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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/10/19 in tutte le aree
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Taglio: 2 euro Paese: Vaticano Anno: 2005 Tiratura: 85.000 da divisionale Condizioni: BB/SPL Città: Varese Finalmente dopo tanto un bel ritrovamento, una moneta che non dovrebbe essere in circolazione.???5 punti
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Buonasera a tutti, Avete esaurito le vostre belle? Cosa ne pensate di questa Piastra 1848 Reimpressa. Condividete.... condividete.3 punti
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Mi associo all'amico motoreavapore pezzi spettacolari che fanno la differenza in una collezione borbonica.2 punti
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complimenti, ho provato la tua stessa gioia (come si dice a Cagliari, apu provau sa propria cuntentesa tua). taglio 2 euro cc paese Grecia anno 2016 Monastero di Arkadi tiratura 750.000 condizioni ?? città Roma2 punti
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Ti ringrazio davvero di cuore per le parole di apprezzamento. E' una passione cui mi sono dedicato con mente e cuore, e mi è costata rinunce e sacrifici, non solo in termini economici, ma tempo, dedizione, accordi con varie persone, trattative e molto altro, che non sarebbero quantificabili sotto un mero profilo economico. Per cui apprezzo davvero molto che la mia passione possa dare quel "quid" in più che solo un freddo testo scritto solitamente trasmette. Si, purtroppo è arrivato per me il momento di dismettere, ma lo sto facendo molto lentamente, e per il momento non tramite aste. Terrò solo alcuni pezzi, e, molto probabilmente, mi dedicherò a prendere qualcosa di tanto in tanto che reputerò davvero bello "per il mio intimo gusto". Rimarrò comunque collezionista, e sempre da appassionato collezionista mi sto dedicando a questo progetto di grading, che pone l'accento non solo sulla conservazione, ma su di una "chiave di lettura" a 360° della moneta, in modo tale da offrire al collezionista una "visione più ampia" della qualità globale della moneta. Non so e francamente non mi interessa il fatto che sicuramente passerà inosservato e bistrattato dal punto di vista commerciale, dal momento che è molto analitico, e presuppone una certa conoscenza di determinati indici valutativi a seconda del periodo monetale (questo è il vero e proprio punto nevralgico del mio sistema, croce e delizia che mi sta portando via moltissimo tempo). E' un progetto in cui credo, ci sto riversando tutto quello che ho imparato, e sto cercando di codificarlo in maniera tale da renderlo adattabile ad una codifica di grading chiara e semplice, altro fattore secondo me molto molto importante. la mia moneta: Non credo sia questo il post adatto per una analisi valutativa, ma posso dirti che il vero punto di forza di questa moneta, secondo me è il fascino di una patina BELLA e SANA. Ha anche questa i suoi difetti tecnici, cui accennavo sopra. Debolezze che personalmente un poco fastidio mi danno, ma come moneta "ha il suo perchè"... "ha carattere", e l'ho reputata degna di essere pagata la cifra richiesta allora, e ne sono ampiamente soddisfatto visto l'evoluzione spettacolare della patina. Questo è un dettaglio che ho imparato da "vecchi collezionisti". Tempo da, uno di questi mi raccontò la storia di una moneta, dal costo già molto sostenuto, ma con una patina SANA che "sarebbe cresciuta". Queste le parole del collezionista: "[xxx] mi disse: avvocato la prenda, mi dia retta, costa, ma non avrà idea di come questa patina crescerà bene, e renderà questa moneta davvero spettacolare". La suddetta moneta la presi una decina di anni dopo questi eventi. La patina è qualcosa di "divino": color oro in tutto il giro del bordo, prugna omogeneo per tutto il resto del tondello, sia al dritto che al rovescio. Non ne ho mai vista una così per bellezza. E' una moneta del tardo '600 Napoletano, con i suoi difetti, anche marcati, ma con QUELLA patina, è unica. Ed "unica" reputo questo scudo da 5 lire, per via di questa BELLA patina, che è anche sana. I colori che madre natura gli ha donato, la rendono davvero stupenda. Ed è questo IL dettaglio che fa la differenza. Seppur una patina SANA oggi è cosa ostica da trovare, una patina BELLA e sana elevano il tutto ad una "rarità" tale da rendere un pezzo comunissimo non di facile reperibilità. Perdonate lo sproloquio, ma non sapevo come descrivere questo scudo, che di per se, forse, era la "classica bella moneta" che tutti abbiamo visto e rivisto, non graziata di qualcosa di particolare tecnicamente parlando, ma solo del tocco di madre natura: un tocco molto molto molto fortunato, che sarà apprezzato dal gusto di "vecchi" collezionisti Grazie Fabrizio2 punti
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Buongiorno @ilnumismatico dalle tue parole emerge la passione che hai per la numismatica.... Il modo in cui spieghi ed illustri la moneta o banconota che sia, permette agli amici del forum di capire molti perché sull'oggetto della discussione ma soprattutto riesci a trasmettere passione. Tornando al 5 lire 1911, ho constatato personalmente quanto sia difficile trovarlo veramente bello, il pezzo che hai presentato in questa discussione è notevole e sicuramente sopra la media. Cosa intendi dire con le parole: "Avrete modo di vederli, sto riorganizzando le foto della mia raccolta, ormai destinata alla dismissione ", Vuoi dismettere la collezione del "Regno", i tuoi interessi numismatici sono cambiati? Buona giornata2 punti
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Beh che dire, le Portoghesi (CC) valgono tranquillamente l'appellativo di rarità qui da noi a prescindere dalla tiratura.. Io non farò tantissimi ritrovamenti, ma in una decina d'anni (cioè da quando ho cominciato a conservare le varie CC che trovavo) non ne ho mai trovata nemmeno una, di nessun anno.. Il giorno che ne troverò una, se mai accadrà, credo sarò felice come un bimbo a natale...tralaltro le portoghesi assieme alle greche e alle finlandesi (quelle che casualmente sono un pò più difficili da trovare rispetto agli altri stati ad eccezione dei "mini") a parer mio sono le più belle come disegni, e vale la pena iniziare una collezione anche solo per queste..2 punti
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Grazie Mario @dabbene, molto interessante, ci conferma quanto detto da @adolfos in pratica che le ipotesi sono molteplici, fin troppe per poter dire qualcosa in più , come dice Monica la rotondità del foro lascerebbe pensare ad una azione recente ma guardandolo bene si può sicuramente escludere l'utilizzo di un trapano e, come già emerso in una discussione tempo fa se non ricordo male su un denaro carolingio, potrebbe essere stato fatto con un chiodo o arnese a sezione circolare d'uso abbastanza comune per il periodo anche se in prevalenza le sezioni degli arnesi erano quadrate o triangolari. la zona del ritrovamento avrebbe ristretto il campo di ricerca ma non è possibili saperlo (non lo trovo più in rete anche se non era sicuramente indicata). A seguire un denaro ...............falso? io direi di si voi?2 punti
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Ciao. Sono convinto che se il 5 lire 1911 esiste davvero in conservazione FDC, nella bella collezione di @ilnumismatico la puoi trovare.... Con simpatia Miza2 punti
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Buonasera segnalo questo evento: 1° Convegno Filatelico-Numismatico Orta di Atella - Caserta - 12 e 13 gennaio 2019 Con la collaborazione ed il patrocinio del comune di Orta di Atella Dove: Chiesa San Donato - Santuario San Salvatore Piazza San Salvatore n°31 Orta di Atella (Caserta) Orari: Sabato 12 gennaio 2019, dalle ore 10:00 alle 17:00 Domenica 13 gennaio 2019, dalle ore 10:00 alle 13:00 Programma: Sabato 12 gennaio 2019 alle ore 10:00 all'interno della sala convegni, intervento introduttivo della Federconsumatori sezione Atellana; Seguiranno i saluti dell'amministrazione locale; Relazione del sig. Donato Pellino; Saluti conclusivi ed invito a visitare l'esposizione di monete, medaglie, francobolli e cartoline. Domenica 13 gennaio 2019 ore 10:00: Apertura ed esposizione di oggetti di numismatica e filatelia, sarà consentito eventuale baratto. Per informazioni e contatti come partecipare: Federconsumatori sezione Atellana: Telefono: (+39) 333 53 239 621 punto
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Ho recentemente acquistato a poco su una bancarella (come dice il mio amico @alainrib) questo grosso di piemonte di Carlo Emanuele I del 1587 convinto fosse per la zecca di Vercelli. Arrivato a casa mi è però sorto un dubbio... Vercelli o Torino ? La sigla sembra svasata come la V della prima, ma... Sono graditi i vostri pareri...1 punto
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10 GENNAIO 49 a.C. : ALEA IACTA EST. Giunto a termine il primo triumvirato di Caio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno, il Senato sostenne quest'ultimo che divenne unico console: era il 52 a.C. . I poteri proconsolari concessi a Cesare, che governava l'Illiria e la Gallia, sarebbero dovuti scadere il 31 dicembre 50 a.C., dopo una proroga di cinque anni concessa tempo prima. Forte dell'enorme consenso di cui godeva sia presso l’esercito che presso il popolo, nel marzo del 51 a.C., Cesare aveva chiesto al Senato un ulteriore prolungamento della sua carica. Per tutta risposta da Roma, consci delle sue aspirazioni, gli intimarono di sciogliere il suo esercito. Nel dicembre del 50 a.C., Cesare rispose che avrebbe obbedito alla richiesta se anche Pompeo avesse fatto la stessa cosa. Ma il Senato gli ordinò ancora una volta di congedare i suoi uomini per evitare di essere dichiarato nemico del popolo. Consapevole del pericolo che avrebbe comportato un suo rientro a Roma privo dell'immunità consolare e senza le sue legioni Cesare giunse sino a Ravenna alla testa di una sola legione, la XIII Gemina. Il Rubicone, rappresentava tra il 59 e il 42 avanti Cristo il confine tra l'Italia e la provincia della Gallia Cisalpina ed era vietato ai generali attraversarlo in armi senza il permesso del Senato. Scrisse Tito Livio di quel 10 gennaio del 49 a.C.: “…alla testa di cinquemila uomini e trecento cavalli, Cesare varcò il fiume Rubicone e mosse contro l’universo..” Iniziò così la terza Guerra Civile della storia di Roma, dopo la guerra tra Mario e Silla dell’82 a.C. e la guerra Sertoriana del 72 a.C. . Essa si sarebbe risolta a suo vantaggio solo quattro anni dopo. Antonio A. #accaddeoggi #giuliocesare #rubicone (tratto da https://www.facebook.com/Amanti-della-storia-112850062095704/?__tn__=%2CdkCH-R-R&eid=ARBT3sx6qpbT1wSNzNNWZkV5IImt0Q06Z0fMypOx10uVtTdshELCZOn7dwcSiYendEKElSPuRnPdlICw&hc_ref=ARQjZBN2HQlS4H0cYbti8eKVu2NAL_p2EtOS0ft0xEog9emXQiuOhHGfJQZwa-15e9w&fref=nf&hc_location=group )1 punto
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dico la mia che l'argomento desti interesse e curiosità è normale...come è normale porsi tutte le domande del caso e cercare di approfondire fin dove si riesce...per ovvi motivi. anche le indagini son appropriate se svolte nel giusto. ma che un collezionista debba preoccuparsi se comprare o meno e a che prezzo uno dei sopra citati pezzi,per paura che un giorno,non si sa tra quanto e forse mai,questi subiscano una deflazione...beh è pura follia. se fossi un collezionista del regno e volessi comprare un fascione sai la vastità del BIIIIIIP che me ne frega dei 5000 pezzi nei barili? ma forse sono io che sbaglio e ragiono umilmente da collezionista e basta. marco1 punto
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Buonasera @Rocco68, senza parole, sono senza parole. Due monete molto rare, difficilissime da trovare in queste condizioni. R dritta, R storta o R sopra sono tutti pezzi da 90.1 punto
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sarebbe meglio una foto perpendicolare della moneta in modo da avere una idea migliore dei bordi.. tuttavia sembra esserci 2 colpetti al rovescio ad ore 8 e ad ore 4, e al dritto ore 9. riguardo alla conservazione si intravede del lustro nei campi al dritto è un Po di usura sul grano al rovescio.. considerando tutto pregi e difetti direi un bb/spl o qspl1 punto
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Vedo un grande fermento per questo numero 4, tanta pubblicità sui social e su PN, sicuramente è un'ottima premessa per altre future edizioni del Gazzettino. Come ho già detto spero di essere presente di persona per poter commentare dal vivo il mio articolo ed il Gazzettino tutto, in alternativa anche io vi invierò uno scritto sintetico sull'articolo e la mia opinione sul Gazzettino.1 punto
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Non mi azzardo a dare valutazioni non ne sarei in grado. Ma noto colpo al bordo ad ore 8 del R, dettagli dei rilievi dei fiori un pò usurati e lustro nella parte bassa sia del dritto che del Rovescio quasi scomparso, segni di contatto soprattutto nel dritto. Almeno dalle foto si nota questo. Prendi tutto con le molle non sono un esperto, aspetta altri giudizi. Nel complesso una moneta che fa la sua figura. Complimenti1 punto
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Zecca di Firenze, quattrino in mistura di III serie ( petalo corto e fiori grossi), il simbolo potrebbe essere lettera delta entro cerchio? Tipo M.I.R., 87/4, I semestre 1373/I, zecchiere, Davanzato di Giovanni Davanzati. Ciao Borgho1 punto
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2 volte in una settimana 2€ vaticani, assurdo veramente. Avranno iniziato a distribuire anche quelle come i 50 cent 20071 punto
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Gentilissimo Attilio, grazie veramente della grande disponibilità e cortesia, Mario1 punto
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Io sono disponibile: fatemi sapere se questa idea verrà messa in pratica. In caso affermativo darò il mio piccolo contributo (abstract dell'articolo+riflessioni sul Gazzettino).1 punto
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Bella discussione di quasi undici anni or sono, e lo dimostrano anche le tecniche allora adottate.....comunque per risponderti, essendo la reflex posizionata sul cavalletto, gli ISO devono essere i più bassi possibili, 100 o 50 a seconda del modello reflex. saluti TIBERIVS1 punto
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E' mistura e della zecca di Firenze, attendi gli esperti per maggiori dettagli.1 punto
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taglio 2 euro cc TDR paese Grecia anno 2007 tiratura 3.978.549 condizioni bb città Milano taglio 2 euro cc EMU paese Grecia anno 2009 tiratura 3.992.500 condizioni bb città Milano1 punto
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L'Europa chiede all'Italia di fare le riforme. Io ancora non ho capito quali...1 punto
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ciao @marcocalo in realtà , anche se è una monetazione che devo approfondire maggiormente, si tratta di una imitazione islamica dei follis di Costante II al dritto si leggono tracce di legenda del tipo IhPER COhSI o simile … una versione errata di IMPER CONST al rovescio in esergo il NEO ...come per le ANA NEOS ma in posizione strana…. cercalo su Pottier, Schulze - Pseudo-Byzantine Coinage in Syria under Arab Rule. RBN 154 (2008), p. 89. class III. è tipo questa… saluti Alain1 punto
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Grazie miza, magari! Ne ho ben 4 (eh si, ero "molto malatissimo" per questa moneta), più di 10 anni di ricerca della perfezione... niente! Per me sono assolutamente veritiere le parole di Emilio Tevere: "FdC non esiste" (poi ne chiuse due in quel modo... ma vabbè...) Troppi problemi congeniti, tra cui (soprattutto) debolezze e bordo imperfetto la rendono molto delicata e problematica al tempo stesso... Se si potessero fondere questi 4 esemplari in uno (ad esempio, ne ho uno con pochi segni di contatto, uno con rilievi molto alti, e due con una bellissima patina... poi ho detto basta ) credo mi potrei contentare... Avrete modo di vederli, sto riorganizzando le foto della mia raccolta, ormai destinata alla dismissione1 punto
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Il mio terzetto di commemorative (per ora non vi so rispondere riguardo alle serie regolari) più rare che ho recuperato dalla circolazione finora sono (fonte: app Eurik): - in alto: 2 euro CC Portogallo 2007 - 50° anniversario Trattati di Roma: 1.500.000 pezzi per la circolazione normale, - a sx: 2 euro CC Finlandia 2005 - 50° anniversario adesione all'Onu: 1.948.394 pezzi per la circolazione normale, - a dx: 2 euro CC Italia 2010 - 200° anniversario nascita Camillo Benso conte di Cavour: 3.942.000 pezzi per la circolazione normale1 punto
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Fabrizio, moneta veramente spettacolare e sicuramente di non facile reperibilità in questa conservazione e appeal generale... anche se tutt'altro che rara trovarne così è veramente arduo! E, foto spettacolari che rendono un'ottima giustizia al tuo bellissimo pezzo!1 punto
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Le ribattiture non sono troppo da disprezzare, facevano parte dei sistemi di coniatura dell'epoca, capitavano spesso e rendono la moneta particolare..1 punto
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Pino, intanto trovo sorprendente che un Numismatico possa definire un "feticcio" la medaglia assegnata a Quasimodo per il Nobel. Ma come? Proprio noi numismatici, che non facciamo altro che "santificare" dei pezzetti di metallo (che secondo alcuni avrebbero persino...."un'anima"), che siamo spesso lì a disquisire sugli R5 e sull'unicità di certi esemplari (guai poi se hanno un segnetto che con una lente da 10X si intravede appena, perché allora "il feticcio" non è più perfetto...), adesso vogliamo sostenere che un unicum numismatico come la medaglia assegnata ad un Premio Nobel sia da considerarsi un mero "feticcio"? Non mi pare così straordinario che lo Stato italiano possa essere interessato a tenere questo unicum numismatico in Italia, quale testimonianza di un evento storico e culturale eccezionale - sicuramente per chi ha vinto il premio - ma anche per il Paese di cui il vincitore è espressione. Quanto alla modalità con cui si ottiene questo risultato, ho già scritto che la situazione ottimale sarebbe quella che lo Stato si rendesse acquirente, sul libero mercato, dell'oggetto che vuole conservare e tutelare e quindi la "notifica" dovrebbe essere l'extrema ratio. Ma, a quanto pare, non sempre ciò è possibile e non potendo confrontarmi con @moneta66 sull'argomento "soldi a disposizione per queste acquisizioni", mi limito a dire che se la regola deve essere quella che lo Stato paghi ciò che vuole, può starci anche l'eccezione che, in taluni casi, lo Stato notifichi il bene che vuole conservare sul territorio nazionale. Peraltro "la notifica" non significa espropriazione, anche se, come è stato già detto (questo non lo nego), incide sul valore commerciale del bene e sugli oneri a carico del proprietario, che comunque rimane sempre il proprietario del bene notificato. Non capisco che significhi aggettivare in questo caso il cittadino come.... "inerme". Che piaccia o no, la regola che consente allo Stato di notificare un bene (non un bene qualsiasi, ma un bene che abbia un interesse particolare per lo Stato e quindi, almeno in teoria, per la Collettività), è stata stabilita da un Parlamento regolarmente e democraticamente eletto. Non è la conseguenza del Colpo di Stato di una Giunta militare sudamericana. Badate che non sto dicendo che trovo la notifica un istituto meritorio ma mi limito solo a considerare che si tratta di una regola sfornata dai nostri Parlamenti, fino a prova contraria democraticamente eletti. Se la maggioranza dei rappresentanti del Popolo italiano ha approvato una simile regola (e non si è espressa, in seguito, per abrogarla), sarebbe quanto meno doveroso prenderne atto senza scandalizzarsi e senza evocare gli "espropri proletari" degli anni '70. Poi la si potrà criticare, ci mancherebbe, ma tenendo sempre presente che essa non è il frutto di un "destino cinico e baro" che ce l'ha imposta ma, piuttosto, di una volontà politica riconducibile, in ultima analisi, al sentimento della maggioranza del Popolo italiano. Che poi l'istituto possa essere stato usato e si usi, a volte, impropriamente, può anche essere e non lo contesto, ma per quanto detto sopra non condivido il pensiero di chi lo ritiene tout court un abominio scandaloso. La tradizione storica non va "confiscata" (se non quando è strettamente necessario farlo) ma sicuramente va tutelata dallo Stato e se necessario, visto che c'è una legge in tal senso, anche "notificata" nei casi in cui ciò è previsto, senza farne abuso. Altrimenti, allora, perché andare a recuperare nei Musei americani i capolavori sottratti al Patrimonio nazionale e rivenduti all'estero? Tanto l'Impero romano è finito da 1500 anni...che ce ne frega di recuperare il ....."feticcio", l'artefatto antico? Abbiamo le foto? Conosciamo il peso e il diametro? Accontentiamoci. E' più che sufficiente. Gli stessi Musei mondiali (non parlo solo di quelli italiani) non mi pare che si limitino ad esporre foto o filmati o disegni degli oggetti antichi, ma cercano (quando possono) di esporre gli oggetti autentici. Secondo la Tua impostazione ciò sarebbe sbagliato, anche se non capisco cosa significhi l'affermazione che: "sono oggetti storici e come tali vanno trattati" (?). Ripeto, a scanso di fraintendimenti, non contesto che esistano delle discrasie fra l'azione dello Stato e la tutela reale ed effettiva dei beni che si vogliono tutelare nell'interesse pubblico; ma, d'altro canto, mi sembra eccessivo trattare la questione dei "beni culturali" alla stregua di una qualunque altra materia nella quale lo Stato è giusto che operi come qualunque privato. Per il resto, pur rispettando qualunque visione "politica" sulla materia, mi pare che esprimere concetti "rivoluzionari" senza tenere conto di quella che è la realtà consolidata, porti largamente il ragionamento fuori dai binari di un confronto costruttivo e realistico. Saluti. M.1 punto
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A dire il vero la varietà con la croce a coda di rondine non è nemmeno di Enrico V ma dei suoi successori (vedi MEC 12 nn. 68-70). Saccocci la data al 1150-1164 (gruppo D). Arka1 punto
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In questo articolo di PN abbiamo una interessante disamina sul tema https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/PN-235-Gianni-Graziosi-monete-bucate.pdf1 punto
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Ah, quindi il feticcio regalato a Quasimodo é l'importanza della sua italianità e del lustro che ha portato alla nazione. Nazione che non potendo permetterselo (o almeno questa giustificazione apporta), fa perdere soldi e da vincoli a terzi, su oggetti personali di terzi. Il tutto al grido del noi, come se il feticcio fosse "nostro". Sarò esagerato, ma a me la situazione sembra semplice e chiara... Il solito "nostro" sulle cose private altrui. Non si parla di "oggetti" ritrovati fortuitamente o della quale provenienza si possano avere dei dubbi, qui si parla di vera e propria PROPRIETA' PRIVATA, legalmente acquisita e pagata. E poi legalmente "vincolata"... Ma tanto é roba "nostra"...1 punto
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Grazie @King John, per aver iniziato l'anno nuovo con questa discussione sui Grandi Maestri Incisori. Dovremmo continuare con il Grande KIMON , che con la sua Aretusa di faccia, ci ha trasmesso grandi emozioni. BRRRRR !!!!!!!!!1 punto
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Concordo sul numero come testimonianza storica :) Bellissima medaglia! Ricordo sul Forum una discussione dove si citavano le tecniche per la produzione di questi capolavori! :)1 punto
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Come in ogni ambito l'esagerazione fa male, ed anche in numismatica è così. La "moda dell'eccezionale" ha causato un'inflazione di tale termine, sopratutto perchè il più delle volte viene usato impropriamente. Senza fare di tutta l'erba un fascio, definire una tal moneta con tale appellativo secondo me non c'è nulla di male, ma a patto che se ne motivi la natura dell'eccezionalità e che non rimanga confinata nel caso della conservazione (appunto come scriveva sopra @Monetaio) Aggiungo un dettaglio per ampliare meglio il concetto; Per monetazioni precedenti, anche un BB potrebbe avere un carattere di eccezionalità. Ad esempio, un tondello largo e regolare, senza difetti di conio e con una buona battuta. Senza andare troppo indietro nel tempo, simili casi si possono riscontrare anche per una banalissima piastra da 120 Grana di fine '700 o della prima metà dell'800 del Regno di Napoli. Insomma, ci vorrebbe quel minimo di buon senso... che diventa sempre più raro da trovare (specie se ci sono interessi e soldi di mezzo) Allego un esempio, di una piastra del 1838. Totale assenza di difetti, e conservazione da urlo. In questo caso, eccezionale ti viene fuori da se1 punto
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. (Non è un punto come può sembrare, ma una dotta e competente risposta. Solo che la frase è venuta sfocata)1 punto
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Complimenti ...... è difficile comporre un testo così lungo in perfetto stile nonsense.1 punto
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Sarà vendutissima al prossimo raduno degli alpini. A proposito dov'è vanno a imbriacarsi l'anno prossimo ?1 punto
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