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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/19 in tutte le aree
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Come in ogni ambito l'esagerazione fa male, ed anche in numismatica è così. La "moda dell'eccezionale" ha causato un'inflazione di tale termine, sopratutto perchè il più delle volte viene usato impropriamente. Senza fare di tutta l'erba un fascio, definire una tal moneta con tale appellativo secondo me non c'è nulla di male, ma a patto che se ne motivi la natura dell'eccezionalità e che non rimanga confinata nel caso della conservazione (appunto come scriveva sopra @Monetaio) Aggiungo un dettaglio per ampliare meglio il concetto; Per monetazioni precedenti, anche un BB potrebbe avere un carattere di eccezionalità. Ad esempio, un tondello largo e regolare, senza difetti di conio e con una buona battuta. Senza andare troppo indietro nel tempo, simili casi si possono riscontrare anche per una banalissima piastra da 120 Grana di fine '700 o della prima metà dell'800 del Regno di Napoli. Insomma, ci vorrebbe quel minimo di buon senso... che diventa sempre più raro da trovare (specie se ci sono interessi e soldi di mezzo) Allego un esempio, di una piastra del 1838. Totale assenza di difetti, e conservazione da urlo. In questo caso, eccezionale ti viene fuori da se4 punti
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DE GREGE EPICURI Beh, su questo personalmente non sono molto d'accordo. Ho espresso il mio parere, e lo confermo. Però, credo che dobbiamo lasciare a tutti la libertà di esprimere la propria opinione, ovviamente controbattendola se non la condividiamo. Certo, possono esserci a volte degli eccessi nella modalità, ma non mi sembra questo il caso. Pretendere delle scuse e delle "pubbliche ammende" rischia di ingessare il dibattito e di introdurre degli elementi "commerciali" eccessivi: tutte le volte dovremmo chiederci se qualcuno si può offendere, o se rischiamo una causa legale.3 punti
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Buonasera a tutti, Caro Sergio.... La scritta nel taglio delle Piastre è uno dei punti deboli dei falsari: Potevano ricostruire fedelmente i caratteri, ma quando si dovevano imprimere nel taglio..... Non rispettavano le distanze fra lettera e lettera e non le allineavano mai in altezza. Ho accoppiato più Piastre dello stesso periodo per confrontarne le lettere e le distanze di ogni parola e purtroppo nessuna di queste nella Piastra 1836 "profilo diverso" combaciava..... Quindi falsa. Approfitto di questo mio post, per avvisare TUTTI che c'è in circolazione una Piastra 1854... Riproduzione moderna... Che nel taglio riporta la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS, in caratteri più grandi, spaziati e poco impressi. Il dritto e il rovescio è identico alla stessa riproduzione moderna che tutti conosciamo, quella con i FERT nel taglio. Fate attenzione e chiedete sempre nel forum.3 punti
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Nelle campagne sottostanti l' antichissimo abitato di Boville Ernica situato nei Monti Ernici nel basso Lazio , fu trovato un bellissimo sarcofago paleocristiano tardo romano ; nella cornice superiore del sarcofago e' raffigurata una scena che assomiglia molto alla classica rappresentazione del Presepio con tanto di Cometa sopra il Bambinello , secondo altre interpretazioni il Bambinello non sarebbe altro che la rappresentazione del defunto qui sepolto . Sfogliando il link sottostante si legge la storia e la descrizione di questo sarcofago . http://www.multimediadidattica.it/wp-content/uploads/2016/02/IL-SARCOFAGO-PALEOCRISTIANO-DI-BOVILLE-ERNICA-1.pdf In foto il sarcofago e il particolare con la stella e la mucca con l' asino . In quest' altro link alcune altre rappresentazioni religiose di adorazioni e presepi in X secoli di storia . https://antonioguida.wordpress.com/2017/12/08/nativita-adorazioni-e-presepi-tra-iii-e-xiii-secolo/2 punti
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Belle, belle ........ Grazie,Giovanni. Specialmente l'esemplare tardo (secondo quarto del XIII secolo?), uno dei più conservati mai visti considerando il tipo. Il punzone a triangolo utilizzato per la E è riadoperato per l'estensione della S; dovrebbe essere una prerogativa della tipologia. Una goduria. L'altro, di cronologia più alta, ha tracce di martellatura in tutti e quattro gli angoli: interessante. Ravvisate altre particolarità? @margheludo Secondo te più H4 oppure H5?2 punti
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Non mi esprimo su valutazioni economiche ma le monete sono piacevoli, alcune in conservazione migliore delle altre. Se oggi sei ancora soddisfatto del tuo acquisto di allora, credo che non ci sia bisogno di avere una valutazione economica ma dovresti semplicemente godertele.2 punti
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I Giapodes erano ben inseriti nel circuito dell'ambra: sono esposte collane con vaghi d'ambra grossi come mandarini! Pensate quanta distanza percorrevano materie prime dell'epoca senza avere a disposizione mezzi di trasporto nemmeno lontanamente paragonabili a quelli attuali! Bene, spero di avervi incuriosito; se siete in zona visitate la mostra e il museo civico! Ciao Illyricum2 punti
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Buonasera, complimenti per la moneta, con una pregevole patina iridescente. Facciamo un pò di chiarezza sull'effettiva rarità di questi 10 soldi della zecca di Venezia. Da un mio vecchio studio sulla monetazione napoleonica: Venezia: 10 Soldi 1811 2° Tipo (R2), V su M (R2), numeri 1 della data distanziati e disallineati tra loro (R2) 10 Soldi 1812 2° Tipo (R+), V su M (R) 10 Soldi 1813 2° Tipo (R3), V su M (R3) Un caro saluto, Luca2 punti
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Salve a tutti, vi propongo questo altro esemplare di 3 cavalli, purtroppo non si riesce a leggere la data. Secondo voi è possibile stabilire se sia del 1646 o del 1647? Somiglia a due monete del 46 che sono sopra in questa discussione. Un particolare che noto su questa e sulle de precedenti è un cerchietto sulla fronte del re, anche se non mi sembra che siano dello stesso conio. Saluti, Luca2 punti
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è una frazione argentea di Teodorico emessa a nome di Anastasio sui prezzi sono una vera schiappa… ma è mancante di una porzione a ore 4 e schiacciata a ore 8.... non saprei… aspettiamo qualche esperto di prezzi.. per me è comunque piacevole2 punti
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Taglio : 2 € CC Nazione : Francia Anno : 2008 Tiratura : 20.064.000 Conservazione : BB Citta : Fidenza (PR) Taglio : 2 € CC Nazione : Germania G Anno : 2008 Tiratura : 4.200.000 Conservazione : MB Citta : Fidenza (PR) Taglio : 2 € CC Nazione : Austria Anno : 2016 Tiratura : 15.995.000 Conservazione : BB Citta : Fidenza (PR) Taglio : 2 € Nazione : Lituania Anno : 2015 Tiratura : 25.000.000 Conservazione : qSPL Citta : Fidenza (PR)2 punti
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Buona notte a tutti e buon anno nuovo, giusto per non far freddare la discussione vi mostro due simpatici denaretti dalla rete, entrambi con particolarità più o meno interessanti.2 punti
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ASTE MEDAGLIE PAPALI NOVEMBRE -DICEMBRE 2018 - 2^ parte (aste estere) Proseguo la rassegna con le aste estere dell'ultima parte dell'anno 2018: 1) GADOURY - Ha posto in vendita circa 130 lotti di medaglie papali. Nelle medaglie antiche prevalevano riconi francesi e Mazio in bronzo, ma erano anche presenti medaglie in oro. Per le medaglie ottocentesche e moderne si alternavano i diversi metalli. La percentuale di aggiudicazione è stata molto elevata (90%) con prezzi decisamente sostenuti. Segnalo: - ALESANDRO VII - Annuale in oro anno IX - € 24.000+diritti; - INNOCENZO XI - annuale in oro anno V - € 12.000+diritti: - LEONE XII - annuale argento anno V - € 600+diritti; - GREGORIO XVI - Straordinaria Cappella Paolina in bronzo dorato € 260+diritti; - LEONE XIII - annuali argento anni XI/XVI € 150 +diritti; anno XIX € 200+diritti; anno XX - € 300+diritti; - PAOLO VI - annuale argento anno XI - € 90+diritti. 2) ASTA WAG dicembre - L'asta proponeva circa 20 lotti con prevalenza di riconi Mazio in bronzo, aggiudicati in alta percentuale al prezzo medio consueto di circa € 50+diritti. 3) ASTA WCN - Merita citazione per la medaglia annuale di CLEMENTE X in argento - anno V - ,aggiudicata per un prezzo corrispondente a circa € 1.000+diritti; 4) In asta RAUCH sono stati aggiudicati con prezzi sostenuti i tre interessanti lotti propostii: GREGORIO XVI - San Benedetto e San Mauro - Dittico argento-bronzo - € 520+diritti; PIO IX - Concordato con Impero - argento - € 700+diritti; PIO XI - Accademia Ambrosiana (Card Galbiati) - grande modulo bronzo -€ 520+diritti. 5) ASTA SONNTAG - Ha proposto, con aggiudicazioni quasi in toto (90%), circa 35 lotti di medaglie da Adriano VI a Pio XII. I prezzi di aggiudicazione sono stati sostenuti. Foto e prezzi per alcuni esemplari precedono questo commento, essendo stati postati da Fabio. 6) ASTA GENEVENSIS - Era presente una bella medaglia originale in argento di Papa Clemente VII "Ego sum Joseph frater vester". E' stata acquistata per F.sv. 7.500+diritti (base f .sv. 4.000). 7) Asta MORTON -Ha offerto la medaglia di Paolo II - Concistoro - in bronzo (early cast)), con aggiudicazione per € 1.100+diritti. 8- ASTA NAC - In questa asta erano presenti circa 10 lotti di medaglie papali, in grande modulo, con particolare riguardo a massimi moduli di papa Pio IX. La aggiudicazione è stata totalitaria; le foto precedono questo commento, essendo state postate da Fabio con i relativi prezzi di aggiudicazione. Sottolineo che la bellissima medaglia massimo modulo in argento di Papa Pio IX con la basilica si santa Maria Maggiore ha avuto la quotazione di € 4.500+diritti. Buon NUOVO ANNO a tutti gli amici del forum e in particolare agli appassionati collezionisti di medaglie papali.2 punti
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Ciao @dabbene, per quanto riguarda la seconda moneta, come ha detto anche Adolfo, è raro osservare certi particolari su questa tipologia, di solito si vede il monogramma e poco altro, guardate la "O" di IMPERATOR "confezionata" con due punzoni lunati contrapposti, volevo in oltre sapere da voi se è regolare quel "segno" tra la "E" e la "N" di ENRICVS o mi sono perso qualcosa? @adolfos per il primo esemplare io direi H5 che ne pensi? Quanto è comune secondo te/voi la "E" di ENRICVS lunata in questa tipologia (brunus) di monete?1 punto
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I Gepidi del VI secolo migrano verso i Balcani nel II secolo d.C. dal Mar Baltico/Scandinavia e vengono fermati dai Goti, già stanziati lì. Per assurdo il nesso ci starebbe con il traffico dell'ambra che ha origine baltica e magari da qui ci potrebbe esser stata una migrazione verso l'area quarnerina. In realtà questa dovrebbe risalire a prima del 1000 a.C. quando è presente una popolazione detta PreGiapode che frequenta le grotte fin dall'età del Bronzo (1600 aC.). Solo verso il 1000 a.C. gli influssi della Cultura del Campo d'Urne porterà alla creazione della tribù dei Giapodi, che hanno quindi caratteristiche alloctone. Ciao Illyricum1 punto
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Buongiorno a tutto il forum. Un conoscente mi ha proposto quest’anno moneta che penso sia di Anastasio (ma quale tipologia?). Secondo voi quanto dovrei offrire o quanto vale? Mi deve mandare i dati ponderarli della moneta e quando li ho ve li mando. Grazie a tutti1 punto
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è il suo prezzo cerca di non andare a piu di 100,00 euro è abbastanza comune nella serie ostrogota giamba1 punto
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ti posto come dovrebbe apparire il denario autentico di Adriano, puoi notare la differenza di stile e l'aspetto generale molto diverso dalla tua.1 punto
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Grazie @Gallienus per l'intervento. In linea di massima sono d'accordo con te, questa mi è arrivata ieri e non è stata ancora "liberata" in attesa di trovarle uno spazio consono. Concordo che per monete di basso valore la perizia probabilmente non ha gran senso, in questo caso però, avendola presa su internet, mi dava più fiducia. Per come sono io inoltre non credo che le mie monete le rivenderò mai, per cui la perizia posso anche tenerla solo come cartoncino ricordo! ?1 punto
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@rcamil Caro Roberto, tra il 1858 e il 1859 furono coniati a Bologna 393.382 pezzi da Dieci Baiocchi 1858-XIII (comprensivi anche dei circa 9.000 esemplari coniati durante il Governo Provvisorio delle Romagne). Furono utilizzati 27 coppie di conii, tutti preparati e spediti da Roma. Il bell'esemplare che tu proponi proviene da un conio di R/ danneggiato: sono visibili molteplici fratture, in particolare ad ore 4, 5 e 11; inoltre sia la parola BAIOCCHI che l'anno 1858 appaiono irregolari, con aspetto arcuato. Ciò non è certamente colpa dell'incisione, perché i conii di lavoro venivano impressi con un unico punzone. E' verosimilmente il risultato dell'usura del conio e del suo successivo tentativo di restauro. Credo che anche la B di Bologna abbia subito qualche alterazione per questi motivi, e ciò mi pare l'ipotesi più probabile. Ciao1 punto
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Facendo qualche ricerca più approfondita ho trovato altri bellissimi esempari. Uno è custodito nel museo di arte sacra di massa marittima. (Solo D/) Un altro a Palazzo Massimo alle Terme. (Solo R/) Quello con D/ e R/ non riporta la posizione ma a parer mio è il più bello fra tutti. Lascio anche il link per futuri curiosi che vorranno vedere qualche esemplare https://commons.m.wikimedia.org/wiki/Category:Coins_of_Lucca1 punto
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Buongiorno e buon anno a tutti Dal Regno Unito mi hanno portato, tra le altre, questa bella banconota da 10 pounds, in polimero. Al rovescio è raffigurata la protagonista di "Orgoglio e pregiudizio", Elizabeth Bennet... Secondo me è una bellissima banconota, molto più bella dei nostri euro. Al dritto ci sono due finestre trasparenti anti-contraffazione e poi in alto a sinistra, dove sta il valore £10 ci sono otto puntini in rilievo, forse per aiutare i ciechi ?1 punto
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Condivido il parere: una banconota apprezzabile (migliore della precedente) e più significativa dei nostri euro. Tuttavia - a mio modestissimo parere - la migliore in assoluto del regno di Elisabetta è quella pre-decimale stampata dal 1964 al 1975. FDS - 152 x 93 mm. (1971 J.B. PAGE chief cashier)1 punto
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idee molto interessanti, penso di essere presente il 26 gennaio, seguo con interesse l'idea di una giornata (futura) di condivisione e approfondimento sui valori della numismatica nel centro sud italia1 punto
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Apameia, magistrato Timocrate https://www.ma-shops.com/koelnermuenzkabinett/item.php?id=8705&lang=en1 punto
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Ma fai senza periziarle, te le tieni per un pò nel borsellino insieme ad altre monete ed ecco la certificazione che sono circolate! ? A parte gli scherzi, mai sentita un'assurdità più grande.... ammesso e non concesso il nonsenso che una moneta debba valere di più fuori da un folder che dentro, ma in che modo un perito potrebbe certificare che la data moneta non proviene da folder ma da circolazione???? Se io prelevo la moneta dal folder (cosa peraltro semplicissima col Vaticano visto che le serie non sono sigillate) e me le tengo per un pò nel borsellino come ho scritto per scherzo sopra, secondo te aumenta di valore?? ?1 punto
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Grazie per la risposta!!! Le ho fatto fare un breve lavaggio in acqua distillata essendo stata nel dimenticatoio per anni dentro una scatola polverosissima con altre monete (per quanto protetta dalla sua bustina)... Adesso riposa su un vassoio in velluto, sperando di compensare nel tempo la diversa patinatura ? È così rara questa tipologia di moneta quindi per la ribattitura della V sulla M nel 1812? Perché sulla baia la stessa classificata spl+ periziata è addirittura a 185 euro ?1 punto
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Grazie @tommydedo , fa molto piacere ricevere consensi per un lavoro abbastanza impegnativo e di lunga conclusione ; ringrazio anche @El Chupacabra per i suoi approfondimenti specifici su alcune Legioni .1 punto
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Concordo con la classificazione a stella piccola... Ma dissento nel classificare in due tipologie queste monete, I e II tipo a parer mio sono lo stesso tipo, al massimo due varianti con stella più o meno grande, diversa cosa è per gli altri tipi con stella di grandi dimensioni o con più punte.. parere personale.1 punto
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ASTE MEDAGLIE PAPALI NOVEMBRE DICEMBRE 2018 (parte 1^) E' sempre più faticoso questo consueto commento alle aste delle medaglie papali ed è anche complesso trarre indicazioni sintetiche sull'andamento del mercato, ma cerco di concludere l'anno decorso. Nel novembre-dicembre 2018 il numero degli incanti per il settore è stato molto elevato, talvolta con un numero di lotti consistente, talvolta con rappresentazione quasi simbolica, ma non priva di interesse per rarità dei lotti. Noto che da tempo ad aste qualificate almeno per alcune delle proposte si sono aggiunte quelle che quasi in toto contengono esemplari, che qualche anno fa erano oggetto di compravendita solo nei mercatini minori. Ho notato altresì aste con prezzi base improbabili, altre con stime quasi mortificanti. Ne consegue che vengono meno criteri oggettivi per la valutazione degli esiti, che talvolta mi appaiono deludenti, altre volte esaltanti, ma sono coordinati con una impressione, con una sensazione, con un giudizio assolutamente soggettivo, poiché la percentuale del venduto o il rapporto prezzi aggiudicazione/basi di partenza provengono da basi disomogenee. Credo di poter scrivere che è un dato abbastanza certo la eccedenza della offerta rispetto alla domanda per la medaglistica papale moderna, con conseguente riduzione dei prezzi e che c'è invece una tenuta del mercato buona/molto buona per medaglie più antiche e/o meno ricorrenti; ma lascio le considerazioni più analitiche agli amici collezionisti che leggono, ai quali propongo la rassegna. ASTE ITALIANE 1) NOMISMA - Ha proposto un'asta battuta in sala e un'altra on line. Nella prima erano offerti circa 50 lotti con prezzi base abbastanza allineati alle ordinarie risultanze del mercato. Vi sono state aggiudicazioni in misura del 60%; sono comunque rimaste invendute diverse buone medaglie antiche in argento. Mediocre è stato l'esito dell'asta on line , riservato a medaglie più comuni o meno appetibili per la conservazione , essendo stato aggiudicato il 30% dei lotti in vendita. 2) VARESI Aveva in asta qualche medaglia in oro, invenduta. Tra queste segnalo la medaglia straordinaria di Pio XII per il Collegio Americano (prezzo base € 15.000), ritenuta la più rara di questo pontificato. 3) ASTA THESURUS (Cassiopea) Ha proposto circa 60 medaglie papali , distribuite tra i vari pontificati da Martino V a papa Francesco, aggiudicate per il 90%. Molte aggiudicazioni sono avvenute al prezzo base, abbastanza sostenuto. Segnalo: - CLEMENTE XI - Civitavecchia - Argento - mm. 55 - racchiusa in ghiera - € 1.500+diritti; - CLEMENTE XI - Annona mm. 51 - Argento - BB - € 420+diritti; - Sede vacante 1846 - Marini - bronzo - € 265 +diritti; - PIO IX - Anno XXIII - Auditoribus - € 300+diritti; - Papa FRANCESCO - Annuale anno I con errore - argento - € 450+diritti. 4) RANIERI Ha proposto una ottima selezione di circa 40 medaglie papali, non comuni. Le aggiudicazioni sono avvenute in misura dell'80% a prezzi sostenuti. Foto e prezzi di diversi lotti precedono questo commento e sono stati postati da Fabio. Mi limito a ricordare la bellissima medaglia originale di Paolo II per il Concistoro in bronzo dorato (€ 5.500+diritti) e anche l'annuale di Clemente XI - anno XIX in argento (€ 1.000+diritti) e il massimo modulo in bronzo dorato di Pio IX per il ponte Albano-Ariccia (€ 875+diritti). 5) BOLAFFI Ha proposto in asta circa 40 lotti di medaglie papali con una percentuale di aggiudicazione modestissima (30%), coordinata con prezzi base improbabili (€ 300 per riconi Mazio). 6) INASTA Ha aggiudicato circa il 60% dei lotti proposti, relativi a medaglie abbastanza comuni. La aggiudicazione è stata favorita da prezzi base invitanti. 7) NEGRINI - L'asta, decisamente corposa, con circa 240 lotti aveva una prevalenza di medaglie moderne; per le antiche erano presenti solo esemplari in bronzo. Le aggiudicazioni sono state limitate al 45% nonostante le basi invitanti. L'invenduto ha riguardato particolarmente le medaglie di Pio XII e pontefici successivi. 8)TITANUS - In questa asta erano offerti circa 25 lotti di medaglie abbastanza comuni con prezzi base coerenti con il normale andamento del mercato. Le aggiudicazioni sono avvenute in percentuale del 50%; sono state abbastanza contese alcune medaglie in bronzo di Pio VI e Pio VII. 9) AURORA - Aveva circa 20 lotti, comprese alcune interessanti bolle plumbee e ha registrato aggiudicazioni per circa il 50%. Segnalo le quotazioni della medaglia del Concordato 1929 - opus Casanova (€ 120+diritti per il bronzo e € 210+diritti per l'argento). 10) ARTEMIDE - Aveva circa 10 lotti di medaglie non consuete, talvolta in conservazione medio-bassa e ha aggiudicato il 40% dei lotti. 11) NUMISMATICA PICENA - E' stata l'asta più sorprendente e ha chiuso così l'annata in maniera particolarmente brillante con circa 85 lotti di medaglie papali incardinati nel contesto di una bella collezione di monete. I predetti lotti sono stati aggiudicati in misura del 90% con quotazioni molto sostenute. Segnalo: - Paolo V - anno IV - argento - € 1.500+diritti; - Urbano VII - argento anno XI - e 700+diritti; - Alessandro VII - Anno IX - argento € 800+diritti; - Clemente X - Straordinaria anno I - modulo ordinario - alta conservazione - € 3.800+diritti !!!! - Innocenzo XI - anno IV - argento - € 1.400+diritti; - Innocenzo XII - anno II - argento - € 800+diritti; - Clemente XI - anno XX - argento - € 800+diritti; - Pio VII - anno I - argento € 4.300+diritti (questa medaglia è molto rara e ricercata da tanti collezionisti, che iniziano la raccolta dal 1800); - Leone XII - anno IV - argento - € 420+diritti. (a seguire la seconda parte per le aste estere)1 punto
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Il quartier generale dell'armata della Germania Superior fu Mogontiacum. Fu Cesare a fortificare il luogo allorché, terminata la conquista delle Gallie, portò il confine al Reno. Sin da principio vi furono stanziate due legioni (Augusto vi insediò la legione XIV Gemina e la XVI Gallica che rimasero quivi insediate dal 9 fino al 43 d.C.). Ma immediatamente a monte, in località Weisenau-Mainz, furono contemporaneamente insediate altre due unità legionarie, la II Augusta e la XIII Gemina. Un tale concentramento di truppe ci dà la misura dell'importanza strategica del luogo: i castra di Mogontiacum, analogamente a quelli di Vetera I, erano costruiti su un'altura che dominava lo sbocco nel Reno di un grosso corso d'acqua (qui si trattava del fiume Meno). E' evidente che l'insediamento in simili posizioni, con due campi militari tanto importanti, rientrava chiaramente in un programma non tanto di difesa dei confini, quanto piuttosto di base di penetrazione al'interno del territorio germanico, lungo le vallate della Lippe (Vetera I) e del Meno. Tale programma fu attuato temporaneamente da Druso che, con una serie di brillanti campagne, condusse le legioni fino all'Elba. Dopo la morte di Druso e il clamoroso disastro della sconfitta di Varo, però, l'occupazione della Germania fu abbandonata e Mogontiacum si trasformò in un grosso campo fortificato a presidio del limes. Così, col tempo, ai piedi dell'altura sede del quartiere legionario, si sviluppò un fiorente centro civile in concomitanza con la costruzione al di là del fiume - come a Colonia - di una fortezza chiamata Castellum Mattiacorum dal nome della popolazione che abitava sulla riva destra del Reno. Durante le lotte del 69-70 della rivolta batava, anche Mogontiacum subì gravi danni e distruzioni sia nell'accampamento militare che nell'abitato civile. Vespasiano ne ordinò la ricostruzione, in muratura il quartiere militare e con un piano urbanistico definitivo - sull'esempio di Treviri e Colonia - il centro cittadino. Il campo militare, contrariamente a quanto accadeva altrove, continuò ad ospitare due legioni: dal 43 al 70 vi furono acquartierate la IV Macedonica e la XXII Primigenia e, dopo la riorganizzazione della provincia attuata da Vespasiano, la I Adiutrix e la XIV Gemina; la I Adiutrix, trasferita in Pannonia nell'65, fu sostituita dalla XXI Rapax. Questo breve excursus per giungere a parlare di altre due iscrizioni di militari della legione XXI Rapax, ora perdute, tramandateci dal monaco benedettino Joseph Fuchs, vissuto nel XVIII secolo, che le trascrisse nell'edizione latina della sua "Historia Maguntiacentis". La prima fu rinvenuta, interrata unitamente ad altre due stele e ad altro materiale, durante lavori di scavo presso la strada romana la quale portava al colle sede dell'accampamento. Il testo presenta il solito schema ricorrente nelle iscrizioni sepolcrali di militari, pur con particolari poco frequenti come il gentilizio abbreviato ed il caso locativo in luogo del consueto ablativo per il nome della città d'origine. M(arcus) Val(erius) M(arci) f(ilius) Lem(onia) M(a)tto Bono niæ, mil(es) leg(ionis) XXI Rap(acis), (centuria) L(uci) Fal toni Firmi an(norum XL stip(endiorum XIX Questa stele fu posta a ricordo del cittadino bolognese Marco Valerio Mattone (un cognomen insolito, mentre il gentilizio è fra i più antichi e diffusi). Egli militò nella legione XXI Rapax nella centuria di Lucio Faltonio Firmo; al momento della morte, avvenuta a quarant'anni, aveva maturato diciannove anni di servizio. La storia della legione XXI Rapax s'intreccia con quella delle regioni renane per tutto il I secolo; dal tempo di Augusto (la legione fu creata - forse - nel 15 a.C., certamente prima dell'8 a.C.) essa è attestata da documenti epigrafici nei campi militari del Basso e dell'Alto Reno, da Castra Vetera a Vindonissa. Fu stanziata a Mogontiacum, dove occupò la parte sinistra del castrum, dall'85 al 92 e da qui trasferita in Pannonia dove fu decimata in una delle campagne condotte da Domiziano contro i Daci. Il documento che menziona il legionario Valerio si data alla fine del I secolo, quando la legione si trovava a Magonza. Ammesso che il nostro sia stato arruolato sempre nella medesima legione, prima di essere trasferito nell'accampamento di Mogontiacum, aveva trascorso la maggior parte della ferma militare a Bonna (Bonn) il campo della Germania Inferior. La seconda iscrizione, trovata insieme alla precedente ed anch'essa - come detto - perduta, ci è tramandata al pari della prima dalla trascrizione del Fuchs. Si presentava già spezzata al momento del ritrovamento mancante della parte superiore, sicché è andato perso il nome del defunto. Tuttavia, anche qui sembra trattarsi di un cittadino anch'esso bolognese (molti uomini presenti nelle legioni renane venivano dall'Italia Settentrionale durante il I secolo), si suppone, infatti, che sia Bononia, domus del militare la parola mutila all'inizio di ciò che resta della stele. Grazie alla diligenza della trascrizione del Fuchs, si evincono su questa lapide, come nella precedente, alcune caratteristiche presenti nella produzione lapidaria renana, concernenti il modo di distribuire il testo sullo specchio epigrafico o di trasferire le lettere sulla pietra dal modello. si veda ad esempio alla linea tre, la lettera "P" sinistrorsa dovuta forse a scarsa cultura o distrazione dello scalpellino o la formula h.s.e. (hic situs est) che è stata incisa spezzata su due linee in modo assai insolito. ---Bon]onia mil(es) leg(ionis) XXI Rap/acis) an(norum) XXXV stip(endiorum) XIV h(ic) s(itus) e(st) h(eres) f(aciundum) c(uravit) Come detto, la stele ricorda un militare arruolato nella legione XXI Rapax che morì a trentacinque anni dopo aver maturato quattordici anni di servizio militare. Il fatto che questa stele sia stata trovata insieme a quella dell'altro bolognese, Marco Valerio Mattone, fa presumere che i due soldati fossero sepolti vicini (forse caduti nel medesimo scontro). Questo fatto fa ipotizzare che anche questo militare fosse stato sepolto nel periodo che va dall'85 al 92.1 punto
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Ciao, non posso trattenermi da farti i miei complimenti ( e quelli di un caro amico che pur non essendo numismatico e' un appassionato della storia di Roma). Lavoro fatto con scrupolo e con passione, personalmente avvincente che seguo come fosse una serie tv che ti tiene incollato al televisore !!! Grazie !!!1 punto
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E' il più bel complimento mai ricevuto per i miei libri..e vale oro, dato che dici di essere molto giovane. GRAZIE. Mi ripaghi di tutte le offese che ho ricevuto in questi anni. Vale la pena di scrivere sapendo che esistono persone come te.1 punto
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Buongiorno ,mi scusi la curiosita' , ma lei e' laureato in archeologia ? Lavora per la sovrintendenza della sua regione con regolare contratto ? Se e' cosi tutto bene ,se no, non ci siamo,poiche ' lei non puo' decidere cosa ha valore storico e cosa no , tanto da esimersi da una comunicazione formale a chi di dovere, fosse anche solamente un coccio o un tondello illeggibile. Saluti. Adelchi.1 punto
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Grazie Fabio! è molto fai da te, ma unendo la passione per la numismatica con un po’ di abilità fotografica e un po’ di “smanettamento” con il Mac, credo si possano creare catologhi personali di qualità e sopratutto su “misura” del collezionista. A parte le foto dei Papi e degli stemmi che ho preso in “prestito” dal web, tutte le altre le ho scattate personalmente, incluse quelle della copertina, quindi doppia soddisfazione! ? Per i dati delle monete, ho attinto dal meraviglioso catalogo lamonetiano e dal II volume del Modesti che è favoloso e ricco di informazioni preziosissime. Buona giornata e buon 2019 Silver1 punto
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taglio 2 euro cc paese Slovenia anno 2012 tiratura 971.000 condizioni bb città Milano1 punto
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Dietro la nuca del Re si vedono dei segni che fanno pensare ad una pulizia, però poi la patina ha lavorato. Per me è qFDC.1 punto
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Taglio : 2 € CC Nazione : Belgio Anno : 2012 Tiratura : 5.000.000 Conservazione : BB Citta : Capaccio - Paestum ( SA)1 punto
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Un passaggio veloce per augurare buon natale e un sereno periodo di festività a tutti gli amici dei denari di Lucca ! Un caro saluto MB1 punto
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Bravissimo Luciano! hai ragione, non abbiamo scene di natività nel senso del presepe. Però, se guardi bene, ci sono delle monetine che richiamano la scena anche se in modo meno convenzionale, come la splendida raffigurazione della AVE G.P.L. Posto il mio umile esemplare, ma nei migliori si vede bene la madonna col bambino, come nelle pale d'altare coeve. Buona natività!1 punto
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@grignolino Ciao, eccomi qua come promesso. Ti premetto che era da parecchio tempo che non scrivevo sul forum. Sono intervenuto perchè fa male leggere dei commenti molto sommari che liquidano con una semplice frase " riproduzione moderna ottenuta per fusione " delle monete che necessitano degli approfondimenti che potrebbero essere utili per parecchi utenti sia nella conoscenza delle caratteristiche della fusione sia per cercare di capire il buono dal falso, non voglio entrare in polemica con questo utente e non vorrei scambiarlo per qualcun altro ma se è lui, ho notato che in parecchie discussioni interviene giudicando fuse monete che poi in effetti non lo sono e questo, naturalmente crea della confusione per gli utenti poco esperti e se non sbaglio,forse mi può dare conferma @apollonia, se ne era già parlato sul forum. Ciò premesso, personalmente ti confermo l'autenticità della tua moneta allegando dei riscontri fotografici, purtroppo, la tua moneta ha subito anche una pulitura aggressiva che oltre alla lucentezza del metallo ha creato dei danni, la moneta probabilmente faceva parte di un piccolo o grosso gruzzolo di monete che in parte spiega anche i piani lisci e ben conservati del lato di Zeus. Con i numeri 1 - 2 - 3 puoi vedere la sfogliatura della prima pelle dell'argento con la relativa retinatura e cristallizazione che si è creata di sotto, " internamente ", si notano delle piccole sferette che si formano in questi casi,nella numero 3 in particolare si nota una sfera più grossa che è stata erroneamente scambiata per sferetta da fusione. Queste caratteristiche si trovano solo ed esclusivamente nelle monete autentiche. Con il numero 4 si notano benissimo le striature del conio che escludono automaticamente la fusione. Con il numero 5 ho evidenziato sul bordo dell' ossido, questo tipo di ossido può essere tolto anche manualmente ma questo, comporta la formazione di piccoli craterini e questo metodo probabilmente è stato utilizzato in parte sia sul bordo che sui piani vicini al bordo difatti in queste zone si notano numerosi craterini che sono stati scambiati erroneamente per crateri da fusione Spero di esserti stato utile e di averti un pò tranquillizzato. Buona serata a tutti!!!!!!1 punto
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Cari Lamonetiani, capita spesso di leggere qui sul forum domande del tipo "come posso pulire la mia moneta di rame senza rovinare la patina e soprattutto la moneta?" fatte da neofiti e non. Oggi mi permetto di mostrarVi un metodo semplicissimo. Nel controllare periodicamente la mia collezioncina, questa volta mi sono soffermato sui piccoli moduli e mi sono accorto che un piccolo centesimo del 1909 era ridotto ai minimi termini. Intendiamoci, non stiamo parlando di una moneta in alta conservazione, tuttavia poteva sicuramente far miglior figura una volta che lo avessi ripulito dalla "morchia". Il centesimo del 1909 come si presentava prima della pulizia Come vedete, il tondello presentava ossidazioni, infiorescenze e grumi di materiale non ben identificato e giaceva in un vecchio album di plastica (e persino sotto la luce potente a led dello stativo appariva scuro, quasi illeggibile). Per prima cosa, una volta tolta la moneta dalla taschina di plastica, l'ho immersa in un bicchierino di olio di vaselina (o parafina liquida che dir si voglia) lasciandovela per un'oretta. Dopodiché, sgocciolatala, l'ho passata in un bicchierino colmo di acetone ed infine tamponata con uno straccio molto morbido. Volendo, si può infine sciacquare con acqua distillata (va bene anche quella di rubinetto se avete la fortuna di avere un'acqua non "dura", cioè troppo calcarea). Entrambi i prodotti (vaselina e acetone) potete trovarli da un qualunque ferramenta. E questo è il risultato: Il centesimo del 1909 dopo il trattamento Il tempo d'immersione, ovviamente, varia a seconda di quanto la moneta è "sporca". Possono bastare nell'olio di vaselina pochi minuti come un'intera giornata. In ogni caso, non essendoci azione meccanica, la moneta non soffre e l'azione emulsionante della paraffina agisce solo sullo sporco e non sulla patina: il centesimino ha mantenuto il suo bel color cioccolato conquistato nei decenni. Ma ora rimettereste il tondello nella sua vecchia taschina di plastica dell'album? Sì, se non presenta lesioni, perché l'ossidazione che dalla moneta s'è depositata all'interno dell'involucro trasparente può essere rimossa facilmente con un cotton fioc inumidito con un qualsiasi prodotto spray che viene usato per pulire i cruscotti delle automobili e la plastica torna trasparente una volta ripassato l'interno con un altro cotton fioc asciutto e pulito.1 punto
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