Vai al contenuto

Classifica

  1. pato19

    pato19

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3347


  2. Illyricum65

    Illyricum65

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      8050


  3. odjob

    odjob

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      9939


  4. apulian

    apulian

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      3682


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/30/19 in tutte le aree

  1. Uno dei più bei biglietti emessi dalla Francia, qualcuno dice il più bello in assoluto, è il pezzo da 5000 franchi cosiddetto "Empire Français" oppure "Union française". Emesso in un momento storico molto delicato, ha avuto una vita abbastanza breve e non poco travagliata. Questo biglietto venne stampato dalla Banque de France a partire dal 1942 senza però essere immesso in circolazione; venne tenuto da parte, di riserva. Il momento dell'ingresso in circolazione arrivò il 4 giugno 1945. Ad un mese dalla fine della guerra in Europa, venne deciso (per contrastare il fiorente mercato nero) di ritirare tutti i biglietti in circazione di taglio superiore ai 50 franchi e sostituirli con due biglietti stampati ma non immessi in circolazione, ossia il biglietto dal curioso taglio di 300 franchi e, appunto, il pezzo da 5000 oggetto di questo post. Dall'oggi al domani, quindi, i francesi dovettero cambiare i soldi in loro possesso. L'operazione ebbe, ai fini pratici, scarsi risultati. Il mercato nero continuò a prosperare come e più di prima tanto che neanche tre anni dopo, il 31 gennaio 1948, venne deciso dall'oggi al domani di ritirare il biglietto da 5000 e sostituirlo con un altro (cosiddetto "Terre et mer"). Cinquemila franchi all'epoca erano un bel po' di soldini all'epoca e la manovra provocò panico e disagi ai francesi (per approfondire segnalo questo articolo in francese: http://www.fayette-edition.com/article_38.php). Passiamo alla banconota vera e propria. E' l'unica banconota francese destinata alla circolazione in Francia a presentare un riferimento alle colonie. Al diritto, è mostrata una figura femminile che rappresenta la Francia, insieme a tre figure maschili (un sudanese, un vietnamita, un berbero) a simboleggiare le popolazioni all'epoca presenti nel territorio coloniale francese. Sullo sfondo, il tricolore francese e decori di piante varie. Al retro, un altro volto femminile (messo controluce coincide con quello stampato al diritto) e due paesaggi, uno raffigurante l'Algeria e l'altro l'Indocina. Ho in collezione due esemplari di questa banconota, con date diverse (1944 e 1945), uno in buona conservazione e l'altro decisamente peggiore. Le grandi dimensioni (208x115mm) e i colori accattivanti lo rendono particolarmente piacevole da vedere.
    3 punti
  2. Obverse: GALLIENVS AVG. Radiate head at right. Reverse: SOLI CONS AVG. Pegasus springing right, heavenward. Mintmark H in exergue. Rome mint RIC V-I 283
    3 punti
  3. una delle monete con più bassa tiratura circolante da me ritrovate taglio 50 cent paese sanmarino anno 2013 tiratura 32.000 condizioni bb+ città trieste
    3 punti
  4. taglio    2 euro cc paese Finlandia anno 2014 A tiratura 1.482.000 condizioni bb città Milano La mia seconda finlandese dopo la bandiera europea.
    3 punti
  5. Buongiorno, ultimamente posto in un'altra Sezione , quella di Storia e Archeologia, dei richiami collegati alla nascita (o alla dipartita) di qualche personaggio storico, per lo più collegato all'Antica Roma. Oggi ho preferito postarla qui, in quanto vi è un collegamento numismatico, assieme ad una breve biografia. Lucio Vipsanio Agrippa Lucius Vipsanius Agrippa Lucio Vipsanio Agrippa, figlio di Marco Vipsanio Agrippa, generale, amico e braccio destro di Augusto e Giulia Maggiore, unica figlia dell’Imperatore. Alla morte del padre fu adottato, assieme al fratello Gaio, dal nonno materno e assunse il nome di Lucio Giulio Cesare Vipsaniano. Essendo i due fratelli gli eredi dell’Imperatore ebbero una florida carriera militare e politica; prima però morì Lucio (Massilia, 2 d.C.) e successivamente, un anno e mezzo dopo, il fratello Gaio. Augusto adottò a questo punto Tiberio, figlio della terza moglie Livia Drusilla e lo nominò suo erede assieme ad Agrippa Postumo, fratello minore di Lucio e Gaio Cesare. Ben presto però rimase unico erede Tiberio. L'evidenza numismatica collegata a Lucio Cesare ad i due fratelli più in generale è la seguente: Augusto (27 a.C. - 14 d.C.), Denario, Lugdunum, 2 a.C. - 4 d.C.; AR (g 3,72; mm 18; h 8); CAESAR AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, testa laureata a d., Rv. [AVGVSTI F COS DESIG PR]INC IVVENT, Gaio e Lucio cesari stanti in posizione frontale, si appoggiano a due scudi; dietro ogni scudo, una lancia; sopra, simpulum e lituus; in ex. C L CAESARES. RIC 207; C 42. Patina di medagliere, spl. Tratto da https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/1691/augusto-27-ac-14-dc-denario-/ Ciao Illyricum
    2 punti
  6. taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc TYE paese germania J anno 2012 tiratura 6.300.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese italia anno 2017 A tiratura 1.500.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 euro paese lettonia anno 2014 tiratura 20.000.000 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  7. Questa discussione mi ha fatto ricordare qualche "lamentela" del passato. Personalmente la mia sensazione di ex giovane (47 anni, ma da quando sono passato di categoria?) è che la situazione non sia molto diversa dal passato. Ho iniziato a collezionare agli inizi degli anni 80 e sono stato sempre l'unico in tutto il mio percorso scolastico ad interessarmi di monete... al massimo qualche mio compagno di scuola collezionava.... schede telefoniche... Questa raccolta proviene da: http://salvatore-comisi.over-blog.com/2015/05/citazioni-sui-giovani-di-oggi-ai-miei-tempi.html 1. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...” La citazione è di Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo. 2. “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” La citazione è del poeta greco Esidio, vissuto 720 anni prima di Cristo. 3. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana” La citazione è di un sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo. 4. “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...” La citazione è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni. 5. “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi” La citazione è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.
    2 punti
  8. Il ripescaggio di questa discussione mi ricorda il famoso aneddoto dell'uovo di Dante. Narra l'aneddoto che Dante Alighieri soleva spesso sedersi su un masso vicino alla sua abitazione e riflettere in silenzio. Un giorno un uomo si fermò e chiese a Dante quale fosse, secondo il suo parere, il piatto più gustoso che era solito mangiare nel capoluogo toscano. E il Sommo Poeta non ebbe dubbi "L'uovo!". Un anno dopo, lo stesso uomo passò di lì e trovò nuovamente Dante a riflettere sul "suo" masso e decise di sfidare la celeberrima memoria del Poeta. Il cittadino senza presentarsi o dire altro chiese a Dante " E con che cosa" e il Sommo Poeta senza battere ciglio rispose "Con il sale".
    2 punti
  9. Il forum ,questo o qualsiasi altro,dovrebbe avere un bilanciamento percentuale del 60% in cui si mostrano monete(che conservazione?che valore?ma quant'è bella la mia moneta!!)ed un 40% in cui si parla di letteratura numismatica(commenti su ciò che si legge,concorsi letterari,spunti per nuovi studi) Invece in questo forum abbiamo un bilanciamento del 99% di foto di monete e solo (e forse neanche quello )l'1% discussioni su letteratura numismatica. Se ci fosse molta discussione su ciò che si apprende leggendo j libri e gli articoli si posterebbero foto di monete ma con discussioni inerenti a studi effettuati,a spunti per nuovi studi, a raccontare perché si è deciso di acquistare quella moneta ecc. Ad affossare questo forum,sotto il profilo letterario, hanno contribuito molti professoroni del "piffero"con i quali non ti ci puoi confrontare perché privi di umiltà ed altrui rispetto ma tronfi di buffonaggine.C'è anche molta invidia ed ignoranza risultanti dalla scarsità di argomenti affrontati. Io ad esempio,nella discussione Regno di Napoli::::::::Le monete,nell'ultimo post ho fatto una domanda sull'uso dei bilancieri durante il regno di Carlo II a Napoli,sono passati giorni e nemmeno un pensiero è stato espresso per rispondermi. Salutoni odjob
    2 punti
  10. Visto che le discussioni sugli stati UE che non hanno ancora l'Euro sono sparse in giro ho pensato di riassumere la situazione aggiornata in un solo thread, aggiungendo qualche altra informazione utile, in modo che si possa continuare a discuterne avendo sempre sotto mano il quadro generale. ________________________________ [ERM II, ovvero Meccanismo Europeo di Cambio. Sistema secondo cui chi aderisce al meccanismo deve mantenere la sua valuta con un margine di fluttuazione del ± 15% rispetto all'euro. Per entrare nell'unione monetaria bisogna farne parte per almeno due anni] Bulgaria Il 29 giugno 2018 il ministro delle finanze bulgaro e il governatore della Banca Nazionale Bulgara hanno inviato una lettera all'Eurogruppo per chiedere l'ingresso nell'ERM II entro luglio 2019 ( http://www.consilium.europa.eu/media/36111/letter-by-bulgaria-on-erm-ii-participation.pdf ). Il 12 luglio l'Eurogruppo e la BCE hanno pubblicato una dichiarazione sui passi necessari perché la Bulgaria venga accettata nel meccanismo ( http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2018/07/12/statement-on-bulgaria-s-path-towards-erm-ii-participation/ ). La permanenza nell'ERM non sarà un problema dato che la Bulgaria ha la sua valuta ancorata da cambio fisso all'euro ( 1,95583 lev = 1 euro ). Tutti gli altri requisiti sono già soddisfatti ma la Bulgaria è ostacolata dal troppo elevato tasso di corruzione, che spaventa non poco e fra l'altro impedisce il via libera a Schengen. Romania La Romania scalpita per l'ingresso nell'unione monetaria ma l'obiettivo del 2022 che il governo aveva fissato l'ultima volta non è considerato realistico, perchè nonostante il forte sviluppo economico c'è bisogno di riforme strutturali per rendere più stabile e moderno il sistema. Per ideare un piano dettagliato di passaggio all'euro è stata fondata la "Commissione nazionale per il passaggio alla moneta unica" che coordinerà gruppi di lavoro tematico formati da membri dell'Amministrazione Presidenziale, delle confederazioni padronali e sindacali, della Banca Nazionale di Romania e dell'autorità di vigilanza finanziaria rumena, ma anche da personalità della scienza e della cultura e da rappresentanti di organizzazioni non-governative. Per quanto rigurada la possibile data d'ingresso non ci si sbilancia troppo ma ora si parla di non prima del 2024. Croazia Anche l'ultimo entrato in UE sta cominciando a darsi da fare. Alla fine dell'anno scorso è stato presentato congiuntamente da governo e Banca Nazionale Croata il documento "Strategia per l'adozione dell'euro in Croazia" (*), dove si spiega nel dettaglio cosa dovrebbe fare la Croazia per arrivare all'adesione all'unione monetaria e le linee guida da seguire anche durante e dopo l'evento. Dato che alcuni criteri non sono ancora soddisfatti non si stimano date per l'ingresso: per ora di certo c'è solo che la prima tappa sarà l'adesione all'ERM II, con l'intenzione di attuarla entro il 2020. In Croazia l'euro è già oggi piuttosto usato: basta pensare che l'80% dei crediti e dei risparmi sono espressi in euro, come anche molti prezzi. (*) https://euro.hnb.hr/documents/2070751/2104255/e-strategy-for-the-adoption-of-the-euroin-Cro.pdf/9e02b33f-665a-46a9-a1b6-ac63f9af3c95 Altri stati e casi particolari UNGHERIA - L'ingresso nell'unione monetaria, cosa gradita a una vasta maggioranza della popolazione, richiede una modifica costituzionale. Il primo ministro Orbán ha posto di fatto veto stabilendo che non entreranno prima che lo stato abbia raggiunto il 90% della media di reddito pro-capite dell'eurozona. REPUBBLICA CECA - Il governo ha una posizione attendista e si limita a dichiarare che bisognerebbe entrare "il prima possibile" nell'unione monetaria. POLONIA - L'adozione dell'euro richiede una riforma costituzionale ma il governo non sembra realmente intenzionato ad affrontare la questione generale dell'ingresso nell'unione monetaria. SVEZIA - In seguito al referendum del 2003 continua a rimanere fuori dall'unione monetaria evitando apposta di entrare nell'ERM II. UK e DANIMARCA hanno l'opt-out che gli permette di rimanere fuori dall'unione monetaria, salvo loro ripensamenti. La Danimarca aderisce lo stesso all'ERM II e mantiene volontariamente un margine di fluttuazione ristretto al ± 2,25% sull'euro, attuando di fatto un cambio fisso. Paesi non UE ALBANIA - Dal 2014 è uno dei candidati ufficiali all'ingresso in UE. Nonostante il percorso d'adesione sia ancora lungo già da tempo si parla di adozione unilaterale dell'euro, come in Montenegro e in Kosovo (per quest'ultimo escluse le zone del nord a maggioranza serba), dove l'euro viene usato come valuta nazionale. Il principale sostenitore di quest'idea è l'economista Zef Preçi, direttore del Centro Albanese per la Ricerca Economica, secondo cui in tutti i Balcani occidentali sarebbe meglio sostituire le valute locali con l'euro, sia per favorire la crescita economica che per spronare il processo di allargamento dell'UE nell'area. Si fa anche notare che come in altri paesi gran parte dei risparmi e dei prestiti albanesi sono già ora denominati in euro, il cui tasso di cambio influenza anche la formazione dei prezzi. Altri esperti invece sono contrari e sostengono che il passo sarebbe prematuro, in quanto l'Albania ha ancora molto da fare nel corretto funzionamento dello stato di diritto e nella stabilità finanziaria. In quest'ottica i casi dl Montenegro e Kosovo sono ritenuti particolari, in quanto per loro l'adozione dell'euro era soprattutto un modo per ottenere l'indipendenza effettiva dalla Serbia.
    1 punto
  11. Carissimi, Il Regno Unito, lo sappiamo, è solito regalarci ogni tanto hoard di notevole importanza storica-artistica... Nei giorni scorsi pare sia stato rinvenuto in una località a me ancora sconosciuta , un notevole hoard contenente oltre 2500 penny di Harold II e William I ..un ritrovamento eccezionale che una volta ben studiato potrebbe fornirci importanti informazioni, oltre alla possibile scoperta di nuove varianti. Al momento non sono riuscito a trovare ulteriori informazioni, nel frattempo vi lascio con queste due foto del ritrovamento pubblicate dal Trasure Hunting Magazine
    1 punto
  12. FIRMA E DIFFONDI QUESTA PETIZIONE RIVOLTA AL SENATO DELLA REPUBBLICA Il collezionismo rischia di scomparire se un nuovo disegno di legge, già approvato alla Camera dei Deputati ed ora all'esame del Senato, venisse approvato così come è stato redatto. È il disegno di legge n. 882 “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”, http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01077572.pdf, che in particolare integra il Codice Penale inasprendo le pene per i reati contro i Beni Culturali, al fine di bloccare i traffici illeciti di reperti archeologici e di oggetti di antichità. Il testo si compone di otto articoli che trattano reati nei confronti dei Beni Culturali, in materia di furto, ricettazione, riciclaggio, illecito possesso, falsificazione in scrittura privata relativa a Beni Culturali, violazioni in materia di alienazione, importazione ed esportazione illecite, nonché la distruzione e la devastazione dei Beni Culturali o Paesaggistici, la contraffazione di opere d’arte, il traffico illecito. Le pene sono molto severe e comprendono sanzioni penali e amministrative importanti, tra cui la confisca. E’ questa una buona notizia? Sì, se fosse più chiara la definizione di Bene Culturale e se la verifica del valore culturale da parte del Ministero fosse rapida, chiara e non discrezionale. Quindi su cosa si applicheranno queste norme? Con una tale genericità e discrezionalità qualsiasi cosa potrebbe essere considerata illegale: dalle cartoline ai francobolli, dal mobiletto di famiglia al quadretto dipinto dal nonno, passando attraverso una vecchia banconota, fino alle monetine della vecchia lira. Basta che tali oggetti abbiano almeno settant’anni per rientrare nella tutela prevista dalla norma, e allo scadere del successivo anno, la legge comprenderebbe un’ulteriore molteplicità di oggetti, magari detenuti da tempo immemore in famiglia o frutto di un’appassionante raccolta. Quest’anno ad esempio entreranno nella giurisdizione della legge gli oggetti del 1949, così come le monete di quell’anno! La proposta di legge andrebbe ad incidere anche su non trascurabili aspetti di natura economica. Le stime maggiormente accreditate indicano, infatti, un valore di circa 900 milioni di euro anno per il mercato delle aste, cui va aggiunto l'ammontare delle transazioni curate dai singoli commercianti professionisti, dove il mercato numismatico da solo rappresenta un terzo di questo totale. Garantire il funzionamento delle imprese numismatiche e, ancor più, del collezionismo di qualità, contribuisce pertanto alla ripresa economica del Paese e contrasta fenomeni di elusione ed evasione fiscale, obiettivi chiaramente esplicitati dal Contratto di Governo e sottovalutati, invece, dagli estensori del DDL, tanto che non se ne fa cenno neanche nella relazione introduttiva. Il disegno di legge deve però ancora essere approvato al Senato e dipende anche da noi mantenere alta l'attenzione. Per questo occorre meglio definire i Beni Culturali rispetto alle semplici cose, modificando in tal senso il testo definitivo, anche in relazione ad una parte della norma dove si fa riferimento al possesso illecito di Beni Culturali. Sono in gioco le migliaia di collezioni di ogni tipo, piccole e grandi, di ciascuno di noi. È in gioco anche la grande conoscenza culturale che nasce da questi oggetti che altrimenti andrebbero ignorati e a finire accatastati nei magazzini delle istituzioni, senza che possano essere fruibili e posti a conoscenza dei cittadini e del paese. Il personale impiegato nelle aziende del commercio numismatico andrebbe in tal modo a rischiare seriamente la propria occupazione. Il collezionismo, che nelle sue varie forme in Italia abbraccia una fetta particolarmente importante di cittadini pari al 20% della popolazione, non soltanto salvaguarda dalla distruzione e dall’oblio una grande quantità di oggetti che lo Stato non può né ha la possibilità di valorizzare, ma soprattutto accresce la conoscenza culturale di un’importante parte della popolazione italiana che conserva un’infinità di oggetti e li preserva dalla distruzione. E’ anche grazie al collezionismo che produce un’infinita quantità di pubblicazioni scientifiche e non, sia cartacee che digitali, che gli oggetti diventano fruibili al mondo intero. #collezionismoetico #salviamoilcollezionismo #salvalatuacollezione #savecollecting #saveyourcollection http://chng.it/78vXhSyr
    1 punto
  13. I romani erano avanti di 2000 anni, non posso pensare lo stesso per il sistema europeo.
    1 punto
  14. Ora più che mai dobbiamo essere TUTTI UNITI !!!
    1 punto
  15. grazie, ho controllato, sembra proprio lei
    1 punto
  16. 1 punto
  17. Sarebbe già qualcosa se ci fosse unione e prese di posizione e comunicazione verso i propri iscritti da parte delle Associazioni nazionali che tutelano il collezionismo in Italia, ripeto non sono grandi numeri ma un cartello di sigle oltre la Nip ci vorrebbe, poi sappiamo che quando ci sono firme o petizioni il collezionismo si sfila tipo proposta Bernardi però provarci sempre ...
    1 punto
  18. Eccoti servito! Ciao Illyricum
    1 punto
  19. In realtà ne la zecca F (Stoccarda) ne la zecca J (Amburgo) hanno alcun plusvalore, essendo state entrambe coniate in tirature altissime (75 milioni per F, 67 milioni per J). La cifra elevata alla quale viene venduta la moneta dell'inserzione (peraltro esageratissima) è dovuta più prosaicamentre alla presenza di un errore di conio sul contorno della moneta, come è chiaramente scritto (sia pur in tedesco) nel titolo e nel testo dell'inserzione: Fehlprägung mit doppelter Randschrift=errore, doppia scritta sul contorno
    1 punto
  20. io vado ancora a scuola e molto spesso i professori non riescono a coinvolgere a pieno gli studenti nella materia ma io credo sia importantissimo studiare storia e che può appassionare veramente. Mi piace in particolare tutto il novecento, in particolare Prima Guerra Mondiale e sopratutto la Seconda, ma anche la Guerra Fredda (parlando dei più grandi avvenimenti). Credo che oggi si studi male la storia, studiare solo guerre, battaglie e simili è inutile, bisognerebbe concentrarsi piuttosto su come viveva la gente comune e le loro usanze.
    1 punto
  21. Buongiorno, la "E" capovolta dovrebbe essere un lambello, ossia la brisura più nobile in araldica che in genere indica la primogenitura. Purtoppo non so altro, dovrà attendere il parere di esperti, ma nel frattempo potrebbe aggiungere la località di provenienza, se nota. Saluti, The Judge
    1 punto
  22. si @Poemenius è quello che leggo anch'io - motivo della mia risposta articolata con piccola spiegazione del senso della sigla - ed è anche il tipo di lettura che ipotizzava @Massenzio. A mio avviso il venditore ha preso un abbaglio indicando PCC. L'esergo RSR arrichisce di non poco il valore storico (e non solo) del pezzo, proprio per i rimandi alla politica iconografica di Carausio con il mito dell'età dell'oro romana presente nelle Bucoliche virgiliane... un gran bel pezzo! In più, il fatto che non mi sembra un pezzo proprio così diffuso nei vari passaggi commerciali.
    1 punto
  23. Aggiungerei commercianti seri, specie all'inizio penso siano fondamentali.
    1 punto
  24. Anche per me questa bellissima medaglia, come conservazione è un Qspl a causa del colpo a ore 4 del D. Ed il suo valore di mercato non va oltre i 600 euro e già mi sembra una stima generosa (spero che tu riesca a trovare un compratore disposto a darti 600 euro @Marzio Baratti).
    1 punto
  25. Quando ho letto "un quarto di birr" ho pensato ad un altro tipo di birr... ? ? ?
    1 punto
  26. Foglio piegato, può starci, inchiostro finito, molto improbabile. Secondo me, una ipotesi verosimile potrebbe essere la seguente: un pezzo di carta o scarto di foglio si è trovato accidentalmente sul foglio di stampa al passaggio del rullo, lasciano quella parte coperta Saluti
    1 punto
  27. Gettone Ulisse Trinchieri Torino - 5 centesimi Fabbrica di liquori Trinchieri La fabbrica di liquori Trinchieri, che produceva il noto vino chinato, prodotto di punta con un notevole mercato in Sud America, aveva sede in via Tesso 8 dove oggi si trova un edificio residenziale. Fondazione: 1904 Fine/Cessazione: 1950
    1 punto
  28. Buona giornata Hai ragione. Fatto! saluti Luciano
    1 punto
  29. Penso sia una medaglia di una Confraternita religiosa (Misericordia) di area Toscana (Pisa?), possibile datazione seconda metà del XIX sec., ricordo di averne vista una con caratteristiche simili datata 1875 con scritta Anno Santo, merita approfondimento e conferma, sentiamo altri pareri. Ciao Borgho
    1 punto
  30. Sicuramente la migliora e naturalmente protegge la superficie della medaglia. Ciao Borgho
    1 punto
  31. Bisogna poi vedere se lo vendono, ne ho trattata una domenica scorsa e il prezzo era per l'appunto di 600 euro...
    1 punto
  32. Spero che la foto soddisfi la richiesta, comunque il prezzo di di 600 euro mi sembra un pò basso dal momento che ne ho visti in vendita senza lo scatolino a un prezzo ben maggiore.
    1 punto
  33. Sei stato gentilissimo: queste fotografie vanno bene per il controllo di cui avevo bisogno. Ti ringrazio sinceramente.
    1 punto
  34. Io arrivo a pensare che i gruppi Facebook siano per assurdo un bene per il forum. In qualche modo hanno tracciato una doppia strada, quella dell'approfondimento (forum) e quello del commercio/business (Facebook). Se posso, l'unico paradosso che vedo è quello di alcuni commercianti, che tra l'altro stimo molto, che hanno scelto come canale ufficiale quello del social network legittimando in questo modo orde di venditori abusivi... Tornando alle proposte trovo molto interessanti le riflessioni su cataloghi+forum. Credo che i nostri sforzi in futuro saranno indirizzati su questa strada.
    1 punto
  35. mah...come sempre sono discussioni complesse…. dico la mia...che è ovviamente un parere esclusivamente personale...vado per affermazioni lette: 1 - la numismatica va forte, basta vedere i prezzi! … NI … dipende che orizzonte ci diamo, perché a dire il vero 50 o 60 anni fa i prezzi erano proporzionalmente molto più alti, la numismatica era una cosa di nicchia… e comunque non è paragonabile… oggi ci sono migliaia di monete perché il collezionismo è diventato di massa...e nella massa si vende roba di una qualità bassissima che nei decenni addietro non sarebbe mai passata in asta… si vendono molte monete...SI … ma per effetto di un collezionismo "basso" e molto diffuso, e per effetto dell'apparire sul mercato di enormi quantità di monete scavate e scovate ad esempio nell'Est, o altrove… bene, male...mah… comunque non paragonabile… 100 anni fa il collezionismo di monete era roba da industriali, forse o da nobili colti… oggi chiunque può essere un collezionista di monete antiche partendo da qualsiasi livello... 2 - i giovani d'oggi…. beh dai, come i giovani di ieri insomma è sempre una questione di prospettiva … forse il ventenne di oggi imparerà a farsi una cultura e sarà un trentenne informato, un quarantenne colto e un sessantenne che dirà "ah...i giovani d'oggi" 3 - la cultura della lettura - a dire il vero oggi è più facile di ieri trovare "cultura"... distinguo la "lettura" dal "possesso" del volume… nel mio modesto essere un numismatico che scrive, sono un divoratore di libri, non tutti acquistati, molti prestati, molti trovati in rete, molti in biblioteca… certo è che la lettura è uno step successivo, la passione nasce spesso con il "raptus" del possesso della moneta … insomma, quanti sono nati come "accumulatori" e poi sono diventati numismatici? scagli la prima pietra chi ha iniziato da studioso e fine conoscitore…. 4 - il forum stagna - c'è una discussione sul "forum che vorrei" e non ripeto qua la mia idea, ma mi pare naturale… e comunque non c'è una medicina …. la crescita demografica del forum non è solo e per forza un bene assoluto, questo è un mare da attraversare così com'è … molti non leggono e non si informano? possiamo imporglielo ? e se si, a quale pro? 5 - in tutto questo, vedo erò una numismatica italiana ben più vitale che negli anni passati, una numismatica che scrive finalmente a livello europeo, e riviste divulgative nelle quali il livello è oggi molto più alto di ieri... insomma… si a tante considerazioni fatte...ma anche una visione non totalmente pessimistica la mia… ...chiudo "denunciando" i miei 38 anni, così che possiate "incasellare" il mio parere
    1 punto
  36. Bei commenti, belle testimonianze di amici che ieri c’erano, e altri potrebbero intervenire ancora, la cosa in fondo più bella di ieri e’ stato il clima sereno, di cordialità, da salotto, anche di rispetto per quanto fatto e presentato per la comunità numismatica, da tempo non sentivo queste sensazioni, questa distensione che un hobby dovrebbe e deve sempre poi dare, mi conforta e mi rassicura anche un altro aspetto, non siamo eterni, non lo si farà per sempre questo per avere solo poi gratifiche interiori dettate dalla passione ma ieri ho visto più persone giovani e meno giovani che potrebbero raccogliere tranquillamente un giorno il testimone di questa mission divulgativa, e credetemi oggi, per la numismatica attuale non e’ poco ...e’ poi in realtà tutto ...e questo mi fa immensamente piacere. Ora ci ritiriamo a lavorare per un po’ per altri progetti per la numismatica, lasciamo spazio alle altre realtà e alle loro realizzazioni e iniziative, buona Numismatica a tutti quanti !
    1 punto
  37. Considerando che si commemora il restauro, e non la cappella sistina in sé, mi auguro non ci mettano un semplice pennello e la faccia del responsabile dei lavori del restauro
    1 punto
  38. Ciao Ross, in effetti in Sezione Imperiali c'è un po' di calma. Ci sono nuovi utenti che postano ma nella maggior parte leggono... cosa che ho fatto anch'io tanto tempo fa. I "quanto vale" ... come Curatore non mi mancano, facevano solamente numero e non competevano alla Sezione che dovrebbe privilegiare la parte storica. Tuttavia spesso si chiudeva un occhio specie quando la discussione era decollata. Le "vera/falsa" ... interessavano ma si trattava di un cerino che spesso portava a "derive"... spesso con interventi di Curatori e Moderatori. Personalmente ritengo di essere anche un po' colpevole nel senso che negli anni ho trattato molti argomenti (forse troppi), lasciando poco spazio a nuovi interventi. In realtà raramente riscontro utenti che postano temi già discussi. Purtroppo, direi (potrebbero incrementare quelle precedenti). Ma come concausa personalmente direi che il tempo libero è minore e internet ti porta a ricercare e non ad approfondire. Il "sistema social" ti incanala in una produzione di risposte veloci, frenetiche... alla fine senza dire granchè. Questo stile imperversante si riflette anche qui nel Forum... mia figlia in liceo ha un bagaglio culturale sicuramente superiore al mio alla sua età grazie anche al web e alle ricerche disponibili ma nello scritto (pur leggendo molto) trova qualche difficoltà (lei come altri) abituata ai vari Instagram, FB, etc... In sintesi... come mi venne detto alcuni anni fa (e allora non ne fui del tutto convinto) "la Società cambia, il Forum di conseguenza". Io direi che dobbiamo esser fieri di quanto messo su negli anni passati che fa da pietra portante al Forum e lo rende migliore (posso affermarlo?) di altre situazioni analoghe. Anzi, va rimarcato, cosa che io faccio nella mia Sezione con gli utenti nuovi che esorto a sfogliare e a rileggere i contributi passati raccolti nelle toolbar. Ciao Illyricum
    1 punto
  39. Buonasera, questa discussione sta diventando davvero intrigante, perciò mi incoraggiate a scrivere... Essendo iscritto solo da pochi mesi non sono in grado di instaurare un confronto tum/nunc o rievocare antichi fasti, ma nonostante non abbia potuto contemplare il percorso evolutivo di lamoneta.it né apprezzare in tempo reale i commenti di divulgatori lamonetiani del passato, ho la possibilità di considerare il risultato attuale: e questo è ottimo. Il forum, a mio parere, è come un'orchestra sinfonica che accorda un crogiolo di strumenti dissimili per intonare un inno potente e passionale. Le voci autorevoli degli ottoni si fondono con i timidi trilli dei legni, i tremolii concitati degli archi sono mitigati da un elegante arpeggio, eppure l'armonia è ottenuta mediante l'imprescindibile ritmo rigoroso e sostenuto delle percussioni. Per quanto mi concerne, sebbene alcuni utenti lamentino difettucci, anche condivisibili, la complessiva eterogeneità, la diffusa dedizione e l'estremo valore culturale fanno di questo forum un modello assai aderente al mio immaginario utopico. Voglio condividere con voi la gioia che prova un ragazzo a leggervi e ad ascoltarvi in ogni singolo ritaglio di tempo sottratto alla monotona daily routine. Voi riuscite a intrattenerlo piacevolmente durante gli intervalli concessi dallo studio; gli rendete entusiasmante persino l'attesa mattutina del pulmino ed uno scomodo viaggio in metropolitana verso la scuola; lo incentivate a leggere, anche se restio, e lo forzate dolcemente ad apprendere; ed infine lo nutrite e lo accompagnate nel processo di maturazione. PQM io ringraziare desidero tutti voi di lamoneta.it. Cordialmente, The Judge
    1 punto
  40. Ciao Gianpietro, mi spiace veramente di questa scarsa partecipazione e che per quest'anno non si è riusciti ad onorare con un ricordo Olivari. Come Circolo non dovete farvi recriminazioni su come è stato organizzato, questo è il prezzo pagato a decisione prese in certi ambiti lo scorso anno che hanno portato un bel numero di giovani, veramente appassionati di numismatica, ad allontanarsi in primis dal forum ed anche da questo tipo di manifestazioni. Al convegno di Bergamo durante il rito del caffè mi farà molto piacere scambiare quattro chiacchiere.
    1 punto
  41. Può essere anche questo, certamente i segnali che ci sono e che arriveranno a breve sul versante giovani e futuro non sono confortanti oggi, nel contempo anche qui sul forum e in altri ambiti molto si e' fatto per loro negli anni, inutile ricordare il tutto, e' mancata sicuramente una seconda ondata dopo quella che io chiamerei per semplificazione del CGN, indubbiamente tutto da riflessione...nel contempo molti di noi hanno anche dato molto sul tema e ci vorrebbero ora anche nuovi impulsi e nuove energie per stimolare sempre che si voglia e sia possibile...tematica che riguarda comunque tutta la numismatica e tutti quelli che a vario titolo ne fanno parte per non rischiare una estinzione sicuramente Culturale, ma anche un po' comunque commerciale.
    1 punto
  42. All'asta n°57 di Nomisma,al lotto n°980 si è potuto ammirare questo: Follis: Sergio II (840-864) Follis AE (g 8,22) Zecca di Napoli D/Nel campo busto frontale del Duca Sergio II con paramenti bizantini,con copricapo munito di pendalia,che coprono la nuca,sovrastato da croce e,con la mano destra regge un'asta culminante con la croce(pastorale) e,con la sinistra,il globo crucigero e sotto al globo vi è una stella a sei punte;a sinistra vi è la scritta S/E/R/G/I/V ed a destra ,all'altezza del capo ,la scritta D/V/X R/Nel campo busto frontale di San Gennaro con paramenti sacri ,con capo tonsurato,che poggia la mano destra sul Vangelo o Messale,a destra la scritta S/C/S (SANCTVS) ed a sinistra scritta I/A/N/V(IANVARIVS) Su ambo i lati contorno perlinato Riferimenti :CNI XIX n°5;D'Andrea-Andreani 2009 n°3 ;D'Andrea-Contreras n°53 La foto della moneta è stata presa dall'asta sopra citata ed il lotto è stato aggiudicato ad € 8000 da una base d'asta di € 4000. Salutoni odjob
    1 punto
  43. Salute questa moneta è andata venduta all'asta n°57 della casa d'aste Nomisma ed era al lotto N° 979. Da una base di partenza di € 1000 ,la moneta ha realizzato € 2800+ diritti d'asta. Mezzo Follis Stefano II (755-800) Zecca di Napoli AE (g 1,38) D/Nel campo effige di San Gennaro con capo tonsurato ed abito episcopale;scritta a sinistra S/C/S(SANCTVS) ed a destra I/A/N/V(IANVARIVS) Riferimento:P.R.1;CNI XIX 1-10;MEC 14 pag.45 e 46;Sambon G.1912 n°282;Biaggi n°1616;D'Andrea-Contreras n°49 Salutoni odjob
    1 punto
  44. Zecca di Napoli;periodo di autonomia ducale VIII secolo mezzo Follis AE Riferimento:Pannuti e Riccio 1 La foto della moneta è dell'asta n°57 della casa d'aste Nomisma S.P.A. del 18 maggio 2018 ;lotto n° 978.Da un prezzo a base d'asta di € 1000 è stata aggiudicata ad € 1500 + diritti d'asta Il compilatore del catalogo ha attribuito a questa moneta rarità R3 Salutoni odjob
    1 punto
  45. credo che Pino intendesse dire che non ha alcun senso nemmeno interessarsi a delle monete come quella, indipendentemente da chi sia il "venditore". Primo perché uno di quei pochi che la possiedono non userebbe un mezzo come la baia per venderla, secondo... beh direi che basta il primo.
    1 punto
  46. Non sono d'accordo .... ieri ho fatto 2 offerte su 4 banconote totale 2 euro ... il suo prezzo minimo di mercato è di 8 euro ... Quindi ? Le banconote sono buone .... il venditore me le manderà ? Chiuderà prima l'asta ? C'è la riserva ? é il sistema che non ferma i truffatori e non li punisce .... poi ci sono anche i cretini .. ma è una conseguenza .... Riassumendo , fermato i truffatori , finiscono le controversie e i raggiri ... Ho segnalato più volte chi vende falsi non dichiarati o inviano oggetti diversi .... pensi che la piattaforma li abbia fermati ? No ..... Il discorso è ... gli acquisti a distanza di sua natura creano problemi .... mi faccio caso che mi arriva quello che ho acquistato ... A volte si trova da dire in negozio .... figuriamoci on- line ... Saluti
    1 punto
  47. INTRODUZIONE Carausio fu un comandante militare romano originario della Gallia Belgica che si ribellò nel 286 d.C. contro l’Impero Centrale, durante il regno di Diocleziano. Dopo un primo periodo iniziale, in cui prese corpo la rivolta, nel nord della Francia, elesse la Britannia come territorio del suo nuovo stato che contrappose all’Impero Centrale. Carausio, nonostante il periodo relativamente breve in cui riuscì a mantenere il controllo del suo nuovo impero (286-293), coniò un considerevole numero di monete caratterizzate da una enorme varietà di rovesci che dovevano rispondere a un ben preciso piano propagandistico di sostegno per sostenere il suo ruolo di antagonista dell’Impero Centrale pur non mettendosi in apparente aperto contrasto con i suoi reggenti (vedi le emissioni a legenda “AVGGG” o “CARAVSIVS ET FRATRES SVI” in cui di fatto si metteva allo stesso rango di Massimiano e Diocleziano). Tra le sue serie monetali più note, ma ancora con punti oscuri vi sono quelle in argento (dal contenuto di fino con livelli decisamente più alti rispetto alle emissioni ufficiali di Roma) con la sigla all’esergo “RSR”. LA COSIDDETTA “RSR” MINT Le sigle presenti all’esergo sia sugli antoniniani che sui denari a partire dal III secolo assolsero quasi sempre il ruolo di contrassegnare la zecca di emissione magari accompagnandosi al numero dell’officina in cui materialmente il pezzo veniva prodotto (es “MP” stava per “Milano Prima officina, “MS” “Milano Seconda officina”) oppure al segno di valore/cambio “XXI” (a partire dalla riforma di Aureliano sui radiati in AE). Nel caso dell’Impero Britannico inoltre Carausio fu il primo sovrano romano (Ancorché usurpatore) ad aprire e identificare con sigla la zecca di Londra (“ML”, “Moneta Londinium”) - che sarà successivamente utilizzata da parte degli imperatori legittimi una volta sconfitto Alletto e riannessa la Britannia ai territori dell’Impero Centrale - oltre che la zecca di Colchester (“C”, “Camulodunum”). In una simile lettura delle cosiddette “mint marks” presenti all’esergo, dare un’interpretazione chiara e decisiva alla sigla “RSR” non è semplice e la materia è stata a lungo dibattuta da diversi storici e numismatici. Tale sigla non è stata identificata in maniera soddisfacente con nessuna località né della Gallia francese né della Britannia e, fino a non molti anni fa, si era concordamente deciso di chiudere la questione identificandola con una sigla acronimo di “Rationalis Summae Rei” ritenendo tali emissioni come una sorta di moneta donativo/pagamento riservata a delle particolari figure che, nel governo stabilito da Carausio, dovevano assolvere al ruolo di una sorta di “ministri delle finanze”. Il tutto trovava fondamento su quanto scritto da Aurelio Vittore in un passo dedicato a Alletto che durante il regno di Carausio doveva essere a capo di questo particolare ufficio “Allectus [...] qui permissu summae rei praeesset [...]” (“De Cesaribus”, XXXI, 41). Questa interpretazione fu proposta la prima volta da P. H. Webb nel saggio “The coinage of Allectus” pubblicato nel 1906 su The Numismatic Chronicle e ritenuta ancora la più credibile da Casey nel suo ancor valido libro “Carausius and Allectus” del 1994. Nel 1998 Guy De La Bedoyere in un suo brillante saggio pubblicato su The Numismatic Chronicle (“Carausius and the marks RSR and INPCDA”) prima di formulare una nuova e rivoluzionaria ipotesi, evidenziò i due punti critici di tale interpretazione: storicamente è attestata quale abbreviazione di questo particolare ufficio delle finanze come “RAT. S. R.” numismaticamente tale sigla la si riscontra solamente nelle emissioni a nome di Carausio e mai in nessun altro imperatore né ufficiale né usurpatore DUE MEDAGLIONI E UN’ALTRA SIGLA MISTERIOSA Due medaglioni particolarmente interessanti sono conservati al BM. Il primo, acquistato nel 1967, porta al dritto la legenda “IMP C M CARAVSIVS P F AVG” e la raffigurazione del busto a sinistra dell’imperatore con corona laureata, abiti consolari e uno scettro sormontato da Vittoria alata. Al rovescio la raffigurazione della Vittoria su carro andante verso destra e la legenda “VICTORIA CARAVSI AVG” e all’esergo la sigla “INPCDA”. Un secondo medaglione, acquistato nel 1971, vede una similare rappresentazione al dritto dell’imperatore, stavolta con scettro sormontato da un’aquila, con legenda IMP C [M A]VR CARAVSIVS AVG GER”. Al rovescio l’imperatore stante a sinistra in abiti militari con globo e lancia e a fianco la Vittoria con palma e corona. La legenda riporta “VICTOR CARAVSIVS AVG GERM MAX” e all’esergo la sigla “RSR” delle citate emissioni argentee. La sorprendente similitudine dei due medaglioni è prova inconfutabile che queste due emissioni dovevano avere una matrice comune e quindi anche le sigle “INPCDA” e “RSR”. Guy De La Bedoyere ha l’intuzione vincente mettendo in relazione le due sigle con la legenda “EXPECTATE VENI” presente in diverse emissioni di Carausio e abbinata anche alla sigla “RSR”: il tutto sembra portare senza ombra di dubbio alcuno a Virgilio e in particolar modo alla Egloga IV6-7 dove troviamo il passaggio “Redeunt Saturnia Regna, Iam Nova Progenies Caelo Dimittur Alto” in cui si palesa un ritorno all’età dell’oro e alla discesa di una nuova progenie celeste. E’ quindi innegabile, a questo punto, il legame del messaggio politico di Carausio con i rimandi virgiliani, di più, mettendo in relazione la serie “CARAVSIVS ET FRATRES SVI” con quanto fin qui emerso ecco che la personificazione di questa “stirpe celeste” non può trovare altra identificazione che in Carausio, Diocleziano e Massimiano i fautori del ritorno dell’età dell’oro. Restringendo il campo, il Regno di Saturno altro non può essere che la Britannia, neonato impero posto sullo stesso piano dell’Impero Centrale e territorio in cui l’VBERTAS (altro soggetto ben presente nelle emissioni di Carausio) doveva supportare e rafforzare questo augurio al ritorno all’età dorata predetta da Virgilio. I GIOCHI SECOLARI Sulla scia di questo studio, si inserisce il recente lavoro di Graham Barker (The Coinage of Carausius: developing the Golden Age Ideology through the Saecular Games, NC 2015) che mette in relazione il continuo richiamo all’avvento del Regno di Saturno (ritorno età dell’oro) con i Ludi Saeculares (i giochi secolari). Introdotti per la prima volta con Augusto nel 17 d.C. rappresentavano in maniera chiara e diretta questo auspicio al ritorno del mitico periodo favoleggiato da Virgilio come egli stesso scrisse nell’Eneide: Augustus Caesar, divi genus, aurea condet Saecula qui rursus Latio regnata per arva Saturno quondam”. In particolare i Ludi indetti da Augusto dovevano formalizzare il ritorno alla pace e all’ordine dopo il caos delle guerre civili. Successivamente altri imperatori celebrarono i Ludi: Claudio, Domiziano e Settimio Severo tutti proclamando i rispettivi regni come una nuova età dell’oro. In questo filone si colloca l’emissione di Carausio SAECVLARES AVG / COS IIII emessa nella zecca di Colchester e conservata al British Museum. Altre emissioni strettamente connesse ai Ludi sono sono quelle aventi legenda: SAECVLARES AVG - //MSC Leone andante a destra (Ashmolean Museum) SAECVLA[RES AVG] - // - Leone andante a destra (Coll. privata) SAECVLAR AVG - //MSC Leone andante a destra (Coll. privata) SAECVLARES AVG - // - Cervo andante a destra (Frome Hoard) SAECVLAR AVG - //MSC Leone andante a destra (Frome Hoard) In una simile ottica propagandistica possono essere letti e messi in relazione anche altri soggetti presenti nelle monete di Carausio: PAX: rappresenta il 70% delle tipologie emesse da questo imperatore, è innegabile che sia il tipo più diffuso e che maggiormente era noto ai contemporanei: il tema della pace era un punto fondamentale del concetto che stava alla base dell’Età dell’Oro. RESTIT SAECVL / RESTIT ORBIS sono rimandi inequivocabili al ruolo di Carausio quale restauratore dell’ordine precedente riferito a questo mitico periodo VIRTVS CARAUSI la virtù dell’imperatore che doveva rimandare ad Augusto, al ruolo che la figura del trainatore dell’Impero doveva incarnare per il ripristino dell’Età dell’Oro VIRTVS SAEC con la raffigurazione del leone con corona radiata che doveva rimandare al culto del dio Sole e in generale al Mitraismo oltre che a un preciso rimando all’Oracolo Sibillino in cui si faceva riferimento a un leone mandato dal sole (anche qui il legame entra in connessione con la poetica virgiliana tramite l’Eneide e i suoi legami con l’Oracolo della Sibilla) TEMPORVM FELICITAS con la raffigurazione di quattro bimbi danzanti: quale altro riferimento può esserci se non quello relativo alla mitica età tanto agognata? RENOVATO ROMANORVM | RSR con la Lupa e i gemelli: palese richiamo ai valori della tradizione e della fondazione dell’Impero VBERTAS / VBERITAS il richiamo alla prosperità della stagione aurea CONCLUSIONI Gli studi sono solamente agli inizi e indubbiamente meritano ancora molti approfondimenti e, forse, un’opera di revisione complessiva, tuttavia appare chiaro ed evidente come il messaggio politico di Carausio, per dare fondamento e legittimità al suo ruolo di Imperatore di un nuovo regno doveva attingere a piene mani alla poetica Virgiliana dandosi un tono che andava ben al di là della sola rappresentazione di forza militare mediante le classiche personificazioni care ad altri usurpatori che fecero dell’esercito il loro unico punto di forza e propaganda. Certo, anche in Carausio è ben attestata la tematica militare con i richiami alla FIDES MILITVM, la serie delle emissioni legionarie, i rovesci a tema navale ecc, ma al contempo vi è anche il tentativo di dare legittimità mediante un messaggio aulico, che trovava fondamento nella letteratura latina e che quindi doveva veicolarsi anche in ambienti nobili e altolocati non per niente molte delle citate emissioni (specialmente quelle a sigla RSR) sono in metallo prezioso e di buona lega e quindi utilizzate principalmente da determinate categorie di persone e per determinate transazioni di un certo rilievo. ******************** La presente discussione vuole essere una riproposizione sintetica e tradotta in italiano dei citati lavori di Graham Barker e Guy de la Bédoyère. ********************
    1 punto
  48. lo scaldi sui 70 gradi in forno e ce lo tieni una mezzoretta, tanto per essere sicuri che neanche una particella d'acqua rimanga imprigionata tra le microfessure che può avere il metallo, poi lo porti, meglio se in un forno da ceramisti , su un becco bunsen (ma usando solo il fiocco della fiamma), "mooollto" lentamente fino a calor rosso e lo fai raffreddare lentamente per tre o quattro volte . Si chiama ricottura del metallo e ripristina in gran parte le caratteristiche meccaniche originali.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.