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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/02/19 in tutte le aree

  1. Dopo una ricerca non brevissima... l'ho trovata! R2 secondo il Gigante, ma veramente pochi i passaggi in asta (a parte gli MB scarsi) In attesa delle mie foto, queste quelle del venditore
    4 punti
  2. Interessante articolo trovato in Rassegna Numismatica del Dicembre 1929
    4 punti
  3. È passato quasi un secolo da quell'articolo ma sembra attualissimo. Inoltre sembra confutare la tesi che solo in questi ultimi anni i collezionisti si stiano spingendo a comprare solo Fdc,e di sicuro la diatriba tra meglio Fdc comune? Oppure rottame ma Rarissimo è sempre esistita e sempre ci sarà
    3 punti
  4. @Liutprand, @tonycamp1978, @Sirlad, @ilnumismatico Ecco le mie foto dello scudo, direi che danno l'idea dei rilievi e soprattutto dei fondi, ancora ottimi con molto lustro coperto da una patina leggera Direi... ?
    2 punti
  5. Sono in sintonia con @cliff , in linea di massima oggi si tende poco a studiare le monete in tutti i loro aspetti , si colleziona piu' per estetica che per interesse storico e culturale , la dimostrazione e' che quando escono in commercio monete in bassa / bassissima conservazione , ma rare o inedite , alcuni rispondono con una indifferente alzata di spalle e cosi' la numismatica , come scienza , muore .
    2 punti
  6. taglio 2 euro cc paese finlandia anno 2017 A tiratura 2.500.000 condizioni spl città trieste
    2 punti
  7. Altra mancanza importante ( rara nei Tarì) è il punto dopo la P del Perger sotto il busto di Ferdinando.
    2 punti
  8. Vi ringrazio tantissimo comunque io un tesoro vero l'ho trovato : questo forum
    2 punti
  9. Taglio: 2 centesimi Nazione: Slovenija Anno: 2019 Tiratura: ? Condizioni: qFDC Citta: Trieste
    2 punti
  10. Anche questa e stata comprata! (E con cio, ho finito il budget per i prossimi sei mesi, 160 euro, sono tantucci per un diciottenne!) Grazie mille a tutti quelli che mi hanno aiutato a fare questa decisione!
    2 punti
  11. Ciao a tutti, vecchi amici del Forum e nuovi utenti. Dopo una mia lunga pausa dalla numismatica, volevo farvi vedere uno dei miei ultimi acquisti e sentire come sempre i vostri preziosi pareri. Questa monetina non è in ottimo stato né costosissima, sono consapevole dei suoi limiti ma mi è piaciuta e l'ho presa. Siate sinceri come sempre! un salutone a tutti.
    1 punto
  12. Anche quest'anno il Circolo Filatelico e Numismatico Cleisiano organizza la giornata di scambio-convegno ANAUNIAFIL 2019, domenica 24 marzo dalle 9 alle 16 nei locali dell'Oratorio di Cles (TN). Per contatti: Presidente Circolo Ferruccio Mascotti e-mail [email protected]
    1 punto
  13. Salve, desideravo sapere qualche indicazione relativa a questo nummus di Costante I GLORIA EXERCITUS del peso di gr. 2.16 e mm14, soprattutto relative alle inscrizioni e al RIC di riferimento, la zecca dovrebbe essere Cizico SMKA. Vi ringrazio.
    1 punto
  14. Benvenuto. Sei in quella che generalmente è la prima fase del percorso che porta a diventare numismatici: 1) accumulatori per curiosità 2) collezionisti per hobby 3) numismatici. Nella fase 1 si manifesta l'interesse per l'oggetto accumulato, in questo caso le monete euro, nella 2 si prende a raccoglierlo seriamente, nella 3 (che può avvenire anche contemporaneamente alla 2) si comincia a studiarne le caratteristiche tecniche, storiche [* ], politiche ed economiche. Qualsiasi cosa tu decida di fare non fermarti alla prima fase ma passa alla seconda, cominciando magari a comprare le monete che sarà molto difficile o impossibile trovare in circolazione. Poi se e quando passerai anche alla terza ti si schiuderà un intero mondo. [*] L'euro è una moneta giovane, ma il concetto di unificazione monetaria ha molta storia dietro.
    1 punto
  15. Tornando al tema del topic, forse vale la pena anche leggere qualche altra campana: https://www.huffingtonpost.it/europea/due-trabocchetti-falsano-il-rapporto-su-quanto-ci-e-costato-leuro_a_23680448/?utm_hp_ref=it-economia
    1 punto
  16. Mi sto abbagliando, che lustro?! Confemo stupendo esemplare, lo Spl ci sta tutto, forse anche qualcosa in più.
    1 punto
  17. è incredibile come una foto possa trasformare una moneta.. bella la foto, ma soprattutto molto più bella la moneta rispetto a prima.. penso di dover correggere la mia valutazione.. qui mi sa che siamo quanto meno sullo spl credo..... leggera usura sul fogliame e sul lobo dell'orecchio... ma la lucentezza dei fondi è evidente.
    1 punto
  18. E' vero, infatti leggendo ho visto che dovrebbe avere un crescente dopo il segno di officina. A me, in effetti, sembra di vederlo (una sorta di "V" sotto il piede sinistro- destro di chi guarda- del soldato di sinistra- destro di chi guarda). Ma non vorrei che fosse come quelle cose che sei così convinto di vederle che ti sembra che ci siano davvero, anche se in realtà non ci sono?. Grazie Xenon97! Buona serata. Stilicho
    1 punto
  19. Ciao Stilicho, non penso che sia RIC VIII 33 poiché presenta un simbolo dopo il marchio di zecca.
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Salve a tutti ho trovato al mare questi bottoni con inciso uno strano stemma!!! Qualcuno ha ma visto qualcosa di simile? Grazie mille in anticipo a tutti
    1 punto
  22. Capelli è una persona serissima e concordo il suo parere.
    1 punto
  23. Ma infatti scherzavo Conosco bene la loro importanza e ho capito perfettamente l'intento del tuo post Saluti Simone
    1 punto
  24. Ciao Cliff, lo sai che nutro grande stima in te. Personalmente se ho insistito a buttare là altre possibilità non è per sfiducia o per minimizzare la tua ipotesi (del tutto lecita) bensì per alimentare l'interesse di altri utenti (come è infatti stato). Il post era un po' un gioco finalizzato appunto a stimolare gli interventi; come Curatore quando vedo coinvolgimento civile e interesse non posso che esserne contento! Inoltre sono certo che ad alcuni neofiti saranno passati vari input: - esistono esemplari non editi sul RIC - esistono bronzi di buon modulo con caratteri greci (provinciali) - esistono bronzi di buon modulo con caratteri latini (coloniali) Io ritengo che si tratti, al pari tuo, di un sesterzio raro e infatti a dispetto della conservazione lo avrei acquisito per studio (ma a cifre più basse). Al momento attuale non abbiamo una certezza assoluta. Forse Holland ce la darà (o meno). Spero aver lenito il tuo disappunto Illyricum
    1 punto
  25. Ciao @L. Licinio Lucullo , ti rispondo con piacere presentandoti questo link , dove troverai anche la risposta alla tua domanda dove si trova il piede in bronzo dorato e come si presentava la statua della Nike (Vittoria) di Taranto che venne portata a Roma e posizionata da Ottaviano , non ancora Augusto , nella Curia del Senato a Roma : http://iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=4576
    1 punto
  26. Simo, il giornaletto è Rassegna Numismatica del Dicembre del 1929, volevo far capire che il discorso dello spostarsi sul FDC non è iniziato ieri ma 100 anni fà era già attuale ? Sotto allego un documento della SNI sullo "sconosciuto" Furio Lenzi ? LENZI_Furio.pdf
    1 punto
  27. Grazie, corsi e ricorsi storici
    1 punto
  28. Però attenzione che il convegno è venerdì e sabato ?
    1 punto
  29. Grazie Nikita. Proprio un giochino simpatico! ?
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  30. Grazie Gianfranco, anche a me pareva di aver fatto un ragionamento condivisibile in fondo e dopo essermi documentato su un paio di testi con tanto di riferimenti. Vedendo che il mio messaggio veniva per lo più ignorato da molti iniziavo a farmi domande sull'utilità di fare interventi strutturati sul forum e se non fosse il caso di passare agli slogan twitter anche qui.. [emoji6] PS. Mi ha appena risposto Dominique Hollard, il responsabile delle collezioni romane e celtiche della BnF, al quale avevo chiesto la foto dell'esemplare Cohen o almeno la conferma della sua presenza nelle collezioni. Purtroppo tutta la collezione romana del Cabinet de France è nei caveau della Banque de France fino al 2021 per ristrutturazione degli ambienti della BnF, per cui purtroppo fino ad allora non potrà evadere la mia richiesta.
    1 punto
  31. Sono catalogate le legende e i busti, a ciascuna di essere viene associato un numero o una lettera che poi vengono riscontrati nel catalogo. In questo caso la legenda DN THEODO-SIVS P F AVG è la 3, DN ARCADIVS P F AVG sarebbe la 4 e così via per le altre legende, a sua volta ciascun tipo di busto ha una lettera, il busto drappeggiato e corazzato rivolto a destra con diadema di perle ha associata la lettera A, il busto drappeggiato e corazzato rivolto a destra con diadema di Rosette ha la lettera B, e così via per gli altri tipi di busto (pag. 282 del volume). questa combinazione legenda/busto nel catalogo è la 3A. Spero di essermi espresso in modo chiaro.
    1 punto
  32. Buongiorno, bella domanda! La difficoltà è proprio capire cosa fossero in realtà quei trenta "denari". In proposito forse le interesserà leggere queste discussioni aperte nell'ottobre 2017 e nel dicembre 2011 dai nostri @King John e @Afranio_Burrodalle quali emerge a chiare lettere la obiettiva difficoltà di individuare la natura della moneta pagata a Giuda. Cordialissimi saluti Arcangelo
    1 punto
  33. Di puntini abbozzati ne è piena la monetazione Napoletana. Di punti voluti (certi) invece.... Ne stanno ben pochi. Qual'è la causa che ha spinto l'incisore o il suo aiutante a mettere il punto in questa posizione? Cambiando il significato della parola HIE. REX in HIER. EX Ci troviamo nel 1796......
    1 punto
  34. Buona giornata A me pare che sia un "2" ... non solo; anche la "O" di NOSTER mi pare strana, ha un angolo? Anche la "S" di DEFENS non mi pare corretta .... Sarebbe opportuno che tu postassi anche l'altro lato della moneta, dandoci anche le misure di peso e diametro, perché di queste monete ci sono anche dei falsi coevi e per riconoscerli è meglio avere tutte le informazioni. Chiedi il perché di tale particolarità? Possono essere più d'una; la sostituzione di lettere componenti la legenda con altre non congrue: - può essere identificativa di un falso; - può essere un semplice errore di composizione del conio (caso frequente per la "S" che viene inserita al contrario); - può essere che, nell'urgenza di predisporre il conio per la coniazione, si sia reso indisponibile il punzone della "S" e l'operaio abbia usato un'altra lettera simile, come un "2". saluti luciano
    1 punto
  35. Usciamo però anche dal medievalismo... l'utente @talpa ha fatto una domanda a mio avviso impossibile (e infatti solo per il medioevo ci sono centinaia di titoli imprescindibili come giustamente elencati da @ak72). Vediamo cosa si trova dal '500 in poi. Sicuramente meno titoli come quantità, ma innegabilmente utili per chi vuole avere una idea della zecca veneziana in toto.
    1 punto
  36. DE GREGE EPICURI Mah, a me pareva che la soluzione prospettata da Cliff al post n.8 fosse accettabile: moneta repertoriata da Cohen e da Mionnet, ma non dal RIC; credo che non sia l'unico caso. Io l'ho cercata fra le coloniali con scritte latine,senza trovarla. Teniamo conto che queste ultime sono numerosissime, basta ricordare le zecche di Berytus (Fenicia), Cremna (Frigia), Apameia (Bitinia), Patrae (Peloponneso), Corinto, Pella (Macedonia), Deultum (Trac ia), Sinope (Paflagonia), Parium (Misia), Antiochia di Pisidia, Viminacium (Moesia Sup.), Alessandria nella Troade, Dium (Arabia Petrea), Iconium (Lycaonia), Tyrum (Fenicia), Buthrotum (Epiro), Ptolemais-Ace (Fenicia), Heliopolis (Coele-Siria), Comama (Pisidia), Aelia Capitolina (Giudea), Cesarea di Samaria...e altre.
    1 punto
  37. Conservazione eccellente e patina verde brillante, anche per questa chiedo agli esperti delucidazioni. Grazie
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  38. Comincia con Alan Stahl La zecca di Venezia. E' l'opera principale per il medioevo (fino al 1400). E' la parte più importante per capire bene la zecca di Venezia. Tucci è utile, ma è un seguito. Senza lo Stahl non sai quali erano le procedure di zecca, quanti e quali massari come e perchè furono battuti determinati nominali. E' come costriure una casa senza le fondamenta. Papadopoli aiuta a capire, ma è palesemente vecchio. Importantissimo ma certi punti sono spiegati meglio da Stahl.
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  39. 27 febbraio 274 d.C. : nasce a Naissus, in Illiricum, Flavius Valerius Aurelius Constantinus che passerà alla Storia con il nome di Costantino I.· 27 febbraio 380 d.C. : viene emesso da Graziano, Teodosio I e Valentiniano II l’Editto di Tessalonica «IMPPP. GRATIANVS; VALENTINIANVS ET THEODOSIVS AAA. EDICTUM AD POPULUM VRB(IS) CONSTANTINOP(OLITANAE). Cunctos populos, quos clementiae nostrae regit temperamentum, in tali volumus religione versari, quam divinum Petrum apostolum tradidisse Romanis religio usque ad nunc ab ipso insinuata declarat quamque pontificem Damasum sequi claret et Petrum Alexandriae episcopum virum apostolicae sanctitatis, hoc est, ut secundum apostolicam disciplinam evangelicamque doctrinam patris et filii et spiritus sancti unam deitatem sub pari maiestate et sub pia trinitate credamus. Hanc legem sequentes Christianorum catholicorum nomen iubemus amplecti, reliquos vero dementes vesanosque iudicantes haeretici dogmatis infamiam sustinere ‘nec conciliabula eorum ecclesiarum nomen accipere’, divina primum vindicta, post etiam motus nostri, quem ex caelesti arbitro sumpserimus, ultione plectendos. DAT. III Kal. Mar. THESSAL(ONICAE) GR(ATI)ANO A. V ET THEOD(OSIO) A. I CONSS.» (Codice Teodosiano, XVI, 1.2) · 28 febbraio 509 a.C. : i Romani combattono la battaglia della Selva Arsia contro gli Etruschi. Roma aveva cacciato Tarquinio il Superbo, ultimo Re di Roma; il re deposto assieme ai figli aveva cercato alleanza tra gli Etruschi per riconquistare il trono perduto e quindi alla guida di un esercito composto da etruschi di Veio e di Tarquinia aveva marciato alla volta di Roma. Lo scontro avvenne presso un bosco sacro nella Selva Arsia, al confine tra il territorio romano e quello di Veio. etrusche. Lo scontro avvenne nella Selva Arsia, un bosco sacro dedicato a Silvano o Fauno o a un eroe, che doveva trovarsi presso il confine tra il territorio romano e quello di Veio. A fornire la data della battaglia è Plutarco (Publicola, 9, 5), il quale riporta la tradizione romana che indicava l'ultimo giorno di febbraio come ricorrenza di questo scontro militare. La descrizione degli avvenimenti la troviamo in molti autori tra i quali Livio (II, 6-7) che scrive: "Così due città e due eserciti seguirono Tarquinio con l'intento di riconquistargli il regno e di vendicarsi militarmente dei Romani. Quando entrarono in territorio romano, i consoli avanzarono contro il nemico: Valerio guidava la fanteria disposta in ordine compatto, mentre Bruto lo precedeva in esplorazione con la cavalleria. Anche nell'armata nemica il primo corpo era la fanteria, agli ordini di Arrunte Tarquinio figlio del re. Questi era dietro col resto delle truppe. Arrunte, individuando da lontano prima i littori, capì che il console era lì nei pressi, poi, quando avvicinandosi riconobbe senza orma di dubbio i lineamenti di Bruto, infiammato dalla rabbia, urlò: "Ecco laggiù l'uomo che ci ha cacciati dalla terra in cui siamo nati, proprio lui. Guardatelo come avanza tronfio delle nostre insegne! O dei che vendicate i re, assisteteci". Sprona il cavallo e si butta a testa bassa dritto contro il console. Bruto allora si sentì minacciato; dato però che in quel tempo era motivo d'orgoglio per i comandanti buttarsi nella mischia in prima persona, Bruto per questo accetta la sfida senza pensarci un attimo. I due si scontrarono con un accanimento incredibile, preoccupandosi soltanto di colpire l'avversario e non di schivarne i colpi. Così, trafitti l'uno e l'altro dall'asta dell'avversario passata attraverso lo scudo, furono sbalzati da cavallo e franarono a terra in fin di vita. Nello stesso istante ebbe inizio anche lo scontro tra il resto delle due cavallerie e poco dopo toccò alle fanterie scendere in campo. Si combatté con alterno successo e l'esito della battaglia rimase legato a un filo. L'ala destra di entrambi gli schieramenti aveva la meglio, mentre la sinistra cedeva. I Veienti, abituati alla sconfitta con le truppe romane, furono sbaragliati e dispersi; i Tarquini, invece, avversario nuovo e sconosciuto, non si limitarono a reggere bene l'urto, ma riuscirono anche a respingere quella parte dell'esercito romano che si trovava nel loro settore. Nonostante l'andamento incerto della battaglia, Tarquinio e gli Etruschi furono presi da un panico tale che abbandonarono l'impresa senza portarla a compimento e quella stessa notte entrambi gli eserciti, il veiente e il tarquiniense, se ne tornarono nei loro paesi. Il racconto di questa battaglia contiene anche del prodigioso: nel silenzio della notte successiva pare si sia sentita una voce proveniente dalla selva Arsia e identificata con quella del dio Silvano, la quale avrebbe detto: "Gli Etruschi hanno perso un uomo in più in battaglia, quindi la vittoria della guerra va ai Romani". A ogni modo i Romani se ne andarono da vincitori, gli Etruschi da vinti. Infatti, quando alle prime luci del giorno non ci fu più l'ombra di un nemico in vista, il console Publio Valerio raccolse le spoglie e fece rientro a Roma in trionfo. Celebrò il funerale del collega nella maniera più sontuosa possibile per l'epoca. Quel che però fu ben più clamoroso per la sua memoria fu il lutto civile e, all'interno di esso, il fatto che le donne di Roma lo piansero per un anno, come se fosse stato un padre, per l'accanimento che aveva mostrato nel vendicare l'oltraggio alla castità femminile." Così il 28 febbraio del 509 a.C. trovò la morte in eroico duello Lucio Giunio Bruto, primo tra i consoli di Roma, esempio futuro nella storia romana della lotta contro i tiranni. Il Bruto Capitolino, busto bronzeo che si presume rappresenti Lucio Giunio Bruto. Inoltre si tenevano nell'Antica Roma gli Equirria, festività costituite da gare con cavalli dedicate a Marte e che sui tenevano il 27 e il 14 marzo. Rappresentavano il giorno dell'uscita dell'esercito romano dopo la pausa invernale e si dice fossero state istituite dallo stesso Romolo. Ciao Illyricum
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  40. Buongiorno a tutti amici collezionisti... posto anch io il mio nuovo acquisto da 8 tornesi 1796 arrivato da poco a casa...! Graditi commenti da tutti...
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  41. Roma Numismatics Ltd > E-Sale 54 Auction date: 28 February 2019 Lot number: 500 Lot description: C. Servilius C.f AR Denarius. Rome, 57 BC. Head of Flora right, lituus behind, FLORAL•PRIMVS, downwards to right / Two soldiers facing each other, presenting swords; C•SEREIL in exergue, C•F upwards to right. Crawford 423/1; RSC 15; BMCRR 3816. 4.04g, 28mm, 9h. Good Very Fine. From the inventory of Roma Numismatics Ltd.; Ex private European collection. Estimate: 300 GBP Illustrazione: le tre diverse componenti dell'esercito repubblicano romano: Hastati, Principes e Triarii
    1 punto
  42. Münzzentrum Rheinland > Auction 186 Auction date: 17 October 2018 Lot number: 272 Price realized: 270 EUR (Approx. 311 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: IMPERATORISCHE PRÄGUNGEN. MARCUS ANTONIUS 44-30 v. Chr. Denar (32/32 v.Chr.) 3,10g. Galeere n. r. ANT AVG III VIR RPC / LEG IIII Legionsadler zwischen 2 Standarten. Cr. 544/16, BMC 194, C. 29, Syd. 1220. . s-ss Estimate: 250 EUR illustrazione: Miles cornicularius Legio IIII, ordine di marcia, 101 a.C. Con Mario il soldato romano diventa un professionista ben pagato, più fedele al proprio generale che non alla res publica. Il “mulo mariano” è il legionario che marcia con tutto l’equipaggiamento. I 35 kg che si portava appresso erano, dopo la riforma di Mario (da cui il nome), il peso dell’armatura e della sarcina (il traino del legionario) che comprendeva tutto l’equipaggiamento da campo, tra cui i viveri per 17 giorni
    1 punto
  43. M. Asolati, Un ripostiglio trecentesco di ducati d’oro dagli scavi di via S. Girolamo a Mestre, “Quaderni di Archeologia del Veneto” 25, 2009. Balducci Pegolotti F., La pratica della Mercatura, Firenze, 1766. J.R. Baker, The Tel ‘Akko Hoard of Venetian Torneselli, “Israel Numismatic Research” 5, E. Biaggi, Monete e Zecche Medievali Italiane dal sec. VIII al sec. XV, Torino 1992. L. Binaschi, Il ducato di Venezia, in Il giornale della Numismatica – speciale, 2012. L. Binaschi, I signori tiranni si mettono in medalia e non i cavi de repubblica, relazione tenuta presso il Centro Culturale Numismatico Milanese, 2015. L. Binaschi, La moneta veneziana denominata grosso, relazione tenuta presso il Centro Culturale Numismatico Milanese, 2018. G.Bonfiglio Dosio (a cura di), “Capitolar dalle Broche” della zecca di Venezia 1358-1556, Padova 1984 . R. M. Bordin, Francesco Dandolo doge 52°, in Panorama Numismatico 132, 1999 Brunetti L., Opus monetale Cigoi, Bologna 1966. 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  44. Qesto segno viene usato sempre da più massari, ma e' solitamente il massaro con il segno censito da Papadopoli n. 11
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  45. Questa discussione in fondo e’ poi un segno dei tempi, già qui si capisce molto, ho insistito molto per far sì che in Ambrosiana ci fosse una rappresentazione della nostra identità, dei nostri simboli visibile a tutti, un monito per il futuro, per chi verrà su chi siamo stati e siamo, la gente per fortuna va e vede scolaresche comprese, speriamo di aver lasciato qualcosa, penso sia stata poi la cosa più importante che ho fatto non tanto per me, ma per la collettività ...speriamo e vedremo ...
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  46. Hess Divo AG, Auction 328, lot 81, 22/05/2015 GRIECHISCHE MÜNZEN SASANIDEN ARTAXERXES V., 211-241. Als Ardashir I., 224-241 Drachme, Persepolis . Bärtige, drap. Büste n.r. mit parthischer Sternenkrone und Diadem; Pehlevi-Legende. Rv. Feueraltar; Pahlevi-Legende. 3,90 g. Göbl, Sas. Tf. 1,6. Alram, Namen Tf. 22,664. Selten . Leicht getönt. Gutes sehr schön Provenance: Auktion Münzhandlung Dr. B. Peus Nachf., Frankfurt a. Main 378 (2004), 330. - Siehe auch oben Nr. 77. ILLUSTRAZIONE: GALLERIA DI RITRATTI MONETALI DI SATRAPI PERSIANI E RE SASANIDI
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