Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/01/19 in tutte le aree
-
Buonasera vi posto l'ultimo acquisto del 2018, per me la prima moneta di Parma pre Maria Luigia... un bel sesino in rame del 1790... Appena visto non ho saputo resistere... Buona fine e buon inizio anno Luca3 punti
-
Ok.Grazie per le vostre valutazioni in merito. Ho iniziato ad interessarmi di monete romane da quando ho ricevuto in regalo il denario di Traiano e quindi non sono per nulla esperto di numismatica. Sono un appassionato di storia romana, quello sì tant'è che a 58 anni di età mi sono iscritto all'università Statale di Milano per seguire il corso di Storia Romana gestito dal Prof. Michelotto, un docente che non scorderò mai per la sua capacità di comunicare gli avvenimenti del periodo repubblicano come fosse un romanzo anche ad un "vecchietto" come me in mezzo a tanti giovani studenti , forse più annoiati che interessati all'argomento, ma, quanto alle monete che riguardano quel periodo storico non ho nessuna esperienza. Quello che posso dire è che avere tra le mani una moneta così antica mi da un immenso piacere al di la del suo valore commerciale. Un cordiale saluto a tutti Publius Decius Mus3 punti
-
https://www.academia.edu/26141172/Salvatore_de_Ponte_uno_dei_mastri_di_zecca_che_durante_il_regno_di_Ferrante_batte_sesquiducati_a_nome_del_Magnanimo_e_la_zecca_aragonese_di_Fondi_1460-1461_in_ACTA_NUMISMÀTICA_46_Barcelona_2016_pp._145-158 https://www.academia.edu/7656998/Lutopia_della_zecca_del_Vasto_e_la_prospettiva_monetaria_dei_Guevara_nel_panorama_feudale_vastese_secc._XV-XVIII_Vasto_Vastophil_2014 Con l'augurio di un felice anno nuovo!3 punti
-
Mi spiace @cabanesma non sono d’accordo, se nel primo messaggio la parola “trovate” poteva lasciare diverse interpretazioni come da lei scritto, il secondo messaggio di @lucapobianco non lascia dubbi che siano state trovate nel terreno e cita precedenti con la locale sovrintendenza. Che siano state trovate con metal detector o che siano state trovate camminando in un terreno la legge parla chiaro e non ammette ignoranza. non spetta all’utenza valutare l’interesse storico dell’oggetto ritrovato ma spetta alle autorità competenti. Se l’oggetto o la moneta non ha di per sè rilevanza storica lo può avere invece il luogo del ritrovamento che dovrebbe essere segnalato con estrema precisione perché potrebbe rientrare in un contesto più ampio.2 punti
-
No. Convengo che nel Forum alle volte vengono zittite (da parte solitamente dei curatori e a volte da normali utenti) con l'avviso in modo che può apparire a volte prematuro. Ma cosa dovrebbero fare i curatori prima di inoltrare l'avviso? Spiegare a chi apre la discussione quello che già dovrebbe sapere prima di aprirla (perché avrebbe dovuto leggere i termini del Forum)? Io non sono entrato nel merito di questo e neppure sulla gestione delle monete da parte di lucapobianco. Non ho espresso alcun giudizio. Ho affermato solo che la risposta data da @lucapobiancocontiene molte inesattezze (spero tu ne convenga). Siamo in un Forum di Numismatica. Il collezionismo è soggetto a leggi in parte sbagliate e comunque certamente difficili da interpretare. Alcune cose sono comunque chiare ma la risposta in oggetto dimostra che anche queste cose così chiare non lo sono poi per tutti.2 punti
-
Buonasera, Penso sia il primo mio post in questa sezione, da alcuni mesi mi sono appassionato alle monete di Pio Vi e stasera vi posto uno dei primi acquisti... Spero vi piaccia, a me la mistura in questo stato qualitativo mi fa impazzire Buona fine e buon inizio anno Luca2 punti
-
Buonasera vi posto anche questo baiocco romano, modulo tra i miei preferiti insieme al due baiocchi perché il mio materiale preferito da collezionare è il rame2 punti
-
ciao a tutti finalmente un nuovo acquisto Repubblica! oggi, per Natale, mi sono comprato a 60 € questa moneta; il venditore, lo stesso della mia 5 lire 1956, ha dato come conservazione SPL; siete d'accordo? ho notato inoltre la presenza di un pregevole lustro (dalle immagini probablmente non si capisce, ma capitemi, è nuvoloso). Aspetto una valutazione, sperando di non aver buttato ancora una volta soldi. grazie in anticipo Monotrema1 punto
-
Buonasera a tutti. Vi scrivo per ricevere cortesemente da parte Vostra un parere sulla conservazione della presente moneta, regalatemi anni fa e conservata (nel dimenticatoio) nella sua bustina con perizia di accompagnamento della casa d’aste online dove era stata acquistata, con classificazione SPL+. Premetto che dimensioni, peso e asse dei conii corrispondono. Al D/, legenda al contorno con NAPOLEONE INPERATORE E RE, e ad ore sei la data 1812 tra un’ancora e un lume d’olio. Al centro il profilo di Napoleone con testa nuda verso destra. Se le mie ricerche sono corrette, il simboletto dell’ancora rappresenterebbe la Zecca di Venezia, la lampada ad olio è il simbolo dell’incisore e direttore della Zecca di Milano dove venivano approntati tutti i conio del Regno. Avendo un titolo di argento alto, non comprendo quella macchia chiara in centro alla moneta (di cui vi chiedo quale potrebbe essere la natura e la causa) che mi porterebbe a classificare almeno questo verso più basso rispetto a quanto scritto dalla casa d’aste.1 punto
-
Buonasera e Buon 2019 a tutti, vorrei condividere con voi il lavoro di catalogazione che ho preparato in questi giorni. E' un fotolibro online, che permette di creare dei cataloghi personali a mio avviso molto d'effetto. Nei miei 5 anni di collezionismo ho accumulato circa 70 medaglie che tengo in cassetta di sicurezza visti i frequenti furti in appartamento che avvengono qui in Romagna. Ho quindi pensato di realizzare un libro con belle foto in alta definizione, dove le monete sono ingrandite 4 volte. Qui sotto un piccolo esempio. Che ne pensate? Ringrazio in anticipo chi darà un suo parere. Cordiali saluti Silver1 punto
-
A breve in asta, un non comune diobolo di Turio . Particolare il rovescio su quale il consueto toro è rappresentato inusualmente retrospicente, probabile ricordo della monetazione sibarita . Passerà il prossimo 13-01-2019 in Bertolami 64 al lotto 98 .1 punto
-
Iniziato bene intendevo per la mia collezione.. Comunque pardon, mi sono confuso sulle monete da postare, ero convinto che si potessero postare anche tutti i CC italiani, eccetto quelli di tiratura "eclatante" (tipo Giochi invernali di Torino).. Grazie per la precisazione ? eliminate pure il post se necessario..1 punto
-
Iniziato bene si fa per dire, visto che la moneta non è postabile, in quanto ha tiratura superiore ai 4mln di pezzi ed è stata trovata nello stato di emissione. Leggi il file excel qui, per sapere cosa postare e cosa no1 punto
-
Ciao, personalmente lo giudico un antoniniano autentico in buone condizioni di conservazione. Si tratta però di una emissione abbastanza comune e per un imperatore non ricercatissimo per questa monetazione (di più magari per il doppio sesterzio); per questi motivi ritengo la quotazione base un po' generosa. Mia ignorante opinione... Illyricum1 punto
-
Ahi chievolan, stavolta mi delude. Ho sempre apprezzato i suoi interventi, precisi, pacati, talvolta arguti; li ho apprezzati anche perchè ho sempre avuto un grande rispetto e una grande ammirazione per il Friûl (chissà, forse i miei antenati venivano da lì), ma stavolta il suo giudizio mi pare eccessivamente tranchant ( e mi scusi per il francesismo, ma non saprei altrimenti che parola italiana usare). lucapobianco ha correttamente (e manifestando un giusto fastidio) argomentato a fronte di un avviso di possibile illegalità di karnescim che forse è stato un po' troppo prematuro, non sapendo lui e noi come i ruderi di monete sono stati trovati, e con quali intenti lucapobianco li avrebbe gestiti. Non ne conviene?1 punto
-
1 punto
-
Ok Alessandro C. L'asta chiude tra 2 giorni. Nel frattempo seguirò i prezzi inseriti. Grazie per il tuo intervento. Ciao. Saluti Publius Decius Mus1 punto
-
Moneta molto bella, se riesci ad aggiudicartela a 120 euro penso che ancora ci possa stare. Tra i 150 e i 200 mi sembra troppo. Un saluto1 punto
-
AE1,AE2,AE3,AE4 sono convenzionalmente usati per la monetazione tardo imperiale che altrimenti non sarebbero catalogabili a causa delle continue riforme e alla mancata conoscenza del nome in antichità. Per le monete bronzee provinciali a non necessariamente romano imperiali si usa aggiungere il diametro del tondello espresso in millimetri alla sigla del metallo. Ecco perché si trovano AE30 così come AE12.1 punto
-
Sono rarità che mi fanno sorridere..., un po’ come le 500.000 lire di Raffaello, sono bolle speculative destinate a sgonfiarsi inesorabilmente.1 punto
-
fatto salvo che la sigla AE stà per le monete di rame/bronzo e deriva dalla parola latina aes stante a indicare appunto il bronzo a me risulta che nella monetazione romana convenzionalmente non si usi la sigla AE con il diametro ma con quattro riferimenti specifici, cioè: AE1 monete con diametro da 25 mm in su AE2 monete con diametro da 21 a 25 mm AE3 monete con diametro da 17 a 21 mm AE4 monete con diametro fino a 17 mm da dove hai tratto i formati AE 12 e AE 16?1 punto
-
Tanti auguri di un felice 2019 a tutti gli utenti del forum in particolare alla nostra sezione.1 punto
-
1 punto
-
Giusto, prima veniva stampata la legenda sul bordo dei tondelli, che cadevano in maniera casuale sul nastro e successivamente venivano impresse le due facce. La questione rimane comunque la stessa: non esiste un lato o una disposizione "giusta" e una "sbagliata", né avrebbe senso parlare di varianti. Mi sembra che avessimo parlato della cosa ad una delle domeniche di Sorbolo Levante... Bei tempi quelli!1 punto
-
In realtà mi risulta sia vero l'esatto contrario, ossia la coniazione delle facce avveniva su tondelli già approntati, quindi con le scritte sul contorno già impresse. Questo fa sì che la disposizione delle scritte sul contorno sia sempre diversa a seconda di come il tondello finisce nel conio. Puoi osservare un fenomeno identico sugli attuali euro bimetallici, non troverai due monete da 1 o 2 euro con le scritte disposte nello stesso modo.1 punto
-
A proposito della stele a edicola in pietra calcarea (le cui misure sono le seguenti: altezza m. 1,37, larghezza m. 1,08 e spessore m. 0,18), mi permetto di aggiungere due parole (o tre...). M(arco) Cælio T(iti) f(ilio) Lem(onia) Bon(onia) [Primus] o(rdo) leg(ionis) XIIX, ann(orum) LIII s(emissis) [oc]cidit bello Variano. Ossa [huc i]nferre licebit. P(ublius) Cælius T(iti) f(ilius) Lem(onia) frater fecit M(arcus) Cælius M(arcus) Cælius M(arci) l(ibertus) M(arci) l(ibertus) Privatus Thiaminus Il monumento vuole ricordare un prestigioso cittadino di Bologna, un centurione disperso nel - forse - peggior disastro militare della storia romana: il massacro delle tre legioni di Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo. Il fratello Publio curò la costruzione del monumento funebre, eretto presso l'accampamento di Vetera, con la speranza di potervi trasportare un giorno la salma. Marco Celio, morto a cinquantatre anni, aveva percorso una splendida carriera, raggiungendo nella XVIII legione, il più alto grado del centurionato; anche la sua posizione economica in Renania doveva essere piuttosto buona: nella stele sono rappresentati due liberti, Privatus e Thiaminus, probabilmente defunti con lui, poiché i loro nomi non sono seguiti dall'indicazione "v(ivus)" La loro presenza nel monumento non esclude, inoltre, un seguito più numeroso del centurione. Del fratello Publio non è data altra indicazione che quella della sua origine bolognese (si noti che i due fratelli non hanno cognomen, li distingue il prenome diverso); se si esclude che fosse anch'egli un militare (magari giunto con Asprenate), si può presumere che si sia recato in Renania per assolvere al doveroso compito di curare la memoria del fratello caduto e di occuparsi di una probabile eredità. Della famiglia dei Celii, antica e assai nota, sembra non siano rimaste tracce nella documentazione epigrafica di Bologna, tuttavia è attestata nella regione. Della stele non sono conosciute le circostanze del ritrovamento, ma è facile supporre che provenisse dalla necropoli, di età augustea, di Vetera I (così definito il primo campo romano distrutto durante la rivolta batava del 69-70 d.C. ed i cui resti bruciati sono riemersi durante gli scavi), posta su una collina a nord di Xanten. Fu murata unitamente ad altre pietre, che si ritiene estratte dallo stesso luogo, nelle mura di un chiostro e poi venduta nel '600 ad un collezionista. Dal 1820 è esposta nel Landesmuseum di Bonn dove si annovera fra i monumenti sepolcrali più noti e singolari della Renania e si suppone potesse far parte di un insieme monumentale più complesso andato perduto, sicuramente necessitava di essere fissata ad una base con grappe metalliche. L'edicola è definita da due paraste sostenenti il frontone corniciato e decorato con tralci di acanto e rosette, mentre gli acroteri sono disegnati con virgulti e nastri svolgenti in morbide volute. La nicchia risulta assai dilatata in cui risalta al centro la figura del centurione defunto ai lati del quale due pilastrini sorreggono i due piccoli busti dei liberti. Le figure risultano scolpite con ingenua rudezza: è facile notare la fissità dei volti e la malcelata difficoltà nello distribuire le figure all'interno della nicchia dove il busto di Marco Cælio deborda dal pilastrino di sinistra, mentre quello di destra comprime, in una posa innaturale, il braccio del centurione. Non vi è intendimento artistico, piuttosto la stele mira, grazie a tutta una serie di particolari descrittivi, a ottenere una eloquente commemorazione biografica. Non sfugge che, ogni elemento utile a tal fine, è scolpito nel monumento nel quale si mescolano e riassumono vari tipi propri dell'archeologia funeraria romana. Il modello base è quello classico della stele ad edicola col ritratto del defunto, ma le due erme inserite a complemento rimandano ai busti-ritratti entro teche, talvolta alternati a fasce iscritte, propri dell'area emiliana e, in particolare, bolognese. La loro semplicità fa risaltare vieppiù la figura del centurione dove si accentra tutta la cura dell'artista che, per rappresentare ogni elemento atto a esaltare la personalità del defunto, non esita a sacrificare alcune parti del monumento come, ad esempio, la voluminosa corona civica che va ad interrompere la cornice del timpano o, come nello specchio epigrafico, dove la vitis deborda arrivando a sovrapporsi al testo iscritto. La figura del centurione riporta tutti gli attributi che ne attestano il grado ed il valore: oltre alle citate corona civica e vitis, al collo abbiamo il torques, dalle spalle pendono le armillæ e due ordini di faleræ gli decorano la corazza. Da tutta questa ricchezza di particolari, si evince che il monumento fu realizzato presso un'officina qualificata e non certo dalla modesta bottega dell'accampamento che lavorava le pietre in serie e su schemi preordinati. Risulta, però, difficile sostenere che nella zona operassero attività artigianali organizzate e specializzate dato il breve periodo intercorso fra l'occupazione romana del territorio e la morte dell'ufficiale. E' verosimilmente ipotizzabile che la fattura del monumento sia stata affidata ad un artista chiamato appositamente, un artista itinerante di quelli che spesso hanno contribuito a diffondere e affermare certi tipi monumentali nelle aree provinciali e che tanto hanno trasferito in questi lavori i modelli ed il gusto affinati lavorando in Italia. Non si può escludere che alla creazione del monumento abbia partecipato il committente bolognese, suggerendo il disegno della stele, memore dei monumenti del suo paese. Resta il fatto che quest'opera non ha riscontri nelle stele renane pur essendo presenti alcuni caratteri peculiari della produzione di questa zona (busti alternati a fasce iscritte e immagine iconica). Un modo di lavorare libero e svincolato da schemi prefissati, tipico delle officine renane, si riscontra se si osserva il testo iscritto, dove il modo di incidere le parole con lettere ora dilatate, ora compresse e inserite le une dentro le altre, rivela come l'incisore abbia risolto con fantasia la difficoltà di utilizzare lo spazio. L'iscrizione, racchiusa dentro una cornice, sottolinea l'identità del defunto e le circostanze della morte. Le lettere, incise con solco angolare, sono apicate ed hanno forma elegante, ma rivelano che il testo fu realizzato dopo che la figura del centurione era già stata scolpita: la vitis, che egli regge con la mano, va a sovrapporsi a due righe. L'attenzione dello scalpellino nel cercare di distribuire con simmetria le lettere risalta, anche se presente la frattura dell'angolo inferiore sinistro, anche per l'aggiunta della "S" alla fine della seconda riga: un'indicazione inconsueta nell'indicare l'età nel periodo a cui risale la stele.1 punto
-
1 punto
-
innanzitutto BUON 2019 a tutti ho pubblicato nella sezione apposita il file aggiornato dei ritrovamenti a tutto il 31/12/2018. sono state aggiornate delle regole di pubblicazione di alcune monete in quanto ormai divenute comuni. si chiede di leggere le regole e seguirle per poter avere un aggiornamento più snello del file. in particolare: le monete devono essere realmente trovate in circolazione (non si pubblicano monete fior di conio) il possessore della moneta deve pubblicare foto con il proprio nickname le fotografie non devono essere troppo grandi in quanto dispersive e possibilmente devono contenere più monete va indicata SEMPRE la lettera della zecca tedesca accanto alla nazione va SEMPRE indicata la lettera A o B per le commemorative degli anni in cui ce ne sono due e va inserita dopo l'anno di conio eventuali pubblicazioni che non rispettino tali regole non saranno tenute in considerazione grazie1 punto
-
Grazie, come sempre molto attento al tema Gepidi. Ti auguro buon anno. Roberto1 punto
-
Bronzo di Marathos (Amrit) in Fenicia coniato sotto Berenice II Ca 220-150 a.C PHOENICIA, MARATHOS, 2nd c. BC, 20mm bronze, SG-6037, head of Berenike R / Marathos L leaning on column, year 1071 punto
-
1 punto
-
Buon Anno a tutti . I due bisanti nei quarti della croce del dritto sono eredità del denier champenois. Non compariranno più nelle prime emissioni ma solamente in alcuni tipi più tardi nella seconda. E' il primo tipo di provisino romano con la distintiva S di Senatus fra mezzelune coniato per breve periodo durante i primi mesi del 1187 fino alla produzione degli esemplari con simbolo stella nella croce. Probabilmente hanno circolato insieme al tipo con Y. Più semplicemente, chi ne avesse uno sappia che ha fra le mani un piccolo tesoro numismatico (inestimabile per i cultori della monetazione). Un caro saluto1 punto
-
Anche per me é 1784. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FPC/1 Contraccambio gli auguri.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Egregio amico, se non vado errato un esemplare del grosso tornese di Carlo appartenente alla raccolta Rasero era presente nell'asta XV del 1953 di M&M al n.344. Credo sia stato acquistato dal Medagliere di Torino , allora molto attivo,ed essere presente al n.11 del catalogo delle raccolte numismatiche torinesi. Cordialmente vannilo1 punto
-
taglio 1 cent paese finlandia anno 2004 tiratura 9.690.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 cent paese finlandia anno 2011 tiratura 800.000 condizioni bb+ città trieste note NEWS!!1 punto
-
taglio 1 cent 3 pz paese slovenia anno 2018 tiratura 20.000.000 condizioni spl città trieste taglio 1 cent paese grecia anno 2015 tiratura 25.000.000 condizioni bb città trieste note NEWS!!1 punto
-
taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro paese san marino anno 2016 tiratura 874.067 condizioni bb+ città trieste1 punto
-
__________ _________________________________________________________________________________________________________ Che fai che fai!? non è la sezione adatta! qui si identifica! _________________________________________________________________________________________________________ Pensavo fosse carino fare gli auguri per il nuovo anno... _________________________________________________________________________________________________________ "Pensavo fosse ecc.." è qui il tuo errore @occhiolungoxxl .. pensare! _________________________________________________________________________________________________________1 punto
-
1 punto
-
Grazie @fofo di aver pensato a questa discussione, il doppio ducato e’ straordinario e prestigioso, qualche affezionato a Milano e alle sue monete allora c’e’ ancora ?1 punto
-
Nell'augurare a tutti un luminoso 2019, segnalo un interessantissimo articolo del grande numismatico Demo Saluti Alain https://www.academia.edu/t/sRDh-MPLyiNs-tAYt0/38056044/Novac_simijske_grupe_s_ranosrednjovjekovnog_groblja_Mengen_-_Hoihlen_Merzengraben_grob_12_Coinage_of_the_Sirmium_group_from_the_early_medieval_cemetery_of_Mengen-Hohlen_Merzengraben_grave_12_1 punto
-
Innanzitutto buon Natale e Buon anno a tutti. Volevo ringraziarvi per l'interesse e l'attenzione per l'opera che ho contribuito a realizzare insieme al gruppo Milano Finanza Class. L'obiettivo dei 3 volumi era chiaramente divulgativo e non vuole in nessun modo sostituirsi al prezioso lavoro dei numismatici professionisti. Come avrete notato l'opera contiene moltissimi riferimenti a curiosità, modi di dire, tipologie di denaro insolito per attrarre un largo pubblico su una materia ai molti sconosciuta e vastissima. Per ragioni tecniche i 3 volumi sono stati assemblati in poco meno di 3 mesi sulla base di materiale che avevo in parte già approntato e questo ahimè a compresso i tempi di revisione e controllo del testo. Inoltre per ragioni editoriali è di spazio abbiamo dovuto operare delle scelte che hanno privilegiato alcuni periodi rispetti ad altri. Fatta questa doverosa premessa, Per quanto riguarda il riferimento alla famiglia Savoia non si tratta di un refuso poiché nel 1559 il solo Ducato di Torino apparteneva ai domini francesi ed all'epoca la famiglia era semplicemente insignita del titolo di Duca e non di quello reale che verrà attribuito solo nel 1713 come giustamente fatto notare, prima come Re di Palermo e poi come Sovrani del non ancora formatosi Regno di Sardegna. Per quanto riguarda il terzo volume si tratta effettivamente di un errore di stampa in quanto io facevo riferimento alle 20.000 Lire di Tiziano. Vi ringrazio davvero molto e spero di aver contribuito nel mio piccolo da appassionato e divulgatore a rendere la passione per le monete ed il denaro in genere più accessibile e fruibile ad un largo pubblico... Ad Maiora.. Alex Ricchebuono1 punto
-
Speriamo che babbo natale o la befana ci portino tante belle monete per la nostra gioia. Auguri a tutti.1 punto
-
Non sono un amante del rame, tuttavia è difficile resistere ad una moneta quale quella sotto presentata. La conservazione è veramente speciale ed i rilievi "particolari", laddove questa moneta si ritrova sempre con schiacciature e debolezze ... Si tratta poi di un anno particolarmente raro. La produzione bolognese per il 1816 fu di 1.817.400 esemplari, ma per il 1822 di soli 42.600 (furono prodotti nei primi giorni di gennaio di quell'anno). Questi nominali poveri sono di per sé affascinanti: i coni furono prodotti da Tommaso Mercandetti e la coniazione era rivolta al commercio minuto...1 punto
-
Questa è per palati fini Nel rovescio S fra due mezzelune. Evidenti sono elementi di congiunzione con i tipi con Y e quindi di facile collocazione cronologica.1 punto
-
Bolle che non derivano dallo sporco non significa bolle di fusione, non significa proprio niente. E comunque dalla foto non si vedono bolle di fusione. Ti rendi conto se legge uno alle prime armi cosa capirebbe leggendo certe assurdità? Quindi finchè scriverai certe cose, aspettati interventi come il mio.... Ho chiesto di spiegare a te, non a Massenzio che ha spiegato bene la sua opinione, pur non condividendo più che per la sostanza (io non sono convinto che sia falsa, ma nemmeno autentica, non mi sbilancio) ma per le motivazioni che ha espresso. Mi spiego meglio: dalla foto è troppo azzardato esprimere pareri perchè nonostante alcune cose non tornano nemmeno a me, alcune invece fanno spostare l'ago della bilancia verso una probabile autenticità...i graffi non li prendo in considerazione, perchè possone essere postumi su una moneta autentica. Magari andrei a cercare incongruenze sulla consunzione dovuta alla circolazione, ma di sicuro, non con queste immagini.1 punto
-
E' sicuramente autentica e antica , sono le due cose che contano di piu' , ho visto monete conservate in Musei anche di conservazione inferiore alla tua , eppure esposte con estrema cura e preziosita' , ciao @r-29 .1 punto
-
Ciao Geppo, nulla di strano in questa mezza Piastra, forse ti impressioni perchè essendo questa in MB l'usura appiattisce i rilievi specialmente sul volto e fa sembrare il naso più ampio. Ciao1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.