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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/31/19 in tutte le aree

  1. Recentemente su questo forum ho letto diversi messaggi nei quali vi era scritto che la ragione principale per cui i giovani non si avvicinano alla numismatica è quella economica... personalmente ritengo che questo, suppur innegabile e palese sia la difficile situazione economica generale delle famiglie italiane, non sia vero. Ho deciso per questo di creare una discussione (era già da tempo che l'avevo in mente) rivolta ad un potenziale giovane neofita, ma non solo, nella quale presentare una potenziale ed ipotetica collezione di monete medievali ottenibile con un ridotto budget economico, col fine di dimostrare come medioevo non sia sempre sinonimo di costoso in ambito numismatico. Di seguito verrano presentate una serie di monete esitate all'asta nell'ultimo anno entro i confini europei, in buona conservazione, che sono state aggiudicate a meno di 50 € ( ovviamente coi diritti ed eventuali spese di spedizione questa cifra potrebbe essere leggermente superata). Sono tutti pezzi ricchi di storia, di arte, di spunti interessanti che aspettano solo di essere approfonditi .. Ovviamente queste sono solamente a titolo d'esempio, ci sono altre centinaia di possibili esemplari che possono rendere bene l'idea... N°1 GENOVA - Repubblica (1139-1339) - Denaro - Castello - R/ Croce patente - (MI g. 0,8) CNI 1/69; MIR 16 Ottimo argento; FDC Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1054 aggiudicato a 35 €. N°2 PAVIA - Ottone III (983 - 1002) - Denaro - Ar - 16 mm. 1,22 gr. Near Very Fine Ex Asta Savoca 9th Blue Auction del 25/08/2018 lotto 2103 aggiudicato a 22€. N°3 ANCONA -Repubblica, metà del XIII sec. - Denaro. - Æ. gr. 0,69 Dr. DE ANCONA, Croce patente. Rv. PP S QVI - RI - A, Lettere C V S disposte attorno a globetto. BB Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 233 aggiudicato a 10€ N°4 MILANO - Seconda Repubblica (1447-1450) - Grosso - Croce - R/ Sant'Ambrogio - (AG g. 2,28) NC Crippa 2; MIR 167; bel BB Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1156 aggiudicato a 35 €. N°5 VENEZIA Giovanni Dolfin Doge LVII, 1356-1361. Soldino. Ag. gr. 0,52 Dr. IO DOLP - hYNO DVX. Il Doge inginocchiato verso s., tiene vessillo. Rv. S MARCVS VENETI. Leone vessillifero verso s.; a s., sigla del massaro. Paolucci 2. q. SPL Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 549 aggiudicato a 30€ N°6 Aquileia Ludovico II di Teck (1412-1420) Denaro D/ + LODOVICVS. DVX. D. TECh R/ PAThA AQVILE. Ø 17 mm Biaggi 193. 0.55 g. A.Unc Ex Asta VL Nummus del 10/03/2018 lotto 1257 aggiudicato a 35€
    5 punti
  2. Ciao. Non c'è dubbio che l'argomento oggetto della petizione desti oggi un grande all'allarme fra collezionisti e commercianti. A suo tempo (Convegno di Torino del 25 marzo 2017), nell'ambito dei rituali incontri/conferenze che si svolgono in occasione del Convegno, avevamo anche organizzato un confronto dal titolo "La riforma della tutela penale del Patrimonio Culturale", proprio all'indomani della presentazione del "famigerato" d.d.l.: tuttavia, vuoi forse perchè il d.d.l. Orlando/Franceschini in quel momento era stato appena presentato (e quindi la "minaccia" sembrava aleatoria) o forse perchè certi argomenti interessano solo quando si ha la percezione - sulla propria pelle - che ci possano realmente penalizzare, la partecipazione all'incontro fu (desolatamente) poco nutrita. Oggi, con la possibile approvazione dal parte del Senato del d.d.l., che in tal modo diverrebbe legge dello Stato, "l'allarme rosso" è decisamente più avvertito, anche se il problema principale che viene evidenziato nelle cd. "petizioni" e cioè, in buona sostanza, la definizione troppo opinabile di "bene culturale", (nozione che viene fornita attualmente dall'art. 10 del "Codice Urbani") è un aspetto critico della materia che ci trasciniamo da almeno 15 anni, e cioè dal momento in cui il "Codice Urbani" con il suo art. 10 divenne Legge dello Stato (D. Lgs.vo 22 gennaio 2004, n. 42). In realtà, quindi, la causa dell'allarme non dovrebbe essere tanto il d.d.l. in corso di approvazione quanto piuttosto la ridefinizione (e ri-perimetrazione) della nozione di "bene culturale". Detto questo e non entrando nel merito della serietà o meno delle piattaforme utilizzate per lanciare queste "petizioni" nè dell'efficacia, attendibilità e credibilità delle "firme" così ottenute, come N.I.A. abbiamo pensato di non creare un'ulteriore "petizione" e di lasciare la piena libertà di coscienza agli iscritti di appoggiare o meno le petizioni già in itinere. La nostra Associazione infatti non è un "ente di categoria" e annovera fra i propri iscritti collezionisti e commercianti così come esponenti delle Forze dell'Ordine appassionati di numismatica, studiosi e pubblici funzionari cultori della materia. Quindi, come è giusto che sia in un Associazione pluralista e di liberi pensatori, ciascuno deciderà in piena libertà di coscienza se appoggiare o non appoggiare le petizioni, a cui va comunque tutta la nostra attenzione e rispetto. Per quanto ci riguarda, stiamo riprogrammando per il Convegno di marzo prossimo un nuovo incontro sul tema, al quale abbiamo invitato (e ci terremo moltissimo che possano intervenire) Esponenti della Soprintendenza di Torino e del Nucleo CC. T.P.C. del Piemonte, che con i nostri associati della Guardia di Finanza (Col. Luppino) e dei CC. (Col. Fardella Mungivera) e l'eventuale pubblico in sala, potranno dare vita ad un incontro franco ed informale, per dimostrare in concreto (magari, perchè no, anche mediante esempi pratici di "vita numismatica vissuta"...) il grande disagio che ormai da tempo attraversa il collezionismo ed il mercato numismatico italiano. L'auspicio è sempre quello che il dialogo fra le varie Componenti possa far superare le incomprensioni normative, che non sono soltanto viste come ingiuste ed afflittive da una certa parte della "barricata", ma rappresentano spesso un problema anche per chi, in buona fede, le deve interpretare dall'altra parte. Saluti. M.
    4 punti
  3. N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €
    3 punti
  4. Ognuno imposta e sviluppa la propria collezione dando la sua impronta, quello che ha senso per uno non ne ha per un altro ed alla fine quello che conta è la soddisfazione che provi a rivederla. Non vedo particolari canoni da rispettare nella collezione di Euro. Le monete maltesi, con i segni di zecca di Utrecht, sono abbastanza rare ed un singolo esemplare viene di solito offerto intorno ai 24 euro. La varianti possono essere collezionate ma diventano tante con il passare degli anni e temo che siano volute appositamente per attirare il collezionista. Nelle coincard del Belgio a cambiare è il cartoncino, la moneta è la stessa, io collezionando per tipo trovo inutile acquisire tutte le varianti, come trovo inutile (per me, ripeto) collezionare 5 pezzi uguali da 2 euro cc delle 5 differenti zecche tedesche. Il discorso cambia in occasione delle emissioni comuni degli Stati dell'Unione. Io cerco di autolimitarmi perchè dopo 15 anni inizio ad avere notevoli problemi di spazio.
    3 punti
  5. Ciao e un grazie a entrambi, a Adelchi per la condivisione dell'oggetto e a The Judge per la corretta puntualizzazione. Stemma modellato a bassorilievo su (pietra calcarea?), scudo sagomato in cartiglio, timbrato da una corona gemmata con (credo) cinque fioroni visibili (o così penso, essendo rimasta fuori dalla fotografia). Blasone: una crocetta greca, accompagnata in capo da un rastrello e in punta da tre nappe affiancate. Il rastrello è il "parente geometrico" del lambello, figura tipica dell'araldica e spesso usata come segno distintivo (o "brisura") dei figli primogeniti, o talora dei rami ultrogeniti di una famiglia. La crocetta è figura non infrequente negli stemmi. Le nappe sono invece assai poco frequenti. E la combinazione fra queste tre figure mi sembra assai singolare. Il brutto è che... non saprei dire a chi appartenga lo stemma... Penso si tratti di un manufatto del tardo XVII/inizio XVIII secolo, realizzato da un artefice che conosceva i dettami dell'araldica e che ha saputo rendere con bella precisione le figure. Quindi, l'ambiente piemontese di quel lasso di tempo diventa scenario ben plausibile per la sua realizzazione.
    3 punti
  6. Ciao @miza , una volta che ti trovi in quella pagina del link (50 lire 31-03-1943) devi nuovamente cliccare sulla banconota in piccolo in alto a sinistra, @ilnumismatico fa riferimento a quel biglietto del 11/08/1943. E' da un bel po che i link ad inserzioni scadute sono diversamente reindirizzati.
    2 punti
  7. Salve a tutti, posto con piacere questo mio ultimo acquisto, chiedendo pareri generali, anche sullo stato di conservazione, che non mi sembra male: 1 Lira 1794 con San Giovanni Battista (nuovo conio), Genova Grazie a tutti
    2 punti
  8. Qui con Gaio. Gaius e Lucius, Caesars, AE16 di Aeolis, Aegae. Diphilos Phaita, agonothete. AIΓEΩN ΛEYKION, a capo scoperto di Lucius Caesar a destra / ΓAION ΔIΦIΛOC ΦAITA AΓΩNOΘETAC, a capo scoperto di Caio Cesare a destra.
    2 punti
  9. Io da appassionato savoiardo non posso che darti ragione... E poi copre nove secoli di storia, quindi dalle medioevali, le rinascimentali, le settecentesche e le decimali. Nessuna altra monetazione italiana è paragonabile nella sua durata e varietà. In più si aggiunga che era una casata povera, quindi in alcuni casi pochi pezzi coniati e quindi rarità... che si può volere di più per un numismatico! .... Ma io sono di parte... ????
    2 punti
  10. Di nuovo un bel ciao a tutti, finale della storia: Regalo apprezzato (Ma noo! Monete così antiche non le posso accettare!!! Chissà quanto costano!?!?) ed ho anche accennato al fatto che una indentificazione è molto difficile con tondelli così usurati. Servus Njk PS l'espositore l'ho stampato io... ?
    2 punti
  11. Questa discussione mi ha fatto ricordare qualche "lamentela" del passato. Personalmente la mia sensazione di ex giovane (47 anni, ma da quando sono passato di categoria?) è che la situazione non sia molto diversa dal passato. Ho iniziato a collezionare agli inizi degli anni 80 e sono stato sempre l'unico in tutto il mio percorso scolastico ad interessarmi di monete... al massimo qualche mio compagno di scuola collezionava.... schede telefoniche... Questa raccolta proviene da: http://salvatore-comisi.over-blog.com/2015/05/citazioni-sui-giovani-di-oggi-ai-miei-tempi.html 1. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...” La citazione è di Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo. 2. “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” La citazione è del poeta greco Esidio, vissuto 720 anni prima di Cristo. 3. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana” La citazione è di un sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo. 4. “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...” La citazione è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni. 5. “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi” La citazione è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, gradirei porre alla vostra attenzione questa interessante e rara moneta di Carlo Magno di cui ho avuto il permesso di fotografare e postare. Ho trovato nel forum una discussione sulla zecca: "SEN" non indicherebbe Siena ma piuttosto Sens in Francia è corretto? Ho letto anche che esistono pochissimi esemplari di cui anche di dubbia autenticità, sapreste dirmi se la moneta in questione è autentica o desta dubbi? E nel caso che valore commerciale potrebbe avere? L'unico riferimento trovato è un denaro MB con mancanze di metallo dell'asta Pandolfini 28 novembre 2017. La moneta pesa gr. 1,353 e il diametro maggiore è di mm. 19,6 Grazie e complimenti a tutto il forum!
    1 punto
  13. Buongiorno, raccogliendo monete della Grecia moderna, sono riuscito ad ottenere le tre varianti di questa moneta: 20 dracme 1973 km 111.1 - 111.2 - 111.3 e a capirne le varianti.... Questa moneta al rovescio, dove è rappresentata Selene a cavallo sopra delle onde del mare con delfini, si trova con con bordo largo o stretto e con l'onda del mare intera o spezzata. Bisogna considerare lo zoccolo inferiore destro del cavallo, dove incontra l'onda del mare: nel km 111.1 (bordo stretto) l'onda non è interrotta dallo zoccolo del cavallo, nel km111.2 (bordo largo) l'onda è interrotta dallo zoccolo; nel km111.3 (bordo largo) l'onda non è interrotta dallo zoccolo. Riassumendo abbiamo: Km111.1 = bordo stretto e onda intera km111.2 = bordo largo e onda spezzata km111.3= bordo largo e onda intera il dritto è sempre uguale. questa è un km 111.1 questa è un km 111.2
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  14. Buongiorno, ultimamente posto in un'altra Sezione , quella di Storia e Archeologia, dei richiami collegati alla nascita (o alla dipartita) di qualche personaggio storico, per lo più collegato all'Antica Roma. Oggi ho preferito postarla qui, in quanto vi è un collegamento numismatico, assieme ad una breve biografia. Lucio Vipsanio Agrippa Lucius Vipsanius Agrippa Lucio Vipsanio Agrippa, figlio di Marco Vipsanio Agrippa, generale, amico e braccio destro di Augusto e Giulia Maggiore, unica figlia dell’Imperatore. Alla morte del padre fu adottato, assieme al fratello Gaio, dal nonno materno e assunse il nome di Lucio Giulio Cesare Vipsaniano. Essendo i due fratelli gli eredi dell’Imperatore ebbero una florida carriera militare e politica; prima però morì Lucio (Massilia, 2 d.C.) e successivamente, un anno e mezzo dopo, il fratello Gaio. Augusto adottò a questo punto Tiberio, figlio della terza moglie Livia Drusilla e lo nominò suo erede assieme ad Agrippa Postumo, fratello minore di Lucio e Gaio Cesare. Ben presto però rimase unico erede Tiberio. L'evidenza numismatica collegata a Lucio Cesare ad i due fratelli più in generale è la seguente: Augusto (27 a.C. - 14 d.C.), Denario, Lugdunum, 2 a.C. - 4 d.C.; AR (g 3,72; mm 18; h 8); CAESAR AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, testa laureata a d., Rv. [AVGVSTI F COS DESIG PR]INC IVVENT, Gaio e Lucio cesari stanti in posizione frontale, si appoggiano a due scudi; dietro ogni scudo, una lancia; sopra, simpulum e lituus; in ex. C L CAESARES. RIC 207; C 42. Patina di medagliere, spl. Tratto da https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/1691/augusto-27-ac-14-dc-denario-/ Ciao Illyricum
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  15. Rimango sempre affascinato dagli studi di Campana e mi chiedo... Un suo catalogo ragionato ed in italiano delle repubblicane uscirà mai? Ci sta pensando?... Lo voglio!!!!
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  16. Sicuramente un errore di link. Quella che hai ora lincato è decisamente un altra cosa.
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  17. Ho scurito un po' l'immagine che hai postato: Dato per scontato che non abbia nulla da nascondere al retro, la reputo spl+. Anche se è data come rara ce ne sono molte in giro, direi 50/75 euro al max, dovendo scegliere ne prenderei una in miglior condizioni.
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  18. @jaconico la banconota che hai postato, non è SUP. Basta leggere la prima riga della definizione di SUP secondo Crapanzano, nel suo catalogo: "Biglietto quasi perfetto, che è stato solo leggermente maneggiato, ma che a prima vista può anche apparire come FDS" Questo non appare FDS nemmeno da lontano Però, sempre a mio parere, lo SPL ci sta tutto, toglierei il "quasi". Alla luce di questo, basandomi sull'inserzione linkata da @ilnumismatico di una banconota che giudico al massimo BB+, e per la quale vengono richiesti 50 euro, e sul fatto che sia il già citato Crapanzano sia Gavello la giudicano comune nei loro cataloghi, non la valuterei più di 70/80 euro. Sempre, naturalmente, riservandomi di vedere anche l'altro lato petronius P.S.: grazie per il "massimo esperto"
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  19. discussione trita e ritrita Anto, dalla quale non se ne esce fuori. Mi permetto una divagazione, credo (e spero) costruttiva, in quanto trascende dalla situazione (ormai stagnante) sotto questo aspetto. Per quanto mi riguarda, il mio sistema di grading che uscirà (boh... non saprei...), esamina in modo analitico precisi aspetti, li descrive, permettendo così al collezionista di farsi "un'idea più chiara", per lo meno in confronto con le classiche perizie che scrivono solo il grado di conservazione e basta... (la foto della perizia della moneta in topic rende l'idea di cosa un inesperto di trovi davanti: cerco un Bb, lo vedo scritto, mi ci fiondo...) Insomma, da appassionato, sto cercando di far uscire "qualcosa" che da una parte "limiti l'errore della soggettività" e dall'altra, dia modo al collezionista di avere una panoramica quanto più completa dei pregi e dei difetti della moneta. Pura fantascienza? si, per quello che mi son sentito rispondere da alcuni addetti ai lavori. Mio rispondo sempre: rimarrò sempre uno studioso ex collezionista con la sana passione di conoscere. Ci provo. Da perdere non ho nulla...
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  20. sembra un bronzo ostrogoto di Vitige 536-540 D.C. decanummo di Ravenna
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  21. Per me anche qualcosa di più spl+ bella.
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  22. Statere in argento - Lycia - 470-435 A.C.
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  23. esattamente @Ross14 ho agito nel medesimo modo negando ogni consenso anche quello di essere informato sull'andamento della petizione, perchè leggevo in un articolo che in questo modo si cede il dato della mail con il proprio nome e cognome alla società che gestisce il sito che a sua volta lo inserisce in pacchetti di dati "legalmente" vendibili per azioni di marketing. Chi scriveva l'articolo in questione si poneva il delicato dilemma del rispetto e del trattamento dei dati sensibili proprio perché questa (ma soprattutto altre petizioni) legano in maniera chiara un soggetto al suo orientamento politico, religioso, inclinazione sessuale ecc ovvero a una serie di dati altamente sensibili. Ora, io non ho molto da nascondere e ho firmato unicamente questa petizione, quindi... lascia il tempo che trova nel mio caso. Ma lascia comunque il tempo che trova la petizione stessa poiché se avessi firmato a nome Lino Topo con la mail creata al momento [email protected] avrei fatto la medesima operazione rendendo dati fasulli in toto, ma contribuendo al raggiungimento di un numero di firme che di fatto sono esenti da reali verifiche.... quindi... che efficacia reale hanno questo tipo di petizioni?
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  24. Ciao , certamente che e' corretto chiamarla patina , come nel bronzo anche nell' argento avvengono reazioni chimiche , solo l' oro puro ne e' indenne , oltre ad altri pochi minerali , reazioni dovute principalmente a due cause : 1 AMBIENTE : la condizione ambientale in cui si sono conservate le monete , o si conservano , e questo nel caso dell' oricalco spiega perché alcune monete prendono colorazioni diverse o piu' raramente non prendono alcuna patina . 2 PERCENTUALI : nel caso dell' oricalco la percentuale di rame e zinco impiegate , lo zinco e' resistente alla corrosione , percentuali che non sempre erano perfette o rispettate nella produzione dell' oricalco e questo , insieme al punto 1 , come conseguenza produceva patine diverse , mentre nel caso dell' argento aveva importanza decisiva , oltre al punto 1 , la percentuale di fino rispetto agli altri minerali che accompagnano l' argento ; infatti si vedono monete in argento diventate scure quasi nere , macchiate , perfettamente colore argento o appunto con riflessi bluastri e rossicci come nella patina da medagliere , senz' altro la piu' bella , apprezzata e di conseguenza cara .
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  25. 1 punto
  26. @ciosky68 Credo che la moneta oggetto del presente quiz sia davvero di Iaso perchè di un ragazzo di nome Ermia che a Iaso cavalcava un delfino parla anche Plinio il Vecchio: https://books.google.it/books?id=7diO7gbuWEsC&pg=PA195&lpg=PA195&dq=STORIE+NATURALI+PLINIO+IL+VECCHIO+IASO&source=bl&ots=4RAQ45OcN2&sig=ACfU3U1zWiOst5viHSqxoyRFrUGDXYKHUg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiHj_-u15fgAhVSzaQKHSi5AcUQ6AEwA3oECAkQAQ#v=onepage&q=STORIE NATURALI PLINIO IL VECCHIO IASO&f=false
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  27. Ma guarda che bella discussione ne è uscita, complimenti a tutti.
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  28. bell'effetto finale! un ottimo modo per valorizzare delle monete comuni, ma preziose per la storia che contengono!
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  29. per una corretta valutazione occorre che lei apra una discussione SUA senza attaccarsi ad altre già evase corredata da foto ben definite, fronte e retro, senza sfondo inutile; se fossero troppo pesanti basta un programmino comune come pait per ridimensionarle opportunamente saluti
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  30. I romani erano avanti di 2000 anni, non posso pensare lo stesso per il sistema europeo.
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  31. Hai detto bene, il tuto è stato un investimento, un gran bell'investimento, il giorno che deciderai di monetizzarlo, sai quante AM Lire potrai mettere in collezione...
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  32. Grazie . Felice per aver destato in te un interesse per la monetazione sabauda-
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  33. Mamma mia, peggio di una missione spaziale...
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  34. Akarnanien - Städte: Oiniadai: Bronze 219-211 v. Chr. Av: Bärtiger Zeuskopf nach rechts, Rv: Flussgott Acheloos nach rechts, BMC 189.8, SNG Cop. 402, 6,15 g, schwarzgrüne Patina, sehr schön. [differenzbesteuert] Acheloo (o Aspropotamo) è il fiume della Grecia che scende dal monte Peristeri, in Epiro, fino a sfociare nel Mare Ionio allo sbocco del golfo di Patrasso. Nella tradizione mitologica dell’antica Grecia Acheloo era la personificazione divina dell’omonimo fiume. Miti, culti e personificazione ci attestano la sua importanza, pari del resto a quella del fiume che è uno dei più grandi della Grecia. Veniva rappresentato con corpo di toro, e meno spesso, di serpente (visto il percorso sinuoso del fiume), e col volto barbato. Come tutti i fiumi era anticamente inteso quale figlio del titano Oceano e della ninfa Teti, ma la sua particolare importanza ne faceva il figlio primogenito dei 3000 dèi fluviali. Gli si attribuivano la paternità delle Sirene, a volte delle Muse, e delle Naiadi, ninfe protettrici delle acque dolci. Da qui il culto di Acheloo nell’antica Grecia dov’era considerato padre e protettore di fonti e sorgenti come le fonti Castalia, Dirce e Pirene, rispettivamente a Delfi, Tebe e Corinto. Acheloo è anche entrato nel ciclo di Eracle come contendente, insieme allo stesso Eracle, della mano di Deianira, figlia del re dell’Etolia. Acheloo era l’unico pretendente che non si era ritirato alla vista del possente Eracle, che indossava la pelle di un leone che aveva ucciso presso Nemea. Nelle Metamorfosi di Ovidio, l’episodio si conclude con una lotta fra i due pretendenti nella quale Acheloo dimostra le sue capacità di trasformismo: si muta prima in serpente, poi in toro, poi in drago e infine in un uomo con la testa bovina. Al termine della lotta, vinto da Eracle che gli aveva strappato un corno, Acheloo, dopo essersi gettato nel fiume Toante (che da allora prese il suo nome e che oggi è il fiume Aspropotamo), cede alle sue pretese su Deianira. Secondo una delle molte e discordanti versioni del mito, il corno di Acheloo divenne poi la Cornucopia, simbolo di prosperità ed abbondanza (secondo altri la Cornucopia sarebbe invece il corno della capra Amaltea che allattò Zeus da infante).
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  35. Io ho tagliato la testa al toro: per non farmi risucchiare dal vortice della speculazione ho deciso di collezionare solo ed esclusivamente i circolati (almeno per quanto riguarda i 2€ CC). Perché conoscendomi per come sono fatto se solo acquistassi una moneta da 2€ che non è reperibile in circolazione sentirei l'irrefrenabile impulso a dover acquistare anche tutte quelle di Vaticano, Andorra, San Marino e, per quanto possibile, anche Monaco. Quindi per il momento ci giro alla larga. Per quanto riguarda le 5 zecche tedesce, visto sempre che mi accontento delle circolate, per me non sono un problema averle tutte visto la loro facile reperibilità.
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  36. facile questo! rumore di porte che sbattono
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  37. ciao, il catalogo ha solo monete veneziane, mi spiace. certo che la zoppola doveva essere davvero una collezione impressionante...
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  38. Ecco le mie: Chimienti 61 e 62, g 0.32 e 0.41 rispettivamente. I pesi che vedo riportati sul tomo vanno da 0.36 a 0.46 g per il 61 e 0.33-0.42 g per il 62. La tua a 0.37 e' un 61 di peso accettabile.
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  39. Purtroppo della vita di Traiano ci sono giunte solo notizie incomplete e frammentarie in quanto l' opera di Svetonio termina con la vita di Domiziano e la Storia Augusta inizia con Adriano , quindi per le importanti vite storiche di Nerva e Traiano dobbiamo fare affidamento su altri storici imperiali , in particolare su Cassio Dione , storico che naturalmente tratta queste due personalita' nell' ambito di una visione storica piu' ampia e non nello specifico come fecero Svetonio e gli autori della Storia Augusta a proposito degli Imperatori trattati . Ci mancano quindi di Traiano una parte di quegli aspetti umani , positivi e negativi , nonche' di quelle passioni , che fanno da corollario alla vita di ogni uomo . Tornando al tema del Post , quale sara' stato il motivo per cui Traiano si interesso' delle antiche monete repubblicane e ne restitui' alla storia tantissime ? Forse subi' il fascino di una sorta di antiquariato numismatico ? Queste restituzioni interessano sia le monete repubblicane non familiari , sia quelle piu' numerose delle antiche Gens romane ; queste emissioni postume dovettero essere moltissime perche' molte ci sono giunte ai nostri giorni ; perche' poi ne scelse alcune all' interno di una stessa Gens e non altre ? Quale fu il motivo della selezione ? Sono domande che probabilmente non avranno mai risposte ma e' lecito chiedersele , anche nella speranza che qualcuno possa dare una valida spiegazione . Queste monete repubblicane rimesse in circolo da Traiano portano alla fine della legenda : REST , come siamo abituati a vedere nelle monete di “Restituzione” classiche , quando queste celebrano , ad esempio come nel caso di Augusto , le monete che furono emesse da diversi Imperatori postumi ad Augusto fino a Traiano Decio . Rimangono comunque monete misteriose ed affascinanti proprio perche' non se ne comprende il motivo per cui Traiano le riporto' in auge , probabilmente nei brevi periodi che Traiano trascorse a Roma . Tutte queste monete repubblicane recano al rovescio , in giro attorno all' iconografia centrale , la seguente legenda : IMP CAES TRAIAN AUG GER DAC PP REST ; in base alla scritta possiamo azzardare a datare questa serie di monete ; il PP non aiuta poiche' Traiano acquisi il titolo Pater Patriae nel 98 appena eletto , quindi l' unica scritta valida della moneta , piu' antica , e' DAC , titolo che Traiano prese dopo la prima guerra dacica nel 102 e che mantenne fino al 117 ; queste monete quindi furono coniate nell' arco di 15 anni , che siano state una sorta di testamento spirituale di Traiano ? In foto alcune di queste rarissime monete repubblicane “resuscitate” da Traiano , nelle quali alcune volte si intravede il nome del personaggio originale ; alcune foto , non tutte quelle pubblicate , sono riprese dal libro “Le monete d' oro e d' argento delle Repubblica romana” , Varesi – Castellotti , 1° edizione .
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  40. Mi sento di quotare in toto il pensiero di davide1978, non tutti possono permettersi monete in conservazione eccezionale e questa può far la sua figura in una collezione "coerente". Personalmente avrei aspettato e puntato qualcosa di più gradevole, anche a parità di conservazione. Aggiungo anche che una perizia scritta così poco comprensibilmente non invoglia per niente all'acquisto del pezzo, o comunque ne abbassa la valutazione; non sarebbe una cattiva idea farla rifare da qualcun'altro. Da notare la differenza abissale con la perizia Moruzzi.
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  41. Grazie a te per averci permesso di fare queste piccole scoperte. Attendiamo le "2/3 cosette", chissà cos'altro riusciremo a trovare!
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  42. P.S. A mio parere l'oggetto che hai non può essere definito un distintivo. Ha piuttosto le caratteristiche di una medaglia, magari potrà anche essere stata usata come ciondolo, ma ha pur sempre la struttura, la foggia di una medaglia, con relativo appiccagnolo. Certo, non è una decorazione portativa ma la classificherei ugualmente come medaglia ; un distintivo è munito al verso di una spilla o di un peduncolo e può venire applicato sul petto, al bavero. Poi, la casistica è ampia : ci sono ad es. gli scudetti da braccio previsti da molti eserciti, ma la tua io la definirei una medaglia…….
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  43. mah...come sempre sono discussioni complesse…. dico la mia...che è ovviamente un parere esclusivamente personale...vado per affermazioni lette: 1 - la numismatica va forte, basta vedere i prezzi! … NI … dipende che orizzonte ci diamo, perché a dire il vero 50 o 60 anni fa i prezzi erano proporzionalmente molto più alti, la numismatica era una cosa di nicchia… e comunque non è paragonabile… oggi ci sono migliaia di monete perché il collezionismo è diventato di massa...e nella massa si vende roba di una qualità bassissima che nei decenni addietro non sarebbe mai passata in asta… si vendono molte monete...SI … ma per effetto di un collezionismo "basso" e molto diffuso, e per effetto dell'apparire sul mercato di enormi quantità di monete scavate e scovate ad esempio nell'Est, o altrove… bene, male...mah… comunque non paragonabile… 100 anni fa il collezionismo di monete era roba da industriali, forse o da nobili colti… oggi chiunque può essere un collezionista di monete antiche partendo da qualsiasi livello... 2 - i giovani d'oggi…. beh dai, come i giovani di ieri insomma è sempre una questione di prospettiva … forse il ventenne di oggi imparerà a farsi una cultura e sarà un trentenne informato, un quarantenne colto e un sessantenne che dirà "ah...i giovani d'oggi" 3 - la cultura della lettura - a dire il vero oggi è più facile di ieri trovare "cultura"... distinguo la "lettura" dal "possesso" del volume… nel mio modesto essere un numismatico che scrive, sono un divoratore di libri, non tutti acquistati, molti prestati, molti trovati in rete, molti in biblioteca… certo è che la lettura è uno step successivo, la passione nasce spesso con il "raptus" del possesso della moneta … insomma, quanti sono nati come "accumulatori" e poi sono diventati numismatici? scagli la prima pietra chi ha iniziato da studioso e fine conoscitore…. 4 - il forum stagna - c'è una discussione sul "forum che vorrei" e non ripeto qua la mia idea, ma mi pare naturale… e comunque non c'è una medicina …. la crescita demografica del forum non è solo e per forza un bene assoluto, questo è un mare da attraversare così com'è … molti non leggono e non si informano? possiamo imporglielo ? e se si, a quale pro? 5 - in tutto questo, vedo erò una numismatica italiana ben più vitale che negli anni passati, una numismatica che scrive finalmente a livello europeo, e riviste divulgative nelle quali il livello è oggi molto più alto di ieri... insomma… si a tante considerazioni fatte...ma anche una visione non totalmente pessimistica la mia… ...chiudo "denunciando" i miei 38 anni, così che possiate "incasellare" il mio parere
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  44. Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 207, lot 628, 15/10/2012 Trajan Trajan, 98 - 117 n. Chr. Dupondius ca. 108 - 109/10 n.Chr. Rom. 14.04 g. Vs.: IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V PP, Büste mit Strahlenkrone u. Gewand auf l. Schulter n. r. Rs.: S P Q R OPTIMO PRINCIPI / S C, trauernde Dacia sitzt n. l. auf einem Waffenhaufen, vor ihr ein Tropaion u. weitere Waffen. RIC 563 (Var.); C. 533; Strack 365; BMC 887; BN 522; 580; MIR 327b. Grüne Patina, Rs. kleiner Stempelriss, vz ILLUSTRAZIONE: TRAIANO MOSTRA AL SUO ESERCITO LA TESTA E LA MANO DESTRA MOZZATE DEL RE DACICO DECEBALO
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  45. Falsone da bancarella ( dell’800) scherzi a parte sono molto pochu gli assi autentici di Hatria che furono abbondantemente riprodotti ( userei tale termine in questo caso specifico vista la grande popolarita’ della tipologia con la testa di Sileno e il cand dormiente) nella sexonda meta’ dell’800 finendo - consapevolmente o meno) nelle raccolte di molti collezionisti d’epoca ...
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  46. Come oramai, negli anni, un appuntamento imperdibile, per qualità e competenze. Nel mio piccolo, sarò presente per continuare interazione e l amicizia con il circolo e con gli amici numismatici. A presto Roberto
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  47. 1 punto
  48. Vivissimi complimenti anche da parte mia CENTURIONEAMICO hai mai pensato di scrivere un libro? Io lo comprerei immediatamente Siete forti ragazzi
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