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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/19 in tutte le aree

  1. Perdonami davvero, ma il tuo commento mi ha fatto proprio sorridere... Scusa, ma secondo te su una moneta così si può fare un commento sul fatto che sia "spatinato da fare schifo"? Evidentemente no, se uno ha capito di cosa si sta parlando... Michele
    3 punti
  2. Io, certe monete le metto in collezione anche se hanno il "buco" !?
    3 punti
  3. Buon pomeriggio Un meritato plauso al Circolo Filatelico Numismatico Cremonese per l'organizzazione di questo convegno; ambiente facilmente raggiungibile, spazioso e luminoso, con ampio spazio tra i banchi. Tutta un'altra cosa rispetto alla location precedente! Tanti commercianti suddivisi tra varie "discipline" e quelli numismatici che hanno creato un bel mix di offerte con monete che spaziavano dalle classiche alle contemporanee, italiane ed estere, al materiale per collezionisti ai libri. L'affluenza mi è parsa più che buona, almeno nel periodo nel quale ero li, dalle 9 alle 11.30 ca. .... tra questi anche i "Lamonetiani" non sono mancati ed è stato bello incontrarsi! Bravo Federico ed i Soci del Circolo che si sono spesi per la realizzazione. saluti luciano
    3 punti
  4. Camerlengo Cardinale Vitellozzo Vitelli Sede Vacante 9 Dicembre 1565 - 7 Gennaio 1566 Figlio del capitano Alessandro Vitelli, signore di Amatrice, nacque a Firenze il 6 aprile 1532 , fu nominato vescovo della sua città natale nel 1554, ma ebbe bisogno di un permesso speciale per prendere possesso della diocesi poiché non aveva ancora raggiunto l'età canonica di 27 anni. Nel Concistoro del 15 marzo 1557, Papa Paolo IV lo creò Cardinale diacono. Tra i vari incarichi che ricoprì, fu Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1564 alla morte, Legato nella provincia di Campagna e Marittima, Prefetto del tribunale dell'Apostolica Segnatura di Grazia, membro della Congregazione del Sant'Uffizio, Protettore del Regno di Francia presso la Santa Sede. Morì a Roma il 19 Novembre 1568 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria Durante questa brevissima e unica Sede Vacante del Camerlengo Vitelli sono stati coniati Testoni nelle Zecche di Ancona e Macerata, Giuli nella zecca di Roma, come tutte le monete dei Camerlenghi anche queste si distinguono per il particolarissimo stemma Araldico della famiglia con le 2 mezzelune inquartate. Personalmente ritengo queste monete le piu' rare in assoluto di tutte le emissioni dei Camerlenghi, l' assenza di questa Sede Vacante nelle piu' importanti raccolte del passato ne' e' una prova evidente. Testone di Macerata Ag. 8,09 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. Segno di Mazzeo Mazzei S·PETRVS – APOSTOLVS S. Pietro, nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·MACER·/ ·. RIF: CNI 3, Muntoni 4. Berman 1089. Provenienza: Ex aste NAC 81del 2014, lotto 399 (coll.De Falco), Kunst und Munzen XXI del 1980, lotto286 (coll. Patrizi) e Santamaria del 29 maggio 1922, lotto 839 (coll. Ruchat). L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta Montenapoleone 4 del 1984, lotto 435 (coll. Muntoni). Testone di Ancona Ag. 9,37 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. – APOSTOLVS. S·PETRVS. , Segno di Mazzeo Mazzei – S. Pietro nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·ANCO· RIF: CNI 2, Muntoni 2, Berman 1088. Provenienza: Collezione Privata L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta BANK LEU 36 del 1985, lotto 710 (coll. Cappelli). Perdonatemi le immagini, la fotografia non e' decisamente il mio forte..... Come sempre resto in attesa della Vs. conoscenza in merito ad altri esemplari noti di Testoni coniati da questo "introvabile" Camerlengo..... Buon fine settimana Daniele
    2 punti
  5. grazie @Ledzeppelin81 e grazie @Rocco68....! Gran bel pezzo della tua terra Rocco, saluti a entrambe... ?
    2 punti
  6. Complimenti @Francesco1984, splendida conservazione e patina di vecchia Collezione ( Calabrese) ? Un pezzo con varianti molto rare..... Che sia R o R5 non importa, tu te la puoi godere. Saluti, Rocco
    2 punti
  7. Rieccomi, ringrazio @Stilicho prima di tutto e poiché sono momentaneamente sfornito di RIC e non trovo questo "ibrido" Gallieno/Valeriano in Wildwinds, aggiungo una foto scattata su SEAR, Roman Coins and Their Values, vol. III, pag. 267, n. 9965, scusandomi della pessima qualità:(258-260) Al R/ di questo Antoninano di @Cesare_C fa capolino nel campo a sinistra la coda della lettera Q, che ci permette di individuare la quarta officina della zecca di Roma. Un saluto Arcangelo
    2 punti
  8. Ciao Francesco. Il Magliocca lo cataloga R2. Bel pezzo,complimenti.
    2 punti
  9. Buonasera, questa, la sto cercando in RIC:
    2 punti
  10. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Slovenia 600° anniversario incoronazione Barbara di CELJE Anno: 2014 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: qSPL Località: Roma
    2 punti
  11. la seconda è indiscutibilmente Giovanni, con staurogramma sovrapposto a una lettera non leggibile, comunque Roma, RIC X 1916, 1920 o 1923 la prima, per esperienza e su base stilistica, è Onorio zecca di Arles 1307 allego foto RIC per paragone saluti Alain
    2 punti
  12. Salve, Non è una priprio moneta bensì un gettone di scambio tedesco,ne possiedo un esemplare anche io.Lo allego e già chiedo scusa per le foto.Entrambi dovrebbero risalire al XVI secolo.
    2 punti
  13. Ciao Legio ,ti riferisci a questo libro ? @Stilicho : quando ci incontreremo,magari al mercatino dell'antiquariato di Vardacate , saro' lieto di regalartelo .
    2 punti
  14. Salve a tutti, stavo cercando di fare un quadro generale sui segni che sono riportati nelle monetazioni romane repubblicane per indicare il valore della moneta. Io inserisco quelli che penso siano giusti, mi date una mano? ONCIA (monetazione tipica con la Testa di Roma) simbolo del valore un globo (•) SESTANTE (monetazione tipica con la Testa di Mercurio) simbolo del valore due globi (••) e valeva due oncie QUADRANTE (monetazione tipica con la Testa di Ercole) simbolo del valore tre globi (•••) e valeva 3 oncie TRIENS o TRIENTE (monetazione tipica con la Testa di Minerva) simbolo del valore quattro globi (••••) e valeva 4 oncie QUINCUNCIA simbolo del valore cinque globi (•••••) e valeva 5 oncie SEMISSE (monetazione tipica con la Testa di Saturno) simbolo del valore (S) e valeva 6 oncie BES simbolo del valore S con 2 globi (S••) e valeva 8 oncie DODRANS simbolo del valore S con 3 globi (S•••) e valeva 9 oncie DEXTANS simbolo del valore S con 4 globi (S••••) e valeva 10 oncie ASSE (monetazione tipica con la Testa di Giano Bifronte) simbolo del valore (I) e valeva 12 oncie
    1 punto
  15. Ciao a tutti, volendo "pulire/asportare" questo puntino bianco sul mio 2 tornesi del 1851..... per carità! giusto due giorni di ammollo nell'acqua distillata naturalmente. Viene fuori questa curiosità che posto di seguito, un simpaticissimo punto, un puntone direi! Quasi sicuramente un riporto di metallo in fase di coniazione, intorno a questa "escrescenza" noto lo stesso alone degli altri rilievi, che ne dite? Contorno rigato, diametro mm. 24 gr. 6,10
    1 punto
  16. Anche se il giorno della Festa della Donna e' stato ieri 8 Marzo , dedico questo post alle donne che frequentano il Forum , ieri purtroppo non mi e' stato possibile scriverlo . Chi non ricorda fin dai tempi dell' infanzia la matrigna di Biancaneve che nella celebre fiaba interpella il suo specchio magico per sapere chi sia la più bella del reame ? Credo tutti i maschietti e in particolare le femminucce , la ricordino . Si conosce nelle donne la vanita' e la ricerca continua della bellezza , compiacimenti personali tipicamente femminili che fino a quando non fu possibile osservare le proprie fattezze riflesse allo specchio , che agli inizi fu possibile solo tramite un metallo lucidato , risultarono praticamente impossibili da ammirare . Nell' antichita' le donne etrusche vivendo in un ambiente altamente civile e dove avevano un rango sociale alla pari con gli uomini , cosa che nell' antichita' risulto' essere scandaloso agli occhi di altri popoli , Romani compresi , furono in questo senso delle privilegiate e poterono dedicare parte del tempo ad abbellire il volto e altre parti del corpo con unguenti , colori naturali e creme ; naturalmente non tutte le donne etrusche potevano permettersi uno specchio , ma per quelle di estrazione aristocratica lo specchio era un normale attrezzo ad uso personale . Uno dei piu' famosi specchi etruschi che purtroppo , come tanti altri oggetti etruschi sparsi nei Musei di mezzo mondo , si trova a Londra presso il British Museum frutto di scavi probabilmente clandestini avvenuti nel secolo XIX a meta'circa dell' '800 ; lo specchio in questione e' lungo 31 centimetri e con il diametro riflettente di 15 centimetri , lo specchio per donna e' attribuito ad un artigiano di grande abilita' che viene denominato “Maestro di Canu” , fu trovato vicino Bolsena , prodotto in bronzo da una officina locale ed e' databile al III secolo a.C. Vicino i due personaggi centrali si trovano le didascalie che li identificano come Cacu e Artile , mentre sulla corona esterna dello specchio compaiono le scritte in etrusco Caile Vipinas e Aule Vipinas con riferimento alle due figure armate . Il tutto si presenta come un' opera artistica di altissima qualita' realizzativa . In foto un disegno dello specchio descritto , non sono riuscito a trovare una foto dell' originale conservato a Londra . Altri due specchi etruschi nello stato reale .
    1 punto
  17. Comunico questa segnalazione, che è arrivata a Quelli del Cordusio, anche su Lamoneta di un importante e decisamente interessante Incontro di Studi, per tematica e per relatori, che avverrà a Milano nei giorni 27/28 marzo 2019 nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, Via Sant'Antonio 12, Milano. Vedo nomi importanti, la Prof. sa Lucia Travaini, Perassi, Baldassarri...il tema è indubbiamente estremamente intrigante, l'organizzazione è della Università degli Studi di Milano, Dipartimento Studi Storici. Allego Locandina Incontro di Studi. ProProgramma convegno-Le tracce materiali di gesti riti ed emozioni-27-28 marzo 2019.pdf
    1 punto
  18. Qualche idea? 1,6 gr Grazie
    1 punto
  19. Eccomi, @Stilicho, in ritardo per colpa di una... cena! E riassumo le idee per non essere noioso: ibrida è una moneta che volutamente o per errore ha un D e un R non previsti per lo stesso pezzo. Ciò detto, devo confessare che ho erroneamente detto "ibrido" l'antoniniano di Valeriano che stiamo studiando, mentre la particolarità andrebbe riferita a un altro antoniano ma di Gallieno (primogenito di Valeriano e associato all'impero) che porta al R la RELIGIO AVGVSTORVM del padre. La Religio romana era una fede che richiedeva fermezza e devozione al compito, per lavorare in armonia con gli dei. La sua citazione al R della moneta del nostro @Cesare_C serviva certamente a fare testimonianza di fede agli dei per assicurarsene il favore, ma anche a fare "pubblicità" davanti allo sconfinato impero, di quel grande valore spirituale degli Augusti, in questo caso padre e figlio. Associata all'idea di Religio degli Augusti, troviamo qui la dea Diana, un ulteriore spunto propagandistico: la dea, che infatti non era solo protettrice delle selve e degli animali selvatici come crediamo, veniva adorata (e qui è lo scoop) come dea delle donne, dei poveri, degli oppressi e dei perseguitati dalla chiesa cattolica. Le monete coi profili dell'imperatore al diritto e le sue virtù al rovescio, come sappiamo erano i volantini e i manifesti propagandistici dell'antichità! Buona serata a tutti Arcangelo
    1 punto
  20. Tra l'altro, considerato il periodo e indipendentemente dalla rarità, è anche un ottimo esemplare, in particolare il dritto, pur se vissuto e appicagnolato....
    1 punto
  21. Magnifica... anch'io avrei voluto così la mia... chissà che bel spessore doveva avere quel punto
    1 punto
  22. A suo tempo (pagata in lire) l'ho preferita ad un bel SUP trattato (penso un ex-spl), le punte degli angoli piuttosto smussati per un SUP e l'impalpabilità della piega centrale visibile solo in controluce rivelavano l'intervento, operazione quest'ultima che ha portato al veditore un introito di 90.000 lire in più del dovuto. Quel che più mi dispiace è che quasi sicuramente la banconota doveva essere un buon SPL, e che grazie a quel "miglioramento estetico" sarà condannata a portare l'infame marchio di "trattata" per sempre... almeno questa mia è da ritrovamento ed ha gli angoli a punta, peccato per le macchie del tempo un po' dovunque...
    1 punto
  23. rottura del conio anche sul 120 grana 1798? anche sul 10 tornesi 1798? rotture di tutti i conii su tutti i tipi di modulo 1798? e guarda caso i doppio punto tutti dopo la parola SICILAR..?
    1 punto
  24. Ciao @Stilicho e grazie per l' intervento . Alla prima domanda non so rispondere con assoluta certezza ma credo che gli specchi in epoca etrusca fossero piani in entrambi i lati , da un lato metallo lucido cioe' quello riflettente , mentre l' altro lato era inciso ad uso ornamentale . https://www.artimondo.it/magazine/storia-dello-specchio/
    1 punto
  25. Ciao Legio II Italica, vorrei chiederti se la superficie riflettente fosse quella concava o quella convessa e quale delle due fosse incisa. Davvero molto interessante! Stilicho
    1 punto
  26. Nella maggioranza dei pezzi sembrano proprio unite.
    1 punto
  27. Già detto praticamente tutto. Per completezza posto l'immagine dell'esemplare, già citato, esitato da Bank Leu 36 - lotto 710
    1 punto
  28. È un antoniniano di Valeriano I al rovescio mi sembra che ci sia una VICTORIA AVGG ma non sono sicuro della mia interpretazione quindi senti anche altri pareri
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  29. Guardando attentamente le immagini del rovescio delle presunte mezze piastre con l'1 speculare noto che nella partizione dei Farnese potrebbero essere effettivamente delle croci ma sembrano state ribattute sui precedenti gigli, infatti sotto alcune di queste croci, nella parte bassa, si notano le cosiddette "codi di rondine" tipiche dei gigli, quindi si può ipotizzare che una parte di queste monete sia stata coniata effettivamente con le croci, mentre altre hanno subito la ribattitura con le croci dopo essere state coniate con i gigli... Quindi si può parlare tranquillamente di un caso intenzionale, per un motivo ancora sconosciuto sono stati creati appositamente dei punzoni con le croci per questa annata, e non si può parlare neanche di adattamento visto che se ben ricordo la croce non viene riportata su nessuna emissione di Ferdinando II.. Sicuramente un caso da attenzionare, anche perché il ritratto al dritto e lo stemma al rovescio erano di competenza dell'incisore, mentre le legende e la data, ritenute di secondaria importanza, venivano generalmente eseguiti dall'aiutante, ed è qui che troviamo le più disparate varianti di punteggiatura, di numeri della data grandi e piccoli, ribattiture eccetera.... Sicuramente casi non intenzionali... MANUALE DELLE MONETE Di NAPOLI di Pietro Magliocca, pagine 322 e 323
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  30. Io credo che potrebbe esserci un equivoco tra pezzi coniati in un determinato anno, e pezzi coniati con un determinato millesimo... ricordo che un equivoco del genere era nato anche per diversi altri paesi nei primi anni dell'euro, vennero divulgate tirature annuali che si riferivano a pezzi coniati in quell'anno ma con millesimi diversi. Noi collezionisti pensiamo sempre che un 2 euro del 2015 (a puro titolo di esempio) debba per forza essere stato coniato nello stesso anno, ma la realtà dei fatti è un pochino diversa.
    1 punto
  31. Beh caro Daniele, qua c'è ben poco da dire... La SV del cardinal camerlengo Vitelli annovera senza ombra di dubbio due tra i più rari testoni di Sede Vacante in assoluto. A mio avviso, gli altri diretti competitor in merito ad esimia rarità sono quelli della SV del 1590 (I e II) coniati a Roma, Fano e Macerata e quelli della SV del 1621 coniati a Roma e Ferrara... Stiamo parlando pertanto di due monete R5. Già riuscire ad averne uno in collezione è roba per collezioni di grande rilievo (basti vedere dove queste monete sono apparse), ma addirittura poter contare di averli entrambi assieme, a me personalmente risulta essere la prima volta in una collezione privata... Complimenti davvero per la tua ricerca e grande dedizione. Michele
    1 punto
  32. io la considero una conservazione già oltre la media: media fatta prevalentemente di esemplari con pieghe profonde (che non sarebbe questo il male) il più delle volte trattate e stirate. La grandezza del biglietto già di per se rende difficile la reperibilità delle alte conservazioni, che insieme alle abitudini di trattare gli esemplari, ed alla "generosità" con cui vengono valutate, impongono tassativamente scrupolosa attenzione nella valutazione (e diffidenza... che non guasta)
    1 punto
  33. @Fufluns tu non dici mai fesserie. Anche io ho preso in considerazione la tua ipotesi ma la tecnica non mi pare compatibile e il foro che vedi forse non è intenzionale. Ma tutto può essere (pedina? succedaneo? tessera? mah......) Grazie per l'aiuto e a buon rendere ciao
    1 punto
  34. Ancora un piccolo elmo corinzio crestato, elemento accessorio di una bella rappresentazione di Taras sul delfino, dal rovescio di un nomos di Taranto . Passato il 3 Marzo in asta Naumann 75 al lotto 21 .
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  35. No no Stefano, nessuna correzione, figurati, ho voluto porre alla vostra attenzione l'asta attualmente in corso in maniera di poter confrontarci sulle valutazioni di quella tipologia di banconota. Ma poi lo sappiamo che oramai ti sei abituato bene, dopo quel bellissimo lotto che ti sei accaparrato un po' di tempo fa ...
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  36. Taglio: 50 cent Nazione: Estonia A nno: 2011 Tiratura: 19.946.500 Conservazione: BB Località: Padova
    1 punto
  37. Del Circolo Numismatico Bodoni di Saluzzo ho queste : Medaglia Mostra Filatelica Numismatica Saluzzo (CN) 1967 argento 900 . 20 mm. , 5,80 gr. Circolo Numismatico Bodoni Saluzzo
    1 punto
  38. Io collezione tutte le medaglie dei Circoli Numismatici Piemontesi che riproducono monete sabaude o delle zecche della nostra regione. Ne ho circa un centinaio Spesso riesco a reperirle nei mercatini a poco piu' del costo del metallo in quanto poco ricercate dai collezionisti , solitamente sono in argento o bronzo
    1 punto
  39. Si può correggere il modulo quando si risponde al messaggio.
    1 punto
  40. Ciao legio II Italica, come leggerai ho già risposto ad Adelchi. Vorrei ringraziare anche te per i preziosi suggerimenti storico/letterari e per aver sin da subito apprezzato e sostenuto la mia passione per la Storia romana (quella tardo-antica in particolare) e ovviamente per le monete. Ciao da Stilicho
    1 punto
  41. Ciao @adelchi , e' esattamente questo in foto , una ristampa della Rizzoli dell' originale Stilicone del 1942 del grande Mazzarino , libro piuttosto raro da trovare in commercio in quanto non piu' ristampato ; l' edizione del 1990 della Rizzoli ando' a ruba in quanto Mazzarino tratto' la vita di Stilicone in modo unico ed esemplare . @Stilicho accetta con grande gaudio e riconoscenza il regalo di adelchi , non solo per l' argomento trattato e la rarita' del libro , anche per la parte economica , oggi a secondo dello stato di conservazione , il prezzo raggiunge cifre considerevoli . Il primo volume che si vede in foto dietro Stilicone , I Barbari , e' un buon libro , anche voluminoso , perché estrae da vari testi classici passi inerenti al perenne problema barbaro che affliggeva i Romani .
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  42. Buonasera a tutti, partecipo a questa discussione molto interessante anche se datata con la mia piastra 1818 testa grande con gigli invertiti ma a differenza delle altre postate sin ora, la mia ha 4 stelle nel contorno... @motoreavapore @Rex Neap @Rocco68
    1 punto
  43. Repubblica Democratica Tedesca, 20 pfennig 1969, ottone, km11. Presa a 1 euro. Anche se coniata in milioni di pezzi, non facile da trovare (come le altre monete della DDR). Mi sembra di ricordare che fu coniata in ottone, invece del solito alluminio di tutti gli altri tagli, perché si prevedeva l'suo nei telefoni pubblici (una chiamata costava appunto 20 pfennig) e le monete di alluminio, 2 da 10 pfennig, erano troppo leggere... Non si sono sprecati granché nel farla: solito emblema della Repubblica al dritto e valore 20 bello grande al rovescio .
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  44. Per la serie "se Collezioni Napoli e Sicilia non ti annoi mai" Ferdinando II 10 Tornesi 1857 falso d'epoca
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  45. Esattamente, li stabilisce la Bce e quantitativi giusti soprattutto in base agli abitanti di quel paese ma anche secondo altri parametri. E qui il mistero si infittisce ancora di piu’ perche’ non penso che Malta possa mandare dati cosi’ farlocchi alla BCE. Non credo che sul sito della Bce ci sianoi dettagli del circolante anno su anno e taglio su taglio di ogni singolo paese ma per scrupolo ci andro’ a vedere. Son curioso di vedere se dicono cialtronerie anche all organo supremo di controllo.
    1 punto
  46. Di nulla E' una moneta indubbiamente affascinante che ha vissuto tutto l'intero periodo coloniale britannico, tra non molto si avvicinerà al suo secondo secolo di vita, non è cosa da poco...
    1 punto
  47. ? ? ? Taglio: 2€ Nazione: Andorra Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: qFDC Località: Argenta (FE)
    1 punto
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