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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/18 in tutte le aree
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Il denario è censito nel corpus "EIDbus Martiis" del Cahn, al numero 9b (con foto nelle tavole) Ultima apparizione pubblica in asta (salvo sviste) è di Münzhandlung Basel 6 (del 18/03/1936) lotto 14846 punti
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Giusto. Ecco il pedigree completo, molto prestigioso: Stack’s, 29.v.1948, 192 coll. Balderston = Münzhandl. Basel 6, 18.iii.1936, 1484 coll. Waldeck = Naville 13, 27.vi.1928, 1099 coll. Spencer-Churchill = Hess, 30.iv.1917, 2597 coll. Horsky Quindi era apparso la prima volta nel 1917 in asta Hess e per l'ultima volta in asta Stack's nel 1948. Da allora non è più girato in asta, ma solo per trattative private, credo solo in USA... L'immagine finora nota era da calchi. Il conio del diritto (O1) è noto da almeno 29 esemplari e abbinato a 9 conii rovescio. Il conio del rovescio (R9) sarebbe l'ultimo abbinato a questo diritto. La stessa combinazione O1/R9 è nota unicamente da un altro esemplare, che sta a Copenhagen, nel Ny Carlsberg Glyptotek 5, che è poi suberato.... Difficile giudicare l'autenticità. Non è un falso recente e può anche risalire a fine Ottocento. In ogni caso non sembra un falso pacchiano.... Il prezzo visto nel filmato è abbastanza in linea con questo folle mercato, anche considerando il pedigree... Non commento le leggi di mercato.... Non conosco il livello di competenza dell'esperto interpellato, Vagi, ma comunque è considerato abbastanza competente.5 punti
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Quindi tecnologia, e se c'è usuiamola, la stiamo in fondo usando anche qui in questo momento. Tecnologia per coinvolgere, arrivare a tanti, e se fisicamente, realmente puoi con pochi, con essa il messaggio può essere più ampio... Alcuni dicono va bene anche pochi, i pochi ma buoni, si ...se però la missione e' divulgare, ampliare la piccolissima nicchia non basta questo, bisogna andare anche oltre, provarci almeno... Altro tema in cui vorrei però coinvolgere qualcuno, e' il cartaceo, un cartaceo come il Gazzettino. Io se devo essere schietto vedo molte problematiche nel mondo reale attuale della nostra numismatica, il cartaceo e' oggi un po' da resistenti, vedo due riviste di numismatica sul mercato di due tra l'altro splendidi protagonisti, vedo però oggi il Gazzettino che e' altro ancora, e' un raggio di luce diverso, un prodotto totalmente autogestito, senza pubblicità per non avere strumentalizzazioni anche se sarebbe lecito averla e non si può escluderla a priori, un prodotto che si dona a chi crede nel progetto, a chi lo sostiene nei fatti, e' un esperimento, un laboratorio, fatto da divulgatori attualmente lamonetiani che in fondo prolungano il loro essere qui con questa loro presenza attiva diversa. Qualcuno diceva estemporaneo, mica tanto perché se sei al quarto e pensi al quinto, con una maturità di nuove rubriche, nuovi spazi, la prova col colore per provare, esperimento non e' più ma e' continuità, e' un dato di fatto ... Una continuità che si manifesta anche nel darlo a mano ad alcuni che lo apprezzano e che ci si augura possa essere utile per incentivare ed appassionare, con in più la possibilità offerta a tanti di provare a scrivere e vedere il loro contributo pubblicato. Ma poiché sembra giusto arrivare poi a tutti come si diceva sopra il tutto andrà poi in digitale perché e' giusto dare una testimonianza globale. Questi sono argomenti anche da circoli, associazioni, di chi vuole provare a mantenere vivo questo mondo numismatico, un tentativo operativo di dire ci siamo, ci stiamo riuscendo, in fondo si può anche, e' il messaggio diverso ma sempre divulgativo che arriva da Ambrosiana con l'esposizione permanente di monete in Milano, impossibile si diceva, poi in fondo si e' fatta e oggi le scolaresche le monete le vedono ... Vediamo chi vuole interagire su queste tematiche che poi dovrebbero interessare tutti, che ci riguardano da vicino e per chi vuole che tutto continui e che ci sia un futuro, metto qualche nickname , ma ogni parere sarà benvenuto, se propositivo o di riflessione... @4mori, @talpa@King John@niko@santone@Tm_NPZ@fofo@Zenzero@principesax@dareios it@tornese71@demonetis@giamba54@El Chupacabra@dux-sab@ciosky68@ambidestro@alfred@Sirlad@Edoardo91@adolfos@margheludo@gpbasetti@blaise@matteo95@tempolibero@Cesare Augusto@petronius arbiter@Ciprios@Alex-Vee@Baylon@Littore@savoiardo@Ross14@claudioc47@Cristian97@Sator @ceolo @magdi@cippal@quattrinotanti potrebbero dire la loro, in fondo queste tematiche riguardano tutti ...dove stiamo andando ? E poi domanda che a volte mi pongo, interessi commerciali a parte che per forza ci sono in numismatica, ma poi ci interessa veramente che ci sia un qualcosa di innovativo, divulgativo, di passione che crei un circolo virtuoso perché tutto possa continuare in futuro nel segno dei valori con gente che voglia fare e partecipare attivamente ? A volte sinceramente mi vengono dei dubbi anche su tutto ciò ...forse non preferiamo che in fondo si vada avanti così...con finché va e poi ci penseranno altri ?4 punti
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Salve, Segnalo l’uscita (prevista ad inizio gennaio, in concomitanza del Convegno di Modena) dell’opera La verifica delle monete a Modena dal XVII al XIX secolo, scritta da Renzo Bruni ed edita dalla Edizioni D’Andrea. Con quest’opera vengono analizzati gli strumenti, quali bilance e pesi monetali, che i banchieri, i cambiavalute, i mercanti ed anche il popolo minuto del territorio modenese, che ogni giorno si trovavano ad affrontare le problematiche legate alla penetrazione delle monete straniere nel mercato interno, alla presenza di monete false, alterate o “tosate”, utilizzavano per verificare e, conseguentemente, accettare le monete proposte. I molti “reperti” scovati in collezioni pubbliche e private sono accompagnati da una disamina della relativa legislazione, di cui vengono riproposte diverse “gride” a supporto del testo. Inoltre viene proposto l’intero quadro dei bolli di verifica utilizzati dalle autorità modenesi preposte alla verifica dei pesi monetali dall’anno 1824, data di entrata in vigore del nuovo regolamento, alla fine del Ducato. Prezzo € 25,00, disponibile al convegno di Modena (12 gennaio 2019) e successivamente on-line.3 punti
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taglio 2 euro cc paese Grecia anno 2013 tiratura 733.500 condizioni bb città Milano È il commemorativo in circolazione della Grecia a tiratura più bassa.3 punti
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Taglio: 1 euro Paese: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL Città: Torino2 punti
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Ciao, come ti accennavo, uno identico al tuo. Unici due a mia memoria (1989-2018)2 punti
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: FLIVLHELENAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: PAXPVBLICA - Securitas standing left, holding branch.2 punti
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Spero di leggere presto questo nuovo numero, tutti gli articoli e le nuove rubriche. Complimenti agli autori del Gazzettino e degli articoli, escluso il sottoscritto al quale spetta il giudizio degli altri lettori naturalmente.2 punti
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Anche se non fa parte della monetazione dei Savoia questa moneta è legata a filo doppio alle monete savoiarde. Si tratta di un soldo del 1595 della zecca di Messerano nel periodo di Francesco Filiberto Ferrero Fieschi. Questa moneta è classificata nel MIR Piemonte al numero 789 Al diritto un busto rivolto a destra ed in legenda CAROLI V IMP GRATIA al rovescio uno scudo inquartato e coronato CHARITAS ET AVGVME 1595 la rappresentazione è praticamente la stessa dei soldi col busto di Carlo Emanuele I, la rappresentazione del busto praticamente uguale, persino lo stesso inizio della legenda.. lo scudo si differenzia solamente per due aquile nel primo e nel quarto quarto... anche la data è la stessa che si ritrova su quasi tutti questi soldi... ovviamente il materiale di cui è composto è praticamente solo rame. Vero e tipico esempio di contraffazione più che di imitazione! Mi piacerebbe sentire i pareri di tutti, in particolar modo degli appassionati della zecca di Messerano come @andyscudo anche perché è una moneta che non si vede spesso... e a parer mio queste coniazioni "truffaldine" le considero particolarmente interessanti!1 punto
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Credo che anche il canale o i canali YouTube diventeranno molto importanti in futuro, sicuramente le conferenze, sicuramente anche gli eventi, ma anche le monete possono diventare protagoniste, per la serie non vieni tu, veniamo noi da voi, in fondo anche lo spirito di Lamoneta e’ poi questo se ci pensiamo ...1 punto
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Che altro aggiungere a quanto è già stato detto, grazie all'amico Daniele ho visto la moneta dal vivo e da vecchio collezzionista ho provato una grande emozione e piacere ad esaminare una tale perla di rarità, sono i collezzionisti come te che fanno onore alla scienza che studia le monete, bravo continua così.....................ciao, Borgho1 punto
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Concordo, un esemplare molto gradevole, anche per me è più di un buon BB.1 punto
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non è affatto male, forse in mano qualcosina di più di un buon BB1 punto
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Questo è del tutto soggettivo: dipende dal motivo per cui vengono istituite e dalla funzione che gli attribuiscono personalmente gli utilizzatori. Per quanto mi riguarda finchè sono usate come mezzo d'investimento è un conto ma se devono diventare un tentativo di rivoluzioni politico-economiche per abolire le valute normali e creare una specie di mondo finanziario anarcoide direi che non ci siamo proprio. Chi ha quest'idea in mente, e sono parecchi, secondo me spesso non valuta bene le conseguenze in ogni campo oppure tende a volerci vedere solo quello che gli fa comodo.1 punto
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Credo che il futuro andrà in questa direzione, il tuo progetto mi sembra ed e’ molto interessante, ci piacerebbe che un giorno ce lo esponessi magari in una prossima futura iniziativa ...1 punto
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anche per me sembrerebbe Honorio Type 45 images: AE3. VIRTVS EXERCITI Emperor crowned by Victory 395-401 [RIC X, DO] For Arcadius and Honorius (minted in the East by Arcadius, including coins in the name of Honorius)1 punto
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La riflessione sulle nuove tecnologie e sul digitale è doverosa quanto proficua, il nostro attuale mondo ci offre delle possibilità impensabili solo fino a qualche decade fa, possibilità preziosissime sia per la ricerca scientifica ad alto livello che per la divulgazione, vi è un sistema virtuale di condivisione informativa ad ogni livello, testi di ogni tipo e sempre più di alta qualità disponibili gratuitamente o a costi molto limitati, condivisione di contenuti video e audio in tempo reale o quasi indipendentemente dalla distanza, database enormi di immagini e dati facilmente accessibili comodamente da casa… ecco quindi un nuovo mondo e un nuovo modo di accedere e fare cultura, le stesse modalità professionali degli esperti cambiano per imparare a gestire queste nuove possibilità, cambiano l'archivistica e la biblioteconomia così come la strutturazione di bibliografie… ormai il web è la più gigantesca biblioteca mai esistita al mondo, ma è una biblioteca disordinata e difficilmente ordinabile nel suo insieme perché è una piattaforma dinamica, a differenza di un insieme di oggetti materiali posti in uno spazio materiale e quindi a configurazione stabile nel tempo, i contenuti del web si modificano rapidamente, sono soggetti ad un'espansione rapidissima e costante e ad un passaggio fluido da uno spazio virtuale all'altro… il bibliotecario digitale deve seguire questa particolare evoluzione, specializzandosi due volte, nella gestione del materiale virtuale presente sul web e nel particolare tipo di contenuti che si sceglie di organizzare in struttura in quanto non è possibile occuparsi di tutto, questo ha conseguenze per ogni disciplina, anche per la numismatica, in quanto è necessario creare bibliografie e biblioteche digitali sempre più comprensive della ormai pervasiva presenza del web e della necessità di organizzarne i contenuti più attinenti alla disciplina di interesse, le biblioteche non si occuperanno solo di oggetti materiali ma avranno terminali collegati a specifici database bibliografici con cui si potrà interagire, scoprire nuovi testi, conoscerne il contenuto e il valore scientifico, leggerli e scaricarli quando ciò è possibile… una grande rivoluzione digitale che accrescerà il potenziale della ricerca proprio perché sempre più testi specialistici saranno accessibili, letti e studiati; su questo argomento bibliografico così come su altri aspetti della "libridine" numismatica mi propongo di scrivere qualche contributo per i futuri numeri del Gazzettino, intanto posto qualche immagine della biblioteca numismatica digitale che sto creando e che metterò a disposizione degli appassionati e studiosi nelle sedi adatte1 punto
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Io non posso che ripetere quanto già detto in precedenza: il Gazzettino è uno strumento di democrazia numismatica che invoglia tutti non solo a saperne di più di numismatica ma anche a diventarne protagonisti, a scrivere di numismatica. Se si ha qualcosa da dire, qualche argomento valido da proporre non c'è che da contattare la redazione del Gazzettino. Alla fine tutti saremo un po' più ricchi di conoscenze numismatiche...1 punto
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Bronzo Seleucide di Antioco VII https://www.vcoins.com/en/stores/pavlos_s_pavlou_numismatist/131/product/syriaantiochus_vii_138129_bcae18mmstruck_137136_bc_youthful_bust_of_erosheaddress_of_isis/222582/Default.aspx1 punto
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No non è aplanatica, è convessa, è una 4X e comunque ha pochissime aberrazioni, è una Bausch and Lomb.1 punto
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Cari amici, la settimana scorsa ho "festeggiato" 5 anni su questo forum. fui invitato nel 2013 da un amico, e giuro, allora ero anche un po' reticente, e da allora di acqua ne è corsa parecchia sotto i ponti. Quello che ho imparato e che imparo ogni giorno, supera di cento lunghezze quello che posso aver dato. Le persone che ho conosciuto, alcune solo virtualmente, altre poi di persona, mi hanno arricchito sotto infiniti punti di vista, e poi ho trovato un "luogo" in cui chiedere…. chiedere di tutto… una valanga di competenze, di persone preparatissime e disponibili, di informazioni, pareri, saperi…. Come sarebbe il mio essere numismatico senza? non ho dubbi, sarei un numismatico peggiore! (qualcuno dirà: peggio di come sei è difficile ) Comunque, … mi perdoneranno i tanti amici che non cito singolarmente con una "chiocciolina", … ho evitato solo perché di certo avrei colpevolmente dimenticato qualcuno. Insomma…. viva lamoneta e GRAZIE a tutti voi "lamonetani" Grazie! Alain Gennari1 punto
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Particolare della facciata esterna con i tre anelli intrecciati1 punto
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Ho fatto una brevissima ricerca e solo i primi due emplari da te citati non sono nei motori di ricerca dei risultati di asta degli ultimi 5/10 anni, le altre invece vi sono.. Bisognerebbe fare una ricerca sul web approfondita e magari di vecchie aste impprtanti di 50 anni fa.. Sicuramente le prime due monete sono parecchio rare.1 punto
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Ciao a tutti collegandomi a questa discussione vi mostro anche la mia con zecchiere FR. Non ne so molto di questa moneta , acquistata 5/6 anni fa al prezzo di 8 euro.. Ciao1 punto
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Mattinata iniziata col piede giusto Taglio: 2€ CC Paese: Spagna Anno: 2009 Tiratura: 8.000.000 Condizioni: BB Città: Firenze Taglio: 2€ CC Paese: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.500.000 Condizioni: MB Città: Firenze1 punto
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piccole differenze sono comprensibili trattandosi di un calco, quello che mi sembra di vedere e che trovo strano è la gobba sul naso che sembra mancare nel calco.1 punto
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Ciao, di preciso non so cosa sia ma a che vedere con la nobiltà inglese (Grosvenor).1 punto
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Belle belle... La lira ha una gradevole patina. Al R/ si vede la patina detta a bersaglio. Inoltre al R/non ha nessuna debolezza di conio, spesso presente nella lira dell'anno 1908.1 punto
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Paolo, comunque vada...... Ho libero il posto sia nel vassoio fra le Piastre buone che nel vassoio dei falsi d'epoca. ?1 punto
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Quando dici ecco questo è il momento di fermarmi un pò e poi... puff mi sceglie. Una 1767 con bella patina e conservazione? lo lascio dire a voi.1 punto
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non si legge bene…… prova a confrontarlo con questo . RIC 122, S 3125 Denarius Obv: IMPTRAIANOAVGGERDACPMTRP - Laureate head right. Rev: COSVPPSPQROPTIMOPRINC - Fortuna standing left, holding rudder on galley prow and cornucopia. 107 (Rome).1 punto
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tipo questa? RIC 251 Antoninus Pius Denarius. 155-156 AD. ANTONINVS AVG PIVS PP IMP II, laureate head right / TR POT XIX COS IIII, Fortuna standing right, holding rudder on a globe and cornucopiae. RSC 987.1 punto
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Ecco l'indice del prossimo Gazzettino (gennaio 2019)...1 punto
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In tutta sincerità, per quanto ci piaccia sentirci inferiori alle altre popolazioni mondiali, non mi sembra una questione irrisolvibile. Basterebbe copiare la legislazione di uno degli stati che il dilemma lo hanno risolto. Il problema, come in molti altri casi, è che non si vuole progredire. Lo status quo evidentemente per qualcuno è comodo e lotterà adducendo qualsiasi pretesto pur di mantenerlo. Io sono semplice e penso che se un archeologo non cercherà mai reperti in un pascolo non vedo nessun motivo perché si debba impedirlo ad altri. Nessuno mi convincerà che una moneta sia più al sicuro interrata altri mille anni piuttosto che in un museo o anche in una collezione privata. Si la stratigrafia, tutti gli studi accessori sono importantissimi quando si ritrova un reperto; è ancora più evidente che, se non si cerca, il reperto non si trova. Fin quando non si andrà oltre al principio: "se non la ritrovo io, eletto e competente archeologo, meglio resti interrata o persino sul ciglio della strada" , qualunque parola o pensiero in merito a questo argomento resterà completamente inutile. Buona domenica.1 punto
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Messerano, Paolo Besso Ferrero Fieschi, contraffazione del quattrino milanese : D/ P MESSERANI R/ MARCHI CREP ET C CNI 48 (inquartamento aquila/leone anziche' leone/aquila e legenda variata) Andrea1 punto
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L'argomento delle monete dimezzate in età tardo repubblicana è stato oggetto di un articolo in due parte di Antonio Morello comparso su Monete Antiche alla fine del 2003 (n.11 e 12). Provo a riassumere qualche passo a mio avviso significativo sperando di non commettere grossolani errori di interpretazione. L’autore dedica molto spazio ai ritrovamenti di monete dimezzate provenienti dal fiume Garigliano e forse lì gettate quando alla fine non servirono più oppure come ex-voto, tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C.; al contempo fa una interessante trattazione generale dell’argomento. Morello sottolinea come le monete dimezzate (a volte quarti) siano state nel passato considerate monete di serie B, sia dai collezionisti che dagli archeologi e solo di recente sono state rivalutate in relazione al periodo storico in cui furono dimezzate, ossia "un periodo storico ben definito in cui la circolazione di moneta minuta, quale era quella in bronzo, si basò sulle vecchie emissioni monetali nonostante alcuni tentativi dei governanti, del decennio tra il 45 ed il 36 a.C., di sopperire a una certa esigenza di moneta spicciola da parte dei piccoli mercati al dettaglio e, dunque, del popolo. (....) Dopo la cessazione dell'emissione di moneta di bronzo da parte dello Stato intorno all'82 a.C." In generale il periodo riguarda l'arco di tempo che va dall'82 a.C. al periodo Augusteo. Morello cita una pubblicazione della prof. Cesano (vedi dopo). I suoi studi si basarono su un ripostiglio rinvenuto a Terni e hanno permesso di stabilire che questa consuetudine era in uso già nel 42 a.C.”. (gruzzolo interrato poco dopo il 42 a.C.). I dati raccolti ed esposti portano alla conclusione che i frammenti in questione avevano la stessa funzione di moneta, ebbero cioè corso come quelle aventi valori di metà e quarti a secondo della loro divisione. Vista la vastità geografica (anche nelle regioni d’oltralpe) dei ritrovamenti di monete dimezzate è lecito supporre che il governo centrale per lo meno tollerasse tale usanza, ma non si hanno prove certe in merito. E’ probabile che l’usanza di tagliare le monete in bronzo in due parti si protrasse in Gallia molto più a lungo che in Italia. A Roma sembra terminare “appena Augusto pose mano alla riorganizzazione della moneta di bronzo facendone riprendere dai suoi funzionari la emissione. Fu allora emessa in corso per più anni consecutivi uan quantità straordinaria di moneta enea, buona parte della quale consistente in nominali inferiori all’asse.” "Il pessimo stato di conservazione in cui si rinvengono le monete dimezzate ci fa comprendere il lungo periodo in cui esse circolarono: gli assi onciali emessi nella prima metà del II sec. a.C. circolarono per quasi due secoli trovando nei suoi ultimi anni di ricolazione lo scalpello di colui che aveva bisogno di moneta spicciola per i suoi acquisti." Il fenomeno è per certi versi simile e parallelo all’emissione non ufficiale di piccole monete raffiguranti disegni spesso rozzi e di cattivo conio, rozzamente imitative oppure emissioni di privati cittadini con lo scopo di sopperire la mancanza di spiccioli, anche se in questo caso sembra più destinato ad un ambito locale (Campania settentrionale e Lazio: vedi i lavori di Stannard). L’operazione di taglio veniva fatta generalmente cercando di non deturpare per quanto possibile le raffigurazioni; ecco che molte di questi dimezzamenti interessano quelle monete che anche tagliate in due, mantenevano una caratteristica identificativa dell’origine e da cui fosse possibile derivare il valore risultante. Ad esempio assi con Giano bifronte, le monete di Sesto Pompeo, assi di Vienna o le monete di Nemausus con i due busti Agrippa ed Augusto. La Cesano cita anche frammenti usati per scopi diversi dall'uso monetale e ricorda che "questi frammenti servirono secondo il modo di ritrovamento ora come offerta alle divinità delle fonti o dei fiumi, ora come obolo di Caronte che il defunto doveva portare seco, ora come pegno di amicizia, di ospitalità, segno o tessera di riconoscimento" I casi di dimezzamento su monete imperiali sono forse anche da attribuire a damnatio o ai casi appena citati, più che a una necessità di moneta spicciola. L'illustrato sesterzio di Treboniano Gallo è tagliato quasi nel senso ore 3 ore 9, in modo da rendere il profilo irriconoscibile. Un asse di Caligola è tagliato invece in direzione ore 12 ore 6. L’articolo cita una discreta bibliografia sia nel testo che in calce: Cesano, Buttrey, Crawford, Stannard, Martini, Grueber, etc. In particolare due che mi interesserebbe leggere, ma ai quali purtroppo non ho accesso: - Lorenzina Cesano, Contributo allo studio delle monete antiche dimezzate. Ripostiglio di Terni, in RIN 1915 pp 11-38. - T.H.V. Buttrey, Halved Coins, The Augustan Reform and Horace, Odes F. 3 in A.J.A., 1972 pp. 73-78. http://links.jstor.org/sici?sici=0002-9114...%3E2.0.CO%3B2-G Luigi1 punto
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