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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/19 in tutte le aree

  1. Io vorrei capire invece come si può comprare quella buona senza capirne un tubo (scusa la franchezza), perchè se non si sa che non esiste in prova, ci si è ritrovati con dei soldi in tasca e li si è spesi alla cieca, che poi ognuno con i propri risparmi ne fa quello che vuole è scontato.
    3 punti
  2. Ciao @nikita_ Veramente interessante la discussione aperta! Queste monete "forate" raccontano una seconda storia parallela. Oltre al potere d'acquisto che hanno avuto e motivo per cui furono coniate, queste opere d'arte, raccontano come talvolta abbiano svolto un ruolo ornamentale...
    3 punti
  3. Buongiorno, Per gentile concessione del nostro @lamanna921 posto la foto del taglio con i doppi gigli della sua Piastra 1805
    3 punti
  4. Ispirato da questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/172108-2a-edizione-premio-marco-olivari/?page=2&tab=comments#comment-1971701 e senza pretese, mi sono detto… perché non condividere qualche regola che mi sono dato nello scrivere? Senza velleità, sono tutte cose “imparate sulla pelle”, quasi una lista degli errori fatti e dei consigli ricevuti… Consigli ai quali spero altri vorranno fare aggiunte…. Quindi…. Ecco il mio personale “decalogo” su “come si scrive un articolo a tema numismatico”…. 1 – perché scrivere? Si può scrivere per molti motivi, ma l’importante è che si dica “qualcosa”, e possibilmente qualcosa di nuovo/aggiuntivo. Un inedito, una nuova valutazione di una emissione monetaria, un “tesoretto”, uno studio sui pesi o sui coniii, etc etc Scrivere invece un riassunto di cose già trite e ritrite, dette e ridette, NON SERVE A NULLA …. Scrivere 2 paginette sull’usurpatore XYZ, usando il RIC soltanto e 4 immagini tratte dal web non serve a niente e a nessuno…. Quindi…scrivi per dire qualcosa… non per dire che hai scritto…. 2 – dove scrivere? Dipende da cosa si scrive. Una rivista di “fascia alta”, tipo RIN, Quaderni Ticinesi, Numismatic Chronicle etc, accetta articoli solo se “aggiungono qualcosa” al noto…ad esempio il semplice inedito, qua è rifiutato, a meno che l’inedito non “aggiunga” qualcosa al noto (ovvero, la semplice officina inedita su follis dell’imperatore X non importa a nessuno… in questo caso specifico). Una rivista “divulgativa” come Monete antiche o Panorama numismatico, pur avendo spesso livelli di eccellenza, ha un carattere “divulgativo”, quindi dà più possibilità, e meno rigidità sulle “norme editoriali”. 3 – Come scrivere? Posto che si debba scrivere BENE in italiano, che i periodi debbano essere chiari, e possibilmente brevi per evitare un intricata foresta di incisi, è fondamentale dare una struttura coerente con il “dove si scrive” … Mi spiego meglio … se scrivi sulla RIN, che è una rivista scientifica, evita di “sprecare” 50 pagine per raccontare per sommi capi la vita di Augusto… chi legge non necessita di riassunti “elementari”…. Cita i passaggi fondamentali e relativi al tema sul quale scrivi, e cita le fonti! Se scrivi su riviste a carattere maggiormente divulgativo allora OK, ma sempre in modo chiaro, qua devi pensare che chi legge potrebbe dire “Augusto chi?”, quindi pur non semplificando troppo, cerca di essere chiaro 4 – Come scrivere - bis? Le parabole intrise di retorica ottocentesca, l’aneddotica fine a se stessa, e i racconti “fantastici”, piacciono solo a te che scrivi…. 5 – il parere personale Qua voglio essere brutale… il tuo parere personale non interessa a nessuno! Ovvero…. L’imperatore X era bravo, cattivo, sadico, per me era il migliore, è quello che ha reso grande l’impero, etc etc etc…. io credo che…. NOOOOOO Questo è vero anche se espresso implicitamente, senza un quadro delle fonti…e comunque non serve… per esempio … l’imperatore X fu notoriamente un grande condottiero … (chi lo dice? Perché? E soprattutto…. È funzionale all’articolo che stai scrivendo?) Quindi, se hai un pensiero da esprimere, arrivaci, e fai in modo che ci arrivi il lettore, usando la letteratura scientifica e storica nota…. Il “secondo me” …tienilo per te 6 – Bibliografia e citazioni Se la tua bibliografia è limitata, quasi certamente l’articolo sarà di scarso valore. Se la tua bibliografia è datata, quasi certamente l’articolo sarà di scarso valore. Mi spiego… se la tua bibliografia si ferma al 1965 i casi sono 2: o non è stato scritto altro, e quindi devi dirlo, e questo è alla base del “perché scrivi” !!!! oppure se sono stati scritti altri articoli fino al 2017/2018, DEVI citarli, altrimenti è ovvio che non li hai letti, e che scrivi la tua idea senza aver approfondito lo “stato della questione” Citare le fonti serve per far capire al lettore il senso delle affermazioni…che non devono essere sterili pareri personali. Le citazioni DEVONO essere di prima mano… non citare qualcuno che cita altri, perché se ha fatto un errore, tu lo porti con te…. E comunque la bibliografia non è uno “sfoggio”, quindi cita le cose utili, non “tutto lo scibile” a prescindere dal fine…. 7 – quello che penso può non essere vero Scrivere è un modo per imparare. Leggere tutta la bibliografia di riferimento può anche portarti a capire che la tua idea iniziale non solo era già stata in qualche modo percorsa, ma è già stata “smontata” a dovere. Non devi per forza portare avanti qualcosa che è evidentemente superato…. Leggi… impara… poi, forse, racconta… 8 – le immagini Le fonti delle immagini vanno citate, e soprattutto l’immagine deve essere in scala (1, 2x, 3x etc) Se l’immagine non è in scala perché non serve, e l’obiettivo è solo facilitare un paragone stilistico, devi dirlo! E poi….quante immagini mettere? Dipende… in linea generale sono certamente più utili negli articoli divulgativi, e meno utili negli articoli scientifici… ma non c’è una regola vera 9 – le critiche insegnano. SEMPRE! Impara dalle critiche La peer review è stata per me una scuola dura, ma utilissima… in ogni critica, anche la peggiore, c’è sempre qualcosa che puoi imparare. 10….. Basta, per ora mi fermo qua… Dai aggiungete le vostre regole!
    2 punti
  5. Per completezza, dopo aver distinto tra lavori "innovativi" e "compilativi", non avrei animo di gettare sistematicamente a mare questi ultimi. Spesso si sente davvero la necessità di rivisitare criticamente tutta la letteratura su un determinato argomento e di dare il segno anche diacronico del succedersi delle opinioni e delle loro ragioni. Insomma, per tornare all'esempio delle tesi di laurea, se le tesi sperimentali danno più punti finali, quelle compilative hanno comunque la loro dignità. Certo, come dice Poemenius, è necessario evitare "copia incolla" e banalità. In poche parole: l'intervento è valido se comunque utile. E utilità e validità devono essere commisurate ai destinatari (si pensi alla differenza tra un'opera divulgativa e quella destinata agli esperti). Ma è solo una opinione. Polemarco
    2 punti
  6. Tornando alla domanda fatta da @b8b8 che una moneta acquistata a 1000 da una parte si vende a 1500 dall'altra .... è la stessa cosa che succede ai mercatini dove i vari operatori si scambiano la merce, ovviamente con vari ricarichi e una cosa partita da 1 alla mattina la trovi al pomeriggio a 5. Siamo noi che dobbiamo imparare ad acquistare: se il prezzo ci sembra troppo alto, non siamo costretti all'acquisto forzoso. Il ricarico sulla merce acquistata è normale, c'è chi ricarica di più e chi ricarica di meno..... dobbiamo solo guardarci intorno ed avere pazienza.
    2 punti
  7. Non sono nemmeno io d'accordo con questa continua criminalizzazione di ebay. Che ci sia rischio di prendere qualche fregatura è vero, ma come la si può prendere da qualsiasi altra parte. O vogliamo affermare che non è vero che persino nelle aste ufficiali sia tutt'altro che difficile incappare in qualche cetriolo? Io compro su ebay da 15 anni e solo una volta ho rischiato grosso acquistando dei falsi, riuscendo però poi ad essere risarcito. Ma anche lì, la colpa più della piattaforma è stata mia, perchè ho cercato l'affare a tutti i costi pur sapendo che la cosa era troppo bella per essere vera. Le possibilità di essere fregati non dipendono dalla piattaforma, visto che i rischi ci sono dappertutto, ma dall'approccio di chi compra. Pochi minuti fa leggevo in altra discussione di un nuovo utente che recentemente ha comprato su ebay una "prova di 2 Euro Grace Kelly 2007" e voleva saperne il valore. Allora, quando leggi cose del genere, ha senso accanirsi sulla piattaforma? O piuttosto bisognerebbe accanirsi su chi, dopo più di dieci anni, non ha ancora capito che non esistono prove di quella moneta e quindi compra solo cercando l'affare inesistente? Se il compratore non è educato ad informarsi su quello che sta comprando, è del tutto inutile accanirsi sul dove ha comprato. Io ritengo paradossalmente che sia molto più facile ottenere fregature su piattaforme apparentemente più sicure, proprio perchè a fare la differenza è l'approccio di chi compra. Quando una dozzina di anni fa ho iniziato a fare acquisti in asta pubbliche, ho preso delle fregature che ancora mi ricordo. E sai perchè? Perchè mi fidavo ciecamente di quelle piattaforme, e compravo senza alcun spirito critico. Faccio un esempio, ma ce ne sono altri: da una nota asta sammarinese comprai un 20 lire cappellone spacciato per SPL+/qFDC che invece non arrivava nemmeno allo SPL visto che era pieno di hairlines, non percepibili in foto. Da allora ho imparato, a mie spese, che bisogna comprare, OVUNQUE, mantenendo un sano scetticismo e valutando da soli quello che si vuole comprare. Per il resto, almeno per il settore di mio interesse (che non sono certamente gli Euro, che cmq sono passibili di fregatura come qualsiasi altro settore), negli ultimi anni compro pochissimo su ebay perchè rispetto ad un tempo il sito è enormemente scaduto come offerta. Ogni tanto qualche bella chicca appare, ma quasi sempre all'estero, tanto che i miei acquisti in Italia negli ultimi due anni si contano sulle dita di una mano. Però, pur in presenza di un panorama piuttosto scarno, qualche bel pezzo a prezzo ragionevole ancora si compra. Ho acquistato un paio di mesi fa un 20 soldi 1732 per Mantova di Carlo VI, in eccellente conservazione, molto vicina al FDC, pagandolo la miseria di 120 Euro più spedizione; nelle aste una moneta come questa la si paga almeno 3 o 4 volte di più. Si intende che prima di acquistare ho valutato al microscopio sia il venditore (che peraltro già conoscevo) che la foto della moneta....
    2 punti
  8. allego alta immagine con passaggio asta. Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG > Auction 312 Auction date: 8 October 2018 Lot number: 1578 Price realized: 330 EUR (Approx. 379 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: HISPALIS -> ROMULA. IULIA TRADUCTA (Algeciras/Cadiz). Æs, Zeit des Augustus (Prägung für Lucius Caesar); 5,20 g. Haupt des Lucius rechts, davor L•CAES//Weizenähre nach links, darüber IVL, darunter TRAD. Calico (79) -; Ripollès (2010) 103; RPC I 103; Villaronga/Benages 3347. Sehr selten. Grüne Patina, sehr schön + Exemplar der Auktion Jose A. Herrero, Madrid 29. November 2016, Nr. 78. Porträtmünzen des Lucius sind noch seltener als die des Gaius. Estimate: 150 EUR aggiungo la mia.
    2 punti
  9. Currently for sale https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3021&lot=101 They are IAPN condemned forgeries as written in article about modern fakes in coinsweekly https://www.coinsweekly.com/en/Archive/8?&id=11&type=a There are two obverse dies (star+horse) and two reverse dies which were combined http://forgerynetwork.com/asset.aspx?id=po8DEYXGBlg= I bought one of these in the past as forgery and I managed that several of these forgeries were withdrawn so far. I have notified auction house about this and other fakes but they are still for sale Another fake same auction transfer die fake https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3021&lot=332 http://forgerynetwork.com/asset.aspx?id=1R3lJAgbrCI= IBSCC Bulletin on Counterfeits BOCS Vol 14 No.1 1989 Page 25 Fig 6b Another fake https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3021&lot=194 http://forgerynetwork.com/asset.aspx?id=NdjExAngUKA= IBSCC Bulletin on Counterfeits BOCS Vol 8 No.1/2 1983 Page 9 Fig 3 Published in bulletin on counterfeits as fake and in Price, many die links published combining obverse and reverse dies from different mints.
    2 punti
  10. Taglio: 2€ C Nazione: Grecia 400° Anniversario Morte Del El Greco Anno: 2014 B Tiratura: 750.000 Conservazione: BB Località: Roma
    2 punti
  11. Taglio: 1 € Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Conservazione: SPL Località: Torino
    2 punti
  12. Buonasera a tutti. È da un po' che non scrivo o pubblico qualcosa ma seguo sempre tutte le discussioni. Oggi volevo mostrarvi l'ultima moneta entrata in collezione. Moneta che cercavo da tempo in gradevole conservazione, che mi ha riservato una bella sorpresa. Controllando la moneta vedo che ha il taglio sferette e quadratini. Un particolare raro su una moneta con variante già rara di suo. Scusate per le foto ma non ho avuto tempo per farne di migliori. È gradito un vostro parere sulla conservazione e ,per quando è possibile, sulla rarità. Saluti Angelo
    1 punto
  13. Ciao mia, ho un poco di tempo per risponderti con più calma. allora... Analizzando le foto proposte nel corso della discussione, dobbiamo valutarle in base alla luce. Quelle del post 75, dove alludi ad una moneta "sicuramente spl" è dovuta alla luce che battendo sulla bustina, nasconde tutto quello che c'è sulla superficie del metallo. Diversamente le foto fatte dal nostro utente, dove si vede invece lo stato effettivo del metallo, ha una luce più incisiva che "penetra" la plastica del metallo. Nelle prime foto, essendo la luce meno incidente, colpisce più la bustina, e se le righe fossero su questa, si vedrebbero in controluce. Di tutto questo, comunque, le rigature secondo me sono sulla moneta, ipotesi anche avvalorata dal colore del metallo, meglio illuminato. Il moto rotatorio, poi, è tipico di un metallo rovinato da pulitura o lucidatura. Un consiglio: non aprire assolutamente la perizia, che in molti casi invalida lo stato della moneta oggetto della transazione. Lascia stare i perché ed i percome... concentrati sulla moneta che hai in mano. Se le rigature sono sulla moneta, richiedi la restituzione ed il rimborso. La riposta alla tua domanda è SI. Una perizia come "Dio comanda" dovrebbe contenere tutte le informazioni relative allo stato della moneta, e non solo in parere di conservazione. Purtroppo, come hai visto, ciò non accade, e puoi vederne le conseguenze. ciao a tutti fab
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  14. Ciao @miza , senza dubbio, ornamentale in primis, da chi poteva permettersi un pendente utilizzando una moneta d'oro, a chi poteva solamente ornarsi con uno spicciolo in rame.... ma anche usate come "cose" di uso quotidiano, grazie alla la loro rotondità e versatilità. Un fermaporta, una rondella, una zeppa per tavolo, abbiamo visto un tagliapasta, come leva per aprire un barattolo, e tanto, tantissimo altro ancora. A fine anni '70 ho visto usare un cento lire come cuneo, praticamente per fissare il manico alla testa di una accetta. In quel momento mi è sembrato uno spreco... perché mai una moneta? meglio un pezzo di ferro e via! Poi mi è stato detto che un apposito cuneo sarebbe costato 250 lire, tanto vale usare un 100 lire.
    1 punto
  15. Taglio: 2€ CC Nazione: Germania A Anno: 2011 Tiratura: 6.000.000 Conservazione: BB Località: Padova Taglio: 2€ CC Nazione: Francia Anno: 2015 B Tiratura: 4.000.000 Conservazione: mBB Località: Padova
    1 punto
  16. Ringrazio @principesaxper il libro. Il libro ha un costo ma la gentilezza è impagabile. Grazie. Graziano
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  17. Hai espresso il mio stesso pensiero .... come si può dire di avere il grace kelly originale e allo stesso tempo pensare che una placca possa acquistare valore ???? Vuol dire aver acquistato senza avere nessuna conoscenza di ciò che si acquista o colleziona.
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  18. Palpi, ecco perché non la si trova da nessuna parte….. L'influenza dell'Italia sull'Albania ebbe inizio al termine della prima guerra mondiale e andò crescendo sino alla annessione formale che durò appena qualche anno. Questo prototipo potrebbe essere stato concepito per quei reparti della Regia Aeronautica che operavano in Albania anche prima dell'annessione, ma non credo sia stata mai realizzata e distribuita, altrimenti verrebbe riportata sui testi.
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  19. sinceramente non saprei, speriamo in qualche specialista in celtiche... forse conviene spostare la discussione nella sezione delle preromane..
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  20. Salve, mi pare ci sia solo un'imitazione non attribuibile a Cales. Il Garrucci l'attribuisce ai Galli Cisalpini. Per l'amico ungherese SNG Budapest 358
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  21. romantico gitante di porto said? Se è giusta è una delle frasi più strane mai trovate in un rebus
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  22. se vuoi il libro fisico, il SEAR è un volumetto che trovi a 50 euro più o meno, ma non ha tutte le rappresentazioni i volumi di D'andrea, per il momento 1 per Africa e Spagna e 3 per le zecche italiane, ha immagini di tutte le monete e tutte le varianti….ed è in italiano saluti Alain
    1 punto
  23. sicuramente ti consiglio il DOC che è una pietra miliare e oggi liberamente online
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  24. Grazie per aver condiviso la tua splendida mezza Piastra Francesco, Le mezze del 1792 con "orecchio scoperto" sono le più comuni rispetto alla variante con l'orecchio coperto. Molto rara la Piastra. Complimenti e continua a condividere le tue belle Napoletane. Saluti, Rocco
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  25. Riprendo questa discussione per analizzare un altro aspetto di questo Atelier imitativo molto importante, aspetto che pur calato nel panorama delle emissioni locali imitative si riallaccia anche alle emissioni ufficiali. Postumo è stato l'unico imperatore gallico a mantenere il sistema trimetallico sebbene non per tutto l'arco del suo regno: bronzo con sesterzi e doppi sesterzi, argento con gli antoniniani, oro con gli aurei e i quinari. Tuttavia, gli studi sulle sue emissioni si sono sempre incentrati in comparti stagni tant'è che le opere di riferimento sono nettamente distinte: Elmer si è focalizzato su Antoniniani ed emissioni auree, mentre Bastien ha dirottato i suoi sforzi sulle emissioni bronzee. Sulla scia di questi due grandi e importanti lavori si sono mossi poi un po' tutti gli autori successivi. Fino a Mairat che ha tentato di organizzare le emissioni di questo imperatore nella loro globalità tenendo conto di tutti i tagli coniati. E' infatti un dato innegabile che tra le varie emissioni ci fossero delle relazioni e dei rapporti di misura e valore. Rapporti che dovevano poi riflettersi non solo in ambito circolatorio, ma anche produttivo: i bronzi venivano emessi nella medesima zecca di aurei e antoniniani? Evidentemente sì. In officine distinte e dedicate oppure no? Una serie di studi recenti iniziano a mettere in relazione i rapporti che ci sono tra i vari tipi non soltanto a livello di legende/iconografie, ma anche di "mano" dei vari scalptores per vedere se gli addetti impiegati erano i medesimi. Un analogo ragionamento trova quindi ambito di applicazione anche per gli atelier locali e in particolar modo in quello che è ritenuto essere il principale atelier locale per la produzione di moneta imitativa bronzea: il cosiddetto Atelier II così chiamato da Bastien per differenziarlo dall'Atelier I ovvero dalla zecca ufficiale. Come già avevo affrontato in precedenza, l'Atelier II è ormai stato identificato con il sito di Chateaubleau e le sue tre officine di produzione. Officine in cui si è progressivamente passati da una massiccia produzione di bronzi (anche di gran livello tecnico) a una produzione differenziata di bronzi e antoniniani. Il dato più interessante che emerge nel testo di Pilon dedicato a questo Atelier è l'organizzazione dell'impianto che di fatto era settato come una zecca vera e propria con una serie articolata di operazioni, compiti, lavori e funzioni che prevedevano specifiche e differenti maestranze. La coniazione di monete sia in bronzo che in argento si poneva quindi in scia con la situazione reale del circolante ufficiale dove il sistema bimetallico (l'oro nella circolazione quotidiana non c'era) era presente e radicato sebbene con tutte le problematiche legate alla ritariffazione del bronzo (questione sesterzi/doppi sesterzi e progressive riduzioni di modulo e peso). Ma il dato ancor più interessante che riguarda l'atelier di Chateaubleau è l'impiego non soltanto delle medesime maestranze per la produzione di moneta nelle due leghe metalliche, ma anche l'utilizzo dei medesimi conii, nelle fasi finali di produzione del bronzo, per produrre sia sesterzi/doppi sesterzi di modulo estremamente ridotto che antonianiani con bassissima percentuale d'argento. Un interessantissimo saggio pubblicato da poco su academia.edu affronta proprio questo aspetto: "Les graveurs d'effiges sur les monnaies d'imitation de Postume et la localisation de l'Atelier II à Chateaubleau (Seine-Et-Marne)". Questo il link: https://www.academia.edu/38325770/Melanges_Bar_-_Atelier_II_Chateaubleau.pdf Un esempio è questa serie di monete dove di vede una commistione di conii usati sia per l'impiego di bronzi (es. 30-31-32) che di antoniniani (es. 33-34): Trovare esemplari simili non è semplice e il lavoro fatto dagli autori di questo saggio è certosino e minuzioso e non si è limitato all'analisi dei soli (seppur molti!) reperti rinvenuti nel sito di Chateaubleau ma anzi è stato esteso a un'analisi ben più dettagliata che ha coinvolto fondi museali, ripostigli pubblicati, passaggi commerciali e collezioni private. Recentemente è apparso in vendita un piccolo bronzo imitativo di Postumo che riprende in tutto e per tutto (dimensioni, legende e stile) l'antonianiano "PAX AVG" RIC 318, Elmer 565, Mairat 450: L'esemplare in questione ha un diametro di 19 mm perfettamente coerente con l'antoniano, ma un peso di 5,22 gr ed è chiaramente in bronzo privo di argento. Il venditore lo classifica semplicemente come "imitazione barbarica" e ci sta. Ma alla luce di quanto poco sopra esposto, è un imitazione di un antoniniano o di un bronzo di Postumo? Il tipo PAX AVG è noto come bronzo di Postumo presso l'Atelier II, ecco alcuni esemplari: Il secondo e il terzo ribattuti su sesterzi di imperatori precedenti. Tuttavia al dritto hanno la legenda lunga e non l'abbreviata IMP C POSTVMVS AVG. In questo caso invece abbiamo la legenda usuale che appare negli antoniniani. Mi manca il Bastien per verificare se tale legenda esiste abbinata anche alla PAX per i bronzi riconducibili all'Atelier II. Tuttavia ritengo che non si tratti di un imitazione di un antoniniano quanto piuttosto di un bronzo (Sesterzio/doppio sesterzio). Ma azzardo anche l'ipotesi che con i medesimi conii si siano prodotti anche imitazioni di antonianiani dato il diametro davvero esiguo per il bronzo in questione. Il dritto, quanto a stile, mi ricorda molto questi esemplari realizzati nell'Atelier II (Chateaubleau) pertanto ritengo che anche la provenienza di questo pezzo vada cercata nel sito in questione. Certo, la prova decisiva la potrebbe dare un'identità di conio con un esemplare marcatamente "antonianiano", ma sebbene abbia scandagliato tutti gli archivi di mia conoscenza... non ho trovato nulla di utile!
    1 punto
  26. Gettone Caffe' Oriente Torino
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  27. Concordo pienamente con quanto dici...! Secondo il mio parere bisognerebbe vedere altre foto oltre a quelle del post 51 ed accertarsi che tutte quelle righe non sino sulla plastica della perizia... Per esempio, al R/ da ore 7 fino ad ore 9 vedo una plastica molto rovinata. L'amico @Marco_S per l'acquisto si è basato sulle foto del post 43 e altre foto che ci ha mostrato al post 75. Foto che presentano una bella moneta, sicuramente SPL. Inoltre la moneta è garantita da una perizia redatta da un professionista.... non penso che per un acquisto one-line (fra l'alto in asta) abbia trascurato qualche cosa. E' vero che monete così vanno viste in mano, ma non tutti hanno purtroppo questa possibilità..... Spero vivamente che la maggioranza di quelle righe siano sulla plastica. Buon pomeriggio
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  28. Complimenti bella moneta ed ottima conservazione. Saluti Marfir
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  29. La scritta del R/ indicativamente dovrebbe essere: IESU XPS / REX GLOR VENI IN PA / DEUS HOM / FACT EST / ET VE / C F tradotto: Iesus Christi passio rex gloriae veni in pace. Deus homo factus est et verbum caro factum.
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  30. decisamente Gisutiniano ...si legge ANV e mi pare proprio anno 22 … per la zecca dovrei mettermi con calma a capire cosa si vede sotto… a occhio è probabile Costantinopoli, ma dovrei davvero verificare con calma
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  31. Ecco una foto della scritta, credo che un'eventuale ribattitura sia solo sotto l'ultima A. Cosa ne dite?
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  32. Ciao Mario @dabbene grazie, la "S" non coricata di per sé non sarebbe forse sufficiente a determinare una variante ma associata ad altri 2 o 3 elementi sempre con essa ricorrenti direi proprio di si, sembra pure che siano monete che abbiano circolato all'estero, almeno in alcuni casi......chissà.
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  33. Medaglia devozionale lauretana e di protezione, bronzo/ottone, del XVII sec. ( attorno al 1650), probabile produzione marchigiana.- D/ La Madonna di Loreto con Gesù Bambino, in piedi tra due lampade votive, alle sue palle la S. Casa, in esergo testa di cherubino, anepigrafe. R/ Cristo crocifisso, in campo scritta (in forma abbreviata) della preghiera di protezione contro le calamità naturali e le malattie. Medaglia non comune per la tipologia del diritto.- Ciao Borgho
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  34. Benvenuto nel forum e nel collezionismo. Studiare la diffusione a livello statale delle monete non è cosa semplice. Il modo migliore di farlo, benchè approssimativo, è proprio quello di armarsi di pazienza (sempre che si possa contare su quella degli altri ) ed esaminare i portamonete e magari anche le casse dei negozi. Per il resto hai pensato bene: è inutile tenere da parte monete troppo comuni per gli scambi, al massimo ha senso farlo per quelle che capitano molto meno di frequente in circolazione da queste parti, ad esempio quelle degli stati baltici, e in ogni caso con quelle dei cosiddetti microstati (San Marino, Vaticano, Monaco, Andorra). Stesso discorso si potrebbe fare per i 2 € commemorativi. Ma quello che contraddistingue il numismatico dal semplice collezionista per hobby è lo studio di ciò che stai iniziando a collezionare, l'euro, anche al di là della raccolta e l'osservazione dei singoli pezzi: la monetazione nel suo contesto storico e geopolitico. Eccoti qualche link utile per iniziare: https://www.lamoneta.it/topic/118440-leuro-prima-delleuro/ https://www.lamoneta.it/topic/149302-i-simboli-europei-sulle-monete/
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  35. Roma Numismatics Ltd > E-Sale 52Data dell'asta: 10 gennaio 2019 Numero di lotto: 737 Prezzo realizzato: 110 GBP (Circa 141 USD / 122 EUR) Nota: i prezzi non includono le tasse di acquisto.Mostra lotti simili su CoinArchives Descrizione del lotto: Augustus AR Denarius. Menta spagnola (Colonia Patricia?), Circa 19 aC. CAESAR AVGV] STVS, testa nuda a destra / OB CIVIS SERVATOS su tre file con corona di quercia. RIC 77a; RSC 208; BMCRE 378. 3,54 g, 18 mm, 6 ore. Stima: 100 GBP
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  36. Buonasera e complimenti per il nuovo acquisto @britannia, Magliocca 567 Comune. Variante: lettere sottili sia al dritto che nel rovescio. Poca usura sui rilievi al dritto ( capelli ) Nel rovescio troviamo I soliti graffi di conio, al centro dello stemma. Sembra non presentare colpi ai bordi. Da queste foto sembra che la parola GRATIA riporti segni di ribattitura su tutte le lettere. Appena puoi fanne di nuove e più chiare. Il numerale II dopo FERDINANDVS è effettivamente molto vicino..... Quasi attaccato... bella curiosità. Saluti e alla prossima condivisione.
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  37. L'ipotesi di littleEvil è suggestiva e, magari, anche giusta. Io ho qualche dubbio : innanzi tutto non è una medaglia ma un bellissimo gettone nel quale è stato praticato un foro che si è "mangiato" parte del frontone di quel tempietto o lapide che sta alle spalle del personaggio elmato. Ho ingrandito l'immagine per rendere più chiari gli oggetti tra cui lui è seduto, ma con scarso successo : non capisco cosa siano quelle aste, se bandiere arrotolate, o torce, o che altro…. Può darsi che il volto ritratto sull'altro lato sia quello di San Floriano, ma anche di qualsiasi altro personaggio, un Comandante, un Capo, con un manto che avvolge la corazza, l'elmo in capo e l'espressione non troppo beatificate sul volto. Potrebbe essere un gettone da gioco, ma ci non scommetterei sopra più di un euro…. Comunque, un bel pezzo. @ambidestro
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  38. Ragazzi ecco il resto che mi hanno dato alle poste di Amburgo...due pezzi da 10 euro!!!!? Una del 2006...
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  39. Ciao @Poemenius...per avere aggiornamenti su tutte le pubblicazioni prodotte in ambito numismatico bisogna necessariamente riferirsi ai Survey of Numismatic Research, l'ultimo della serie è quello riguardante il periodo 2008-2013... per quanto riguarda Cales si tratta di una zecca dell'Italia antica situata in Campania vicino Capua, la trattazione più estesa e di riferimento per questa e altre zecche dell'area rimane a distanza di tanti anni ancora l'opera di Arthur Sambon, Le monnaies antiques de l'Italie del 1903, più recente è l'Historia Numorum-Italy del Rutter ma è molto più sintetico sulla monetazione di Cales, infine c'è la parte dedicata a questa zecca nell'opera di Luigi Graziano, Campaniae Nummis, a mia conoscenza la catalogazione più aggiornata, ti posto il link di sotto: http://biblioborbonica.altervista.org/LuigiGraziano/CALES.pdf C'è anche una bella pagina di wikipedia dedicata alla monetazione di Cales in cui si fa menzione di dracme imitative con la medesima foto di uno degli esemplari da te postati, tre di queste sono conservate al museo di Budapest e sono state considerate probabili imitazioni celtiche, forse il tuo amico è ungherese, se ricordo bene sei stato in Ungheria qualche tempo fa...
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  40. Anche questo è interessante: Università Ca' Foscari Dottorato di ricerca in Storia moderna, Scuola di dottorato in Storia sociale europea dal Medioevo all’Età contemporanea: Venezia e le immigrazioni in Istria nel Cinque e Seicento Tesi di dottorato di Lia De Luca. p. 77 " ...la proposta partì da Francesco Calergi, nobile di Famagosta, che si offrì di trasferire in Istria cinquanta famiglie di ciprioti ed altrettante di Napoli di Romania." Vorrei inoltre ricordare che nell'anno successivo alla caduta di Cipro Capodistria partecipò con una sua galera, comandata dal Co: Domenico del Tacco, alla Battaglia di Lepanto. Il vessillo della galera capodistriana, dopo un lungo "esilio" a Lubiana, è ora di nuovo nel Museo regionale di Capodistria. http://www.arenadipola.com/articoli/79629 https://venetostoria.wordpress.com/2016/04/20/la-galea-di-capodistria-liona-con-mazza-a-lepanto/
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  41. Per utilizzare l'apposita sezione "annunci numismatici" interna a questo sito devi avere almeno 100 interventi, al momento ne hai 38, se ti ci metti d'impegno non è per nulla una meta irraggiungibile in poco tempo. https://www.lamoneta.it/forum/23-annunci-numismatici/ Diversamente puoi usare altri canali online tipo ebay. Tornando alla banconota: purtroppo quest'esemplare non è rarissimo, condizione quest'ultima estremamente importante per potere una banconota mantenere un prezzo elevato anche in presenza di macchie diffuse e/o difetti vari, in buona sostanza questo biglietto non è per nulla esteticamente appetibile. Personalmente ridimensionerei del 50% la valutazione già fornita da prtgzn. In ogni caso ti auguro di trovare un acquirente disposto a spendere molto di più di quanto da me indicato, il fatto che nonostante le sue condizioni non ha circolato potrebbe rivelarsi un fattore a favore.
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  42. Scusa apollonia, sai che ti stimo, ma in questo caso non ci siamo capiti. Questi folder non sono "oggetti da collezione" ma sono vere e proprie truffe. Sono stati emessi nei primi anni dell'Euro sfruttando il traino della Euro-febbre che imperava in quel momento, dove i collezionisti avrebbero comprato tutto ciò che poteva sembrare legato al mondo Euro. Vennero emessi con false attese di ufficialità, tanto che tu stesso li hai descritti come prototipi per "dimostrare che la zecca sarebbe stata in grado di soddisfare il fabbisogno monetale", cosa in realtà non vera perchè nessun paese che in quegli anni era impegnato nei referendum per il si o no all'Euro ha mai richiesto questi "prototipi" (che prototipi non sono). Sono estremamente critico verso queste emissioni perchè tanta gente ha buttato soldi, anche parecchi in alcuni casi, in maniera del tutto inconsapevole, per emissioni al limite del truffaldino spacciate per ufficiali o semiufficiali, quando invece si trattava solo di tondelli-souvenir. Un pò come se oggi le banconote da zero Euro souvenir venissero vendute come emissioni regolari; anche qui c'è dietro una speculazione non da poco, ma almeno nessuno ha mai provato a spacciarle per quello che non sono, e anche se ritengo questo mercato del tutto artificioso, chi spende sa che sta comprando dei souvenir e non delle reali banconote, a differenza di ciò che succese all'epoca con gli Euro pattern. Poi per carità, se a qualcuno piacciono liberissimo di spendere soldi per comprarli e collezionarli; ma per quel che mi riguarda questi folder nascono con un peccato originale che mai potrà essere cancellato e che mai finirò di denunciare, perchè a tutt'oggi c'è ancora tanta gente che pensa si tratti di vere prove ed emissioni ufficiali. Questo ovviamente senza nulla togliere al tuo amico-collega che ha solo pensato a farti un regalo.
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  43. Ferdinando IV Piastra 1816 Errore: sostituzione di lettera P anziché F nella parola INFANS
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  44. Buongiorno, Per far meglio comprendere "l'errore vero" da quello volontario, condivido alcuni esempi presenti su monete Napoletane nella mia Collezione: Piastra 1805 Inversione di lettere: HSIP anziché HISP
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  45. Ancora un denaro interessante: (da https://www.ebay.it/itm/X58-Italy-Lucca-No-Date-Denaro-Immobilized-Type/312402598109?hash=item48bca558dd:g:laUAAOSwaPNcJKHz ).
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  46. Si forse l'hai pagata un pizzico in più del dovuto, comunque non hai subito nessun furto stai tranquillo, la moneta, anche se con qualche colpetto, è degna di stare in collezione. I furti sono ben altri fidati. Saluti
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  47. L'ho pagata 120. Comunque si, l'acquisto è stato abbastanza impulsivo, giusto perchè era un pezzo che ancora non avevo ed il prezzo mi sembrava onesto.
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