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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/19 in tutte le aree
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...ce l'avevo già, ma non così Passata la scorsa settimana sulla baia, non potevo farmela scappare Al di là delle foto, è veramente una bella moneta, con patina originale e esente da bagnetti5 punti
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Questi....non sono errori, ma lettera sottratta di proposito; ne osserviamo la mancanza, alcune volte anche in serie, in epoche anche diverse. E' ammesso che "l'ignorante" come hanno scritto, e/o il poco esperto incisore sbagliasse Una, Due e anche Tre volte, ma così...sono troppi e sempre nella parolala SICILIAR, SICIL, ecc. ecc. Gli amici @rocco68, @gennydbmoney, e alcuni altri, con i quali ne chiacchiaro spesso sono ben consapevoli di questo; conoscono anche le motivazioni per le quali non mi esprimo a riguardo. Ho delle ipotesi, ma mi chiederebbero, subito e come di consueto, dove sono le prove e dov sono i documenti. Tutti sanno, anche coloro che vorrebbero prove, che non ci sono e non si possono mai avere, fate pace con il "cervello". Sono segni apposti per differenziare alcune coniazioni per determiante e storiche motivazioni. Perchè non le scrivo ? .... giusto perchè qualunque motivazione, ovviamente, sarebbe usata per scrivere "e chi te lo dice". Alcuni non hanno volgia di apprendere, ma solo di criticare, quindi le tengo per me, anche se sono delle supposizioni. Scritto questo...riconfermo, sicuro e con certezza, che sono dei segni volontari apposti sui coni.5 punti
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..... e 25 anni prima, su un Tarì 1794 troviamo la stessa lettera mancante. Magliocca 281/a R45 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti Magliocca 450/b1 Ferdinando I 10 Tornesi 1819 SICLIARVM R4 Sempre lettere mancanti in legenda, anche su tipologie ben curate e di grande pregio artistico. E di questa mancanza che mi dite? Mi piacerebbe leggere qualche vostro commento a riguardo.5 punti
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Cari amici volevo annunciarvi, se non lo avete già saputo, che da poche settimane è stato finalmente stampato il volume della Syllo ge Nummorum graecorum del Monetiere di Firenze relativo alle monete dall'Umbria al Bruttium. Tutto grazie alla sponsorizzazione di Cesare Costantini di Numismatica Picena al quale potete rivolgervi per avere una copia del volume. Un grazie di cuore a Cesare per il suo generoso gesto ed anche per aver scelto una brava tipografia che ha stampato in maniera impeccabile. Grazie e buon lavoro a tutti Fiorenzo Catalli3 punti
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Provo a scrivere quello che vedo: -sul dritto vedo una testa diademata rivolta a destra; tra le lettere della legenda mi pare di vedere ..ORI.. che mi farebbe pensare ad Onorio -sul rovescio mi pare di leggere GLORIAR: GLORIA ROMANORVM? -in esergo; SMR (?) epsilon? Chiedo lumi ai più esperti. Ciao. Stilicho3 punti
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...o meglio la "Piedra del Sol", che è anche più facile da pronunciare! Ciao a tutti! Poco tempo fa mi sono imbattuto nelle monete inglesi dello "Royal shield of arms" che tutte insieme formano uno scudo ed adesso mi è capitato di vedere questi pesos messicani che, unendo una sezione di ogni moneta, formano la "pietra del sole" - ca. 4 metri di diametro per 25 tonnellate! - probabilmente un antico calendario azteca: Sulla moneta da 10 Pesos è rappresentata la parte centrale: Dettaglio del volto al centro (Ollin Tonatiuh) la 2 pesos (ma perché non quella da 1?!?) è il primo cerchio (Ollin o movimento) altri dettagli: Un pesos, il penultimo anello, niente di spettacolare, ? solo 4 grandi raggi solari a forma di angolo sovrapposti ad una fascia in cui sono presenti elementi che simbolizzano l'universo, il calore del sole, gocce di sangue, piume di aquila e spine, che a volte venivano usate nei sacrifici per procurarsi lesioni ed offrire così il proprio sangue, ma tutto molto stilizzato: Il 5 Pesos conclude il tutto: il particolare in basso del cerchio (i due Xiuhcoatl o Serpenti di Fuoco) Foto di famiglia: Per fortuna è risaputo che queste popolazioni facevano uso di droghe, così non si vanno a ricercare traumi giovanili per spiegare questo tipo di iconografia. Ho preso la serie da 8 monete 1, 2, 5, e 10 pesos e 5, 10, 20 e 50 centavos per una decina di euro, tutte fresche di banca (le foto dei dettagli sono mie). Per saperne di più https://it.wikipedia.org/wiki/Piedra_del_Sol http://nation.com.mx/cultura/descifra-calendario-azteca-en-las-monedas-mexico/ Hasta la vista! Njk Chiudo con l'altro lato e mi sa che anche qui il re ha chiamato e tutti, tutti sono arrivati! ?2 punti
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Perchè, presuppongo, trattasi di limitatissime liberate di monete del tipo ..... emesse in circostanze particolari (appunto).2 punti
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Buona Domenica sono d'accordo; non la ritengo nemmeno io comune; moneta a mio parere BB/Spl; tra l'altro è, per me, una delle iconografie più accattivanti della monetazione veneziana, Il doge, inginocchiato e con il corno posto a terra davanti a se, si rivolge alla Madonna con in braccio Gesù, che appare tra le nuvole. Iconografia tutt'altro che usuale. Cosa notata in tanti esemplari è che l'immagine della Madonna con Gesù, difficilmente appare integra ... spesso è consumata, abrasa, schiacciata ed anche in parte tosata, trovandosi al margine del bordo della moneta. Peccato. saluti luciano2 punti
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Due monete austriache con foro apparentemente d'epoca prese qualche anno fa al peso dell'argento, se non ricordo male quattro o cinque euro per tutte e due. (1) Un 20 kreuzer del 1770 con Giuseppe II° d'Asburgo-Lorena forata in basso sia rispetto il busto del regnante, sia rispetto l'aquila imperiale asburgica, un buco praticato in quella posizione per un pendente sembrerebbe illogico (gr. 6,50 - 29,00 mm) (2) Ed un 20 kreuzer del 1819 con Francesco d'Asburgo-Lorena (zecca Milano) con un foro allineato per un pendente (gr. 6,50 - 28,00 mm) (1) (2)2 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Nonantola (MO) Taglio: 5 Cent Nazione: Lituania Anno: 2015 Tiratura: 60.000.000 Condizioni: SPL Città: Nonantola (MO)2 punti
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Taglio: 1€ Nazione: Monaco Anno: 2016 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Bassano del Grappa (VI) Taglio: 1€ Nazione: San Marino Anno: 2017 Tiratura: 538.600 Condizioni: SPL Città: Bassano del Grappa (VI)2 punti
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Colgo l’occasione di questo argomento per riferire una scoperta che mi è stata raccontata da un archeologo subacqueo sulle strategie romane durante la battaglia delle Egadi. ci si era spesso chiesto come potessero avere vinto delle navi romane molto lente e tozze contro le triremi cartaginesi agilissime veloci e con i rostri intercambiabili. Poi si son trovate una dozzina di ancore romane sul fondale delle Egadi...in formazione di battaglia. si è quindi ricostruita la dinamica di quella battaglia. Le ancore romane erano in un insenatura. Le navi romane hanno finto di perdere e sono scappate rifugiandosi in questa insenatura, si sono girate ed han buttato le ancore..alzando in contemporanea le vele. le triremi cartaginesi ignare si son dirette al loro porto pensando di avere vinta la battaglia e son passate davanti a quell insenatura. in quel momento i romani han tagliato le funi che legavano le ancore alle navi e col vento in poppa son balzate contro le triremi cartaginesi speronandole e vincendo la battaglia. Le ancore son rimaste sul fondo a perpetua memoria di quell’epoca battaglia2 punti
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Dopotutto sono quelle che passavano fra le mani della gente comune, del popolo e non solo dei ricchi!2 punti
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Seguono delle foto della monete prese di sguincio D/ R/ Attendo vostre eventuali correzioni sulla scheda che ho redatto. Tengo a precisare che la classificazione segue le indicazioni riportate dal venditore, ma sono ovviamente prontissimo a rivederle nel caso qualcuno avesse qualche appunto da farmi Con l'occasione, ci tengo particolarmente a ringraziare per la infinita pazienza dimostratami e i suoi preziosissimi consigli @fabry61: non fosse stato per te sicuramente avrei preso molte ma molte cantonate2 punti
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Ciao @gcs, non penso la tua sia una "modesta" Collezione ? Condivido anche il rovescio della Piastra 1794 SICILAR Buon fine settimana a tutti.2 punti
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FORNACALIA In questi giorni, in epoca romana, si festeggiavano i Fornacalia, festa religiosa dedicata ai forni per cuocere il pane dei quali era protettrice la Dea Fornace. Si tratta di un culto introdotto da Numa Pompilio. I Fornacalia probabilmente duravano nove giorni, come altre celebrazioni romane, quindi avrebbero potuto iniziare alle Nonae di febbraio; terminavano per certo in coincidenza dei Quirinalia, il 17 del mese. Per questo motivo va attribuito alla festività una durata dal 7 al 17 di febbraio. Durante i Forcanalia veniva offerto alla Dea la “Mola Salsa” (una focaccia sacra salata in superficie costituita da chicchi di farro abbrustoliti e pestati in un mortaio). Veniva offerta non solo alla divinità ma distribuita in piccoli pezzi ai credenti, quale atto di purificazione, oppure utilizzata per cospargere gli animali destinati al sacrificio; "immolare", infatti, ha il significato di "ricoprire con mola salsa". Veniva confezionata dalle Vestali per i Vestalia, i Matralia, I Fornacalia, i Lupercalia e nei giorni dedicati a Giove (Epulum Iovis). Il farro doveva essere raccolto, a giorni alterni, nel periodo compreso tra le none e le idi di maius (dal 7 al 15 maggio), mese sacro alla dea Maia, protettrice dei raccolti e della vegetazione. Il raccolto era portato alla Casa delle Vestali, le quali provvedevano a sgranare le spighe, tostare i grani e macinarli finemente. La farina così ottenuta veniva impastata con acqua di fonte perenne e manualmente formata in tondi schiacciati da mettere a cuocere nel forno del Tempio di Vesta. Forno romano Ciao Illyricum2 punti
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Pensierino della sera per il giovane che ci legge, c’e’ sempre in ogni ricerca, più o meno grande, una questione di metodo. Se vuoi studiare una zecca come prima cosa dovresti leggere e consultare tutta la bibliografia esistente. In poche parole ti servono almeno uno di questi due testi dove troverai ogni fonte, una l’opera in due volumi di Lucia Travaini “ Le zecche italiane fino all’Unita’’ o se vuoi spendere meno di Bernardino Mirra “ Bibliografia Numismatica Italiana “, di questo libro c’è anche un Quaderno di Lamoneta con gli aggiornamenti fino a poco tempo fa.2 punti
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Salve, vorrei sottoporvi questa variante di gigliato vinto di recente a un'asta. Al verso la legenda è rovesciata e si legge in senso antiorario. Cosa ne pensate?1 punto
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Buongiorno a tutti, premetto che non vorrei creare una caccia alle streghe, ma solo discutere con persone che hanno un mio stesso hobby e ascoltare voci maggiormente esperte di me. Cercando sulla baia, ho incontrato due monete di mio interesse, facendo una semplice ricerca mi sono reso conto che entrambe sono state acquistate recentemente su alcune aste. Partendo dal fatto che i venditori sul famoso sito sono professionisti , mi chiedo dove sia il passaggio per me oscuro che fa si che un compratore acquisti su un' asta una moneta a 1000 , per subito dopo rivenderla sul sito a 1500... Allora , questo Mondo Numismatico è cosi autoreferenziale, dove si comprano monete tra commercianti ,solo per mantenere il prezzo alto aspettando il nuovo arrivato, sono io che ho scoperto l' acqua calda , o vi è qualche cosa che mi sfugge? Non voglio essere polemico, però 2 monete su 2 in 3 giorni, mi fanno pensare male....peccato .....forse meglio i miei amati e tanto bistrattati 2€ CC dove al massimo perdi 5 € ....... P.S. guardate il Film dello stesso titolo del post........1 punto
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Vi presento questa moneta commemorativa da mezzo dollaro emessa dagli Stati Uniti nel 1925, dedicato al memoriale di Stone Mountain in Georgia. https://en.wikipedia.org/wiki/Stone_Mountain#Confederate_Memorial Questa moneta venne emessa nel 1925 e messa in vendita a prezzo maggiorato (inizialmente 1$) per raccogliere fondi destinati alla costruzione del monumento che sarebbe poi stato completato, dopo lunghe vicissitudini, solo nel 1970. Per maggiori informazioni potete consultare, in inglese, la dettagliata pagina di Wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Stone_Mountain_Memorial_half_dollar E' uno dei mezzi dollari commemorativi più comuni e, di conseguenza, meno costosi: ne restano in circolazione, al netto della fusione di quelli invenduti, più di 1.3 milioni. Trattandosi di una moneta destinata fin dall'inizio ad essere conservata, visto che veniva venduta a più del facciale, è probabile che siano ancora in buona parte nelle mani di collezionisti. Questo il monumento visto dal vivo...1 punto
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Pietro, condivido pienamente quello che scrivi. "L'errore", chiamiamolo così, troppo frequente e sempre nella stessa parola fa nascere delle congetture. L'unico dubbio che si ha - dovuto alla mancanza di documenti - è distinguere l'errore vero e proprio (ossia quello involontario e insignificante) dal segno segreto (quello volontario e significativo). Forse un giorno si scropriranno dei documenti che getteranno luce su un angomento ancora così oscuro, come lo ha egregiamente fatto Michele Cappellari nell'articolo apparso su "Comunicazione" n. 72.1 punto
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La moneta è un Crawford 28/3 (tavola IV n.5) e non un 29/3 (che ha la leggenda su tavoletta nella forma di un trapezio rovesciato). https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/24 Allego altri due esempi di didramma con tracce del codolo di fusione nella preparazione del tondello.1 punto
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@pacescoNo assolutamente..no nessun trattamento rischieresti solo di far diventare "una racchia" una moneta che non è niente male. No era solo per capire che tipo di maquillage hanno utilizzato. Su molte monete di questo tipo, e credo per provenienza geografica ho trovato molto spesso questo tipo di patine. Però le monete non sono niente male. Valgono anche per me le stesse considerazioni fatte da altri utenti in post precedenti.1 punto
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Ho notato anche io il fenomeno. Ormai è almeno un anno che va avanti. Se ne trovano anche in aste minori, con basi anche invitanti di poche centinaia di euro. Purtroppo il fenomeno non riguarda solo i darici: avete visto le monete di Aspendo? O le monete della Cilicia sotto il dominio achemenide? O quelle di Cipro? Il tutto condito con dei bei “cut test” che sanno tanto di ripostiglio... Senza contare innumerevoli sicli achemenidi con contromarche e patine tutte uguali (ne avevo documentati diversi un annetto fa, forse anche qui sul forum, devo ricontrollare). Una situazione che un po’ fa pensare.1 punto
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Buonasera a tutti, hanno caricato anche la parte del volume 3. Grazie nuovamente per il lavoro svolto, Skuby1 punto
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Buonasera ,direi che ormai si possa palesare il prototipo lisippeo cui si faceva riferimento poc'anzi : si tratta dell'Alessandro " Aichmephoros " ossia "portatore di lancia ", laddove la lancia segnava nella piu' remota concezione il possesso della terra ,la conquista militare : come l'arma che I feziali romani scagliavano verso il territorio nemico al momento della dichiarazione di guerra. Il modello ebbe grande successo sia in eta ellenistica ,usato da strateghi e dinasti ,sia in eta romana con innumerevoli esempi in tutti I campi artistici ( statuaria , numismatica , pittura ,glittica etc.etc. ) e oltre ,in epoca cristiana con I dittici e affreschi a tema agiografico ,fino a cristallizzarsi nella postura canonica di S.Maurizio . Di seguito alcuni esempi :1 punto
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Che la sezione bibliografia stia avendo un battito d’ali ? Me lo auguro e vedo per fortuna molto appassionati... Ora butto uno spunto bomba, la numismatica che mi fa impazzire, i valori, disvalori, i simboli, i riti, i diversi utilizzi che assumeva la moneta, posto questo libro ma su Lucia Travaini si apre inevitabilmente un mondo e che mondo ...1 punto
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Facendo ricerche sulla piastra con S. Tommaso mi sono imbattuto in questa discussione di quasi un anno fa, ed approfitto per una precisazione in merito al diritto "senza nimbo" citato da @Giov60 Nel dettaglio, mentre il conio del rovescio pare senza dubbio unico (elemosina non visibile), i diritti senza nimbo sono due, differenti per alcuni particolari minimi, nella disposizione della legenda e delle incisioni, che non ne determinano comunque una "variante". Casualmente entrambi erano presenti nell'asta Negrini 43 (rispettivamente nell'immagine seguente sono i lotti 1593 e 1594) : Statisticamente il diritto del primo conio è molto più difficile a trovarsi del secondo; probabilmente è solo un "conio di riserva" dell'altro, che a giudicare dalle monete giunte fino a noi pare avere lavorato fino ad esaurimento... Ciao, RCAMIL.1 punto
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La seconda foto permette di notare un dato : le cuspidi presenti attorno alle basi del cilindro sono rivolte assecondando la linea dell'altezza dello stesso come se non dovessero interferire con un' ipotetica rotazione su un asse .1 punto
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Cari amici appassionati anche dei “collaterali” @talpa e tutti gli altri, come non mettere qui l’epopea dei Gonzaga, libro a cura di Silvana Balbi de Caro con monete, arte e storia ?1 punto
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Ciao a tutti e complimenti per i vostri video. Suguro ad @Alex-Vee una pronta guarigione Relativamente ai video, vi anticipo che già da tempo avevo in mente di iniziare con delle tematiche specifiche (infatti nel mio logo è inserito il canale youtube). Tecnicamente però richiede delle accortezze ed anche come preparazione discorsiva e pianificazione la cosa non è affatto semplice. Spero di liberarmi presto per iniziare, ho del materiale concettuale pronto che credo possa essere di interesse. Un saluto a tutti fabrizio1 punto
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Una mazzetta così, fissata all'etremità di un bastone, potrebbe avere uno scopo "pastorale", quale pungolo.1 punto
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Salve Nella recente discussione su un mio bronzetto di Sesto in Tracia è stata citata Abido, la città che la fronteggia sul lato asiatico con la quale condivide il mito di Ero e Leandro. Abido è anche nota in quanto sede di una zecca molto prolifica: per esempio, anche se l’attribuzione dev’essere fatta con cautela, il Price pubblica 90 emissioni tra dramme e stateri per Alessandro Magno, 24 in suo nome per Filippo III Arrideo e 5 in suo nome per Lisimaco nel periodo c. 328-c. 297 a. C. Ad Abido si attribuiscono anche stateri e frazioni di statere in elettro, coniati attorno al 500 a. C. Statere NAC 88. Greek Coins Troas, Abydus (?) Stater circa 500, EL 14.04 g. Eagle standing l., with closed wings, looking backwards. Rev. Quadripartite incuse punch with irregular surfaces. BMC Ionia pl. I, 23 = Traité I, pl. VIII, 16. Boston 1808 (these dies). Of the highest rarity, apparently only the third specimen known and the only one in private hands. A magnificent representation of superb Archaic style, minor marks on obverse field, otherwise extremely fine From a Swiss private collection. Privately purchased in 1988. As the animal-familiar of Zeus, the eagle makes numerous appearances on Greek coins, yet it seldom occurs as a standalone design with the bird in a distinctive pose, such on this stater. Like so many electrum coins of Asia Minor, this piece bears no inscription and its reverse is struck with a roughened quadripartite incuse square of the mill sail type. In most respects it is similar to the products of Cyzicus, and to the trained eye it might come as no surprise if – its extreme rarity aside – the eagle was perched upon a tunny. This type is illustrated in the British Museum catalogue of Ionia (pl. I, no. 23), where Head includes it among the unspecified early electrum pieces of that region, though he makes the suggestion that it may have been issued at Abydus. Svoronos favoured a Northern Greek attribution, and thus included it (pl. IX, 1) in his work on Macedonian coins; he also discusses other attributions, such as Jameson’s suggestion of Abydus or Cyme. Kraay (ACGC no. 75) favoured Abydus and went further still by includes it among the coinages he ascribes to the ‘Ionian Revolt’ against Persia, thus dating it to c.500 B.C. For his views on that coinage, see lot 423.1 punto
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Ventiquattresimo di statere della Savoca Numismatik 29th Silver Auction. Greek Asia Minor. Uncertain mint or Abydos, Troas circa 550-450 BC. Myshemihekte - 1/24 Stater EL 6mm., 0,56g. Head of eagle left, dotted truncation / Incuse punch of mill-sail pattern. very fine Rosen 331 (uncertain mint).1 punto
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Una vecchia e forata moneta da ciotola a due euro al pezzo del XVII° secolo, il foro sembrerebbe dell'epoca e possibilmente eseguito quando la moneta era già logorata dalla lunga circolazione. Austria 1624 - 3 kreuzer di Ferdinando II d'Asburgo (gr. 1,6 - 20 mm)1 punto
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Ciao, ho fatto un video, si può apprezzare una bella cadenza genovese che sembra di sentire parlare il Gabibbo. Sono molto sensibile alla tematica video, dirette, ecc..1 punto
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Il buon Andreani, che ha tutta la mia stima, nella inserzione su ebay il tornese con gli anelletti lo ha catalogato “D’Andrea . Andreani 3; Ruotolo a2”. Il Ruotolo non ce l’ho e quindi non ho da dire nulla. Per quanto riguarda la catalogazione relativa al “Le monete del Molise” al 3 c'è altro e forse Andreani si deve essere accorto della svista dato che quando mi ha comunicato il codice della spedizione mi ha detto queste parole esatte: “Tenga da conto il Campobasso che ha un globetto alle estremità della croce, quindi è una variante non censita”. Del primo tornese di Campobasso nel “Le monete del Molise” la catalogazione è ineccepibile. Tuttavia, data la discrepanza tra la descrizione in asta e la comunicazione privata, ho creduto fosse opportuno chiede anche ai colleghi studiosi del forum una verifica, certo che Andreani non si era sbagliato, ma qualcun altro si. Sono consapevole che questi due esemplari sono di notevole pregio numismatico, in quanto, non sono di facile reperibilità sul mercato specializzato.1 punto
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A pelle non mi fa impazzire, sia per le superfici così omogenee e apparentemente del tutto opache, ma anche per i rilievi che sembrerebbero un po’ incerti... Non ho alcun tipo di certezza, ma come detto sopra da altri prima di me, preferisco l’altro esemplare. ES1 punto
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Mattinata molto piacevole, come sempre un convegno ben organizzato sia per i commercianti che per il pubblico. Accogliente come sempre la tradizionale pausa caffé, in compagnia del nocciolo duro di collezionisti e studiosi milanesi e dei padroni di casa bergamaschi (ormai anfitrioni di pluriennale esperienza!). Un grazie per la compagnia a tutti, Antonio1 punto
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Mi associo alle Congratulazioni, per un convegno ben organizzato. Molte importanti e prezzi lievitati. Un saluto a @417sonia @anto R @Ross14 @parpagliola @Testone68 @MASSIMALE @Philippus IX @aleale e a tutti gli amici ritrovati a Bergamo. Roberto1 punto
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Statere della Roma Numismatics 12. Troas, Abydos EL Stater. Circa 520-500 BC. Milesian standard. Eagle with closed wings standing to left, head reverted, dolphin in left field, floral tendril to right; all within circular border / Incuse punch. Head, Historia Numorum, p. 538; Head, 'Metrological Notes on Ancient Electrum Coins' in NC 1875, p.275, pl. VII, 7 (same dies). 14.16g, 19mm. Extremely Fine. Extremely Rare, apparently the second known example and more complete than the example published by Head in 1875. Of significant numismatic importance, and perhaps the earliest coinage of Abydos. Abydos was first mentioned in the Iliad among the catalogue of Trojan allies. It was initially probably a Thracian town, as Strabo relates, but it was afterwards colonized by Milesians, with the consent of Gyges, king of Lydia, around 700 BC. The city was under the control of a pro-Persian tyrant, Daphnis, in the 520s, and was directly occupied by the Persians in 514. Abydos was one of the unfortunate Hellespontine cities destroyed by fire by the Persian king Darios after his Skythian expedition; Strabo tells us that ‘he burned them because he had learned after his return from his attack upon the Skythians that the nomads were making preparations to cross the strait and attack him to avenge their sufferings, and was afraid that the cities would provide means for the passage of their army.” The very similar stater type bearing an eagle standing in an identical posture but of later style and with a quadripartite incuse square (BMC Ionia pl. I, 23; Kraay ACGC 75) has long been attributed by noted numismatists including Head, Jameson and Kraay to Abydos. Kraay ascribed that type to the coinages of the Ionian Revolt in 499 against Persian overlordship, which Abydos certainly had good cause to join, and with the gold mines it possessed, had the means to support. The present coin’s obverse style is considerably more archaic in form than the aforementioned type, a fact borne out not only in the eagle itself, but also in the primitive form of the dolphin and the placement of the curious ‘floral tendril’ symbol above and right of the eagle. The reverse punch too is indicative of a striking date earlier than that proposed for Kraay 75, having more in common with the staters of Chios and other uncertain mints dated c. 525-500 (see for example R. Jameson, ‘Trouvaille de Vourla’, RN 1911, pl. I, 1; BMC 31, pl. I, 19); the fabric too retains more resemblance to early globular type struck coins than does Kraay 75. It is therefore proposed that the present type, first catalogued by Head in 1875 and seemingly since, potentially represents the earliest known coinage of Abydos.1 punto
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Vediamo se riusciamo a fare qualcosa anche di didattico, per il primo approccio ...1 punto
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Per Adelchi, ...Gundeperga per tanti motivi, primo fra tutti il periodo storico, il medioevo... per la sua storia, arte, architettura, cultura... Immagino valga anche per te! Grazie e buona continuazione.1 punto
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