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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/19 in tutte le aree
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Va in stampa oggi “Bandi Monetari Bolognesi dal XIV secolo al XVI secolo- dalle gride gridate alle gride stampate”, lavoro che riassume 30 anni di ricerche in archivio del dott. Michele Chimienti. Solo negli ultimi due anni sono entrato nel progetto, aiutando Michele nella stesura e nella ricerca. Il libro è molto interessante, non solo per chi si interessa di moneta bolognese e per numismatici ma per tutto il nord Italia e tutti gli storici, perché i bandi ci offrono uno spaccato delle alleanze, degli usi e costumi, ecc ecc di tutto il nord Italia (è citata anche Napoli a volte). La prefazione al libro è stata scritta dalla prof. Travaini che da anni spingeva Michele alla pubblicazione di questo libro proprio per la sua grande utilità negli studi. Per la prima volta Michele Chimienti ha accettato di pubblicare un libro tramite editore, e cioè l’amico Alberto d’Andrea. Per la lettura dei Bandi manoscritti siamo stati aiutati dalla dott.ssa Rossella Rinaldi mentre per quelli a stampa dal dott. Franco Raposelli. Il libro sarà in vendita dalla settimana prossima e lo consiglio davvero a tutti quelli che studiano la numismatica medievale del nord Italia!!5 punti
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Scusate ma vi state soffermando su elementi, che veri o falsi che siano..., rivestono un'importanza a mio avviso marginale! La questione è un'altra: l'utente ha esplicitato un "tutorial" che, per quanto mi concerne, non condivido in nulla, e che pertanto, sempre secondo me, potrebbe essere fuorviante per i neofiti che ci leggono...! Le fdc non vanno pulite con acqua ( tra l'altro quella di rubinetto è da evitare assolutamente ) e sapone, siano essi prodotti di uso comune o professionali..., per due fondamentali motivi: 1) perché toglieresti quella piacevole patina che si forma nel corso degli anni e in modo pressoché uniforme; e su una fdc vi assicuro che è stupenda, ossia porta con sé ciò che è l'essenza della numismatica; 2) perché i risultati ottenuti, circa il lustro di conio..., avranno una durata limitata e il danno arrecatole sarà duplice: oltre ad averla deprivata della patina diventerà progressivamente scura e ruvida al tatto... Personalmente applicherei in parte il tutorial solo per le monete con le impronte, tanto ormai il danno è stato già fatto..., ma non ne sono tuttavia ampiamente convinto. E infatti alcune mie monete ho preferito tenerle con il ricordino..., invece che lavarle... L'esperienza insegna....4 punti
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Penso che contino i numeri dei singoli, ma come dice anche Ganganelli, conta anche l'esposizione delle associazioni che rappresentano i collezionisti, siamo sempre con numeri bassi ma e' giusto far sentire almeno la voce comunque in questi casi.3 punti
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Alcune considerazioni su numeri e contenuti: 1) In passato "lamoneta" per quanto riguarda il panorama italiano era praticamente l'unico collettore web generalista "diretto" e "strutturato" dedicato alla numismatica: chi cercava "moneta" su yahoo o google praticamente obbligatoriamente finiva su lamoneta.it. (Sottolineo "diretto" e "strutturato" perchè esisteva anche un forum di discussione molto seguito su ebay ma ovviamente bisognava essere utilizzatori di ebay per conoscerlo inoltre non era strutturato per argomenti) . Oggi non è assolutamente così. Il primo semplice e rapido accesso è Facebook, dove ormai ci sono una miriade di gruppi e pagine dedicate all'argomento. 2) In passato creare un proprio sito era piuttosto complicato. E il risultato era anche poco interattivo. Nettamente più agevole utilizzare un forum come lamoneta e aprire una o più discussioni inerente gli argomenti di proprio interesse. Oggi invece un nuovo appassionato che ha voglia di fare può aprire facilmente il suo gruppo o pagina di appassionati su Facebook o in forma di Blog/ Sito/ Canale Youtube e portare avanti così il suo progetto secondo i propri interessi e fini (divulgativi o ... commerciali) Anche molti vecchi lamonetiani hanno intrapreso (purtroppo) questa strada anche perchè "la pagina è mia e me la gestisco a modo mio senza rendere conto ad amministratori e moderatori" Da 1) e da 2) consegue quindi che forze nuove ne arrivano ben poche perchè intercettate da altri canali e anche molti vecchi utenti si sono persi perché hanno preferito frequentare questi nuovi canali piuttosto che il forum. 3) In passato la maggioranza dei divulgatori/scrittori pubblicavano i loro lavori su "lamoneta" in modo molto disinteressato giusto per il piacere di farlo e di condividere. Con il tempo invece molti di loro si sono "scafati" e hanno pensato: perchè condividere il mio lavoro su un forum pubblico ma anonimo quando invece lo stesso lavoro posso farlo pubblicare in forma di articolo su riviste, cataloghi o addirittura interi volumi con il mio nome bello in evidenza e ricavarne così notorietà nell'ambiente e magari ci scappa anche qualcos'altro? (E infatti per qualcuno con il tempo ci è scappato più di "qualcos'altro" visto che si sono aperti loro anche ottimi risvolti lavorativi) Saluti Simone3 punti
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Buona giornata Nel forum ci sono parecchie discussioni che riguardano la monetazione veneziana per l'isola di Candia (Creta) relativa al doge Giovanni Corner I, tra queste non poche riguardano i "Tornesi", coniati con il numerale di 60, 30, 15 ed aventi la legenda in greco. Vero è che quelle emesse sotto questo doge non furono le prime monete coniate con le legende in greco; ricordiamo infatti i 30 tornesi, sempre coniati per Candia sotto il dogato di Antonio Priuli, ma tale coniazione, unitamente alla versione con la legenda in latino, va annoverata tra le prove e certamente di non facile reperibilità. Quelle coniate sotto il dogato di Giovanni Corner I sono sicuramente più reperibili (soprattutto quelle da 60 Tornesi), benché considerate, a seconda del numerale, da R a R2. Quello che resta irrisolto è il perché delle legende scritte in greco. Avete qualche idea sulla motivazione? Personalmente mi sono fatto questa idea: Candia era, all'epoca e di fatto, l'unico possedimento veneziano in area greca che avesse una sua specifica monetazione; era la prima per estensone territoriale (gli altri pochi possedimenti veneziani di Cerigo, Andro e Tino erano, al confronto, delle isolette) ed era l'unica isola con presente una cospicua popolazione di lingua greca. Stante questa premessa, ritengo che la concessione di apporre la legenda in greco su queste monete, fosse di pura "benevolenza", un modo per compiacere la popolazione greca dandogli considerazione, senza correre il rischio che altri possedimenti potessero chiedere altrettanto. Che ne pensate? Avete qualche evidenza in proposito? Di seguito i 60 Tornesi saluti Luciano2 punti
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Ci sono state più iniziative dei NIP compreso un incontro al Senato. Spero che la normativa sia corretta e che tenga conto di tutti gli interessi in gioco. Come ho più volte sottolineato il collezionismo numismatico è cultura e come tale va preservato. Arka Diligite iustitiam.2 punti
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Sono d'accordo con te Luciano. Benevolenza mi pare il termine appropriato, soprattutto considerando come dici l'ampia popolazione di "occupati" greci rispetto agli "occupanti" veneziani. La stessa scelta di indicare poi il valore in tornesi (ma con l'aggiunta sull'altro lato del numerale veneziano) avrà sicuramente avuto una motivazione di non voler rivoluzionare la tradizionale circolazione dell'isola (come per altro anche per i 2,5 e i soldini anonimi). In ogni caso, la presenza del leone marciano, peraltro a mio avviso una delle più riuscite del periodo in quanto a monumentalità, doveva far capire chi comandava. Ecco il mio 30 tornesi (per il 15 temo dovrò aspettare ancora )2 punti
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Buona giornata Davide Prima di rispondere alla tua domanda, permettimi di farne una a te: sapendo che si tratta di una moneta veneziana, perché il tuo quesito non l'hai inserito nella specifica sezione riguardante le monete veneziane? Ciò premesso, ti confermo che si tratta di una "Gazzetta" da 2 soldi" anonima (non autonoma). Anonima perché nella legenda non compare il nome del doge sotto il cui periodo di dogato è stata emessa e quindi non si può sapere il periodo di emissione; si conosce solo la data della legge in forza della quale è stata coniata: 21 giugno 1539; nella tua, sebbene le condizioni siano un po' precarie, mi pare di vedere nell'esergo, sotto l'immagine della Giustizia, un asterisco e quindi è ascrivibile alle coniazioni fatte a seguito della legge di cui sopra. Dal 12 settembre 1565 l'iconografia cambia. saluti luciano2 punti
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E che nessuno ha interesse a contrastare, dato che la massa mai vista nella storia di dati che si riversano là e altrove sono preziosissimi per chi vi ha accesso. E' un discorso che va ben al di là della questione privacy personale, ma è praticamente impossibile far capire all' "uomo della strada" quanto sia pericolosa questa situazione.2 punti
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Qui tocchi un punto importante, direi nevralgico, inutile negarlo, il forum ha avuto e ha dei protagonisti indiscussi, divulgatori, comunicatori, esperti, questi fanno e hanno fatto Lamoneta e quindi cerchiamo nei limiti di ricordarcelo un po' tutti perché l'assenza anche solo di tre, quattro motori può incidere fortemente sul forum. Spesso, anche recentemente ho visto allontanamenti eccellenti o importanti, spesso dovuti a rapporti difficili, a incomprensioni, a poche gratifiche, punzecchiature, ecco inviterei sempre comunque a un certo FairPlay e dove possibile a condivisione e comprensione, siamo in fondo dei colleghi tutti con la stessa passione che dovrebbero avere a cuore la nostra numismatica, purtroppo il forum a volte ha dinamiche non prevedibili e controllabili, nel contempo sotto un nickname c'è sempre un uomo con la sua vita, famiglia, lavoro, carattere e con le sue fragilità e salute. Nei primi anni di forum devo dire che avevo riscontrato più empatia, sincerità, rispetto, riconoscenza, complicità, spirito di corpo e di identità, anche spensieratezza nello scrivere, oggi meno, forse manca un po' quello spirito che c'era un dieci anni fa e che sarebbe bello ritrovare o ricercare, a volte il segreto di una community lo trovi proprio in queste piccole e semplici cose.2 punti
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impoverimento culturale, mi ritengo giovane (31 anni) da poco tempo mi è tornata questa passione che avevo da ragazzino. Molte volte faccio riflessioni su come sia cambiata la mentalità nell'arco di una generazione, tra la mia e quella successiva, non la giudico ma è molto apparire e poco essere. La generazione del tutto e subito, non concordo con quanto molti di Voi dicono sul fatto che la colpa sia dei "vecchi" la colpa è dei giovani, leggono poco, studiano poco, molto superficiali, poco CURIOSI ecco il punto, non incontro una persona curiosa da molto tempo ormai, la curiosità è il motore di tutto, Senza hobby ricordo quando ero un ragazzino la richiesta del tuo hobby preferito era ovunque dopo nome cognome si chiedeva "HOBBY?" La colpa è da ricercare nei social che ormai risucchiano tutto il tempo libero che si ha a disposizione. Cosa fare difficile saperlo.2 punti
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Come non quotarti!!! credo sia il sogno di qualsiasi vero amante del sapere e della numismatica. La cruda realtà è che i forum stanno annegando nel "mare" della superficialità che va sempre più in voga oggi, coadiuvata questa dal fenomeno facebook. È un fenomeno in crescita e senza alcun controllo. Cosa fare? Non saprei... oltre alla "stagnazione" dei forum in generale (ne seguo altri, ad esempio relativo al meteo), il vero problema è la mentalità che prevale nella società: il risultato in campo virtuale, non è che un mero specchio di quello che viviamo nella realtà. un saluto a tutti fab2 punti
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Buonasera a tutti gli utenti del forum. Magliocca 290 Ferdinando IV di Borbone Carlino da 10 Grana 1798 Taglio liscio Note: Segni di incussione al rovescio e ultima cifra della data ( 8 ) ribattuta. Comunissimo in bassa conservazione...... Raro da SPL in su. .... alla prossima condivisione.2 punti
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Ciao a tutti, dopo aver letto e vagliato varie discussioni in merito, apro questa ulteriore come una sorta di riepilogo riguardo il trattamento e la conservazione delle monete. E’ doveroso, prima di tutto, ringraziare tutti gli utenti del forum che con le loro informazioni e consigli mi hanno dato modo, dopo varie prove ed esperimenti di mettere a punto il MIO metodo che ritengo assolutamente efficace ed innocuo per le monete stesse; di seguito il tutorial con relative immagini esplicative: Prendiamo una moneta FDC ma inserita in busta di plastica, sappiamo che a lungo andare il contatto con la plastica stessa intacca la superficie della moneta causandone, quantomeno l’opacizzazione, se non peggio. Questa la situazione iniziale: Procedimento passo-passo: Durante tutto il processo evitare di toccare la moneta con le mani nude indossando sempre guanti adeguati in plastica/gomma o cotone a seconda della fase in corso. In questo caso occorre togliere la moneta dal folder, con le Vaticane è un’operazione semplice e reversibile, basta spingere delicatamente in senso perpendicolare alla superficie: 1- bagnare la moneta sotto acqua corrente: 2- Porre sulla monete una goccia di sapone neutro per mani su entrambe le facce: 3- Con le sole mani stendere e sfregare il sapone esercitando una certa pressione su tutta la superficie di entrambe le facce della moneta: 4- Risciacquare con acqua calda sfregando con le dita ed accertandosi di avere eliminato tutto il sapone: 5- Asciugare TAMPONANDO, senza sfregare, con panno carta, a questo punto si vede già una notevole differenza: 6- Con un adeguato panno in microfibra (io utilizzo uno di quelli appositi per gli obiettivi di macchine fotografiche reflex), lucidare delicatamente la moneta, et voilà! Il risultato finale: 7- Riposizionare la moneta nel folder o riporla in una capsula: 8- E per finire un bel prima e dopo: ADDENDUM riguardo le impronte digitali: Leggo che molti sono contrari alla pulitura delle monete e soprattutto evitano di toccarle con le mani nude, giustissimo, dal momento che uno dei più grossi nemici del metallo di cui sono fatte le monete è proprio il sebo secreto naturalmente dal nostro corpo! Ma, c'è un ma…..siete proprio sicuri che prima di voi nessuno nessuno si sia permesso di toccare la vostra moneta con le mani?? A titolo di esempio vi allego la sorpresa che mi sono ritrovato nel folder (sigillato!) di San Marino 2009….. ….appunto! il procedimento che utilizzo serve proprio per togliere eventuali residui lasciati da chiunque prima di me abbia maneggiato la moneta perché, ricordatevi, le impronte non sempre sono visibili immediatamente ma col tempo si ripropongono….. Ovviamente non voglio convincere nessuno di nulla, ho solamente voluto condividere il mio metodo, magari qualcuno ne trarrà informazioni utili, se ha avuto la pazienza di leggere fin qui. Grazie per l’attenzione! PS, per chi proprio la vuole sapere tutta, una volta incapsulate, le mie monete finiscono nelle taschine dei miei album con intercalari esplicativi delle singole monete. Fortunatamente ho trovato delle capsule che, seppur un po’ strette, riescono ad entrare nelle taschine dei fogli che avevo già, mi hanno evitato così di dover cambiare tutto l’album per inserire i fogli appositi ENCAP e rifare tutti gli intercalari!1 punto
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mutatis mutandis, un po' quello che succederà alla fine della repubblica, quando gireranno gli spiccioli austriaci, inizialmente con la dicitura in tedesco scheidemunze, poi sostituita intelligentemente con la traduzione "moneta spicciola pel regno Lombardo veneto"1 punto
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Buonasera. Sì, Probabilmente le scritte in greco erano per far sì che la popolazione locale di madrelingua greca non si sentisse colonizzata. In questo modo forse si sentivano un po' più inclusi nella repubblica e non semplice colonia. Complimenti per le 2 monete. Io non ho niente per quanto riguarda le monete delle isole greche, dovrò provvedere prima o poi ? Saluti.1 punto
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Direi intervento ineccebile, impossibile non concordare, la numismatica e’ tutto quello che hai detto tu e può unire tutte queste componenti che sono insite nella moneta e quindi tanti mondi, tanti ambiti culturali e quindi aprirsi pena morire in pochi tra l’altro e divisivi pure ...sembra lapalissiano ma vedo che poi nei fatti non lo e’ per nulla ...1 punto
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Ho paura che questi non siano tempi felici per la cultura... Però oh, l'importante è portare sorrisi.......1 punto
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Ho firmato la petizione: https://www.change.org/p/senato-della-repubblica-salviamo-il-collezionismo accorrete numerosi!1 punto
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Leggendo l'articolo mi sembra che Ganganelli giri la domanda dal settore filatelico a quello numismatico e in particolare alle associazioni dei commercianti tipo Nip, Nia e quelle dei collezionisti tipo Sni, volendo qualche esponente c'è anche sul forum di queste che se ritenesse può intervenire sul tema. Di parte numismatica vedo solo Bolaffi, l'articolo sta girando anche sui siti specializzati di Facebook.1 punto
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Ciao. Propongo un' ulteriore ipotesi. Poiché nel 1829 continuavano a circolare, accanto alla monetazione in lire e centesimi, anche i soldi, i mezzi soldi e le monete da due denari, e considerato che le monete denominate in centesimi (1,3 e 5 in rame e 25 in argento) erano state coniate per la prima volta solo nel 1827 (vedi Manifesto della Regia Camera dei Conti del 9.2.1827), è possibile che la Tariffa dei tabacchi postata indicasse ancora, per le frazioni di lira, anziché i centesimi, la vecchia moneta d'appunto. Insomma, una "confusione" fra moneta denominata in Lire e quella di vecchio conio probabilmente non casuale ma pensata per agevolare chi ancora non aveva la disponibilità delle monete da 1,3 e 5 centesimi e utilizzava ancora la vecchia moneta in rame. Peraltro, come già detto in precedenza, per abitudine e ancora per molto tempo si continuò ad utilizzare il termine "soldo" anche per indicare la moneta da 5 centesimi e dunque dove leggiamo "soldo" possiamo tranquillamente sostituire la voce "centesimi 5". I soldi e mezzi soldi del Regno di Sardegna (chiamati anche gergalmente "Maurizii" e "Mauriziotti") cessarono di avere corso legale soltanto nel gennaio 1864. Saluti. M.1 punto
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potresti scrivere una lista delle monete che possiedi, con relative date, evitando per ora quelle del dopo guerra.1 punto
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Si in effetti hai ragione, avevo letto la storia su wiki e non la metteva così male, invece dal tuo approfondimento, che ho appena letto, direi che si meritava l'aquila di piombo o di stagno ?1 punto
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Ottimo esemplare, 8 su un altro 8 inciso più basso. Correzione dell'incisore.1 punto
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LEGIONE II ITALICA La Legione II Italica fu formata da Marco Aurelio tra il 165/166, contemporaneamente alla III Italica , ma sebbene fossero chiamate entrambe Italiche , come l' antica Legione I di Nerone , queste ultime due al contrario della I Italica , che era composta tutta da Italici , le ultime due avevano composizione etnica piu' eterogenea , oltre a Italici alcuni documenti dicono che erano infatti presenti anche soldati provenienti dal Norico e della Tracia . La Legione II Italica ebbe il suo battesimo del sangue nel corso del respingimento della grande invasione barbarica del 170 che interesso' anche l' Italia nord orientale e subito dopo nell' ambito della controffensiva romana in Germania nelle durissime guerre marcomanniche . La prima fortezza legionaria di questa Legione risulta essere stata ubicata a Locica nel Norico , attuale Locica /Lotschitz in Slovenia , dove rimase dal 167 al 172 a guardia del vicino popolo germanico dei Naristi ; dopo , al tempo di Commodo , fu dislocata a Lauriacum sempre nel Norico , attuale Enns/Lorch in Austria , dove rimase dal 205 fino alla fine , nel 400 circa , rimanendo a difesa dei confini settentrionali ed orientali dell' Italia . Nel 193 , la II Italica marciò dentro Roma con l' Imperatore Settimio Severo in testa ; per il supporto militare avuto contro i rivali Albino e Nigro , Severo ricompensò la II Italica con il titolo di Fidelis . Successivamente Settimio Severo impiegò la II Italica nelle sue campagne contro i Parti . Nel III secolo , l' appoggio delle Legioni era indispensabile per chi si candidava all' Impero , infatti anche Massimino il Trace usufrui dell' appoggio della II Italica ; mentre Gallieno concesse alla II Italica il nome di VII (volte) Pia VII (volte) Fidelis per l' appoggio ricevuto contro Postumo . Al tempo di Costantino un distaccamento della II Italica aveva sede a Divitia in Germania , attuale Deutz in Germania , Il forte di Divitia era un accampamento militare romano , costruito nel 308/315 sulla sponda destra del fiume Reno di fronte alla ex-fortezza legionaria di Colonia Agrippinensis allo scopo di rendere sicuro il confine germanico , Divitia fu come una "testa di ponte" contro le incursioni delle vicine popolazioni dei Franchi , si trovava nell' attuale territorio di Deutz . La Legione II Italica in seguito appoggio' Costantino che la inseri' tra le Legioni Palatine . Esistono testimonianze della II Italica che fosse ancora presente nel Norico all' inizio del V secolo. Tra le foto i ruderi a Deutz (Divita) della porta orientale del forte romano , in ultima anche il sepolcro di Publio Vibio Mariano a Roma , gia' trattato a proposito della Legione III Gallica , sepolcro erroneamente conosciuto come “Tomba di Nerone” , dove tra le numerose cariche ricoperte in vita , come recita l' iscrizione , fu anche Prefetto della Legione II Italica .1 punto
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Concordo in pieno : tutto questo c’e Gia’! questo fa riflettere sul fatto che spesso siamo - insoddisfatti - alla perenne ricerca di qualcosa che non ci accorgiamo di avere gia’ - piu’ o meno compiuta - a nostra disposizione1 punto
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Il Forum che vorrei' ? Vediamo: Una comunità di studiosi, scrittori e sapienti numismatici. Una comunità dove vecchi numismatici, no, anziani numismatici, no, maturi numismatici – meglio – si confrontano, consigliano ed aiutano giovani neofiti ancora in cerca del loro percorso collezionistico; Una comunità dove poter rapidamente identificare, valutare e conoscere la storia di una moneta. Una comunità dove, in linea di massima, l’utilizzo della lingua italiana non venga “violentato” . Una comunità dove si possono reperire testi, scritti e cataloghi numismatici. Una comunità dove la sottile ironia non offende nessuno. Una comunità aperta a tutte le forme di collezionismo, numismatico, filatelico, storico ecc. Una comunità con una sezione generalista, dove chiunque possa dire la sua opinione su fatti ed accadimenti . Tutto ciò vi fa venire in mente qualcosa? Io, sul Forum che vorrei, ci sto già scrivendo. Buona giornata a tutti.1 punto
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Segnalo la recente discussione proposta da @Blackrunner86.. potrebbe esserci un secondo esemplare della variante inedita! Anche nella sua moneta mi sembra infatti di leggere MARCHIO con la I seguito dalla rosetta d'interpunzione!1 punto
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Salve a tutti Allego monetina in ag da classificare (non i 10 cent di euro... ?) Grazie in anticipo a tutti1 punto
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Buongiorno, ecco la relativa scheda del catalogo del forum... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GUII/71 punto
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Devi attendere almeno una quindicina di giorni. Io ho pagato per un argento supplementare il 4 Gennaio, e ad oggi nessuna mail di avvenuta spedizione!1 punto
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Con colpevole ritardo posto i riferimenti biblio menzionati sopra: intanto il primo volume del North per la monetazione battuta a martello: North - english hammered coinage - early anglo-saxon to Henry III per gli amanti delle prime monete snglosassoni, irrinunciabile e’ l’eccellente sylloge di Abramson: the Abramson collection - coins of early anglo-saxon england and the north sea area. Oltre un migliaio di early thrymsas ( oro) e sceattas ( in argento - precursori dei pennies) in prestito permanente ai fini di studio presso il Fitzwilliam di Cambridge. Da notare che Abramson candidamente ammette che senza i ‘detectoristi’ la sus collezione sarebbe risultata infinitamente meno importante e soprattutto avrebbe enficiato lo studio e la comprensione della serie monetale. Pratica perfettamente regolare e anzi incentivata dallo Stato inglese. studies in early medieval coinge vol. 3 - sifting the evidence - edited by Tony Abramson una preziosa raccolta di saggi , molto specialistica dove compare un articolo dedicato ad alcune Hiberno - Scandinavian coins - con alcuni tipi simili a quella della discussione qui sopra che si sono alla fine rivelate dei falsi ad oper di Ashmore un noto falsario britannico. Infine lo studio molto interessante della Gannon: the iconography of early anglo-saxon coinage - VI to VIII centuries. Fondamentale per comprendere l’iconografia di queste affascinanti emissioni. Buona lettura e buona ricerca a chi e’ interessato ... poi ci sarebbe anche “Offa”... ma per oggi vi ho annoiato abbastanza...1 punto
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Se parliamo di numismatica vorrei vedere più discussioni su monete rare o approfondimenti tematici (per fare un esempio: la bellissima raccolta delle monete papali con legende latine) e meno sofismi su quanto un FDC sia davvero FDC e non invece un banale qFDC.1 punto
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Ciao , se leggi la storia della Legione I Germanica che trovi in seconda pagina del Post sulle Legioni , vedrai che questa Legione ha avuto una storia con un pedigree tutt' altro che ricco e meritorio , forse per questo ebbe solo un' Aquila di bronzo o rame .1 punto
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LEGIONE II TRAIANA (Fortis) La Legione II Traiana fu fondata poco dopo la XXX Ulpia dall' Imperatore Traiano tra il 104/108 , forse per compensare le forti perdite di uomini avvenute nelle guerre daciche , in questo periodo ebbe sede a Novae in Mesia , attuale Svistov in Bulgaria , dove rimase dal 104 al 113 ; nel 115 , la Legione II Traiana Fortis fece parte dell' esercito impiegato da Traiano nella campagna contro i Parti , rimanendo poi in zona a Samosata in Siria , attuale Samsat in Turchia , dal 113 all' anno 120 . Il successore di Traiano , Adriano , nel 117 , invio' la II Traiana per la prima volta in Egitto a Nicopolis , Citta' vicino all' attuale Alessandria dove condivise l' accampamento legionario con la Legione XXII Deiotariana rimanendovi dal 120 all' anno 388 circa , partecipando con Adriano alla soppressione della nuova ribellione dei Giudei . Tra il 132 ed il 136 la Legione dovette soffocare un' altra ribellione in Giudea . Al tempo di Lucio Vero e Marco Aurelio la II Traiana partecipo' alla spedizione del primo contro i Parti ; dopo la morte di Pertinace la storia , o meglio il comportamento della II Traiana Fortis , fornisce un chiaro esempio del ruolo politico delle Legioni che ebbero alla fine del II secolo , infatti nel 194 Pescennio Nigro , Governatore della provincia di Siria , si propose all' Impero con il supporto , fra le altre , della Legione II Traiana Fortis contro il suo diretto rivale Settimio Severo , ma nei giorni precedenti la battaglia di Cizico , la Legione cambiò schieramento e passo' a Severo favorendone infine la vittoria finale . Con Caracalla la II Traiana fu in Germania e per il valore dimostrato in guerra ricevette il nome di Germanica . Nel 297 la Legione II Traiana segui Massimiano Erculeo in Africa per riprendere il controllo del nord Africa ; un breve accenno ai fatti del nord Africa che videro coinvolta la Legione , da Wikipedia : “Entro il marzo del 297, Massimiano diede inizio ad una sanguinosa offensiva contro i Berberi. La campagna fu lunga, e Massimiano spese l'inverno del 297–298 a riposarsi a Cartagine prima di riprendere l'offensiva.[115] Non contento di averli ricacciati nelle loro terre d'origine tra le montagne dell'Atlante, da dove avrebbero potuto proseguire gli attacchi, Massimiano si avventurò in profondità nel territorio berbero. Malgrado il terreno sfavorevole e l'abilità dei Berberi di mettere in atto tattiche di guerriglia, Massimiano non cedette la presa: cercando, probabilmente, di infliggere quanto più danno possibile a scopo punitivo, devastò delle terre ritenute sicure, uccise quanti più nemici possibile e respinse i restanti nel Sahara.[116] La campagna ebbe la sua conclusione nella primavera del 298; il 10 marzo Massimiano fece il proprio ingresso trionfale a Cartagine.[116][117] Furono eseguite delle iscrizioni a dimostrare la gratitudine delle popolazioni a Massimiano: come già Costanzo al suo ingresso a Londra, Massimiano vi è chiamato redditor lucis aeternae ("restitutore della luce eterna").[116] L'imperatore tornò in Italia nel 299, per celebrare un altro trionfo a Roma, nella primavera di quell'anno” Dopo questi fatti la Legione II Traiana rimase in Africa , in Egitto , a Nicopolis , fino alla fine della sua storia che avvenne verso la fine del IV secolo o agli inizi del V , prima di questa data la Legione forse venne divisa in due vessillazioni . ll simbolo della legione era Ercole . Una lapide dedicata a Settimio Severo dove viene nominata anche la Legione II Traiana Fortis . A SEGUIRE1 punto
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Finito di leggere questo numero che inauguar il 2019, bello l'articolo su zio paperone e le monete, daltronde la numismatica è anche divagazione, non solo una scienza, associarla ai fumetti fa bene e potrebbe far crescere l'interesse di alcuni per questo mondo. molto belli anche tutti gli altri interventi dalle monete per la fine dell'Impero romano d'Oriente alla tematica del pesce trattata in maniera egregia, dove anche io ho intravito uno scorfano e non una cernia, sulle monete di Akragas, poi si passa alla Zecca di Modena ed a monete Mantovane, a monete di Castro e del Piemonte, insomma un numero veramente ricco di numismatica. Complimenti anche in questo nuovo anno alla redazione ed agli autori di questo numero.1 punto
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Concordo... Aggiungo anche che nella mia specifica ricerca sulle monete di Sede Vacante non ho mai visto "falsi nella monetazione minuta"...1 punto
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Buongiorno, la moneta ha circolato parecchio, quindi è stata ritenuta autentica dai diretti interessati. Avendo verificato anche i dati, non dovrebbero esserci dubbi. Esistono parecchie varianti come puoi vedere nel link https://en.numista.com/catalogue/pieces2102.html La tua mi pare F.288/66 La stella si intravvede appena, a causa dell'usura. La conservazione B MB. Attendiamo altri pareri...1 punto
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Ciao @ggpp The Top, è vero... Manca la "qualità" ma non la rarità. ? RI-condivido il mio 10 Tornesi 1851 busto adulto. Purtroppo è stato spatinato dal precedente proprietario.1 punto
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Libri, un inno ai libri sarà anche la location di sabato, libri da sfogliare, guardare, valutare, libri di storia, arte, scienza, geografia, tanti, tanti su Milano ...e poi cultura con un buon bicchiere di vino perché no, sempre cultura e' ...qui siamo in piena sperimentazione, cerchiamo nuove strade, spero si sia capito, con l'umiltà di sapere che certezze in numismatica non ne abbiamo, ma un po' di coraggio di provarci nella vita ci vuole sempre ...vedremo sabato ...1 punto
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Buongiorno Ntoniano. Non sono un esperto nella pulizia di monete e medaglie, comunque sono abbastanza restio ad usare punte o lame d'acciaio per rimuovere incrostazioni di un certo spessore in quanto a volte la patina si è compattata, fusa con il metallo sottostante per cui si corre il rischio di raschiare assieme alla ossidazione anche una parte della medaglia vera e propria. Quando una medaglia si presenta in condizioni molto deficitarie, il rischio di rovinare un oggetto di valore è pressoché inesistente, in queste condizioni possiamo parlare di un rottame o poco più. Così, pulita la medaglia con acqua demineralizzata, provo ad immergerla in aceto di vino, a volte aggiungo anche un po' di sale. Può sembrare un condimento, invece qualche risultato lo si ottiene, molte volte. Occorre non esagerare nei tempi di immersione : puoi provare dapprima con un paio d'ore e, se non vedi alcun risultato, allungare i tempi. Ripeto : è un rimedio rozzo e drastico, da non usare per una generica pulizia, ma in casi "disperati" funziona e, quanto meno, si riesce a decifrare, a leggere meglio quanto è nascosto dalle incrostazioni. Sulla medaglia non so dire nulla : innanzi tutto perché non riesco a vedere quanto è contenuto nei semi delle carte, in secondo luogo perché non capisco il nesso, che pure deve esserci, tra i semi delle carte ed un semaforo stradale. Quanto allo stemma, mi lascia perplesso la corona dalla quale è sormontato, e su questo sono io a chiedere lumi all'amico Corbiniano, competentissimo in materia. Ti allego l'attuale stemma di Bergamo, sormontato dalla "corona civica" propria dei blasoni di Enti territoriali, ma non sono certo che lo stemma sia quello che compare al centro della medaglia, sia pure con altra corona : dello sscudo si vede pochissimo….Facci sapere ! @Corbiniano1 punto
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Sottoscrivo in toto quello che è stato detto in questo post, dal sacrificio per poter far crescere la passione, ad alcune rinuncie, al rispetto del lavoro altrui nel creare opere numismatiche, all'editore che pubblica, ogni persona è libera di gestire il propio tempo e denaro come crede e se si vogliono ottenere dei risultati bisogna lavorare duro e spesso rinunciare ad altre. Il mio non voleva essere ne un attacco a chi ha scritto o pubblicato quest'opera, che evidentemente in tutta liberta ha deciso di fare una pubblicazione prestigiosa su un argomento il quale sarà costato lungo e faticoso lavoro, il mio era solo un appunto al fatto che molto spesso si dimentica che se uno pubblica o scrive dei libri, credo che non lo faccia solo per uno scopo veniale, ossia "il giusto" guadagno per il propio lavoro, ma abbia anche lo scopo di far leggere la sua opera a tutti, almeno io penso che se scrivi è per far leggere, il prezzo purtroppo può generare un limite di fascia di lettura, circoscriverla a pochi, se poi si vuole che i giovani o comunque le persone si avvicinino alla numismatica, bisogna anche poter dare i mezzi per farlo, questo esula dall'opera in questione che è già un opera molto particolare e tratta di uno specifico argomento che potrebbe rientrare nell'interesse di chi si è già addentrato molto in numismatcia, infatti io ho anche detto che magari suddividerla in vari libri o pubblicare anche una versione più economica avrebbe potuto aiutare la diffusione di ciò che è stato scritto, poi la liberta di chi edita o scrive ha scelto questa strada, avranno avuto le loro motivazioni. Credo che coinvolgere più persone in questo mondo non sia una babele, ma un arricchimento, più siamo e più bella sarà la numismatica, più pubblicazioni si avranno e quindi più studi e più conoscenza, non bisogna considerare la numismatica un élite di persone dove solo pochi possono conoscere, studiare e sapere, ma bisogna allargare la platea, perchè la fuori nascosti ci sono di sicuro i futuri "Traina, Ganganelli, Travaini, Grierson" (e questi per citare solo quelli che nella mia ignoranza conosco io) e tanti altri che hanno fatto grande la numismatica. Questo è un mio parere personale naturalmente, poi ogniuno è libero di pensare ciò che crede, allo stesso modo auguro il meglio a chi ha scritto questo libro del quale sono convinto ha fatto un egregio lavoro.1 punto
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Forse la risposta è più semplice di quella che sembra: si parla del regno di Carlo Felice, che regnò dal 1821 al 1831, il sistema monetario era quello decimale, ereditato la Napoleone, quindi lasciamo la monetazione "antica". La lira sabauda era divisa in 20 soldi ( riminiscenza del sistema precedente) e 1 soldo era semplicemente 5 centesimi, e così si chiamò la moneta da 5 centesimi, fino agli anni 40 del XX secolo, quando la svalutazione causata dalla II guerra mondiale, eliminò le frazioni della lira dal nostro sistema monetario. Per i D. sicuramente sta a denari, come dice giustamente Gallienus, è la 12 parte di un soldo, presumo che questo valore così frazionale, non era rappresentato da una moneta fisica, ma solo da una frazione di conto di una moneta, ed era semplicemente da computare come la dodicesima frazione di 5 centesimi, o alla 240 esima frazione di una lira pari a Lire 0.0041 saluti TIBERIVS1 punto
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