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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/19 in tutte le aree

  1. ? ? ? Taglio: 2€ Nazione: Andorra Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: qFDC Località: Argenta (FE)
    5 punti
  2. taglio     2 euro cc   paese  Malta anno 2013 tiratura 500.000 condizioni spl città Milano
    4 punti
  3. Guai ai vinti ! , in latino Vae victis ; due tremende parole storiche che preludono , alla fine di una guerra , ad accettare qualsiasi richiesta che il vincitore impone al vinto senza nessun appello da parte di questi ultimi , letteralmente si chiama una locuzione ; un monito che Roma ricordera' per sempre nel corso della sua millenaria storia , frase che rimase indelebilmente impressa nella memoria al punto che all' epoca dei fatti gallici Roma per vendetta dell' onta subita quasi estinse la tribu' dei Senoni ai quali apparteneva Brenno , il Re dei Galli che minacciosamente intimo' la consegna di Oro ai Romani vinti . Locuzione che si puo' adattare non solo ai vinti in guerra , ma a tutti quanti che si adattano ad una sconfitta nella vita . Secondo Tito Livio “Vae victis” venne pronunciato da Brenno Re dei Galli Senoni nel 390 a.C. circa quando i Galli invasa l' Italia piu' che altro per razziare , avevano prima sconfitto i Romani al fiume Allia e successivamente occupato Roma . La richiesta di Brenno per lasciare la Citta' era stata la consegna di una ingente quantita' di Oro , al che i Romani accettarono il ricatto e mentre stavano pesando su una bilancia l' oro che avrebbero dovuto versare al Re Gallo , qualcuno tra i Romani presenti al tributo protestò perché i pesi dei Galli erano truccati in eccesso . Brenno allora tolse dal fodero la sua lunga e pesante spada e la aggiunse sul piatto dove erano i pesi , in tal modo la quantita' di oro da versare risulto' ancora più a suo vantaggio , in questo preciso istante del getto della propria spada sulla bilancia Brenno pronuncio' la fatidica e storica frase : “Vae victis” ; volendo cosi' esprimere con l' arroganza derivante dalla forza del vincitore che le condizioni di pace sono a sola discrezione dei vincitori . La tradizione romana , insofferente alla sconfitta e all' onta subita , racconta che Marco Furio Camillo , venuto a conoscenza della richiesta di riscatto dei Galli , da esule quale era e dimenticando l' offesa subita dai concittadini , tornò velocemente a Roma con l' intento di affrontare Brenno . Una volta giunto sul luogo della pesa dell' oro gettò la propria spada sul piatto che conteneva l' oro di Roma , volendo in tal modo bilanciare il peso della spada di Brenno . Quindi anche Furio Camillo orgogliosamente cosi' si pronuncio' al cospetto del Gallo : "Non auro sed ferro recuperanda est Patria", cioe' : "Non con l' oro si deve riscattare la Patria , ma con il ferro" . I Romani, a seguito dell' episodio e dietro la guida di Furio Camillo che per riconoscenza fu poi chiamato "secondo Romolo" , si riorganizzarono e la Città venne liberata dai Gall i. Furio Camillo continuò a inseguire Brenno e i suoi anche oltre i confini di Roma e Brenno fu quindi costretto a ritornare in Gallia Cisalpina senza l' oro dei Romani . Tutto l' episodio sa molto di leggenda e poco di reale , ma per noi moderni , come per gli antichi , e' bello ritenerlo vero , certamente sembra strano che Roma occupata dai Galli Senoni , questi abbiano fatto entrare in Citta' senza colpo ferire un esercito romano guidato da Furio Camillo proveniente da Ardea e che impunemente Camillo fosse arrivato al cospetto di Brenno gettando sul piatto con l' oro dei Romani la propria spada a bilanciare quella del barbaro . A questo episodio finale fece preambolo il fatto delle Oche del Campidoglio , roccaforte di Roma che non venne mai preso dai Galli Senoni . Questa locuzione di Brenno rimasta famosa nei secoli avvenire venne altre volte pronunciata nel corso della storia successiva all' Impero Romano o sottintesa in altro modo ; da Wikipedia : "La locuzione "Vae Victis" venne pronunciata anche da Napoleone nella Pace di Tolentino, rivolgendosi al Monsignor Lorenzo Caleppi, che trovava il trattato iniquo. Nel 1947, in un discorso all'Assemblea Costituente, il filosofo Benedetto Croce si pronunciò contro la ratifica, da parte della Repubblica Italiana, del trattato di pace di Parigi con le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, paragonando l'atteggiamento di queste ultime a quello del capo gallico: «in questo documento è scritto che i suoi dettami saranno messi in esecuzione anche senza l'approvazione dell'Italia: dichiarazione in cui, sotto lo stile di Brenno, affiora la consapevolezza della verità che l'Italia ha buona ragione di non approvarlo» La locuzione é citata anche dallo scrittore e storico tedesco Robert Gerwarth ne "La rabbia dei Vinti" riferendosi all'umilianti condizioni di pace che la Francia diede alla Germania nel 1919 a Versailles dopo la Prima guerra mondiale"
    3 punti
  4. Ciao, vi segnalo questa recente scoperta avvenuta nel centro di Lubiana (Emona) Gli scavi sotto la via Gosposvetska, nel centro di Lubiana, hanno rivelato i resti dell'insediamento romano di Emona, che alla fine sarebbe diventata la moderna capitale della Slovenia. Quando nell'agosto del 2017 fu lanciato un vasto progetto di costruzioni nella via Gosposvetska, nel centro di Lubiana, gli archeologi sloveni sapevano che avrebbero fatto delle scoperte interessanti. Quello che non si aspettavano era di poter dare un insolito sguardo ad una delle prime comunità cristiane e, soprattutto, di documentare qualcosa di mai osservato sino ad ora: una donna che la comunità aveva scelto di avere accanto nella vita dell'aldilà. Lubiana, attuale capitale della Slovenia, fu fondata dai Romani con il nome di Emona circa 2000 anni fa e fu abitata da migliaia di coloni spinti ad emigrare dalla penuria di terra in Italia. A questi si aggiunsero successivamente i veterani delle guerre che avevavo permesso ai Romani di fondare il loro impero. I precedenti scavi in questa area avevano consentito agli archeologi di scoprire l'esistenza di un cimitero romano nei pressi della via Gosposvetska e pertanto sapevano che sarebbero venute alla luce nuove sepolture. I lavori alla fine hanno fatto scoprire un complesso cimiteriale tardo romano con oltre 350 tombe: semplici fosse, sarcofagi e anche un mausoleo di famiglia strutturato attorno ad una cappella mortuaria che dall'aspetto, secondo l'archeologo sloveno Andrej Gaspari, pare ospitare quella che doveva essere stata una donna molto importante. La locale comunità cristiana prosperò in questa zona dopo l'ultima persecuzione portata avanti dall'imperatore Diocleziano agli inizi del IV secolo e fu poi annientata dalla distruzione di Emona da parte degli Unni nel V secolo. Il manufatto più stupefacente trovato sotto la via Gosposvetska è una coppa di vetro blu posta accanto alla salma della donna. Questo recipiente antico di 1700 anni è decorato esternamente con dei grappoli d'uva, foglie di vite e viticci. Un'iscrizione all'interno della ciotola in greco esorta il proprietario a "bere per vivere in eterno, per molti anni". Questa magnifica coppa potrebbe essere stata usata sia nella normale vita quotidiana che nel corso di cerimonie funebri e le analisi della sua composizione chimica hanno accertato che fu realizzata in una qualche località del Mediterraneo. Le decorazioni con elementi della pianta della vite hanno una loro importanza nell'Eucarestia e nella Comunione cristiana, ma risalgono in realtà al culto di Dioniso, la divinità pagana del vino e dell'estasi. Gli archeologi sono anche interessati a scoprire come si sia sviluppata la tomba della donna nel corso degli anni. Appare possibile che nel giro di alcuni decenni, dopo la sepoltura, la sua capella squadrata sia stata demolita per costruire una struttura più ampia (9 per 12 metri) in modo da incorporare anche la sua tomba. Attorno alla struttura e al suo interno la comunità cristiana di Emona ha portato avanti una pratica di sepoltura conosciuta come ad sanctos per cui si desiderava essere sepolti nei pressi di una tomba di un martire. Chi era dunque la donna la cui salma era posta all'interno della cappella? Se gli archeologi hanno ragione, si trattò della prima persona sepolta all'interno del cimitero posto sotto la via Gosposvetska e la sua tomba svolse un ruolo centrale all'interno della necropoli. Si trattava verosimilmente di una persona importante della Emona romana. Il suo status sociale, la sua fede religiosa e il suo luogo di nascita possono al momento essere tuttavia solo oggetto di speculazioni. Si spera che le analisi che verranno eseguite sui suoi resti possano rispondere ad alcune di queste domande in futuro. Nel frattempo la maggior parte dei preziosi oggetti trovati nella via Gosposvetska sono ora esposti nel museo cittadino di Lubiana.
    3 punti
  5. Buongiorno, vorrei iniziare una discussione sulla monetazione albanese del periodo di Zogu presidente e poi re di Albania. Si tratta di una monetazione, a mio parere, "parallela" a quella del Regno d'Italia coevo, poichè i tipi monetali albanesi rispettano le stesse dimensioni e peso delle monete italiane. Coniati nella zecca di Roma (e poi successiamente a Londra e Vienna) il loro valore era espresso in Lek, dove il lek era equiparato a 1 lira italiana. In Albania prima del 1926 non aveva moneta propria, ma utilizzava vecchie piastre ottomane, dracme greche e le monete dei Paesi occupanti alla fine della Grande Guerra nel 1918, tra cui il franco francese. Infatti proprio il franco argento (franga argjent in albanese) venne utizzato come base monetaria; ogni franco valeva 5 lek. La moneta da 1 franga argento era uguale per peso e dimensioni e titolo a quella da 5 lire italiane (aquilotto). In questo post presento alcune monete della mia raccolta, per cui i tipi monetali più rari (per esempio, monete d'oro) non potrò presentarli (purtroppo...) Qui sotto la moneta da 50 centesimi italiana 1925 e il corrispondente 1/2 lek albanese 1926, con Ercole che strangola il leone di Nemea
    2 punti
  6. L'Accademia Italiana di Studi Numismatici dedicherà una Giornata di Studio in memoria dell'accademico Arturo Lusuardi. I lavori avranno luogo nella "sua" Correggio il 23 marzo 2019 nella Sala delle Conferenze di Palazzo dei Principi. Ad oggi sono annunciate relazioni di Michele Chimienti, Lorenzo Bellesia e Renzo Bruni. Nel pomeriggio sarà effettuata una visita al Museo "Il Correggio" dove sarà possibile osservare la collezione di monete correggesi donata dal Lusuardi al Museo.
    2 punti
  7. https://www.acsearch.info/search.html?id=4748483 a me pare giusta. E poi Massimino ha governato l'impero tra il 235 ed il 238. Non mi pare proprio neppure il Daia (305-313)
    2 punti
  8. Ciao @miza , hai ragione, il primo numeretto ha una punta in più ٣٣ e quindi 1907 ci vuole l'ingrandimento... eeeeh la vista.... non è più quella di una volta!
    2 punti
  9. Le monete da 1 lek e da 1/2 lek, furono coniate anche presso altre zecche: Londra e Vienna. Per il tipo da 1 lek, le immagini sul dritto e rovescio non cambiarono. Diversamente sulla moneta da 1/2 lek, al posto della semplice aquila bicipite albanese, fu inserito lo stemma completo dell'Albania, con l'elmo di Skanderbeg Qui un esemplare del 1931 coniato a Londra
    2 punti
  10. Propongo il ban a vita ?
    2 punti
  11. Sentivo il piacere di mostrarvi solo alcuni dei profili degli imperatori Romani scolpiti nei portali di marmo che decorano le entrate di alcuni palazzi storici di Genova e risalenti all'epoca di Andrea Doria, celeberrimo ammiraglio, condottiero, politico della Genova a cavallo tra 1400 e 1500 https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Doria . Si distinguono anche alcuni imperatori specifici come Adriano e riferimento al SENATO CONSULTO.
    1 punto
  12. Segnalo l' uscita della nuova edizione del volume : Santino Zilli Varianti , Errori e Curiosita' della Casa Savoia da Carlo Felice a Vittorio Emanuele III 2019
    1 punto
  13. buonasera a tutti, cerco info su questa fascia da braccio con distintivo. stabilimenti ausiliari ing romeo milano. la stella e' girevole e fissata con dado post come le stelline militari ww1. le lettere sul tricolore possono significare :OFFICINA MECCANICA? nel 1918 romeo entra in societa' con la ditta alfa che diventa alfa romeo. (cosa produceva prima?) il distintivo puo' essere precedente o forse e' riferito ad un altro ing romeo? ogni informazione sara' molto gradita. grazie
    1 punto
  14. Purtroppo anche a me non ispira fiducia. Per queste monete occorre molta cautela ed esperienza; altrimenti consiglio sempre di rivolgersi a venditori specializzati, anche esteri. Attendiamo comunque il parere di @simone
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  15. Ciao, la s è una stigma quindi sesta officina. le lettere K V indicavano il valore della moneta analogamente a quanto faceva La zecca di Alexandria sui suoi folles. K indicava al cambio 20 sesterzi o V cinque denari.
    1 punto
  16. Belle, e giustamente robuste visto che venivano usate quotidianamente. Ne mostro una che aveva una doppia funzione : oltre ad essere una chiave per orologio da tasca serviva a fermare la catena che sorreggeva l'orologio e che veniva fermata ad un'asola del panciotto. La chiave è d'oro : facendola scorrere telescopicamente con le dita, da una estremità esce un cilindretto che si incastrava sul perno che sporgeva dalla cassa dell'orologio, prima che venisse inventata e applicata la carica a corona. Purtroppo tutto questo non serve per il quesito posto da Ntoniano, a cui non sarà facile trovare una risposta.-
    1 punto
  17. E' talmente brutta che secondo me ha acquisito un certo fascino.
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  18. Wildwinds non ha tutte le monete citate nel RIC. come vedi dal print screen che hai postato loro hanno inserito delle immagine di sole tre officina, È corretta la catalogazione del RIC riportata da Moruzzi, si tratta della RIC VI Antiochia 54b, sesta officina. Si tratta di Massimiano e non Massimino.
    1 punto
  19. Il giorno della sconfitta sul fiume Allia - il 18 luglio del 390, pare- fu poi ricordato per sempre dai Romani come "Dies Alliensis", ovverossia un giorno "nefas", funesto. Il vero "dies nigro signanda lapillo"! Bel post, Legio II Italica. Molto interessanti anche i richiami alla storia di oggi. Buona serata. Stilicho
    1 punto
  20. Si, ecco, ero appunto indeciso sui rilievi che come dice @gennydbmoney, sembrano anche a me BB o qBB . Quindi non sapevo attribuirgli una giusta conservazione globale che come mi pare di capire sia MB. Poi consideravo anche la rarità. Il prezzo poi non è molto distante dalla valutazione di catalogo. Mah, forse aspetterò. Grazie del vostro parere.
    1 punto
  21. Ciao @nikita_ Forse mi sbaglio però a me sembra più un "anno del regno 33" molto meno rara 907.000. Saluti
    1 punto
  22. taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2013 tiratrua 1.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città triste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2005 tiratura 8.000.000 condizioni bb città trieste
    1 punto
  23. Ciao sandokan, hai ragione non penso sia una chiave di ricarica, eccone 2 vecchie per paragone.
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  24. Ciao Palpi62 : mi sembra troppo sottile per essere una chiave…..a tuo parere, ne sarebbe stata la parte superiore ? Quindi ancora più antica di un "rémontoir" in cui andava ad inserirsi un perno che sporgeva dall'orologio ? Ntoniano dice che pesa poco più di un grammo, davvero poco per una chiave…..
    1 punto
  25. taglio 2 cent 5pz paese slovenia anno 2009 tiratura 12.300.000 condizioni bb città tieste taglio 2 cent 2pz paese slovenia anno 2018 tiratura 6.000.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  26. taglio 1 cent 2pz paese slovenia anno 2015 tiratura 10.000.000 condizioni bb città trieste taglio 1 cent 3pz paese slovenia anno 2009 tiratura 17.900.000 condizioni bb+bb-spl città trieste taglio 1 cent 5pz paese slovenia anno 2016 tiratura 25.000.000 condizioni spl-bb-bb+ città trieste taglio 1 cent 5pz paese slovenia anno 2018 tiratura 16.000.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  27. Non saprei...Potrebbe essere questa? https://en.numista.com/catalogue/pieces15521.html non sono affatto sicuro non sapendo il diametro della moneta in questione e non conoscendo nemmeno tanto la monetazione ottomama.. quindi aspetta pareri più autorevoli per l'identificazione.. [Ho fatto appena in tempo a mandare il messaggio che ho visto che ti aveva già risposto @Nikita] @nikita_ anzi?
    1 punto
  28. Ciao, è una moneta dell'Impero ottomano del 1293-23 (1898), possibilmente un 5 kurus, se indichi il diametro si può essere più precisi. E' una moneta comune, ma proprio questa data con l'anno di regno 23 ٢٣ è considerata rara (vedi link) https://en.numista.com/catalogue/pieces15521.html Sul suo valore, nelle condizioni in cui si trova, non so esprimermi La tua moneta nel verso giusto:
    1 punto
  29. Mi astengo sempre su questo specifico aspetto per le classiche; non lo guardo neppure mai quando indicato, considerandolo completamente ininfluente, prima ancora che ad sensum.
    1 punto
  30. ho un amico che si è organizzato addirittura con un piccolo "faldone" ad anelli e che inserisce un foglio A5 per ogni moneta, in ordine rispetto ai vassoi che ha... per le romane metterei: Autorità emittente (imperatore con date) Autorità raffigurata (moglie, figlio etc...con date) nominale + dimensione, peso e asse di conio Riferimento bibliografico - RIC e o altro Zecca di emissione Anno - o periodo se desumibile Legenda Dritto Legenda Rovescio NOTE - ad esempio … suberata, dal tesoretto X, riconiata su … etc etc … parere personalissimo… accetto critiche
    1 punto
  31. Ciao Stilicho, in genere le monete di Valentiniano I presentano un aspetto del viso grande, mentre Valentiniano II mostra un volto più giovanile, allungato e con una proporzione busto - viso un po' più realistica.
    1 punto
  32. Quando l'Albania venne annessa al Regno d'Italia, la monetazione non cambiò molto. Furono coniate monete col nominale in lek e non più in franchi argento. Qui l'esemplare da 5 lek 1939 con il corrispondente 1 franco 1937 di Re Zogu.
    1 punto
  33. Più in generale, e aldilà dei Doria, a Genova la voga dei tondi con ritratti «all'antica» sembra propagarsi insieme a quell'umanesimo di stampo archeologico rappresentato nel secondo Quattrocento, anche in altre città Venete o Lombarde soprattutto. Le fisionomie sono in parte riconducibili a quelle degli imperatori romani dell'età classica, coerentemente con la predilezione per certi tipi ricorrenti (Augusto, Nerone, Galba, Adriano), testimoniata anche dalle serie dei busti dei Cesari diffusi nelle dimore nobiliari del XVI e XVII secolo. Alcuni "tondi" simili a monete imperiali dei portali Genovesi La distribuzione del tutto casuale dei soggetti, la commistione di personaggi noti e personaggi completamente sconosciuti ma abbigliati «all'antica», infine la presenza di qualche figura moderna in mezzo agli «imperatori», orientano a considerare questi portali semplicemente come una manifesta dichiarazione di status culturale attraverso l'adesione al raffinato umanesimo antiquario, se non un vero e proprio richiamo all'antica grandezza romana in funzione autocelebrativa dei committenti, mercatores e oligarchi di un piccolo stato come la Repubblica di Genova, ma di casa nelle maggiori corti europee come nei porti più lontani. La prima figura rappresenta Marco Porcio Catone (Catone il censore)
    1 punto
  34. 1 punto
  35. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Germania D Anno: 2016 A Tiratura: 6'300'000 Condizioni: BB+ Città: Pavia (PV) Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 A Tiratura: 4'000'000 Condizioni: SPL Città: Pavia (PV)
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  36. Taglio: 2€ C Nazione: Finlandia 100° Anniversario della nascita di Tove JANSSON Anno: 2014 A Tiratura: 1.500.000 Conservazione: B Località: Roma
    1 punto
  37. Saluti a tutti. Non credo cmq sia andata venduta...chi se l'è aggiudicata ha ritirato le offerte per ben 11 volte?...e la stessa moneta era stata apparentemente venduta pure 10 giorni prima ad un prezzo ancora più alto e sempre allo stesso tizio?...moneta descritta volutamente in modo "approssimativo" (bel 60 grana!!!) e venditore che si auto-rilancia...bella storia?!!!
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  38. Salve @Legio II Italica , grazie a questa e ad altre belle discussioni sull'esercito romano, ho voluto affacciarmi anch'io alla realtà quotidiana di una legione, così ho acquistato il libro di Giuseppe Cascarino "Il manuale del legionario romano", che prende in esame la vita del legionario nel periodo augusteo. Arrivato proprio oggi, ho subito iniziato a sfogliarlo, e vorrei apportare qualche piccola modifica e aggiunta al mio intervento precedente. A quanto pare i legionari dovevano essere mediamente più alti: 1,65 m era l'altezza minima richiesta, per passare a 1,72 m per i legionari della prima coorte e 1,78 m per i cavalieri. In ogni caso non ha molta importanza, in quanto come si è visto i requisiti fondamentali riguardavano la forma fisica e la buona salute. Accanto a queste erano altrettanto importanti le qualità morali come il rispetto dei ruoli, il mettere in primo piano l'interesse comune e dello Stato rispetto a quello personale, il rispetto della disciplina militaris e il senso dell'onore. Un saluto
    1 punto
  39. Io non so se ho l’appeal per incuriosire alla lettura, però ci provo ... Perché questo libro e perché collaterale? Perche’ e’ una raccolta di scritti non solo tecnici e del suo territorio ma Orlandoni, presidente del Circolo Numismatico Valdostano, e’ anche in veste di divulgatore, semplice, essenziale, graffiante ove occorre. E quindi gli scritti paradossalmente più interessanti sono proprio quelli divulgativi, per chi inizia e deve appassionarsi fatti da un uomo da Circolo e che ha conosciuto la numismatica a 360 gradi. E quindi consiglio per esempio “ Elementi di numismatica” ma anche e soprattutto “ Consigli ai neofiti di numismatica e norme di comportamento “, “ Le notizie e i messaggi trasmessi dalla moneta “ e “ Note sul sistema monetario medievale “ e poi ci sono i temi tecnici ... Una particolare menzione sulle norme di comportamento, anche la numismatica le ha o le dovrebbe avere ...
    1 punto
  40. Faccio riferimento alle problematiche in ordine al regolamento. La storia dei bastoncini di pesce (veramente ottima perchè esprime un concetto complesso in appena tre parole) risolve il problema con la precisazione che segue. Le monete, difatti, non sono bastoncini di pesce, ogni moneta è diversa dalle altre. E' necessario distinguere tra le tutele che offre il sistema di pagamento e quelle (diverse) che sono riconosciute dall'ordinamento. Se il venditore mi ha indotto in errore con artifici e raggiri allegando più foto di una moneta in FDC e poi mi spedisce una SPL che è della stessa tipologia della moneta fotografata ma è diversa in concreto (questa precisazione è necessaria per evitare le solite diatribe sulla difficoltà di catalogazione), regolamento e non regolamento Pay Pal, il contratto è annullabile ex art. 1349 c.c. se si prova che il compratore non avrebbe contrattato se avesse saputo della differenza. Se il venditore mi allega una decina di foto di un originale non può pretendere di cavarsela con la dicitura "copia" che non abbia la stessa rilevanza informativa delle foto. Anche qui ci sarà il problema di verificare se l'artificio o il raggiro potevano essere superati dalla diligenza dell'acquirente. Il risultato è che il venditore restituisce quanto corrisposto dal compratore (corrispettivo e spese) e il compratore spedisce la moneta al venditore (a spese del venditore). Il tutto non avverrà forse tramite Pay Pal, ma c'è sempre un giudice a Berlino !
    1 punto
  41. Taglio: 1 € Nazione: Italia Anno: 2016 Tiratura: 3.000.000 Conservazione: SPL (ho ancora qualche difficoltà a valutare la conservazione, quindi correggetemi pure!) Località: Ancona
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  42. Elio Biaggi lo indica come testone illustrando l'esemplare del medagliere di Parigi.
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  43. Taglio: 2€ C Nazione: Francia 150° Anniversario Nascita Pierre de COUBERTIN Anno: 2014 B Tiratura: 1.014.288 Conservazione: B Località: Roma
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  44. Classical Numismatic Group, Mail Bid Sale 78, lot 472, 14/05/2008 THESSALY, Thessalian League. Circa 196-27 BC. AR Stater (6.15 g, 12h). Pausani- and Arte-, magistrates. Struck circa 100-50 BC. Head of Zeus right, wearing oak wreath / Athena Itonia advancing right; ΠAY-ΣANI above spear, A/P-T/E across in inner fields. McClean -; SNG Copenhagen -; BMC -; Klose, Chronologie -; CNG 66, lot 349. EF. From Collection C.P.A. Beginning about 1000 BC, the two plains of Thessaly, comprising a number of cities led by aristocratic families, were untied in a federation under a single chief, or archon. The Thessalian League (or Confederacy) was created in the late sixth century BC by Aleuas the Red, who reorganized the state into a unity of four tetrads of four cities under the archon (also called tagos). Although the Thessalians were a dominant state in Greek affairs early in its life, the state became increasingly weak following the outbreak of internal rivalries in the fifth century BC. In the aftermath of the Lamian War, and further intrigues in the third century BC, Thessaly was effectively partitioned between Macedon and the Aitolian Confederacy, and was relegated to a setting for competing militaries, including the Romans. After T. Quinctius Flaminius declared Greek freedom in 196 BC, the Thessalian cities were liberated, and this occasioned the inception of the last Thessalian coinage series. This series, comprised solely of silver coinage in three denominations (stater, drachm, and hemidrachm/obol), was the first truly Thessalian League "federal" coinage. All issues bore the ethnic ΘEΣΣAΛIΩN, along with the responsible magistrates' names, and were likely minted at Larissa, the captial of the League. The types employed were few, but all are familiar types appearing on various Thessalian coinages during the previous two hundred years: Zeus, Apollo, Athena Itonia (the "Thessalian Pallas"), and the bridled horse. Unfortunately, this federal coinage also was the last Thessalian coinage to ever be minted. The terminal date of the series is tied to the end of Thessaly proper, when it was incorporated by the Romans into the new province of Macedonia. Estimate: 300 USD
    1 punto
  45. Roma Numismatics Ltd > E-Sale 53 Auction date: 7 February 2019 Lot number: 26 Price realized: 240 GBP (Approx. 311 USD / 273 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Lucania, Velia AR Stater. Circa 334-300 BC. Head of Athena left, wearing Phrygian helmet decorated with centauress; monogram behind / Lion left, tearing at prey; A below, YEΛHTΩN in exergue. BMC 81; HN Italy 1293 var. (reverse control mark). 5.89g, 22mm, 10h. Good Very Fine; test cut to reverse. From a private European collection. Estimate: 175 GBP
    1 punto
  46. A integrazione dell’elenco nel post d’apertura. Come scrivere-ter? Evitare errori lessicali, cioè l’utilizzo di un vocabolo inappropriato, usato in modo improprio. Per esempio, scrivere che le principali monete d’argento di Alessandro Magno sono “le didracme, le tetradracme e le decadracme”. Attenersi alla regole del linguaggio scientifico nell’uso dei simboli che non vanno confusi con le abbreviazioni. Nella scrittura “il tetradramma pesa 17,23 g.” g è il simbolo del grammo e il punto non fa parte di esso ma serve a chiudere la frase. Lo si vede se scrivo correttamente “il tetradramma pesa 17,23 g e il diametro misura 27 mm.” dove il punto ha la stessa funzione di prima in quanto mm è il simbolo del millimetro. Con buona pace del fatto che in passato il simbolo del grammo fosse stato anche gr (senza punto). Evitare errori ortografici (ortografia deriva dal greco e significa retta maniera di scrivere). Per esempio Qual'è, che si scrive senza l'apostrofo. La nostra lingua mette a disposizione due forme dell’aggettivo qualificativo ‘quale’: quale e qual, e detta le regole per il loro uso. E davanti alla terza persona singolare del presente indicativo del verbo essere si usa la forma tronca qual.
    1 punto
  47. Oggi straordinariamente arrivate insieme le due riviste Panorama e Monete Antiche, prima di un commento su di esse, il promesso trafiletto coi nomi degli autori e i titoli degli articoli del Gazzettino che c’e’ su Panorama
    1 punto
  48. Vi presento uno scudo della mia collezione : Scudo Bianco 1680 Vittorio Amedeo II (Reggenza Madre) @angelonidaniele
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  49. mi pare che ormai ve la cantiate e ve la suoniate sempre tra i soliti 4 gatti. Ok l'abbiamo capito, non vi garbano gli SLAB, li considerate peste demonio e sterco. Ok. Siete fortunatamente liberi di collezionare come più vi aggrada. Ma io mi chiedo che senso abbia con cadenza ormai bi settimanale aprire thread monotoni, noiosi, prevedibili e, se mi permettete arroganti. Siete depositari del SISTEMA unico certificato e moralmente migliore per collezionare? non credo. Avete ricevuto da qualcuno il patentino del perfetto collezionista? non credo. Gli slab portano in se alcune cose positive, e altre negative. Come per tutte le cose hanno difetti, limiti, e vantaggi. Non vi convincono? Ci sta. Ma veramente questo forum ha bisogno di incagliarsi ancora su questi argomenti? Poi se vogliamo iniziare col giochino del "guarda qui questo slab, la moneta è falsa AHAHAH," oppure guarda qui questo slab, moneta chiusa in au58 è un BB forse", facciamo pure. Ma che poi però non si frizzisca quando si postano perizie di supremi NIP italici con valutazioni cialtronesche, con valutazioni errate più o meno in buonafede. O con perizie palesemente contraffatte. Per non parlare di gente che sigilla monete senza averne affatto titolo o abilitazione. O di gente che vende perizie, senza moneta... La caccia alle streghe non porta mai nulla di buono, la storia lo ricorda quotidianamente
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