Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/26/19 in tutte le aree
-
Siete pronti??? Oggi ce ne andiamo un po' al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa in cui è conservata una splendida collezione di monete e di oggetti preziosi. Andiamo!!!!6 punti
-
Buongiorno a tutti, anche se so che non ci sono abbastanza estimatori di questa tipologia, oggi ho il piacere comunque di parlarvi di questa fantastica collezione, la battle creek! Questa fantastica collezione che racchiude un ragguardevole gruppo di Dollari definiti toned e rainbow toned, inzia il suo viaggio in 10 sacchi di juta originali ed etichettati della zecca di Philadelphia contenenti ciascuno 1000 pezzi, composti dagl'anni 1885 (2 sacchi), 1886 (2 sacchi), 1887 (4 sacchi). Ad aggiungersi ai sigilli della zecca di Philadelphia c'erano anche i sigilli della filiale della Federal Reserve di Ditroit della sede di Chicago datati anni 20. I sacchi sono stati conservati fino al 1964 da un collezionista (purtroppo non sono riuscito a reperire informazioni su chi fosse), data in cui si decise di radunare un certo numero di collezionisti per metterle in vendita. Le modalità furono una sorta di lotteria, i potenziali acquirenti dovettero fare le loro proposte di acquisto senza poter visionare il contenuto che restava sigillato ! L'intero lotto (almeno così credo) se le aggiudicò Dennis Steinmetz della Steinmetz Coin & Currency, alla fine dell'asta furono aperti i sigilli per poter dimostrare che i sacchi contenessero le monete d'argento dichiarate (almeno quello) ! Si scoprì così che in una sacca del 1887 erano custoditi dei Morgan datati 1904 di New Orleans probabilmente inseriti nel passaggio alla Federal Reserve. Ciò che apparve ai suoi occhi fu un qualcosa di eccezionale, comprese che aveva acquistato in un certo senso un bel tesoro! Tantissimi Morgan avevano delle tonalità eccezionali ed un lustro difficile fino a quel punto da rinvenire tutti insieme! Le 10000 monete furono mandate alla NGC che fu incaricata di classificare l'intero lotto, e vista l'eccezionalità della raccolta fu accordato di slabbare le monete con un'etichetta con la dicitura "Battle Creek Collection". Mr Steinmetz conservò per ricorco le sacche della zecca. Anche il risultato della valutazione fu davvero insolito. Delle 10.000 monete inviate, 1.359 sono state premiate con la designazione a stella (★) NGC per uno straordinario appeal visivo. Queste stelle sono state assegnate a monete con i colori dell'arcobaleno che hanno esibito altre caratteristiche speciali, come le superfici a prova di un lato. Inoltre, 247 monete in possesso del colore originale, ma con la gradazione inferiore a MS 63 sono state separate dal gruppo principale da NGC. Al momento della valutazione, la designazione delle stelle NGC non è stata assegnata alla classificazione delle monete inferiore a MS 63, e queste monete sono state classificate come Brilliant Uncirculated. Le circa 8000 monete rimanenti non sono state slabbate con l'etichetta Battle Creek. L'intero lotto si può riassumere in questo così: DATE BU ms63★ ms64★ ms65★ ms66★ 1885 75 83 64 24 1885 PL 1 2 1885 DPL 1 1886 67 172 185 99 26 1886 PL 2 8 5 1886 DPL 2 3 1 1887 180 239 201 133 24 1904 O 5 2 1 1 Lo stesso presidente della NGC, Mark Salzberg, dichiarò: "Il vero significato di questa collezione è la densità del colore spettacolare visto su una moneta dopo l'altra: creare una miriade di toni vivaci e diversi ha richiesto condizioni di conservazione ideali", inoltre aggiunse, "Abbiamo visto centinaia e centinaia di sacchi di dollari originali senza vedere la qualità e la ricchezza di colori visti su queste monete: un gruppo come questo non tornerà presto". Mark Salzberg ha prestato personalmente il ruolo di finalizzatore per ciascuna delle monete della Battle Creek Collection. La Battle Creek Collection e così composta da dollari Morgan la cui "vibrante" patina che deriva dallo stoccaggio in sacchetti originali di zecca è spesso indicata dai numismatici come "bag toning". Affinché una moneta toni, deve essere appoggiata vicino al tessuto di tela della borsa, che a sua volta aveva bisogno di essere conservata in un ambiente stabile che ne favorì lo sviluppo. Le monete toniche di borsa, possono mostrare intensi colori iridescenti che includono ogni sfumatura dell'arcobaleno; queste monete cosiddette "rainbow tonic", che mostrano diverse fasce di colore, sono molto ricercate dai collezionisti. Se una moneta poggia parzialmente su un altro, archi di colore possono dar luogo a un modello chiamato "mezzaluna". Tra le più desiderabili formazioni tonificanti della borsa che possono verificarsi sono le monete "toniche tessile" che incorporano l'intricato motivo intrecciato della borsa di tela all'interno della patina multicolore della moneta. Le monete della collezione Battle Creek includono tutte queste possibili interazioni sul cambio del sacchetto. La Battle Creek Collection fu esitate tra il 2005 e 2006 a Beverly Hills, all'epoca della prima vendita, Paul Song, Vicepresidente delle Superior Auctions, dichiarò: "Siamo molto entusiasti di poter offrire questa collezione al pubblico. La collezione Battle Creek ha un colore e un fascino generale molto al di sopra di qualsiasi altro tesoro di dollari che abbiamo visto. " Spero di non avervi annoiato, e se siete riusciti ad arrivare fino in fondo, allora vi meritate qualche bel arcobaleno!5 punti
-
In un nmercatino dell'usato ho trovato per una decina di euro una cassetta da olologiaio portacinturini. Una pulita, una laccata ed ora devo solo sostituire gli scomparti interni4 punti
-
taglio 2 euro EMU paese Portogallo anno 2009 tiratura 1.250.000 condizioni bb++ città Milano4 punti
-
Buonasera a tutti posto il mio ultimo acquisto per questo pontefice di una delle sue zecche più piccole...San Severino Marche appunto direi muntoni 411 come riferimento. era un po che ne meditavo l'acquisto e finalmente mi son deciso...spero vi piaccia come piace a me ;) un saluto a tutti e grazie a chi commenterà marco2 punti
-
Buonasera amici è da un pezzo che non aprivo una discussione per condividere una moneta, ma sta sera ho fatto na mezza follia (speso parecchio per le mie tasche) e mi sono aggiudicato questa...chi mi ha letto sa che adoro il rame e che colleziono i grani del 1814 1815 (1816 mi manca) per Ferd III... quello che mi sono cuccato sta sera è il miglior 5 grani del 15 che ho in collezione e sto giro non mi sono fatto sfuggire l'occasione me ne sarei pentito come è capitato altre volte mannaggia a me? (mi girano ancora per un 5 grani spl del 15 non acquistato su ma-shop tipo 3 anni fa?)...che ne pensate? Non del mio giramento di zebedei ma della moneta?... sono davvero graditi i vostri pareri. Grazie a chi dirà la sua!2 punti
-
Accadeva il 23 febbraio 138 d.C.: l’imperatore Publius Aelius Traianus Hadrianus adotta Titus Aurelius Fulvus Boionius Arrius Antoninus Pius (Antonino Pio) Alla fine del 136 d.C. Adriano rischiò di morire per emorragia. Convalescente nella sua villa di Tibur (Tivoli), scelse inizialmente Lucio Ceionio Commodo (conosciuto poi come Lucio Elio Vero) come suo successore, adottandolo come suo figlio contro la volontà delle persone a lui vicine. Dopo una breve permanenza lungo la frontiera danubiana, Lucio tornò a Roma per pronunciarvi, il primo giorno del 138, un discorso davanti al Senato riunito. La notte prima del discorso, però, si ammalò e morì di emorragia nel corso della giornata. Il 24 gennaio del 138 Adriano scelse allora Aurelio Antonino come suo nuovo successore. Questi era genero di Marco Annio Vero e, dopo essere stato esaminato per alcuni giorni, fu accettato dal Senato e adottato il 25 febbraio. A sua volta Antonino Pio adottò Marcus Aurelius Antoninus Augustus (nipote di Antonino, in quanto figlio del fratello di sua moglie Faustina Maggiore). e Lucius Ceionius Commodus Verus, figlio di Lucio Ceionio Commodo. "Si dice che Adriano avesse adottato Arrio Antonino perché, dopo la morte di Elio Vero, già suo figlio adottivo con il titolo di Cesare, lo aveva notato nell'atto di sorreggere il suocero durante una riunione del Senato, ma questo non poté né dovette essere l'unico motivo della sua decisione, dal momento che Antonino aveva sempre tenuto un comportamento esemplare nei confronti dello Stato, e durante il proconsolato aveva dato prova di onestà e serietà. Di fatto quando Adriano rese nota la volontà di adottarlo, Antonino chiese tempo per riflettere se gli convenisse accettare o meno. Adriano del resto lo avrebbe adottato a condizione che egli adottasse a sua volta Marco Antonino, figlio di suo cognato, e Lucio Vero, il futuro Vero Antonino, figlio di quell'Elio Vero che era già stato adottato da Adriano. Così l'adozione avvenne il 25 febbraio: nello stesso giorno Antonino ringraziò in Senato l'imperatore della fiducia accordatagli e divenne suo collega nella potestà proconsolare e in quella tribunizia. Secondo un aneddoto che si riferisce ai primi tempi del suo regno, alle lamentele della moglie che gli rinfacciava la sua eccessiva parsimonia in famiglia a proposito di non so quali spese, egli avrebbe risposto: "Stupida, non sai che da quando sono salito al potere ho perso anche quello che prima possedevo?". Attingendo al suo patrimonio distribuì infatti un donativo ai soldati e al popolo, mantenendo le promesse fatte da Adriano, continuò le opere da lui iniziate e restituì, per intero agli Italici e per metà ai provinciali, l'oro coronarico [tributo in oro che veniva imposto alle province per premiare il generale vittorioso, e che originariamente aveva la forma di una corona fatta d'oro] che aveva offerto in occasione della sua adozione." (Historia Augusta, Antonino Pio, 4.) “Monumento dei Parti” da Efeso: Antonino Pio tiene sotto il braccio Lucio Vero (7 anni) mentre Marco Aurelio (17 anni) lo osserva a sinistra; a destra, Adriano. Ciao Illyricum2 punti
-
Sì, ha qualche punto di corrosione ma mi pare pregevole. Ti posto il link: Antoninus Pius, with Marcus Aurelius as Caesar Æ Sestertius Antoninus Pius, with Marcus Aurelius as Caesar. AD 138-161. Æ Sestertius (35mm, 26.8 g). Rome mint. Struck AD 140-144. Laureate head of Antoninus Pius right / Bareheaded bust of Marcus Aurelius right, slight drapery. RIC III 1218 var. (no slight drapery); Banti 13 var. (same). VF, river patina, some minor pitting and encrustation. Beautifully struck on a full flan. Rare. Ex Robert O. Ebert Collection https://www.vcoins.com/it/stores/arete_coins/224/product/antoninus_pius_with_marcus_aurelius_as_caesar__sestertius/584388/Default.asp Ne trovi altri ad una ricerca Google immagini con chiave "antoninus pius marcus aurelius sestertius". Alcuni si differenziano per il verso cui è girato Marco Aurelio. Ciao Illyricum2 punti
-
Ciao, il sesterzio lìhai già visto sopra. Vi sono poi i denari: Antoninus Pius, AR Denarius, 140, Rome ANTONINVS AVG PI_VS P P TR P COS II Laureate head of Antoninus Pius right AVRELIVS CAESAR AVG PII F COS Bare head of Marcus Aurelius right 18mm x 19mm, 2.93g RIC III, 415a (Antoninus Pius) (S) https://www.beastcoins.com/RomanImperial/III/MarcusAurelius/MarcusAurelius.htm e le monetazioni provinciali analoghe Laureate head of Antoninus Pius r. R/ Bareheaded, draped and cuirassed bust of Marcus Aurelius r. Parks 21; SNG Copenhagen 88; BMC Cyprus 47. https://www.vcoins.com/en/stores/shick_coins/202/product/antoninus_pius_and_marcus_aurelius_as_caesar_138161_cyprus_koinon_of_cyprus__33mm/523270/Default.aspx e quelle a carattere "famigliare" UNCERTAIN, Uncertain mint, Antoninus Pius, with Marcus Aurelius and Faustina Junior. A.D. 138-161 Æ (19 mm, 3.45 gm, 6h), Struck circa A.D. 145 Fine Extremely Rare Antonine Bronze https://www.vcoins.com/en/stores/ancient_numismatic_enterprise/9/product/uncertain_uncertain_mint_antoninus_pius_with_marcus_aurelius_and_faustina_junior_ad_138161__19_mm_345_gm_6h_struck_circa_ad_145__fine_extremely_rare_antonine_bronze/592805/Default.aspx In pratica una vera e propria investitura. Il povero Lucio Vero avrà sviluppato sensi di inferiorità... Ciao Illyricum ;)2 punti
-
E' vero: c'erano anche monete esposte a mucchi. Stasera posto altre foto.2 punti
-
taglio 2 euro paese monaco anno 2016 tiratura 864.645 condizioni bb città trieste taglio 2 euro paese sanmarino anno 2017 tiratura 600.000 condizioni bb+ città trieste2 punti
-
2 punti
-
Inoltre i piccoli bronzi da Costantino I in poi vengono distinti in base alle loro (piccole) dimensioni in diversi AE (che ne indica sostanzialmente la mistura di cui sono composti). Secondo Sear sono perciò divisi in AE 1 maggiore o uguale a 25 mm di diametro AE 2 maggiore o uguale a 21 mm didiametro AE 3 maggiore o uguale a 17 mm di diametro AE 4 inferiore a 17 mm di diametro AE ¾ con diametri variabili per la forma ovalizzata della moneta1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao Stilicho, grazie per la risposta. Credo proprio che hai trovato la soluzione che cercavo! Guardando lo screen che hai pubblicato si trae la conclusione che il rovescio non raffigura un soldato come stupidamente pensavo, ma lo stesso Costantino armato di lancia e scudo. Quindi sì, la teoria che pensavo riguardo a questa figura rappresenta veramente qualcosa di più importante rispetto al classico rovescio della serie Gloria Exercitus.1 punto
-
Grazie , mi ricordi bellissimi anni estivi trascorsi a Siracusa , la "Perla del Mediterraneo" : sia per la storia , sia per la ricchezza archeologica , sia per le splendide monete ed anche per la gente .1 punto
-
Possiedo il RIN del 1991. In serata posso scannerizzare le pagine richieste.1 punto
-
?Certamente....ne ho 4 in collezione del 15 e son tutti diverse...non ho il testa piccola ma questo per dire che le varianti per il 15 sono di più delle 4 citate nel Gigante...la caccia continua...1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao, la moneta è autentica e si tratta di un bel follis ridotto di Licinio I coniato dalla zecca di Cizico, classificazione RIC VII 9, E. Comunque benvenuto nel fantastico mondo della numismatica!1 punto
-
1 punto
-
Non so se il Circolo è ancora attivo e se già siete a conoscenza di questa iniziativa ma vi segnalo comunque questa possibilità riservata ai nati nel 2000 e nel 2001 che secondo me merita di essere pubblicizzata a dovere. https://quifinanza.it/soldi/bonus-18enni-rinnovati-i-500-per-i-neo-maggiorenni-anche-nel-2019/245443/ https://www.18app.italia.it/#/ Con 500€ un giovane appassionato di numismatica si può permettere veramente tantissimi interessanti libri numismatici che altrimenti sarebbe piuttosto impegnativo procurarsi... Saluti Simone1 punto
-
Ha raddoppiato il prezzo di realizzo (commissioni incluse) di questo strano aureo su cui, a tutt'oggi, diversi 'specialisti' del forum (tu incluso) non si pronunciano :) . Sì, ma "CONATUS Coins" non si può proprio sentire !1 punto
-
Ciao , ebbi la fortuna tanti anni fa di visitare il Medagliere quando ancora il Museo si trovava in Piazza Duomo a Ortigia , oggi invece nella nuova sede e' a due passi dal Santuario della Madonnina , opera futuristica che fa un po' a pugni con i tanti resti archeologici greco romani della Piazza , al punto che questi si trovano anche sotto il Santuario , ma e' bello questo scontro tra tempi tanto lontani . Vedere dal vivo quelle meraviglie , toglie il fiato .1 punto
-
un paio di testi, ma a puro titolo d'esempio sono questi… nelle pagine dei medesimi autori ne troverete molti altri interessanti … c'è da spulciare https://www.academia.edu/30857954/AN_INTRODUCTION_TO_ARAB-BYZANTINE_COINAGE https://www.academia.edu/6842049/Ugly_square_flan_coins_Another_consistent_group_within_the_Byzantine-Arab_Transitional_coinage1 punto
-
La monetazione arabo bizantina è molto complessa e "multiforme" cercare un riscontro preciso è sempre complesso, anche se nella fattispecie comunque, più o meno ci siamo... ci sono diversi lavori, quello di FOSS, sulle monete del Dumbarton Oaks, è abbastanza generico… poi Pottier, Goodwin etc sfogliando con calma probabilmente si trova un riscontro a livello di "similitudine", ma come "classificazione" ad oggi non è semplice rifarsi a un catalogo vero e proprio perché la molteplicità di zecche, e di imitazioni è tale che una sistematizzazione vera e "finale" è certamente molto lontana…. io ho una biblioteca fornita, ma per le Arabo-bizantine non mi sono mai messo ad approfondire… tuttavia ho una ventina di libri o articoli, e questo fa capire quanto vasta sia la bibliografia… tra questi che ho , provo a cercare una somiglianza1 punto
-
Aggiorno il post… grazie al prezioso ausilio di @rorey36 e @rockjaw ho recuperato i testi 1 e 4 della lista, rimangono da recuperare il 2 e il 3 a cui aggiungo un altro saggio sempre della Travaini: Genova e i tarì di Sicilia in "Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini", vol. 93, 1991, pp. 187-1941 punto
-
Taglio: 1 Euro Nazione : San Marino Anno : 2013 Tiratura : 506205 Condizione : SPL Città : Roma1 punto
-
Niente da fare... mi sarebbe piaciuto trovare nel web l'immagine di ciascuna delle 83 banconote che formano il rotolo di Marlene Dietrich. Ho trovato solo quest'altre due immagini di seguito, magari se ne trovate qualcun'altra che fa parte del rotolo postatela.1 punto
-
al dritto c'è Costante II ma credo che il follis sia imitativo arabo bizantino e non ufficialmente bizantino...1 punto
-
Tutti sappiamo o almeno ricordare dai tempi scolastici di una volta , di un fatto militare accaduto ai Romani e avvenuto nel 321 a.C. nel corso della seconda guerra sannitica , quando un esercito romano al comando dei Consoli , Tito Veturio Calvino e Spurio Postumio Albino , venne intrappolato in una stretta valle del Sannio , costretto ad arrendersi , poi vilipeso dai Sanniti di Gavio o Gaio Ponzio che fece passare un uomo alla volta tutto l' esercito romano seminudo , spogliato di armi e armature , questo , anche se non ci fu una vera battaglia ma solo una trappola , sotto il famoso baldacchino attrezzato nella localita' in cui avvenne la resa , che poi passo' alla storia con il nome di Forche Caudine ; il fatto storico fu una forma di scherno e di oltraggio verso l' esercito romano , poiche' l' offesa prevedeva che tutti dovevano passare e piegarsi sotto il giogo abbassando la testa davanti all' esercito sannita schierato ai lati del baldacchino , in pratica il giogo altro non fu che due lance infisse a terra mentre una terza era posta trasversalmente a queste , dalla forma somigliante ad una specie di salto in alto moderno , ma piu' in piccolo . Ma quale era la posizione geografica reale della localita' che passo' alla storia con il nome delle Forche Caudine ? Sono diverse le localita' del Beneventano che nel corso del tempo si sono contese la paternita' di questa famosa localita' , al punto che la disputa e la conseguente attribuzione alla localita' ritenuta la piu' reale , arrivo' nel 1954 addirittura l'Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri . Ecco perche' il primato dell' attribuzione del luogo esatto delle Forche Caudine venne concesso a Forculum , attuale Forchia , con tanto di riconoscimento di Stemma araldico ; tratto da Wikipedia : "Forchia è un comune italiano di 1 223 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania. L'area di Forchia è cartografata nella tavoletta I.G.M. di Montesarchio III SE del foglio N°173 di "Benevento" della carta d'Italia. Forchia rientra nella parte sud-occidentale di quell'area sub-pianeggiante del beneventano conosciuta come Valle Caudina, delimitata a sud dai monti del Partenio, a nord-ovest dai monti di Durazzano, a nord dal massiccio del Taburno, tutti caratterizzati da versanti acclivi a forme piuttosto aspre. Il comune è circondato per circa 2/3 da rilievi collinari mentre la restante parte (quella che guarda il versante casertano) si affaccia verso una immensa zona pianeggiante. Forchia è l'unico comune della provincia di Benevento - insieme con la limitrofa Arpaia - che confina con la città metropolitana di Napoli, precisamente con l'area nolana Poche sono le notizie storiche di Forchia che sembrerebbe avere origini antecedenti a quelle dell'impero Romano. Il suo nome deriva probabilmente dal latino forculae che sta per forche, a richiamare la famosa Battaglia delle Forche Caudine quando nel 321 a.C. i sanniti guidati da Gaio Telesino sconfissero due legioni romane e le costrinsero a subire l'umiliazione del passaggio sotto il giogo. Fu una circoscrizione longobarda (gastaldato) annesso al principato di Salerno. Nell'anno 849 d.C. L'imperatore Ludovico, nella divisione del Principato di Benevento, lasciò Forchia al principe di Salerno Siconolfo, divenendo il confine dei due principati. Forculum (Forchia) compare infatti nel capitolare che si trova nell'Archivio di Montecassino e che contiene l'enumerazione dei gastaldati che dovevano comporre il Principato di Salerno; dopo la stessa Salernum, sono infatti nominati Sarnum, Cimiterium, Forculum, Capua, Teanum e Sora. Come tutta l'Italia meridionale nell'undicesimo secolo fu sotto il dominio dei Normanni che preservarono il principato. Nel 1139 il gastaldato di Forchia insieme a tutto il principato (che fu anche chiamato "longobardo-normanno") evolse nel Regno di Sicilia (durato - con vari nomi - sette secoli, fino al 1861) anche se continuarono a essere nominati duchi longobardi (direttamente dal papa) fino al 1081. anche Forculum continuò a far parte di un ducato in quello stesso periodo. Fu completamente distrutta nel terremoto del 5 dicembre 1456. Il terremoto si verificò alle 3 del mattino e, con una magnitudo di 7.1, fu uno dei terremoti più forti mai registrati in Italia dove tutti i paesi dell'entroterra campana furono rasi al suolo. Lo sciame sismico durò per diversi anni. Una vox populi vorrebbe che in passato fosse stata unita al vicino comune di Arpaia. Se ciò è senz'altro vero da un punto di vista parrocchiale (la separazione avvenne in tal senso nel 1654) non si hanno notizie certe se e quando sia avvenuta la separazione da un punto di vista amministrativo. Molti dei comuni del Sannio, si contendono l'episodio delle Forche Caudine, tuttavia solo il comune di Forchia è riuscito ad ottenere uno stemma comunale che riporta la raffigurazione del giogo, sancendo in qualche modo l'attribuzione del luogo del famoso episodio storico come esclusiva proprietà, nonostante il parere contrario di molti storici. Le vicissitudini che hanno condotto all'attribuzione dello stemma comunale sono alquanto bizzarre. Il Comune, forte del nome (Forchia deriverebbe infatti da forculae ovvero forche, giogo dalla traduzione latina) e di alcuni ritrovamenti archeologici (le rovine di un antico monastero di Forchia chiamato Santa Maria del Giogo indicherebbero il luogo dove avvenne l'episodio), si è sempre battuto per vedersi attribuire lo stemma. La vicenda che ha portato il comune di Forchia al particolare primato è riportata (in maniera imprecisa) dal giornalista e scrittore Giuseppe Josca in una raccolta di articoli da lui scritti per il Corriere della Sera negli anni sessanta su alcune comunità del sud dell'Italia[3]. L'articolo che parla di Forchia intitolato La guerra sannitica con la carta bollata si incentra sulla tenacia (anche se molto sarcasticamente sottolineata dall'autore) dei forchiesi[4] che capeggiati dall'allora sindaco Alfonso D'Ambrosio, ingaggiarono una vera e propria battaglia non solo con il vicino comune di Arpaia, che contendeva a Forchia l'attribuzione del luogo dell'episodio, ma addirittura con l'Ufficio Araldico della Presidenza Del Consiglio. Infatti venne adottato un timbro che raffigurava ruote, stelle, foglie e altri elementi dello stemma della Repubblica, ne nacque un ulteriore disputa con le autorità competenti, in quanto la legge prescrive chiaramente che gli enti periferici non possono usare l'emblema dello stato, e in seguito ai risultati di un'indagine effettuata da studio araldico di Genova, con un decreto governativo del 1954 furono dichiarate fondate le rivendicazioni del comune che da allora poté adottare lo stemma attuale. La blasonatura dello stemma è la seguente: «D'azzurro a due monti di verde, moventi dai lati dello scudo, declinanti verso il centro; alla forca caudina di tre lance con le punte d'argento e manicate di legno, piantate nella campagna di verde, sotto la quale passa un soldato romano con le mani legate dietro la schiena.»" (Decreto del 14 gennaio 1954.) Per concludere , vedendo ancora oggi la panoramica di Forchia dopo 23 secoli dai fatti , si puo' ritenere la valle piuttosto stretta tra due alture , gli alberi ai lati che ancora la ricoprono e il racconto di Tito Livio che se ricordo bene descrive il passaggio della valle all' avanzare dei Romani chiuso d' innanzi da alberi tagliati dai Sanniti e da macigni , mentre il retro della valle era chiuso dai nemici , che tutto faccia credere , oltre al nome antico del posto , Forchiae o Forculum , che questa sia forse la localita' in cui avvenne il fatto storico ; ma leggiamo come descrive il luogo Tito Livio : “«due gole profonde, strette, ricoperte di boschi, congiunte l'una all'altra da monti che non offrono passaggi, delimitano una radura abbastanza estesa, a praterie irrigate, nel mezzo della quale si apre la strada; ma per arrivare a quella radura bisogna prima passare attraverso la prima gola; e quando tu l'abbia raggiunta, per uscirne, o bisogna ripercorre lo stesso cammino o, se vuoi continuare in avanti, superare l'altra gola, più stretta e irta di ostacoli.» ed ancora : “«I Romani, discesi con tutto l'esercito nella radura per una strada ricavata nelle rocce, quando vollero attaccare senza indugi la seconda gola, la trovarono sbarrata da tronchi d'albero e da ammassi di poderosi macigni.» e Tito Livio prosegue : “«Senza che ne venga dato l'ordine si arrestano: gli animi sono presi da sgomento, le membra irrigidite da una specie di torpore; si guardano gli uni gli altri come se ciascuno cercasse nel viso del compagno un'idea o un progetto di cui si sente privo: immobili in lungo silenzio.» D' altra parte tornando alla localizzazione del luogo dove avvenne il fatto storico , credo sia piu' probabile che il luogo , per tradizione , abbia preso nome dal baldacchino innalzato dai Sanniti , appunto la forca , che oltre ad essere un attrezzo agricolo intende anche essere una sorta di patibolo o di attrezzo di condanna , da cui sarebbe derivata poi la localita' di Forchiae o Forculum , piuttosto che il contrario , cioe' che la localita' gia' esistente prima del fatto abbia dato nome al baldacchino innalzato dai Sanniti . In foto la zona presunta delle Forche Caudine con le localita' di Forchiae ed Arpaia Il passo di Arpaia visto da Forchiae La Valle Caudina vista dal passo di Arpaia Idealizzazione del giogo Lo stemma araldico di Forchia attuale1 punto
-
Ad Arpaia sopra Forchia esiste una Via che si chiama Santa Maria del Giogo che attraversa un crinale e la tradizione vuole essere il punto esatto dove si svolse il fatto storico , da cui il nome .1 punto
-
1 punto
-
Fiji 2 dollari in argento ad alto spessore, lavorato grezzamente tipo terracotta per emulare l'armata di Qin Shi Huang.1 punto
-
Settimo video pubblicato, “ I gettoni Cova, una incredibile storia numismatica”, il canale incomincia a diventare sostanzioso ... https://www.youtube.com/channel/UCAKbdRcMho3IJwDgKcSwezQ per vederli tutti e sette passare da home a video in alto1 punto
-
Cook Islands 5 Dollari in argento a forma di plettro di chitarra - 50° anniversario di Woodstock1 punto
-
Indubbiamente il web offre il vantaggio di una diffusione immediata e capillare senza eccessivi costi, invece il cartaceo ha dei costi e non sempre è reperibile da tutti, come detto da @dabbene il mix delle due cose sarebbe l'ideale, ma io comunque rimango per avere il cartaceo da sfogliare, ove non si potesse anche il web aiuta tanto. Pertanto ritengo giusto avere una libreria con dei volumi e delle riviste da poter sfogliare a piacimento, la tangibiltà non ha eguali, ma avere altresi collegata anche una libreria digitale con articoli o altro non è un peccato ed anzi integra sempre quella cartacea. Io ho infatti i miei libri e riviste, quando posso ne acquisto sempre altri da poter leggere, ma accanto ho anche una piccola memoria esterna del PC dove salvo tutto quello che mi interessa riguardante la numismatica, comepre le foto delle monete che nel tempo ho visto nei miei viaggi.1 punto
-
Sei troppo severo, per me arriva al BB. con colpi al bordo e segni di spazzolatura come ti ha già detto ilnumismatico...1 punto
-
Salve, aggiungo a questa bella discussione ,questo grano di Ferdinando iii del 1815. Il quale in base allo stile dell'effige,all'impostazione dei caratteri ed al peso di 2,4 grammi, pare sia un falso d'epoca. Voi che ne dite? Saluti.1 punto
-
Basta ricominciare... La vita è sempre in evoluzione nel bene o nel male.. Evolversi è l'imperativo, evolviamoci evolvendo nuovamente i giovani..1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.