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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/16/18 in tutte le aree

  1. Segnalo l'uscita del n. 102 di Monete Antiche questo l'indice Applique, Sileni e monete. Da un ritrovamento archeologico fortuito a un excursus mitologico e iconografico. (Federico Filiè) [3-11]. · I denari di L. CENSOR con simboli/lettere (RRC 363/1a-c). (Pierluigi Debernardi, Alberto Campana, Roberto Lippi e Mark Passehl) [12-34] · 80.000 monete d'oro. (Alberto Campana e Giovanni Santelli) [35-40]. · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Choix de monnaies et médailles du Cabinet de France. Monnaies grecques d'Italie et de Sicile, chez C. Rollin et Feuardent, Paris 1913. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]
    4 punti
  2. Ti capisco, a volte i tuoi clienti sono proprio delle bestie...
    3 punti
  3. Discussione che direi può anche concludersi qui poi lo staff la rivedrà ...
    2 punti
  4. Non vorrei essere fanatico, ma suggerirei di dare un'occhiata all'articolo di Debernardi et al., che esamina in dettaglio una serie prodotta dal triumvirato monetale con L. Censorinus, P. Crepusius e C. M. Limetanus, in particolare la serie di L. Censorinus con segni di controllo (RRC 363/1a-c), che è un Corpus di quella emissione. Il triumvirato è stato datato dal Crawford all'82 a.C., ma qui si propone una nuova datazione, all'83 a.C., segnata dai grandi preparativi per il soldo da dare ai nuovi soldati arruolati nell'esercito mariano (ca. 100.000 uomini) e anche da un grave incendio sul Campidoglio, scoppiato il 6 luglio 83 a.C., che sicuramente dovette provocare gravi danni alla zecca romana (un evento stranamente trascurato dal Crawford). Mi sembra molto innovativo l'approccio per ridefinire la sequenza e l'aspetto quantitativo della vasta produzione di quel triumvirato.
    2 punti
  5. In questo caso FDC= fresca di conio FDC= fuori dal comune ??
    2 punti
  6. @osio Personalmente ritengo la moneta autentica ed ho evidenziato alcuni punti che mi hanno fatto arrivare a questa conclusione. Sul diritto con il numero 1 cratere con cristallizzazione e microsfere dell' argento,con il numero 2 evidenti colpi di bisturi da pulitura,con il numero 3 piccola traccia di ossido nerastro. Il rovescio è più controverso ma nonostante questo come detto sopra ritengo la moneta autentica. Con il numero 1 piccola frattura in cui si intravede la cristallizzazione,con il numero 2 ossido molto spesso e difficile da pulire che ricopre gran parte dei tagli da coniatura e se uniamo questa difficoltà interpretativa ai punti 3 e 4 che sembrano crateri da fusione è facile scambiarla per una moneta fusa. Complimenti.... Cordialmente Babelone
    2 punti
  7. Giustissima osservazione. A rigore le eventuali critiche a una determinata moneta in un forum andrebbero fatte ad asta conclusa. Al limite può capitare che all'ultimo momento il lotto venga ritirato e la questione si chiude subito. Prima dell'asta le critiche è meglio rivolgerle direttamente al responsabile dell'asta, senza turbative. Forse sono stato un pò impulsivo, anche se per la verità non avevo specificato che la moneta di Bertolami fosse senz'altro falsa, ma che avevo solo alcuni dubbi che andavano fugati solo tramite esame diretto della moneta (cosa che io non avevo potuto fare), per cui speravo che mi rispondesse qualcuno andato sul posto (ovviamente prima dell'asta). Per correttezza ho riportato la risposta della Casa di asta (vedi post #6), alla quale va tutti i miei rispetti. Personalmente non ho avuto problemi e chi mi conosce sa che sono una persona corretta, anche se ho il diritto di esprimere una opinione e senza scivolare in sterili polemiche.
    2 punti
  8. Ciao. Beh, intanto un campione di 11 persone cosa dovrebbe rappresentare? Inoltre "l'uomo della strada" ed il "buon senso comune" sono parametri che in questo caso (si discute su cosa debba intendersi per "oggetto storico" o "arte") lasciano il tempo che trovano. "Oggetto storico" è, per definizione, un oggetto che "ha una storia". La "storia" dell'oggetto potrà essere più o meno risalente nel tempo ma non esiste una nozione, pacificamente riconosciuta ed accettata da tutti (tanto meno espressa dall'uomo della strada" o dal "buon senso comune") circa quella che dev'essere l'età minima dell'oggetto affinchè esso possa definirsi "storico". Non per niente si è soliti distinguere la storia in storia antica, storia moderna e storia contemporanea (con altre sottodivisioni)...ma sempre di storia parliamo. Quindi possiamo benissimo già definire storico anche l'euro: esso rientrerà nella "storia contemporanea" ma sempre di storia si tratta. Ancor più insignificante è voler assoggettare al "buon senso comune" il concetto di arte. E' inutile dilungarsi con esempi, in particolare annoverati dall'"arte contemporanea" (ma non solo), dove si riscontrano "opere d'arte" non convenzionali che, a prescindere dai nostri gusti personali o da quelli dell'uomo della strada, sono considerati rientare a pieno titolo nell'alveo dell'arte. Dopodichè, se vogliamo calibrare sul nostro sentire soggettivo o su quello di 11 amici, il perimetro del concetto di "arte" o di "oggetto storico", possiamo certamente esprimere una nostra opinione (rispettabilissima) ma non possiamo certamente "spacciarla" come verità assoluta e valida universalmente. Perchè tale non è. Saluti. Michele
    2 punti
  9. Grazie Baylon, Variante su un Tornese e mezzo del 1836, che non avevo mai visto: Il bordo perlinato al dritto. Infatti, tutti i '36 visionati... Riportano il cerchio lineare. .... E come si fa ad annoiarsi ? Saluti, Rocco.
    2 punti
  10. @Ambronummus Scendi un pochino dal piedistallo....magari sforzati..ma prova a scendere dal gradino cosi in alto dove ti sei arroccato.
    2 punti
  11. Vengo anch'io .... Paga in olio o in grossi pisani?
    2 punti
  12. discussione sterile ma oltremodo divertente. mi fa venire in mente una cosa di fine '700 che allego dalla mia biblioteca antiquaria
    2 punti
  13. Buona serata Le monete dei possedimenti di "Oltremare e di Terraferma" vengono suddivise come segue: Dalmazia e Albania veneta = specifiche per l'uso in dette aree e coniate dal 1409; Isole e Armata = specifiche per le Isole Ioniche e dell'Arcipelago e per gli stipendi dei soldati e marinai che operavano in loco, coniate dal 1686; Armata e Morea = specifiche per la Morea e per gli stipendi dei soldati e marinai che operavano in loco, coniate dal 1688 e 1691; Corfù, Cefalonia, Zante = specifiche per l'uso in dette isole, pare che vennero coniate dal 1626 (stando a disposizioni deliberate dal Senato; di queste non c'è però traccia), quelle che sono giunte a noi sono relative alle emissioni dal 1710. In ogni caso ci fu una commistione nell'uso di queste monete, soprattutto per quelle coeve, poiché circolavano in aree contigue e sovrapponibili. saluti luciano
    2 punti
  14. Grazie Paolo, le monete spicciole Napoletane... Per chi ricerca varianti... Sono una fonte inesauribile: Troviamo lettere mancanti, numerali invertiti, lettere ribattute su altre, numeri al posto di alcune lettere, doppia punteggiatura, conii ibridi, ribattiture e facce tutte in incuso. Insomma...non ci si annoia mai?
    2 punti
  15. Buonasera, condivido questa schermata di pezzi in rame di Ferdinando IV, non sia mai che risvegli in qualche utente la voglia di collezionare e studiare anche questi magnifici tondelli che nulla hanno da invidiare alle Piastre.
    2 punti
  16. Cos' è un po' meglio? Non critico la sua foto, Chupacabra, chè è di gran lunga superiore a quelle che riesco a fare io; intervengo solo per tentare di rendere giustizia a una moneta che la merita, e non mi giudichi un intruso, onore alla moneta innanzitutto!
    2 punti
  17. Ieri sera verso le ore 9, in TV, su Cielo, nel programma Affari di famiglia, un signore ha portato una moneta di Giulio Cesare da vendere. La moneta fu coniata 30 giorni prima della sua morte. Era visibilmente consumata. L'esperto ha confermato l'autenticità. Mi sono chiesta: come è possibile che una moneta con soli trenta giorni o meno circolata, visto il personaggio odiato e da dimenticare velocemente, ci sia una moneta visibilmente consumata? Per me è pura legge di spettacolo. Non ricordo la somma richiesta, forse 4.000 o 6.000 dollari. La ritiravano a 1.500. Le monete di Giulio Cesare hanno circolato dopo la sua morte? Scusate, se sono fuori argomento. Non mi va che per fare spettacolo si scherzi ingannando, sorprendendo i telespettatori. Grazie. PizzaMargherita
    1 punto
  18. Pensa che se avessi chiesto 75 anni fa a milioni di uomini della strada se fosse giusto il genocidio degli ebrei o degli armeni avrebbero concordato che lo era. Immaginati cosa possano contare i tuoi 11
    1 punto
  19. Ciao, ho visto anch' io la puntata di Affari di famiglia e sbirciando su Youtube ho trovato proprio la moneta portata nel negozio dove nel filmato viene descritta dal proprietario (nella foto del biglietto da visita nel secondo video è lo stesso personaggio), guardate qua:
    1 punto
  20. Fra un po’ bisogna festeggiare ? cento di queste pagine ?...
    1 punto
  21. Cook islands 25 dollari in argento del 2017 - Monte Everest
    1 punto
  22. Questa moneta, purtroppo, mi è sfuggita per un soffio! Io, personalmente, nutro dei dubbi sul fatto che il busto 'sembri' più piccolo. A me da l'impressione che sia differente, tipo per intenderci, il tornese e mezzo con e senza baffi. La testa sembra più tonda... ma è una mia impressione... (potrebbe essere dovuto all'inclinazione della moneta)
    1 punto
  23. Va Beh, tra il sondaggio con gli amici, l'uomo della strada e il buonsenso comune, devo dire che un po' te la vai a cercare. Non per essere ficcanaso o supponente, e scusa se te lo chiedo , ma quanti anni hai ? Perche' si spiegherebbero parecchie cose.
    1 punto
  24. Cesare non è mai stato odiato, ANZI. Detto ciò, intanto sarei curioso di sapere come abbiano fatto a dedurre che la moneta sia stata coniata proprio trenta giorni prima della sua morte al di là di questo, le monete antiche, avendo il valore intrinseco del metallo, circolavano ben oltre il periodo strettamente vicino alla loro coniazione. Addirittura ho letto che nelle campagne del nord italia venivano ancora utilizzate monete romane come offerte nelle chiese in pieno '800.
    1 punto
  25. a 500 anni dalla sua morte è risultato dagli esami effettuati sui suoi resti mummificati che fu avvelenato con l'arsenico. una mente come la sua chissà cosa avrebbe potuto ancora regalare al mondo. articolo dell'ANSA Pico della Mirandola fu avvelenato con l'arsenico. A chiarire la causa della morte del grande umanista e filosofo scomparso a soli 32 anni e avvenuta in circostanze misteriose nel 1494 a Firenze, arriva ora lo studio pubblicato sul Journal of Forensic and Legal Medicine e nato dalla collaborazione fra le università italiane di Pisa, Bologna e del Salento con quella spagnola di Valencia, la britannica di York e il tedesco Max Planck Institute e con gli esperti del Ris di Parma. Ossa, unghie, tessuti molli mummificati, vestiti, legno della cassa trovati nella sepoltura e conservati in un chiostro vicino alla basilica fiorentina di San Marco, sono stati sottoposti a una serie di analisi di carattere biologico e chimico-fisico sia per confermare l'identificazione dei resti, sia per rilevare l'eventuale presenza del veleno.
    1 punto
  26. 1 punto
  27. Anche perché altrimenti, anziché iscrivermi su questo forum, avrei discusso di numismatica con quelli del bar sotto casa dove vado a vedere le partite
    1 punto
  28. Lascia perdere il concetto di arte, perché ci sono dei multipli che hanno quotazioni mille volte maggiori di dipinti ad olio su tela. Parliamo piuttosto di bellezza. Vuoi vedere che se mostro una delle mie monete romane e una qualsiasi moneta contemporanea a 11 persone della strada, tutte 11 mi direbbero che l'immagine della moneta moderna è più bella?
    1 punto
  29. Per isole dell'Arcipelago si intendono le 7 isole dello Ionio (Eptaneso in greco), e cioè Corfù, Paxos, Santa Maura, Itaca, Cefalonia, Zante e Cerigo; isole che, in tempi diversi, vennero occupate dai veneziani che le trasformarono in basi navali e commerciali. saluti luciano
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  30. Allora hai capito .....???? Fanno un controllo incrociato
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  31. Salve a tutt* scusate se non mi sono fatta più viva ma le ultime settimane sono state piuttosto impegnative. Vedrò di rispondere nel we alle ultime cose che mi aveva chiesto @avgvstvs Plaudo pure io per il ritorno di @adolfos (al quale risponderò su altre cose in altra sede quanto prima ;)). Per questi denari, più occhi si hanno e meglio è (ma quanti - e di quanti conii diversi ... - ce ne sono in giro....?). Un caro saluto a tutt* MB
    1 punto
  32. In molti documenti toscani e più in generale anche dell'area tirrenica (succede talvolta anche a Genova, ad esempio) tra il tardo/ fine duecento e la fine del quattrocento, appunto, le monete in oro al titolo di 24k sono possono essere denominate "fiorino" al di là della zecca di produzione e del tipo, visto che è stata quella la moneta che per prima è stata coniata secondo quello standard, avendo poi notevole successo. Non tutte le monete in oro contemporane e simili in diametro e anche peso al fiorino e poi al ducato erano in oro a 24 k in purezza (basta vedere le varie pratiche di mercatura; le analisi che sto conducendo sulle monete tra l'altro sembrano confermare quei valori). Un caro saluto, MB
    1 punto
  33. La battitura delle monete veniva fatta a mano e, per questo, la centratura è molto rara. La tua moneta è sicuramente autentica e - permettimi una voce fuori dal coro - a me piace. Fa parte della serie legionaria, ha una sua storia.
    1 punto
  34. Congratulations for putting together such a marvelous collection! It takes a lot of patience to complete a set like this... Cheers.. hope you find the remaining coins in the set soon...
    1 punto
  35. Io ci sarò. Se il lavoro non mi gioca un brutto scherzo.
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  36. Ho provveduto io a metterlo, perché è vero, non ci si potrà mai annoiare con questa monetazione per me così affascinante ?
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  37. Diciamo che è la lucida follia di un bravo scrittore ?
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  38. Quella che probabilmente può essere una forma di reselling in ambito numismatico ho potuto osservarla con i 2 Euro Commemorativi di San Marino e del Vaticano. A distanza di pochi giorni dalla loro emissione li vedevo e li vedo tutt'ora in vendita all'asta sulla baia ed affini, realizzando un prezzo superiore ( ho visto andare via la Padre Pio FDC a 40 Euro ) a quello dei negozi on line e fisici ( che ovviamente praticano i giusti prezzi di mercato ). Non posso che esserne contrario a queste pratiche, le considero un male poiché ci si approfitta in maniera spudorata del potenziale acquirente, come non comprendo la smania di averla subito in collezione, quando è possibile attendere qualche giorno in più ed acquistarla al giusto prezzo. Con tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione possiamo effettuare acquisti in ogni angolo del mondo ad un prezzo congruo ed invece accadono ancora queste cose...
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  39. E quindi??? Al liceo ci siamo fermati alla nascita della Repubblica. Quello che è accaduto dopo non è storia? Solo perchè i testi non erano aggiornati? Davvero vogliamo negare che una qualsiasi riforma monetaria contribuisca alla storia economica? PS vedi.. ai miei tempi Leontief non era considerato un esponente del socialismo scientifico.
    1 punto
  40. Le sigle IM dell'incisore Giovanni Montmein sotto al Busto del sovrano e non nel taglio del braccio...
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  41. Leggo concetti molto strani in questa discussione, in qualche modo anche imbarazzanti. Non è certo dall'Euro che si coniano monete con ampia serialità, forse che le artisticissime monete di VEIII erano coniate a martello? O non scaturivano invece ad altissima tiratura da presse coniatrici con una lavorazione pienamente industriale? Non capisco quindi il riferimento alla manualità umana, i modelli iniziali da cui vengono poi ricavati i conii vengono disegnati da artisti che forse non sarebbero molto contenti di come viene disprezzato il loro lavoro. Che nel loro lavoro si aiutino pure con l'ausilio del computer non mi sembra disdicevole, ma poi mi risulta che i modelli iniziali in gesso vengano tutt'oggi eseguiti a mano. Per il resto il presente non esiste, esiste solo il passato. Questo messaggio che scrivo è già passato nel momento stesso in cui ho cliccato il tasto invia. Il fatto che un oggetto sia o meno in corso è francamente una cosa con poco senso visto che il corso legale di una moneta è deciso dall'autorità emittente con criteri che nulla hanno a che vedere con la storia; in Svizzera circolano ancora le medesime monete emesse nel XIX secolo, così come negli USA circolano ancora i centesimi coniati nei primi decenni del novecento! Con questi presupposti non sarebbero monete storiche o storicizzate? Imbarazzante poi il confronto con le schede telefoniche, che sono a tutti gli effetti oggetti del passato visto che non si usano più. Quindi con questo concetto sono oggetti storicizzati! Insomma, questo discorso fa acqua da tutte le parti... sarebbe stato molto più dignitoso scrivere che l'Euro non piace e basta, invece di voler giustificare una idiosincrasia con motivazioni storico/artistiche che lasciano il tempo che trovano.
    1 punto
  42. Nell'Iran di fine Ottocento la donna ideale aveva tratti mascolini: quanto più assomigliava ad un uomo tanto più era desiderabile. Sulla base di questi canoni estetici fu giudicata di straordinaria bellezza la principessa Taj-al-Saltana che fu desiderata da un gran numero di uomini. Ben 13 uomini di seguito le si dichiararono ma lei, spietata, li rifiutò e questi, pazzi di dolore, preferirono darsi la morte piuttosto che continuare a vivere orfani di cotanta bellezza.... https://www.vanillamagazine.it/taj-al-salṭana-la-bellezza-persiana-che-spinse-al-suicidio-13-pretendenti/?fbclid=IwAR22-hp6f0rG1NgxHcL5kot-5f1V62YGe8SE-VoC9lxpwi451I8zxBprkOo
    1 punto
  43. Ricevuto oggi, e come al solito in una oscena busta imbottita: folder rovinato, cioè con tracce visibili di piegatura in due punti. Se non ci mobilitiamo, questa storia non finirà mai. Se scrivo solo io, continueranno a rispondermi che sono l'unico a lamentarmi... I 5€ non sono un granché: il primo presenta un colpo ben visibile e l'altro i segni zodiacali, in prossimità del bordo, tutti tranciati... Prossimamente, se interessa, posterò le foto.
    1 punto
  44. Andrò parzialmente controcorrente. L'acquisto di testi da studio, sacrosanto, dovrebbe andare di pari passo con l'acquisizione di monete comuni e di basso costo. Acquistare prima tutti e solo i libri può avere l'effetto di spegnere la passione e l'interesse. I libri devono rispondere al desiderio di conoscenza che, spesso, arriva e si amplia quando si è in possesso di una moneta, che fa scorgere il desiderio di comprenderne i dettagli e le motivazioni dietro alle scelte stilistiche. Quando si entrerà in possesso di varie monete, magari legate a riforme monetatie differenti, allora si ci chiederà perchè mai sia stato necessario svalutare la moneta (nel caso repubblicano passare da un standard ponderale all'altro). In altre parole, l'appetito (per i libri) vien mangiando e non da solo. Naturalmente nella fase in cui si è senza esperienza, bisogna documentarsi e bene sui costi di un determinato bene e sui canali di acquisto, mettendo in conto che la probabilità di commettere degli errori di valutazione è alta o molto alta. Per farti un esempio pratico, negli ultimi anni sono diventato appassionato collezionista di monete bizantine di zecca siciliana. Leggo monografie di imperatori sconosciuti ai più e leggo articoli sulla politica economica tardo-antica/altomediovale. Ora, questo mio interesse è sorto molto gradualmente con l'acquisto, totalmente casuale (bizantine in lotti di altri periodi) che mi ha portato prima ad interessarmi vagamente e distrattamente dell'argomento, apprezzando la bellezza delle incisioni e l'approccio monetario del periodo tardo antico, per passare dopo svariati approfondimenti, ad acquistare monete alto-medievali oggettivamente brutte, ma di cui apprezzo ORA la storia e le vicende economico/politiche che vi stanno dietro, e che mai e dico mai mi sarei sognato di acquistare solo pochi anni fa e, su cui, a maggior ragione, mai mi sarei documentato in assenza della monetina nuda e cruda nella mia collezione. Ti consiglio in definitiva, nell'immediato, insieme al'acquisto di uno/due testi che trattano la monetazione in maniera molto generale (un corpus che ti permetta di muoverti senza passi falsi) il graduale acquisto delle monete più comuni della monetazione di cui sei interessato. I testi specialisti verranno naturalmente dopo. Se sei totalmente privo di esperienza, l'acquisto in asta può essere un canale interessante, in quando i prezzi non possono essere gonfiati più di tanto, al contrario dell'acquisto al mercatino, dove tutto dipende dalla persona che ti trovi di fronte. Non sottovalutare nemmeno questo forum, che di può essere di enorme supporto su praticamente ogni aspetto, a partire dalla determinazione del giusto prezzo di acquisto. Buona collezione
    1 punto
  45. Per dimostrare che qualcosa di veneziano ho, posto la foto di una bella medaglia, che peraltro ho disponibile per la vendita. In biblioteca ho anche i tre volumi del Voltolina, il Lazari, il Gamberini; e a Bergamo ci sono pur sempre i ca 200 ducati , con uno splendido Marin Faliero, del tesoretto conservato in Biblioteca Mai !
    1 punto
  46. Ciao! Bella domanda .... anch'io penso che a Bergamo (ma anche a Brescia ed altre città del "Dominio di terraferma") ci siano senza dubbio degli appassionati di monetazione veneziana; probabilmente la risposta del Presidente - @gpbasetti - e dei Consiglieri (che saluto) del Circolo bergamasco, è influenzata dal fatto che nessun "venetico" è iscritto al loro circolo. Per certo sappiamo che alcuni utenti del forum, residenti in provincie ex veneziane, pur collezionando tutt'altro genere di monetazioni, non disdegnano, ogni tanto, l'acquisto di monete della Serenissima; abbiamo anche visto partecipare, in alcune discussioni, pure collezionisti di Corfù, Creta e Cipro. Sarebbe interessante leggere qualche commento da quegli utenti del forum che, residenti in una provincia ex veneziana, pur non seguendo la monetazione della Serenissima, non disdegnano di acquistarne qualche esemplare ... saluti luciano
    1 punto
  47. Quando sento parlare di gigabytes mi sembra di essere in "ritorno al futuro" (ricordate i famosi "gigowatt" del doppiaggio italiano?). Ai miei tempi (cioè al mio esordio) ci fu un HP 1000: cpu a 16 bit, 128 KB di RAM (si! KB, non MB o GB!), disco fisso da 1.2 megabytes (una padella di 35 centimetri di diametro) e telescrivente per interfacciarsi: io scrivevo in nero e LUI rispondeva in rosso. I monitor erano ancora lontani (per noi, almeno). Il tutto per soli 150 milioni di lire del 1980! Ma era una goduria riuscire a gestire il bestione dell'immagine sottostante! Recuperare la foto mi ha fatto ringiovanire; grazie a chi ha iniziato questa discussione!
    1 punto
  48. IBM 5100 Portable PC e' il primo portatile, con disco da 8" e stampante ad aghi!!! Quando sbagliavi qualcosa saltavano fuori sul display i registri della macchina e dovevi premere il tasto ATTN per riprendere controllo della console. Quando ci ho messo le mani era gia vecchio come me.
    1 punto
  49. Riprendo la discussione come promesso. Ci eravamo lasciati con il rinvenimento del ripostiglio di probabile natura votiva di materiale di scarto di un atelier locale. Qualche dettaglio in più è doveroso. Il deposito comprendeva: un imitativa di Tetrico I, tipo Hilaritas Avg; 17 tondelli non coniati e scartati perché difettosi (es. A2-A4); 582 frammenti di tondelli da coniare (es. A14/A615), 2 boudins monetaires (piccole sezioni ritagliate dalla barra cilindrica che poi andavano martellate per formare il tondello vuoto). Ovviamente, nel sito in questione, non è stato trovato solamente questo materiale estremamente interessante! Accanto a varie monete che attestano la frequentazione del santuario fino al IV secolo (moneta di Graziano, zecca di Arles, RIC IX 15) sono stati rinvenuti altri sesterzi (anche precedenti al III secolo) e antoniniani. Un altro ritrovamento interessante è avvenuto all'interno del tempio: un probabile gruzzoletto disperso rispetto al sito di interramento originario nei dintorni delle due vasche del cortile centrale: si tratta di 27 doppi sesterzi di Postumo di cui più della metà riconducibili al cosiddetto Atelier II. Stabilire la composizione originaria del gruzzoletto, anche dal punto di vista numerico non è semplice e va tenuto conto anche di altri rinvenimenti sparsi nelle vicinanze dei sesterzi (monete di Tetrico e Claudio II, che però non possono essere considerate parte del ripostiglio iniziale in quanto le due tipologie, sesterzi e antoniniani, non venivano praticamente mai tesaurizzate assieme se non con qualche sporadica inclusione dell'uno o dell'altro tipo). Tra questi 27 esemplari figura anche un sesterzio classificato come: N. Catalogo Chateaubleau 7 Atelier II, incisore "G", Doppio Sesterzio [IMP C] M CASS LAT POSTVMVS P F AVG V[IR TVS AVG], Giove andante a sinistra con la testa girata, con in mano fulmine e aquila. 12,62 gr - 9h Bastien 180 (stessa coppia di conii dritto e rovescio degli esemplari 180a-b-c riportati da Bastien, stesso conio di dritto del tipo Bastien 178a-b con rovescio PMTRPIIIICOSIIIPP, stesso conio di rovescio del Bastien 205) Se state cercando lumi sul perché ho concentrato il mio interesse su questa singola moneta, presto detto: analizzando i bronzi di Postumo presenti nella mia collezione ho trovato questo esemplare: A sinistra trovate la moneta appartenente al ripostiglio trovato all'interno del tempio di Chateaubleau e a destra il mio esemplare. Se da foto si apprezza fino a un certo punto, vi posso assicurare che dal vivo, cambiando anche le condizioni di luce, è evidente l'identità di conio sia al dritto che al rovescio. Un interessante lavoro di Gricourt-Hollard "L'articulation des frappes de bronze et de billon dans la production de l'atelier II sous Postume" propone una datazione indiretta del pezzo (nel senso che questo studio non prende in esame il pezzo in questione ma il Bastien 178 che ne condivide il conio del dritto): e questa è l'immagine del pezzo catalogato da Bastien al 178a: Come potete vedere, al di là delle interessanti identità di conio, l'articolo a firma di Gricourt-Hollard tende a individuare delle corrispondenze stilistiche e tipologiche tra le emissioni di bronzo proprie dell'Atelier II e un gruppo di antoniniani imitativi legati tra loro da identità di conio... per dimostrare (e ci riescono in maniera evidente!) che l'Atelier II non ha prodotto solamente grandi bronzi ma anche antoniniani, produzione che poi è diventata esclusiva una volta abbandonata quella dei grandi bronzi... una sorta di riconversione dell'officina. Tassello molto importante questo nello studio del 1987 dell'Atelier II perchè diventerà negli anni a venire un punto chiave per sostenere la tesi attuale di Pilon: l'Atelier II va individuato nell'officina 1 di Chateaubleau. Per ora, il mio studio e la mia analisi si fermano qui... il libro di Pilon (questo: https://www.academia.edu/30806742/L_atelier_monétaire_de_Châteaubleau_Officines_et_monnayages_d_imitation_du_IIIe_siècle_dans_le_nord-ouest_de_l_Empire) mi è arrivato un paio di giorni fa e ho appena iniziato la lettura, per cui ancora non mi addentro sull'analisi degli indizi e dei fatti che portano a questa sensazionale conclusione... già così ritengo che ci sia abbastanza materiale interessante in questa discussione, materiale a cui va aggiunto anche questo pezzo discusso qualche giorno fa qui: Infine, se volete avere un'idea di come doveva presentarsi il santuario dei ritrovamenti citati in questa discussione, non dovete far altro che trovare le corrispondenze della pianta dello stesso con la seconda delle vignette riportate nella discussione di ieri Spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto di essere riuscito a trasmettervi un po' del mio entusiasmo nel vedere che tutti i miei studi e le mie ricerche nel campo delle imitative stanno iniziando a trovare dei riscontri oggettivi sulle monete, tondelli consunti e bruttarelli che - un po' snobbati (per fortuna mia!) dal mercato numismatico - son finiti nella mia collezione. Ormai credo vi sia chiaro che tra i miei intenti c'è quello di fare opera di condivisione delle monete che raccolgo, credo che formare una sorta di banca dati di informazioni e notizie possa essere utile per tutti oltre che interessante. E' grazie ai confronti reciproci che si possono trovare elementi utili per la ricerca generale! Inoltre, il collezionismo inteso come geloso possesso del pezzo non mi appartiene... certo, la monete ce l'ho fisicamente io, ma idealmente la condivido con tutta la comunità numismatica affinché resti a disposizione per eventuali studi futuri anche da parte di altri utenti... se @gpittini sette anni fa non avesse postato quella foto di quel doppio sesterzio bruttarello e insignificante per molti... be', nessuno avrebbe saputo della sua identità di conio, della provenienza dei suoi "fratelli" ecc ecc, quindi: CONDIVISIONE SIA!
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  50. Buona serata Momento tragico, è vero, come è drammatica l'iscrizione che inneggia alla fede inviolabile; una esortazione a raccogliersi per resistere, eppure nonostante tutto ciò che di terribile rappresenta questa moneta, c'è spazio anche per la grazia che l'angioletto incarna. Stupenda moneta saluti luciano
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