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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/18 in tutte le aree
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Buon giorno a tutti, E' con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 72 del 2018, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK. Le spedizioni inizieranno con il mese di Gennaio 2019, chi volesse ritiralo di persona presso la Biblioteca può darne comunicazione per email a [email protected] Colgo l'occasione per ringraziare gli autori, e i traduttori, che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. Wolfgang Hahn, traduzione a cura di Claudio Faini e Gianfranco Pittini - Gli ultimi anni della coniazione milanese, prima della chiusura della zecca da parte di Teodorico. Andrea Keber - Analisi stilista di una particolare serie di denari tergestini. Alessandro Toffanin - ICH VERGIES NIT La rappresentazione numismatica dell’impresa viscontea/sforzesca del Morso e gli eventuali legami con il Sacro Chiodo conservato nel Duomo di Milano. Antonio Rimoldi - Leone Leoni e il riutilizzo di punzoni con S. Ambrogio nella zecca milanese al tempo di Filippo II. Renzo Bruni e Michele Chimienti - Le tessere bolognesi “pro elemosina” del 1590. Michele Cappellari - Un inedito documento d'archivio svela i “punti secreti” apposti dall'incisore sulle monete d'oro e d'argento millesimate 1773, emesse per il Regno di Sardegna a nome di Vittorio Amedeo III.4 punti
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Ciao Mr. Coin e grazie per il "buon".....aggettivo che potrebbe non essere condiviso da tutti. Per tentare di rispondere alla Tua domanda, partirei - come sempre - dai dati documentali. Qui sotto, posto la pagina 44 delle Relazione della Regia Zecca 1914-1939, che riporta alcune notizie interessanti e, soprattutto, ufficiali, sull'emissione di queste monete auree: Dunque, a partire dal secondo semestre dell'esercizio (di Zecca) 1930/'31 e per finire con l'esercizio 1933/'34, migliaia di coppiole auree "Italia su prora" (100 Lire) e "Littore in marcia" (50 Lire) vennero prodotte per alcuni Istituti bancari, che preventivamente avevano fornito l'oro necessario e corrisposto alla Zecca il diritto di coniazione, pari a L. 22 per ogni Kg. di oro monetato. Le monete così ottenute, precisa la Relazione, "furono tutte spedite a Rio de Janeiro, Montevideo, Santiago, Buenos Aires, Barranquilla (ridente Città sita nel nord della Colombia, n.d.r.) ed in varie città del Mediterraneo Orientale. La Relazione non spiega il motivo per il quale queste Banche procedettero all'operazione "oro in lingotti contro oro monetato italiano" ma, con un po' di fantasia potremmo anche ipotizzarlo. Contestualizzando l'operazione nel periodo storico immediatamente successivo alla "Grande Depressione" economica del 1929 e alla fase di crescente egemonia del Regine Fascista, si può ragionevolmente ipotizzare da un lato un intento propagandistico mirato a diffondere in quei Paesi dell'America Latina, nei quali la presenza di connazionali emigrati era molto significativa, il "messaggio dell'Italia Fascista" e, dall'altro, garantire una "riserva" aurea fuori dall'Italia ed in Paesi che in quel momento potevano considerarsi politicamente "stabili" , in oro monetato piuttosto che in oro in lingotti (forse per una migliore "liquidabilità", in caso di emergenza, dell'oro monetato piuttosto che di quello in lingotti)??? Caro azaad, non so sia corretto affermare che i collezionisti dell'epoca poterono reperire quelle monete senza alcun surplus sul valore nominale. Innanzitutto perché, come già sappiamo, le monete in oro non si "compravano" dalla zecca pagandole, ma si ottenevano versando alla Zecca l'equivalente dell'oro fino necessario alla loro coniazione oltre alle spese (quelle, si, si pagavano) di coniazione. D'altro canto, la determinazione operata dal R.D. 18.7.1930, n. 1.148, secondo cui gr. 7,919 di oro fino corrispondevano esattamente a L. 100, fu una valutazione di tipo esclusivamente politico, che lasciava il tempo che trovava, dal momento che l'Italia non era produttrice d'oro e quindi, se doveva approvvigionarsi di questo metallo, doveva acquistarlo sul mercato internazionale al prezzo, appunto, di mercato e non a quello imposto da una sua legge. In secondo luogo, l'impossibilità di acquistare, pagandola, una moneta aurea nazionale, che veniva ceduta dalla Zecca solo previa consegna dell'oro fino corrispondente, rendeva abbastanza pleonastico il rapporto fissato "politicamente" tra Lira italiana e oro. Un interessante documento che posto di seguito, scoperto in archivio dalla ricercatrice Nunziatina Panetta e pubblicato a pag. 150 sul Suo libro "Gli indigeni preferivano i Talleri", 2015, ci fa chiaramente capire quanto fosse inutile (salvo che per motivi "propagandistici") aver fissato per legge il rapporto Lira/oro prescindendo dal reale prezzo di mercato del biondo metallo: Come potete rilevare, anche se il documento si riferisce alle monete auree "imperiali" del '36, che peraltro venivano coniate ancora sulla base del rapporto Lira/oro fissato dal R.D. n. 1.148/1930, la moneta da 100 Lire di gr. 7,919 di oro fino, conteneva in realtà un controvalore pari a Lire 169,32 mentre la moneta da 50 Lire di gr. 3,959 di oro fino, avrebbe contenuto in realtà un controvalore pari a Lire 84,66. Per scrupolo dovremo controllare il prezzo dell'oro al grammo sul libero mercato nel periodo 1931, 1932, 1933 ecc, sapendo però che dal documento postato nel 1936 l'oro sarebbe costato al grammo Lire 21,38. Da questa rilevazione, dunque, apprendiamo che (almeno nel 1936) nessuno avrebbe potuto pagare 100 Lire (poniamo, in banconote) per acquistare la moneta d'oro da 100 Lire, in quanto tale moneta avrebbe avuto un "valore", al netto dei diritti di coniazione, di quasi 170 Lire. Parliamo di un valore del metallo prezioso contenuto dalla moneta, superiore di circa il 70% rispetto al valore facciale della stessa (con buona pace del R.D. n. 1.148/'30, che stabiliva, ancora nel 1936, un rapporto fisso Lira/oro)! Saluti. M.3 punti
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Ciao. Grazie di cuore a tutti Voi per l'apprezzamento. Con alcuni amici del Forum stiamo approfondendo il tema dei "segni segreti" sulle monete del Regno d'Italia di V.E. II e Umberto. I Regolamenti di Zecca stabilivano infatti che l'Incisore dovesse apporre sulle monete dei "segni segreti". Al momento non abbiamo reperito documenti al riguardo, ma stiamo conducendo delle analisi interessanti che, quanto prima, speriamo di poter condividere con Voi. A presto dunque. ? Michele3 punti
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Caro @adolfos il pezzo sembrerebbe "transizionale" tra i miei tipi H5d e H6a-b, che dato tra 1216 e 1230 circa, e i cui pesi medi vanno da 0,59 a 0,53 g (quindi in linea di principio generale mi trovo d'accrdo con @margheludo, diciamo, anche se prima dei tipi con anelletto o punto radiato/stella, io appunto ne considererei altri). In questo caso però, come avete già notato, il pezzo appare abbastanza leggero rispetto alla media (anche nei tipi più tardi del XIII secolo non ho riscontrato mai pesi sotto gli 0,50/49 g) e si se aggiunge questo dato ad aspetti un poco "misti" nel tipo ....a quali conlcusioni si può arrivare...? E in ogni caso siamo sicuri che il tondello sia integro e non parziale o tosato et similia ? Le foto non aiutano purtroppo... Comunque la forma delle lettere e del monogramma stesso, il bisante con la spina o cuneo che dir si voglia, e la stessa forma del tondello rimandano alle tipologie che secondo i miei studi sono state in uso dagli inizi alla metà del Duecento. Anche un peso così leggero non avrebbe potuto passare inosservato, neppure come corrispondente a quello di un mezzo denaro, nella seconda metà del XII secolo. Mi dispiace di non poter essere di aiuto più di così.3 punti
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Aspetto di sfogliarlo, soprattutto perché ci sono due interventi di cari amici, @fabry61 e @ak72 !2 punti
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Concordo con @adelchi , non ha nulla del profilo di Vespasiano , secondo il mio parere sui profili , si tratta di Filippo padre .2 punti
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Ciao @nikita_ Monete del 700 non ne ho. Solitamente le monete molto consunte non mi appassionano e in ciotola quelle più anziane difficilmente sono in buono stato. Il Cash Cinese l'ho preso perché sebbene la legenda sia poco leggibile ha comunque il drago ancora molto ben conservato. Insieme al Cash ho preso anche una monetina della Polonia (che allego) che non avevo mai visto prima in ciotola. saluti2 punti
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Interessante il rapporto politico tra KAUNITZ e FIRMIAN, ecco le medaglie2 punti
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Cara @monbalda mille grazie per il tuo contributo. Come vedi quando abbiamo bisogno di aiuto ti cerchiamo con fervore ed impazienza (in realtà questo succede dal 2009....e chissà se mai finirà....e forse ti faranno Santa.... ). Ora che mi confermi il bisante apicato (personalmente vado sempre con i piedi di piombo quando capitano queste particolarità, se non ben marcate, perché come sai nel centro della Tuscia sono quasi del tutto assenti e quindi sono singolarità nelle eccezioni) concordo pienamente che le caratteristiche della moneta appartengano usualmente al tuo H5d tranne il segno centrale che è diverso e, come tu dici, alcuni aspetti "misti". Una tosatura potrebbe essere avvenuta nella parte sinistra della moneta perché come si può evidenziare nella rimanenza del tondello lo spazio per l'impressione della legenda è più che sufficiente e poi eventualmente si tratterebbe di pochi decigrammi facendo permanere in ogni caso un peso anomalo. Un tipo di transizione? Forse. Un falso? Non mi convince per motivi evidenti fra cui il peso. Una imitazione? Ecco forse per me è l'ipotesi più probabile. Sono tutte motivazioni già espresse dai nostri splendidi compagni di viaggio, comunque. Per ora la moneta andrà ad aggiungersi al già numeroso campionario di esemplari "occulti" emersi in questa discussione "monstre" salvo restando che chiunque avesse voglia di argomentare sarà il benvenuto. Cari saluti a tutti2 punti
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Sono partito nella lettura dal numero 2 perchè avendo trovato il primo numero solo ieri ormai termino questo e poi passero al primo volume. Volevo segnalare un piccolo refuso commesso dall'autore a pag. 59 "Emanuele Filiberto di Savoia, rientrato in possesso del Ducato Sabaudo nel 1559, decise di attuar una profonda riorganizzazione politica, militare, e culturale del Regno di Sardegna, per dare nuovo impulso al suo territorio", nel 1559 esisteva si il Regno di Sardegna, ma il suo sovrano era Filippo II Re di Spagna e I di Sardegna, il titolo di Re di Sardegna passo ai Savoia solo nel 1720 a Vittorio Amedeo II dopo la fine della guerra di successione Spagola. Un piccolo refuso che non pregiudica la qualità dell'opera e gli argomenti trattati, che naturalmente riguarda un periodo storico veramente imponente e quindi risente della sintesi che purtroppo l'autore a dovuto adottare necessariamente.2 punti
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taglio 2 euro cc paese portogallo anno 2016 B tiratura 500.000 condizioni bb+ città trieste note NEWS! taglio 20 cent paese italia anno 2018 tiratura ? condizioni spl città trieste2 punti
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io consiglierei a @Neofita89 di evitare di postare tutte le monete sul forum…… meglio evitare di fare pubblicità….2 punti
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Io capisco tutto,ma il paragone non regge , il bb r4 che va via a 2000 euro di base d'asta, che poi sono 2360,è sempre un bel pagare,se prendi lo scudo di sede vacante del 1846,lo porti via quasi fior di conio con 500 euro,poi dipende dal momento,se ricordate a settembre,la piastra mb + del 1740 all'asta della vl nummus è arrivata diritti compresi a 6710 €,saluti.Aldo.2 punti
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Dopo una breve e non approfondita ricerca trovo: 1) "I nuovi decreti di Marco Aurelio contro i Cristiani" di Marta Sordi; 2) un giudizio di Marco Aurelio sui cristiani: "Non per puro spirito di opposizione, come fanno i Cristiani" (Pensieri (XI, 3); 3) tracce di una probabile erronea assimilazione tra cristiani e montanisti; 4) Posizione di Celso (portavoce di Marco Aurelio) contro i cristiani che non forniscono all'impero (e all'imperatore) la loro solidarietà nel momento del pericolo; 5) Posizione di Tertulliano che proclama Marco Aurelio (Apol. V, 6) protector Christianorum. Una questione complessa sia sincronicamente (l'assimilazione dei cristiani agli eretici montanisti) sia diacronicamente (variazioni o pluralità di intendimenti di Marco Aurelio: vedi Celso e Tertulliano). Cordialità Polemarco2 punti
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Segnalo l'uscita del n. 345 di Panorama Numismatico questo l'indice Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, Carausio e le sue monete. Un usurpatore che non si considerava tale – Pag. 7 Andrea Keber, Analisi di due denari patriarcali. Gregorio di Montelongo, i denari della serie “electvs” – Pag. 11 Lorenzo Bellesia, Un enigmatico quattrino di Bologna con leggenda “de bononia ci” – Pag. 19 Fabrizio Leali, Un amabile rebus – Pag. 23 Lorenzo Bellesia, I quattrini di Castro – Pag. 29 Giuseppe Carucci, Attentato mortale – Pag. 41 Angelo Cutolo, Quando mancavano gli spiccioli e si cercava di far conoscere i paesi italiani. I miniassegni figurativi della Cassa Rurale ed Artigiana di Barlassina – Pag. 45 Recensioni – Pag. 50 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 53 Emissioni numismatiche 2018 – Pag. 57 Mostre e Convegni – Pag. 60 Aste in agenda – Pag. 61 Indice annata 2018 – Pag. 621 punto
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Articolo della bbc in lingua originale molto interessente. https://www.bbc.com/news/world-europe-46453983 Occhio alle auto da rottamare e alle lavatrici vecchie ! E se in mezzo alla montagna di euro ci fosse un G.K. 2004 ?1 punto
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Si è interessante, anche questo fa bene alla numismatica, infatti un giornale così puo raggiungere molte persono, a differenza di una pubblicazione specifica che magari interessa solo degli appassionati, sto leggendo il vol. 2 e devo dire che comunque in poche righe si parla non solo di monete, ma anche della storia che ha attreversato vari continenti, la storia in fondo è scritta sulle monete e non si puo prescindere dal conoscerla se si vuole parlare di numismatica.1 punto
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Scoperta una vespa che trasforma i ragni in zombie al suo servizio dal titolo pensavo che si trattava di qualcosa di simile... comunque inquietante1 punto
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DE GREGE EPICURI Neppure a me risulta che le singole lettere di controllo o i singoli numeri attribuiscano maggiore o minore rarità ad una moneta. Fra l'altro, coi numeri si può arrivare anche alle centinaia, e occorrerebbe che qualcuno si mettesse a censire tutte le monete reperibili, con la singola cifra di controllo; lavoro che è stato fatto, mi sembra, solo per alcune serie.1 punto
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Non mi sembra il profilo di Vespasiano , anche se date le condizioni potrebbe essere chiunque ,comunque sono interessanti le ripetute "coltellate " inferte con accanimento e il tentativo di farne un mezzo asse al rovescio.1 punto
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A quanto mi risulta, ma potrei sbagliare, le lettere non apportano nulla in termini di rarità. Può invece rappresentare un surplus collezionistico la presenza di alcuni simboli.1 punto
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E questa - inevitabilmente - è l'immagine riportata in Fig. 103. Ottimo il riferimento al Pratilli, in genere sottovalutato dagli studiosi successivi per la cattiva stima che ne aveva il Mommsen (in parte giustificata dal fatto che il Pratilli qualche iscrizione se l'è inventata).1 punto
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Mi complimento anch'io con Michele Cappellari. La presenza di segni segreti da parte degli incisori al fine di verificare la sicura provenienza Delle monete, penso, dovesse essere comune anche ad altre zecche. saluti Eliodoro1 punto
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@pato19 ho fatto una botta di conti, se continui con questa frequenza di ritrovamenti ho la sensazione che per gli anni a venire, le varie banche centrali dovranno rivedere al rialzo il numero delle future coniazioni... Io per trovare un paio di euro commemorativi ho dovuto "perquisire" la cassa del tabaccaio vicino casa Complimenti.1 punto
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Bellissima, complimenti Qui puoi trovare qualche informazione sulla Westmorland Bank, aperta nel 1854 e fallita nel 1867 http://canadacurrency.com/chartered-bank-notes/petitcodiac/value-of-old-banknotes-from-the-westmorland-bank-of-new-brunswick-bend-of-petitcodiac-canada/ Quanto al valore, una banconota come la tua, ma in condizioni, a mio parere, peggiori, è offerta in questo momento su ebay a 200 dollari: https://www.ebay.com/itm/1861-1-WESTMORLAND-BANK-OF-NEW-BRUNSWICK-MONCTON-NB-CANADA-CHARTERED-/253301828009 Se la vende a quel prezzo, per la tua una cinquantina in più non penso stonerebbero petronius1 punto
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Secondo me è il momento migliore per venderla. Ma non sono più sicuro di niente dopo questa esperienza ?1 punto
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Direi che la prima cosa da fare è conoscere bene che cosa si ha, la decisione di vendere o tenere o comunque di come gestire successivamente il "patrimonio" è una fase successiva. Concordo sul fatto di non pubblicizzare troppo, soprattutto con foto sul forum. Bisognerebbe sapere di dove sei per poterti consigliare professionisti seri a cui rivolgerti o associazioni che ti possano dare garanzia di serietà. Per farti un esempio, il Circolo numismatico bergamasco effettua stime gratuite, penso che altre associazioni analoghe possano fare altrettanto. Come ti ripeto, occorre sapere, per consigliarti, almeno la regione in cui abiti. Congratulazioni comunque per la corposa eredità !1 punto
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Bellissima serata, complimenti all'amico MICHELE GUSMEROLI che ha saputo polarizzare l'attenzione su questo interessante periodo storico. Come solito il mio contributo fotografico1 punto
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Ho scaricato e letto subito l'articolo di Michele Cappellari sui punti segreti nelle monete del 1773 per la Sardegna di Vittorio Amedeo III, di sicuro interesse numismatico non solo storico ma anche collezionistico. Ora credo che questa scoperta apra anche un nuovo modo di vedere questa tipologia di monete e forse anche altre, visto che lo stesso metodo potrebbe essere stato usato anche per le altre coniazioni da parte dello stesso incisore, anche per la monetazione di terraferma e magari anche dopo o in precedenza la Zecca apponeva dei punti per la verifica delle monete. Comunque la scoperta fatta da Cappellari cambia il modo di vedere o comunque controllare le monete, dove potrebbero nascondersi punti per il riconoscimento delle monete autentiche, secondo me dovrebbe essere utilizzato anche dagli esperti come ulteriore sistema di verifica e garanzia di veridicità della moneta, perlomeno quelle del 1773 per la Sardegna, indicandolo come "CAPPELLARI 2018 SI o NO" per esprimere se la moneta presenta anche questi punti si o no che danno prova di autenticità. Credo che i propietari di monete del 1773 dovrebbero controllare se presenti questi punti onde avere un ulteriore garanzia di utenticità. Complimenti.1 punto
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A memoria mia, sì... e di parecchio anche (ovviamente rimanendo in Italia). Pensavo finisse attorno ai 30.000 + diritti, mi sono sbagliato di parecchio. Vista in mano... banconota emozionante. Non ho riferimenti precisi, ma le più care sono sempre i matrice sotto Umberto I, e le 25 lire del 1902. Sporadicamente si affaccia qualche ultrararità delle Antiche Banche, ma le cifre massime che ho in testa non superano le 30.000 euro.1 punto
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Michele Gusmeroli è un abile oratore, ha inquadrato: il contesto storico, la politica di allieanze, l'acume dei consiglieri di Maria Teresa. @giancarlone ci ha consentito di apprezzare medaglie, monete e documenti del periodo di Maria Teresa. Con Maria Teresa milano è tornata ricca; dopo la sofferta dominazione spagnola. Le monete, invece, hanno perso il fascino della coniazione artigianale al martello.1 punto
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Buona giornata Molto interessante la conferenza del relatore Michele Gusmeroli che ci ha illustrato le dinamiche tra la corte viennese e Milano ed i risvolti economici e politici che hanno suggerito la coniazione delle medaglie, veri veicoli "social" del tempo. Medaglie necessarie per illustrare le iniziative del governo, tese al rilancio della città dopo il depauperamento spagnolo , le scelte ed i risultati dei promotori ed artefici; tutti sotto l'egida dell'imperatrice Maria Teresa. Stupende le medaglie ed i documenti originali portati da @giancarlone, questi ultimi con le firme originali dell'imperatrice, ma anche di personaggi come il Verri od il Beccaria. Serata veramente piacevole che si è chiusa con gli auguri natalizi e per la quale vanno ringraziati l'Amico Pittini e coloro che l'hanno resa possibile. saluti luciano1 punto
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E' una meraviglia, complimenti, Ric 2518, estremamente rara, acsearch ne riporta soltanto una. La riterrei imperiale non barbarica, però. Saluti Eliodoro credo ne siano 31 punto
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Piacevolissima serata , grazie al relatore ed anche al grande @giancarlone per monete, medaglie ed editti che , come sempre, è pronto a portare per dare quel taglio "pragmatico " alla serata.1 punto
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Buongiorno a tutti. Per chi ancora non la conosce o utilizza, vorrei segnalare l'App. "Cam Scanner" per smartphone e tablet. E' un applicativo scaricabile gratuitamente per il sistema Android da Play Store, utilissimo, a mio parere, per postare foto di monete, banconote etc. Facile da utilizzare, permette di eliminare tutto ciò che è superfluo ( tavoli, tovaglie etc. ) lasciando in evidenza l'oggetto fotografato. Il tutto viene eseguito automaticamente dal programma. Una volta salvata l'immagine finale, utilizzando il tasto condivi, la stessa può essere e sua volta salvata in formato JPG riducendo automaticamente il "peso" della foto. Contemporaneamente, la si può salvare in "galleria". Da qui il gioco è fatto. Es. l'immagine di una moneta da 3MB la riduce anche la disotto dei 0,2 MB. Mi pare uno strumento utile, soprattutto per i neo iscritti al Forum che sempre più spesso lamentano l'impossibilità di inserire foto a causa del loro "peso" eccessivo. Vi invito a provarla. Saluti.1 punto
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Gran bella banconota, difficile poter annoverare nella propria collezione un biglietto del New Brunswick, anche in condizioni modestissime. ps: anche se non vi è nulla d'interessante, potresti aggiungere anche l'immagine del retro?1 punto
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Consiglio anch'io di andare con tutta la calma possibile ed immaginabile. Si tratta di alcune decine di migliaia di euro ( Un calcolo approssimativo e dozzinale mi ha dato circa 35 mila escludendo rarità e superconservazioni), e occorre andarci piano. Impensabile vendere tutto e subito. Impensabile cercare di vendere tutto insieme ad uno stesso acquirente. Se vuoi cederle in quanto non collezionista dovrai dedicarci mesi/anni, cedendo pian piano le monete. errori di valutazione del 10% si traducano in circa 3 mila euro di perdita per intenderci. Onestamente, al posto tuo, non dovendo vendere, le metterei in cassetta di sicurezza. Avresti un capitale bloccato per gli anni a venire da spendere quando tu o i tuoi figli ne avrete necessità. Se vuoi vendere, bisogna innanzitutto distinguere le monete il cui valore è dettato sostanzialmente dal valore dell'oro contenuto e monete cosiddette numismatiche, in cui il pregio o la rarità da loro un surplus rispetto al valore intrinseco. Le stesse sterline in base alla data, possono avere più o meno un plus valore. Effettivamente conviene inserire a lotti di max 5 monete, cercando di raggrupparle in maniera omogenea, per far si che tu possa ricevere un consiglio per ognuna delle monete. Tieni conto che eventuali rarità numismatiche possono moltiplicare il valore della singola moneta. Prenditela comoda e comincia a postare su questo forum.1 punto
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Carissim*, finalmente riesco a ringraziare anche io di nuovo il Circolo Numismatico Astengo e tutti gli intervenuti, che hanno partecipato davvero numerosi, prendendo attivamente la parola, su mia sollecitazione e non, in modo da rendere il tutto più interessante e, spero, stimolante. In questa occasione ho potuto anche conoscere il nuovo Presidente e la sua signora, e anche qualche nuovo socio e consigliere, tutti armati di buoni propositi e con molte proposte di attività per il futuro, buon indicatore di salute del circolo stesso. Ovviamente mi ha fatto piacere rivedere anche qualche "vecchio" caro amico che ho avuto modo di conoscere proprio attraverso il forum. Spero che la presentazione sia piaciuta davvero e di essere riuscita a comunicare almeno le informazioni principali su questo tesoro, sul quale sto ancora effettuando gli ultimi studi e revisioni. @4mori penso che nel nuovo anno con la collaborazione della Soprintendenza stessa potremo organizzare un'altra conferenza, magari anche con visita all'esposizione di parte del ripostiglio, anche a Sassari. Ovviamente vi terrò informati. Per la pubblicazione dei risultati invece ci vorrà un pochino di più, ma vorrei farne una buona edizione, all'altezza del valore informativo del tesoro stesso. Un caro saluto, MB1 punto
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bene o male che sia il mondo va avanti. Secondo me bisognerebbe intraprendere azioni sui vari social, non disdegnarli, ormai sono il presente e il futuro, sono il luogo dove vi sono molti giovani, molti avventurieri è vero, ma riusciremmo ad abbracciare un bacino di utenza molto ampio, e magari attirare l'attenzione di quei giovani che magari del forum non ne conoscono neanche l'esistenza, e magari iniziare a discutere anche li. Pensateci bene, Vi iscrivereste ad un forum su un argomento che vi piace ma non fino al punto da iniziare a studiare l'argomento? è molto più semplice mettere un mi piace ad una pagina su facebook e magari vedersi ogni tanto dei post sulla home e piano piano iniziare ad interessarsi. lo stesso concetto di forum secondo me si sta spegnendo, pian piano andranno a scomparire, non solo quelli sulla numismatica, ormai basta un gruppo o una pagina facebook. La passione va coltivata è vero ma devi prima capire sesei appassionato di un determinato argomento. Almeno per me è stato cosi, io ci ho messo 15 anni prima di acquistare le mie prime monete. Oggi ci sono migliaia di altri interessi che ti distraggono. La numismatica secondo me è rimasta troppo indietro. Purtroppo vedo la Vostra pagina facebook che ha ancora un immagine di copertina del 2014 per la commemorazione dei 10 anni del forum e che si limita solo a condividere discussioni di questo forum, bisognerebbe coinvolgere magari creando contest o delle gare come ormai fanno parecchie pagine. Insomma o ci diamo una svegliata o per la numismatica la vedo dura.1 punto
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Non saprei che pensare , pero' una cosa mi lascia perplesso , fermo restando che tutto sia possibile : che un Governatore romano , uomo di elite del governo romano indossasse un modesto anello di bronzo ; questa tipologia di anelli erano generalmente portati da uomini e donne del popolo e non tutti potevano permettersi di comprarlo . Credo piu' probabile che questo anello sia stato di un liberto di Ponzio Pilato , forse grato per essere stato liberato dalla schiavitu' , tanto da far incidere il nome del suo benefattore nell' anello . Altro fattore che andrebbe meglio analizzato e' il rapporto che esisterebbe tra la figura centrale dell' anello che sembra raffigurare un vaso ? un calice ? e il nome inciso .1 punto
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Una banconota da 5000 lire del tipo ritratto d'uomo di Antonello da Messina. Mi è costata 5.000 lire nel 1984 perchè faceva parte del mio primo stipendio, pagato in contanti..... Siccome mi pagava lo Stato, era in condizoni fds, appena uscita dalla Banca. Rimasta così dal quel tempo, nel mio raccoglitore. saluti1 punto
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