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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/22/19 in tutte le aree

  1. Buongiorno, vi segnalo un articolo a mio avviso interessante. https://museum-of-artifacts.blogspot.com/2018/10/bloody-medieval-battles.html Nel 1361 il re Valdemar IV di Danimarca inviò a conquistare la città di Visby un contingente militare di 2000-2500 mercenari provenienti dalla Germania. A difendere la cittadina, cinta da mura urbiche, fu un piccolo esercito composta da 1800 armati recuperati tra contadini e benestanti locali con una esperienza in campo militare. Lo scontro avvenne a circa 300 metri dalle mura cittadine; chiaramente la vittoria andò al Re danese e alle truppe professioniste con lo sterminio del 1800 difensori. L’articolo (in inglese) descrive i resti umani rinvenuti in una necropoli (ma sarebbe più giusto chiamarle “fosse comuni”) scoperte nei primi anni del 1900 (1905- 1928/30) e legata a questo scontro militare. Quello che mi ha colpito è il fatto che i morti non sono stati spogliati/depredati ma semplicemente gettati nelle fosse così come stavano, con indosso il corredo militare. E così in questi stati hanno hanno trovato certi soldati… Mi rimandano alla mentre gli spettri de "il Pirata dei Caraibi - maledizione della Prima Luna" . Ma soprattutto le analisi forensi identificarono sugli scheletri le ferite causate dagli scontri. Ben 456. Ferite da arma da taglio (spade ed asce), 126 causate da armi da lancio, lance e dalla “stella del mattino”, quella specie di ascia costituita da manico ligneo e palla chiodata collegate tra esse da una catena che veniva utilizzata per colpire testa e spalle. Ci sono anche resti di colpi inferti da mazza o martello da guerra. Questo lo schema in percentuale delle ferite in base alla localizzazione delle stesse. Chiaramente si trattava in genere di destrimani che quindi impugnavano lo scudo sulla sinistra e l’arma con la destra: lo stesso attaccante, destrimane, colpiva quindi la testa dalla parte sinistra (fendente o colpo d’ascia o di mazza chiodata da destra), poche volte le braccia (quasi sempre la destra perché la sinistra risultava protetta dallo scudo) ma soprattutto poi le gambe con netta predominanza di quella sinistra sotto il ginocchio (area scoperta dallo scudo e che causava la caduta del fante). L’immagine che mi ha colpito di più è questa: un morto con conficcata nella testa ben 3 cuspidi! Mamma mia... ma quante se ne davano... altro che "i film amplificano la realtà"... Ciao Illyricum
    3 punti
  2. Taglio: 1 Euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3'000'000 Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)
    3 punti
  3. 50° DEL CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE, medaglia realizzata dal Maestro incisore PIERO MONASSI
    2 punti
  4. Mi viene da fare il paragone con I lanzichenecchi , soldati di mestiere ,vera elite militare europea e quindi con discrete possibilita' economiche ,per cui il loro armamento era probabilmente all'avanguardia e ,mi sembra di ricordare , anche il loro abbigliamento : dei veri dandy ,estremamente pericolosi ed efficienti ,ma alla moda ,certo si parla di qualche secolo dopo ma forse l'episodio in questione riflette una situazione simile : dei professionisti arrivano ,fanno il loro sporco lavoro al meglio e se ne vanno senza voltarsi ,intenti a contare il loro "soldo" e snobbando tutto cio' che non e' oro o denaro come le armi dei nemici , cosi' obsolete o dozzinali.
    2 punti
  5. Eh troppo comodo avere la pappa pronta. Devi anche Tu rileggerti tutto. Arka Diligite iustitiam P.S. Dovrebbero mancarne 7, buona parte del settecento...
    2 punti
  6. Stesso conio della mia seconda Mezza Lira
    2 punti
  7. Credo dovresti chiarire meglio con te stesso cosa stai cercando; non solo sul piano razionale, ma anche su quello emotivo, in fondo collezionare è emozione, non ce lo ordina il medico fortunatamente (anche se a volte mi piacerebbe...) : cosa è che ti appassiona di più (di una moneta e del personaggio ritratto) ?
    2 punti
  8. Pato19, le nostre osservazioni , sono smaliziate e senza alcun interesse, ti stiamo dicendo ciò che dalla foto possiamo pensare per arrivare a tale artifizio. Ma visto la tua riluttanza , credo che il tuo interesse sia sentirti dire che hai in mano un pezzo rarissimo con un valore di centinaia di euro in mano .... poi alla fine la moneta è tua , per cui contento tu ... contenti tutti
    2 punti
  9. Ciao Sandokan E. D. DE DEVON, (ELIZABETH DUCHESS OF DEVONSHIRE) - Elizabeth Hervey, (1758 -1824). Dopo la morte del quinto duca nel 1811, la duchessa si trasferì in Italia, dove dedicò tempo e denaro a scavi e opere letterarie. https://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Hervey
    2 punti
  10. Taglio: 2€ Nazione: Francia Anno: 2017 Tiratura: ??? Conservazione: qFDC Località: Padova Non so la tiratura, perchè l app Eurik non la cita a parte 35.000 dei set fdc. Se sapete chè è maggiore dei 5 M. avvisatemi che la elimino dal post.. Taglio: 1€ Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 1.517.500 Conservazione: mSPL Località: Padova Ho trovato più monete di S.Marino nell ultimo mese che in tutto il resto degli anni da quando collezione (10 circa), ?? è oltremodo strana la circolazione..
    2 punti
  11. 2 punti
  12. Oggi, non avendo voglia di lavorare, ho riguardato tutta questa discussione e mi sono divertito a vedere i nomi che abbiamo postato fin qui. Sono in tutto 19 sui 27 dogi che hanno coniato il soldo da 12 bagattini. Quindi ne mancherebbero 8 sempre che il mio conto sia giusto (non sono bravo in matematica - all'università ben tre tentativi prima di passare l'esame ). Ho pensato di inserirne uno che manca Paolo Renier: Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. Sembra un quattrino di Mantova con monte Olimpo
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  14. Perbacco Rocco la prima per essere un 12 tanto di...
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  15. Per la tipologia ostica per me un BB pieno, e per la simpatia un mezzo punto in più.. Diamo coraggio a queste monetazioni del popolo, cosi troppo messe nel dimenticatoio per la loro difficile conservazione, d'altronde non è colpa loro.. Fino a qualche anno fa c'era maggior domanda anche per i semplici nominali in mb, oggi guai a proporne uno.. E' un peccato perchè si svilisce tipologie che hanno fatto più storia di altra ancor più blasonate.. Eros
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  16. Ma dai, ma quale stampo da 20 cent? A parte che è diversissimo da un tondello da 20c, si vede benissimo che è stata solo martellata a sangue, per scopi noti solo all'autore di questo artefatto...
    2 punti
  17. Carissimi tutti, Con grande piacere vi comunico che Domenica 7 Aprile presso la sede del Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" sarà presente il dott. Adriano Savio che ci parlerà della straordinaria figura di Giovanni Dattari e della sua collezione di monete Alessandrine. In tale occasione verrà presentato il libro edito dal circolo stesso "Duemila monete della collezione Dattari" scritto dai soci G. Figari e M.Mosconi. L'orario di svolgimento è il consueto 10:00 - 12:00 e per chi vorrà seguirà un pranzo presso un ristorante adiacente a Palazzo Ducale di Genova. Come sempre l'evento è gratuito e aperto a tutti ! A.Savio Locandina.pdf
    1 punto
  18. Gli Etruschi a cominciare dagli albori della storia italica hanno sempre avuto presso i contemporanei e in seguito presso i posteri , un interesse di primo piano tra gli antichi popoli italici , sia per il mistero circa la loro origine , sia perche' furono i primi a tentare una dominazione sull' intera penisola italica , anche se probabilmente piu' per interesse economico che per un calcolo politico come fecero dopo di loro i Romani . Gli Etruschi definivano se stessi in lingua latina come Rasenna che alcuni traducono come “Rasati” , parola che in Etrusco si scrive Rasna , nome che la Treccani considera come un etnico o come un gentilizio . Ma chi erano questi Etruschi ? erano nativi dell' Italia o vi arrivarono da altri luoghi ? queste domande hanno assillato da sempre anche gli uomini antichi e praticamente anche oggi torniamo a porci queste domande ; le principali correnti antiche di pensiero riguardo alla loro presenza in Italia erano tre : gli Etruschi erano un antichissimo popolo autoctono italico residente in Italia dalla preistoria , tesi di Diodoro di Alicarnasso , gli Etruschi erano arrivati in Italia via mare dalla Lidia , attuale Turchia , tesi di Erodoto , infine che gli Etruschi erano un popolo indoeuropeo dell' Europa centrale arrivato in Italia dopo essere stato per un tempo non definito in quella regione transalpina chiamata Retia , per l' ultima parte tesi di Tito Livio ; di seguito un estratto delle suddette teorie antiche e moderne : Erodoto afferma che gli etruschi arrivarono in Italia per via mare , partendo dalla Lidia in Asia Minore . Erodoto riferisce infatti che , subito dopo la guerra di Troia tra il 1250 e il 1200 a.C. , una grave carestia durata quasi 20 anni aveva ridotto alla fame il popolo dei Lidi . Una parte di questi con capo Tirreno , figlio del re Atys , avrebbe allora deciso di lasciare la patria e di andare per mare alla ricerca di nuove terre . Dopo un viaggio lungo e avventuroso , fallito il tentativo di invadere l’ Egitto , i Lidi sarebbero giunti in prossimità delle coste occidentali dell’ Italia . Qui si sarebbero stabiliti tra gli Umbri che popolavano le regioni centrali della penisola e avrebbero assunto il nome di Tirreni . In tempi più recenti qualcuno ha affermato che gli etruschi sarebbero giunti dall’ Europa centrale attraverso le Alpi . Si sarebbero stabiliti inizialmente nella Pianura Padana dando origine in Emilia , durante l’ età del ferro , alla civiltà villanoviana e da qui successivamente avrebbero raggiunto l’ Etruria . L’ ipotesi più attuale , sulla quale concordano molti studiosi , sostiene che il popolo etrusco sarebbe un residuo di genti antichissime che abitavano il bacino del Mediterraneo rimaste isolate in Etruria dall’ invasione dei popoli indoeuropei , queste popolazioni vi avrebbero sviluppato una grande civiltà adottando probabilmente una lingua parlata da piccoli gruppi di avventurieri navigatori provenienti dall’ Oriente ; un mix tra la tre teorie di Tito Livio , Dionigi e quella di Erodoto . Ma leggiamo alcune delle principali fonti antiche che trattarono l' origine degli Etruschi : Secondo Dionisio Periegete (II sec. a.C.) si afferma che : "Intorno all'Appennino ci sono molte genti che ti elencherò tutte a cominciare dalla parte nord-occidentale. Per primi ci sono i Tirreni, e dopo di loro la gente dei Pelasgi che un tempo da Cillene (in Arcadia) raggiunsero il mare occidentale, e lì si insediarono insieme ai Tirreni. Dopo di loro c'è il duro popolo dei superbi Latini" Secondo Esiodo , Teogonia : "Circe, figlia di helios figlio di hyperion, partorì in unione a Odisseo paziente Agrios e Latino perfetto e forte. Telegono generò grazie ad Afrodite d’oro. Essi molto lontano nel recesso delle isole sacre su tutti i Tirreni illustrissimi regnavano" Secondo Dionigi di Alicarnasso, Antichità Romane, 1. 29. 1-2 : «c’è stato infatti un tempo in cui Latini, Umbri, Ausoni e molti altri erano chiamati dai Greci ‘Tirreni’, dato che la lunga coabitazione degli ethne rendeva poco chiara la distinzione a chi risiedeva lontano. (...) la stessa Roma, molti scrittori supposero fosse una città Tirrenica.» Ancora , Dionisio di Alicarnasso, Antichità Romane, 1, 28, 3 : "Io sono convinto della diversità etnica esistente tra Tirreni e Pelasgi e non penso neppure che i Tirreni siano coloni dei Lidi: non presentano infatti lo stesso linguaggio, né si può dire che, pur non essendo più di lingua affine, conservino almeno qualche ricordo della madrepatria. Non venerano neppure le stesse divinità dei Lidi, né osservano leggi e costumanze simili…”; di conseguenza “sono forse più vicini alla verità quelli che sostengono che i Tirreni non sono emigrati da nessun luogo, ma sono invece un popolo indigeno, poiché in ogni sua manifestazione presenta molti caratteri di arcaicità; sia per linguaggio che per modo di vivere non lo si ritrova affine ad alcun altro popolo. (….)” Non chiamano se stessi Tirreni o Etruschi, “essi in realtà danno a se stessi una propria denominazione, derivata dal nome di un certo Rasenna, di uno dei loro condottieri" Erodoto invece afferma che : "I Lidi affermano che contemporaneamente […] fu da loro colonizzata la Tirrenia, dando questa versione dei fatti […] Poiché la carestia non diminuiva, anzi infuriava ancora di più, il re, divisi in due gruppi tutti i Lidi, ne sorteggiò uno per rimanere, l’altro per emigrare dal paese e a quello dei gruppi cui toccava di restare lì mise a capo lui stesso come re, all’altro che se ne andava pose a capo suo figlio, che aveva nome Tirreno. Quelli di loro che ebbero in sorte di partire dal paese scesero a Smirne e costruirono navi e, posti su di esse tutti gli oggetti che erano loro utili, si misero in mare alla ricerca di mezzi di sostentamento e di terra, finché, oltrepassati molti popoli, giunsero al paese degli Umbri, ove costruirono città e abitano tuttora. Ma in luogo di Lidi mutarono il nome prendendolo dal figlio del re che li guidava, e si chiamarono Tirreni" Tito Livio , Storie, V, 33 7-11 "Prima della dominazione romana la potenza etrusca si estendeva ampiamente per terra e per mare; i nomi dei due mari superiore e inferiore, da cui l'Italia è cinta a guisa di un'isola, offrono una testimonianza della loro potenza, poiché l'uno le popolazioni italiche chiamarono mare Tosco, nome comune all'intera gente, e l'altro Adriatico, dalla colonia etrusca di Adria; i Greci li chiamano pure Tirreno e Adriatico. Si stabilirono nelle terre che si stendono fra entrambi i mari, fondando dapprima 12 città nella regione fra l'Appennino e il Mar Tirreno, e poi mandando al di là dell'Appennino altrettante colonie quante erano le città di origine; occuparono così tutta la regione al di là del Po fino alle Alpi eccettuato l'angolo abitato dai Véneti intorno all'estremità del Mare Adriatico. Anche le popolazioni alpine hanno la medesima origine degli Etruschi, massimamente i Reti, che furono inselvatichiti dai luoghi, si da non conservare di antico se non il suono della lingua e pur esso guastato" "gli Etruschi in epoca romana interrogati circa la loro origine si credevano indigeni, ignoravano una provenienza dall'Oriente, e consideravano all'incirca coevi i loro stanziamenti transappenninici e cisappenninici, risalenti almeno a 1000 anni prima" Come si legge da queste parziali testimonianze storiche si discute dell' origine degli Etruschi da sempre e il mistero forse rimarra' insoluto ; in mancanza di dati certi e' pero' possibile affidarci all' antropologia , cioe' a quella scienza che studia l' essere umano sotto diversi punti di vista : sociale , culturale , morfologico , sociologico , artistico-espressivo , filosofico-religioso e in genere dal punto di vista dei suoi vari comportamenti all' interno di una società . Tra tutte queste discipline prendiamo in esame solo quella relativa alla morfologia degli Etruschi e tentiamo un identikit , ma naturalmente non potendo farlo dal vivo e ne' sulle ossa degli antichi Etruschi , quelli delle origini , proviamo ad affidarci alle loro opere artistiche in particolare statue e dipinti che dovrebbero rappresentare come una moderna fotografia i loro tratti somatici , facendo in tal modo un paragone con quelle/i di altri popoli . Osservando l' antica statuaria etrusca in terracotta , in bronzo e i dipinti tombali salta subito all' occhio la forma della testa etrusca dalla forma piuttosto unica : viso e naso lunghi , occhi grandi ; in particolare il naso visto di profilo e' praticamente in linea con la fronte , oggi diremmo un profilo alla greca , mentre gli occhi se visti dal davanti oltre ad essere grandi sono a mandorla tipici dei tratti orientali il che avvalorerebbe l' origine lidia o comunque orientale degli Etruschi , anche la scrittura lidia ed etrusca hanno similitudini ma anche delle differenze che non permettono di ritenerle identiche ; questo paragone basato sulle raffigurazioni potrebbe avere anche un riscontro anatomico ? Difficile dirlo perche' quelle figure che ci guardano da un lontano passato potrebbero essere soltanto il risultato di una moda artistica dell' epoca evolutasi in seguito con tratti somatici piu' realistici e raffinati , infatti i dipinti tombali etruschi sembrano simili anche ai dipinti egizi , addobbi personali e di fondo a parte , pero' lo stile pittorico delle figure umane sembrano piuttosto simili . Un altro popolo che pare avere delle similitudini con la statuaria del bronzo degli Etruschi e' il popolo degli antichi Sardi o della Civilta' nuragica che in eta' arcaica abitava la Sardegna , Civilta' a tutt' oggi ancora semi misteriosa ; gli antichi Etruschi potrebbero essere stati dei primitivi Sardi - Nuraghi approdati in Toscana ? La piccola statuaria in bronzo si somiglia ma forse e' frutto di scambi commerciali . Concludendo questa breve indagine , l' origine degli Etruschi in Italia e' ancora non del tutto chiara , fatto sta che il ruolo che avevano le donne nella societa' etrusca , pari all' uomo era unico tra gli antichi popoli , questo denota una grande civilta' ma anche una grande differenza con le altre civilta' che in antico abitavano l' Italia , compresi i Latini e poi i Romani , dove la donna aveva un ruolo sociale del tutto inferiore all' uomo , tanto che la presenza costante delle donne presso gli uomini fosse ritenuto uno scandalo ; questo stile di vita degli antichi Etruschi per quanto riguarda il rapporto con le loro donne potrebbe rappresentare la chiave per stabilirne la provenienza , rapporto che non trova riscontri con le altre antiche popolazioni italiche coeve agli Etruschi . In foto due pitture murali etruscha ed egiziana . Tre bronzetti sardo nuragici . SeI bronzi etruschi arcaici datati tra l' VIII e il VI secolo a. C. , l' ultimo bronzo , un canopo , della meta' del I secolo a. C. denota gia' una espressivita' moderna .
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  19. la seconda : follis di Costanzo II, 337-361 D.C. al rovescio concordia militum, zecca di Sciscia
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  20. La prima è della zecca di Napoli, 9 cavalli 1629, battuto sotto Filippo IV (1621-1665), M.I.R.,263/5.- Ciao Borgho
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  21. Concordo anchio nel pensare che sia un artefatto, e le prove per dire che è stato trasformato sono secondo me evidenti. Non credo sia un caso che vi siano i segni di due pinzature. Uno "concavo" sotto al muso del cavallo che corrisponde perfettamente nella faccia opposta, e in questo caso "convesso" subito sotto la finlandia. L'altro stessa cosa ma all'inverso, cioè stavolta il "concavo" è sotto all'arcata dello zero del 50 e dalla parte opposta il "convesso" si trova poco sotto a sinistra del simbolo di zecca R, tutte posizioni che coincidono perfettamente tra loro. Questo dimostra che mentre veniva eseguita la "manodopera" sulla moneta, questa veniva tenuta ferma pressando su quei punti con qualche pinza o sorta di morsetto. Nel frattempo è stata martellata ai bordi, cosa che li ha rialzati e rimpicciolito la moneta, e poi passata in maniera circolare su una levigatrice a nastro (probabilmente), operazione che l ha appunto levigata perfettamente i bordi, così come la si vede. Non troverei strano che prima di essere levigata sia stata pinzata assieme ad una 20 cent per avere una sorta di "dima" per ottenere l esatta grandezza dei 20 cent.. Fisicamente dunque è possibilissima come operazione. E non lo dico fantasticando, ma perchè nei miei anni scolastici ho fatto parecchie ore di laboratorio in mezzo a macchinari vari (per lavorare il legno soprattutto) e con i macchinari adatti certe operazioni si riescono a compiere anche su di una monetina di metallo seppur piccola. Poi per carità ogniuno è libero di pensarla come meglio crede. La mia resta un ipotesi in base a ciò che vedo dalle foto.. Sarei felice per te di sbagliarmi, se hai trovato un pezzo "unico"..però ho i miei dubbi lo sia.. Un saluto a tutti ?
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  22. Confermo trattarsi di un quattrino con Virgilio/crogiolo, assegnato a Francesco II o, secondo altri autori, a Ferdinando Gonzaga: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/3 Ovviamente il monte Olimpo non c'entra niente.
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  23. se l' hai pulita hai almeno un anno di tempo per decidere se toglierla o meno dalla busta. hai tutto il tempo.
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  24. Dai, siete in due almeno. Quando posto monete di Bologna non papali, normalmente non mi risponde nessuno. Per le papali il buon rcamil di solito e' l'unico a darmi un po' di soddisfazione.
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  25. Un falso molto raro. Complimenti Rocco
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  26. Buongiorno a tutti, la confrontiamo con questa? Saluti Arcangelo
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  27. Con stima, affetto, e in privato inviami il tuo indirizzo...un grande abbraccio.
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  28. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2016 B Tiratura: 1.467.000 Condizioni: BB Città: Bologna
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  29. Salve : libri , testi specialistici , articoli , conferenze , ecc. ecc. ; sugli Etruschi e' stato scritto di tutto e di piu' , c'e' anche in tempi recenti chi asserisce di aver parlato con loro , tutto questo a dimostrazione di quanto questo antico popolo sia studiato e ammirato dai tempi antichi ad oggi , purtroppo mancano testi etruschi abbastanza lunghi che ci abbiano tramandato la loro storia antica , tranne le Lamine di Pyrgi , attuale Santa Severa (Ladispoli) , queste sono un documento inciso su tre fogli di lamina d' oro di fondamentale importanza per la conoscenza della storia e della lingua del popolo etrusco incise in lingua fenicia ed etrusca . Sono considerate una tra le prime attestazioni epigrafiche in una lingua italica antica , attualmente il reperto è esposto al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma . Sarebbe stato molto importante se la sorte favorevole avesse conservato per i posteri i libri scritti dall' Imperatore Claudio sulla storia degli Etruschi , sicuramente il primo etruscologo della storia .
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  30. Buongiorno, vi comunichiamo la lista degli espositori presenti durante il Memorial Correale, nel rispetto e per garantire la massima trasparenza che ci contraddistingue da sempre, un sentito ringraziamento agli amministratori del sito per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione.  ???? Lista Espositori XIII Memorial Correale 1. Aiello Sergio (Numismatica) – Napoli 2. Aria Pasquale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 3. Associazione Culturale Barione di Natrella Dante (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Bari 4. Associazione Culturale Collezionismo e Antichità di Arnone Giovanni (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Casalnuovo di Napoli 5. Aurum di La Spina Tony (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Catania 6. Beninato Fabio (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) - Quarto 7. Chiarelli Vincenzo (Telecarte) – San Benedetto del Tronto 9. Cotrufo Francesco (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) - Napoli 10. De Angelis Eugenio (Numismatica) - Roma 11. Epoca d’Oro di Greco Rosario (Numismatica) – Salerno 12. Eugubium Studio Numismatico di Cavicchi Andrea (Numismatica) - Gubbio 13. Ferrucci Stefano (Numismatica) – Ravenna 14. Fumo Roberto (Cartofilia-Filatelia-Numismatica-Oggettistica) - Potenza 16. Filatelia Numismatica La Cervese (Filatelia-Numismatica) - Cervia 17. GMA Numismatica (Numismatica) – Napoli - Lecce 18. Hatria Numismatica di Andreani Christian (Numismatica) – Giulianova 19. L'arte della Lira di Russo Gaetano (Numismatica) – Napoli 20. Marino Salvatore (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 21. M&M Plastic di Marino Massimo (Materiale numismatico-filatelico) - Torre Annunziata 22. Nami Collezionismo di Anfuso Domenica e Zappalà Natale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Catania 23. Natale Pio (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Castellammare di Stabia 24. Neacoins – ACM Aste di Cava Antonio (Numismatica) - Napoli 25. Numismatica Mancino di Mancino Biagio (Numismatica) - Napoli 26. Numismatica Raponi di Raponi Lucio (Numismatica) – Ancona 27. Numismatica Straziota di Straziota Michele (Numismatica) – Bari 28. Omodei Glauco (Numismatica) – Roma 29. Petrino Tommaso (Cartofilia-Numismatica) - Matera 30. Porcelli Franco (Numismatica) – Roma 31. Rizzuto Aldo (Cartofilia-Filatelia-Oggettistica) – Catania 32. Russo Giuseppe (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Cosenza 33. Santarpia Gennaro (Numismatica) – Castellammare di Stabia 34. Sarcinelli Michele (Cartofilia-Oggettistica) – Castellammare di Stabia 35. Scuotto Gaetano (Numismatica) – Pomigliano d’Arco 36. Tornesello Alessandro (Cartofilia) - Roma 37. Vitiello Massimo (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Salerno 38. Zilli Santino (Numismatica) - Roma 39. Numismatica Bardulia di Ruggiero Lupo (Numismatica) - (Barletta) Durante il Memorial Correale, in occasione del venticinquesimo anniversario della fondazione del Circolo Filatelico Numismatico " Tempo Libero " di Castellammare di Stabia, avvenuta il 2 febbraio 1994, per atto di stima e riconoscenza, i presenti saranno omaggiati con una pergamena, un piccolo gesto d’affetto, con semplicità, valori rappresentativi della nostra identità. Segnalo inoltre che l'Associazione Culturale Teatro Apulia, per celebrare il 25° anniversario della fondazione del Circolo “Tempo Libero", avvenuta il 2 febbraio 1994, ha realizzato due folder a tiratura limitata di 30 copie. Una collaborazione proficua per unire le città di Bari e Castellammare di Stabia, con entusiasmo e passione, in progetti condivisi, per espandere nuove idee e sperimentare nuovi orizzonti, tra arte, cultura, musica e collezionismo. Un sentito ringraziamento al Presidente l’avvocato Antonio Bellino, fautore di questa pregevole iniziativa, insieme al responsabile filatelico, il fraterno amico Dante Natrella, che esporrà ai presenti i folder. Questo gradito omaggio rende onore ai grandi sacrifici del compianto Presidente Salvatore Corrreale.
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  31. Grazie di cuore Mario, avremo modo con calma di realizzare iniziative basate sullo spirito d'amicizia e familiarità, chi ci ama ci segua, nel frattempo:
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  32. Davanti ad una scultura di Prassitele rimango sempre estasiato...
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  33. Ho preso sia la 8 che la 9 valori. Comunque secondo me lo stemma, sempre lo stesso..., inizia a stancare... Ormai sono serie che non funzionano piu'..., sarebbe opportuno ritornare all'effige del pontefice....
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  34. Io l'apprezzo molto perchè amo i falsi, sono anch'essi una forma espressiva, con un carico maggiore di mistero.. Questo tondello l'ho trovo molto interessante e affascinate, secondo me ha fatto male ai tempi.. Pare anche che il cavallo con il suo nitrito sarcastico si prenda gioco del possessore stesso.. Stupendo...
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  35. Buonasera @Ledzeppelin81, ma la più bella delle 1798 resta la famosa "scudo chiuso"............ la guardo sempre!!!
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  36. può forse essere l'oggetto 43 rovesciato? perciò un cesto (come dice la stessa descrizione che per motivi di diritti non mi fa copiare…)
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  37. ... https://books.google.it/books?id=sPVTCwAAQBAJ&pg=PA54&lpg=PA54&dq=bassorilievi+luigi+arnaud+napoli&source=bl&ots=zOhKaxOcu-&sig=ACfU3U3SaXahXrtZ1m7S3pr4m9EZUEH4Ug&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjD386ZhJThAhWRr6QKHZGpC4oQ6AEwCXoECAkQAQ#v=onepage&q=bassorilievi luigi arnaud napoli&f=false
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  38. T@OK: Vorrei un aiuto per identificare questa medaglia/moneta di cui non riesco a trovare alcun riferimento. Desidero ringraziare l'amico OKT per la sua testardaggine fino a raggiungere un risultato tutt'altro che facile.
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  39. Non conosco con precisione cosa avessero come parte punzone del dritto, se solo una "fissa" della testa ... e poi incidevano la capigliatura; quest'ultima era di sicura fatta di volta in volta. Dei rovesci sicuramente lo stemma senza le armi interne. Se chiedi di Carlo.
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  40. Scrivo solo ora in pubblico, ma l'amico Eros l'avevo già sentito privatamente. Sono tra chi si voleva battere per il suo ritorno, ne parlavo spesso, ma un po' non me la sentivo di contattarlo direttamente... temevo di sentirmi dire qualcosa come "ho già deciso, ed è così...", quindi auspicavo un suo ritorno improvviso, non creandomi troppe aspettative. Nel contempo, dicevo, anche con la mia ragazza: "non è possibile che una persona come lui abbandoni la Numismatica! Non ha senso! Non so lui, ma la Numismatica ha bisogno di appassionati così!". Pensare che, qualche giorno prima, avevo riletto "Onde Numismatiche", il lavoro donatomi dall'amico Mario e leggevo, con una sensazione di poesia e tenerezza, la storia di quell'uomo che donava monete ai giovanissimi, spiegando loro la Storia e l'Arte sui tondelli. Mi sono domandato: "Chissà di chi si tratta! Chissà se ancora lo fa!"; non sapevo si trattasse di Eros, l'ho scoperto qui, perché ce l'ha riferito Mario Certo, l'avessi saputo in quel momento, ci sarei rimasto male, visto che per l'appunto Eros ancora non era tornato. Poi, la lieta notizia! L'ho riferito anche alla mia ragazza, che con emozione mi ha sentito dire al telefono: "Eros è tornato a scrivere su Lamoneta!" Perché anche lei lo conosce, ci siamo visti al Convegno di Verona. Riguardavo spesso quella foto (che allego in basso), ripensando a quella bella giornata trascorsa tutti assieme. Cosa posso aggiungere? Che sono felicissimo di questo ritorno... la Numismatica è ora più ricca, ha ritrovato linfa vitale. Chi non lo conosce, sono certo lo apprezzerà; leggete i suoi post, così si vive la vera passione! Chi mi conosce, sa che non amo fare le "sviolinate", ma quando qualcosa è davvero meritato, devo esprimere la mia riconoscenza. Bentornato, Eros! Ci sentiamo e ci vediamo presto! :)
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  41. Condivido anche Tivoli 1797
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  42. Vorrei dare anche io il mio piccolo contributo riguardo le 1000 lire "Barbetti" che tanta attenzione stanno riscuotendo in quest'ultimo periodo ? Il disegno della tipologia "Barbetti" venne recuperato per la 1000 lire, dieci anni dopo l'ultima emissione (nel 1930 era stato introdotto il biglietto "Capranesi") per far fronte alla necessità di circolante durante la guerra. Le prime due emissioni, datate 12.12.1942 e 6.2.1943, recavano al retro il contrassegno "fascio" allora in uso: a causa dei successivi eventi (caduta del governo Mussolini il successivo 25 luglio) sarebbe stato introdotto un nuovo contrassegno, quello con il monogramma della Banca d'Italia. Ho recentemente messo in collezione il biglietto del 12 dicembre 1942 che e va a completare la coppia con quello datato 6 febbraio 1943. La banconota emissione 1943 è nettamente migliore (è la più bella che ho in collezione), mentre quella del 1942 è parecchio più vissuta (mi piacerebbe cercare di riparare quella voragine al centro ? )
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  43. contribuisco anche io alle madonnine con una zecca non ancora postata...Montalto.
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  44. Camerlengo Cardinale Vitellozzo Vitelli Sede Vacante 9 Dicembre 1565 - 7 Gennaio 1566 Figlio del capitano Alessandro Vitelli, signore di Amatrice, nacque a Firenze il 6 aprile 1532 , fu nominato vescovo della sua città natale nel 1554, ma ebbe bisogno di un permesso speciale per prendere possesso della diocesi poiché non aveva ancora raggiunto l'età canonica di 27 anni. Nel Concistoro del 15 marzo 1557, Papa Paolo IV lo creò Cardinale diacono. Tra i vari incarichi che ricoprì, fu Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1564 alla morte, Legato nella provincia di Campagna e Marittima, Prefetto del tribunale dell'Apostolica Segnatura di Grazia, membro della Congregazione del Sant'Uffizio, Protettore del Regno di Francia presso la Santa Sede. Morì a Roma il 19 Novembre 1568 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria Durante questa brevissima e unica Sede Vacante del Camerlengo Vitelli sono stati coniati Testoni nelle Zecche di Ancona e Macerata, Giuli nella zecca di Roma, come tutte le monete dei Camerlenghi anche queste si distinguono per il particolarissimo stemma Araldico della famiglia con le 2 mezzelune inquartate. Personalmente ritengo queste monete le piu' rare in assoluto di tutte le emissioni dei Camerlenghi, l' assenza di questa Sede Vacante nelle piu' importanti raccolte del passato ne' e' una prova evidente. Testone di Macerata Ag. 8,09 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. Segno di Mazzeo Mazzei S·PETRVS – APOSTOLVS S. Pietro, nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·MACER·/ ·. RIF: CNI 3, Muntoni 4. Berman 1089. Provenienza: Ex aste NAC 81del 2014, lotto 399 (coll.De Falco), Kunst und Munzen XXI del 1980, lotto286 (coll. Patrizi) e Santamaria del 29 maggio 1922, lotto 839 (coll. Ruchat). L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta Montenapoleone 4 del 1984, lotto 435 (coll. Muntoni). Testone di Ancona Ag. 9,37 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. – APOSTOLVS. S·PETRVS. , Segno di Mazzeo Mazzei – S. Pietro nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·ANCO· RIF: CNI 2, Muntoni 2, Berman 1088. Provenienza: Collezione Privata L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta BANK LEU 36 del 1985, lotto 710 (coll. Cappelli). Perdonatemi le immagini, la fotografia non e' decisamente il mio forte..... Come sempre resto in attesa della Vs. conoscenza in merito ad altri esemplari noti di Testoni coniati da questo "introvabile" Camerlengo..... Buon fine settimana Daniele
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  45. Presento una news (almeno penso) Taglio: 1 centesino Nazione: Slovenija Anno: 2019 Tiratura: ?? Conservazione: q FDC Località: Lubiana Note: primo ritrovamento per questo centesimo 2019
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  46. Borgo fossero tutti come te la numismatica ritornerebbe a parlare nuovamente la sua lingua originale... Ovviamente mi complimento con Daniele per il Testone. Eros
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  47. IL mio parere da vecchio collezionista è che quando si riesce ad acquisire una moneta del tipo che a trovato Daniele le condizioni non contano (queste valgono solo per quelli che la numismatica la considerano una delle tate fonti di investimento!), Il piacere e le emozioni, la sua storia, la rarità e l'arte che quella moneta ti trasmette, questo è ciò che più conta almeno per me! Complimenti a Daniele per la sua ricerca e competenza, nel aver scovato una così bellissima rarità. Ciao Borgho
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