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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/19 in tutte le aree
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Abbiamo atteso qualche giorno per comprendere il riscontro da parte del pubblico e degli operatori, alcuni dei quali qui resi pubblici . Della iniziativa programmata dal pomeriggio del venerdì 1 febbraio alla sera del sabato 2 febbraio potremmo distinguerla su quattro temi : 1)Affluenza del pubblico, 2)gestione logistica, 3) ritorno commerciale degli operatori 4) Spazi culturali gestiti 1) AFFLUENZA definiremmo eccellente la presenza del venerdì alla presentazione del libro che ha inaspettatamente superato la capienza della sala . Buona la presenza in mattinata dove oltre alla apertura del convegno, erano previste le tre conferenze. Decisamente scarsa la presenza nel pomeriggio. Quest'ultima per certo penalizzata dalla prima edizione, dal maltempo (che ha scoraggiato gli arrivi da media percorrenza) 2) LOCATION E GESTIONE DELLA LOGISTICA : tutti hanno riconosciuto ed elogiato la prestigiosa location , la luminosità , la ampiezza nonché la presenza della guardiania armata e dei servizi accessori quale bar ristorante etc. 3) RITORNO COMMERCIALE: va riconosciuto che fatto salvo qualche eccezione e' stato sofferto da diversi ma molto apprezzato lo spirito con cui si gestiva tale iniziativa. Tra le cause sicuramente la novità della prima edizione e la concomitanza con Berlino. 4) SPAZI CULTURALI GESTITI: la presentazione del libro al venerdì 1 introdotta dal Prof. Gorini ( tanto da dover declinare l'accesso a chi non aveva prenotato) , la visita guidata al Bottacin ma anche le tre conferenze della mattina (con particolare riguardo alla presentazione del Museo della Zecca da parte della Prof. BAlbi De Caro) e' stato un successo riconosciuto da tutti e la vera punta di diamante. Come Circolo Numismatico Patavino abbiamo cercato di fare il massimo ed il meglio per mostrare agli operatori la potenzialità del luogo e del progetto e questo siamo felici che ci sia stato riconosciuto. Anche da parte dei nostri soci e' stato un investimento in termini di fatica e credeteci, anche economici, ma consapevoli che va costruito. Per certo il ritorno concreto che come associazione abbiamo avuto e' sulle relazioni (molti rappresentanti in forma privata che si sono presentati elogiando il ritorno a Padova di eventi di questa natura il ritorno di tali progetti lo si vede nei due anni successivi) ma anche sul diffondere la numismatica : moltissimi i professionisti che, sebbene non esperti e non hanno fatto acquisti, si sono mostrati stupiti di trovare nella numismatica pezzi di storia a prezzi giudicati abbordabili . Anche questo e' un segnale di come si diffonde la numismatica e il collezionismo. Da parte nostra come Circolo Numismatico Patavino rimane la disponibilità a mantenere i contatti istituzionali con il Comune di Padova per conservare la location e proseguire con la iniziativa sul territorio. Per certo in data diversa e più confacevole per facilitare l'ambito di scambio e commerciale ( e che quello che maggiormente ha sofferto). Ma i veri decisori per la edizione 2020 saranno gli operatori (dove va meglio condiviso il programma) ma anche la presenza dei collezionisti dove bisognerebbe duplicare la forte rete presente in qualche altro evento numismatico. Invitiamo anche altri che sono venuti, a commentare l'evento. Grazie di nuovo a tutti gli aderenti6 punti
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That’s very true! Many people are under the misconception that all old and ancient coins are expensive, which is not really the case.. One must understand that the market value of a coin mainly depends on rarity and condition... there are many historical coins which are affordable and people should definitely be encouraged to collect them!3 punti
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Per Stati Preunitari e tutto il Regno d'Italia : Giovanni Carboneri - La Circolazione monetaria nei diversi stati Vol. I Monete e biglietti dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni , Tipografia Unione editrice Roma 19153 punti
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In fondo si, il medievale e' ancora un ambito dove se non vai sulle monete simbolo, top, trovi anche a poco monete di riferimento, significative e che possono darti grandi soddisfazioni. La moneta medievale spesso di primo acchito non ti conquisterà, ci vuole tempo, occhio, studio dei particolari, ma quando avrai capito come leggerla e a volte trovarci anche segni o variantine potrà appagarti senza spendere come in altre monetazioni. Proprio la difficoltà, il non dare nulla per scontato, il cercare e capire la moneta rendono le monete medievali ostiche ma molto affascinanti, non c'è che da provare e qui sul forum ci sono discussioni ormai bibliche su alcune di queste monete in cui per anni gruppi di studiosi si sono rotti la testa anche arrivando a considerazioni importanti divertendosi nel contempo, il medievale nei gruppi e' sempre stato negli anni un gruppo di studio rispettoso del parere altrui e con stima e rispetto reciproco che sono le basi per fare qualcosa di buono insieme.3 punti
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Accadde oggi 5 febbraio del 2 d.C. che il Senato e il Popolo Romano conferì ad Augusto il titolo di Pater Patriae (Padre della Patria) “Mentre esercitavo il mio tredicesimo consolato [2 a.C.], il senato e l’ordine equestre e tutto il popolo romano mi chiamarono padre della patria, e decretarono che quell’appellativo fosse inscritto nel vestibolo della mia casa e nella Curia Giulia e nel Foro Augusto sotto la quadriga che in mio onore vi fu posta per decreto del senato.” Augusto, Res Gestae, 35. La locuzione latina iscritta di solito sulle monete o su i monumenti imperiali era abbreviata epigraficamente come P.P. Il titolo non rappresentava una particolare magistratura e quindi non aveva carattere giuridico ma era solo un riconoscimento onorario ufficiale attribuito dallo Stato. Valerio Messalla glielo comunicò in Senato: «Le mie parole siano di buon auspicio e di felicità a te e la tua famiglia, Cesare Augusto! Così noi riteniamo di invocare eterna prosperità e gioia eterna per la Res publica: il Senato, con il consenso del popolo romano, ti saluta pater patriae (padre della patria).» (Svetonio, Augustus, 58.) Al che Augusto rispose: «Avendo ottenuto quanto avevo desiderato dai miei voti, padri coscritti, che altro potrei chiedere agli dei immortali se non che possa vedere questo vostro accordo mantenersi fino all'ultimo giorno della mia vita?» (Svetonio, Augustus, 58.) Ciao Illyricum3 punti
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N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €3 punti
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Buonasera è con un pò di orgoglio modenese che vi mostro questo scudino del 1782 con il quale concludo il giro delle monete d'argento dell'ultimo regnante del ducato di Modena. dopo tallero ,tre e due scudi ecco anche la più piccina....lo stemma di casa estense in questa serie di monete è davvero superbo. come vi pare? grazie a chi commenterà e un saluto a tutti marco2 punti
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Purtroppo i miei sempre pressanti impegni hanno determinato una forte riduzione della mia presenza nel forum e faccio fatica ad essere più esaustivo. Colgo l'occasione per allegare un interessante lavoro di Barello e Manenti (reperibile su Academia.edu https://www.academia.edu/38268310/F._Barello_-_A.M._Manenti_Il_ripostiglio_di_Scoglitti-Camarina_1938._Tutela_esportazione_e_falsificazioni_monetali_in_Notiziario_del_Portale_Numismatico_dello_Stato_12_2018_ che sembra essere piuttosto un racconto di Camilleri... Partendo da una bella moneta in elettro che era stata presentata all'Ufficio di Esportazione di Torino per essere venduta all'estero, essa ha ricevuto diniego in ragione della sua importanza come bene culturale. Senonché a un esame più approfondito essa era risultata essere un falso e quindi sottoposta al sequestro Approfondendo le indagini gli autori hanno riscontrato un altro esemplare della stessa coppia di conii, ma senza errori di battitura, in un'asta Gorny & Mosch (244/2017, n. 104, definito proveniente da Rinaldi di Verona, nel 1969, ma del pero ridicolmente alto, di 5,64 g quando questi elettri pesano 3,4-3,6 g). Inoltre è stato rintracciato altro esemplare, sempre da Gorny & Mosch, con lo stesso diritto, ma diverso conio rovescio, definito R2, anch'esso definito falso dagli autori: Ma la cosa strana è che sono stati reperiti altri falsi sempre più vecchi, talvolta con lo stesso rovescio incrociato ad almeno altri due diritti con diversi simboli (Protome equina e anfora) a loro tempo riconosciuti falsi. E alcuni esemplari erano addirittura presenti in un tesoretto che si dice proveniente dalla spiaggia di Scoglitti, nel 1938. Gli autori hanno ricostruito le circostanze di tale ritrovamento e hanno riscontrato certe anomalie che fanno supporre una contaminazione (già allora !) con pezzi falsi. Addirittura i primi falsi noti sarebbero ancora più vecchi, comparsi nel 1912 e sarebbero stati censiti in tutto, da allora, 32 esemplari usciti dalla medesima officina, con 3 conii di diritto e 3 conii di rovescio, variamente incrociati.... Inutile dire che non fu identificato il pericoloso falsario siciliano di allora.... Per chi vuole divertirsi a ricostruire tutti i pezzi (non tutti illustrati in quanto alcuni già presenti in musei noti), senza dimenticare che si tratta di un ennesimo episodio sulle difficoltà di studiare materiale anche da ripostigli, quando non hanno tutti i crismi di integrità all'origine come ad esempio nel caso di un ripostiglio trovato intatto in scavo archeologico: Barello & Manent 2018i Il_ripostiglio_Scoglitti-Camarina_1938.pdf In ogni caso sarebbe utile mettere ordine su questi esemplari e conoscerli meglio, anche in comparazione con esemplari autentici. Buon lavoro !2 punti
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La BCE e le non meglio precisate varie istituzioni europee non hanno potuto imporre niente perchè non sono state nemmeno chiamate in causa, in quanto fin dall'inizio gli stati hanno deciso che la questione del cambio del contante delle ex-valute dovesse rimanere competenza degli stessi. Se proprio vogliamo tirare in ballo un'istituzione europea questa è il Consiglio, ovvero proprio l'assemblea dei capi di governo degli stati. Bello? Brutto? Giusto? Sbagliato? Possiamo discuterne quanto vogliamo, basta farlo con cognizione di dove sta la responsabilità delle cose. La mia opinione personale è che come in tutti i sistemi confederali o federali non è detto che ogni cosa debba essere per forza uniformata... per poi magari andarsi a lamentare come certi fanno che "l'Europa cerca di appiattire le culture dei popoli" e via farneticando. La disparità di trattamento in questo caso non mi pare un fatto catastrofico, dato che nella maggioranza degli stati ogni cittadino ha comunque avuto un lasso di tempo non certo breve per cambiare i suoi vecchi soldi in quelli nuovi. Se poi a distanza di decenni salta fuori all'improvviso qualche gruzzoletto (trovato a caso in giro, dimenticato da chissà chi... o magari tirato fuori dalle banche di Bananas dov'era stato depositato illegalmente) è tutt'altro discorso.2 punti
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Ciao @avgvstvs, era ovvio che se l'avevi postata c'era un motivo, io non me ne ero accorto ma effettivamente sembra così evidente ......visto che non ti esponi mai provo ad indovinare dove vuoi "andare a parare" mettiamo che sia veramente una"E", quella dopo potrebbe essere una "R" ? Sbaglio o ne abbiamo già viste di forma rettangolare?2 punti
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La particolarità di questo esemplare è, secondo me, la forma della "r" al rovescio che somiglia -da queste foto- ad una "E". Segni casuali? Effetto dell'inquadratura? Intanto, teniamola da parte...2 punti
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Quando parliamo di banconote così rare in fds il prezzo essenzialmente lo fa il venditore. Se trovi l’amatore tranquillamente 1000, come suggerisce PriamoB PS poi sarò strano io ma tutti quei soldi non li spenderei mai per una varietà che si riconosce solo con una lampada UV...2 punti
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acquistata forata.. che ho fatto restaurare perché tutto sommato non era messa male a livello di conservazione.. certo di questi tempi non l'avrei mai fatto.. errore di gioventù... mi è costato più il restauro che la moneta.. diciamo che ho fatto beneficienza per salvare il patrimonio dei beni culturali ?. Da notare che oltre al buco è stata ricostruita anche la "D", che in parte non c'era più e anche il puntino...è stato fatto proprio un bel lavoro. Peccato che, con la patina che ha messo su, quel foro ha patinato diversamente... quando era lavata era tutto omogeneo il colore. Il foro era netto e preciso... forse non è mai stato usato come ciondolo in quanto intorno al foro non c'era alcun graffio derivante da contatto con una catenina.. a meno che non sia stato usato un laccio.2 punti
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Fonti primarie per il periodo di Vittorio Emanuele III : MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1910-1911. Roma 1912.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1911-1912. Roma 1913.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1912-1913. Roma 1914.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1913-1914. Roma 1915.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione della Regia Zecca - 25 esercizi finanziari dal 1 luglio 1914 al 30 giugno 1939. Roma 1941.Istituto Poligrafico dello Stato2 punti
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Benvenuto anche a te @Baylon in questo salotto virtuale di biblionummofili entusiasti e incalliti … l'ambito che ti interessa è decisamente vasto e può essere approcciato a diversi livelli di approfondimento, dato il taglio "collaterale" della presente discussione comincerei proponendo un paio di opere gustose e particolari: Domenico Luppino / Stato e collezionismo: indagine sulla numismatica: dalle prove e progetti alle legende numismatiche italiane (1730-2002) E' un'opera molto originale che conduce dietro le quinte della produzione monetaria italiana contemporanea rivelando una ricchissima messe di notizie ed informazioni illuminanti, una lettura appassionante e arricchente… l'autore inoltre ha prodotto altri splendidi e originali volumi sulle prove ed i progetti di monete italiane, anche dei Savoia. Un'altra opera assai importante è: Michele Cappellari, Matteo Rongo, Simone Ascenzi / La Monetazione di Vittorio Emanuele III: raccolta legislativa commentata dal gennaio 1900 al dicembre 1947 Trattasi di una vera e propria bibbia conoscitiva della monetazione di Vittorio Emanuele III con tutti i riferimenti normativi attinenti alla monetazione, sicuramente indispensabile per gli appassionati della produzione del Re numismatico… Altri appassionati potranno sicuramente arricchire il quadro bibliografico del Regno concentrandosi sempre su opere più particolari e defilate, interessanti anche altri ambiti storici ed economici...2 punti
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E' vero, più che di una questione economica si tratta di una questione culturale, di sensibilità all'oggetto. Prima bisogna comprendere cosa c'è dietro la moneta, i suoi aspetti economici, artistici, culturali e politici, poi il resto vien da sé. Ogni monetazione può avere le sue attrattive: quella medievale italiana ti affascina soprattutto per gli aspetti legati alla ricca storia delle nostre città, mentre quella romana (che per gli antoniniani del III secolo ed i bronzi del IV secolo, può presentare prezzi ancora inferiori a quelli delle monete presentate da @Matteo95) ne offre delle ulteriori, così come altre tipologie monetali. Tornando all'aspetto economico, ricordo di aver avviato la mia collezione frugando nelle ciotole del mercatino del Cordusio e non credevo ai miei occhi di poter acquistare dei piccoli bronzi romani, tutto sommato decenti, dei veri e propri pezzi di storia, a sole cinquemila/diecimila lire. Saluti a tutti. Federico2 punti
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concordo con @gpittini e con gli altri : molto difficile giudicare dalle foto molto sgranate. Gli elementi da attenzionare sempre da ciò che si " interpreta" : Rispetto agli esemplari del Pautasso il naso della dea è un po' anomalo sembra schiacciato , in tutti gli esemplari censiti ha la caratteristica di essere più allungato. Anche la testa dell'animale/leone è anomala rispetto agli esemplari suddetti, in particolare criniera molto scarna e stilizzata quasi inesistente , testa che è diventata una linea di contorno L'aspetto più caratteristico è la legenda che non mi sembra assomigli a quelle dei conii del Pautasso : vedi immagini allegate. Potrebbe assomigliare alla 525b, Ma in questo caso la legenda ha un aspetto più curvo tale che la " I " finale sembra "incontrare" la testa dell'animale (466), " i" che nella moneta postata non si vede o meglio sembra intravvedersi fuori conio. Detto ciò la moneta potrebbe essere sicuramente genuina , ma visto che le immagini non aiutano potrebbe essere interessante sapere il diametro e in particolare il peso che potrebbe aiutare, confrontando con i pesi degli esemplari catalogati.. Altra nota nei falsi di cui sono a conoscenza non è presente ne il dritto ne il rovescio della moneta postata. Alberto2 punti
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Salute è da parecchio che non posto video di Daverio. Anzicchè vedersi un film è stupendo seguire questo studioso d'arte e storia in questo video Salutoni odjob1 punto
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Prima di postare altre monete, vorrei presentare un caso molto particolare, in questa mia monetina boliviana è stato praticato un "foro di zecca", e non uno buco qualsiasi fatto da un privato. Questo 5 centavos, coniato solamente nel 1883, a suo tempo era stato ritirato dalla circolazione perchè si confondeva con le monetine d'argento da 10 centavos, ma anzichè fonderli, furono perforati e rimessi in circolazione. L'operazione interessò la maggior parte delle monete coniate originariamente integre. Il foro è piuttosto ordinario e facilmente falsificabile, non ha una speciale orlatura, ma non c'e' nessun pericolo per i collezionisti, le stesse monete rimaste non perforate valgono molto di più. Bolivia 1883 - 5 centavos in rame/nickel zecca di Parigi (gr. 2,20 - 18 mm) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::1 punto
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Beh, una rondine non fa primavera (specie da quando non esistono più le mezze stagioni ? )... questo esemplare ci potrebbe essere utile nel caso escano altre monete più leggibili. Ricordo lettere rettangolari su esemplari dubbi (falsi?), di più non saprei. Nel frattempo sto facendo ordine nel mio archivio fotografico, se riesco a trovare qualcosa di interessante vi aggiornerò.1 punto
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DE GREGE EPICURI @Illyricum65Carissimo, grazie per l'Ercole di Vivaldi, che mi sono guardato e bevuto goccia a goccia, fino alla fine. Eccezionale! E incredibili quelle parti maschili cantate da donne, e femmnili da uomini, mai sentito niente di simile. Ma come lo hai trovato? Quanto alle monete, sono infinite. Manca ad esempio tutta la serie delle fatiche in Postumo, molto difficili da trovare anche in rete: ecco l'Idra di Lerna.1 punto
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Che dire l'Ambrosiana è un Museo spettacolare, ci trovi di tutto, sculture, quadri, monete, cimeli storici e tanto altro in un contesto indimenticabile.1 punto
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Il Carboneri è un riferimento fondamentale per la numismatica italiana contemporanea, dovrebbe essere noto a tutti gli studiosi e i collezionisti del Regno e degli stati preunitari, tra l'altro è presente in formato digitale anche nella biblioteca del forum, cosa che permette anche ai più giovani desiderosi di maggiore approfondimento di approcciarlo e apprezzarne l'importanza, poi se ci si scopre dei biblionummofili si può pensare anche di acquistarlo quando si riesce a reperirlo, tutto sommato non costa neanche tanto…1 punto
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Pensierino della sera per il giovane che ci legge, c’e’ sempre in ogni ricerca, più o meno grande, una questione di metodo. Se vuoi studiare una zecca come prima cosa dovresti leggere e consultare tutta la bibliografia esistente. In poche parole ti servono almeno uno di questi due testi dove troverai ogni fonte, una l’opera in due volumi di Lucia Travaini “ Le zecche italiane fino all’Unita’’ o se vuoi spendere meno di Bernardino Mirra “ Bibliografia Numismatica Italiana “, di questo libro c’è anche un Quaderno di Lamoneta con gli aggiornamenti fino a poco tempo fa.1 punto
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Bellissima idea Mario!! Davvero complimenti! Video molto interessanti e ampiamente divulgativi! Michele1 punto
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Un'altra moneta da ciotola del XVII° secolo. Il foro è dell'epoca, sicuramente praticato sulla moneta da qualche devoto per poter essere indossata, me lo fa ipotizzare la presenza di San Giorgio, patrono di Ferrara. Stato Pontificio - Clemente X° zecca di Ferrara 1676 Mezzo baiocco in rame (gr. 6,50 - 28 mm)1 punto
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Le banconote francesi, al secondo posto dopo le italiane sono le mie preferite. Hanno dei disegni e colori meravigliosi e come tu stesso ci hai illustrato, ogni banconota richiede non poche parole per descriverla.1 punto
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Per chiudere il trittico sui soldati di Roma iniziato con i Legionari di Cesare e con quelli imperiali mi sembra doveroso ricordare brevemente i “Legionari” di mare e di fiume , anche se il termine Legionario non si appropria esattamente ad un militare di mare e fiume , e' pur vero comunque che anche i marinai furono soldati di Roma , quindi rientrano a pieno diritto tra i militari , non per nulla almeno due Legioni romane imperiali , come abbiamo visto nel Post sui Legionari imperiali , furono formate da marinai . Tralasciando il periodo repubblicano in cui Roma fondo' sia la marina militare al tempo della prima guerra punica , sia le basi dell' Impero , vediamo come era formata la forza di mare e di fiume come ci viene tramandata dalla Notitia Dignitatum , un documento civile e militare redatto da un anonimo e attribuito dagli storici ad un periodo compreso tra la fine del IV secolo e gli inizi del V . La vera storia della marina militare di Roma nasce con Ottaviano subito dopo Azio e si evolve fino al V secolo . La Notitia Dignitatum ci rende nota la dislocazione e l' elenco delle flotte romane come erano nei primi due/tre decenni del V secolo quando nella parte occidentale dell' Impero regnava Valentiniano III , suddividendole per zone : Danubiane , Occidentali e Orientali , di cui la maggior parte erano fluviali , mentre la flotta britannica dal 410 , anno dell' abbandono della Britannia , al tempo di Valentiniano III non navigava piu' intorno all' isola . Classis Africana Commodiana Herculea Flotta africana istituita da Commodo nel 186 , secondo quanto ci riferisce la Storia Augusta . Fu creata per mettere al sicuro i rifornimenti di grano a Roma provenienti dall' Africa proconsolare . Classis Alexandrina Con base principale ad Alessandria d' Egitto oltre ad alcune basi sul Nilo , la Classis Alexandrina controllava la parte orientale del Mediterraneo . Venne formata da Augusto nel 30 a.C. e per aver dimostrato il proprio appoggio ad Ottaviano nella guerra civile , ricevette il titolo di Augusta , divenendo così la Classis Augusta Alexandrina . Durante la guerra civile del IV secolo tra Costantino I e Licinio , quest' ultimo poté schierare 80 triremi provenienti dalla Classis Alexandrina . Classis Britannica La Classis Britannica aveva il compito di controllare le acque tra le province romane della Gallia e della Britannia . Questa flotta svolse un ruolo importante nell' invasione della Britannia da parte dell' Imperatore Claudio . La flotta era inizialmente di stanza a Portus Itius , forse l' attuale Boulogne-sur-Mer , detta anche Gesoriacum o Bononia , nella Gallia settentrionale . Con la dinastia dei Flavi venne resa permanente spostandola nell' 85 a Portus Dubris , attuale Dover , con basi aggiunte anche a Portus Lemanis , attuale Lympne e Anderitum , attuale Pevensey . Sotto il governatorato di Giulio Agricola , la Flotta britannica circumnavigò la Scozia e nell' 83 attaccò la costa orientale della Scozia e l' anno dopo raggiunse le isole Orcadi . Dopo la vittoria di Costanzo Cloro del 296 sull' usurpatore Alletto , sembra che la base principale della flotta sia stata spostata a Rutupiae , attuale Richborough . La flotta britannica viene ritirata nel 410 insieme alle ultime Legioni presenti sull' Isola . Classis Germanica Detta anche Classis Augusta Germanica Pia Fidelis , la Classis Germanica fu istituita da Augusto nel 12 a.C. . Era di stanza a Castra Vetera , attuale Xanten , ma fu spostata da Claudio nel 50 a Colonia Agrippinensis , attuale Colonia . Aveva il compito di pattugliare il fiume Reno , i suoi affluenti e il Mare del Nord . Di fondamentale importanza logistica , trasportava anche truppe e armamenti al di là di quello che per i Romani era il confine per antonomasia , il fiume Reno . Tra i prefetti a capo della Classis Augusta Germanica Pia Fidelis risulta da un'epigrafe anche il nome di Publio Elvio Pertinace , Imperatore dal 192 al 193 . Vi fu anche un certo Marco Pomponio Vitelliano . Classis Libyca Detta anche Classis Nova Lybica aveva il compito di pattugliare le coste libiche . Le fonti la menzionano per la prima volta intorno al 180 sotto l' Imperatore Marco Aurelio o più probabilmente sotto Commodo . Di questa flotta potrebbe essere poi stato Praefectus classis un certo Clodio Lucifero . Classis Mauretanica Di stanza a Iol Cesarea Mauretaniae , attuale Cherchell in Algeria , la Classis Mauretanica aveva il compito di pattugliare lo stretto di Gibilterra in particolare , ma anche le coste del Mediterraneo sud-occidentale , le coste della Mauretania e della Spagna meridionale . Questa flotta era un distaccamento della Classis Alexandrina . La sua comparsa si fa risalire al 40 circa sotto Caligola o più probabilmente sotto Claudio dopo la costituzione della regione in Provincia , probabilmente come Vexillationes di altre flotte permanenti . Divenne flotta permanente dopo il 176 con Marco Aurelio . Classis Moesica La Classis Moesica era il completamento naturale della flotta del Danubio insieme a quella pannonica . Sede principale della flotta a partire da Domiziano fu Sexaginta Prista ,"città delle sessanta navi" , più tardi sotto Traiano dopo la conquista della Dacia , fu Noviodunum . Altre sedi della flotta mesica nel corso dei secoli furono : Novae , Dinogetia , Carsium , Troesmis , Barbosi ,Independenta , Tomi e Histria . Pattugliava il basso corso del Danubio e i suoi affluenti e dal 41, il Mar Nero settentrionale con distaccamenti a Olbia Pontica e Chersonesos Taurica . Classis Pannonica Fu istituita negli anni 35 - 33 a.C. dopo le campagne in Illirico di Ottaviano , ma fu stabilmente operativa dal 9/10 dopo la fine della grande ribellione dalmato - pannonica . Lo storico Tacito racconta che nel 50 era presente una flottiglia a guardia del Danubio , subito dopo la caduta di Vannio , re di Marcomanni e Quadi . Riorganizzata sotto la dinastia Flavia , prese il nome di Classis Flavia Pannonica . L a flotta aveva il controllo del medio corso del Danubio , da Carnuntum a Taurunum , poco a nord di Singidunum , l'attuale Belgrado , con sedi anche a Brigetio , Aquincum , Lussonium , Lugio e Malata ; del fiume Sava con sedi a Siscia e Sirmio ; del fiume Drava con basi a Poetovio , almeno nel I secolo e Mursa . Classis Pontica Di stanza a Trapezus , attuale Trebisonda , la Classis Pontica pattugliava il Mar Nero meridionale e orientale . Istituita da Augusto nel 14 a.C. , operò stabilmente solo a partire dal principato di Nerone . Sembra infatti che dopo una spedizione nel Chersoneso Taurico , attuale penisole di Crimea , nel 57 , venne istituita una nuova flotta permanente a presidio e pattugliamento del Pontus Euxinus : la Classis Pontica utilizzando anche navi appartenute al precedente regno di Traciaannesso nel 46 da Claudio . Classis Syriaca Detta anche Classis Syriaca Seleucena , fu istituita nel 63 a.C. da Gneo Pompeo Magno per debellare i pirati della Cilicia , che rendevano insicure per i commerci le acque orientali del Mediterraneo e del mare Egeo ; diventò operativa come flotta stabile sotto l' Imperatore Vespasiano nel 70 o forse già sotto Tiberio , al tempo dell' allora governatore di Siria , Gneo Calpurnio Pisone . La flotta era di stanza a Seleucia Pieriae , attuale Samandağ in Turchia . Naturalmente l' argomento cosi' trattato e' breve e molto sintetico , ristretto alle basi marittime situate nelle varie zone dell' Impero , per avere un quadro completo della marina militare di Roma dagli inizi fino alla fine dell' Impero occidentale , consulatre i seguenti link : https://it.wikipedia.org/wiki/Marina_militare_romana http://www.romaeterna.org/roma/forzenavali.html1 punto
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Io personalmente lo farei iniziare con il Regno Longobardo e lo farei cessare nella parte centrale del XV secolo, con la fine della "Guerra dei cent'anni"1 punto
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Ritorno sull’appunto che fai, con alcune considerazioni: in quel periodo vigeva il “Gold Standard”, la moneta d’argento era considerata frazionale, e quindi bisogna considerare solo la moneta aurea; se fosse vero che in quel periodo l’oro valesse più del nominale ( rispetto la carta) non sarebbe certo qurst’ultima preferita al metallo. Per chiarezza riporto un passo del libro di Carlo Maria Cipolla “ Le avventure della Lira” ed Il Mulino 1975 che a pag 97 afferma: 11. …. Torniamo al filo conduttore della nostra storia. Nel 1862 – si è visto prima – la parità aurea della lira era di grammi 0,29032258 di fino, il che equivale a dire che un grammo d’oro fino valeva L. 3,44. Questo prezzo rimase invariato fino al 1866. L’introduzione del corso forzoso fece comparire un aggio a favore dell’oro, cioè a dire il prezzo dell’oro salì al di sopra della quota di L.3,44 al grammo. Nel 1873 il prezzo era di L. 3,97 in valuta cartacea. Grazie ad una accurata indagine del nostro Istituto Centrale di Statistica noi siamo in grado di seguire bene le vicende di questo prezzo da quegli anni lontani ad oggi. Dal 1873 il prezzo dell’oro tende progressivamente a diminuire sino all’abolizione del corso forzoso. Nel 1883 il prezzo è di L. 3,43 al grammo, nel 1884 è di L. 3,42 nel 1885 è di L. 3,44 e nel 1886 è ancora di L. 3,42. L’insuccesso dell’operazione per il ripristino della convertibilità dei biglietti ed il ritorno ad un corso forzoso di fatto riportano il prezzo dell’oro al rialzo. All’indomani della crisi bancaria del 1893, un grammo d’oro si paga L.3,76. La quota rimane alta durante gli anni dell’impresa etiopica; poi dal 1899 comincia di nuovo a discendere. Il risanamento della circolazione monetaria e lo sviluppo economico generale del Paese rafforzano la Lira. Tra il 1903 ed il 1910 il prezzo dell’oro fluttua tra le 3,40 e le 3,44 lire al grammo. E’ il periodo della “carta che fa premio sull’oro” il periodo che i nostri padri ricordavano con tanta nostalgia. Tra il 1911 ed il 1914 la lira cede lievemente, nel 1914 il prezzo di un grammo d’oro è ancora di L. 3,48. Quanto sopra esposto dall’ ottimo C.M. Cipolla si rileva che l’oro contenuto, per esempio in una moneta da 100 Lire di peso di gr 32,25 e di fino pari a gr. 29,025 Nel 1866 valeva lire 99,2655 ( 29,025 x 3,44) Nel 1876 valeva lire 115,2293 ( 29,025 x 3,97) Nel 1883 valeva lire 99,55575 ( 29,025 x 3,43) Nel 1893 valeva lire 109,134 ( 29, 25 x 3,76 ) Nel 1903 valeva lire 98,685 ( 29,025 x 3,40) Considerando i valori/date su esposti, si comprende abbastanza bene il perché ci furono tirature auree, in certi anni abbondantissime, ed in altri scarse. Comunque resta il fatto che l’inizio del XX secolo, in Italia, la carta ebbe, per non molti anni, aggio sull’oro, si pagava una piccola commissione ( in banca) per cambiare l’oro in carta. Spero di essere stato abbastanza esaustivo sui dubbi che ha Mr. Coin , poi sempre disponibile al dialogo, se quanto hai affermato, non sia solo un tuo personale ( rispettabile) pensiero, ma dimostrabile con dati di fatto storici e statistici. Saluti TIBERIVS1 punto
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Ciao a tutti, ciao @Poemenius Se ho capito bene è una ditta tedesca che si é spostata a Riga e pubbica in Spagnolo... ? Ad occhio direi che è una cosa un po' fumosa, sembra siano specializzati a farsi pagare per contenuti che sono liberi, come le tesi di laurea. Editorial Académica Española is a trademark of: International Book Market Service Ltd. Business address: Brivibas gatve 197, LV-1039, Riga, Latvia, European Union Email: [email protected] Guarda poi qui: https://en.wikipedia.org/wiki/OmniScriptum Business practices Omniscriptum's business practices have been questioned for profiting by the sale of unacclaimed works and for insufficiently disclosing that content is available elsewhere. In November 2009 an article in the Swiss newspaper Berner Zeitung described Omniscriptum's practices as questionable. Servus, Njk1 punto
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Assolutamente d'accordo... anche se nella mia collezione gli esemplari di monete forate latitano. Per restare nell'ambito delle monete mondiali contemporanee, il mio modesto contributo in tema si limita a questo piccolo tondello iraniano (credo di epoca cagiara) in argento, di appena mm. 16 di diametro, tanto sottile (appena gr. 0,85 di peso) quanto difficile da fotografare. La parte fortemente consunta da ore 6 ad ore 9 al diritto (e specularmente, al rovescio) mi fa pensare (con uno sforzo di immaginazione, lo ammetto, piuttosto ardito) che potesse essere parte, insieme ad altre monetine, di una collana, sul modello degli ornamenti nuziali diffusi in area ottomana. P.S. Già che ci sono, ne approfitto (in maniera piuttosto sfacciata) per chiedervi: come la classifichereste? Al rovescio mi pare di riconoscere la data 1316, con il numero ٦ appena sotto la coda del leone...1 punto
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si ma è più un "amo" perché non è scritta proprio così, c'è un riferimento all'"alto" e una dissertazione in merito.. l'articolo è molto piacevole https://www.academia.edu/2380676/Morten_Axboe_and_Anne_Kromann_DN_ODINN_P_F_AUC_Germanic_Imperial_Portraits_on_Scandinavian_Gold_Bracteates1 punto
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Avv. Francesco Pandolfi - Il presupposto per l'esenzione Iva in caso di importazione di oro da investimento in Italia è il seguente: la persona interessata deve essere in grado di produrre una dichiarazione in sede doganale attestante i requisiti per l'esenzione stessa. Nel caso manchi tale dichiarazione, l'imposta sul valore aggiunto va pagata. A questo punto è bene avere un cenno su che cosa è esente. Lo spiega l'art. 10 D.P.R. n. 633 del 26.10.1972, che contempla varie fattispecie e situazioni, tra le quali anche quella relativa alle cessioni di oro da investimento comprese quelle rappresentate da certificati in oro, alle transazioni su oro in lingotti o placchette, alle monete d'oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi coniate dopo il 1800, alle altre monete d'oro anche non aventi le caratteristiche delle precedenti. Abbiamo accennato a che cosa può fare l'Ufficio delle Dogane. Dal punto di vista del contribuente, un ricorso fine a se stesso può non bastare (cfr. Comm. Tributaria provinciale Como Sez. 1, sentenza n. 207 dell'11.07.2017): egli deve invece aver cura di fornire la prova dell'esistenza di una dichiarazione in sede doganale che attesti l'esistenza dei requisiti per l'esenzione dal regime Iva, secondo la disciplina dettata dall'art. 10 sopra menzionato (come posto dall'art. 68 lett. c DPR n.633/72 prevedendo tale attestato per l'oro da investimento). In pratica [Torna su] La prova che bisogna dare con questo ricorso è la seguente: aver sdoganato l'oro secondo le formalità previste dalla legge citata. Altre informazioni su questo argomento? Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi 3286090590 [email protected] Data: 13/06/2018 19:35:00 Autore: Francesco Pandolfi Sei un soggetto esente ?...no, quindi devi pagare1 punto
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Guinea, 5 sylis 1971, alluminio, km 45. Il syli sostituì il franco guineano dal 1971 al 1985. al dritto busto di Almamy Samory Touré ; sovrano africano nato nel 1830 nel villaggio di Sanankoro in Guinea al rovescio: valore e motto TRAVAIL-JUSTICE-SOLIDARITE (lavoro, giustizia, solidarietà) e LE 1er MARS 1960 , data della creazione della moneta nazionale e della Banca della Repubblica di Guinea.1 punto
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Grazie @clairdelune , effettivamente gli antichi , almeno quelli delle classi piu' abbienti , avevano il culto degli antenati , vedi ad esempio le maschere funebri , ma anche di loro stessi in vita , un po' come accadeva un tempo , chi poteva permetterselo si faceva dipingere un quadro con la propria immagine . Nei busti raffigurati viene messa in evidenza ogni minimo particolare del volto , indice di una grande abilita' degli scultori e della accondiscendenza del soggetto - Un saluto1 punto
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Stiamo con te vedendo ormai da tempo le monete di Modena, e che monete poi, grazie quindi per la divulgazione delle stesse e per portarci con mano nel mondo di questa importante e significativa zecca. Veramente fantastico lo stemma...1 punto
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I libri sono poi tutto, però bisogna poi orientarsi, avere dei fari, io non lo sono, però dal forum puoi già imparare molto, c'è una discussione monstre qui dove c'è tutto con un grandissimo bibliofilo. Anche io ho avuto un mentore bibliofilo e ce l'ho ancora, sono persone queste fondamentali nelle proprie conoscenze, e' sul forum e ci sta leggendo. Mi ricordo quando mi disse una moneta, un libro, al momento capivo poco, ora dico al giovane, se puoi, perché i libri costano anche, una moneta tre libri. La stessa persona mi disse un giorno perché non cerchi con chi ci sta di fare un semplice giornalino per tutti, divulgativo, dopo un po' nacque il Gazzettino del Cordusio, in fondo ci sono sempre dei mentori che pragmaticamente e oggettivamente sanno cogliere e indirizzare le energie e sanno farle sviluppare, sono persone rare, ma ci sono ancora e oggi, checche' se ne dica, ci vogliono persone che abbiano la memoria storica e sappiano anche leggere come si muove o non si muove la nostra numismatica. Dedicato al giovane che apprezzo che sta leggendoci e che in area euro promette bene come altri che sono in quell'ambito a cui magari domani vorrei dare un altro consiglio indubbiamente fondamentale.1 punto
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Anche io bramo ...prima o poi ...ho avuto però modo di consultarla per delle ricerche, indubbiamente da avere, finanze permettendo, perché ti apre un mondo straordinariamente affascinante per chi ama come me raccontare, e in questa opera ci sono le storie, le storie più incredibili delle monete e che monete ...1 punto
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Buonasera cari biblionummofili, complimenti per l'interessante discussione, cosa consigliate per il periodo del Regno d'Italia ?1 punto
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@dabbene… ecco un'opera capitale che purtroppo ancora non possiedo e che bramo non poco, lavoro non solo di grande rilevanza scientifica ma anche didattica in quanto permette di decifrare e spiegare la componente epigrafica delle monete, le legende monetali erano sempre scritte in un latino fortemente compendiario, irto di abbreviazioni e di riferimenti a motti e stilemi cari alle varie dinastie o autorità emittenti...poi è anche un'opera di colui che considero il mio mentore e ispiratore principale in ambito numismatico quindi vi è anche un aspetto affettivo che mi lega alla sua produzione… parlando di affettività è proprio ad una sua opera che sono particolarmente legato, forse una delle opere più particolari e originali della numismatica italiana, mi riferisco a "Gli assedi e le loro monete", in tre volumi ponderosi, opera ricchissima di fascino e sapore storico nonostante il riferimento a situazioni storiche sostanzialmente drammatiche e tragiche come gli assedi con il loro carico di violenza e sofferenza diffusa, ma la magia di Traina è quella di condurre con garbo il lettore in vicende dure e difficili ricostruendo in dettaglio momenti apparentemente secondari eppure vitali come la produzione monetaria in condizioni estreme… a mio parere un'opera preziosissima degna di figurare nelle più serie biblioteche numismatiche.1 punto
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Salve a tutto il forum partecipo anche io a questa simpatica discussione con l'unica moneta bucata che ho in collezione. Mezzo rublo 1913 Nicolas II impero russo1 punto
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Si è Antiochia Syria quando c' e DELDA E E SC , 99,9 % è lei. Comunque svelo l'arcano, io ci ho lavorato parecchio pur avendo il McAlee. Imperatore SEVERO ALESSANDRO coniata nel 221-222 come Cesare sotto ELAGABALO. McAlee 822b very rare. È b in quanto al rovescio non è presente una stella in alto. Due tipologie con testa nuda e due con testa nuda ma corazzato è drapeggiato. Poi ha coniato come Augusto è poi come Imperatore.1 punto
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Ho in collezione il pezzo da 50 di questa serie.... abbastanza disastrato ma mi venne offerto al facciale e non volli farmelo sfuggire. Si tratta di una banconota di fattura francese, realizzata con la carta velina tanto apprezzata oltralpe e tanto facile a rovinarsi. Piccola annotazione: i biglietti emessi dalla Bank deutscher Länder sono tuttora convertibili in euro quindi, per quanto straccetto, un minimo di valore lo conserva.1 punto
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Sì, infatti, chiedevano 1650 euro, ora che è sta chiusa si pò anche mettere il link https://www.ebay.it/itm/REPUBBLICA-ITALIANA-COLLEZIONE-COMPLETA-DI-BANCONOTE-SU-ALBUM-NUOVO/332993946478?hash=item4d87fc636e:g:zbsAAOSwD1pcRNrD petronius1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2015 BNDR Tiratura: 995.000 Conservazione: SPL Località: Amsterdam (Olanda) ..e finalmente anche questa; è pazzesco che sia stata trovata in Olanda e non in Italia...non ho parole.. Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2018 A Tiratura: 3.966.000 Conservazione: qFDC Località: Padova1 punto
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Buonasera a tutti gli utenti del forum. Magliocca 290 Ferdinando IV di Borbone Carlino da 10 Grana 1798 Taglio liscio Note: Segni di incussione al rovescio e ultima cifra della data ( 8 ) ribattuta. Comunissimo in bassa conservazione...... Raro da SPL in su. .... alla prossima condivisione.1 punto
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