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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/05/19 in tutte le aree

  1. Generalmente, quando si pensa a un ripostiglio, subito la mente corre a immagini di repertorio di grandi depositi... vasi ceramici spaccati con migliaia di monete che fuoriescono e simili. Certo, molti sono i ripostigli di questa tipologia, ma non tutti sono così. Esistono anche dei depositi "small-size" composti da poche centinaia di pezzi o addirittura di qualche decina se non di meno! Ed ecco il caso, un piccolissimo deposito di soli 9 pezzi: 4 denari e 5 antoniniani (di buona lega) rinvenuti a Barlby, nel distretto di Selby nel North Yorkshire nel 2012. Il deposito è completamente censito nel sito del PAS e registrato con la sigla YORYM-70C2F3. Al termine dell'iter di dichiarazione di TREASURE CASE è stato dichiarato non di importanza nazionale e quindi di non interesse museale ed è stato restituito al ritrovatore che, l'ha poi immesso nel mercato numismatico come consentito dalla normativa inglese. La foto delle monete allo stato di ritrovamento è la seguente: E questo è il catalogo dei pezzi: 1. A base silver denarius of Elagabalus dating to the period AD 210 - 222 (Reece Period 10). VICTORIA AVG reverse type depicting Victory flying left holding wreath. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP ANTONINVS PIVS AVG Obverse Description: Laureate and draped bust right Reverse Inscription: VICTORIA AVG Reverse Description: Victory flying left holding wreath Mint Mark: - Die Axis: 12 Dimensions: Diameter: 18.5mm; Weight: 2.4g Reference: RIC IV, pt.2, p.38, no.161. 2. A base silver denarius of Severus Alexander dating to the period AD 222 (Reece Period 11). PM TR P COS PP reverse type depicting Mars standing left holding olive branch and reversed spear. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP C MAVR SEV ALEXAND AVG Obverse Description: Laureate and draped bust right Reverse Inscription: PM TR P COS PP Reverse Description: Mars standing left holding olive branch and reversed spear Mint Mark: - Die Axis: 6 Dimensions: Diameter: 19.1mm; Weight: 2.6g Reference: RIC IV, pt.2, p.71, no.7. 3. A base silver denarius of Severus Alexander dating to the period AD 231 - 235 (Reece Period 11). IOVI PROPVGNATORI reverse type depicting Jupiter left hurling thunderbolt. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP ALEXANDER PIVS AVG Obverse Description: Laureate, draped and cuirassed bust right Reverse Inscription: IOVI PROPVGNATORI Reverse Description: Jupiter left hurling thunderbolt Mint Mark: - Die Axis: 12 Dimensions: Diameter: 19.3mm; Weight: 1.9g Reference: RIC IV, pt.2, p.88, no.235. 4. A base silver denarius of Maximinus dating to the period AD 235 - 236 (Reece Period 11). FIDES MILITVM reverse type depicting Fides standing left with two standards. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP MAXIMINVS PIVS AVG Obverse Description: Laureate and draped bust right Reverse Inscription: FIDES MILITVM Reverse Description: Fides standing left with two standards Mint Mark: - Die Axis: 12 Dimensions: Diameter: 20.7mm; Weight: 2.1g Reference: RIC IV, pt.2, p.140, no.7a. 5. A base silver radiate of Gordian III dating to the period AD 241 - 243 (Reece Period 12). LAETITIA AVG N reverse type depicting Laetitia standing left holding wreath and anchor. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG Obverse Description: Radiate draped and cuirassed bust right Reverse Inscription: LAETITIA AVG N Reverse Description: Laetitia standing left holding wreath and anchor Mint Mark: - Die Axis: 6 Dimensions: Diameter: 23.3mm; Weight: 3.9g Reference: RIC IV, pt.3, p.25, no.86. 6. A base silver radiate of Trebonianus Gallus dating to the period AD 251 - 253 (Reece Period 12). Uncertain reverse type. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP CAE C VIB TREB GALLVS AVG Obverse Description: Radiate draped and cuirassed bust right as seen from behind Reverse Inscription: Illegible Reverse Description: Illegible Mint Mark: - Die Axis: - Dimensions: Diameter: 20.6mm; Weight: 2.6g Reference: 7. A base silver radiate of Gallienus dating to the period AD 253 - 260 (Reece Period 12). VICT GALLIENI AVG reverse type depicting Emperor advancing right with spear and shield trampling captive. Mint of Milan. Obverse Inscription: GALLIENVS PF AVG Obverse Description: Radiate draped and cuirassed bust right Reverse Inscription: VICT GALLIENI AVG Reverse Description: Emperor right with spear and shield trampling captive Mint Mark: - Die Axis: 6 Dimensions: Diameter: 21.2mm; Weight: 2.1g Reference: Cunetio, p.106, no.754. 8. A base silver radiate of Postumus dating to the period AD 260 - 269 (Reece Period 13). [F]IDES M[ILI]TVM reverse type depicting Fides standing left holding standards. Principal mint of Gaul. Obverse Inscription: IMP C P[OSTV]MVS PF AVG Obverse Description: Radiate and draped bust right Reverse Inscription: [F]IDES M[ILI]TVM Reverse Description: Fides standing left holding standards Mint Mark: - Die Axis: 12 Dimensions: Diameter: 20.3mm; Weight: 2.8g Reference: RIC V, pt.1, no.121; Cunetio, p.97, no.446. 9. A base silver radiate of Valerian I dating to the period AD 253 - 260 (Reece Period 12). SALVS AVGG reverse type depicting Salus standing left feeding snake at alter and holding vertical sceptre. Mint of Rome. Obverse Inscription: IMP C P LIC VALERIANVS AVG Obverse Description: Radiate draped and cuirassed bust right Reverse Inscription: SALVS AVGG Reverse Description: Salus left feeding snake at alter and holding vertical sceptre Mint Mark: - Die Axis: 12 Dimensions: Diameter: 22.6mm; Weight: 2.5g Reference: Cunetio, p.143, no.2386 Il termine di chiusura del ripostiglio è riconducibile al regno di Postumo, probabilmente attorno alla fine del 261 inizi del 262 in quanto il pezzo di Postumo, che chiude il ripostiglio, risale alla 1 serie, 3 fase (datata dall'inizio alla fine del 261). Il piccolo numero di pezzi fa pensare a un gruzzoletto trasportato dal proprietario e occultato in emergenza in maniera intenzionalmente temporanea. Poi abbandonato per qualche accadimento successo al proprietario medesimo (morte? trasferimento? ...?). Un'altra ipotesi potrebbe far pensare a un principio di deposito interrotto pressoché sul nascere sempre per qualche imprevisto capitato al proprietario. Nel 261 i denari erano pressoché spariti dal flusso circolante soppiantati ormai dai radiati e quei pochi che si trovavano venivano sottratti e tesaurizzati quindi ritengo sia difficile che si tratti di un gruzzoletto ottenuto a pagamento di qualcosa e poi perso. I pezzi di Postumo e Gallieno non presentano segni particolari di usura da circolazione ma unicamente la mancanza di due frammenti (Postumo) e un rovescio stanco (Gallieno) il che fa pensare a una ridotta permanenza in circolazione (il Postumo può essersi frammentato nel corso del tempo per cause meccaniche quali lavori agricoli del fondo). Mentre i denari risultano più consunti, segno di maggior permanenza in circolazione. Per un attimo ho accarezzato l'idea di acquistare tutto il ripostiglio, ma il venditore ha deciso di spezzare il tutto in tre distinti lotti, due pezzi singoli e un piccolo lotto di 7 esemplari e alla fine sono riuscito a inserire in collezione solamente due esemplari: - il numero 2 del catalogo: "denarius of Severus Alexander - RIC IV, pt.2, p.71, no.7." - il numero 4 del catalogo: "denarius of Maximinus - RIC IV, pt.2, p.140, no.7a." E alla fine non mi è andata neppure male perché in ogni caso... il ripostiglio "completo" non l'avrei mai avuto dato che il terzo lotto conteneva un intruso al posto dell'antoniniano di Gordiano III: In ogni caso è evidente e apprezzabile il lavoro di pulizia certosino fatto sui singoli pezzi! E ora, come al solito, a voi la parola!
    3 punti
  2. Io sono un po’ tradizionalista, e quindi metto ora un “ monumento “, da qui si può partire a capire, raccontare, spiegare le monete con motti, imprese, legende, grande opera di Mario Traina.
    3 punti
  3. sì... ma al di là di chi sia o chi non sia... semplicemente non appartiene al ripostiglio! e qui, ancora una volta, è sempre fondamentale il lavoro di ricerca da condurre prima di procedere con un acquisto di monete dichiarate "da hoard registrato": reperire cataloghi, report, immagini presenti in bibliografia, passaggi commerciali precedenti ecc ecc
    3 punti
  4. Assolutamente no. Il fascino di Ercole ha contaminato anche gli artisti del Rinascimento Parco di Bomarzo - Ercole squarta Caco. Alle influenze di Ercole nel Rinascimento hanno dedicato anche mostre. http://www.artsblog.it/post/6731/ercole-il-fondatore-dallantichita-al-rinascimento-a-brescia-un-percorso-nella-storia-dellarte Compositori di musica classica gli hanno dedicato brani E’ comparso su dollari USA del 1830 E pure vola nei cieli moderni Hercules Loockheed C 130 Lo vediamo anche al cinema come cartone animato Hercules, Walt Disney, 1997. O in TV/DVD: E anche in tempi moderni lo vediamo raffigurato su monete nelle sue Mitiche Fatiche Gibraltar, 2 Pounds, 1997 ELIZABETH II-GIBRALTAR 1997 Crowned youthful bust of Queen Elizabeth II right . THE LABOURS OF HERCULES . 2 / POUNDS Hercules strangling the Nemean Lion Reeded edge Brass outer ring, Copper-Nickel center, 12.00g, 29mm Mintage: Unlisted KM 755 https://www.beastcoins.com/Topical/Hercules/Hercules.htm Per cui dopo 2500 anni il fascino esercitato da Ercole continua a manifestarsi… Ciao Illyricum
    3 punti
  5. N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €
    3 punti
  6. Cari amici, vi vogliamo comunicare la nascita di un nuovo strumento divulgativo realizzato dal Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio. Si tratta di una ulteriore proposta e opportunità che si trova su un nuovo canale youtube dal titolo " Monete e numismatica Quelli del Cordusio ". La spiegazione di cosa rappresenta la trovate nel sottotitolo dello stesso canale ed è : " Raccontiamo e vediamo insieme monete e medaglie, divulghiamo la loro storia, cosa rappresentano e cosa ricordano ". Quindi vedrete già 4 video di prova e di esempio che raccontano e fanno vedere monete dalle storie interessanti. Questo nuovo canale youtube affianca quello già esistente e che rimane per i video dei nostri eventi e conferenze denominato " Quelli del Cordusio Gruppo Numismatico ". Questo ulteriore mezzo divulgativo si unisce a quello della realizzazione dei Gazzettini di Quelli del Cordusio, sia in cartaceo che in digitale. Il quarto e nuovo numero del Gazzettino ha avuto apprezzamenti e consensi e si spera che tutte queste iniziative e idee possano portare nuovi entusiasmi, passioni, interesse per la nostra numismatica. Di certo la nostra azione è e sarà sempre in funzione degli altri, della collettività. Ci auguriamo che ci sia un vostro sostegno a questa ulteriore nuova iniziativa, non solo vedendo questi video, ma anche inviandone di vostri in modo che si possa valutarli e pubblicarli. Per chi volesse cimentarsi può contattarci alla solita mail [email protected] Alleghiamo il link del nuovo canale su youtube : https://www.youtube.com/channel/UCAKbdRcMho3IJwDgKcSwezQ?view_as=subscriber Magari più avanti entreremo più nel dettaglio del tutto....per il momento buona numismatica a tutti ! Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio
    2 punti
  7. Recentemente su questo forum ho letto diversi messaggi nei quali vi era scritto che la ragione principale per cui i giovani non si avvicinano alla numismatica è quella economica... personalmente ritengo che questo, suppur innegabile e palese sia la difficile situazione economica generale delle famiglie italiane, non sia vero. Ho deciso per questo di creare una discussione (era già da tempo che l'avevo in mente) rivolta ad un potenziale giovane neofita, ma non solo, nella quale presentare una potenziale ed ipotetica collezione di monete medievali ottenibile con un ridotto budget economico, col fine di dimostrare come medioevo non sia sempre sinonimo di costoso in ambito numismatico. Di seguito verrano presentate una serie di monete esitate all'asta nell'ultimo anno entro i confini europei, in buona conservazione, che sono state aggiudicate a meno di 50 € ( ovviamente coi diritti ed eventuali spese di spedizione questa cifra potrebbe essere leggermente superata). Sono tutti pezzi ricchi di storia, di arte, di spunti interessanti che aspettano solo di essere approfonditi .. Ovviamente queste sono solamente a titolo d'esempio, ci sono altre centinaia di possibili esemplari che possono rendere bene l'idea... N°1 GENOVA - Repubblica (1139-1339) - Denaro - Castello - R/ Croce patente - (MI g. 0,8) CNI 1/69; MIR 16 Ottimo argento; FDC Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1054 aggiudicato a 35 €. N°2 PAVIA - Ottone III (983 - 1002) - Denaro - Ar - 16 mm. 1,22 gr. Near Very Fine Ex Asta Savoca 9th Blue Auction del 25/08/2018 lotto 2103 aggiudicato a 22€. N°3 ANCONA -Repubblica, metà del XIII sec. - Denaro. - Æ. gr. 0,69 Dr. DE ANCONA, Croce patente. Rv. PP S QVI - RI - A, Lettere C V S disposte attorno a globetto. BB Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 233 aggiudicato a 10€ N°4 MILANO - Seconda Repubblica (1447-1450) - Grosso - Croce - R/ Sant'Ambrogio - (AG g. 2,28) NC Crippa 2; MIR 167; bel BB Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1156 aggiudicato a 35 €. N°5 VENEZIA Giovanni Dolfin Doge LVII, 1356-1361. Soldino. Ag. gr. 0,52 Dr. IO DOLP - hYNO DVX. Il Doge inginocchiato verso s., tiene vessillo. Rv. S MARCVS VENETI. Leone vessillifero verso s.; a s., sigla del massaro. Paolucci 2. q. SPL Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 549 aggiudicato a 30€ N°6 Aquileia Ludovico II di Teck (1412-1420) Denaro D/ + LODOVICVS. DVX. D. TECh R/ PAThA AQVILE. Ø 17 mm Biaggi 193. 0.55 g. A.Unc Ex Asta VL Nummus del 10/03/2018 lotto 1257 aggiudicato a 35€
    2 punti
  8. Buongiorno, dopo un po’ di tempo vi propongo un topic mirato su un personaggio mitologico del mondo greco-romano ed i suoi riflessi nella numismatica. Dal momento che la monetazione provinciale propone molti esemplari interessanti e dalle iconografie spettacolari mi permetto di uscire un po’ dai confini della Sezione e “invadere” il campo di competenza di @gpittini e di @AlfaOmega . Il protagonista è ERCOLE / ERACLE Ercole Farnese BREVE SCHEDA: Nome: Ercole / Eracle (italiano moderno), Hercules (latino), Ἡρακλῆς, Heraklês(greco antico), Hercle (etrusco) Sesso: maschile Geneologia: figlio di Alcmena (figlia di Elettrione re di Micene, discendente di Perseo) moglie di Anfitrione (re di Tirinto) e di Giove/Zeus (nelle forme di Anfitrione) Segni particolari: semidio dotato di forza sovrumana e coraggio smodato. Per contro manca talvolta di autocontrollo, tende al litigio, all’ubriacatura e alla dissolutezza. Nell'iconografia greca e romana Ercole o Eracle viene raffigurato con gli attributi della clava e della pelle leonina, talvolta anche con l'arco e la faretra. La muscolatura è sempre vigorosa, in alcuni tipi italici presenta anche la corazza mentre i due tipi barbato e imberbe coesistono sin dall'arcaismo. Numerose sono anche le sue raffigurazioni in azione nelle dodici Fatiche. Imprese: neonato “promettente”, nella culla afferra due serpenti velenosi inviati da Era adirata per il tradimento di Giove e li strangola a mani nude. Viene avviato allo studio della medicina e della chirurgia, al tiro con l’arco, all’uso della spada e delle armi, alla sopportazione dello sforzo fisico e allenato al pugilato. Non portato per la musica, uccide il maestro che lo rimprovera, colpendolo con la lira. Per questo omicidio viene punito da Anfitrione ed inviato in montagna tra i guardiani dei greggi, dove si ricongiunge con il maestro Chirone. Simbolo di virilità, ingravida le cinquanta figlie del re Tespio. Quindi decide di mettersi al servizio dei più deboli. Sconfigge ladri e banditi, uccide un leone che fa strage di pecore, partecipa alla spedizione degli Argonauti . E’ celebre per le sue dodici fatiche: uccidere l'invulnerabile leone di Nemea e portare la sua pelle come trofeo; uccidere l'immortale Idra di Lerna; catturare la cerva di Cerinea; catturare il cinghiale di Erimanto; ripulire in un giorno le stalle di Augia; disperdere gli uccelli del lago di Stinfalo; catturare il toro di Creta; rubare le cavalle di Diomede; impossessarsi della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni; rubare i buoi di Gerione; rubare i pomi d’oro del Giardino delle Esperidi senza sapere dove andare; portare vivo Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli Inferi, a Micene. Culto e diffusione: dal Peloponneso si diffonde dapprima in tutta la Grecia e quindi in Sicilia e in Magna Grecia per giungere poi nel Sannio, a Roma e in Gallia. Presso i latini assume anche funzione di protettore dei commerci, dei traffici, del guadagno e del combattere; assume caratteristiche “ctonie” ovvero collegate alle profondità terrestri. Fuori dall’Italia si collega e fonde con culti locali andando spesso a sostituirli.
    2 punti
  9. Grazie @acraf per questo interessante spunto di lettura, che apre a riflessioni che direi siciliane nell’oggetto - la moneta in elettro di Agatocle di Siracusa - ma anche per la commistione e confusione fra vero, verosimile e reale, che mi sa tanto di Camilleri, come suggerito sopra, ma forse ancor di più di Sciascia... Ebbene, la moneta sopra è evidentemente fuori dal range ragionevole di peso per il tipo. Ma come se non bastasse, ho avuto un sobbalzo quando ho visto un ulteriore esemplare, dal peso dichiarato di 5,64 g, alla prossima Gorny & Mosch 261, lotto 101: Il dritto ricalca fedelmente quello dell’esemplare falso bloccato all’ufficio esportazione MIBAC, è comunque molto poco credibile, e ho una certa difficoltà a credere che possa ritornare ragionevolmente in asta dopo due anni esatti dalla precedente vendita... Si tratta infatti proprio del lotto 104 della Gorny & Mosch 244 del marzo 2017, e condivide il conio del dritto con l’esemplare che la stessa Gorny aveva ritirato nell’asta 224, lotto 76, dal peso dichiarato 3,68 g: Ora, a voler anche credere che il vero talvolta è più incredibile del verosimile, possiamo credere che la moneta prossimamente alla G&M sia genuina, con quel evidente sovrappeso e con una provenienza da un conio incriminato? Direi proprio di no...
    2 punti
  10. No, questi titoli sono prescritti, e non è più possibile ottenerne il rimborso. Ma se anche non fossero prescritti, tale rimborso sarebbe limitato al capitale versato (100 lire) e agli interessi previsti nel titolo stesso, 5 lire l'anno...dal 1937 al 2019 fanno 410 lire Questo per sgombrare il campo dalle bufale, che spesso si leggono in internet, a proposito di ipotetiche rivalutazioni milionarie di simili titoli, e del fatto che lo Stato sarebbe tenuto a rimborsarli praticamente in eterno, anche dopo secoli. Così come per le monete e le banconote, il valore è dato in buona parte dalla conservazione, e quella del titolo in foto non è certo al massimo. Se a questo aggiungiamo che si tratta di un titolo comune, il valore è di pochi euro, da 5 a 10, ma direi più 5 che 10. E' un titolo del Secondo Prestito Nazionale per la conquista dell'Etiopia, emesso in base al Regio Decreto Legge 5 ottobre 1936-XIV n. 1743. Fu emesso per valorizzare i territori dell'Africa Orientale Italiana, e per procurare all'Erario i mezzi necessari a garantire la sicurezza nazionale. Si tratta di un prestito redimibile, che fruttava un interessa annuo del 5% e di cui, alla scadenza, veniva rimborsato il capitale inizialmente versato. Anche se non ha un particolare valore economico, resta comunque un interessante documento storico, da conservare con cura. petronius
    2 punti
  11. L' Italia dal 1801 al 1900 , raccontata giorno per giorno . Un mare di notizie economiche , storiche , politiche e anche numismatiche . COMANDINI A. - L'Italia nei cento anni del secolo XIX, descritta giorno per giorno con illustrazioni. Milano, 1900 - 1942. N° 5 volumi opera completa. Vol. I. 1801-1825, pp. lxx+1369 (7) Vol. II. 1826 - 1849, pp. xii + 1759(5). Vol. III. 1850 - 1860, pp. xvi + 1727. Vol IV. 1861 - 1870, pp. xxxi + 1340 (4). Vol. V. 1871 - 1900, pp. x + 1602.
    2 punti
  12. È un denario di Marco Aurelio, M ANTONINVS AVG TR P XXVIII, Rovescio: RELIG AVG IMP VII COS III,
    2 punti
  13. questo è un tema complesso e mi permetto di dissentire…. è il contesto che ci dice se il ripostiglio era intenzionale o meno, e d'altronde, come segnalato da molti numismatici, è poco logico ritenere che 50 nummi siano un "ripostiglio" intenzionale, e un solo solido, che di fatto era una moneta lingotto, solo perché "singola" sia uno smarrimento…. insomma… sarebbe come pensare che un portamonete con 50 pezzi da 10 cent di euro sia un "ripostiglio" e una banconota da 500 euro uno smarrimento…. ragionare troppo "nello schema" in questo non aiuta… il "complesso associato" può essere di per sé risparmiato, occultato, donato, perso etc... o lasciato volontariamente nella cintola di un morto di peste o lebbra...per non toccarlo... un solido d'oro può essere un ripostiglio di risparmio… e con molta difficoltà si tratta di uno smarrimento casuale...
    2 punti
  14. Secondo me si tratta di falsi d'epoca, di buona fattura, realizzati probabilmente da orefici, ma non da esperti di coniazione. L'inesperto infatti inizia a incidere il conio riproducendo la legenda così come la vede nel denaro originale. Solo dopo si accorge che per coniare una scritta oraria bisogna fare un conio antiorario. Allora incide correttamente il rex e il secondo conio. Naturalmente venivano coniate anche monete false con le lettere nel campo speculari (io conosco un denaro di Ancona così). Tuttavia questi falsi sono facilmente riconoscibili a colpo d'occhio e sopravvivono con maggiore difficoltà. In effetti se la patina d'argento non comincia a staccarsi, solo pochissimi esperti si accorgono dell'errore nella legenda, oggi come ottocento anni fa.
    2 punti
  15. Ciao. Non c'è dubbio che l'argomento oggetto della petizione desti oggi un grande all'allarme fra collezionisti e commercianti. A suo tempo (Convegno di Torino del 25 marzo 2017), nell'ambito dei rituali incontri/conferenze che si svolgono in occasione del Convegno, avevamo anche organizzato un confronto dal titolo "La riforma della tutela penale del Patrimonio Culturale", proprio all'indomani della presentazione del "famigerato" d.d.l.: tuttavia, vuoi forse perchè il d.d.l. Orlando/Franceschini in quel momento era stato appena presentato (e quindi la "minaccia" sembrava aleatoria) o forse perchè certi argomenti interessano solo quando si ha la percezione - sulla propria pelle - che ci possano realmente penalizzare, la partecipazione all'incontro fu (desolatamente) poco nutrita. Oggi, con la possibile approvazione dal parte del Senato del d.d.l., che in tal modo diverrebbe legge dello Stato, "l'allarme rosso" è decisamente più avvertito, anche se il problema principale che viene evidenziato nelle cd. "petizioni" e cioè, in buona sostanza, la definizione troppo opinabile di "bene culturale", (nozione che viene fornita attualmente dall'art. 10 del "Codice Urbani") è un aspetto critico della materia che ci trasciniamo da almeno 15 anni, e cioè dal momento in cui il "Codice Urbani" con il suo art. 10 divenne Legge dello Stato (D. Lgs.vo 22 gennaio 2004, n. 42). In realtà, quindi, la causa dell'allarme non dovrebbe essere tanto il d.d.l. in corso di approvazione quanto piuttosto la ridefinizione (e ri-perimetrazione) della nozione di "bene culturale". Detto questo e non entrando nel merito della serietà o meno delle piattaforme utilizzate per lanciare queste "petizioni" nè dell'efficacia, attendibilità e credibilità delle "firme" così ottenute, come N.I.A. abbiamo pensato di non creare un'ulteriore "petizione" e di lasciare la piena libertà di coscienza agli iscritti di appoggiare o meno le petizioni già in itinere. La nostra Associazione infatti non è un "ente di categoria" e annovera fra i propri iscritti collezionisti e commercianti così come esponenti delle Forze dell'Ordine appassionati di numismatica, studiosi e pubblici funzionari cultori della materia. Quindi, come è giusto che sia in un Associazione pluralista e di liberi pensatori, ciascuno deciderà in piena libertà di coscienza se appoggiare o non appoggiare le petizioni, a cui va comunque tutta la nostra attenzione e rispetto. Per quanto ci riguarda, stiamo riprogrammando per il Convegno di marzo prossimo un nuovo incontro sul tema, al quale abbiamo invitato (e ci terremo moltissimo che possano intervenire) Esponenti della Soprintendenza di Torino e del Nucleo CC. T.P.C. del Piemonte, che con i nostri associati della Guardia di Finanza (Col. Luppino) e dei CC. (Col. Fardella Mungivera) e l'eventuale pubblico in sala, potranno dare vita ad un incontro franco ed informale, per dimostrare in concreto (magari, perchè no, anche mediante esempi pratici di "vita numismatica vissuta"...) il grande disagio che ormai da tempo attraversa il collezionismo ed il mercato numismatico italiano. L'auspicio è sempre quello che il dialogo fra le varie Componenti possa far superare le incomprensioni normative, che non sono soltanto viste come ingiuste ed afflittive da una certa parte della "barricata", ma rappresentano spesso un problema anche per chi, in buona fede, le deve interpretare dall'altra parte. Saluti. M.
    2 punti
  16. Nell'asta 6 della Numismatica Picena di sabato 1 Dicembre e' stato esitato al lotto nr. 484 un esemplare dello scudo da 80 Bolognini ( o 4 Lire) della S. V. 1775 zecca Bologna di cui allego immagine. la moneta in questione, pur se non indicata nelle note come diversamente per altri esemplari, proviene dalla prestigiosa collezione Papale venduta nella KM XXI del 1980. Nella mia personale ricerca, di questo Rarissimo scudo ho censito i seguenti esemplari : 1) KM XXI - 1980 2) Montenapoleone 4 (muntoni) - 1984 3) Nomisma 2000 4) NAC 35 - 2006 5) Christie's - 2011 Tutti di bassa conservazione e caratterizzati da una debolezza "centrale" del conio, sono poi a conoscenza di altri 2 esemplari in collezioni private provenienti da aste antecedenti agli anni 60..... Chiedo agli amici del forum informazioni che possano arricchire le mie ricerche, buona serata Daniele
    1 punto
  17. Salute è da parecchio che non posto video di Daverio. Anzicchè vedersi un film è stupendo seguire questo studioso d'arte e storia in questo video Salutoni odjob
    1 punto
  18. Ho aspettato,tanto,e alla fine ne ho preso uno. Non volevo un'alta conservazione ma nemmeno troppo bassa e visto che non è la mia monetazione preferita un baget al minimo possibile. Non ci crederete ma erano anni. Non mi sembra aver scelto male,un buon BB ancora con buoni rilievi ed una leggera patina irridiscente,cosa ne pensate? Grazie
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  19. Buongiorno, sarei lieto di leggere i vostri pareri su questa piastra di Ferdinando ii,la quale presenta il primo giglio in alto nello stemma dei Farnese, ottenuto tramite bulinatura, ed il rovescio senza punteggiatura. Peso e diametro sono nella norma. Grazie in anticipo,saluti.
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  20. L'atleta di Fano del Getty Museum??? Lo ammetto: sto googolando?? (non sono mai stato negli Stati Uniti), ma mi sembra somigliante in effetti... A ri-ciao Stilicho
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  21. Tematica interessante e avvincente, per me siamo nelle monete come rito propiziatorio per il battesimo, un segno di congiunzione simbolico tra il divino e l’umano che veniva consegnato in base alle possibilità, monete di protezione per la vita del giovane, non si può magari escludere anche a Monete icone come illustrato da Travaini collegate al culto della Vera Croce, bisogna capire anche di che monete si tratta.
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  22. Salve a tutto il forum partecipo anche io a questa simpatica discussione con l'unica moneta bucata che ho in collezione. Mezzo rublo 1913 Nicolas II impero russo
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  23. Commodus augustus, 177 - 192 Medallion 192, Æ 95.47 g. L AELIVS AVRELIVS COMMO – DVS AVG PIVS FELIX Head of Commodus r., wearing lion’s skin headdress. Rev. HERC ROM CONDITORI P M TR P XV – III Emperor, as Hercules advancing l., holding club and guiding with r. hand yoke of oxen; in exergue, COS VII P P. Gnecchi 23 and pl. LXXIX, 7. BMC Roman Medallions 42. Toynbee p. 74. Extremely rare and one of the heaviest and most impressive medallions of Commodus in existence. A bold and attractive portrait and an interesting reverse composition. Brown- green patina somewhat smoothed, otherwise about extremely fine / good very fine The production of Roman medallions reached its apex under Commodus. Harold Mattingly noted: “The series of Roman medallions, which had been steadily swelling in volume since the reign of Hadrian, reached its flood under Commodus, sinking back, after him, into relative unimportance. The issue of these imperial gifts may be taken as a characteristic of the dynasty, used discreetly at first as a means of endearing the Emperor and house to a large circle of friends in Rome, but carried to such excess by the last Antonine as to remain suspect for some time after.” This medallion was issued near the end of Commodus’ reign, by which time he clearly had become obsessed with the issuance of medallions. Its inscription cites the sixteenth renewal of his tribunician power and his assumption of the consulship for the sixth time, allowing it to be dated to A.D. 190-191. Much was happening in this period. In 190 Commodus gave a donative to secure the loyalty of the praetorians after the fall of Cleander, the prefect who had been executed on a charge of plotting against the emperor. In 191 he gave thanks for the passing of a plague and strengthened his proclaimed ties to Jupiter, Hercules and Serapis as protectors against plots. However, there does not appear to be anything in these events to account for this reverse, which shows Roma presenting a globe to Commodus, who is crowned by Victory as Felicitas stands in the background. Its meaning appears to be quite general – a reflection of the contentment and success of the emperor believed he had acheived. Mattingly considered it to be an elaborate comment on the emperor’s sixth consulship (which coincided with his 30th birthday), with Roma confiding her trust to Commodus, blessed by success and good fortune. The fact that the state goddess hands over a globe representing the world is a declaration that the care of the empire had been allocated to Commodus by divine order. Wilhelm Froehner, curator at the Louvre and from 1863 to 1870 the personal advisor on antiquarian matters to the French King Napoleon III, suggested that the cuirass and shield upon which Roma sat represented a trophy of British armor. However, the British victory was celebrated in 184, and by the time this medallion was struck no longer would have been suitable for commemoration. More recent victories had occurred in Africa, yet it is perhaps best not to read anything into the armor and shield beyond it being part of a standard presentation of the national goddess. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=731&category=16165&lot=726879
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  24. Ritengo indendi le monete commemorative come le CONSECRATIO. Come hai visto furono coniate. Ciao Illyricum
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  25. Da aggiungere all’elenco anche i quadranti traianei, a memoria gli unici che raffigurino il profilo di Ercole. D/ IMP CAES TRAIAN AVG GERM; busto laureato e drappeggiato di Ercole. R/ S C; clava. D/: IMP CAES TRAIAN AVG GERM - Busto di Ercole a destra R/: S C - Scrofa avanza a destra
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  26. @grigioviola questa è stata erroneamente classificata, si tratta in realtà di una VIRT GALLIENI AVG, purtroppo lo stile di questa tipologia induce molti in errore perché pensano di leggere una C al posto della R.
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  27. Concordo, in generale cerco di valutare nel complesso tutta la moneta compresi segni e colpi. La tua è veramente difficile ( e spero ci siano più pareri) perchè il lustro e i rilievi sono da FDC ma al dritto ci sono segni che a mio umile parere la declassano. I bordi non hanno difetti. Ma alla fine di tutto la cosa più importante è il prezzo.. Credo che sia congruo quello che hai pagato, se sei soddisfatto, non hai rimpianti e di conseguenza non sei alla ricerca di un pezzo migliore, hai fatto più che bene!
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  28. Passiamo a questa moneta da ciotola in rame (7,5 gr. 27 mm) del 1777 coniata per i Paesi bassi austriaci. Anche questo foro sembrerebbe realizzato all'epoca, magari quando la moneta non era più utilizzabile per la spendita (nel 1797, con il Trattato di Campoformio, l'Austria rinuncia al possedimento). Foro posizionato lateralmente, forse per non andare ad intaccare il busto di Maria Teresa, in teoria, se la moneta voleva essere indossata come pendente, il foro doveva essere fatto sopra la testa della regnante. 2 Liards oppure 2 Oorden, equivalente a 1/108 di Tallero di corona. La scritta non tanto visibile recita: AD USUM BELGII AUSTR e quel grosso punto dopo la data non è altro che la faccia di un angelo, identificativo della zecca di Bruxelles
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  29. quella di @david7 invece è in condizioni super, complimenti per la "fortuna"
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  30. non potrebbe essere di un barbaro moderno?
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  31. Ho in collezione il pezzo da 50 di questa serie.... abbastanza disastrato ma mi venne offerto al facciale e non volli farmelo sfuggire. Si tratta di una banconota di fattura francese, realizzata con la carta velina tanto apprezzata oltralpe e tanto facile a rovinarsi. Piccola annotazione: i biglietti emessi dalla Bank deutscher Länder sono tuttora convertibili in euro quindi, per quanto straccetto, un minimo di valore lo conserva.
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  32. Per Adelchi, ...Gundeperga per tanti motivi, primo fra tutti il periodo storico, il medioevo... per la sua storia, arte, architettura, cultura... Immagino valga anche per te! Grazie e buona continuazione.
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  33. Ciao , le monete di ripostigli , specie se piccoli , hanno sempre un fascino particolare , forse una piccola fortuna messa da parte da un uomo qualunque , poi "dimenticata" in loco per tanti motivi . La moneta con il ? al dritto e rovescio e' difficilmente identificabile al dritto , al rovescio si potrebbe identificare la figura come appartenente forse al Genio o alla Concordia , purtroppo dalla foto non si capisce bene se la figura abbia nella mano destra una patera , mentre nella sinistra dovrebbe avere una cornucopia , oggetti tipici delle due allegorie nominate , ma anche di altre , normalmente essendo la figura stante , si potrebbe attribuire a una di loro .
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  34. @ceolo... interessantissima pubblicazione quella che hai proposto, la metrologia oltre ad essere una disciplina interessante di per sé ha forti attinenze con la numismatica e lo studio delle monete, sicuramente un testo da tenere in considerazione, mi permetto di pubblicarne l'indice nel link di seguito: http://sbd.iuav.it/sbda/mostraindici.php?&EW_D=NEW&EW_T=TF&EW_P=LS_EW&EW=079459&EW_INV=AA_DUR_000008988& Sempre in ambito metrologico colgo la palla al balzo per presentare un altro interessante testo di ambito storico più ristretto rispetto al volume di Witold Kula, in quest'altro testo si narra la storia dei sistemi di misura in Sicilia e il faticosissimo approdo all'unificazione metrologica: Antonino Giuffrida / Stessa misura, stesso peso, stesso nome. La Sicilia e il modello metrico decimale (secc. XVI-XIX). - Carocci Qui di seguito il link all'indice: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&isbn=9788843073818&Itemid=72
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  35. Ecco la moneta sotto un'altra luce che ne distorce il colore ma rende visibile il campo! Buona giornata
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  36. per curiosità ho fatto un giro sul web.. nel cercare monete simili con eventuale perizia che ne certifichi lo stato di conservazione... e devo dire.. che ho visto monete inferiori a questa certificate spl/fdc o qfdc.. a volte sembra che le valutazioni al di fuori del forum seguano regole e logiche diverse.. anche se la verità alla fine è sempre qui sul nostro forum
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  37. Inizia nel 380 dC, con l'editto di Tessalonica.....
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  38. quel nero cmq dovrebbe essere usura.. e spesso quando c'è il nero può essere anche corrosione.. Non macchie.. e la corrosione non va via facilmente.. per questo ti dico che ci sono più rischi che vantaggi nel lavarla..l'acqua dematerializzata non è aggressiva... ma per la corrosione non basta.. per questo dico che potrebbe non essere sufficiente
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  39. Ciao @ilnumismatico Concordo pienamente!
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  40. Grazie @Rocco68, lo apprezzo molto. Saluti
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  41. La vera domanda da porsi è "voglio continuare a collezionare o non me ne frega più niente"? Nella prima ipotesi il valore materiale della collezione è del tutto irrilevante, nella seconda è difficile che comuni monete in corso (europee o di qualunque altro paese) valgano molto più del facciale, se non in casi rari.
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  42. concordo con @gpittini e con gli altri : molto difficile giudicare dalle foto molto sgranate. Gli elementi da attenzionare sempre da ciò che si " interpreta" : Rispetto agli esemplari del Pautasso il naso della dea è un po' anomalo sembra schiacciato , in tutti gli esemplari censiti ha la caratteristica di essere più allungato. Anche la testa dell'animale/leone è anomala rispetto agli esemplari suddetti, in particolare criniera molto scarna e stilizzata quasi inesistente , testa che è diventata una linea di contorno L'aspetto più caratteristico è la legenda che non mi sembra assomigli a quelle dei conii del Pautasso : vedi immagini allegate. Potrebbe assomigliare alla 525b, Ma in questo caso la legenda ha un aspetto più curvo tale che la " I " finale sembra "incontrare" la testa dell'animale (466), " i" che nella moneta postata non si vede o meglio sembra intravvedersi fuori conio. Detto ciò la moneta potrebbe essere sicuramente genuina , ma visto che le immagini non aiutano potrebbe essere interessante sapere il diametro e in particolare il peso che potrebbe aiutare, confrontando con i pesi degli esemplari catalogati.. Altra nota nei falsi di cui sono a conoscenza non è presente ne il dritto ne il rovescio della moneta postata. Alberto
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  43. Costanzo I, AE Follis, 304-305 d.C. HERCVLI VICTORI. Ercole stante frontale, testa rivolta a sinistra reggente pelle di leone, clava e mela. https://www.beastcoins.com/Topical/Hercules/Hercules.htm Massenzio, 307 d.C. AV aureus. HERCVLI COMITI AGV NI. A rovescio Ercole regge a destra pelle di leone e arco, a sinistra la clava. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=28193# Massenzio, AE antoninianus. Al diritto Massenzio rivolto verso destra indossante la pelle del leone di Nemea. http://www.notinric.lechstepniewski.info/6ost-22_b.html Massimino II, 311 d.C. AE follis. HERCVLI VICTORI. Ercole stante a destra, reggente pelle di leone e clava postate su una roccia. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=63389 Costantino, 312-3 d.C. AE follis. HERCVLI VICTORI. Ercole stante a destra, reggente pelle di leone e clava postate su una roccia. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=46381#
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  44. Non trovi informazioni, perchè non ve ne sono: le uniche Piastre riconosciute in ordine a documentazione sono le Piastre e alcune rarissime mezze con contromarche BOMBA - OLIM BOMBA - BOMBA/BOMBA - BOMBA/BOMBA/BOMBA...tutte le altre sono per me invenzioni moderne o post periodo Borbonico. In questo caso si sono inventati non la punzonatura, bensì la fresature di tre cifre del 7 che a mio parere non sono nemmeno uguali tra di loro. Nel forum ci sono alcune interessanti discussioni sull'argomento.
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  45. A volte si trovano i bottoni fatti in questo modo ma hanno il disegno solo da un lato mentre al rovescio hanno l'attacco. Vi posto questo sito per "lucidarvi" gli occhi. http://www.colchestertreasurehunting.co.uk/numbers/15thCtokens.htm
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  46. Si concordo, è difficile ridurre il lasso temporale (almeno per me).
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  47. Veduta della città di Ragusa/Dubrovnik, sul retro di una banconota da 100 dinari del 1955, della Yugoslavia
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  48. Probabilmente è un problema ancora irrisolto… nel succitato articolo si faceva riferimento a coniazioni degli Hamerani per varie zecche italiane tra cui Napoli, data l'estrema rarità dell'esemplare da te riportato potrebbe inserirsi in una serie di prove o coniazioni sperimentali in un periodo in cui si stava ancora vagliando la possibilità di passare alla coniazione meccanizzata nella zecca di Napoli, cosa che avverrà in via definitiva al tempo del marchese del Carpio… l'ultimo testo di riferimento concernente la monetazione di Carlo II a Napoli è il recente manuale di Pietro Magliocca, ma non possedendolo ancora non so se riporta gli esemplari in oggetto...
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  49. Qui si parla spesso di commercianti (o case d'asta) che non sono più quelli di una volta. Visto quello che succede, credo che nemmeno i collezionisti sono più quelli di una volta. Facendo questo pensiero ho riflettuto sulla questione. E, pensando alla desolazione dei circoli numismatici, dove ci troviamo in quattro gatti, ritengo che internet sia causa non solo delle cattive vendite, ma anche dei cattivi acquisti. Questo perchè i giovani o i nuovi collezionisti non hanno più l'esperienza diretta sul campo. Arka
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