questa, ma i prezzi partivano da 200€ (più di quanto ho pagato gli altri tre pezzi messi insieme) per finire con cifre a tre zeri per i biglietti più rari.....magari in futuro, chissà Il Governo Provvisorio si ritrovò ad avere un'eccedenza di cassa, grazie a una sovrimposta sugli immobili e una giacenza di sale e tabacchi, eccedenza che girò al Comune, che potè così mobilizzare una cifra superiore ai 25 milioni di lire attraverso l'emissione di biglietti intestati "Moneta del Comune di Venezia" avvenuta in due volte, nel 1848 e 1849. I tagli sono da 0,50 lire correnti (due tipologie) 1 lira, 3 lire, 5 lire (due tipologie) 50 e 100 lire; questi ultimi due sono classificati R5. A differenza della moneta patriottica gli austriaci ne consentirono il cambio anche se limitato al 50% del valore e contro "Viglietti del Tesoro" emessi nel frattempo dal Regno Lombardo-Veneto. Riporto, per maggior chiarezza, l'estratto delle condizioni di resa imposte alla città, riguardanti la cartamoneta. "Nella circostanza che attualmente circola esclusivamente in Venezia una massa di carta monetata, di cui non potrebbe essere spogliata la parte più povera della numerosa popolazione senza gravissimi inconvenienti per la sua sussistenza, e nella necessità inoltre di regolare questo oggetto prima dell’ingresso delle II.RR. truppe, resta disposto che la carta monetata che si trova in giro sotto la denominazione di carta comunale, viene ridotta alla metà del suo valore nominale, ed avrà corso forzato soltanto in Venezia, Chioggia e negli altri luoghi compresi nell’Estuario per l’accennato diminuito valore, fino a tanto che d’accordo con il municipio veneto sarà ritirata e sostituita, il che dovrà aver luogo in breve spazio di tempo. L’ammortizzazione poi di tal nuova carta dovrà seguire a tutto peso della città di Venezia e dell’Estuario suddetto, mediante la già divisata sovrimposta annua di centesimi 25 per ogni lira d’estimo e con quegli altri mezzi sussidiari che gioveranno ad affrettare l’estinzione. In riguardo di questo aggravio non saranno inflitte multe di guerra e si avrà riguardo per quelle che furono già inflitte ad alcuni abitanti di Venezia relativamente ai loro possessi in terraferma. In quanto poi alla carta denominata patriottica, verrà totalmente ritirata dalla circolazione, nonché gli altri titoli di debito pubblico in progresso alle opportune determinazioni." ciao. petronius
    1 punto
  48. Un particolare delle cedole di pagamento del buono di prestito da 100 lire, sempre con la firma di Daniele Manin. petronius
    1 punto
  49. Eccomi qua Per garantire la moneta patriottica il Governo Provvisorio di Venezia retto da Daniele Manin dapprima raccolse metalli preziosi da fondere in zecca, poi emise buoni di prestito, volontario poi forzoso, nei tagli da 100, 500, 1000 e 3000 lire. I buoni davano diritto, oltre che alla restituzione del capitale, ad un interesse annuo del 5%. I certificati del prestito volontario furono emessi con riferimento al decreto del 19 settembre 1848, con data 12 luglio 1849; quelli del prestito forzoso rimandavano al decreto 12 ottobre 1848 ed avevano la data del 17 agosto 1849. I buoni sono stampati su carta filigranata, contornati da una decorativa cornicetta con fregi e puttini; in alto, il leone alato di San Marco, in basso le firme in facsimile di Daniele Manin e di Isacco Mauro Maragonato, ministro delle finanze del governo veneziano. Così come la moneta patriottica questi buoni non furono rimborsati dagli austriaci dopo la presa della città; nel 1866, quando Venezia entrò a far parte del Regno d'Italia, i prestiti passarono al Debito Pubblico del Regno d'Italia nella sezione dei Debiti redimibili non inclusi nel Gran Libro - Debiti perpetui. Nella foto il buono da 100 lire del debito volontario petronius
    1 punto
  50. La conosco si usava anche ai miei tempi, di poco posteriori a Garibaldi Vabbeh, torniamo a fare le persone serie e parliamo di cartamoneta, che è poi l'argomento di questa discussione Il Governo Provvisorio, dopo aver bandito i Banco-Zettel di Vienna (i biglietti austriaci che circolavano in tutto l'impero) deliberò l'emissione di una cartamometa, definita "moneta patriottica", garantita dai prestiti, dapprima volontari e poi forzosi, raccolti tra la popolazione. Evidente il fine propagandistico del nome, scelto con la speranza di accendere i sentimenti dei veneziani e facilitare l'accettazione dei biglietti, che in effetti ebbero un'ottima accoglienza; a fine 1848 ne circolavano quasi 5 milioni. Gli austriaci se ne ebbero a male e una volta ripreso il controllo della città, nell'agosto 1849, non ammisero a rimborso la moneta patriottica Le emissioni, tutte uniface, sono da 1, 2, 3 e 5 lire del 19 settembre 1848 e da 50 e 100 lire del 16 novembre 1848. Al rovescio un bollo rotondo col leone di San Marco e, in contorno, "Controleria - 1848"; su alcuni biglietti appare la firma Barzilai, come in questo da 2 lire. petronius
    1 punto
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