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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/23/19 in tutte le aree

  1. Buongiorno sono lieto di comunicarvi le date del prossimo appuntamento del Memorial Correale. Un sentito ringraziamento agli amministratori del sito per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione, sono a disposizione per ogni eventualità, questi i dettagli dell’evento: Condividi Condividi Condividi Condividi Associazione Circolo " Tempo Libero " Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero Scambi, acquisti, vendita e perizie di materiale da collezionismo Weekend di sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 da non perdere a Castellammare di Stabia all’interno dell’Hotel Le Palme, storico e accogliente albergo situato in via Pioppaino n°113, facilmente raggiungibile sia in auto che tramite la linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Per appassionati di collezionismo o semplici curiosi, in programma la 49° manifestazione nazionale di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, bibliofilia, gettoni, telecarte e oggettistica varia, organizzata dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia. 25° Anniversario del Circolo Filatelico Numismatico " Tempo Libero " 1994-2019 Fondata il 2 febbraio 1994 dal compianto Presidente Salvatore Correale, iniziò questa lunga e difficile avventura con un gruppo di amici provenienti da ogni zona d'Italia, con serietà, professionalità e passione, in una realtà ostile, poco propensa ad ospitare iniziative di questa valenza storica e culturale. Quest'anno in occasione del venticinquesimo anniversario, saranno evidenziate le varie iniziative del Circolo Filatelico Numismatico, e per onorare e ringraziare in modo adeguato tutti i presenti del continuo supporto, diversi momenti conviviali per festeggiare questo importante traguardo. Castellammare di Stabia è diventata nel tempo, nel panorama nazionale del collezionismo, punto di riferimento per esperti operatori del settore e studiosi. In esposizione la medaglia commemorativa in argento e bronzo di Raffaele Viviani, commediografo ed attore stabiese, modellata nel 2002 dal maestro Cesare Alidori di Firenze, su iniziativa del grande numismatico tedesco Roland Becker, e la prima delle cinque cartoline, omaggio alla città stabiese, acquerellata dal maestro Lelio Amedeo Cerchiari, con annullo filatelico, rappresentazione del "Castello medioevale" simbolo della città metropolitana di Castellammare di Stabia. Hotel Le Palme 23 e 24 marzo 2019 (Castellammare di Stabia - Napoli) Orari Gli orari di apertura e chiusura sono sabato 23 marzo, dalle ore 9 alle 13,breve pausa pranzo, ripresa alle ore 15 fino alle 19, mentre domenica 23 marzo, dalle ore 9 alle 13, l’ingresso è libero, a disposizione sala ristorante, servizio bar-pasticceria, ampio parcheggio custodito. Durante la pausa pomeridiana, per garantire massima ospitalità e accoglienza agli ospiti del Memorial Correale, pranzo completo a prezzo fisso e irrisorio, per deliziare il palato con ottime specialità locali. 49° manifestazione nazionale di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, bibliofilia, gettoni, telecarte e oggettistica varia Due giorni dedicati ad oggetti senza tempo che hanno segnato la nostra storia, un lungo viaggio tra monete rare, ammirando vere e proprie opere d’arte, ricordando una nobile tradizione italiana, la cartamoneta, per apprezzare la maestria e la creatività degli incisori di medaglie commemorative, militari e religiose, esplorando l’universo filatelico, tra francobolli che raccontano frammenti storici, unici ed irripetibili e cartoline che raffiguravano bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. Un’esperienza unica e rara per ispirare le menti, apprendere nozioni storiche, geografiche,economiche e scientifiche, grazie alla presenza di esperti studiosi e periti provenienti da ogni Regione d’Italia. Un vortice di emozioni, condivisione e partecipazione tra oggetti da collezione, quasi sconosciuti, ormai in disuso, e assolute rarità : Monete antiche e moderne, francobolli, banconote italiane ed estere, decorazioni militari, cartoline, storia postale, gettoni, tokens, stampe, orologi, folder, bollettini illustrativi, interi postali, album, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia, accessori e raccoglitori per collezioni. Guardando al passato si possono trovare stimoli e riflessioni utili per cambiare gli stili di vita, dando significati nuovi a una realtà moderna destinata a non lasciare il segno. Per ricordare Salvatore Correale In memoria del fondatore e Presidente dell’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia Salvatore Correale,scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. In anteprima due libri Sabato 23 marzo alle ore 10, presentazione a cura dello studioso numismatico Santino Zilli dei libri: “Varianti, errori, curiosità della Repubblica Italiana” " Varianti, errori, curiosità della Casa Savoia " Da Carlo Felice a Vittorio Emanuele III Finalmente dopo le ultime edizioni risalenti al 1999, Santino Zilli realizza, con la collaborazione di Domenico Borreggine, due nuovi cataloghi dedicati alle varianti, errori e curiosità delle monete italiane. Come raggiungere il Memorial Correale Hotel Le Palme Albergo - Ristorante - Pizzeria Via Pioppaino n°113 Castellammare di Stabia (Napoli) Email: [email protected] Telefono: (+39) 081 871 26 50 Ampio parcheggio custodito e sala ristorante a disposizione. << Cliccare sulla mappa per visionare come raggiungerci >>
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  2. A proposito di bizzarre usanza riguardo al resto: di ritorno da alcuni giorni di ferie estive ,mi fermai in un affollato autogrill ,presi un prodotto in vendita e lo posai alla cassa con una banconota di importo superiore al dovuto ; la cassiera lo ritiro' batte' lo scontrino me lo diede e guardo' oltre come a dire " avanti il prossimo",li ebbi la conferma della teoria della relativita' : il tempo si dilato' ,io non proferii parola lei nemmeno ,sembrava di essere nelle scene culminanti di 2001 odissea nello spazio, dopo istanti durati un' eternita',in cui anche la cassiera comprese Einstein ,non riuscendo piu' a sostenere la parte disse : "oh ! Mi scusi ! Le devo dare il resto", tradotto "ti avevo scambiato per uno straniero e volevo "ciularti" ". Non sono un tipo particolarmente espressivo ( di solito ho solo due espressioni ,con il cappello o senza ),ma sono sicuro che lei mi intese perfettamente... avevo gli occhi come il Cristo di Rublev... Della serie : il resto e' resto ,che te lo diano in mano o in un piattino l'importante e' averlo... e averlo giusto .
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  3. Contribuisco a questa splendida carrellata col mio pezzo del 1789, dovrebbe essere del tipo con C piccola al rovescio.
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  4. Grazie ad @eliodoro , pratico del territorio , per la precisazione , ma il nome antico della localita' : Forchiae o Forculum , fa ritenere questo il luogo piu' probabile del fatto . Ma cosa successe all' esercito romano dopo che venne fatto prigioniero e fatto passare sotto il giogo ? Tito Livio racconta che Gavio Ponzio chiese consiglio al vecchio padre , Erennio Ponzio , che ormai anziano si era ritirato dalla vita militare e politica ma che conservava cosi' tanta esperienza in entrambe le vicissitudini della vita , avendo anche lui avuto a che fare con i Romani , il quale rispose che le soluzioni erano soltanto due : 1 : Lasciarli tutti liberi senza arrecare loro alcun danno , ma questa soluzione non piacque sia al figlio che all' esercito sannita , al che venne richiesta al padre una seconda soluzione , questa fu : 2 : ucciderli tutti quanti senza distinzioni Questo stile cosi' contraddittorio lascio' interdetto il figlio Gaio Ponzio che temendo una perdita del senno dell' anziano genitore lo fece portare in Consiglio con un carro . Giunto che fu sul campo , Erennio si limitò a spiegare il senso delle sue risposte : se i soldati fossero stati lasciati andare , si sarebbe potuto contare sulla gratitudine di Roma ; se al contrario l' esercito romano fosse stato distrutto , Roma non avrebbe potuto riarmarsi in breve tempo e i Sanniti avrebbero potuto vincerla definitivamente . Non esisteva una terza soluzione , cioe' come Tito Livio afferma : "tertium nullum consilium esse" e lo storico fa pronunciare all' anziano e nobile Sannita , Erennio Ponzio , queste parole : "Conservate ora coloro che avete inaspriti col disonore , il popolo romano non è un popolo che si rassegni ad essere vinto ; rimarrà sempre viva in lui l' onta che le condizioni attuali gli hanno fatto subire e non si darà pace se non dopo averne fatto pagare il fio ad usura" La fine della storia fu che i due Consoli discussero la resa con Gavio Ponzio , questi infatti voleva gettare le basi di un vero e proprio trattato di pace , ma i due Consoli , consci che non era proprio compito , risposero che quanto proposto dal Sannita , non era possibile ; la cosa doveva essere decisa dal popolo romano e confermata dai Feziali con gli opportuni riti religiosi . Fu quindi fissata la data della consegna delle armi , degli ostaggi e del rilascio dell' esercito romano , cosa che avvenne dopo l' offesa delle forche ; in pratica Gavio Ponzio trovo' un compromesso tra la prima proposta fatta dal padre Erennio e quindi , non potendoli uccidere tutti , arrecare uno "schiaffo" all' esercito romano .
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  5. Ciao @Stilicho, circa la battaglia di Canne , l' unico dubbio riguarda se questa venisse combattuta sul lato destro o sinistro del fiume Ofanto , ma in qualsiasi modo la questione topografica rimane ininfluente , poiché il fiume in 22 secoli potrebbe avere cambiato il suo percorso idrografico . Per Teutoburgo ormai e' praticamente accertato che questa sia avvenuta a Kalkriese - Niewedde , vicino al fiume Weser , in base a tanti ritrovamenti di oggetti militari e di altrettante monete in argento di Augusto ; in questa localita' e' stato allestito anche un Museo .
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  6. Ciao a tutti, sto facendo uno studio sul catasto del contado orvietano del 1292 inerente il piviere di Montegiove, oggi nel Comune di Montegabbione. Per i vari appezzamenti di terra che sono riportati oltre ad avere una stima dell'estenzione territoriale viene riportata la stima in libre, soldi e forse denari. Mi potete confermare la simbologia? Grazie Qui sotto espressione in libre e soldi sempre libre e soldi E questo? Libre e denari? Grazie
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  7. Passato il 07-10-2015 in asta CNG 100 al lotto 1450, un rarissimo statere arcaico in elettro, anepigrafe ma con al diritto la protome di cinghiale alato che ne indicherebbe il tipo di Clazomene . Il compilatore del catalogo ricorda che per questo e per una serie di simili stateri con i tipi di altre città della Ionia (e non solo), Kraay a suo tempo ha ipotizzato una particolare emissione, forse centralizzata nella zecca di Mileto, legata al periodo della rivolta della Ionia contro l'impero persiano . Unisco dalla rete alcuni altri esemplari di questa rarissima ( ipotetica) serie, unitamente alle note in argomento dal vecchio manuale di Sear .
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  8. Grazie di cuore carissimo Mario, ci accomuna lo stesso stile, tanta passione e calore umano travolgente. Il logo era il minimo da parte mia, appena ti è possibile tramite email d'inviarlo in alta risoluzione cosi modifico la locandina e il volantino che sarà distribuito nelle manifestazioni. Prima o poi, dobbiamo assolutamente unire le forze e creare un grande evento con i temi principali, amicizia, convivialità, basato su rapporti veri, a prescindere da questo ambito, a prescindere da tutto!
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  9. Tutti sappiamo o almeno ricordare dai tempi scolastici di una volta , di un fatto militare accaduto ai Romani e avvenuto nel 321 a.C. nel corso della seconda guerra sannitica , quando un esercito romano al comando dei Consoli , Tito Veturio Calvino e Spurio Postumio Albino , venne intrappolato in una stretta valle del Sannio , costretto ad arrendersi , poi vilipeso dai Sanniti di Gavio o Gaio Ponzio che fece passare un uomo alla volta tutto l' esercito romano seminudo , spogliato di armi e armature , questo , anche se non ci fu una vera battaglia ma solo una trappola , sotto il famoso baldacchino attrezzato nella localita' in cui avvenne la resa , che poi passo' alla storia con il nome di Forche Caudine ; il fatto storico fu una forma di scherno e di oltraggio verso l' esercito romano , poiche' l' offesa prevedeva che tutti dovevano passare e piegarsi sotto il giogo abbassando la testa davanti all' esercito sannita schierato ai lati del baldacchino , in pratica il giogo altro non fu che due lance infisse a terra mentre una terza era posta trasversalmente a queste , dalla forma somigliante ad una specie di salto in alto moderno , ma piu' in piccolo . Ma quale era la posizione geografica reale della localita' che passo' alla storia con il nome delle Forche Caudine ? Sono diverse le localita' del Beneventano che nel corso del tempo si sono contese la paternita' di questa famosa localita' , al punto che la disputa e la conseguente attribuzione alla localita' ritenuta la piu' reale , arrivo' nel 1954 addirittura l'Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri . Ecco perche' il primato dell' attribuzione del luogo esatto delle Forche Caudine venne concesso a Forculum , attuale Forchia , con tanto di riconoscimento di Stemma araldico ; tratto da Wikipedia : "Forchia è un comune italiano di 1 223 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania. L'area di Forchia è cartografata nella tavoletta I.G.M. di Montesarchio III SE del foglio N°173 di "Benevento" della carta d'Italia. Forchia rientra nella parte sud-occidentale di quell'area sub-pianeggiante del beneventano conosciuta come Valle Caudina, delimitata a sud dai monti del Partenio, a nord-ovest dai monti di Durazzano, a nord dal massiccio del Taburno, tutti caratterizzati da versanti acclivi a forme piuttosto aspre. Il comune è circondato per circa 2/3 da rilievi collinari mentre la restante parte (quella che guarda il versante casertano) si affaccia verso una immensa zona pianeggiante. Forchia è l'unico comune della provincia di Benevento - insieme con la limitrofa Arpaia - che confina con la città metropolitana di Napoli, precisamente con l'area nolana Poche sono le notizie storiche di Forchia che sembrerebbe avere origini antecedenti a quelle dell'impero Romano. Il suo nome deriva probabilmente dal latino forculae che sta per forche, a richiamare la famosa Battaglia delle Forche Caudine quando nel 321 a.C. i sanniti guidati da Gaio Telesino sconfissero due legioni romane e le costrinsero a subire l'umiliazione del passaggio sotto il giogo. Fu una circoscrizione longobarda (gastaldato) annesso al principato di Salerno. Nell'anno 849 d.C. L'imperatore Ludovico, nella divisione del Principato di Benevento, lasciò Forchia al principe di Salerno Siconolfo, divenendo il confine dei due principati. Forculum (Forchia) compare infatti nel capitolare che si trova nell'Archivio di Montecassino e che contiene l'enumerazione dei gastaldati che dovevano comporre il Principato di Salerno; dopo la stessa Salernum, sono infatti nominati Sarnum, Cimiterium, Forculum, Capua, Teanum e Sora. Come tutta l'Italia meridionale nell'undicesimo secolo fu sotto il dominio dei Normanni che preservarono il principato. Nel 1139 il gastaldato di Forchia insieme a tutto il principato (che fu anche chiamato "longobardo-normanno") evolse nel Regno di Sicilia (durato - con vari nomi - sette secoli, fino al 1861) anche se continuarono a essere nominati duchi longobardi (direttamente dal papa) fino al 1081. anche Forculum continuò a far parte di un ducato in quello stesso periodo. Fu completamente distrutta nel terremoto del 5 dicembre 1456. Il terremoto si verificò alle 3 del mattino e, con una magnitudo di 7.1, fu uno dei terremoti più forti mai registrati in Italia dove tutti i paesi dell'entroterra campana furono rasi al suolo. Lo sciame sismico durò per diversi anni. Una vox populi vorrebbe che in passato fosse stata unita al vicino comune di Arpaia. Se ciò è senz'altro vero da un punto di vista parrocchiale (la separazione avvenne in tal senso nel 1654) non si hanno notizie certe se e quando sia avvenuta la separazione da un punto di vista amministrativo. Molti dei comuni del Sannio, si contendono l'episodio delle Forche Caudine, tuttavia solo il comune di Forchia è riuscito ad ottenere uno stemma comunale che riporta la raffigurazione del giogo, sancendo in qualche modo l'attribuzione del luogo del famoso episodio storico come esclusiva proprietà, nonostante il parere contrario di molti storici. Le vicissitudini che hanno condotto all'attribuzione dello stemma comunale sono alquanto bizzarre. Il Comune, forte del nome (Forchia deriverebbe infatti da forculae ovvero forche, giogo dalla traduzione latina) e di alcuni ritrovamenti archeologici (le rovine di un antico monastero di Forchia chiamato Santa Maria del Giogo indicherebbero il luogo dove avvenne l'episodio), si è sempre battuto per vedersi attribuire lo stemma. La vicenda che ha portato il comune di Forchia al particolare primato è riportata (in maniera imprecisa) dal giornalista e scrittore Giuseppe Josca in una raccolta di articoli da lui scritti per il Corriere della Sera negli anni sessanta su alcune comunità del sud dell'Italia[3]. L'articolo che parla di Forchia intitolato La guerra sannitica con la carta bollata si incentra sulla tenacia (anche se molto sarcasticamente sottolineata dall'autore) dei forchiesi[4] che capeggiati dall'allora sindaco Alfonso D'Ambrosio, ingaggiarono una vera e propria battaglia non solo con il vicino comune di Arpaia, che contendeva a Forchia l'attribuzione del luogo dell'episodio, ma addirittura con l'Ufficio Araldico della Presidenza Del Consiglio. Infatti venne adottato un timbro che raffigurava ruote, stelle, foglie e altri elementi dello stemma della Repubblica, ne nacque un ulteriore disputa con le autorità competenti, in quanto la legge prescrive chiaramente che gli enti periferici non possono usare l'emblema dello stato, e in seguito ai risultati di un'indagine effettuata da studio araldico di Genova, con un decreto governativo del 1954 furono dichiarate fondate le rivendicazioni del comune che da allora poté adottare lo stemma attuale. La blasonatura dello stemma è la seguente: «D'azzurro a due monti di verde, moventi dai lati dello scudo, declinanti verso il centro; alla forca caudina di tre lance con le punte d'argento e manicate di legno, piantate nella campagna di verde, sotto la quale passa un soldato romano con le mani legate dietro la schiena.»" (Decreto del 14 gennaio 1954.) Per concludere , vedendo ancora oggi la panoramica di Forchia dopo 23 secoli dai fatti , si puo' ritenere la valle piuttosto stretta tra due alture , gli alberi ai lati che ancora la ricoprono e il racconto di Tito Livio che se ricordo bene descrive il passaggio della valle all' avanzare dei Romani chiuso d' innanzi da alberi tagliati dai Sanniti e da macigni , mentre il retro della valle era chiuso dai nemici , che tutto faccia credere , oltre al nome antico del posto , Forchiae o Forculum , che questa sia forse la localita' in cui avvenne il fatto storico ; ma leggiamo come descrive il luogo Tito Livio : “«due gole profonde, strette, ricoperte di boschi, congiunte l'una all'altra da monti che non offrono passaggi, delimitano una radura abbastanza estesa, a praterie irrigate, nel mezzo della quale si apre la strada; ma per arrivare a quella radura bisogna prima passare attraverso la prima gola; e quando tu l'abbia raggiunta, per uscirne, o bisogna ripercorre lo stesso cammino o, se vuoi continuare in avanti, superare l'altra gola, più stretta e irta di ostacoli.» ed ancora : “«I Romani, discesi con tutto l'esercito nella radura per una strada ricavata nelle rocce, quando vollero attaccare senza indugi la seconda gola, la trovarono sbarrata da tronchi d'albero e da ammassi di poderosi macigni.» e Tito Livio prosegue : “«Senza che ne venga dato l'ordine si arrestano: gli animi sono presi da sgomento, le membra irrigidite da una specie di torpore; si guardano gli uni gli altri come se ciascuno cercasse nel viso del compagno un'idea o un progetto di cui si sente privo: immobili in lungo silenzio.» D' altra parte tornando alla localizzazione del luogo dove avvenne il fatto storico , credo sia piu' probabile che il luogo , per tradizione , abbia preso nome dal baldacchino innalzato dai Sanniti , appunto la forca , che oltre ad essere un attrezzo agricolo intende anche essere una sorta di patibolo o di attrezzo di condanna , da cui sarebbe derivata poi la localita' di Forchiae o Forculum , piuttosto che il contrario , cioe' che la localita' gia' esistente prima del fatto abbia dato nome al baldacchino innalzato dai Sanniti . In foto la zona presunta delle Forche Caudine con le localita' di Forchiae ed Arpaia Il passo di Arpaia visto da Forchiae La Valle Caudina vista dal passo di Arpaia Idealizzazione del giogo Lo stemma araldico di Forchia attuale
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  10. Dimenticavo: nel volume di Jordi...è descritta Sestino. Ho verificato i pesi di almeno una decina di esemplari ed uno solo arriva ai gr. 1,90, tutti gli altri non raggiungono gr. 1,50 e il diametro è sempre 19/20 mm. Questi sono dati su cui riflettere. In definitiva, nel passato c'è chi li ha chiamati Due Grana, chi Grano, chi Sestino chi Cavallo.......
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  11. Ok grazie davvero per il vostro aiuto. Se è così me la tengo,alla fine ci sono nato a Tagliacozzo ? Sapres
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  13. Molto probabilmente il comune di Forchia anticamente aveva una estensione territoriale maggiore di quella che è oggi. Dico ciò perchè la zona dove si svolsero i fatti non è difficile che oggi si possa trovare nel comune di Cervino, comune adiacente a Forchia. Si sa che Cervino fu fondato nel periodo longobardo-normanno da un gruppo di carbonai in cerca di nuove zone dove potersi insediare dopo la distruzione di Suessola ad opera dei saraceni. Trovarono rifugio e lavoro nella valle boscosa e selvatica di Cervino formando il primo nucleo abitato. Il nome Cervino fu dato forse per l'abbondanza di animali selvatici tra cui il cervo. Ancora oggi in questo comune esiste una zona chiamata Forchia ed esiste anche una strada che porta questo nome. Con questo mio scritto non voglio dire assolutamente che il fatto storico non appartenga al comune di Forchia, visto che all'epoca Cervino neanche esisteva. Forse tutto ciò non centra niente, ma ho voluto parlarvene lo stesso, non si sa mai.
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  14. Non ho letto testi specifici a riguardo e quindi sono la persona meno adatta, penso però che semplicemente indichi la serie. forse Alain @Poemenius potrebbe non solo avere una risposta sulla simbologia di Siscia ma anche su eventuali testi.
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  15. Non so che dirle, il mio intento era quello di aiutare mettendomi a disposizione di chi ha bisogno di un piccolo aiuto ma solo perchè secondo me dare un'informazione più completa possibile può aiutare in futuro un utente a essere autonomo e sapere quindi dove indirizzarsi per svolgere la ricerca. Questo link non è il RIC, questo è wildwinds, un sito volenteroso che crea un suo catalogo per imperatore inserendo più fonti, puoi vedere come a fine pagina ci siano le Provinciali e puoi vedere come all'interno del suo catalogo inserisca anche riferimenti a volumi differenti del RIC. Ma non è il RIC ed è qui che credo nasca il problema. @Flavio_bo aveva indicato una moneta corretta perchè il link recita "Antoninus Pius pour Marcus Aurelius Caesar" che significa appunto un'emissione di Antonino Pio in favore di Marco Aurelio Cesare, dal francese Antonio Pio per Marco Aurelio Cesare. Purtroppo vedo che ancora non è chiara la situazione e forse ha ragione che bisogna smetterla qui.
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  16. ecco la tipologia emessa per Theodosius,,,,,,,,,, le lettere della zecca non le distinguo dalla tua immagine postata...... se proprio dovessi fare un nome, direi Thessalonica ype 39 Theodosius images: AE4. SALVS REIPVBLICAE Victory left drags capitive. 388-403 [RIC] 386-403 [DO, p. 113] Theodosius 13 mm. 6:30. 1.24 grams RIC Cyzicus 26b and 30b mm: cross-rho in field left SMKΓ 14mm. 12:00. 1.38 grams. RIC Cyzicus 26b mm: SMKA 13-12 mm. 12:00. 1.39 grams RIC Constantinople 86b mm: cross-rho in left field CONS 13 mm. 6:00. 0.88 grams RIC Thessalonica 65b mm: cross-rho in left field TESB 13 mm. 6:00. 1.08 grams RIC Constantinople 86b mm: cross-rho in left field CONSA 12 mm. 12:00. 1.16 grams. RIC Antioch 67b3 mm: cross in field left ANTB
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  17. Ciao Massenzio, questa Z rovesciata in esergo (che su wildwinds.com e' indicata come "zigzag") ha qualche particolare significato? Grazie. Stilicho
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  18. Buongiorno Ieri sera alla presentazione ne avevano alcune copie e una è finita nella mia biblioteca. Viene distribuito dalla Società Archeologica Veneta di Padova. www.archeovenetaonlus.it Saluti
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  19. Il rovescio con torre a lati curve e la data piccola.
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  20. per piacere foto più grandi, meno sfondo e più moneta, e non serve mettere le foto tutte nella stessa risposta prova a girarla di 90 gradi a destra
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  21. Ciao Rocco, io credo (secondo il mio modesto parere) che sia un conio diverso. Queste piccole monete venivano battute in grandi quantità con molti coni a disposizione e naturalmente essendo incisi a mano, non venivano tutti uguali, da qui le differenze che poi riscontriamo sulle monete napoletane. Sembra lo stesso conio di diritto dell'ultima moneta in foto del 1790.
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  22. ciao, si tratta di una Z retrograda. La tipologia è questa ma una differente officina. RIC VIII Siscia 361
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  23. Date una medaglia a questa signora...????con buona pace dei soliti miserabili che hanno a cuore solo il vile denaro..??
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  24. Ciao Vickidog, le ho fatto presente che ha rimborsato il prestito con una somma esagerata, e le ho anche chiesto come mai il rimborso è avvenuto dopo quasi sessant'anni,mi ha risposto che dei soldi finchè non è morta ne fa quello che vuole,e i soldi non sono stati rimborsati prima perché il marito e colui che aveva fatto il prestito si erano azzuffati e non essendoci niente di scritto non aveva restituito i soldi. Morto il marito ha voluto essere onesta ed essere generosa coi figli di lui.
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  25. Se leggi la discussione al link che ho segnalato precedentemente in questa stessa discussione troverai la risposta dettagliata In sintesi sono semplici riproduzioni fatte dai circoli del dopo lavoro ferroviario per commemorare l' evento , non hanno mai svolto la funzione di biglietto . Purtroppo qualcuno ha cercato di specularci sopra vendendoli a caro prezzo come gettoni di trasporto
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  26. Eccomi, presa anch'io stamattina.
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  27. Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2017 Tiratura: 500.000 Conservazione: SPL Località: Torino Note: la moneta è molto più bella e splendente di quanto si veda nella mia orribie foto!
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  28. La penso come te, infatti sto proprio cercando di fare come hai scritto, ovvero approfondendo un determinato periodo storico. Quanto ai testi, ne avevamo già parlato. E' chiaro che e' importante anche saper decidere bene non solo "cosa", ma anche "come" approfondire gli argomenti che ci interessano, scegliendo in maniera oculata i testi da leggere. Con il tempo un po' si riesce a selezionare tra le molte cose che vengono scritte, anche se ovviamente molto resta ancora da imparare (parlo in particolare per me, ovviamente). Poi e' chiaro che ognuno può scegliere a che livello fermarsi. In questo non ci trovo nulla di male. E' chiaro comunque come, al di la di tutto, "i classici" (e mi riferisco ai testi antichi) restino una pietra miliare. Mi fa piacere vedere come, pur non essendo entrambi del mestiere , condividiamo la passione per la storia (soprattutto quella antica), per la geo-storia (come dicono oggi a scuola) e per le monete (un campo a cui mi sto avvicinando in punta di piedi, ma con un estremo interesse). Grazie per il fattivo contributo che dai a questa sezione (e non solo). Ti auguro una buona giornata. Stilicho
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  29. Ciao @Stilicho , anche io non sono del "mestiere" , ma condivido quanto affermi , conoscere alla perfezione 12 secoli di storia romana , con tutto cio' che questo comporta , e' quasi impossibile , magari per semplificare un po' le cose si puo' specializzarsi in periodi . Poi per entrare nei particolari dei fatti , come in questo caso delle battaglie , i testi moderni aiutano poco in quanto sono certamente scritti da professori in materia , ma alcune volte sono piu' a livello divulgativo , tanto che spesso nelle "Note" fanno riferimento ai testi classici proprio per chi vuol conoscere i particolari di una situazione , oppure fanno riferimento anche ai testi del secolo scorso e dell' 800 , quando gli storici dell' epoca avevano probabilmente piu' tempo e forse piu' voglia di scrivere libri su libri .
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  30. Purtroppo è il problema generale delle fotografie, specie se a risoluzione medio-bassa. Sembrerebbe un discreto esemplare, ma per un giudizio qualitativo effettivo la moneta andrebbe esaminata dal vivo (ripatinata? colpetto a ore 3 del R? BB/SPL?)
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  31. Grazie per la precisazione. Devo essere rimasto indietro con gli sviluppi della storia di queste battaglie?. La storia romana e' bellissima, ma difficile e complessa da studiare e da seguire, anche perché attraversa un lunghissimo arco di tempo. Soprattutto per chi non e' del mestiere. Ma non mi arrendo eh? la passione, prima di tutto! Ciao da Stilicho
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  32. Tanti anni fa lessi un bel libro...più o meno Geografia della Storia, dove venivano ricostruiti tutti i grandi fatti storici, comprese le battaglie, con molti particolari sui luoghi dove si erano svolti i fatti.
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  33. Per altre battaglie dell’antichità non si conosce esattamente l’ubicazione (penso ad esempio -per limitarmi alla storia romana- alla battaglia di Canne e a quella di Teutoburgo), al punto che molte località se ne contendono la paternità. Certo i luoghi delle battaglie sono suggestivi, ricchi di una forte valenza emotiva. Per fare un esempio, io molto spesso percorro la strada che attraversa la campagna che fu teatro della battaglia di Marengo del 14 giugno 1800. In particolare, attraverso la località Vigna Santa dove cadde il generale francese Desaix, uno dei fautori della vittoria di Napoleone sugli austriaci. E ogni volta penso a questo generale che lotta e muore per il suo dovere, ai soldati con addosso divise di diverso colore, sporche di terra e di sangue, che combattono e muoiono per difendere la loro patria, il loro ideale. Certo i luoghi della battaglia sono suggestivi, ricchi di una forte valenza emotiva, come detto. Ma: “Una battaglia si può considerare grandiosa, terribile, fondamentale, ma rimane pur sempre immateriale. Può avere cambiato la storia, ma non la si può toccare, conservare, mostrare. La battaglia e’ concretissima per chi la vive, ma trascorso poco tempo svanisce, e diventa della sostanza dei sogni." Infine: "Recuperare la memoria delle battaglie passate non significa tanto celebrare la guerra, quanto preservare la Storia e, con essa, il valore sofferto della pace”. I virgolettati sono tratti da: "il viaggiatore di battaglie", di Marco Scardigli. Legio II Italica, un bellissimo post che mi ha fatto un po' sognare. Ciao da Stilicho
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  34. Insomma è un genio solo lui...,abbiamo capito il soggetto.
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  35. Nelle scuole... non nostre naturalmente!
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  36. Volevo segnalare questo bel video sulla serie legionaria di Gallieno. Il video è stato prodotto da Kuenker anche per pubblicizzare il fatto che nella loro prossima asta ci sono in vendita parecchie di queste emissioni, ma rimane comunque piacevole e interessante:
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  37. Posto l'unico 9 cavalli in mio possesso, la conservazione non è delle migliori (non denigratela per questo è pur sempre più grande di voi ? ) però mi stava simpatica la variante... secondo voi che cosa sono tutti quei triangolini sul volto?
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  38. Quelle citate finora sì, tranne le 100 corone originali del 1908. Il vecchio (2006) catalogo Alfa delle monete austriache le dava, in SPL e in FDC, a due volte/due volte e mezzo i riconii, mentre per quelle del 1915 le differenze sono di qualche decina di euro, sempre, naturalmente, in favore delle originali. petronius
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  39. Recuparata la raccolta dei decreti riguardante la monetazione savoia per la Sardegna : EDITTI, PREGONI, ED ALTRI PROVVEDIMENTI EMANATI PEL REGNO DI SARDEGNA DAPPOICHE' PASSO' SOTTO LA DOMINAZIONE DELLA REAL CASA DI SAVOIA SINO ALL'ANNO 1774 - VOLUME 2° REALE STAMPERIA DI CAGLIARI 1775 Cagliari .
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  40. Dopo averlo cercato per anni sono finalmente riuscito a trovarlo presso una libreria antiquaria del Lazio : EDITTI, PREGONI, ED ALTRI PROVVEDIMENTI EMANATI PEL REGNO DI SARDEGNA DAPPOICHE' PASSO' SOTTO LA DOMINAZIONE DELLA REAL CASA DI SAVOIA SINO ALL'ANNO 1774 - VOLUME 2° REALE STAMPERIA DI CAGLIARI 1775 Cagliari .
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  41. Peccato, ma non mi pare proprio la scelta piu' appropriata.......come ormai di solito capita nell'organizzare i convegni, non si fa caso al fatto di sovrapporsi ad altri In quella data, gia' da tempo , e' stato organizzato e pubblicizzato un convegno tra quelli di maggior rilevanza....... il 15 e 16 Marzo si svolge infatti il convegno Numismatico e Filatelico di Parma
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  42. È una FEL TEMP REPARATIO di Costanzo II.
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  44. potrebbe essere un'originale in oro fatto argentare per sembrare falso e avere il permesso di esportazione.
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  45. La produzione di falsi d'epoca che in quel periodo erano più numerosi delle monete autentiche avveniva anche e soprattutto nella vicina Corsica proprio perché i falsari erano difficilmente perseguibili e utilizzavano qualsiasi pezzo di metallo avessero a disposizione come padelle e varie lamiere perciò non è inusuale questo ritrovamento. Falsi d'epoca e monete autentiche erano indistintamente accettate dal popolo analfabeta che chiaramente non distingueva le legende. Quello di Filippo III è stato probabilmente il periodo di maggior confusione monetaria nella storia della Sardegna spagnola.
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  46. Quando si vedono lotti multipli effettivamente in alcuni casi delle domande te le poni Negli anni novanta era "normale" anche per le case d'asta vendere monete da pulire oggi con le nuove legislazioni questa specificazione è scomparsa, in realtà non sono mai state vendute monete da pulire però la specificazione attirava parecchi Indiana Jones Saranno buone ?La loro provenienza? Ipotizziamo 50 lotti da 30 gigliati, una mente normale sarà portata a credere ad un ritrovamento oppure a diversi collezionisti che improvvisamente decidono di vendere le loro monete.. Se poi ultimamente pare che bisogna riscrivere i libri numismatici di una certa area geografica....
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  47. E questa la conoscevi? Tieni presenti che siamo sempre sul bronzo e sempre nella Misia. MYSIA, Miletopolis. Axiochos. 1st century BC-1st century AD. Æ 22mm (7.04 g, 1h). O DHMOC AXIOXO[N], laureate head right; two owl countermarks / [MIL]HTOPOLIT[WN], helmeted head of Athena right. RPC I 2238; SNG France -; SNG von Aulock 7417; for c/m's: Howgego -; cf. RPC I 2237. Coin: VF, dark brown patina, an area of minor roughness; c/m's: Good VF.
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  48. Un grazie ancora all' amico Danielooone per avermi procurato un testo che cercavo da tempo : LUNARDI Giuseppe, LE MONETE DELLA REPUBBLICA DI GENOVA. Società Ligure di Storia Patria, Genova 1975. inoltre ha fatto felice anche una seconda persona per : GAMBERINI DI SCARFEA Cesare, LE IMITAZIONI E LE CONTRAFFAZIONI MONETARIE NEL MONDO. Parte IV, Tomo II. La Grafica Emiliana, Bologna 1972 GAMBERINI DI SCARFEA Cesare, LE IMITAZIONI E LE CONTRAFFAZIONI MONETARIE NEL MONDO. Parte III Forni, Bologna 1971 p.s. sto cercando di recuperare anche il primo tomo direttamente dall' editore
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