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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/24/19 in tutte le aree
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Buonasera, vista la piega presa da tempo da questa sezione propongo di variarne il nome in "LA PIAZZETTA DELL'ENIGMISTA", sarebbe più coerente. Allego possibile veduta di questa piazzetta...4 punti
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Ciao a tutti, proseguendo nella ricerca di gigliati..ne ho aggiunto uno nuovo, con l'"allegoria di prescrizione " una ghianda. Riprendendo quanto scritto nell'ormai introvabile libro di Giuliani e Fabrizi "Le monete degli Angioini in Italia Meridionale", in epoca angioina c'era molto malcontento tra il popolo in quanto i carlini pur dovendo avere un peso di circa 4 g come fissato da Carlo II, scesero immediatamente a 3.60 g soprattutto a causa della tosatura e Delle speculazioni dilaganti. Roberto, pertanto, a partire dal 1317, a garanzia della bontà della moneta, impose la presenza nel campo al diritto, di una ghianda. Successivamente, a partire dal 1319, fu posto invece un giglio. Questo gigliato e classificato Raro, osservando però, i passaggi in asta, degli ultimi anni, penso che il suo grado di rarità vada rivisto. Ne approfitto per chiedere agli appassionati angioini di aggiungere i propri.saluti Eliodoro3 punti
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Il ritratto di Alessandro ha una potenza espressiva notevolissima e guardate che rilievi: il profilo del Grande fuorisce dalla superficie della moneta!!!!3 punti
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Quando ero ragazzo, per pagarmi gli studi universitari lavorai alcuni mesi presso una società che gestiva di pagamenti di ticket. Qui avevo scoperto che il mio superiore, uomo di rara spregevolezza, aveva sviluppato una vera e propria arte del raggiro per "arrotondare" che mi ricorda quella della cassiera di @adelchi. Aveva individuato le categorie di persone da colpire, che non erano - come uno si aspetterebbe - ragazzi e vecchiette, ma anzi uomini, dall'aspetto non elegante, perché a quanto pare erano quelli che meno probabilmente contavano il resto e avevano la tendenza a infilarlo direttamente in tasca o nel portafogli (quelli vestiti meglio secondo la sua raffinata indagine psicologica avevano invece la tendenza a contarlo). A questo si aggiungeva il trucco, in caso di potenziale vittima, di dare il resto con numerose banconote di medio e piccolo taglio (erano ancora i tempi della lira) e nel momento della consegna del resto scambiare una battuta con il cliente per distrarlo. A quanto diceva, ormai era talmente abile che il tasso di successi superava il 50%: parliamo di resti di pezzi da 50 e 100mila lire, era sufficiente in una giornata che tentasse il furto due o tre volte all'ora (fatto tutt'altro che difficile, c'era spesso la coda allo sportello e si servivano centinaia di persone al giorno) perché si portasse a casa oltre 100mila lire al giorno "extra". La cosa più inquetante era lo sguardo affabile e allegro con cui si rivolgeva alle sue vittime: io ero un ragazzino, avevo 19 anni, ma ne ero sconcertato: "è davvero così il mondo degli adulti?" mi dicevo... il fatto che fosse la mia prima esperienza nel mondo del lavoro e che lui fosse il mio capo non mi ha mai fatto avere il coraggio di dirgli qualcosa. C'è da dire che anche i clienti tentavano spesso trucchi analoghi, il più famoso dei quali era "ma io avevo dato 50mila, non 10", per affrontare il quale mi era stato spiegato di non mettere mai via la banconota prima di aver dato il resto, ma che spesso i clienti più furbi riuscivano comunque a raggirare facendo confusione nella consegna delle banconote, dandone alcune che poi richiedevano per sostituirle e via dicendo. Almeno un paio di volte ci son rimasto fregato, e poi alla chiusura della cassa erano dolori perché se i conti non tornavano dovevo aggiungere il mancante di tasca mia... immaginate che gioia dopo 8 ore di lavoro dover lasciare la paga in cassa perché qualcuno mi aveva fregato con il resto! Un ultimo episodio: un giorno un cliente americano mi aveva chiesto di pagare in dollari, sostenendo di avere una fretta tremenda e di non aver tempo di cambiare. Si trattava di una cifra consistente (circa 250mila lire) e mi disse di arrotondare pure il cambio - al quale poi avrei dovuto provvedere io - come pagamento per il disturbo. Così io, entusiasmato dalla prospettiva di guadagnare un piccolo extra, avevo accettato e fatto un bell'arrotondamento, che mi avrebbe lasciato un 20 o 30mila lire di margine. Salvo poi rendermi conto, passata la concitazione e l'euforia, che per errore avevo arrotondato il cambio a SUO vantaggio anziché a mio, cosicché poi in banca ricevetti 30mila lire IN MENO rispetto a quelle che avevo dovuto lasciare nella cassa...3 punti
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Taglio: 20 Centesimi Nazione: Finlandia Anno: 2.006 Tiratura: 924.000 Condizioni: B Città: Torino3 punti
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Dite quello che volete ma ogni volta che guardo questo tetradramma di Lisimaco mi dimentico di tutti i problemi e mi esalto...2 punti
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bella moneta.... che propone la divinizzazione di Claudio II - non è ben stabilito se l'emissione di tale moneta sia da attribuire a Quintillo (fratello di Claudio II ) successore, oppure ad Aureliano - ti allego una interessante quanto dettagliata a discussione del nostro @Illyricum65 che ti consiglio di leggere. e questo link a complemento https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b290/b290.html2 punti
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ciao alain Teodorico in lingua gota ( Lituania) TAUTARIKIS oppure meglio ancora THIUDAREIKS . cè un ottimo lavoro del Rackus Alexander The Goths kinsmen of the Lithuanian people. Chicago 19292 punti
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Ciao @nikita_ Devo dire che l'esperienaza ripaga sempre. Se conosci quello che vedi, sai riconoscere le vere occasioni...2 punti
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Luciano...OTTIMO, devo onestamente dirti che con il passare del tempo sei diventato sempre più potente nelle tue risposte a mio avviso molto esaustive, e questo è molto importante per la giusta divulgazione numismatica. Cosa dire..., mi hai preceduto rispondendo in maniera molto chiara riguardo il bagattino di Francesco Foscari per Brescia. Con il passare degli anni sono riuscito a mettere nella mia collezione alcuni pezzi, tutti di diversa esecuzione (come tipologia dei coni), e circa altri 40 pezzi per lo studio personale, riguardante l'esecuzione di coniazione con il controllo dei pesi, oltre alla più importante disposizione delle lettere al rovescio. sebbene queste monete possano risultare abbastanza "banali" a mio avviso, sono molto interessanti ricoprendo un ruolo commerciale seppure ben definito nel periodo dogale di basso valore quindi volto alla spendibilita' del popolo, laddove anche vi era una povertà sconvolgente . Prima o poi mettero' anche queste nel sito, speriamo presto... Comunque colgo l'occasione ancora per complimentarmi con te e salutarti... ovviamente un saluto anche tutti voi a presto. Mirko Rolando Mirko Bordin2 punti
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E sempre per un euro questa banconota austriaca da 20 shilling del 1950. E' un biglietto che solitamente viene proposto su ebay ad una ventina di euro anche in condizioni modeste.2 punti
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Pensavo ti riferissi ai circoli numismatici Questi stanno registrando un calo nei numeri anche nelle città che hai citato a prova del fatto che la componente socio-economica conta relativamente. Mi pare che il CCN di Milano abbia forse ancor meno numeri del nostro .. D'altronde l'abbiamo anche detto a inizio discussione ..con pochi euro si può già costruire un ottima ed interessante collezione di monete. ( Questo vale per tutte le monetazioni, romane , medievali e moderne ).. Ricordo per ultima cosa che la Numismatica è prima di tutto studio non collezionare2 punti
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Caro Claudio, la piastra in questione è affascinante, in buona ma non ottima conservazione. Da queste foto la definirei BB/SPL. I particolari non sono nitidissimi e ciò potrebbe essere dovuto ad lavaggio protratto con ripatinatura sulfurea (non è comune trovarle così nere). Presterei attenzione al R/ in alto dove nei campi, accanto ad alcuni segnetti verticali, potrebbero esservi tracce di un ripasso con pietra d'agata. Tuttavia una foto più nitida potrebbe evidenziare una reticolazione in rilievo caratteristica di alcuni conii del periodo che porrei in rapporto ad una spazzolatura del conio stesso (in questo caso particolarmente al D/). Mi sono permesso di esprimere un giudizio analitico basato su una foto, il che presta il fianco a critiche ed errori. Tu come l'hai giudicata? l'hai vista al microscopio? resta comunque un pezzo bello e raro.2 punti
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taglio 2 cent paese Finlandia anno 2000 tiratura 13.847.000 condizioni bb città Milano2 punti
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Ciao a tutti! Contagiato da @cabanes, sono stato vittima del fascino dei Siegestaler e - non potendomi sottrarre dal canto delle sirene teutoniche - ho cominciato questa piccola collezione che per fortuna si può completare in cinque passi. Ho iniziato "dal basso", cioè con la moneta a maggior tiratura: Prussia, Guglielmo I, 880.000 esemplari. Sul D c'è l'immagine del re: qui in foto con una sfilza di medaglie che credo farebbero venire l'acquolina in bocca a @sandokan e @borghobaffo io ne ho contate venti! Sul rovescio troviamo la Germania: Forse non tutti sanno che la "Germania" è stata un invenzione italica! Duemila anni fa, la troviamo già su di un aureo di Domiziano, sconfitta e seduta a terra, con la lancia spezzata: altro che la Merkel! ? Adesso rubo un po' di qua e di là: Guerre napoleoniche Nel susseguirsi delle guerre napoleoniche si usò la figura di Germania come personificazione della Nazione tedesca, così come la francese Marianna [...]. Ma il più bello viene adesso: queste chi sono?!? L' Italia e la Germania von Friedrich Overbeck, del 1828 !!! All'epoca della creazione del dipinto, tanto l'Italia quanto la Germania erano a malapena concetti geografico-culturali generici delle rispettive regioni dell'Europa centrale e meridionale, frantumate politicamente in diversi principati (v. Confederazione germanica e Risorgimento), che solo un cinquantennio più tardi si sarebbero unificati negli Stati nazionali del Regno d'Italia (1861) e dell'Impero tedesco (1871). La donna a sinistra ha i capelli scuri e reca in capo una corona d'alloro, quella a destra è bionda e inghirlandata di fiori. Esse hanno un'aria mesta e si tengono la mano in atteggiamento amichevole. A sinistra lo sguardo coglie un tipico paesaggio italiano di coste rocciose, mentre a destra è riconoscibile una città tedesca torreggiante in stile gotico. Già allora questi due paesi erano più legati tra loro di quanto anche al giorno d'oggi certa gente vuole credere... e devo aggiungere, legati sia nel bene che nel male. Per il catalogo: Maße: 33 mm / Gewicht: 18,52 g *** FINE DELLA PRIMA PUNTATA *** Servus, Njk Nuovamente un "ping" in particolare a @giulira @ascamanaut @vathek19841 punto
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Molti "imperi" si erano succeduti sul teatro mediterraneo prima dell'imposizione di Roma. Il vicino oriente fu unificato prima dagli Assiri (la cui memoria storica risale persino al XV secolo), poi dai Babilonesi, dai Persiani e infine dagli eserciti greci di Alessandro Magno, che assoggettò tutto il mondo conosciuto dalle coste dell'Epiro alla valle dell'Indo. In Occidente piantarono colonie prima i Fenici, poi i Greci, e ogni polis fossero a tutti gli effetti uno Stato indipendente alcune di esse (Cartagine, Marsiglia, Siracusa, Taranto) riuscirono, in tempi diversi, a dominare su vasti territorî. Nella terraferma fu esemplare l'espansione dei Celti che, seppur anch'essi divisi in tribù indipendenti, dominarono nella penisola iberica, sulle isole britanniche, in Gallia (comprendente Francia, Belgio, Svizzera e Italia centro-settentrionale), Pannonia (attuali Austria ed Ungheria) e perfino in Galazia (nell'attuale Turchia). Perdonate se ne ho dimenticato alcuni. Tutte queste entità, tuttavia, erano frammentate. Quelle omogenee per cultura (Fenici, Greci, Celti) mancavano di unità politica; quelle invece accentrate sul piano politico (gli imperi orientali e quello di Cartagine) manifestavano una estrema frammentazione socio-culturale. In termini moderni, possiamo dire che dove c'era la nazione non c'era lo Stato, e dove invece c'era lo Stato era frammentato dalle tensioni fra nazionalità diverse. L'impero di Roma fu invece, com'è ben noto, assolutamente differente. L'Urbe lasciò, nei territori dominati, un'impronta culturale profonda; la sua forza d'assimilazione era grande giungeva fin negli strati più umili della popolazione, come dimostrano ancor oggi la diffusione del Cristianesimo (religione ufficiale del basso Impero) e delle lingue derivate dal Latino (particolarmente significative queste, in quanto emergono alla fine del Medio Evo come lingue dei poveri). Basta considerare che i discendenti delle popolazioni della Dacia, il cui territorio è stato assoggettato per soli 170 anni, parlano ancor oggi una lingua latina. La coesione culturale (e in parte sociale) dell'impero romano deriva direttamente le sue radici dall'unificazione dell'Italia, in cui Roma riuscì a creare una nazione partendo da un territorio frammentato in decine di etnie diverse, alcune indigene, altre indoeuropee, fagocitando peraltro due forti nazionalità preesistenti, Etruschi e Magnogreci. La base di questa omogeneizzazione culturale culmina, al termine del bellum sociale, nell'assimilazione giuridica, ma ha le sue radici, secondo l'acuta analisi del Mommsen, nella politica coloniale attuata da Roma fra la fine del IV secolo a.C. e la prima metà del III, che ebbe l'effetto (seppur indiretto) di "romanizzare" i popoli italici. Il fenomeno coloniale ebbe manifestazioni diverse, prima di Roma. I Fenici impiantavano fattorie fortificate, alcune delle quali cresciute in borghi, a presidio delle località che meglio si prestavano all'attività mercantile. Alcuni di questi siti, secondo Andrè Piganiol, si possono identificare per la persistenza di un'ara dedicata a Eracle/Ercole, sovrappostosi alla corrispondente divinità punica, e quindi una si sarebbe trovata proprio nel cuore della futura Roma, nella stupefacente area di Sant'Omobono (http://it.wikipedia.org/wiki/Area_di_Sant'Omobono) Le popolazioni elleniche invece usarono, sin dai tempi più antichi, allestire spedizioni navali verso l'ignoto Occidente, soprattutto per dare sfogo alla pressione demografica. I coloni, ottenuta la benedizione della città-madre (metropoli), partivano all'avventura, cercando di crearsi una nuova vita contendendo duramente i migliori siti geografici alle popolazioni indigene. Quelli che sopravvivevano fondavano così una nuova città-Stato, stretta da forti legami culturali alla metropoli, ma assolutamente indipendente. Non dissimile dalla colonizzazione greca è quella attuata dagli Umbri, e da altri popoli italici da essi derivati, con l'istituto del ver sacrum (http://it.wikipedia.org/wiki/Ver_sacrum). Alessandro Magno invece applicò, su scala sistematica, la pratica dell'installazione di forti comunità militari (le infinite "Alessandria" da lui fatte fondare) a presidio degli snodi stradali strategici del suo vasto dominio. La politica coloniale di Roma fu invece diversa, e conobbe in epoca repubblicana tre fasi, come appunto evidenziato dal Mommsen: la deduzione delle coloniae civium Romanorum, quella delle coloniae iuris Latini e infine la fondazione, a partire da Mario (fine II secolo a.C.), di colonie militari, destinate a stanziare i soldati congedati (di questa ultima tipologia non discorreremo). La prima idea di "distaccare" una comunità romana a presidio di una località strategica, che in quell'epoca remotissima era niente meno che il porto di Roma, sarebbe venuta ad Anco Marzio nel 620 a.C.. Lo stesso modello sarebbe stato adottato per presidiare posizioni dominanti nell'entroterra: tradizioni meno attendibili attribuiscono all'età regia anche la deduzione di colonie a Fidenae (a opera, nientemeno, di Romolo, secondo Plutarco) e Signia (a opera di Tarquinio il Superbo). In epoca più sicuramente documentata, la deduzione di coloniae civium Romanorum fu uno strumento utilizzato per porre piccoli presidi (normalmente 300 cittadini, con relativi familiari) a tutela degli sbocchi marittimi della Repubblica, come ad Antium (338 a.C.) e Terracina (329). Le coloniae civium Romanorum, propaggini della città-Stato (enclave, le definiremmo noi oggi), non batterono moneta.1 punto
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si, questa si, mi piace tantissimo, i rilievi sono strepitosi, l'occhio sembra reale e il volto di Atena ha dettagli finissimi. La foto di taglio è impressionante.1 punto
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E di quest'altro pinax ne vogliamo parlare? Guardate che splendore questa raffigurazione di Persefone ed Ade in trono...1 punto
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Salve , una buona fonte informativa disponibile sulla lingua gota ; forse @Poemenius potrebbe trovare quanto cerca : https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_gotica1 punto
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Ciao a tutti, ciao a @nikita_! Si possono scrivere 1000 cose giuste e utili e nessuno ti ringrazierà mai, ma se scrivi una sola cosa sbagliata, nessuno te lo perdonerà mai! ? Il battello del '33 ha una versione gemella del 1958 (attualmente al centro di uno scandalo per via dei costi di riparazioni che stanno esplodendo) ed è l'ultima versione ad essere rappresentata sui biglietti da 10 marchi: Con l'augurio di un bel vento in poppa a tutti, Servus, Njk1 punto
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Ho aggiunto alla mia collezione di "Geografia sulle monete" questo piccolissimo token con la cartina dell'Australia postata da nikita e la moneta qui sotto) Moneta del Brasile, un 2 Cruzeiros del 1953. con raffigurata una bella mappa tridimensionale del paese. Non è in eccellente conservazione ma si notano molto bene tutti i particolari, compresi l'Amazzonia e il Rio delle Amazzoni...1 punto
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Buongiorno Amici Cari,grande convegno come da sempre, clima familiare, tantissima affluenza di collezionisti e studiosi. Ottima organizzazione, pranzo di qualità a prezzo veramente irrisorio. Grazie ad Attilio ,Ugo e a tutta l'associazione "Tempo Libero" per queste due splendide giornate. a presto Michele1 punto
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Germania federale - 10 Marchi VI° emissione del 1980 Vi è raffigurato il battello Gorch Fock realizzato nel 1933, era utilizzato dalla marina militare tedesca come nave-scuola durante la seconda guerra mondiale. Dal 2004 è una nave museo.1 punto
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Il monogramma da te mostrato ha la T sovrapposta alla R... Come accade quasi in tutte le varianti... A volte è a destra invece1 punto
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Confermo, Silvia Petrassi si sarà sbagliata. Confronto tra 50 cent di ELF e 20 cent di SP1 punto
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Comunque oggi ho visto un piccolo ma buon segno. Sono andato a Milanofil 2019 e c'era uno stand che vendeva i 2 commemorativi, ben schierati negli oblò: una madre osservava insieme a due bambine molto interessate, che chiedevano delucidazioni sui soggetti di certe monete. Poi ne hanno scelta qualcuna, e pure mamma si è comprata un 50 cent del Vaticano: aveva appena scoperto che anche quello emette euro e le piaceva l'idea della moneta col ritratto del Papa. Anche se un elemento alla fine ha guastato un po' l'allegro quadretto: la signora ha voluto pagare con la tessera maligna.1 punto
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Secondo me lui si riferisce ai pochi consensi della discussione e dello stato attuale generale della numismatica, dove specialmente per le grandi istituzioni si faccia orecchie da mercante..1 punto
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3 conferenze organizzate dal Circolo Numismatico Ligure Astengo negli ultimi 3 mesi e altre 2 ancora da svolgersi non mi pare poco ... proprio vero che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire1 punto
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Perché se no si vede meno la moneta che può celare in parte il suo vero stato. Comunque io vedo che principalmente gira tutto intorno al regno in altre zecche e altri periodi i Tondelli si vendono e si scambiano senza perizia in linea di massima penso a Napoli Palermo e Milano o Modena giusto per qualche indicazione. Se posso darvi un consiglio apritevi maggiormente fuori c'è un mondo straordinario, dove i Tondelli scorazzano liberi e giocosi... Gli stati preunitari per esempio, un mondo di meravigliosi capolavori incisori...1 punto
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Infatti bisognerebbe diffondere maggiormente la cultura numismatica. Si può parlare con tutti giornalmente attraverso gli aspetti storici, politici ed economici, per non parlare dell'arte e di tutto ciò che è corelato. Solo per far capire che nel nostro piccolo potremmo divulgare anche inconsciamente, attraverso un semplice dialogo. Io lo faccio da sempre con chi incontro e con chi è passato attraverso i miei sentieri. Ho fatto conoscere a molti l'interdisciplinarietà di questa scienza avvicinandoli ad essa. Insomma nel mio piccolo ho contribuito e contribuisco, se tutti raccontassimo le meraviglie nascoste ed il sapere acquisito, doneremmo agli altri e alla nostra amata numismatica.. Basta poco, sempre molto poco... Eros1 punto
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Meraviglioso, devo assolutamente aggiungere qualche falso alla mia collezione per arricchirla ! Peccato che abito in una zona dove non esistono negozi numismatici e dove l’unico mercatino mensile che viene tratta veramente poco di numismatica con prezzi fuori dal mondo il più delle volte, l’unica volta che ho visto un falso... non ricordo se un 50 mila o 100 mila ultimo tipo chiedeva 100 euro ? prima o poi devo fare una scappata nel centro/nord Italia che sicuramente qualcosa la trovo ?1 punto
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Finalmente un altro piccolo ritrovamento (li elenco da sinistra a destra): Taglio: 2 euro Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 3.971.254 per circolazione ordinaria Conservazione: BB- Città: Castiglione Olona (VA) Taglio: 1 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2015 Tiratura: 1.000.000 per circolazione ordinaria Conservazione: BB+ Città: Castiglione Olona (VA) Taglio: 50 centesimi Nazione: Città del Vaticano Anno: 2014 Tiratura: 1.495.376 Conservazione: BB Città: Castiglione Olona (VA)1 punto
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Aggiungo che vista la dimensione del tondello da 20 centesimi rispetto ad uno da 50 centesimi, il risultato di conio su un tondello più piccolo sarebbe ben diverso da quello mostrato. In passato ho visto monete da 100 lire coniate per errore su tondelli da 50 lire e la differenza si vedeva benissimo, con bordo mal definito, moneta non centrata e di spessore sensibilmente ridotto. Rimango dell'idea che l'esemplare proposto sia un artefetto. Sicuramente anche il peso del tondello non combacia con uno da 20 centesimi. Un saluto1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 A Tiratura: 3.966.000 Conservazione: BB+ Località: Torino @Baylon grazie Baylon1 punto
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Taglio: 1 Euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3'000'000 Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)1 punto
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può forse essere l'oggetto 43 rovesciato? perciò un cesto (come dice la stessa descrizione che per motivi di diritti non mi fa copiare…)1 punto
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Ciao. Solo per confermare che a latere del 44mo Convegno numismatico Città di Torino, organizzato dall'Associazione Numismatica Taurinense, sabato 30 marzo, dalle ore 10, la N.I.A. ha organizzato presso una sala dell'Hotel NH Ambasciatori di Torino (sede del Convegno) un incontro/dibattito aperto a tutti sul tema: "il d.d.l. n. 882 - disposizioni penali in materia di protezione del patrimonio culturale. Scenari prevedibili sul commercio e sul collezionismo numismatico". All'incontro sono stati invitati Esponenti della Soprintendenza di Torino, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Stampa di settore. Il tema in discussione è quello, piuttosto "caldo", dell'iter non ancora concluso del d.d.l. n. 882, già approvato alla Camera ed in procinto di essere discusso anche al Senato. Contro tale d.d.l. hanno avviato una raccolta firme mediante petizioni "online" alcune importanti realtà Numismatico-Filateliche nazionali, le cui iniziative hanno avuto eco anche sul Forum. L'argomento trattato dovrebbe coinvolgere, se non direttamente almeno..."emotivamente", tutto l'ambiente del collezionismo e del commercio numismatico. Data la presenza di Interlocutori istituzionali del settore, che hanno sempre dimostrato grande disponibilità al confronto, sarebbe auspicabile una partecipazione nutrita di pubblico, a cui sarà data volentieri la parola per porre domande su aspetti problematici di carattere generale o anche solo per un franco confronto di opinioni. Saluti. Michele1 punto
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L’anno della Vittoria – Mario Rigoni Stern a pag. 185 riporta, riassumendo: Matteo, nonostante non avesse 18 anni, fu messo a paga intera ad abbattere edifici pericolanti: sedici lire giornaliere come un adulto, a lui sembrò una fortuna, nonostante che: Il pane costava 1 ,50 lire/kg Il formaggio 23 lire/kg Il lardo 15 lire/kg Il burro 25 lire/kg Il vino di Verona 1,20 lire/lt e il nostrano 0,80 cent/lt Prezzi di fine I G.M. Anno 1918 Mensili fanno circa 380 lire, quindi 100 lire corrispondevano a circa una settimana di lavoro. Non una cifra esorbitante, ma erano tante, sicuramente facevi bene attenzione a non sprecarle, in un tempo dove soldi e cibo scarseggiavano1 punto
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A proposito di bizzarre usanza riguardo al resto: di ritorno da alcuni giorni di ferie estive ,mi fermai in un affollato autogrill ,presi un prodotto in vendita e lo posai alla cassa con una banconota di importo superiore al dovuto ; la cassiera lo ritiro' batte' lo scontrino me lo diede e guardo' oltre come a dire " avanti il prossimo",li ebbi la conferma della teoria della relativita' : il tempo si dilato' ,io non proferii parola lei nemmeno ,sembrava di essere nelle scene culminanti di 2001 odissea nello spazio, dopo istanti durati un' eternita',in cui anche la cassiera comprese Einstein ,non riuscendo piu' a sostenere la parte disse : "oh ! Mi scusi ! Le devo dare il resto", tradotto "ti avevo scambiato per uno straniero e volevo "ciularti" ". Non sono un tipo particolarmente espressivo ( di solito ho solo due espressioni ,con il cappello o senza ),ma sono sicuro che lei mi intese perfettamente... avevo gli occhi come il Cristo di Rublev... Della serie : il resto e' resto ,che te lo diano in mano o in un piattino l'importante e' averlo... e averlo giusto .1 punto
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Di nuovo un bel ciao a tutti, finale della storia: Regalo apprezzato (Ma noo! Monete così antiche non le posso accettare!!! Chissà quanto costano!?!?) ed ho anche accennato al fatto che una indentificazione è molto difficile con tondelli così usurati. Servus Njk PS l'espositore l'ho stampato io... ?1 punto
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Il San Giorgio del Pistrucci è stato raramente riprodotto su delle monete in rame e/o bronzo. Questo è uno di quei rari casi. Dalla mia collezione - Penny token canadese del 1854.1 punto
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