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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/17/19 in tutte le aree
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Ciao ragazzi, ho queste in mano. Sono MERAVIGLIOSE. Tutte consecutive. Carta croccante FDS come non avevo mai visto in una Barbetti. Hanno (tutte) soltanto una piega in mezzo e qualcuna una pieghetta leggera su un angolo. Il venditore non è esattamente un amico ma lo conosco bene. Le ha trovate nel solito cassetto dimemticato (?) e sarebbe felice di accettare qualsiasi offerta io gli faccia per il lotto. Io un numero secondo me adeguato per fare felici entrambi ce lo avrei in testa, ma mi piacerebbe avere anche la vostra opinione. Non vorrei sparare troppo alto o troppo in basso. Posto qualche foto. Se ne servono altre chiedete pure:3 punti
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Ultimissima ..e ritorniamo al tema di questo topic. Nell’ultima foto si vedono due ville romane “spalmate”. Il trattore scendendo al di sotto del pavimento ha beccato anche i vasi con le monete. Solitamente li dividevano nelle tre categorie: bianco, verde e giallo. in quel posto per almeno una dozzina di anni dopo ogni aratura spuntavano magicamente dei “metallici” che sapevano che qualcosa raccoglievano sempre. Dopo dodici anni (in corrispondenza della costruzione della brebene) le sopraintendenze hanno sequestrato un paio di metal con segnalazione alla procura dei possessori...perché si sono improvvisamente accorti che si era in terreno archeologico. purtroppo le ville non ci sono più. Chi le ha distrutte non ha nessuna colpa perché non si è accorto che ad ogni aratura tritava embrici e tasselli di mosaico...ma chi andava a raccogliere monetine consumate dalle pale e dai concimi dei campi...be quelli sì che erano dei criminali che rovinavano il patrimonio archeologico italiano. Conosco le leggi...ma in tutta questa situazione vedo una grossa ingiustizia. non si deve andare a cercare monete romane col metal ma non si deve distruggere il patrimonio edilizio romano con i trattori, con le autostrade tipo brebene, con la fognatura, col metano, con i tralicci dell’enel, con l’edificazione senza aver prima sondato il terreno ed essersi sincerati che non vi sia nulla di archeologico. le foto aeree sono ad esempio uno splendido metodo non invasivo per fare archeologia preventiva...ma non mi risulta che in tutta la Lombardia ci sia qualcuno che la faccia...come al solito in Italia si interviene solo dopo che c’è scappato il morto (quando si interviene)3 punti
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Questa casa d'aste , in quest'asta, [ANTIQVA LTD n°50 del 27/1/2019] ha in vendita alcuni libri del Corpus Nummorum Italicorum Edizioni Forni a prezzo a base d'asta di € 60 e non hanno alcuna offerta ancora( quando € 150 ,per ciascuno di questi libri ,sarebbe un ottimissimo prezzo),così come altri(tutti interessanti) a basi d'aste ridicole ancora niente:è una situazione penosa in Italia la lettura ,men che meno la lettura di libri di Numismatica.Mi si diceva ,l'altro giorno,che ilibri all'estero si vendono ed è così,basti vedere le aste di Bertolami inerenti letteratura numismatica(indubbiamente e lo spero da Bertolami ci sono stati anche acquirenti italiani,ma molti sono esteri). Avanti di questo passo,se non si legge di Numismatica ,non si potrà recriminare alcunché se le monete non si venderanno più e le collezioni non riceveranno il giusto rispetto ed il giusto interesse da parte dei collezionisti.Si profilano scenari,per le case d'aste,abbastanza deprimenti.Bisogna leggere e far leggere di Numismatica. Nel mio piccolo ogni anno riservo una spesa per libri ed abbonamenti a riviste di Numismatica:soldi assolutamente ben spesi .Quante cose imparo leggendo studi o articoli che ad una svista superficiale sembrerebbero non di mio interesse e poi addentrandomi nella lettura scopro info molto utili . Salutoni odjob2 punti
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La 066966 non è una radar... anche lo zero fa parte della numerazione Io ne terrei.... diciamo 10! Se fossi io, e quindi è solamente un mio personale pensiero: un terzo della valutazione da catalogo SUP x 10.2 punti
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Un conto è il CNI con copertina rigida ,dorso in pelle e carta di pregio(ad una ridicolissima base d'asta di € 60,quando ad € 150 è un ottimissimo prezzo) ed altra cosa è il CNI stampato su carta da 80 grammi rilegato con costoletta a spirale in plastica(la cui spesa fra carta,toner,usura stampante del developer,rilegatura e corrente alla fine siamo da 10 a 20 euro ) ,altra cosa ancora(snaturante)avere il solo pdf del volume:ciò che conta è la sostanza ma da quello che vedi ti regoli sul numismatico.Il CNI è storia della Numismatica ,occupa spazio e ,personalmente ,lo considero più un catalogo,ma,perlomeno per le monete che si studiano va acquistato se non il volume originale,quantomeno la ristampa Forni .Ma non mi soffermerei molto sul come si tenga il CNI ,l'essenziale è che lo si consulti,se poi ci sono pochi appassionati del cartaceo pazienza;io voglio soffermarmi ,invece,sul fatto che non si leggono i libri ,si va avanti solo sul "sentito dire"come se la cultura numismatica si assumesse tramite wireless:oltre ad essere una cosa deprimente è anche controproducente perché,come ho scritto precedentemente , non comprendendo il significato delle monete,queste perdono d'interesse,non si acquistano più dando loro il dovuto rispetto economico ,oltre che storico ed artistico;in tal modo succede che quando si andrà a vendere la propria collezione non ci saranno interessati ad acquistarla. La cosa è TRAGICA!!!! Se ci fate caso anche questo forum è sceso d'interesse e ciò è dovuto proprio al fatto che non si discute più di Numismatica:si postano monete e si vuole il giudizio sulla conservazione, e coloro che non ne capiscono di Numismatica chiedono solo quanto vale la moneta o le monete che hanno postato. Non parliamo della sezione dedicata alle pubblicazioni che fu creata per mio interesse:morta! =0 discussioni =a me è arrivata la rivista,complimenti a "Giovanni"per lo scritto pubblicato. Dobbiamo un po' dedicarci agli approfondimenti ,dobbiamo un po'dedicarci a promuovere la lettura numismatica,ad invogliare a leggere ,è nell'interesse di tutti ,per i motivi che ho citato precedentemente. Salutoni odjob2 punti
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Un mio amico ha i nonni che vivono in Lussemburgo, passa il Natale li ogni anno e deve ancora trovare qualcosa. I primi anni diceva che le commemorative li puoi solo comprarle e cose così, dopo averlo convinto sto anno ne aveva trovata una e l'ha spesa senza accorgersi. Breve storia triste2 punti
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Ciao a tutti, non è una moneta rara, ma trovarla con una BELLA e SANA patina, variopinta di coloratissime iridescenze, se ne vedono davvero molto poche. La condivido con tutti voi, con una fotografia in una risoluzione più grande del solito, sperando che possiate apprezzarne i dettagli, ma sopratutto le stupefacenti iridescenze della patina, che ci tengo a dire, assolutamente sana, cresciuta in un monetiere di buon legno e velluto. @cembruno5500 Chiamo l'amico Bruno... che credo (e spero), avrà due parole da spendere...1 punto
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Per chi li apprezza ce ne sono di magnifici su diverse banconote vecchie e nuove di tutto il mondo. Non è facile scegliere le immagini, perchè la sensazione trasmessa può cambiare anche totalmente con le diverse tonalità della stampa di uno stesso biglietto. Belle ad esempio quelle della serie canadese del 1954. In questa, che rappresenta una veduta generica delle praterie dell'est, è tutto l'insieme col cielo nuvoloso a creare un effetto suggestivo: Sulla 5 sono raffigurate le cascate Otter, nella provincia dello Yukon: Sulla 10 il monte Burgess, in British Columbia: Sulla 100 il lago Okanagan, sempre in British Columbia: Nella serie 1964 abbiamo una splendida veduta del lago Moraine, in Alberta: Nella serie 1986 ci sono alcune vedute generiche carine, benchè meno elaborate rispetto alle banconote più vecchie: Questa della serie 2013 in polimero mostra su uno sfondo montagnoso "Il Canadese", il treno che attraversa il paese da una costa all'altra.1 punto
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Buonasera, ho cancellato alcuni post inutili rispetto al tema iniziale e che non aggiungevano alcunchè. Si rammenta comunque che nell'utilizzo del Forum è gradita una certa netiquette. Illyricum1 punto
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E qui viene spontaneo citare Rupert Sciamenna: https://www.youtube.com/watch?v=tBob-9I8ZuU1 punto
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Questa era tosta, miriadi di monete con tori e vacche. Bene, continuate così. Roberto1 punto
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E' ormai abbastanza acclarato che si tratti di produzione mantovana, nonostante qualcuno si basi ancora su classificazioni superate. Se per tipo R3 intendi quello che presenta il numerale I dopo CAR al dritto, la grandezza delle crocette non è una discriminante. Questo esemplare non ha sicuramente il numerale I visto che le scritte sulle 4 righe sono tutte perfettamente allineate, cosa che non accade sugli esemplari con l'I.1 punto
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Denaro di Provins per Henri I come da sito in collegamento http://www.lesmonnaieschampenoises.fr/provins/henri1.htm Chiaramente non è papale ma è la tipologia da cui venne mutuato il provisino romano ciao Mario1 punto
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Possiamo dire con umiltà che stiamo contribuendo fattivamente alla divulgazione1 punto
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Lo so io il motivo, visto che siamo stati i soli a esprimere il giudizio per così dire " più risparmioso" Stefano ha deciso che ci permetterà di acquistarla allo stesso prezzo delle altre, quindi 150 euro. Onorevole da parte sua, non c'è che dire Dopodiché, per averla in collezione entrambi, faremo un mese ciascuno....1 punto
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Io credo che difficilmente si possa trovare un fascione con la satinatura più completa di questo. Forse un domani nei fusti della nota 56. Forse data la delicatezza della moneta...1 punto
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Divulgare...divulgazione, indubbiamente la divulgazione e' poi lo scopo primario del Cordusio, a voler guardare dovrebbe esserlo poi di tutti ... Di certo il Gazzettino e' sempre stato divulgazione, la Travaini e Arslan ricevendolo in mano dissero ci vorrà qualcuno che poi la faccia questa divulgazione, ma più lo sfoglio questo numero e più vedo altro oltre la divulgazione indubbia, vedo ipotesi, vedo varianti, catalogazioni nuove, vedo il cercare di diventare sempre più attrattivi, vari, completi ... Mi piace molto ...lo dico e lo dirò questo numero, ma io sono di parte..e quindi il mio parere conta fino a un certo punto ma ritengo che sarà difficile in futuro avere un numero così ben distribuito per zecche, periodi storici, di certo l'italianità a cui si vorrebbe tendere qui c'è già ... E quindi invito a pensare a quello che arriverà, al futuro, al numero 5, in fondo questo c'è già, e' il presente, il fare che mi piacerebbe potesse contraddistinguerci ci pone di pensare al dopo, personalmente mi piacerebbe anche perché mi piace rigenerarmi nel tempo pensare anche alla medaglististica, anche le medaglie meritano e ci saranno oltre a Euro e al resto, forza e coraggio ...1 punto
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Concordo pienamente con te che sarebbe giusto assegnarla alla zecca di Mantova, per tanti motivi1 punto
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Salve. Interessante anche il prezzo di aggiudicazione di questa medaglia ispirata al mito di Eros e Psiche. RUSSIA, Tsars of Russia. Nikolai I Pavlovich. 1825-1855. AR Rouble Medal (22.09 g, 12h). Marriage of the Tsarevich Aleksandr Nikolaevich issue. Sankt-Peterburg (St. Petersburg) mint; Nikolai Grachev, mintmaster. Dated 1841. B • K • MAPIЯ AЛEKCAHДPOBHA B • K • AЛEKCAHДPЪ HИKOЛAEBИЧЬ, head of Crown Prince Aleksandr Nikolaevich and head of Crown Princess Maria Alexandrovna, wearing rose wreath, conjoined left; PҌЗAЛЪ ГУBE below heads / Psyche, winged and holding lily, and Cupid, holding bow, standing facing and supporting ornate crowned shield inscribed with script AM monogram; н-г flanking base; 16 AПPҌЛЯ/1841 Г. in two lines in exergue. Grained edge. Bitkin 898; Severin 3370; Uzdenikov 4193. NGC photo graded PF 64, superb, lightly toned blue-gold proof and quite rare in this choice grade. Considered a coin with the reeded edge (medal with plain edge). Struck to commemorate the marriage of the Tsarevich to Maria Alexandrovna (Marie of Hesse-Darmstadt). Sale: Triton XI, 7 January 2008, Lot: 1599. Estimate $7500. Sold For $32500.1 punto
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LEGIONE IV FLAVIA (Felix) La Legione IIII Flavia fu una Legione romana formata dall' Imperatore Vespasiano nell' anno 70 per sostituire la disciolta Legione IV Macedonica che aveva combattuto contro di lui . La IIII Flavia fu inviata a Burnum nell' Illirico , attuale Kistanje in Croazia , dove rimase dal 71 all' 86 . Dopo l' invasione dei Daci dell' 86 , Domiziano , in occasione delle sue campagne militari , spostò la Legione in Mesia a Retiaria , attuale Archar in Bulgaria , dove rimase come sede legionaria dall' 86 al 106 . Nell' 88 la Flavia Felix partecipò all' invasione punitiva della Dacia , partecipando alla vittoriosa battaglia di Tape di Tettio Giuliano ; dieci anni dopo fece parte dell' esercito guidato da Traiano , determindo la definitiva conquista della Dacia e occupando la fortezza legionaria di Berzobis in Dacia , attuale Resita in Romania , dove rimase dal 106 al 120 . Per ordine di Adriano la Flavia Felix cambio' sede legionaria a Singidunum in Mesia , attuale Belgrado in Serbia , dove rimase tra il 120 e il 337 . La IV Flavia si recò poi in oriente nel 165 per partecipare alla campagna contro i Parti dell'Imperatore Lucio Vero . Dopo la morte di Pertinace , la IV Flavia sostenne Settimio Severo contro Pescennio Nigro e Clodio Albino . Di questa Legione sono stati rinvenute sue tracce durante la campagna germanica di Massimino Trace del 235 che riusci a penetrare profondamente in Germania per circa 60 chilometri e a battere sul loro terreno gli Alemanni nella regione del Württemberg e Baden . Campagne archeologiche condotte dal 2008 al 2011, hanno rivelato tracce di uno scontro militare tra le Legioni romane ed i Germani presso l' Harzhorn , nell' area boschiva nei pressi di Kalefeld . La Legione IV Flavia venne poi impiegata dall' Imperatore Traiano Decio contro i Gepidi . La Legione e' attestata ancora in Mesia a Singidunum fino alla prima metà del IV secolo . L' emblema di Legione era il Leone ; due monete di Gallieno e Carausio con la Legione IIII Flavia . A SEGUIRE1 punto
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Grazie mille ragazzi. Davvero. io pensavo di offrire 2000. Forse è troppo? EDIT. Deciso: gli offro 1500 euro per le 9 consecutive. Vi tengo informati!1 punto
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Gigante 2017: Barbetti 11-11-1944 (R) SUP = 450 € : 3 = 150 x 10 = 1.500,00 €, mah... forse è un po' poco.1 punto
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Tanto per capirci ed avere un'idea di cosa s'intende in alto stato di conservazione (valore 20-30 € max)...1 punto
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Penso che siamo tutti consapevoli del valore di queste banconote se prese una ad una. Ma visto che si tratta di un lotto, del quale la persona che lo ha rinvenuto avrebbe seri problemi a venderlo, almeno che non si rechi in qualche negozio, ma a quel punto il prezzo, giustamente, lo fa il commerciante... Personalmente, ma soprattutto realisticamente, per non scontentare nessuno, tu in primis, io mi terrei sui 1500, euro più euro meno.1 punto
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Io proverei con 1800-2000. Sarà anche difficile venderle e poi non mi sembrano Fds, anche se hanno veramente circolato poco.1 punto
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Semplicemente fantastico! mai viste di presenza 10 consecutive, quali Azzolini/Urbini? Non sarà facile attribuirgli un prezzo.... saranno tutte per te o intenti rivenderle? però però.... c'è un salto nella numerazione, manca la 066963 , giusto la più rara! scherzo ovviamente1 punto
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Diciamo che le monete rare o con conservazioni molto alte si rivalutando bene, le comuni e le conservazioni basse diciamo che è difficile farci un guadagno. Poi alla fine è un hobby e se ci si rimette un po' l'importante è aver avuto soddisfazione dalla collezione. Dopotutto come tutti gli hobby ha un costo. Chi va a giocare a calcetto o tennis non ci guadagna.1 punto
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Alzo ancora per l’ultima volta la mia voce per la difesa del patrimonio storico,artistico e culturale italiano. L’Archeologia come è strutturata non funziona....PUNTO le facoltà di archeologia laureano decine di migliaia di appassionati studenti che per il 90% appendono la laurea al chiodo e nella vita fanno ALTRO. Archeologia preventiva...se ne parla tanto ma si fa quasi nulla. con 1000 euro compri un drone che fa scansioni automatici di qualsiasi terreno a costi zero(una volta ammortizzato il capitale). Vi ho fatto vedere cosa si può vedere dall’alto senza usare google Maps. perche non creare gruppi di archeologi appena laureati e dargli incarichi di mappatura del territorio. Le tracce delle preesistenze storiche non si vedono sempre, occorre aspettare le condizioni giuste. quindi queste scansioni vanno fatte più volte e a più riprese. Il costo è molto economico (solo tempo per elaborare i dati ed archiviarli)...potrebbe tranquillamente essere pagato da chi lavora i campi o li utilizza in vario modo. una risaia a Pavia produce ogni anno centinaia di migliaia di euro...se vi fosse un costo di 2/3000 euro per la sua mappatura non penso che nessuno fallisca. Diamo lavoro agli archeologi che lo farebbero con entusiasmo e passione...entusiasmo e passione che non ho mai visto in nessuna sopraintendenza del nord o del sud1 punto
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@avgvstvs vedo che non hai perso smalto..... In effetti adesso che sappiamo (o quasi...) leggere meglio i denari di Lucca gli esemplari con determinate particolarità aumentano in proporzione. Mi chiedo se per caso abbiamo risolto il significato di C e P a inizio legenda del rovescio degli enriciani. Personalmente credo proprio di no . Salutoni a tutti1 punto
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Buongiorno Eliodoro, questo pezzo al tempo in cui fu spacciato, deve aver ingannato più persone. Presenta l'argentatura quasi intatta e non presenta segni di saggiatura del metallo: Limature al bordo o graffi nei campi, per scoprirne il metallo sottostante. È stato ottenuto per fusione da una Piastra originale, quindi i particolari su entrambe le facce sono identici alla moneta copiata. Ebbero cura di calcare una moneta già usurata nei rilievi, per giustificarne il peso calante. Per rispondere alla tua domanda.... Tutto tranne che stupida.... Si, le scritte nel taglio potevano passare inosservate. Molti falsi le riportano evanescenti e poco marcate... Come se il pezzo fosse a lungo in circolazione... Quindi buono. Ho il Collezione un falso d'epoca di una Piastra del 1856 con una stella a 5 punte in incuso nel taglio, anziché il classico giglio.1 punto
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Ho espresso il mio specifico pensiero... al solo scopo di aprire gli occhi ai neofiti che ci leggono e anche ai veterani, che spinti talvolta dall'entusiasmo potrebbero imbattersi in acquisti sbagliati.... Collezionare per il piacere di farlo e' il motto di ogni appassionato di numismatica, e pertanto anche il mio, tuttavia bisogna avere sempre i piedi per terra. La monetazione in euro è molto speculata e al contempo le tirature sono esagerate, per cui il rischio di ritrovarsi ( o tramandare... ) rame pagato quanto l'oro è molto alto...! Quindi io consiglio di acquistare lo stretto necessario..., poi ognuno spende e spande come meglio crede...1 punto
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A me è successo con il facciale da un euro 2017 (50.000 copie), me lo sono scordato in tasca e l'ho speso. Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2005 Tiratura: 2.720.000 circa Conservazione: ?? Località: Roma1 punto
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Buonasera, Oramai mi conoscete, Colleziono anche i falsi d'epoca Napoletani. Li considero importanti quanto le monete autentiche. E ogni volta che mi capita di mettere qualche pezzo in Collezione, mi stupisco nel studiarne i particolari di esecuzione: Anno, se realizzato per Coniazione o per fusione, metallo, rifiniture della scritta nel taglio. Ogni pezzo ha una sua unicità, Quello che ho il piacere di condividere con voi è una Piastra di Ferdinando II anno 1831. Con cartellino Collezione Pin.1 punto
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Comunque ragazzi, ho un po di carne al fuoco oggi ed in generale.. Ho recuperato altri due rotolini riassemblati in posta (sempre gentilissimi tanto che mi hanno detto che quando ho bisogno basta che chiedo) da controllare. Ho 500€ di moneta da controllare a lavoro appena posso.. Mia mamma mi ha recuperato un po di CC (devo ancora vedere cosa però), e ha una sua amica che vive in Olanda quindi le ho chiesto se riesce a recuperare li qualche bel CC non solo Olandese ma dei paesi limitrofi che è quello che piu mi preme (Belgio, Lussemburgo, Estonia/Lettonia/Lituania e soprattutto FINLANDIA che non ne ho mai trovato manco uno in tanti anni ??). Inoltre ho un amica che FORSE, deve andare in Finlandia (il bello è che qualche mese fa c'era gia stata ma non lo sapevo mannaggia).. Speriamo che la fortuna mi assista.. voi mi fate sempre molta invidia quando trovate i CC di sti paesi..1 punto
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DE GREGE EPICURI @HirpiniProprio la discussione che hai linkato sottolinea la differenza fra la normale produzione di denari e di antoniniani, e conclude che per gli antoniniani in ogni caso non avrebbe potuto essere usata la stessa tecnica per produrre i suberati. Infatti, essendo la percentuale di Ag molto bassa (20-30% al massimo in quelli postati), si poteva al massimo pensare ad un "bagno" in amalgama di mercurio e argento. I denari suberati erano invece prodotti avvolgendo il tondello di rame in foglietti di Ag, scaldando e poi coniando la moneta. Per queste ragioni, è molto dubbio che si possa parlare di antoniniani suberati, specie dopo Caracalla/Iulia Domna.1 punto
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Grazie Tm_NPZ, in effetti io trovo un grande piacere quando si fanno questi ritrovamenti, anche se non disprezzo qualche pezzo in FDC. Taglio: 2 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2012 Tiratura: 500.000 circolanti Conservazione: ?? Località: Roma1 punto
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Salve a tutti,chiedevo cortesemente l'identificazione di questa moneta in mistura d'argento se non sbaglio e diametro 15mm.Grazie,saluti.1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2011 Tiratura: 700.000 circa Conservazione: ?? Località: Roma Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2016 Tiratura: 900.000 circa Conservazione: ?? Località: Roma1 punto
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Ma che strano che 2 utenti, l'uno con 11 messaggi all'attivo, l'altro con 3, si spalleggino su questioni di, a loro dire, presunta incoerenza del forum. Avendo già risposto e ritenendo gli argomenti poco circostanziati e che quindi l'intento sia prevalentemente polemico (e forse con volontà di delegittimazione della credibilità di tutti) non proseguirò nella discussione, che "discussione", per come la intendo io, più non è.1 punto
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Un falso non particolarmente insidioso, ma che comunque è meglio pubblicare. Un terzo di siliqua emessa per la commemorazione di Costantinopoli, Bendall, Rev. Num. 158 (2002), p.140, type 2. In vendita sul noto sito come autentica1 punto
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Buonasera a voi, mi permetto di intervenire per precisare alcune cose che secondo me sono indispensabili affinché @lemonete possa avere qualche dato in più nella scelta Muntoni/MIR . L’opera di Muntoni è, come detto sopra, senza dubbio un testo indispensabile per chi debba studiare la monetazione pontificia. Il suo autore fece una grandissima ricerca per renderla più completa possibile e in gran parte la sua impresa riuscì. Espunse dal corpus delle monete papali diversi esemplari riportati nei testi precedenti ma rivelatisi frutto di errate letture e ne aggiunse altri, individuati nei musei e nelle collezioni che poté visionare. Fece anche una grandissima ricerca bibliografica, utilizzando in pratica tutta la letteratura pregressa. Le tavole che si trovano ad inizio e fine volumi sono facilmente consultabili e sostanzialmente ancora oggi complete. Ciononostante, come tutti i testi di questo tipo, oggigiorno, dopo quasi cinquant’anni dalla sua pubblicazione avvenuta tra il 1972 e il 1974, alcune sue parti sono/sarebbero da rivedere alla luce degli studi che si si sono succeduti e dei nuovi esemplari che sono comparsi sul mercato antiquario o sono stati individuati nelle collezioni di alcuni musei solo di recente indagate con una certa accuratezza. Sto pensando, ma solo per fare un esempio, al lavoro fondamentale di Giorgio Fusconi sui denari antiquiores... . Il punto di forza dei volumi della serie MIR di Alessandro Toffanin dedicati alla monetazione pontificia sta proprio in questo: nell’aver recepito, non acriticamente ma cum grano salis, quanto pubblicato a suo tempo dal Muntoni ma anche tutte le novità accumulatesi in questi cinquant’anni. A questo si deve aggiungere la rarità dell’opera di Muntoni, che rende il testo piuttosto ricercato (credo - ma di questo non sono sicuro - che sia difficile trovare i quattro volumi a meno di 800/900 euro). Sconsiglio l’acquisto della ristampa da parte di Urania per la cattiva resa delle immagini delle tavole. Per chi se le può permettere, quindi, l’ideale sarebbe avere entrambe le opere. In caso contrario - ma questo è solo il mio parere personale - meglio il MIR perché più recente e aggiornato in modo coscienzioso dal suo autore. Saluti, Teo1 punto
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Benvenuta, no, è quasi impossibile che monete circolanti e in quanto tali generalmente comunissime prendano un alto valore anche fra molti decenni, qualunque sia lo stato di conservazione. Certo ci sono anche delle eccezioni, ma questa è una categoria che si colleziona per il piacere di farlo e per l'attualità e il passato che rappresenta: in questo senso pur essendo l'Euro una valuta tecnicamente giovane in realtà di storia alle spalle ne ha parecchia. https://www.lamoneta.it/topic/118440-leuro-prima-delleuro/ https://www.lamoneta.it/topic/149302-i-simboli-europei-sulle-monete/ https://www.lamoneta.it/topic/142233-precisazioni-sulleuro-e-la-sua-monetazione/ Il suo valore sta anche nell'aver infranto uno dei "tabù" europei che si sentiva la necessità di eliminare da un bel pezzo. "Non più frontiere, non più dogane, non più imposte, il libero scambio. Una moneta continentale, a doppia base metallica e fiduciaria, che ha per punto di appoggio il capitale Europa tutto intero e per motore l'attività libera di duecento milioni di uomini." (Victor Hugo, 1855)1 punto
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Ringrazio di cuore Cliff per l'interessante segnalazione. Sicuramente è un falso, anche se resta una ipotesi che possa essere un "falso d'epoca".... Non dimostra nulla che provenga da una collezione canadese del 1947 e mancano ulteriori precisazioni che possano dimostrare l'effettiva antichità del metallo. Non ricordo un falso d'epoca con queste caratteristiche e che possa essere attribuito a una coniazione "privata" di un simpatizzante repubblicano. Tutto può essere, ma quanto scritto nel catalogo di Noble (non nuovo a falsi) resta una semplice congettura. Nel frattempo ho finalmente avuto la risposta dalla Soprintendenza (Eforato in greco) di Florina, creata nel 2014, staccandosi dall'Eforato di Pella... Mi ha confermato di avere in deposito l'intero ripostiglio di Petres-Florina, trovato nel 1996 sull'acropoli di Petres durante un accurato scavo archeologico. Sono 125 denari in argento che vanno da RRC 331/1B (del 106 a.C.) fino proprio a RRC 508/2-3 del 42 a.C. Ci sono almeno 21 denari di Bruto e Cassio (specialmente RRC 500/3 e 506/2). Si presume un interramento poco dopo la battaglia di Filippi, quando l'intera area della Tessaglia fu pesantemente investita dalla guerra civile. Mi ha cortesemente inviato la foto del denario 508/2 e denario 508/3 (i conii sono gli stessi di Cahn 10, presenti in BM 1860.0328, 124 = BMC II, p. 480, 68 (ex coll. de Salis), che sono in ottimo stato di conservazione, come gli altri delle ultime emissioni e quindi assai vicini alla data dell'interramento e che userò nel mio studio in corso. Qui posso solo allegare i rovesci, che danno l'idea della bellezza e autenticità dei due denari (si sono scusati per la non eccelsa professionalità delle immagini, non avendo grande dimestichezza col materiale numismatico). La foto del gruppo di insieme del ripostiglio, presente in un vecchio post di diverse pagine precedenti, non è stata curata dalla Soprintendenza, ma probabilmente dall'editore e quindi ci sono discordanze, mentre rivelano essere le stesse monete modestamente illustrate nell'articolo dell'archeologa Adam-Veleni. Poi la settimana scorsa ho potuto vedere al medagliere del Vaticano i suoi ben 4 denari di Bruto con EID MAR (508/3), tre veramente splendidi e uno in buon BB, che a un attento esame dal vivo sono risultati essere tutti originali. Poi c'erano 3 denari di Bruto 508/2..... Ho esaminato anche il denario di Labieno (RRC 524/2, molto bello e autentico) e di Ventidio (RRC 531/1, uno scarso BB e che è risultato essere l'esemplare acquistato dall'asta Niggeler del 1966, anche questo originale). Si chiude definitivamente la teoria dell'emissione di Bruto con EID MAR inventata nel Rinascimento.....1 punto
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